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Pasqua 2023, colomba e champagne: ad ogni dolce il suo “pairing”

Pasqua 2023, colomba e champagne: ad ogni dolce il suo “pairing”Roma, 17 mar. (askanews) – Da sempre Pasqua è sinonimo di colomba. E oggi più che mai, questa golosa creazione dolciaria non smette di conquistare i gourmet con declinazioni che sposano l’innovazione alla selezione dei migliori ingredienti della tradizione Made in Italy. Al cioccolato, alle creme, ai frutti di bosco o alle albicocche: l’intensa dolcezza della colomba nelle sue molteplici declinazioni di gusto e la sua aromaticità – impreziosita dalla presenza di mandorle, frutta candita o scorze di arancia – la rendono, però, un oggetto del desiderio che richiede il giusto brindisi.
Ma quali sono le regole d’oro per scegliere le bollicine giuste per il brindisi? A svelarle in una Top 3 di consigli è Comte de Montaigne, la Maison di Champagne de prestige dell’Aube, che spiega quali sono i pairing più azzeccati.
1) Blanc de Blancs, ideale con la colomba classica: il retrogusto tostato delle mandorle e il morbido impasto con canditi della colomba classica, con copertura di glassa o nocciole, si sposano alla perfezione con uno champagne minerale ed elegante, 100% Chardonnay, con aromi fruttati e floreali, che a contatto con l’aria esalta i profumi burrosi, come il Blanc de Blancs Grande Réserve. Una sinfonia di sapori che si veste di bollicine finissime e persistenti, dal colore oro chiaro e dal perlage vivace.
2) Rosé de Saignée, il match perfetto per le colombe alla frutta e “innovative”: fruttato e vinoso, lo champagne Rosé de Saignée, 100% Pinot Noir, con aromi di frutta rossa e finale fresco e raffinato, si sposa alla perfezione con alcune delle colombe più innovative: da quelle ai frutti di bosco, fino alle golose declinazioni alle fragole, alle albicocche e alle pere. Affinità di gusti che conquistano il palato in un tripudio di golosità.
3) Brut ed Extra Brut, il brindisi più azzeccato con le colombe alle creme: Brut ed Extra Brut, dal sapore naturale, 70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, rappresentano una combinazione equilibrata fra acidità, lunghezza e mineralità. Gli aromi, al primo sentore, svelano gli agrumi di pompelmo e limone, per poi rivelare sentori di frutta, come la pesca, la pera e la mela. Ecco perché sono ideali per un brindisi con le colombe alle creme, delle quali mitigano la spiccata dolcezza.

Mezzogiorno, Gentiloni: torna centrale come hub energetico dell’Ue

Mezzogiorno, Gentiloni: torna centrale come hub energetico dell’UeRoma, 17 mar. (askanews) – “La possibilità di portare il Mezzogiorno come hub energetico del Mediterraneo non è solo una chiacchiera, ma una realtà che posiamo realizzare, perché posiamo collegare Nord, Sud e Est del Mediterraneo. Ed è evidente che oggi questa prospettiva coinvolge quella politica industriale ora, anche a Bruxelles, ha diritto di cittadinanza”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Poalo Gentiloni intervenendo al Festival Euromediterraneo dell’economia (Feuromed), organizzato dal Quotidiano del Sud.
“Questa prospettiva – ha detto – deve esser vissuta come una grande prospettiva non solo italiana ma europea, per la nova attenzione che dobbiamo dare alle catene del valore e della logistica”.
“Come sempre capita quando discutiamo del futuro la domanda da farci è se questa volta ci sia una occasione vera, perché sappiamo che di unioni del Mediterranno con le politiche europee si parla da 30 anni. E che la storia di recuperare il divario del Sud ha avuto qualche periodo di successi negli anni 70 e 60, ma complessivamente negli ultimi 30 anni non ha visto successi. Dobbiamo prendere atto che la distanza tra Centro Nord e Mezzogiorno è aumentata – ha proseguito Gentiloni – e la quota di Pil del Mezzogiorno è passata dal 25% al 22% negli ultimi anni, ma anche la distanza tra le due sponde del Mediterraneo è complessivamente cresciuta”.
“Io penso che ci siano due ragioni per dire che l’occasione oggi c’è. La prima è banalmente il tema della disponibilità di risorse: abbiamo una quantità di risorse disponibili per il Mezzogiorno dal Pnrr da qui al 2026 di 86 miliari di euro. Il problema sarà spenderle. Il problema deve avere questa come bussola fondamentale”, ha avvertito Gentiloni.
“Riusciamo ad assorbire questa straordinaria quantità di risorse, che da sola può portare la quota di Pil dal 22 al 23,5%?”. E poi ci sta il tema energia “la guerra ha svelato la dipendenza dal gas russo e la risposta Ue è stata straordinaria, in 10 mesi abbiamo ridotto l’import di gas russo dal 40% a 7%, incredibile. Ma ora sappiamo bene che la strada non è in discesa e che sia sulla diversificazione, che sulle rinnovabili il Mezzogiorno ha un ruolo possibile e importante”.
“Abbiamo una pare consistente dei collegamenti che arrivano nel Mediterraneo nelle Regioni del Mezzogiorno e abbiamo la consapevolezza che sulle rinnovabili già oggi il Mezzogiorno contribuisce per il il 50% alla produzione italiana”.
E sulle nuove politiche industriali Ue, che non sono più “un tabù” secondo Gentiloni “c’è una potenzialità per il Mezzogiorno d’Italia. Qui è cruciale la prospettiva verticale. Veniamo da anni in cui la prospettiva orizzontale e dei rapporti tra noi e la Russia ha dominato le nostre politiche. Ma dobbiamo sapere che il destino che la geografia determina è verticale, verso l’Africa. E’ il rapporto dell’Europa verso l’Africa dove nei prossimi 20 anni avremo miliardi di persone con le sfide demografiche e sociali, una straordinaria prospettiva di restituire centralità al Mediterraneo e quindi al Mezzogiorno. Credo che questa – ha concluso l’eurocommissario – debba essere più che mai una grade prospettiva europea. E al centro di questo un rinnovato protagonismo del Mezzogiorno e del suo capitale umano”.

Ciak per “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi

Ciak per “The Penitent”, il nuovo film di Luca BarbareschiRoma, 17 mar. (askanews) – Al via le riprese di “The Penitent”, il nuovo film di Luca Barbareschi. Dureranno sei settimane, tra Roma e New York, per raccontare una storia potente, moderna, incandescente, grazie alla drammaturgia di David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross.
Prodotto da Eliseo entertainment con Rai Cinema, il film propone un cast internazionale: Catherine McCormack, Luca Barbareschi, Adam James, Adrian Lester.
Ispirato a un caso di cronaca, “The Penitent” è il primo film di identità americana di Barbareschi. Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. L’appartenenza alla comunità LGBT del giovane paziente, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell’editor di un giornale, sembrano essere gli elementi che fanno scatenare una reazione a catena esplosiva.
Le location di grande effetto e i dialoghi serrati accolgono la trama che svela, scena dopo scena, le verità più intime dei personaggi.

Vino, Ascovilo e Grana Padano insieme a ProWein

Vino, Ascovilo e Grana Padano insieme a ProWeinMilano, 17 mar. (askanews) – Il vino lombardo torna a ProWein, la fiera tedesca di riferimento per il business enologico internazionale in programma a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo. La produzione vinicola regionale sarà presente con Ascovilo, l’Associazione dei 13 consorzi vitivinicoli lombardi, in abbinamento al Grana Padano nell’ambito del progetto “Nati per stare insieme”, formula che dopo il successo del 2022 verrà riproposta anche per l’edizione di quest’anno.
“La partecipazione alla manifestazione tedesca è per noi strategica e arriva dopo una buona annata sul fronte dell’export per il vino made in Lombardia” ha dichiarato la presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, ricordando che “il mercato tedesco è di prossimità e vanta una ottima conoscenza delle denominazioni di qualità ‘made in Italy’: lo scorso anno l’incremento dell’export di vino è stato trainato dalla Germania, secondo mercato estero dopo gli Usa”.
“ProWein è una straordinaria occasione per presentare le nuove annate 2022 e invitare in Italia a Vinitaly nuovi clienti potenziali” ha proseguito, aggiungendo che “in questa edizione è protagonista anche la attività didattica in collaborazione con la testata Vinum che dedicherà un palinsesto con numerose sessioni di approfondimento delle denominazioni del vino di Lombardia in abbinamento alle diverse stagionature di Grana Padano, la conoscenza è condizione necessaria per rafforzare la azione commerciale delle nostre imprese”.

Klimt e l’Italia, al Mart una mostra tra Bisanzio e Freud

Klimt e l’Italia, al Mart una mostra tra Bisanzio e FreudRovereto, 17 mar. (askanews) – Due grandi capolavori di Klimt e intorno a essi il racconto della forte relazione dell’artista austriaco con l’Italia e della sua influenza sugli artisti italiani. Il Mart di Rovereto ha inaugurato la mostra “Klimt e l’arte italiana”, che ha portato in Trentino la “Giuditta II” e “Le tre età della donna”, ed è curata da Beatrice Avanzi partendo da un’idea del presidente del museo, Vittorio Sgarbi.
“Qui – ha detto Sgarbi – si vedono due capolavori, che sono i capolavori italiani di Klimt, che appartengono a musei italiani e hanno scatenato una reazione di artisti italiani, in particolare due, che hanno assunto Klimt come una parte del loro DNA si direbbe oggi”.
Il riferimento è, in particolare, a Galileo Chini, artista eclettico e decoratore, ma soprattutto al veneziano Vittorio Zecchin, che ha lavorato anche con il vetro. “Zecchin più di tutto – ha aggiunto il sottosegretario alla Cultura – elabora nella luce del vetro quell’essenza che aveva derivato da Klimt e quindi con questa serie di vetri noi dimostriamo che Klimt è un grande artista italiano, veneziano, ravennate, oltre a essere un grande artista viennese”.
In mostra sono presenti anche opere di artisti italiani importanti come lo scultore Adolfo Wildt e soprattutto il pittore Felice Casorati, ma anche di Luigi Bonazza o di Guido Marussig. “Un’esposizione veramente importante – ha sottolineato l’assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti – anche sotto il profilo del legame culturale e artistico della scuola viennese con quello che è il nostro territorio trentino, con i nostri artisti e i pittori dell’epoca”.
Centrale nella pittura di Klimt è anche il riferimento alla tradizione bizantina, calata però nella società europea di fine Ottocento e inizio Novecento. Ossia nel tempo di Freud. “C’è un impulso di vita, e c’è un crescere dell’aspetto della psiche rispetto all’anima – ha concluso Vittorio Sgarbi – che traduce il mondo cristiano della tradizione bizantina in una modalità drammatica e traumatica. Potremmo dire che in Klimt c’è anche un antefatto di Kafka e di Musil: durerà fino al 1918 la sua influenza, con la secessione viennese in cui lui elabora con il Fregio di Beethoven una delle opere più importanti, una specie di Cappella Sistema della modernità”.
Quella stessa modernità che tutti viviamo e che forse nessuno riesce davvero ad afferrare fino in fondo.

Commercio estero, Istat: a gennaio export +0,2%, import -3,2% mese

Commercio estero, Istat: a gennaio export +0,2%, import -3,2% meseRoma, 17 mar. (askanews) – A gennaio si stima una crescita congiunturale modesta per le esportazioni (+0,2%) e una flessione per le importazioni (-3,2%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento moderato delle vendite verso l’area extra Ue (+0,8%), mentre le esportazioni verso l’area Ue sono in lieve diminuzione (-0,4%). Lo ha reso noto l’Istat.
Nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,9%, l’import diminuisce del 7,7%.
A gennaio 2023, l’export cresce su base annua del 15,3% in termini monetari e del 2,4% in volume. La crescita dell’export in valore è più sostenuta verso i mercati extra Ue (+20,5%) rispetto all’area Ue (+11,3%). L’import registra un incremento tendenziale dell’8,4% in valore – sintesi di un aumento del 17,2% per l’area Ue e di una contenuta flessione per quella extra Ue (-0,7%) – ed è pressochè stazionario in volume (+0,3%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+53,9%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+19,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+17,6%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Cina (+137,5%), Francia (+17,1%), Germania (+6,1%), Turchia (+48,2%), Svizzera (+14,4%) e Regno Unito (+16,0%). Le esportazioni verso il Giappone diminuiscono del 13,8%.
A gennaio il saldo commerciale è negativo e pari a -4.194 milioni di euro (-6.520 milioni a gennaio 2022). Il deficit energetico (-7.760 milioni) è di poco superiore rispetto a un anno prima (-7.615 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 1.095 milioni di gennaio 2022 a 3.566 milioni di gennaio 2023.
I prezzi all’importazione, sempre a gennaio, diminuiscono del 3,5% su base mensile e aumentano del 4,6% su base annua (era +11,3% a dicembre 2022).

Cavalieri lavoro: Laura Colnaghi Calissoni nuovo presidente gruppo lombardo

Cavalieri lavoro: Laura Colnaghi Calissoni nuovo presidente gruppo lombardoMilano, 17 mar. (askanews) – E’ Laura Colnaghi Calissoni, presidente e amministratore delegato del gruppo Carvico, la nuova presidente del gruppo lombardo dei Cavalieri del Lavoro. A eleggerla l’assemblea dei soci lombarda della Federazione nazionale, riunitasi il 15 marzo. Colnaghi Calissoni succede al Cavaliere del lavoro Giovanna Mazzocchi che ha guidato il gruppo nell’ultimo triennio celebrandone, lo scorso autunno, il primo centenario con la mostra Wunderkammer.
“Ringrazio i soci per la fiducia ricevuta e soprattutto il Cavaliere Giovanna Mazzocchi, da cui raccolgo il testimone, per la dedizione con cui ha saputo guidare il nostro gruppo in questi ultimi anni, mai così complessi e delicati. Ho intenzione di portare avanti i progetti già iniziati con le precedenti presidenze e naturalmente dare vita a nuove iniziative ed eventi che possano dare voce alle grandi potenzialità dei componenti del nostro gruppo” ha commentato la neo-presidente.
Nella stessa riunione, l’assemblea ha nominato anche il nuovo consiglio direttivo che risulta composto dai Cavalieri del lavoro Giuseppe Ambrosi, Paola Artioli, Niccolò Branca, Pierluigi Coppo, Linda Gilli, Giacomo Gnutti, Aram Manoukian, Marco Nocivelli, Pierino Persico, Gianfelice Rocca, Dino Tabacchi, Gianluigi Viscardi.
Il gruppo Lombardo dei Cavalieri del lavoro conta oggi 114 soci sui 561 iscritti a livello nazionale (il 21%): i soci sono imprenditori, titolari e manager di aziende, il cui fatturato rappresenta una quota tra il 21% e il 24% del Pil nazionale.

Unità Italia, Mattarella: libertà e democrazia valori nazionali

Unità Italia, Mattarella: libertà e democrazia valori nazionaliRoma, 17 mar. (askanews) – “Celebriamo oggi l’anniversario dell’Unità d’Italia, che è ‘Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera’. 162 anni fa, sotto il Tricolore, con i plebisciti popolari si espressero la sovranità e la volontà che, attraverso l’opera risorgimentale, avevano portato alla costituzione dello Stato italiano”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 162° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
“Il primo pensiero – ha sottolineato – va alle generazioni che hanno accompagnato questo traguardo, a quanti, con il loro operato, hanno contribuito alla nascita e alla crescita del nostro Paese, promuovendo quei valori di civile convivenza, quegli ideali di libertà e democrazia, di pace e di partecipazione allo Stato di diritto e alla comunità internazionale, che hanno trovato consacrazione nella nostra Costituzione”.
“Viviamo oggi, con il conflitto scatenato dalla Federazione Russa in territorio ucraino, un’aperta minaccia a questi valori che ci impone – ha osservato Mattarella – una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace”.
“La Repubblica, in innumerevoli prove e, da ultimo, durante la pandemia, ha confermato sentimenti di unità e coesione stringendosi ai valori costituzionali. Gli stessi che, ispirando la nostra società, garantiscono le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide complesse che la contemporaneità ci mette innanzi. La Costituzione, l’Inno degli italiani e la Bandiera sono i riferimenti che ci guidano nell’impegno comune di consolidare un’Italia fondata su pace, libertà e diritti umani”, ha concluso il capo dello Stato.

Cina: il 20-22 marzo Xi in Russia, un viaggio per la pace

Cina: il 20-22 marzo Xi in Russia, un viaggio per la paceRoma, 17 mar. (askanews) – Il ministero degli Esteri cinese ha confermato oggi le date del 20-22 marzo per la visita del presidente Xi Jinping in Russia, su invito del leader di Mosca Vladimir Putin. Il leader cinese cerca di ritragliarsi un ruolo di mediatore di pace nel conflitto ucraino.
A questo scopo ha recentemente diffuso un “position paper” sul conflitto. Il documento, tuttavia, è stato accolto con scetticismo dai paesi occidentali, in considerazione della mancata condanna in sede Onu da parte cinese dell’invasione russa e dei sospetti sollevati da Washington rispetto alla possibilità che la Cina invii armi alla Russia.
“Sarà un viaggio per l’amicizia e la pace”, ha scritto su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nel confermare le date diffuse anche dal Cremlino. “Sulla base di una non alleanza, di una non ostilità e del non mettere nel mirino alcuna terza parte, Cina e Russia stanno promuovendo più democrazia nelle relazioni internazionali”, ha continuato Hua.
Per quanto riguarda l’Ucraina, la Cina – ha affermato ancora la portavoce cinese – “mantiene una posizione obiettiva e giusta” e “gioca un ruolo costruttivo nel promuovere colloqui per la pace”.
Pechino – ha scritto ancora Hua – “ritiene sempre che il dialogo politico sia l’unico modo per risolvere conflitti e dispute. Alimentare le fiamme e i combattimenti, le sanzioni unilaterali e la politica della massima pressione serve soltanto ad accrescere la tensione e a peggiorare la situazione”.

Disgelo Tokyo-Seoul, Yoon: tra noi riprendono gli affari

Disgelo Tokyo-Seoul, Yoon: tra noi riprendono gli affariRoma, 17 mar. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, accompagnato da un’importante delegazione d’affari sudcoreana nella quale comparivano i numeri uno di Samsung Electronics e Hyundai Motor, ha espresso oggi ottimismo per la ripresa degli affari con le compagnie giapponesi dopo anni di gelo tra i due paesi.
“Oggi ci siamo riuniti qui per trasformare le relazioni inasprite tra Corea del Sud e Giappone in relazioni orientate al futuro e preparare un quadro per una nuova cooperazione commerciale”, ha detto Yoon in un discorso ai leader del mondo dell’impresa giapponesi e sudcoreani, il giorno dopo il vertice con il primo ministro nipponico Fumio Kishida nel quale si è deciso di scongelare le relazioni.
Quella di Yoon, che si conclude oggi, è la prima visita bilaterale di un presidente sudcoreano in Giappone dal 2011. Yoon e Kishida hanno concordato di accelerare la cooperazione in materia di sicurezza economica, scienza e tecnologia avanzate, finanza e valuta estera. Hanno inoltre fatto cadere una serie di reciprochi blocchi e rivendicazioni che incidevano negativamente sulle relazioni commerciali.
I capi dei quattro grandi conglomerati (chaebol) della Corea del Sud – il presidente di Samsung Electronics Lee Jae-yong, il presidente di SK Chey Tae-won, il presidente di Hyundai Motor Group Chung Eui-sun e il presidente di LG Koo Kwang-mo – hanno tutti preso parte all’incontro.
Ieri il Giappone ha revocato le restrizioni sulle esportazioni imposte alla Corea del Sud su tre materiali chiave necessari per produrre semiconduttori e display. L’eliminazione è avvenuta mentre entrambe le parti lavorano per migliorare i legami inaspriti dalle controversie risalenti all’epoca del dominio coloniale giapponese della penisola coreana dal 1910 al 1945. La Corea del Sud, dal canto suo, ha annunciato il ritiro del contenzioso che aveva presentato all’Organizzazione mondiale del commercio sulla questione.
Entrambe le mosse sono state annunciate nell’imminenza del vertice Kishida-Yoon, per favorire un buon esito dell’incontro.
“Entrambi i governi non risparmieranno sforzi per aiutarvi a scambiare liberamente e creare opportunità di business innovative”, ha detto Yoon alla tavola rotonda e al pranzo organizzato congiuntamente dai gruppi di lobby imprenditoriali della Federazione delle industrie coreane e della Federazione delle imprese giapponesi (Keidanren). “Penso – ha continuato – che entrambi i paesi possano cooperare nell’area delle nuove industrie avanzate come la trasformazione digitale, i semiconduttori, le batterie e i veicoli elettrici”.
Tra i due paesi c’è una forte integrazione industriale. I produttori di semiconduttori sudcoreani sono strettamente collegati alle compagnie giapponesi di materiali e attrezzature nelle catene di approvvigionamento, mentre le società sudcoreane forniscono batterie per veicoli elettrici alle case automobilistiche giapponesi.
La Corea del Sud è salita ai vertici dell’economia globale con aziende come l’elettronica di consumo e il gigante produttore di chip Samsung che hanno svolto un ruolo di primo piano nella sua ascesa. Ma molti materiali chiave, comprese le apparecchiature a semiconduttore necessarie per produrre chip per computer – il più grande prodotto di esportazione del paese – sono importati dal Giappone, il quarto partner commerciale della Corea del Sud. E ciò ha portato a un persistente deficit commerciale bilaterale per la Corea del Sud.
Secondo la Korea International Trade Association, il deficit della bilancia dei pagamenti della Corea del Sud con il Giappone ammontava a 24,1 miliardi di dollari nel 2022, una leggera riduzione rispetto ai 24,6 miliardi di dollari dell’anno precedente.