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Lazio, Francesco Rocca alla mensa Caritas, centrale l’inclusione

Lazio, Francesco Rocca alla mensa Caritas, centrale l’inclusioneRoma, 3 mar. (askanews) – “Ho scelto di trascorrere la prima serata da Presidente della Regione Lazio al fianco dei più fragili cenando alla mensa della Caritas di via Marsala, uno straordinario presidio di umanità”. Lo svela sui social il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, che ieri dopo la proclamazione in Corte d’Appello, si è insediato negli uffici della presidenza di via Cristoforo Colombo, chiudendo così i 10 anni di governo del centrosinistra con in testa Nicola Zingaretti. “Si tratta di una parte importante della mia storia e che caratterizza anche la rotta che voglio tracciare: in questa Regione le politiche di inclusione sociale saranno centrali”.

Lufthansa, utile in forte miglioramento a 791 mln nel 2022

Lufthansa, utile in forte miglioramento a 791 mln nel 2022Roma, 3 mar. (askanews) – Lufhansa ha chiuso il 2022 con un utile netto in forte miglioramento a 791 milioni di euro, rispetto a una perdita di 2,2 miliardi nel 2021. Bene anche i ricavi, più che raddoppiati a 33 miliardi di euro, come i passeggeri saliti a quota 100 milioni.
“Lufthansa è tornata – commenta il ceo Carsten Spohr -. In un solo anno abbiamo raggiunto un risultato finanziario senza precedenti girarsi. Con un utile operativo di 1,5 miliardi di euro, il Gruppo Lufthansa ha ottenuto un risultato molto migliore del previsto. La domanda di viaggi aerei rimane elevata 2023. Stiamo investendo miliardi in nuovi velivoli a basso consumo e all’avanguardia. Con servizi innovativi, una nuova cabina premium a bordo e nuovi strumenti digitali, noi vuole rimanere il leader della qualità e dell’innovazione nel nostro settore. Allo stesso momento, è nostro l’ambizione di portare avanti un’efficace protezione del clima, ad esempio essendo il primo gruppo aereo al mondo a introdurre Green Fares. Il Gruppo Lufthansa è già il numero uno in Europa e il numero quattro nel mondo. Per i nostri ospiti e ns dipendenti, vogliamo continuare a crescere, plasmare il futuro ed espandere il nostro mercato posizione”.

Pd, Morassut: nessuna polemica con amministrazione Roma Capitale

Pd, Morassut: nessuna polemica con amministrazione Roma CapitaleRoma, 3 mar. (askanews) – “Non ho aperto alcuna polemica verso l’amministrazione di Roma Capitale, tanto meno per conto della ‘mozione Schlein’. Ieri ho voluto segnalare che il metodo usato per la composizione delle liste per l’Assemblea Nazionale non ha smarrito quello spirito chiuso e di consorteria che ancora alberga nel Pd e molto a Roma. Non si fanno le liste in tre persone e non si cancella la presenza di forze che hanno una rappresentanza reale acquisita sul campo, in tanti quartieri di Roma. ‘C’è tutto un mondo intorno’ recitava un tempo una bella canzone. Sono certo che con la segreteria di Elly Schlein la musica cambierà. Ma intanto non fa male segnalarlo quando avviene a discapito di tante buone intenzioni”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

Cina, capo di Tencent non eletto a Congresso nazionale popolo

Cina, capo di Tencent non eletto a Congresso nazionale popoloRoma, 3 mar. (askanews) – Pony Ma (Ma Huateng), il fondatore di Tencent, una delle più importanti Big Tech cinesi, non figura nella lista dei delegati alla cosiddetta Doppia Sessione, e in particolare tra quelli del Congresso nazionale del popolo, che aprirà i battenti domani. Lo segnala oggi il Financial Times. Si tratta di un ennesimo segnale del fatto che le autorità stanno sempre più mettendo ai margini gli ex golden boy della corsa tecnologica cinese in una stretta regolatoria che ha già visto sostanzialmente sparire dalla scena pubblica l’altro Ma, Jack Ma, il fondatore di Alibaba. Pare che quest’ultimo abbia recentemente vissuto fuori dalla Cina e per sei mesi a Tokyo.
Il presidente Xi Jinping, che nell’autunno dello scorso anno ha ottenuto un inedito terzo mandato, da tre anni a questa parte sta limitando l’influenza delle élite economiche del paese.
Tencent è la principale compagnia cinese per capitalizzazione di mercato. Il suo business va dalla gaming, all’e-commerce, passando per i social media e l’entertainment. Pony Ma è tuttora il presidente e amministratore delegato.
L’assenza di Ma dalle convocazioni per il Congresso nazionale del popolo, nel quale ha ricoperto due mandati quinquennali, si accoppia a quella di altri pezzi da 90 del capitalismo cinese nell’altro braccio della Doppia Sessione, il Congresso politico consultivo del popolo cinese. Da esso sono stati messi fuori il capo del motore di ricerca Baidu, Robin Li; il fondatore del gigante del gaming NetEase, William Lei Ding; il fondatore del portale Sogou, Wang Xiaochuan.
Tra i circa tremila delegati del Congresso nazionale del popolo restano comunque ancora molti manager dell’industria tech cinese, in particolare provenienti dai settori dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Per esempio Liu Qingfeng, presidente di iFlytek, una società di AI con parziale partecipazione statale, che è stato rieletto dopo 20 anni nell’assemblea; Lei Jun, capo del produttore di smartphone Xiaomi, al terzo mandato; o anche Gui Huiqin del produttore cinese di chip SMIC. Si tratta anche di un segnale di uno slittamento dell’interesse politico su settori che, durante la pandemia Covid-19, hanno mostrato tutta la loro centralità.

Ucraina, Giappone mette sul piatto 154,6 mln euro per ricostruzione

Ucraina, Giappone mette sul piatto 154,6 mln euro per ricostruzioneRoma, 3 mar. (askanews) – Il Giappone offrirà all’Ucraina un finanziamento da 22,44 miliardi di yen (154,6 milioni di euro) per la ricostruzione postbellica. L’ha reso noto il ministero degli Esteri di Tokyo.
L’ambasciatore nipponico a Kiev Kuninori Matsuda ha firmato oggi a Kiev con il vicepremier per la ricostruzione dell’Ucraina Okeksandr Kubrakov un accordo per aiuti destinati alla “ricostruzione d’emergenza”.
I fondi saranno destinati all’acquisto di “equipaggiamento necessario per lo sminamento e la ripulitura dalle macerie come prerequisito per la ripresa e la ricostruzione; per la ricostruzione delle strutture di vita quotidiana, a partire dalle infrastrutture di base che facciano da sostegno per il rientro dei profughi (elettricità ed energia, fornitura di acqua e fogne, educazione, sanità, trasporti ecc.); per la ripresa dell’agricoltura come industria chiave”.

Ministri Quad: Cina non modifichi status quo Mar cinese meridionale

Ministri Quad: Cina non modifichi status quo Mar cinese meridionaleRoma, 3 mar. (askanews) – I ministri degli Esteri del Quad, il raggruppamento quadrilaterale promosso dagli Usa in Asia di cui fanno parte anche Giappone, Australia e India, al termine di una riunione a Nuova Delhi hanno ribadito che si “oppongono con forza” alle azioni che cercano di modificare gli equilibri nei mari Cinese meridionale e Orientale, in un riferimento non esplicito alla Cina, la quale rivendica buona parte di questi territori marittimi.
“Ci opponiamo con forza a ogni azione unilaterale che cerchi di cambiare lo status quo o di accrescere le tensioni nell’area”, si legge nel comunicato finale della riunione pubblicato dal ministero degli Esteri indiano.
“Esprimiamo – continua il comunicato – seria preoccupazione per la militarizzazione delle aree contese, l’uso pericoloso di navi della Guardia costiera e della milizia marittima e gli sforzi per impedire le attività di estrazione delle risorse offshore di altri paesi”.

Tesei al Mit incontra Salvini, focus su collegamenti alta velocità

Tesei al Mit incontra Salvini, focus su collegamenti alta velocitàRoma, 2 mar. (askanews) – Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato al MIT la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Enrico Melasecche. Si è parlato delle priorità infrastrutturali del territorio, con particolare riferimento ai collegamenti con Milano e Roma, la necessità di incrementare i collegamenti ferroviari, l’esigenza di rispettare le scadenze del Pnrr l’accesso all’alta velocità. Presenti al confronto anche alcuni esperti e tecnici, sia del Ministero che della Regione.
Si è parlato, inoltre, della riclassificazione della FCU da 16 a 18 t/asse per per poter utilizzare i treni elettrici più recenti, del Nodo di Perugia, del completamento della Tre Valli umbra e della possibilità di un volo in continuità territoriale aeroporto San Francesco-Milano Linate, nonché delle altre opere infrastrutturali sul tavolo dell’Assessore Melasecche.

Riso Gallo premia la sostenibilità degli agricoltori

Riso Gallo premia la sostenibilità degli agricoltoriMilano, 3 mar. (askanews) – La sostenibilità è un affare di filiera. E lo è ancora di più per quella del riso, dove all’agricoltura è imputabile il grosso dell’impatto ambientale. Riso Gallo dal 2018 ha sposato questo approccio alla sostenibilità di filiera partendo proprio dalle aziende agricole che il riso lo coltivano. E oggi questa comunità fatta di 155 imprese, tra Piemonte e Lombardia, in un raggio di circa 70 chilometri dalla sede di Riso Gallo, rappresenta il punto di partenza di una produzione che è tutta tesa a ridurre la propria impronta sull’ambiente. Di qui la volontà non solo di promuovere ma anche di premiare l’impegno e gli investimenti fatti in questi anni da queste aziende che rappresentano il 10% della produzione risicola nazionale.
Il premio, alla sua prima edizione, è stato dedicato a Mario Preve, presidente della società scomparso poche settimane fa all’età di 82 anni. Tra le 80 aziende in gara, quattro quelle che si sono maggiormente distinte: Petrini Renato e Pier Giorgio a cui è andato il premio azienda agricola più sostenibile; Agrilomellina Società Semplice Agricola per il premio donna in agricoltura; Aina Roberto e Federico per il premio innovazione; Ma.Chi. società agricola per il premio biodiversità.
“Siamo alla prima edizione di questo premio per diffondere la cultura della sostenibilità e l’entusiasmo tra le aziende risicole italiane – ha detto Riccardo Preve, sesta generazione alla guida dell’azienda di famiglia in occasione della premiazione nel Seminario arcivescovile di Vercelli – questo è un viaggio verso il futuro dell’agricoltura. Sostenibilità significa innovazione, efficienza e attenzione all’ambiente e si fa se c’è entusiasmo”.
Se questo impegno si concentra soprattutto sulla aziende agricole, certificate secondo il protocollo FSA (Farm sustainability assesment), è perché le altre fasi della filiera già operano secondo logiche sostenibili. Nella lavorazione industriale del riso, infatti, tutti i sottoprodotti vengono già riutilizzati. Riso Gallo, attraverso una serie di partnership, si è comunque impegnata a trovare nuove destinazioni d’uso per i sottoprodotti: dall’impiego della lolla in bioedilizia, all’utilizzo dell’acqua di cottura del riso nero per la tintura dei tessuti. Mentre, per quanto riguarda la fase di confezionamento, utilizza film in plastica riciclabile per le confezioni sottovuoto oltre a usare cartoncino certificato FSC – la gestione forestale responsabile. La Carta del riso, sottoscritta dalle aziende agricole, invece, promuove l’applicazione di otto regole, tra cui assenza di utilizzo di glifosate direttamente sulle colture e divieto di utilizzo di fanghi di depurazione accanto all’impiego di soluzioni di precision farming, e l’utilizzo di sostanze di origine naturale che svolgono un’attività biostimolante a favore della maggiore produttività e resistenza agli stress ambientali.
Tutto questo ha un consentito a Riso Gallo di allargare negli anni la gamma dei prodotti da agricoltura sostenibile con risi di provenienza italiana ma anche di importazione come nel caso della linea basmati, coltivata alle pendici dell’Himalaya e certificata Sustainable rice platform.

Opere d’arte per capire il mondo: a Firenze 30 anni di Sandretto

Opere d’arte per capire il mondo: a Firenze 30 anni di SandrettoFirenze, 3 mar. (askanews) – Si possono scegliere due opere, che rappresentano due momenti e due modi di stare nel contemporaneo: la prima è grande, avvolgente, romantica. Sono i cinque canali e i cinque schermi sui quali l’artista islandese Ragnar Kjartansson canta sotto la neve il suo “The End”. La seconda è piccola, potrebbe anche sfuggire all’occhio di qualche spettatore, perché sta in basso: è lo scoiattolo suicida di Maurizio Cattelan, e il titolo del lavoro è “Bidibidobidiboo”. È come se guardassimo i due estremi di uno spettro, lontani, ma accomunati da chi quello spettro così ampio lo ha immaginato e costruito nel corso di 30 anni di collezionismo, che ora vengono celebrati a Palazzo Strozzi a Firenze con una mostra intitolata “Reaching for the Stars”. E stiamo parlando di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. “È un racconto di 30 anni di collezionismo – ha spiegato lei stessa ad askanews – di amicizia con artisti, curatori, galleristi e collezionisti. Ed è un’occasione per mostrare quello che gli artisti hanno realizzato negli ultimi 30-40 anni: pittura, fotografia, scultura, video, installazioni, e abbiamo anche una performance”.
La mostra si sviluppa in tutto lo spazio espositivo del palazzo e presenta una impressionante serie di grandi nomi della scena contemporanea: ci sono le farfalle di Damien Hirst e le sue vetrine; c’è l’orso di Paola Pivi e ci sono fotografie di Shirin Neshat e di Cindy Sherman, c’è l’autoritratto scultoreo di Pawel Althamer davanti a un grande manifesto di Barbara Kruger. E poi, nel piano inferiore del museo, il film su Zidane di Douglas Gordon e Philippe Parreno e anche una performance sonora di Tino Sehgal, come sempre non documentabile.
“È un viaggio cronologico – ci ha detto il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galansino – ma anche crono-tematico, perché attraverso l’arte contemporanea tocchiamo tanti temi che influenzano la nostra vita e che viviamo quotidianamente, dall’inquinamento ai problemi sociali e civili, problemi dio razzismo, legati al mondo dell’economia, ma anche problemi più prettamente formali dell’arte, come per esempio il ritorno all’astrazione o la scelta di restare nel figurativo, facendo vedere anche nuove sperimentazioni artistiche a livello tecnico e tecnologico”.
Ecco, la sensazione che si prova stando dentro la mostra, che è organizzata dal museo fiorentino insieme alla Collezione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, è chiara: stiamo guardando il lavoro di molte star del sistema dell’arte, è indubitabile, ma le stelle che cerchiamo di raggiungere, per parafrasare il titolo, sono quelle idee, quelle prese di posizione, quell’insieme di reazioni che le opere d’arte propongono al mondo: Le stelle, direbbe un finto McLuhan, sono il messaggio. “Io quando vedo un’opera – ha aggiunto Patrizia Sandretto – penso sempre che questa opera deve aiutarmi a pensare, a farmi ragionare, a farmi capire dove sta andando il mondo”.
E il presente attraversa la mostra con decisione: c’è il ghiacciaio che si scioglie di Doug Aitken, oppure la scultura zoomorfa e pensile di Giulia Cenci, l’artista più giovane esposta a Firenze. Fino ad arrivare al grande razzo di Goshka Macuga installato nel cortile di Palazzo Strozzi, che rappresenta un simbolo della complicata relazione tra noi umani e il futuro del nostro stesso pianeta. Forse è con quello che arriveremo alle stelle, chissà. Forse invece sarà solo un modo per ricordarci, come diceva Alberto Garutti, di guardare in alto. E accorgersi di tutto ciò che accade intorno all’arte e intorno a una grande collezione.
(Leonardo Merlini)

Lavoro: una ragazza su 2 si sente limitata da stereotipi maschili

Lavoro: una ragazza su 2 si sente limitata da stereotipi maschiliMilano, 1 mar. (askanews) – Una ragazza su 2 si sente limitata, nelle scelte sul futuro, da stereotipi e retaggi maschilisti e il lavoro è percepito come il luogo più a rischio discriminazione. È quanto emerge dall’Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Group, che quest’anno ha coinvolto oltre 2.000 ragazze adolescenti dai 14 ai 26 anni.
Se il presente è complesso, le giovani sono consapevoli che, in futuro, da adulte, dovranno lottare anche di più. Ritengono, infatti, che il luogo in cui si assiste a più discriminazione o violenza di genere sia il lavoro: è al primo posto nelle loro risposte seguito dal web e dai mass media.
Le ragazze di oggi fanno fatica a sognare, ma neanche progettano “in grande” il loro futuro. Più della metà delle intervistate, il 53,96%, ritiene che le scelte riguardo agli studi futuri o alla carriera lavorativa, le ambizioni e le passioni vengano limitate dagli stereotipi e retaggi maschilisti. Al secondo posto viene indicata l’assenza di una rete di sostegno, al terzo la mancanza di modelli a cui ispirarsi. Una mancanza sottolineata anche dal fatto che per il 20% di loro “non c’è nessun modello di riferimento” e per il 30% il principale modello è la propria mamma. In sostanza una su 2 non ha modelli esterni alla famiglia a cui riferirsi “idealmente” per progettare il proprio futuro.
“C’è molto da fare per il futuro delle giovani donne nel nostro Paese- dichiara Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes – è urgente un cambiamento culturale che non può che partire dalla scuola. Occorre lavorare affinché genitori e insegnanti incoraggino le ragazze a seguire percorsi di studio che permettono carriere vicine ai loro reali desideri, al netto dei condizionamenti esterni, che arrivano persino dai libri di testo che ancora troppo spesso raffigurano gli uomini come scienziati e ingegneri e le donne come maestre e infermiere. Ogni anno con la nostra campagna indifesa ci impegniamo a diffondere i dati della violenza e delle discriminazioni, ma cerchiamo anche di offrire a ragazze e ragazzi percorsi che possano accrescere la loro consapevolezza su queste tematiche e proporre nuovi modelli per essere davvero leader del cambiamento per una società più equa e inclusiva”.
La mancanza di modelli di riferimento e gli stereotipi non aiutano le giovani Neet (Not in Education, Employment or Training), per cui l’Italia detiene il record europeo negativo: le italiane tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano sono ben il 25%. Come racconta il dossier indifesa 2022 di Terre des Hommes, La situazione è determinata da un lato, da convenzioni o vere e proprie pressioni sociali che tendono a dare una maggiore importanza al ruolo delle donne all’interno della famiglia; dall’altro da un mercato del lavoro che privilegia l’assunzione di giovani uomini rispetto alle giovani donne, e rende difficile conciliare l’attività lavorativa con la cura dei figli.
Il divario di genere nell’educazione non finisce qui, denuncia il dossier indifesa 2022. Sebbene le ragazze rappresentino quasi il 60% dei laureati in Italia – una quota stabile da dieci anni a questa parte – la loro presenza all’interno dei corsi di laurea Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics) è decisamente più ridotta a vantaggio di percorsi di studio in ambito linguistico, medico e umanistico. Secondo il ministero della Pubblica Istruzione, nell’anno accademico 2020/2021 le studentesse immatricolate nei corsi di laurea Stem sono il 21%, la metà rispetto agli uomini. Eppure, la laurea in una disciplina Ict, come ingegneria o più in generale nelle materie scientifiche, permette di avere migliori sbocchi occupazionali e maggiori possibilità di guadagno.
Un altro gender gap è quello legato a ciò che viene definita “educazione finanziaria”: dal gestire un conto corrente o calcolare il tasso di interesse di un prestito a capire un investimento finanziario. I più recenti test Pisa-Ocse evidenziano come, in media, i livelli di alfabetizzazione finanziaria dei maschi 15enni siano superiori di due punti percentuali rispetto a quelli delle coetanee. Il gap in Italia è addirittura di 15 punti. “Proprio per questo Terre des Hommes nel suo Hub Spazio indifesa di Milano, ha promosso la nascita di corsi di educazione finanziaria per donne in situazione di vulnerabilità grazie alla collaborazione con Global Thinking foundation”, aggiunge il direttore generale di Terre des Hommes Italia.
Se il futuro è in pericolo, il presente è già compromesso. Basti pensare che il 47,78% delle giovani ha dichiarato all’Osservatorio indifesa di aver assistito a una violenza fisica. Non va meglio con la violenza psicologica: 7 ragazze su 10 ha assistito ad episodi di questo tipo. La realtà non è rassicurante per le nuove generazioni: le giovani percepiscono il rischio della solitudine e dell’isolamento sociale (23,14%), il pericolo della violenza psicologica (19,72%), del bullismo (17,90%) e della violenza sessuale (17,39%). Per l’82,90% il web non è un ambiente sano e sicuro. Tra i rischi mettono al primo posto il cyberbullismo. Non migliora la situazione nella vita offline: il 23,14% sente il pericolo della solitudine e dell’isolamento sociale il 19,72% quello della violenza psicologica, il 17,70% del bullismo e il 17,39% della violenza sessuale. Per quasi il 34% delle intervistate, d’altra parte, non si stanno facendo passi avanti nella parità di genere.