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Ucraina, Meloni: sostegno a Kiev continua, non guardo a sondaggi

Ucraina, Meloni: sostegno a Kiev continua, non guardo a sondaggi


Ucraina, Meloni: sostegno a Kiev continua, non guardo a sondaggi – askanews.it



Ucraina, Meloni: sostegno a Kiev continua, non guardo a sondaggi – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – “Il sostegno all’Ucraina e alla sua popolazione sarà assicurato in ogni ambito: politico, umanitario, civile, militare, e finchè sarà necessario, in coordinamento con partner e alleati. Lo continueremo a fare senza badare alll’impatto che queste scelte potranno avere nel breve periodo sul gradimento o sul consenso della sottoscritta, del governo, delle forze politiche di maggioranza. Continueremo a farlo semplicemente perchè è giusto farlo sul piano dei valori e sul piano della difesa dell’interesse nazionale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

“Il popolo ucraino sta difendedo i valori su cui si fonda il progetto europeo e le fondamenta stesse del diritto internazionale, senza cui sostituiremmo la forza del diritto al diritto del più forte”, ha ribadito Meloni.

Alcune delle cose che ha detto Meloni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo

Alcune delle cose che ha detto Meloni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo


Alcune delle cose che ha detto Meloni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo – askanews.it



Alcune delle cose che ha detto Meloni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – “Il prossimo Consiglio ha nella sua agenda sfide prioritarie per l’Ue, sfide che sono state anche al centro del dibattito dell’ultimo Consiglio: l’Ucraina, il mercato unico, l’energia, la competitività, le migrazioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. In Europa “l’Italia ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista e non da comprimario”. “In una fase complessa l’Ue ha il compito più arduo da decenni: garantire la sicurezza del continente di fronte alla minaccia della guerra, proteggere e sostenere il tessuto socio-economico, predisporsi a cambiamenti radicali che possono profilarsi negli equilibri globali” ha detto Meloni.

Questo “nel rispetto dei valori di democrazia e libertà che ispirano il nostro percorso ma che questo tempo ci ha insegnato a non dare per scontato. Servono visione, strategia, efficacia e tempestività”. Parlando quindi di immigrazione, Meloni ha sottolineato che “il primo banco di prova è il tema dell’immigrazione su cui abbiamo ottenuto venisse dedicata buona parte del Consiglio di febbraio”, “è una emergenza che sta diventando strutturale, e questa definizione che potrebbe sembrare un ossimoro è realistica. Noi stiamo assistendo a una pressione senza precedenti”. “Non possiamo attendere oltre, non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio che è inevitabilemtne un pericolo insito nei viaggi organizzati da cirminali”. “Le frontiere marittime dell’Italia sono frontiere dell’Europa, e l’Europa è chiamata a difendere quelle frontiere, perchè la posta in gioco è la vita di migliaia di persone vittime di una tratta ignobile e al tempo stesso la sicurezza dell’intero continente”.

Il piano della Commissione europea sui migranti “va nella giusta direzione, è un cambio di paradigma, ma non possiamo ancora dirci soddisfatti” ha detto Meloni. “La presidenza svedese e la Commissione Ue presenteranno in Consiglio – ha aggiunto – lo stato di attuazione degli accordi presi e l’Italia in quella sede intende ribadire che non c’è più un solo minuto da perdere, è ora di agire, tradurre in fatti concreti quelle soluzioni e vigileremo perchè sia un processo effettivo, rapido e inciviso”.

“Non vogliamo più piangere vittime innocenti nel Mediterraneo, non vogliamo che la selezione la facciano scafisti e mafie, vogliamo una immigrazione regolare e compatibile, l’imigrazione di massa penalizza chi avrebbe diritto alla protezione internazionale e a volte non trova aiuto perchè le quote sono occupate” da chi non avrebbe diritto. Quindi, rivolgendosi alle opposizioni, Meloni ha detto: “Criticate ferocemente me, il governo, ma vi prego fermatevi un minuto prima di danneggiare l’Italia perchè questo fa la differenza”. “C’è un limite da non oltrepassare – ha ammonito riferendosi ai migranti – quello che per colpire l’avversario si mette in cattiva luce l’intera nazione e si attaccano le forze dell’ordine e si finisce per danneggiare anche la posizione negoziale dell’Italia ai tavoli”.

Migranti, Meloni: passo avanti Ue ma ancora non siamo soddisfatti

Migranti, Meloni: passo avanti Ue ma ancora non siamo soddisfatti


Migranti, Meloni: passo avanti Ue ma ancora non siamo soddisfatti – askanews.it



Migranti, Meloni: passo avanti Ue ma ancora non siamo soddisfatti – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Il piano della Commissione europea sui migranti “va nella giusta direzione, è un cambio di paradigma, ma non possiamo ancora dirci soddisfatti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.

“La presidenza svedese e la Commissione Ue presenteranno in Consiglio – ha aggiunto – lo stato di attuazione degli accordi presi e l’Italia in quella sede intende ribadire che non c’è più un solo minuto da perdere, è ora di agire, tradurre in fatti concreti quelle soluzioni e vigileremo perchè sia un processo effettivo, rapido e inciviso”.

Mattarella: la lotta alle mafie è una priorità per la Repubblica

Mattarella: la lotta alle mafie è una priorità per la Repubblica


Mattarella: la lotta alle mafie è una priorità per la Repubblica – askanews.it



Mattarella: la lotta alle mafie è una priorità per la Repubblica – askanews.it



















Casal di Principe (Ce), 21 mar. (askanews) – “La Repubblica Italiana considera prioritaria la lotta a tutte le mafie”. Lo ribadisce il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Casal di Principe dove ha voluto celebrare la giornata nazionale delle vittime innocenti delle mafie e l’anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana.

“Con leggi e strumenti avanzati, grazie all’impegno di inquirenti e forze dell’ordine – ai quali dobbiamo sempre esprimere la nostra vicinanza e la nostra riconoscenza – sono state disarticolate organizzazioni potenti e minacciose, capi arroganti sono stati assicurati alla giustizia, intere aree sono state liberate dalla oppressione mafiosa – ha ricordato il capo dello Stato -. Grazie anche al lavoro prezioso di associazioni di volontariato, la cultura dell’antimafia, il rigetto dei metodi criminali si sono diffusi in modo straordinario, specialmente tra i giovani, spezzando le catene dell’omertà e della paura”. “Battere la mafia è possibile. Lo diceva Giovanni Falcone: ‘La mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine’. Casal di Principe lo ha dimostrato” ha detto il presidente Mattarella. “L’efferato omicidio di don Peppino Diana è stato un detonatore di coraggio e di desiderio di riscatto – ha sottolineato il capo dello Stato -. Ha prodotto un’ondata di sdegno, di partecipazione civile, una vera battaglia di promozione della legalità. Lo ha ricordato il Sindaco, rammentando la grande partecipazione popolare che 29 anni fa ha accompagnato il feretro di don Diana”.

Poco prima il Capo dello Stato aveva detto “cari ragazzi – ha detto rivolgendosi agli studenti delle scuole di Casal di Principe -, la lotta alle mafie riguarda tutti, ciascuno di noi. Non si può restare indifferenti, non si può dire: non mi riguarda. O si respingono con nettezza i metodi mafiosi o, anche inconsapevolmente, si rischia di diventarne complici”. Infine, parlando di don Diana, Mattarella ha detto che “Don Peppino era un uomo coraggioso, un pastore esemplare, un figlio della sua terra, un eroe dei nostri tempi, che ha pagato il prezzo più alto, quello della propria vita, per aver denunciato il cancro della camorra e per aver invitato le coscienze alla ribellione”.

“Don Diana aveva capito – ha proseguito -, nella sua esperienza quotidiana, che la criminalità organizzata è una presenza che uccide persone, distrugge speranze, alimenta la paura, semina odio e ruba il futuro dei giovani”.

Autonomia, Fontana:impegno più importante per legislatura Lombardia

Autonomia, Fontana:impegno più importante per legislatura Lombardia



Autonomia, Fontana:impegno più importante per legislatura Lombardia – askanews.it



Autonomia, Fontana:impegno più importante per legislatura Lombardia – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Il “più importante” degli impegni della maggioranza di centrodestra che guida la Regione Lombardia è quello di “fare di questa dodicesima legislatura” del Pirellone “la legislatura dell’autonomia, che i cittadini lombardi attendono dal 2017”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la presentazione in Consiglio regionale del programma di governo per i prossimi cinque anni.

“L’autonomia è una richiesta che nasce da tutto il sistema lombardo, che chiede di rendere più efficienti i servizi, di poter assumere nuovi medici, di pagare di più gli insegnanti, di mettere il pubblico in condizioni di competere, in modo sano, col privato. Autonomia significa rispondere alle diverse esigenze dei diversi territori, significa assumersi responsabilità per gestire servizi e risorse in modo più efficiente” ha aggiunto. “Autonomia significa innovare, potenziare l’efficacia e gli impatti delle politiche, crescere nella competizione e nel posizionamento a livello internazionale, potendo competere con aree regionali che contano su autonomie fiscali e competenze superiori alle nostre. Autonomia significa ridisegnare le competenze ed attuare un riordino territoriale in cui protagonisti siano i Comuni, le loro forme associative, e le Province per superare la sovrapposizione di compiti e funzioni causa di continui ricorsi e aumento dei tempi e costi” ha continuato Fontana.

“Ma, per fugare ogni ambiguità, l’autonomia è innanzitutto una piena assunzione di responsabilità: non vogliamo più risorse, vogliamo poter spendere meglio quelle che lo Stato spende per le funzioni che esercita e che passerebbero alle Regioni” ha osservato il presidente lombardo. “Sono stati compiuti passi importanti, di cui voglio ringraziare il governo ed in particolare il ministro Calderoli: adesso si entra nel vivo, nel merito del lavoro, e noi saremo presenti sui tavoli romani con tutta la forza del mandato che il sistema lombardo ci ha dato” ha concluso Fontana.

Gdf, ‘congelati’ beni per 2 mld di euro a ‘oligarchi’ russi

Gdf, ‘congelati’ beni per 2 mld di euro a ‘oligarchi’ russi


Gdf, ‘congelati’ beni per 2 mld di euro a ‘oligarchi’ russi – askanews.it



Gdf, ‘congelati’ beni per 2 mld di euro a ‘oligarchi’ russi – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – La Guardia di Finanza nelle attività di ‘asset freezing’ disposti dall’Unione europea, ha avviato accertamenti nei confronti di oltre 1.600 soggetti presenti nelle liste dei provvedimenti emessi dall Ue per “aver contribuito a compromettere o minacciare l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. Lo ha detto il comandante generale della guardia di Finanza, gen. Giuseppe Zafarana, nella relazione sulle attività del Corpo in Commissione Difesa della Camera.

Il nucleo speciale di polizia valutaria ha “eseguito atti di congelamento su fabbricati, autoveicoli, aeromobili, opere d’arte, imbarcazioni, terreni e quote societarie, per un valore di circa 2 miliardi di euro, nei confronti di 23 persone fisiche e 3 entità” e “si tratta di provvedimenti di natura amministrativa che hanno diretta efficacia e i cui effetti cessano solo con la cancellazione dei soggetti dalle liste del consiglio dell’Unione europea”.

Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti)

Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti)


Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti) – askanews.it



Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti) – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Peggiora il clima di fiducia nel settore della Finanza in Germania, secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto Zew. A marzo l’indicatore sulle aspettative degli operatori è crollato di 15,1 punti rispetto al mese precedente, portandosi a quota 13 punti, secondo quanto riporta è un comunicato.

La componente sull’attuale situazione dell’economia della Germania ha invece segnato un deterioramento solo marginale, calando di 1,4 punti a quota -46,5 punti. “Attualmente i mercati finanziari internazionali sono sotto forti pressioni. Questo alto livello di incertezza si è riflesso anche su l’indicatore Zew. La valutazione sugli sviluppi degli utili delle banche si è deteriorata considerevolmente, sebbene rimanga positiva”, ha commentato il presidente dell’Istituto, Achim Wanbach.”Le stime l’industria delle assicurazioni sì sono a loro volta deteriorati in maniera rilevante”.

I dati sono ben peggiori delle aspettative medie degli analisti, che tuttavia erano presumibilmente state elaborate prima che si scatenasse la tempesta su mercati e banche la scorsa settimana. Sempre secondo la rilevazione dello Zew, le aspettative dei mercati sugli sviluppi dell’eurozona sono a loro volta calate in maniera rilevante, accadendo di 19,7 punti a quota 10 punti. Le valutazioni sulla situazione attuale dell’economia dell’eurozona sono calate di 3 punti a quota 44 ,6 meno punti.

Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone

Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone


Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone – askanews.it



Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – In distribuzione persa l’acqua necessaria al fabbisogno di 43 milioni di persone. Nel 2020, rispetto al 2018, i volumi complessivi movimentati nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile diminuiscono di circa un punto percentuale, mentre le perdite in distribuzione (42,2%) non presentano variazioni significative (erano al 42%), confermando ancora lo stato di inefficienza di molte reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile. Lo ha reso noto l’Istat.

Le perdite – ha rilevato l’Istituto – rappresentano uno dei principali problemi per una gestione efficiente e sostenibile dei sistemi di approvvigionamento idrico e, benché molti gestori del servizio idrico abbiano avviato iniziative per garantire una maggiore capacità di misurazione dei consumi, la quantità di acqua dispersa in rete continua a rappresentare un volume cospicuo, quantificabile in 157 litri al giorno per abitante. Stimando un consumo pro capite pari alla media nazionale, il volume di acqua disperso nel 2020 soddisferebbe, dunque, le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone per un intero anno.

Giornata Sindrome Down, più di 800 bambini seguiti al Bambino Gesù

Giornata Sindrome Down, più di 800 bambini seguiti al Bambino Gesù


Giornata Sindrome Down, più di 800 bambini seguiti al Bambino Gesù – askanews.it



Giornata Sindrome Down, più di 800 bambini seguiti al Bambino Gesù – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Sono più di 800 i bambini e ragazzi seguito presso il Centro dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù dedicato alla sindrome di Down (o Trisomia 21), una condizione che interessa circa 40.000 persone solo in Italia, 1 bambino ogni 1.200 nati. In occasione della Giornata Mondiale del 21 marzo, l’Ospedale sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare imperniato sulla centralità del bambino con sindrome di Down e di appositi percorsi clinici di transizione dall’età pediatrica a quella adulta. Dalla ricerca, nel frattempo, arrivano nuove prospettive di cura per i casi di regressione, una manifestazione della Trisomia 21 che comporta la perdita rapida e anomala delle abilità di pensiero, di socializzazione e delle abilità necessarie per condurre le attività quotidiane. Il Centro dedicato del Bambino Gesù segue attualmente più di 800 bambini e ragazzi con sindrome di Down provenienti da tutte le Regioni d’Italia, prevalentemente da quelle centro-meridionali. Il servizio offre, in regime di day hospital e ambulatoriale, un percorso dedicato clinico-diagnostico effettuato da un team multispecialistico per fornire una assistenza “centrata sulla persona” e per facilitare le famiglie, effettuando tutti i controlli e le cure specialistiche coordinati sempre dalla stessa équipe. La sindrome di Down interessa circa 40.000 persone solo in Italia, 1 bambino ogni 1.200 nati. Si tratta di una sindrome che, a oggi, non ha una cura che consenta di guarire. Ma i progressi della medicina degli ultimi anni e una presa in carico precoce possono garantire, oggi, delle prospettive e una qualità della vita inimmaginabili fine a poco tempo fa.

L’Istituto Bambino Gesù per la salute del bambino e dell’adolescente ha dedicato ai bambini con sindrome di Down un numero speciale di quasi 100 pagine del magazine digitale “A scuola di salute”. Dalle cause, alle comorbidità passando per il linguaggio “corretto” da usare. Le raccomandazioni della guida sono ispirate anche a quelle elaborate dalla Accademia Americana di Pediatria, adottate da tutti i Centri dedicati all’assistenza delle persone con sindrome di Down, per assicurare le cure migliori a questi bambini. La continuità assistenziale è fondamentale per garantire una buona qualità di vita alle persone con sindrome di Down e alle loro famiglie. Superati i 18 anni di età le persone con sindrome di Down e le loro famiglie, seguito fino a quel momento da appositi Centri pediatrici, si ritrovano spesso a girovagare da uno specialista all’altro, senza avere più un punto di riferimento. Per questo il Bambino Gesù lo scorso ottobre ha siglato un accordo di collaborazione con il Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS al fine di assicurare loro una continuità di cure e tutta l’assistenza – a volte molto complessa – di cui hanno bisogno nella transizione dall’età pediatrica a quella adulta.

Negli ultimi decenni è cresciuto l’interesse e la consapevolezza verso una nuova entità clinica, definita regressione (URDS-unexplained regression in Down syndrome), in alcuni pazienti con la sindrome di Down (SD). La regressione è una perdita rapida e anomala delle abilità di pensiero, di socializzazione e delle abilità necessarie per condurre le attività quotidiane. Può anche associarsi alla comparsa di comportamenti dannosi. Dal 2017, un gruppo internazionale di clinici specializzati ha creato un database contenente dati sui sintomi, sulle indagini mediche e sulla gestione clinica, di pazienti con regressione e controlli appaiati per età e per sesso. Il Bambino Gesù ha partecipato a uno studio in collaborazione con altri centri americani che si occupano della cura delle persone con sindrome di Down che ha coinvolto 51 pazienti con regressione. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica American Journal of medical genetics.

Lo studio ha dimostrato come le caratteristiche diagnostiche differivano nettamente tra i casi di regressione e il gruppo di controllo. Rispetto al gruppo di controllo controlli, i pazienti con regressione avevano un numero di disturbi psichici quattro volte superiore, un numero di fattori di stress sei volte superiore e un numero di sintomi depressivi sette volte superiore. Per quanto riguarda la gestione clinica sono stati confrontati i tassi di miglioramento con la terapia elettroconvulsiva, con la somministrazione di Immunoglobuline endovena (IVIG) e altre terapie. Il trattamento con IVIG è stato significativamente associato ad un più alto tasso di miglioramento clinico.

«I dati dimostrano che la regressione è trattabile con diverse forme di gestione clinica e ha un decorso variabile – spiega la dottoressa Diletta Valentini, responsabile del Centro sindrome di Down del Bambino Gesù – Il nostro studio pone le basi per ricerche future, come lo sviluppo di misure dei risultati oggettive e standardizzate, e la creazione di una linea guida per la gestione clinica della regressione».

Maeci, Parlamentari Pd Estero: serve più personale all’estero

Maeci, Parlamentari Pd Estero: serve più personale all’estero


Maeci, Parlamentari Pd Estero: serve più personale all’estero – askanews.it



Maeci, Parlamentari Pd Estero: serve più personale all’estero – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – I deputati del Pd eletti all’estero (Fabio Porta, Christian Di Sanzo, Toni Ricciardi e Nicola Carè) hanno presentato una interrogazione al Ministro degli Esteri, Tajani, sulla carenza di organico presso le nostre sedi estere che si ripercuote sull’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati ai connazionali.

In particolare, i deputati del PD hanno evidenziato il ricorso eccessivo, di fronte alla mancanza di nuovo personale, ad impiegati temporanei, sottolineando che “è palese la tendenza dell’Amministrazione a tamponare con figure mobili e transitorie – in luogo della garanzia alla continuità operativa – i vuoti di organico presso le nostre rappresentanze, che stride con le ambizioni di questo Governo che impegna il Maeci, in progetti complessi e di respiro internazionale, inquadrabili anche nell’ambito delle missioni del PNRR, senza che vi siano le condizioni per poterli effettivamente attuare in assenza di un numero adeguato di risorse umane in grado di essere pienamente, legittimamente e continuamente operative oltre confine”. Inoltre, i 4 deputati del Pd hanno richiamato quanto possa essere deleteria l’ipotesi di scioperi “di lavoratori in tutte le sedi per manifestare il malcontento e l’insoddisfazione verso lo status quo con il rischio di bloccare l’operatività di sedi già pesantemente limitate, nei servizi e nel supporto ai connazionali, dal predetto vuoto di organico”.

Per tali ragioni hanno chiesto al Ministro Tajani di conoscere “quanti sono gli impiegati temporanei attualmente in servizio all’estero, e quali sono le ragioni di un loro incremento malgrado la scarsa sicurezza e la limitata garanzia di continuità che questi offrono e se non si ritenga auspicabile intervenire con una riforma sistemica atta ad incrementare il personale di ruolo e, al contempo, valorizzare il personale a tempo indeterminato attuando, quanto previsto dalla legge in termini di garanzia di congruità retributiva”, anche favorendo l’accesso ai ruoli tramite concorso del personale assunto in loco.