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Costa: l’Ue non chiederà risorse naturali all’Ucraina in cambio di aiuti

Costa: l’Ue non chiederà risorse naturali all’Ucraina in cambio di aiutiRoma, 25 feb. (askanews) – Gli stati membri dell’Unione Europea non richiederanno alcuna risorsa naturale dell’Ucraina in cambio di aiuti. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in un’intervista rilasciata a Suspilne.


“Negli ultimi tre anni, l’Unione Europea è stata uno dei principali donatori a sostegno dell’Ucraina e lo stiamo facendo per l’Ucraina, per gli ucraini e per la sicurezza europea, e non stiamo richiedendo nessuna delle risorse naturali dell’Ucraina”, ha sottolineato Costa. Riguardo all’accordo tra Ucraina e Stati Uniti d’America sulle terre rare, il presidente del Consiglio europeo ha aggiunto: “L’Ucraina è un paese sovrano che ha il diritto sovrano di governare il suo territorio e di negoziare a livello internazionale”.

Airbnb: gli under 30 italiani riscoprono la vacanza in montagna

Airbnb: gli under 30 italiani riscoprono la vacanza in montagnaMilano, 25 feb. (askanews) – Il desiderio di esplorare è forte e la montagna si conferma una delle mete predilette per i viaggiatori italiani alla ricerca di una pausa dalla routine quotidiana. In base ai dati di Airbnb, la GenZ non ha dubbi: le località di punta per una fuga invernale nel 2025 sono Livigno (SO), Madonna di Campiglio (TN) e Cortina d’Ampezzo (BL) che quest’anno hanno totalizzato un aumento delle ricerche rispettivamente del +32%, + 30% e +18% rispetto all’inverno 2024. Seguiti, a breve distanza, da Bormio il cui aumento nelle ricerche da parte dei giovanissimi è stato del +19%. I dati mettono in luce come un numero sempre più crescente di viaggiatori stia riscoprendo il fascino della montagna, complici forse i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. La possibilità di praticare sport gioca quindi un ruolo di traino, insieme al crescente desiderio di abbracciare l’inverno in modo autentico attraverso una ricerca di avventura, ma anche di relax in un paesaggio incontaminato.


Se da un lato, questo trend è particolarmente evidente nella GenZ del nostro Paese, la più propensa a scegliere di raggiungere le mete invernali più tradizionali, il discorso cambia analizzando i dati globali. Nel resto del mondo infatti, i viaggiatori tra i 18 e i 29 anni sono guidati dal desiderio di scoprire mete poco conosciute, meglio se al caldo in località balneari. Nel dettaglio il loro interesse si concentra su città soleggiate, destinazioni in ascesa ed eventi culturali autentici e vivaci, come il Carnevale. Ecco quindi come Praia Grande e Porto Seguro in Brasile, stanno registrando un boom di giovanissimi viaggiatori questo inverno 2025. 1 Basato sui dati interni Airbnb, che considera GenZ gli utenti dai 18 ai 29 anni. In generale, ciò che accomuna gli esploratori under 30 – rispetto a qualsiasi altra fascia d’età – è la ricerca di esperienze rigeneranti nella natura. Tra le attività più apprezzate, quelle legate al benessere naturale, come le passeggiate a cavallo e il forest bathing, per disconnettersi e ricaricarsi. Amanti della natura ma sempre connessi, più del 75% dei viaggiatori della GenZ si è rivolto all’app di Airbnb per pianificare i propri viaggi, privilegiando soggiorni della durata di 2-6 notti, dato che riflette una necessità di conciliare impegni lavorativi, budget contenuti e il desiderio di esperienze intense ma brevi.

Spumanti, online la quarta edizione dell’app “Bollicine del mondo”

Spumanti, online la quarta edizione dell’app “Bollicine del mondo”Milano, 25 feb. (askanews) – È online la quarta edizione dell’app “Bollicine del mondo”, il progetto firmato da Paolo Marchi e Cinzia Benzi, rispettivamente fondatore e curatrice di “Identità Golose”, dedicato alla migliore produzione spumantistica internazionale. Presentata ieri sul palcoscenico di “Identità Milano 2025”, la Guida alle “Bollicine del mondo” nasce con l’esigenza di creare “uno strumento nuovo in grado di far viaggiare il lettore attraverso una mappatura piuttosto estesa dei vini spumanti portandolo a conoscenza di una storia, una tradizione, un passaggio generazionale, un vitigno e una destinazione da scoprire”. Una App gratuita, disponibile in italiano e inglese, dedicata ai wine-lovers ma anche a tutti coloro che amano viaggiare alla scoperta dei tesori della cultura enogastronomica con curiosità e prospettiva internazionale. Il linguaggio è semplice, conciso e professionale senza tecnicismi, con un glossario da consultare e una sintesi terminologica posta in ordine alfabetico.


“Arrivati a questa quarta edizione siamo felici di continuare a mappare un mondo effervescente con serietà e massima trasparenza” ha spiegato Benzi, precisando che “nulla è anonimo, ogni scheda è firmata e ciascun collaboratore ha raccontato con passione e dedizione quella bottiglia che vi consigliamo di assaggiare, almeno una volta nella vita. Le bollicine recensite – ha concluso – sono reperibili attraverso le Cantine medesime, nei negozi specializzati e online, nulla è introvabile”. La nuova edizione conta 900 Cantine (160 in più del 2024) in 47 Paesi da tutto il mondo, un’autentica antologia della migliore produzione mondiale che racconta per il 52% l’Italia, mentre il 48% racchiude Cantine europee con il resto del Mondo. Senza dubbio la Francia, con le regioni vitivinicole di Champagne, Alsazia, Borgogna, Loira e Jura, rappresenta il 30% di questo 48%, le Cantine rimanenti sono in Spagna, Gran Bretagna, Germania, Austria, Albania, Romania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Svizzera, Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Danimarca, Svezia, Slovacchia, Malta, Israele, Turchia, India, Argentina, Messico, Cile, Brasile, Canada, Stati Uniti, Australia, Nuove Zelanda, Sud Africa, Uruguay e altri Paesi del continente asiatico come Giappone, Indonesia, Libano, Vietnam. Novità di quest’anno: Cina, Moldavia, Taiwan, Macedonia, Serbia e Bolivia.


Il censimento delle migliori etichette è arricchito da una serie di approfondimenti dedicati ai più interessanti territori del vino con l’obiettivo di scoprire o riscoprire Paesi e regioni attraverso la lente della migliore produzione spumantistica. La quarta edizione della App propone così nella voce “Non Solo Territori” 30 itinerari alla scoperta delle regioni più vocate: dall’Asti e Moscato fino all’Irpinia, dal Trento Doc all’Etna, dalla Champagne, all’Alsazia, passando per la Borgogna e poi ancora al Cava e al Corpinnat, al Cile e all’Argentina con incursioni in Asia e in Australia. La mappatura rappresentata da “Bollicine del mondo” è frutto di un lavoro corale che coinvolge 17 esperti internazionali tra giornalisti e addetti ai lavori. I premi di questa edizione sono stati assegnati a: per “L’omaggio” a Jean-Baptiste Lécaillon, Chef de Cave Maison Louis Roederer, per “L’innovazione” a Dominque Demarville, Chef de Cave Lallier, e a Giorgio Mercandelli, Cantina Alchemica. Il riconoscimento “La Naturalità” è andato all’Azienda L’Archetipo di Castellaneta (Taranto), quello per il “Vitigno da scoprire” a Uva Rara dell’Azienda Barbaglia, e a Gros Manseng di Chateau La Croix des Pins. Il premio “Giovani di belle speranze, buona la prima” allo “Spumante Metodo Classico Viento e’ Mare” de I Cacciagalli; e al “Pinot Nero Metodo Classico Brut Millesimato 2020” di Cordero San Giorgio. “Questioni di famiglia” è stato assegnato a Ettore Germano, “L’Esperto” a Sonia C. Holland, “L’Artista” a Caroline Brun, mentre per la categoria “I Comunicatori” sono stati premiati Leila Salimbeni, Simone Roveda, Matteo Mengacci (Teo KayKay) e Filippo Polidori.

Edilizia Green, obiettivo riqualificare 2% abitazioni all’anno

Edilizia Green, obiettivo riqualificare 2% abitazioni all’annoMilano, 25 feb. (askanews) – Secondo dati dello studio Symbola Cresme, il patrimonio edilizio italiano è il più grande d’Europa con 599 abitazioni per 1.000 abitanti rispetto a una media europea di 506. Secondo un’indagine ENEA si calcola un totale di 12 milioni di edifici residenziali (88%), rispetto a 1 milione e mezzo di edifici pubblici (pari all’11,9%). il 46,7% di queste strutture si trova in zone fredde, dove il tema dell’efficienza energetica assume un’importanza ancora maggiore. Si pensa erroneamente che questi numeri siano dovuti solo al grande peso degli edifici storici ma, come confermano i dati ISTAT quasi la metà delle costruzioni esistenti è stata edificata tra gli anni ’50 e il 1991, anno in cui è entrata in vigore una prima normativa sull’efficienza energetica. Queste sono le riflessioni emerse in occasione del tavolo di lavoro Changemakers and Policy Dialogue organizzato da Building Performance Institute Europe al quale hanno partecipato Cecilia Hugony, AD di Teicos e presidente di Renovate Italy, la rete italiana che raccoglie numerose realtà imprenditoriali e no profit che promuovono attività e progetti per la riqualificazione energetica del costruito e che fa riferimento a Renovate Europe.


Riqualificare il 2% degli edifici ogni anno: è l’obiettivo posto dall’Europa nell’iniziativa “renovation wave” per aumentare la sicurezza energetica del nostro continente e ridurre le emissioni di CO2. ù “Gli edifici italiani, a seconda della loro destinazione d’uso, hanno un consumo energetico medio compreso tra 150 e 600 kWh/m² annui. Gli edifici NZeb – Nearly Zero Energy Building hanno invece un consumo energetico medio pari a circa 75 kWh/m² annui. Dobbiamo lavorare per ridurre i consumi energetici e al contempo aumentare la salubrità e il comfort delle case in cui viviamo. Quando si parla di “adaptation to climate change” si intende infatti quell’insieme di misure che assicurano la salute delle persone di fronte ai cambiamenti climatici in atto (pensiamo ad esempio alle ondate di calore) e queste comprendono necessariamente gli interventi sugli spazi abitati. Su queste linee guida possiamo proseguire il percorso per la riqualificazione del nostro patrimonio edificato” prosegue Hugony. Hugony ha presentato al Parlamento europeo la metodologia CoRen, che prevede la co-progettazione degli interventi di deep renovation insieme alla comunità condominiale, in un processo decisionale condiviso e fondato sulla comprensione del valore economico ed energetico dell’intervento. Nello specifico, questa metodologia ha permesso la delibera dei lavori in 30 edifici con una media di 3 salti di classe energetica. Tra questi vi è il condominio degli anni ’70 in via Ca’ Granda a Milano; attualmente in lavorazione, dove già quattro delle sei torri del complesso condominiale di 30mila metri quadri hanno ottenuto un salto di classe dalla F alla C. Alla conclusione completa dell’intervento a fine 2025. Vi sono anche diversi casi di realizzazione di interventi molto ambiziosi dove i condòmini, compreso il valore del progetto, hanno deciso di investire il massimo delle risorse per ottenere risultati straordinari. Un esempio il progetto inaugurato nel 2024 a Monza, che ha visto un risparmio energetico del 74% con un salto di 5 classi, dalla E alla A2.


Complessivamente Teicos ha ristrutturato 70 edifici dal 2019 e 2023, in buona parte con la metodologia CoRen e in parte grazie alla spinta data dai bonus vigenti, andando così a riqualificare in Lombardia una superficie complessiva di 213.465,90 metri quadrati che ha consentito un risparmio di energia annuo pari a 1514,50 GWh. È come se ogni anno venissero piantate 28.865 piante, equivalenti a una copertura di 39 campi da calcio, in grado di ottenere un risparmio annuo pari 3.396 tonnellate di Co2. Se valutiamo i 30 anni come durata media di un intervento di qualificazione, i numeri sono ancora più ambiziosi: si risparmiano in prospettiva 101.878,09 tonnellate di Co2. In decine di appartamenti di questi edifici grazie al progetto SPICA, Spica (Sharing Power Information for Citizen Awareness), finanziato da Regione Lombardia, sono stati installati anchr dei sensori per verificare il miglioramento del comfort ottenuto dopo la riqualificazione energetica. I dati rilevati sono stati studiati dall’Università di Padova, dipartimento di Ingegneria Industriale. Dalle analisi è emerso che gli appartamenti riqualificati migliorano notevolmente il comfort termico non solo in inverno ma anche in estate. Infatti, nei mesi più caldi, la riqualificazione ha portato un abbassamento medio di 2 °C dell’aria interna, rispetto alla situazione pre-intervento, addirittura nelle abitazioni prive di impianto di climatizzazione. Tra i vantaggi del perseguimento di queste politiche energetiche, vi è innanzitutto l’aumento della resilienza degli edifici contro i sempre più frequenti disastri naturali causati dal cambiamento climatico in corso: Se consideriamo che uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, ha certificato che nel 2022 in Europa ci sono stati 61.672 decessi per colpa del caldo eccessivo, di cui 18.010 solo in Italia, e ha stimato che, in assenza di una soluzione efficace, l’Europa dovrà affrontare una media di oltre 68.000 morti premature ogni estate entro il 2030 e oltre 94.000 entro il 2040, è facile comprendere l’importanza di adattare i nostri edifici al riscaldamento globale.

Ucraina, gli Usa salutano l’accordo storico al Consiglio di Sicurezza Onu

Ucraina, gli Usa salutano l’accordo storico al Consiglio di Sicurezza OnuRoma, 25 feb. (askanews) – Gli Stati Uniti hanno salutato un “accordo storico” al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dopo l’adozione, con il supporto della Russia, di una risoluzione americana che chiede una rapida pace in Ucraina, ma senza fare riferimento all’integrità territoriale del Paese, malgrado le obiezioni degli alleati europei di Kiev. “Invitiamo tutti gli Stati membri a unirsi agli Stati Uniti per spingere verso una pace duratura (…) e siamo orgogliosi che il Consiglio di Sicurezza abbia appena fatto proprio questo, adottando un accordo storico, una pietra miliare, la prima in tre anni” dall’inizio della guerra in Ucraina, ha dichiarato l’ambasciatrice americana ad interim, Dorothy Shea.

Ucraina, Macron: la tregua può essere raggiunta nelle prossime settimane

Ucraina, Macron: la tregua può essere raggiunta nelle prossime settimaneRoma, 25 feb. (askanews) – Una “tregua” in Ucraina potrebbe essere raggiunta “nelle prossime settimane”. È la convinzione espressa dal presidente francese Emmanuel Macron.


“Prima di tutto, è necessaria una tregua. Penso che potrebbe essere conclusa nelle prossime settimane”, ha detto l’inquilino dell’Eliseo in un’intervista concessa al canale Fox News, dopo il suo incontro con il presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca. Un incontro largamente dedicato alla guerra in Ucraina.

Auto, Acea: vendite Ue gennaio -2,6%, bev al 15%. Stellantis -18%

Auto, Acea: vendite Ue gennaio -2,6%, bev al 15%. Stellantis -18%Milano, 25 feb. (askanews) – A gennaio le immatricolazioni di auto nell’Ue sono diminuite del -2,6% a 831,201 unità, con cali in Francia (-6,2%), Italia (-5,8%) e Germania (-2,8%), mentre la Spagna ha registrato un aumento del 5,3%. Lo rende noto l’Acea, l’associazione europea dei costruttori. Nei mercati Ue+Efta+UK le immatricolazioni sono diminuite del -2,1% a 995mila unità.


Fra le alimentazione, in crescita le vendite di auto elettriche (bev) del +34% a 124.341 unità pari a una quota del 15% rispetto al 10,9% di gennaio 2024. A guidare i rialzi sono state Germania (+53,5%), Belgio (+37,2%) e Paesi Bassi (+28,2%). In evidenza anche l’Italia (+126% a 6.702 unità), mentre la Francia ha visto un leggero calo dello 0,5%. Le vendite di auto ibride sono aumentate del 18,4% a 290.014 unità, pari a una quota del 34,9%, mentre le ibride plug-in sono diminuite dell’8,5% a 61.406 unità pari a una quota del 7,4% penalizzate dai cali in Belgio (-66,6%) e Francia (-54%).


In calo le immatricolazioni di auto a benzina -18,9% a 244.763 unità, con tutti i principali mercati in rosso e una quota in flessione al 29,4%, mentre le auto diesel sono diminuite del 27% con una quota di mercato del 10%. Fra le case auto, Volkswagen ha registrato una crescita del +5,6% a 230mila auto, pari a una quota del 27,7%. In calo invece Stellantis del -17,9% a 133.506 auto con una quota di mercato in flessione al 16,1% (-3 p.p.). Fra i brand in positivo solo Alfa Romeo (+22,7%), in calo Lancia (-73%), seguita da DS (-42%), Opel (-31%), Fiat (-21,7%), Maserati, Dodge e Ram (-19,5%), Citroen (-14,3%), Jeep (-13,2%) e Peugeot (-8,2%). Al terzo posto Renault in crescita del 5% a 90.362 auto, pari a una quota del 10,9%. Fra i brand in calo Dacia (-6%), mentre hanno chiuso in positivo Renault (+19%) e Alpine (+170% a 441 unità).


Al quarto posto Toyota in calo del 4,9% a 72mila unità con una quota dell’8,7%. A seguire Hyundai (-6,3% a 64.416 unità, quota 7,7%), Bmw (-1% a 55.284, quota 6,7%), Mercedes (-6,3% a 34.734, quota 4,2%) con Smart in forte calo (-97,3% a 60 unità). In deciso calo anche Tesla con immatricolazioni dimezzate (-50% a 7.517 unità). In controtendenza il brand MG della cinese Saic (+76,5% a 17.291, quota 2,1%).

Risultati e classifica serie A, Roma a quota 40

Risultati e classifica serie A, Roma a quota 40Roma, 24 feb. (askanews) – Questi i risultati e la classifica dopo la 26esima giornata di serie A:


26esima GIORNATA Lecce-Udinese 0-1,Parma-Bologna 2-0, Venezia-Lazio 0-0, Torino-Milan 2-1, Inter-Genoa 1-0, Como-Napoli 2-1, Verona-Fiorentina 1-0, Empoli-Atalanta 0-5, Cagliari-Juventus 0-1, Roma-Monza 4-0 Classifica: Inter 57, Napoli 56, Atalanta 54, Juventus 49, Lazio 47, Fiorentina 42, Bologna*, Milan* 41, Roma 40, Udinese 36, Torino 31, Genoa 30, Como 28, Cagliari, Lecce 25, Verona, Parma 23, Empoli 21, Venezia 17, Monza 14. * una partita in meno (Bologna-Milan 26 o 27 febbraio)


27esima GIORNATA Venerdì 28 febbraio ore 20.45 Fiorentina-Lecce, sabato 1° marzo ore 15 Atalanta-Venezia ore 18 Napoli-Inter, ore 20.45 Udinese-Parma, domenica 2 marzo ore 12.30 Monza-Torino, ore 15 Bologna-Cagliari, Genoa-Empoli, ore 18 Roma-Como, ore 20.45 Milan-Lazio, lunedì 3 marzo ore 20.45 Juventus-Verona

Meloni: grazie a Trump per sue parole. Lavoreremo insieme

Meloni: grazie a Trump per sue parole. Lavoreremo insiemeRoma, 24 feb. (askanews) – “Grazie a Donald Trump per le sue parole. Italia, Stati Uniti ed Europa condividono valori e responsabilità comuni. Lavoreremo insieme per affrontare le sfide globali con determinazione e visione”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni riferendosi alle parole del presidente Usa, il quale poco fa, interrogato sull’ipotesi di dazi all’Italia, aveva elogiato le qualità di leadership di Meloni. “È una grande leader”, aveva detto Trump aggiungendo che l’Italia è un alleato “molto importante” per gli Stati Uniti.

Lollobrigida: no a dazi su import fertilizzanti russi-bielorussi

Lollobrigida: no a dazi su import fertilizzanti russi-bielorussiBruxelles, 24 feb. (askanews) – “Imporre sanzioni agli altri significa fare più danni agli altri di quelli che si fanno” a sé stessi, e nel caso delle sanzioni, sotto forma di dazi aggiuntivi, proposte a fine gennaio dalla Commissione sui prodotti agricoli e i fertilizzanti a base di azoto importati nell’Ue dalla Russia e dalla Bielorussia, “noi non abbiamo alternative a basso costo che permettano ai nostri agricoltori di restare su un livello produttivo adeguato”; e quindi serve “ragionevolezza” e pragmatismo. Lo ha detto oggi a Bruxelles il ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, incontrando la stampa a margine del Consiglio Agricoltura dell’Ue.


Se le decisioni sugli eventuali dazi americani “non dipendono solo da noi, ma da una trattativa” con l’Amministrazione Trump, in altre aree “ci sono cose che dipendono esclusivamente dall’Unione europea, sulle quali dobbiamo riflettere”, ha osservato Lollobrigida. Per esempio, durante la discussione in Consiglio Agricoltura di oggi, ha riferito, “abbiamo sottolineato come rispetto alle sanzioni” contro Russia e Bielorussia “la valutazione deve essere attenta”. “Se da una parte oggi l’Italia è la prima a ricordare – ha continuato il ministro – come si debba ancora un ringraziamento al popolo ucraino che ha resistito a un atteggiamento imperialista di stile sovietico di Putin”, e questo “proprio nel giorno dell’indipendenza dell’Estonia, che per le stesse ragioni resistette all’Armata Rossa”, d’altra parte “bisogna però riflettere su alcuni elementi che sono propri della nostra Unione”, come, appunto, i dazi sui fertilizzanti importati nell’Ue dalla Russia e dalla Bielorussia.


“Abbiamo ragionato sulla vicenda dei fertilizzanti. Imporre sanzioni agli altri significa fare più danni agli altri di quelli che si fa al proprio settore”, ha sottolineato Lollobrigida. Ma, ha avvertito, “oggi sui fertilizzanti noi non abbiamo alternativa a basso costo che permettano ai nostri agricoltori di restare sul livello produttivo adeguato; quindi anche su questo dobbiamo fare uno sforzo di ragionevolezza”. “L’Europa, a nostro avviso – ha spiegato il ministro -, deve avere questo tipo di capacità, di pragmatismo, e intervenire a tutela di sé stessa in ogni ambito. Perché noi siamo il continente più avanzato in termini di profondità di valori, di applicazione delle regole democratiche; e però abbiamo anche la responsabilità di avere una forza, dal punto di vista della capacità produttiva, dell’utilità al mondo, che deve essere ribadita anche con la capacità di guardarsi al proprio interno, e di scegliere strade – ha concluso Lollobrigida – che ci permettano di essere economicamente sempre all’avanguardia”.


Una domanda su questa questione è stata rivolta al commissario Ue all’Agricoltura, Cristophe Hansen, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio. “Si prevede – ha risposto il commissario – che i dazi” sui fertilizzanti russi e bielorussi “entreranno in vigore in un periodo di tre anni. Quindi sarà qualcosa di graduale che non avrà un impatto complessivo fin dal primo momento. Ma ciononostante c’è stata (durante il Consiglio, Ndr) la discussione generale sulla situazione del mercato, di cui i fertilizzanti sono ovviamente parte”. “È un punto molto importante – ha continuato Hansen – perché sappiamo di essere fortemente dipendenti dalle importazioni da paesi terzi (il 25% del totale, in peso, Ndr). Quindi alcuni Stati membri, alcuni ministri hanno sostenuto la necessità di diversificare la nostra filiera, in modo da poter far entrare nel mercato altri produttori stabili da paesi terzi”.


“Tuttavia – ha aggiunto il commissario -, è stato anche evidenziato che dobbiamo aumentare la produzione nazionale, e non solo di fertilizzanti a base di gas o energia, perché in questo caso l’energia è ovviamente il fattore di prezzo principale, e sappiamo di essere fortemente dipendenti anche dagli input energetici”. “Quindi, e di questo si è parlato, dobbiamo migliorare la capacità e rafforzare la produzione nazionale. Ma, d’altra parte – ha rilevato Hansen -, abbiamo anche delle opportunità. Come, ad esempio, il progetto ReNu2Farm che può aiutare anche a tenere meglio in considerazione i fertilizzanti organici”. Il progetto ReNu2 Farm è volto ad aumentare i tassi di riciclaggio per i nutrienti delle piante a base di azoto, fosforo e potassio nella filiera di produzione alimentare primaria di alcuni paesi dell’Ue. Il riciclaggio, dai fanghi di depurazione, scarti alimentari e letame, permette di sostituire i fertilizzanti minerali per i quali l’Ue è fortemente dipendente dai paesi terzi. “Questo – ha sottolineato il commissario – non solo sarebbe utile per risolvere localmente alcuni problemi che potrebbero avere le regioni ad alta densità di bestiame, ma rappresenterebbe anche un reddito aggiuntivo per le comunità agricole in quelle regioni. Penso che sia molto importante e che ci renderà anche più indipendenti”. “Insomma, c’è stata una richiesta generale di accelerare la produzione nazionale e di introdurre anche delle alternative”, ha concluso Hansen, senza menzionare affatto l’opzione di non applicare le nuove sanzioni contro i fertilizzanti russi e bielorussi.