Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

L’Italian Jazz Conference di I-Jazz a Matera dal 26 al 29 ottobre

L’Italian Jazz Conference di I-Jazz a Matera dal 26 al 29 ottobreRoma, 23 ott. (askanews) – Un nuovo appuntamento dedicato al mondo del jazz italiano con due importanti parole chiave turismo e territorio. Sono le premesse della nuova Italian Jazz Conference, l’evento ideato e promosso dall’associazione I-Jazz, in programma a Matera dal 26 al 29 ottobre. Un’iniziativa – realizzata in collaborazione con Onyx Jazz Club, Gezziamoci, con il contributo di MIC e il supporto di Provincia di Matera, Comune di Matera, Volontari Open Culture 2019, CNA e il patrocinio di AITR (Associazione italiana turismo responsabile) – che vuole accendere i riflettori su un settore specifico dello spettacolo dal vivo, quello della musica jazz, ampliando la riflessione agli intrecci sempre più stretti tra promozione dei territori, turismo sostenibile e progettazione culturale.

Un programma di incontri che ha come obiettivo quello di creare nuove sinergie tra la rete nazionale dei festival jazz e gli enti che si occupano di turismo in Italia, e soprattutto porre le premesse per modelli di sviluppo virtuosi per tutto il settore. Le testimonianze firmate Fondazione Matera 2019 e l’esperienza di Capitale Europea della Cultura; il lavoro capillare e incessante portato avanti dalla rete dei Comuni di Gezziamoci, con le importanti ricadute sull’attività di promozione culturale del territorio; e ancora lo stato dell’arte in materia di turismo musicale e i più innovativi traguardi raggiunti nel settore del turismo responsabile, come testimoniato dalla presenza di AITR; sono solo alcuni temi al centro dell’Italian Jazz Conference. Senza dimenticare la musica, che a Matera sarà protagonista di un evento decisamente suggestivo grazie a Nils Berg e al suo Basilicata Dreaming, un vero e proprio concerto site specific in programma sabato 28 ottobre, alle 21, a Casa Cava. Nils Berg è considerato una delle voci più influenti del Jazz Scandinavo.

Sin dal suo debutto nel 2004, ha pubblicato otto album come leader ed ha avuto numerose collaborazioni in differenti progetti, tra cui Håkan Hellström, il Cullberg Ballet, Forss e Mando Diao. Il Cinemascope Trio di Nils Berg, formatosi sette anni fa con Christopher Cantillo alla batteria e Josef Kallerdahl al basso, è un progetto la cui ampiezza di ricerca è sconfinata. Attraverso l’uso di video clips di cantanti e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo, la band crea non solamente una musica nuova, ma anche una nuova ambientazione dove la Svezia, attraverso proiezioni sul palco, incontra il Bhutan, il Giappone, il Texsas o l’India. Un’esperienza di live concert oltre l’ordinario, dove i confini tra digitale e acustico si annullano: i suoni della performance dal vivo si fondono con quelli dei video degli ‘ospiti internazionali’, proiettati alle spalle del Trio. Lo scorso anno, Nils Berg ha ricevuto il premio della Radio Pubblica Svedese, Jazzkatten, per la categoria “Composer of the Year” Grande la soddisfazione nelle parole del presidente di I-Jazz Corrado Beldì: “Anche quest’anno in occasione dell’assemblea annuale, l’associazione I-Jazz organizza un momento di riflessione importante con protagonista il mondo del jazz italiano. Dal 26 al 29 ottobre saremo nel cuore della città di Matera per un’edizione dell’Italian Jazz Conference dedicata al legame tra promozione del territorio, musica jazz, e nuove proposte di welfare culturale. Incontri, tavole rotonde, momenti di formazione e condivisione che coinvolgeranno i direttori artistici dei festival e delle rassegne della rete I-Jazz, operatori turistici e culturali impegnati in significative esperienze di sviluppo territoriale a livello nazionale, importanti realtà del mondo imprenditoriale e bancario che operano nel campo degli investimenti in cultura. Un’occasione preziosa – conclude Beldì – per sottolineare l’importante contributo che la musica jazz è in grado di svolgere per veicolare una nuova idea di welfare culturale”.

Un obiettivo ambizioso e condiviso in pieno da Luigi Esposito, presidente di Onyx Jazz Club: “Per noi lucani, appassionati e musicisti di jazz, soci di una ormai storica realtà culturale come l’Onyx Jazz Club, è motivo di orgoglio ospitare nella città dei Sassi un incontro così importante nel quale avremo modo di confrontarci sui temi del turismo musicale e del welfare culturale. Saranno tre giorni pieni di nuove visioni e nuove idee per crescere e offrire una proposta culturale di qualità. Matera, città capace di rialzare la testa passando nell’arco di qualche decennio da ‘vergogna nazionale’ a Capitale Europea della Cultura è il ‘teatro naturale’ più adatto per confrontarsi su un tema così sentito e delicato. L’augurio che faccio, anche a nome dei comuni della Rete culturale del Gezziamoci (19 comuni lucani, la Provincia di Matera, l’Ente Parco della Murgia Materana e il CNA Basilicata) è che da questa “capitale della cultura contadina”, come definiva Matera il poeta lucano Rocco Scotellaro – prosegue il presidente di Onyx Jazz Club – possa prendere il via un percorso in grado di porre l’attenzione sulla qualità degli ospiti che grazie ai festival jazz italiani hanno la possibilità di scoprire architettura, storia e comunità di un’Italia che mantiene intatte mille identità diverse, proprio nei piccoli comuni”. E proprio nel segno della comunità che si mobilita e collabora alla vita culturale e sociale del territorio, in occasione dell’Italia Jazz Conference, arriveranno anche i volontari di Open Culture 2019.

Consorzio vini Colline Teramane si unisce a Consorzio vini d’Abruzzo

Consorzio vini Colline Teramane si unisce a Consorzio vini d’AbruzzoMilano, 23 ott. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Colline Teramane si unisce al Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Come anticipato da askanews nel giugno scorso, a partire da oggi il Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane, prima Denominazione di origine controllata e garantita della regione, e la Doc Controguerra saranno quindi tutelate dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, all’interno del quale sarà costituito un Comitato di Denominazione attraverso cui la Docg e la Doc continueranno le proprie specifiche attività di promozione e valorizzazione. Si conclude così un percorso avviato più di un anno fa, fortemente sostenuto da tutti i soci del Consorzio Colline Teramane, con l’obiettivo di aumentare la produzione, potenziare la promozione e la valorizzazione del nome.

“Crediamo fermamente che questa sia la direzione giusta: la decisione, a cui siamo giunti dopo attente riflessioni, si dimostrerà lungimirante laddove i mercati internazionali richiedono sempre più forza professionale” ha dichiarato oggi al termine del suo secondo mandato il presidente del Consorzio Colline Teramane, Enrico Cerulli Irelli, spiegando che “ciò che iniziò come un sogno nel 2003 per 33 produttori è diventato, in due decadi, un baluardo di qualità e identità nella regione”. “Con oltre 600mila bottiglie prodotte, un incremento del 50% negli ultimi due anni e 172 ettari di vigneto, Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo si è fatto interprete di un terroir unico, incastonato tra il Mare Adriatico e le maestose montagne del Gran Sasso e dei Monti della Laga” ha proseguito Cerulli Irelli, concludendo che “unirsi al Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo, presieduto da Alessandro Nicodemi, significa credere nella collaborazione tra i diversi attori della produzione vitivinicola abruzzese, ciò che in un passato non troppo lontano sarebbe stato inimmaginabile. Una mossa che testimonia l’unità e la visione condivisa tra i produttori della regione”. “Sono da sempre convinto che l’unione faccia la forza” ha commentato Nicodemi, ricordando che “il Montepulciano d’Abruzzo, con i suoi oltre 100 milioni di bottiglie, è senz’altro il più rappresentativo tra i vini abruzzesi, oltre ad essere tra i primi tre vini Doc prodotti in Italia, e questi nuovi ingressi sono certo ci consentiranno di essere ancora più attrattivi sui mercati. La viticoltura regionale – ha sottolineato il presidente – sarà ulteriormente rafforzata da questa nuova sinergia e il Consorzio che, con l’introduzione del Modello Abruzzo proprio da questa vendemmia accende i riflettori sulle identità territoriali, con la Docg Colline Teramane e la Doc Controguerra andrà ad arricchire di nuove sfaccettature il racconto dello straordinario territorio e dei vini che ne derivano”.

Suppletive Monza, Cappato ammette sconfitta: ma battaglia continua

Suppletive Monza, Cappato ammette sconfitta: ma battaglia continuaMonza, 23 ott. (askanews) – “Mi sono assunto responsabilità della mia candidatura, mi assumo anche la responsabilità della sconfitta. Faccio le mie contgratulazioni ad Adriano Galliani per l’elezione”. Marco Cappato, candidato al Senato nellesuppletive di MOnza-Brianza sostenuto da Pd, M5s, Terzo polo e sinistra, ammette così la sconfitta.

“Ho promesso che avrei portato comunque avanti le nostre battaglie, lo faremo anche fuori dal Parlamento”, ha assicurato parlando ai volotnari nel suo comitato.

Erdogan firma: ok all’adesione della Svezia nella Nato. Il primo ministro svedese: non vediamo l’ora

Erdogan firma: ok all’adesione della Svezia nella Nato. Il primo ministro svedese: non vediamo l’oraRoma, 23 ott. (askanews) – Il presidente turco Racip Tayyip Erdogan ha firmato il protocollo di adesione della Svezia alla Nato che è stato trasmesso al parlamento turco. Lo ha reso noto l’ufficio per le comunicazioni turche, citato dall’agenzia di stampa Anadolu.

Il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, ha dichiarato che il suo Paese “non vede l’ora di diventare membro della Nato” dopo che Recep Tayyip Erdogan ha firmato il protocollo per l’adesione della Svezia nella Nato, trasmettendolo al parlamento turco per la ratifica. “Sono lieto di sapere che il presidente turco Erdogan ha consegnato i documenti di ratifica al parlamento turco”, ha scritto su X, l’ex Twitter, il premier, “Ora spetta al parlamento occuparsi della questione”.

Vitiligine, fa tappa a Milano il tour di sensibilizzazione

Vitiligine, fa tappa a Milano il tour di sensibilizzazioneRoma, 23 ott. (askanews) – Molto visibile, a causa delle caratteristiche macchie bianche, ma poco conosciuta. La vitiligine è una malattia di cui si parla poco ed è spesso scambiata per un problema esclusivamente estetico. Al contrario si tratta di una patologia autoimmune e cronica che colpisce tra lo 0,5% e il 2% della popolazione mondiale e che ha un forte impatto dal punto di vista sociale, psicologico ed emotivo. Per favorire una migliore comprensione di questa malattia e promuovere una conoscenza che possa abbattere i pregiudizi che ancora circondano i pazienti, è iniziato il Vitilive Walking Tour: 4 tappe in altrettante città italiane per fare informazione, supportare i pazienti, grazie ai consulti informativi dermatologici gratuiti, e promuovere il benessere con una passeggiata ludica di 3-5 chilometri. Dopo il via a Napoli del 15 ottobre, domenica 29 ottobre è la volta di Milano con appuntamento dalle ore 10 all’Arco della Pace e passeggiata in programma all’interno di Parco Sempione. Un evento, quello del capoluogo lombardo, organizzato in collaborazione con Promos e Opes Lombardia. Poi terza tappa sarà Torino il 26 novembre per concludere a Roma il 3 dicembre. Il Vitilive Walking Tour è organizzato in collaborazione e con il patrocinio di SIDeMaST, ADOI, con il patrocinio di Associazione Nazionale gli “Amici per la Pelle” ONLUS (ANAP), e con il contributo non condizionante di Incyte. “La vitiligine è una malattia che si manifesta attraverso macchie di colore bianco che sono conseguenza della perdita dei melanociti cutanei. Per le sue caratteristiche, viene spesso limitata alla sola sfera estetica, quando in realtà è una patologia cronica autoimmune e, in quanto tale, spesso è associata ad altre problematiche di questa natura, come le malattie tiroidee, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il diabete mellito e l’alopecia areata”, spiega Giuseppe Argenziano Presidente SIDeMaST. Importante quindi la presa di coscienza dell’impatto che la vitiligine può avere sulla qualità di vita dei pazienti, molti dei quali sperimentano ansia e depressione, come sottolinea Ugo Viora, Presidente ANAP: “La vitiligine impatta significativamente la sfera psicologica e sociale dei pazienti che ne sono affetti, in particolare nella fascia di popolazione più giovane. Secondo una recente ricerca realizzata dalla società di consulenza Kearney, nei pazienti con vitiligine ansia e depressione risultano rispettivamente il 72% e il 32% più diffuse rispetto al resto della popolazione e il ricorso a percorsi di terapia è 20 volte più frequente tra questi pazienti” . Per promuovere una maggiore informazione anche su questo aspetto della patologia, ogni tappa del tour sarà raccontata attraverso foto, video e testimonianze di chi convive con la vitiligine, a partire da Luca Marin, ex campione olimpionico di nuoto, ambassador del tour.

Vino, Uiv-Vinitaly: in Usa consumi -7,5%, Italia sopra a media: -3,2%

Vino, Uiv-Vinitaly: in Usa consumi -7,5%, Italia sopra a media: -3,2%Milano, 23 ott. (askanews) – Anche alla prova dei consumi effettivi, si conferma la difficile stagione del vino negli Stati Uniti, primo Paese al mondo sia per import, con 7,3 miliardi di dollari nello scorso anno, che per enoappassionati, con 4,5 miliardi di bottiglie stappate l’anno. Secondo l’Osservatorio di di Unione italiana vini (Uiv) e Vinitaly, che in occasione della fiera Vinitaly-International Wine Expo (Iwe) di Chicago (22-23 ottobre) ha elaborato i dati relativi alle vendite nel “fuori casa” (on-trade), oltre che in Gdo e retail (off-trade), nei primi 8 mesi di quest’anno il gap tendenziale dei volumi consumati segna un calo del 7,5%, frutto in particolare delle difficoltà riscontrate nell’off-trade (-8,3%), solo parzialmente moderate dal risultato nella ristorazione e nei locali (-2,1%).

Dall’analisi dell’Osservatorio a base SipSource (che monitora oltre il 75% delle vendite presso gli esercizi commerciali)emergono molte differenze sui trend di consumo di vino da parte degli “user” statunitensi. Per i vini locali, che si confermano nettamente in testa con il 71% dei consumi totali, la contrazione (-8,2%) è leggermente superiore alla media. Seguono a distanza i vini italiani, che rappresentano il 10,2% della domanda complessiva e il 35% dei vini d’importazione: in questo caso il bicchiere è mezzo pieno, se si considera che la perdita non supera il 3,2% e che nell’on-trade (quindi il canale a maggior valore aggiunto) segna addirittura +1,2%. E se anche i vini cileni contengono l’impasse a un secco -3%, la Nuova Zelanda conferma il proprio crescente alto gradimento con gli enoappassionati statunitensi: +2% il dato evidenziato nei primi 8 mesi, grazie soprattutto all’exploit nella ristorazione (+7,6%), complice un Sauvignon Blanc considerato sempre più trendy nel panorama bianchista Usa. L’abbrivio neozelandese, sempre secondo l’Osservatorio, fa scalare di una posizione l’Australia (-4,9%) e allontana, almeno nelle quantità commercializzate, il market leader a valore, la Francia, in forte difficoltà (-14,5%) sia nell’off-trade (-16,8%) che nell’on-trade (-8,1%).

Per l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, inflazione, costo delle materie prime e destoccaggio stanno mettendo in difficoltà le esportazioni delle imprese italiane verso gli Stati Uniti, ma, segmentando i dati e guardando ai consumi effettivi in volume, emerge come alla prova dei consumi gli americani rinuncino con maggior fatica al made in Italy, sia rispetto ai vini a stelle e strisce che a quelli di altri importanti Paesi produttori. In particolare, il canale horeca (segmento più rappresentato tra i 350 buyer dell’Iwe) nei primi otto mesi di quest’anno ha visto una presenza tricolore nell’on-trade Usa pari a quasi il 44% del totale dei vini d’importazione, di gran lunga superiore allo share dei prodotti francesi, 13,8%, e neozelandesi, al 10,7%”.

Nasce a Chicago Vinitaly Usa 2024: “Progetto chiave per vino italiano”

Nasce a Chicago Vinitaly Usa 2024: “Progetto chiave per vino italiano”Milano, 23 ott. (askanews) – Nasce a Chicago “Vinitaly Usa 2024”. Dall’International Wine Expo in corso nella capitale del Midwest, che riunisce 70 milioni di abitanti e rappresenta 200 milioni di dollari di importazioni di vini italiani, da quest’anno cofirmato da Vinitaly con oltre 200 aziende presenti e più di mille etichette in degustazione, arriva l’annuncio compatto del sistema Italia.

“Il lavoro di squadra attivato da tempo con le istituzioni ci ha dato ragione – ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, durante la cerimonia di apertura – e possiamo dire di aver vinto una sfida importante e complessa, di aggregare con il brand Vinitaly tutte le progettualità per creare un forte momento promozionale a favore del settore enologico italiano negli Usa”. “Le fiere sono strategiche per il business matching delle imprese, in particolare delle piccole-medie, – ha dichiarato il presidente di Ice Agenzia, Matteo Zoppas – e con Veronafiere Vinitaly, che si era già mosso in modo accurato su questo mercato, Ice sta valutando assieme ai ministeri degli Esteri e dell’Agricoltura, e ad Assocamerestero (tutti presenti a Chicago in questi giorni), il progetto per fare di ‘Vinitaly Usa 2024’ il principale appuntamento strategico per questo fondamentale mercato”.

“‘Vinitaly Usa 2024’ seguirà anche le indicazioni del nascente comitato degli importatori con i quali condivideremo le strategie e i comuni interessi per lo sviluppo del vino italiano” ha detto l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, spiegando che “l’obiettivo è rendere ancora più proficuo il rapporto con il mercato che esprime grande attenzione per i vini premium e al contempo cerca sempre nuove proposte. E l’Italia con i suoi 540 vitigni- ha concluso – è in grado di offrire una scelta unica nel suo genere al mondo in grado di soddisfare le esigenze del settore horeca, degli importatori e dei distributori”.

Apostolico, Avvocatura Stato ricorre in Cassazione contro ordinanze

Apostolico, Avvocatura Stato ricorre in Cassazione contro ordinanzeRoma, 23 ott. (askanews) – L’Avvocatura Generale dello Stato ha proposto oggi distinti ricorsi per Cassazione contro i provvedimenti con i quali il Tribunale di Catania ha negato la convalida del trattenimento di migranti irregolarmente arrivati sul territorio nazionale. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

I ricorsi sottopongono alla Suprema Corte l’opportunità di decidere a Sezioni Unite, per la novità e il rilievo della materia, e affrontano i punti critici della motivazione delle ordinanze impugnate, con particolare riferimento alla violazione della direttiva 2013/33/UE. Perchè, spiega la nota, “a differenza di quanto sostenuto nelle ordinanze, la direttiva prevede procedure specifiche alla frontiera o in zone di transito, per decidere sulla ammissibilità della domanda di protezione internazionale, se il richiedente non ha documenti e proviene da un Paese sicuro”. “La stessa stabilisce alternativamente il trattenimento o il pagamento di una cauzione, e quindi non vi è ragione per disapplicare i decreti del questore che fissano l’uno o l’altro”, si sottolinea.

In particolare, annota palazzo Chigi, “a differenza di quanto sostenuto nelle ordinanze, la direttiva prevede procedure specifiche alla frontiera o in zone di transito, per decidere sulla ammissibilità della domanda di protezione internazionale, se il richiedente non ha documenti e proviene da un Paese sicuro”. Inoltre,” la stessa stabilisce alternativamente il trattenimento o il pagamento di una cauzione, e quindi non vi è ragione per disapplicare i decreti del questore che fissano l’uno o l’altro”. In più, “la direttiva contempla, ancora, la possibilità che il richiedente sia spostato in zona differente da quella di ingresso, se gli arrivi coinvolgono una quantità significativa di migranti che presentano la richiesta”. Infine “in caso di provenienza del migrante da un Paese qualificato “sicuro” deve essere il richiedente a dimostrare che, nella specifica situazione, il Paese invece non sia sicuro, senza improprie presunzioni da parte del giudice”.

La Serie A assegna i diritti tv a Dazn e Sky fino al 2029. De Laurentiis: così il calcio italiano morirà

La Serie A assegna i diritti tv a Dazn e Sky fino al 2029. De Laurentiis: così il calcio italiano moriràMilano, 23 ott. (askanews) – L’assemblea della Serie A ha assegnato i diritti televisivi per il massimo campionato italiano a Dazn e Sky fino al 2028-2029. I club a favore sono stati 17. Per i diritti tv i club incasseranno 900 milioni a stagione, 4,5 miliardi in 5 anni. “E’ una sconfitta per il calcio italiano, il calcio italiano morirà. Dazn non è competente e non fa bene al calcio italiano, come non lo fa Sky”. Lo ha detto il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che è intervenuto in Lega di Serie A, a sorpresa, durante la conferenza stampa dell’ad Luigi De Siervo dopo l’assegnazione dei diritti televisivi a 900 milioni di euro a stagione.

Secondo De Laurentiis, contrario all’assegnazione ai broadcaster, è anche “una stupidaggine di fare un accordo per 5 anni. In momenti di crisi cinema e calcio vanno fortissimi: sono panacea ai dolori del quotidiano, questo sogno l’abbiamo messo nel cassetto”. “Oggi non era il caso” di procedere con il canale della Serie A per la trasmissione delle partite del massimo campionato italiano. Lo ha sottolineato il patron del Torino, Urbano Cairo. “Sono contento, i valori non sono quelli che ci aspettavamo ma importante dare continuità a rapporti con Sky e Dazn”, ha aggiunto Cairo. Sull’intervento in conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis, contrario a cedere i diritti tv ai broadcaster e favorevole al canale della Lega, Cairo ha detto: “Stimo Aurelio, ma la penso diversamente e non credo che il calcio italiano morirà per questa scelta. L’accordo fino al 2029 era la base per raggiungere un accordo con Sky e Danz e la soglia può essere superata con revenue sharing: De Laurentiis ci dirà grazie”, ha aggiunto.

Quella per i diritti tv della Serie A, con il revenue sharing garantito da Dazn, “non è una offerta statica, ma è dinamica che dà tranquillità al sistema a cui si aggiungeranno altri ricavi che arriveranno ad essere importanti per la Lega. Come in tutte le cose bisogna sempre trovare il punto di incontro”, ha sottolineato Claudio Lotito, presidente della Lazio, al termine dell’assemblea di lega che ha assegnato i diritti fino al 2029 a Dazn e Sky per complessivi 900 milioni di euro. “E’ importante per il calcio italiano trovare una unità di intenti e una visione generale per competere a livello internazionale, perché – ha concluso – non piace a nessuno vederlo ridotto in queste condizioni”.

Libri, esce “Errorario” di Massimo Roscia

Libri, esce “Errorario” di Massimo RosciaRoma, 23 ott. (askanews) – Bella e misteriosa, capace di farci emozionare e sorridere. Di migliorare (e talvolta anche complicare) la nostra vita. La lingua italiana è uno scrigno prezioso ma anche un labirinto pieno di tranelli in cui è facile perdersi. Tra curiosità, aneddoti e motti di spirito, Massimo Roscia va alla ricerca del significato autentico di alcuni vocaboli, della loro etimologia, delle origini, della storia, del valore stilistico e dell’uso corretto.

“Errorario” passa in rassegna, in maniera leggera e originale, i più frequenti errori grammaticali, ortografici, lessicali e sintattici, i malapropismi, i tormentoni linguistici, i dubbi: Si scrive valige o valigie? Presempio o per esempio? Composto da o composto di? Il libro consente di fugare ogni dubbio, perché parlare e scrivere bene aiuta a ragionare e comprendere meglio la realtà, a comunicare in maniera più chiara ed efficace, a trasmettere genuinamente i propri sentimenti. “Errorario” di Massimo Roscia, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 24 ottobre 2023 (Euro: 19,00).

Massimo Roscia (Roma, 1970). Scrittore, reporter di viaggio, critico enogastronomico, storico collaboratore del Gambero Rosso, già condirettore editoriale del periodico Il Turismo Culturale, docente di comunicazione, tecniche di scrittura, editing e marketing territoriale, attore, conduttore, autore di romanzi, saggi, guide e sceneggiature. Tra i suoi libri più noti si ricordano: La strage dei congiuntivi (Exòrma, 2014), Di grammatica non si muore (Sperling & Kupfer, 2016) e Peste e corna (Sperling & Kupfer 2018). Nel 2019 ha debuttato a teatro con il suo spettacolo Grazzie. L’ultimo romanzo, Il dannato caso del Signor Emme (Exòrma, 2020) è stato proposto per il premio Strega 2021. Dopo il successo dei suoi Compiti delle vacanze per amanti dei libri (Sonzogno, 2022), l’unico libro-gioco dedicato espressamente agli amanti della letteratura, è tornato in libreria con il volume Compiti delle vacanze per amanti dei libri 2 (Sonzogno, 2023). Attualmente sta tenendo corsi di scrittura per Feltrinelli Education e lavorando a un libro illustrato per bambini e a un nuovo romanzo grottesco.