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I medici del Papa: “Francesco non è fuori pericolo. Sa di essere grave e vuole si dica verità

I medici del Papa: “Francesco non è fuori pericolo. Sa di essere grave e vuole si dica veritàCittà del Vaticano, 21 feb. (askanews) – Papa Francesco, ricoverato da otto giorni al Policlinico Agostino Gemelli per una polmonite bilaterale, “non è fuori pericolo. Adesso non è in pericolo di vita, ma non è fuori pericolo”. Dopo una settimana di ricovero, l’equipe medica del Gemelli chiarisce pubblicamente le condizioni di salute del Pontefice argentino. Per sua precisa indicazione. “Non facciamo fake news, noi nei bollettini diciamo solo la verità, anche il Papa lo ha sempre fatto. Anzi, è stato lui a chiederci di dire la verità. Quello che si scrive nei bollettini medici è solo la verità”, precisa il prof. Sergio Alfieri dell’equipe del Gemelli. E allora ecco che il primario dello staff che sta seguendo Bergoglio riferisce e certifica che “il Papa sa che la situazione è grave, ma – sottolinea- ha un cuore forte e la testa di un 60enne”.


“Il Papa – ripercorre il sanitario la prima settimana di degenza di Francesco al Gemelli – è stato curato per una forma infettiva” e “come tutti i pazienti di 88 anni” inizialmente “è stato curato a casa per una influenza” e quando “non è stato più possibile curarlo a casa è venuto in all’ospedale”. “Lui non si risparmia, si è affaticato”, aggiunge Alfieri. Ed è anche un bravo paziente: “qui al Gemelli fa tutto quello che deve fare…”. Papa Bergoglio, assicura il sanitario “sta rispondendo alle terapie, che gli vengono somministrate, non sono state cambiate ma potenziate”. Inoltre “ha un respiro spontaneo, si alimenta, non è attaccato a nessun macchinario, quando ha bisogno mette i naselli per un po’ di ossigeno”, sottolinea ancora il primario del Gemelli.


Lo sguardo ora è al futuro. Quanto rimarrà in ospedale? Come cambieranno i suoi programmi? Come potrà convivere con i problemi di salute nel quotidiano? “Il Papa resterà in ospedale fino a quando saranno terminate le cure ospedaliere, cioè almeno tutta la prossima settimana”. E se non si rimetterà, come proseguirà il decorso a Santa Marta? “Intanto diciamo che si rimetterà e tornerà a Santa Marta. Noi lavoriamo per curare il paziente. La parte cronica resterà, la parte acuta sarà risolta. Perché, lo ripeto, la malattia cronica rimane, il Papa lo sa, ha detto ‘mi rendo conto che la situazione è grave’, a volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno”. Il rischio maggiore, dunque, resta la sepsi. “Il Papa, che ha un cervello più grande di quello di tutti noi messi insieme, sa che è in pericolo. Cosa può capitare? Che questi germi, che oggi sono localizzati nei polmoni, nonostante tutte le terapie” passino nel sangue. A quel punto “una sepsi sarebbe difficile da curare”. “Il vero rischio è che i germi passino nel sangue. Oggi non ci sono, ma è quello il rischio più grande”.

Il 6 marzo nelle sale “Il migliore dei Mali”, regia Violetta Rovetto

Il 6 marzo nelle sale “Il migliore dei Mali”, regia Violetta RovettoMilano, 21 feb. (askanews) – “Il migliore dei mali”, opera prima di Violetta Rovetto, nota su YouTube come Violetta Rocks, dopo essere stato presentato come evento speciale del 34° Noir in Festival lo scorso dicembre a Milano, esce nelle sale italiane il prossimo 6 marzo. Il film – sceneggiato da Violetta Rovetto (suo anche il soggetto) insieme a Josella di Porto e Tommaso Santi e realizzato con il sostegno della Calabria Film Commission – è liberamente tratto dalla miniserie Il migliore dei mali – L’uomo di latta, scritta dalla stessa Rovetto, intensa graphic novel pubblicata nel 2019 da Shockdom che ha portato nel panorama fumettistico italiano un’opera diversa dalle altre e per nulla scontata, con tematiche caratterizzate anche dal forte impatto sociale.


La storia è ambientata sul finire degli Anni Novanta e vede protagonisti cinque ragazzi alle prese con la scomparsa di un cane; sullo sfondo, incombente, un’industria chimica, la Termaranto, fonte di sostentamento della maggioranza della popolazione e piena di verità celate. Le sue esalazioni tossiche oltre ad aver portato via qualcosa ai ragazzi sembrano anche aver “donato” loro qualcosa in cambio. Un’avventura tra giallo e fantastico dove i misteriosi avvenimenti che si verificano attorno ai ragazzi e alla cittadina li porteranno a scontrarsi con “il migliore dei mali”. Protagonista delle quattro settimane di riprese è stata in particolare la provincia di Cosenza a partire dalla fascia costiera con i comuni di San Lucido e Torremezzo di Falconara, piccolo abitato a vocazione turistica affacciato sul mar Tirreno unica frazione del comune di Falconara Albanese. Le riprese poi, sempre all’interno della stessa provincia, si sono spostate nella nota località turistica montana di Camigliatello Silano, rinomato borgo della Sila Grande e una delle perle dell’entroterra della regione. La Regione Calabria è stata infine ancora set del film a Cosenza, nota anche come la città dei Bruzi, di antichissime origini in cui storia, tradizioni e modernità si fondono alla perfezione. “In questa storia – sottolinea la regista e sceneggiatrice Violetta Rovetto – vorrei raccontare una forma di riscatto e la capacità di adattamento a un destino avverso. Il riscatto di chi viene al mondo in un contesto sul quale non ha controllo e verso cui è impotente. Un contesto in cui perdi gli affetti in un’età precoce e paghi sulla tua pelle una diversità che non è stata una scelta. Le tematiche affrontate ne “Il migliore dei mali” sono attuali perché raccontano un contesto che viviamo e affrontano le domande che tutti ci poniamo”.


“Il migliore dei mali” è un’opera che si propone di avere un sottotesto in grado di suscitare interrogativi sul futuro, sulla natura, sui conflitti, le diversità, la perdita e il sacrificio e che, come ribadisce la stessa Rovetto, “parli a un pubblico molto giovane, ma con più livelli di lettura, inserendolo in un contesto Anni ’90, godibile anche da un pubblico più adulto”. Nel cast del film accanto ad attori molto noti e affermati come Massimo Wertmüller, Pietro Ragusa e Annalisa Insardà un gruppo di giovani promesse della scena cinematografica italiana tra cui Giuseppe Pallone (Summer imited Edition), Andrea Arru (Il ragazzo dai pantaloni rosa, Diabolik, Glassboy, Calibro 9, Di4ri), Riccardo Antonaci (Grosso guaio all’Esquilino: la leggenda del Kung Fu), Giorgia Piancatelli, Niccolò Bizzoco, Matteo Ferrara. Dietro alla macchina da presa a coprire quasi tutti i ruoli tecnici e artistici una squadra prevalentemente al femminile che potrà così contare, oltre alla regista, sulla sceneggiatrice Josella Porto, la fotografia di Marina Kissopoulos, il montaggio di Natascia Di Vito, i costumi di Sabrina Beretta in collaborazione con Fabrizia Migliarotti, la musica di Tecla Zorzi.

Taxi, a Roma approvata determina con 1.000 nuove licenze

Taxi, a Roma approvata determina con 1.000 nuove licenzeRoma, 21 feb. (askanews) – “Oggi arriva a conclusione il lavoro portato avanti dal Dipartimento Mobilità Sostenibile e Trasporti e da Roma Servizi per la Mobilità – che ringrazio per l’impegno profuso per svolgere una procedura complessa e articolata visto soprattutto l’ampia partecipazione – con la firma della determinazione dirigenziale che approva la graduatoria definitiva dei 1.000 vincitori del bando per l’assegnazione delle licenze Taxi”. Lo annuncia l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè.


“Raggiungiamo – aggiunge Patanè – un risultato storico per la città perché dopo quasi 20 anni viene ampliata l’offerta del servizio di trasporto pubblico non di linea con il rilascio di nuove licenze di cui 200 specifiche per passeggeri con disabilità, che renderà la quantità di servizio più adeguata alle diverse necessità di una grande capitale europea”.

I medici del Policlinico Gemelli: il Papa non è ancora fuori pericolo

I medici del Policlinico Gemelli: il Papa non è ancora fuori pericoloCittà del Vaticano, 21 feb. (askanews) – Il Papa è fuori pericolo? “No, non è fuori pericolo”: lo ha detto il professor Sergio Alfieri, durante un briefing al Gemelli sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato da 8 giorni per una polmonite bilaterale.


“Il Papa è stato curato per una forma infettiva” e “come tutti i pazienti di 88 anni” che inizialmente “è stato curato a casa per una influenza” e quando “non è stato più possibile curarlo a casa è venuto in all’ospedale”. “Lui non si risparmia, si è affaticato”, ha spiegato Alfieri, del Policlinico Gemelli, che sta seguendo Francesco durante il suo periodo di ricovero per una polmonite bilaterale. “La bronchite asmatica rimane, la malattia cronica rimane. Lui si rende conto che la situazione è grave. A volte gli manca il respiro”: ha spiegato Alfieri, aggiungendo: “Lui però  è avanti a noi – ha
detto – ma ha la testa di un sessantenne, un cinquantenne”. 

Fine vita, A.Fontana: bene apertura Schillaci su legge nazionale

Fine vita, A.Fontana: bene apertura Schillaci su legge nazionaleMilano, 21 feb. (askanews) – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, accoglie “molto positivamente” l’apertura del ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla possibilità di una legge nazionale sul fine vita. “Come ho detto molte volte il principio del fine vita è ormai acquisito perché le sentenze della Corte costituzionale lo hanno evidenziato e tante altre ipotesi si sono già verificate anche in altre Regioni” ha ricordato a margine del suo intervento alla seconda edizione della Cernobbio School di Motore Sanità, in corso a Villa Erba a Cernobbio.


“È necessaria una legge nazionale perché si tratta di una competenza concorrente quindi la legge cornice dovrà essere realizzata dallo Stato e poi le Regioni approveranno una legge di dettaglio per entrare più specificatamente nel merito delle singole questioni ma all’interno di una legge nazionale” ha aggiunto.

Schlein, Meloni si dissoci dal raduno dei neofascisti Cpac a Washington

Schlein, Meloni si dissoci dal raduno dei neofascisti Cpac a WashingtonRoma, 21 feb. (askanews) – “Persino Bardella ha annullato la sua partecipazione dopo questo fatto, ci chiediamo dove voglia portare l’Italia Giorgia Meloni, nella sua incapacità di scegliere tra la maglietta dell’Italia e il cappellino di Trump. Altro che ‘ponte’ con gli Usa, si sta dimostrando già una vassalla. Abbia la decenza di dissociarsi da questo raduno neofascista per fare, una volta tanto, gli interessi dell’Italia”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein.


“La presidente del Consiglio Giorgia Meloni – aggiunge – da giorni non dice una parola sugli insulti e gli attacchi frontali di Trump all’Ucraina e all’Unione europea, non ha il coraggio di prendere una posizione, non riesce a difendere gli interessi italiani ed europei perché non vuole scontentare la nuova amministrazione americana. Addirittura apprendiamo dalla stampa che la presidente Meloni sta valutando di non partecipare alla riunione del G7 di lunedì e sta invece pensando di andare alla conferenza trumpiana Cpac, dove Steve Bannon ha concluso il suo intervento con il saluto nazista, come aveva fatto già Musk qualche settimana fa”.

Caso Pierina, Bruzzone: Valeria Bartolucci verso il ricovero

Caso Pierina, Bruzzone: Valeria Bartolucci verso il ricoveroRoma, 21 feb. (askanews) – Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, indagato per la morte di Pierina Paganelli a Rimini, potrebbe essere ricoverata in una struttura sanitaria nei prossimi giorni. La notizia è stata riferita dalla criminologa Roberta Bruzzone, consulente dello stesso Dassilva, in diretta durante la trasmissione Ore 14 su Rai 2, condotta da Milo Infante.


“Valeria – ha detto Bruzzone – è stata ‘tritata’ da un anno e mezzo di pressione mediatica, oggi è una donna in serissime difficoltà, stiamo valutando, in accordo col suo legale, un ricovero in una struttura psichiatrica, non ci sta piacendo per niente la sua tenuta clinica e psicologica in questa fase. Questa donna rischia di non superare i prossimi giorni. Temo per la sua vita, che compia gesti autolesionistici. Oggi è una persona provata a livello psichiatrico che deve essere messa in condizione di tutelare se stessa”. “E’ un momento drammatico – ha aggiunto Bruzzone – riteniamo Valeria a rischio di vita. Un ricovero potrebbe metterla in una condizione di maggiore serenità”.

Campagna ASviS-Pubblicità Progresso per promuovere cultura sostenibilità

Campagna ASviS-Pubblicità Progresso per promuovere cultura sostenibilitàRoma, 21 feb. (askanews) – Presentata oggi la campagna di comunicazione “Diritto al Futuro” promossa dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e realizzata da Fondazione Pubblicità Progresso per far conoscere la riforma approvata nel 2022 che ha introdotto, tra i principi fondamentali della Costituzione, la “tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”, un concetto strettamente connesso a quello di sviluppo sostenibile.


La campagna è stata presentata presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma Ennio Morricone nel corso di un evento pubblico al quale sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Casellati, e il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, che ha dialogato con i giovani di scuole e università sul valore generativo della Costituzione. Nel corso dell’appuntamento è stato anche presentato lo studio “Il clima in Costituzione”, realizzato da ECCO e ASviS, sulle implicazioni della riforma costituzionale per la definizione delle politiche pubbliche. In tale occasione sono state anche aperte le candidature per partecipare al prossimo Festival dello Sviluppo Sostenibile, in programma a maggio. “L’inserimento dello sviluppo sostenibile nella Costituzione sembrava un’utopia quando lo proponemmo nel 2016, in occasione della presentazione ufficiale dell’ASviS presso la Camera dei Deputati – afferma il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini. – Con la storica riforma degli articoli 9 e 41, la tutela dell’ambiente anche nell’interesse delle future generazioni e l’incompatibilità tra attività economica e danni all’ambiente e alla salute, concetti alla base dello sviluppo sostenibile, sono sanciti nella Carta costituzionale. La riforma richiede un profondo cambiamento nei comportamenti privati e nelle politiche pubbliche: la campagna ‘Diritto al Futuro’ e lo studio ‘Il Clima in Costituzione’ indicano cosa fare per passare dalla teoria alla pratica. Dopo la riforma, votata all’unanimità da tutte le forze politiche, ogni nuova legge dovrebbe essere accompagnata da una sua valutazione d’impatto intergenerazionale, come previsto dal Disegno di legge all’attenzione del Parlamento, che va approvato il prima possibile. La sostenibilità non è una moda, né può essere un pio desiderio di alcuni, ma deve essere l’impegno di tutti, per assicurare un futuro di benessere alla generazione attuale e a quelle future”.


“Dalla sua nascita Pubblicità Progresso ha posto la tutela dell’ambiente al centro delle proprie campagne di sensibilizzazione sociale – dichiara il Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, Andrea Farinet. – La modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana rappresenta una svolta, dal punto di vista valoriale e culturale, sulla quale è necessario diffondere maggior consapevolezza. La campagna ‘Diritto al Futuro’ ha l’obiettivo di sviluppare la sensibilità sociale su questi temi e favorire comportamenti coerenti per mettere in pratica questa evoluzione. Stiamo lavorando, anche con l’ASviS, per condividere un manifesto comune con il mondo della comunicazione affinché l’impegno per accelerare la transizione verso lo sviluppo sostenibile si rafforzi, a ogni livello, permettendo all’Italia di affrontare con lungimiranza le crisi climatiche e ambientali e l’aumento delle disuguaglianze, guardando al futuro”. La campagna di comunicazione “Diritto al Futuro”, realizzata da Fondazione Pubblicità Progresso in collaborazione con ASviS, intende sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza della riforma costituzionale del 2022, ponendo l’attenzione non solo sulla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, ma soprattutto sul concetto di “giustizia tra generazioni”, elemento fondante dello sviluppo sostenibile come definito nell’Agenda 2030 dell’Onu, sottoscritta dall’Italia nel 2015. La campagna realizzata grazie a Mission to Heart, agenzia del Gruppo SG Company, con il supporto e il coordinamento di UNA (Aziende della Comunicazione Unite) sarà diffusa a partire dal 22 febbraio sui canali: Rai, Mediaset, SKY, Warner Bros. Discovery Italia e Tv di Stato di San Marino.


Lo studio “Il Clima in Costituzione”, realizzato da Fondazione ECCO think tank e ASviS, approfondisce le implicazioni della riforma costituzionale per la definizione delle politiche pubbliche, attraverso un percorso di approfondimento delle relazioni tra i nuovi principi, gli altri diritti fondamentali sanciti dalla Carta costituzionale, e l’urgenza degli interventi per la decarbonizzazione. Lo studio illustra diverse proposte per migliorare il quadro giuridico e la qualità delle politiche pubbliche necessarie per affrontare la crisi climatica. In occasione dell’incontro l’ASviS ha lanciato il nuovo sito e aperto le candidature per partecipare al cartellone della nona edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che per tutto il mese di maggio 2025 valorizzerà iniziative realizzate da società civile, imprese, istituzioni, scuole, università e mondo della ricerca per promuovere il raggiungimento dei 17 Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Qui le informazioni per proporre le candidature: https://2025.festivalsvilupposostenibile.it/ PARTECIPANTI Ospitato presso il Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma l’incontro ha proposto un dibattito con esponenti delle istituzioni e del mondo della comunicazione e del giornalismo, esperte/i di diritto e giovani di scuole e università.


Con la moderazione di Elisa Anzaldo, TG1 Rai, e Luigi Contu, Direttore dell’Ansa, sono intervenuti: Giuliano Amato, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Paola Aragno, Vice President Eikon Strategic Consulting Italia, Adriano Baioni, Vice President Communication & News di Warner Bros. Discovery Italy & Iberia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Mauro Crippa, Direttore Generale dell’informazione Mediaset, Andrea Farinet, Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, Barbara Gallavotti, biologa e divulgatrice scientifica, Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS, Matteo Leonardi, Direttore esecutivo di ECCO, Marcella Mallen, Presidente dell’ASviS, Roberto Natale, Consigliere di amministrazione Rai, Raffaele Ranucci, Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, Sarah Varetto, Executive Vice President Communications, Inclusion & Bigger Picture di Sky Italia.

Rugby, Sei Nazioni: ecco il XV dell’Italia per la Francia

Rugby, Sei Nazioni: ecco il XV dell’Italia per la FranciaRoma, 21 feb. (askanews) – Il Ct della nazionale italiana di rugby, Gonzalo Quesada, ha annunciato la formazione azzurra che domenica 23 febbraio, allo Stadio Olimpico di Roma, affronterà la Francia nella terza giornata del Sei Nazioni 2025.


Due i cambi nel quindici di partenza rispetto alla vittoria sul Galles di due settimane fa. Tallonatore titolare partirà Gianmarco Lucchesi al posto di Nicotera, mentre tra i tre-quarti il posto dell’infortunato Ioane verrà preso da Simone Gesi. In panchina sei avanti e 2 tre-quarti col ritorno di Mirko Spagnolo e l’inserimento a foglio gara di Giosuè Zilocchi e Riccardo Favretto. Dirigerà il match l’inglese Karl Dickson. Questa la formazione: Allan, Capuozzo, Brex, Menoncello, Gesi, Garbisi, Page-Relo, Cannone, Lamaro, Negri, Ruzza, Cannone, Ferrari, Lucchesi, Fischetti. A disposizione Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Favretto, Zuliani, Vintcent, Garbisi, Trulla


Le due squadre si affronteranno per la cinquantesima volta nel match che metterà in palio il Trofeo Garibaldi. L’ultimo precedente in ordine cronologico, nel febbraio 2024, è l’unico pareggio nella partita disputata a Lille con il calcio piazzato last minute di Paolo Garbisi finito sul palo che ha confermato il risultato di 13-13.

Kiev: Mosca vuole proclamare la vittoria il 24 febbraio (terzo anniversario dell’invasione)

Kiev: Mosca vuole proclamare la vittoria il 24 febbraio (terzo anniversario dell’invasione)Roma, 21 feb. (askanews) – La Russia vuole dichiarare il 24 febbraio, terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, come il giorno della vittoria” su Kiev e la Nato: è quanto riportano il sito di Kyiv Independent e altri media ucraini, citando fonti dei servizi segreti ucraini.


Secondo i servizi segreti militari la propaganda russa ha ricevuto istruzioni di promuovere una “narrativa della vittoria” nella data simbolica del 24 febbraio per minare il morale di Kiev e dipingere gli alleati dell’Ucraina come “nemici della pace”. La campagna propagandistica includerebbe slogan come “L’Occidente ha tradito l’Ucraina”, “Ne a Mosca né a Washington importa l’opinione degli ucraini e degli europei” o “Il governo ucraino è illeggittimo” – un punto quest’ultimo su cui negli ultimi giorni ha battuto anche la stessa Casa Bianca. In una serie di messaggi sul suo profilo di Truth Social il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tacciato l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky di “dittatore senza elezioni”, accusandolo di aver fatto “un pessimo lavoro” e invitandolo a “muoversi (a trattare con Mosca) o non gli rimmarrà più alcun Paese”.