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Fintech, Sistemi spa acquisisce 25% di Ultroneo srl

Fintech, Sistemi spa acquisisce 25% di Ultroneo srlRoma, 20 mar. (askanews) – È stato finalizzato negli scorsi giorni l’accordo di Sisfin Partecipazioni e Investimenti Srl, la holding finanziaria della Sistemi SpA, per l’acquisto del 25% di quote di Ultroneo Srl, l’azienda ideatrice dell’innovativo sistema GetYourBill per la fatturazione elettronica diretta. L’operazione si è divisa in due: da una parte Sistemi ha acquistato varie quote dei business angels che fino ad ora hanno finanziato la crescita della giovane azienda, come Italian Angels for Growth (IAG), dall’altra immettendo capitale nella stessa. LO rende noto Sistemi in un comunicato.
Gli obiettivi dell’operazione sono chiari, e convergono in una direzione fortemente sinergica: sviluppo di nuovi servizi e incremento della forza commerciale. “La partnership con Sisfin rappresenta per Ultroneo l’inizio di una nuova fase di sviluppo per la nostra azienda – afferma il Presidente del CdA di Ultroneo srl, Alvise Abu-Khalil – questo grazie alle importanti azioni che porteremo sul mercato nei prossimi mesi”.
Anche la Presidente del CdA di Sisfin, Enrica Eandi, si rivela molto soddisfatta: “Questa operazione è un ottimo punto di partenza, perché l’integrazione dei servizi di Ultroneo con le nostre soluzioni aumenterà ancora di più il valore aggiunto che portiamo ai nostri utenti e clienti”.
Ultroneo, azienda fintech che ha inventato il sistema GetYourBill per la fatturazione elettronica diretta, ha una storia più unica che rara: da start up legata all’Università di Udine, in soli 5 anni è diventata un’azienda di successo che punta a raggiungere un fatturato di 2 milioni di euro. Dall’altra parte, Sistemi SpA è un punto di riferimento di settore che da oltre 40 anni sviluppa software, supporti e piattaforme di servizio per professionisti, imprese e associazioni. Con più di 100 partner in tutta Italia, 329 dipendenti e un fatturato che ha toccato la quota di 125 milioni nel 2022 si presta a dare uno slancio notevole all’azienda friulana Ultroneo.
“Ringraziamo i partner finanziari che ci hanno aiutati ad arrivare a questo primo livello di sviluppo, – continua Abu-Khalil – ora, anche grazie all’importante appoggio di Sistemi Spa, guardiamo al futuro con entusiasmo e determinazione: siamo pronti a mettere sul mercato nuovi prodotti per i nostri clienti e ad esportarli anche all’estero”.

“Cold Moon in deep water”, il primo videoclip realizzato con AI

“Cold Moon in deep water”, il primo videoclip realizzato con AIRoma, 20 mar. (askanews) – Nasce il primo videoclip musicale realizzato interamente con l’intelligenza artificiale (AI) dalla collaborazione tra il gruppo Underdog e l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie. A oltre 10 anni di distanza dalla pubblicazione del disco “Keep Calm” (Altipiani/MArteLabel, 2012) gli Underdog tornano sulla scena musicale con il nuovo singolo “Cold Moon In Deep Water”, preludio al terzo album “Underdog vs Underdog” in uscita il prossimo 21 aprile per Phonosphera Records. E per la prima volta in Italia, un video viene realizzato sfruttando le potenzialità dell’AI, grazie alla collaborazione con la farm CONTAMINAZIONI dell’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie di Roma, ideata da Davide Cardea: un laboratorio sperimentale di comunicazione che, con un gruppo selezionato di giovanissimi studenti dei dipartimenti di Graphic Design, Design e Videomaking, esplora innovativi percorsi di comunicazione.
“Il videoclip di Cold Moon In Deep Water nasce come un soggetto scritto, ispirato al testo della canzone, che è stato tradotto prima in sceneggiatura e poi in uno storyboard. Questa è stata la nostra griglia di partenza, la nostra comfort zone per iniziare a sperimentare con l’AI, in questo caso Stable Diffusion, che abbiamo utilizzato per disegnare le scene – spiega Davide Cardea, docente di AANT che ha seguito la realizzazione del video – per rimanere aderenti a come avevamo immaginato il video, abbiamo dovuto operare profonde personalizzazioni del software e delle sue librerie, passando per script a riga di comando e interfacce ai limiti dell’usabilità”.
L’Accademia delle Arti e delle Nuove Tecnologie come ente di formazione, ricerca e sperimentazione non può non interrogarsi sulle implicazioni e sulle potenzialità di uno strumento che si muove in assenza di regolamentazione e sul quale sono molte le riflessioni in atto.
“Il nostro approccio è stato, fin dall’inizio del percorso progettuale, quello di collocare l’AI nella sfera dei tool, degli strumenti disponibili, cercando di farne un uso più professionale possibile, andando aldilà dei risultati facilmente ottenibili e comprendendone, proprio usandola, quali fossero le potenzialità e i limiti” riflette la Direttrice di AANT, Rossana Quarta che aggiunge “consapevoli del fatto che siamo all’inizio di una nuova epoca e che certamente molte regole in quest’ambito devono ancora essere scritte, il contributo di AANT vuole consistere proprio nella presa di coscienza della potenza del mezzo e delle implicazioni che l’utilizzo dell’AI comporta, anche in senso etico e morale. Ma, soprattutto, è stata la natura pionieristica dell’Accademia a guidare l’indagine, l’occhio orientato al piacere della scoperta a dettare il tipo di approccio, ponendo delle domande nate in itinere alla base di un percorso che prima di tutto è culturale e orientato a definire in che direzione si evolveranno le figure creative del futuro. Un futuro in cui essere creativi consisterà sempre di più nella capacità di adattare le proprie competenze tecniche ad un immaginario visivo e culturale da studiare, affinare e sviluppare, in cui la cultura del progetto e la curiosità del creativo permetteranno di definire la valorizzazione dei prodotti di comunicazione e design. Non possiamo sapere oggi quale sarà il futuro dell’AI, ma come tutte le cose nuove è stata accolta in AANT e messa sotto la lente dell’osservazione, per capirla prima di giudicarla, per restarne affascinati ma anche esplorarne i limiti. E farci domande”.
“Cold Moon In Deep Water è per me l’occasione di affermare questa posizione: avremmo potuto scrivere due cose a caso e lasciar fare l’AI, o utilizzare alcune piattaforme che oggi con un click ti permettono di creare qualcosa senza grande impegno: questo lo possono fare tutti o quasi ma credo che questo tipo di proposte avranno vita breve, un fuoco di paglia che si spegnerà finito l’entusiasmo per il nuovo gioco” conclude Cardea.
Proprio in virtù della sua natura di ente di ricerca e luogo di sperimentazione, l’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie organizzerà sul tema dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni una serie di tavole rotonde aperte a studenti, insegnanti e a quanti volessero approfondire la materia nell’Aula Magna della sua sede in Via Monza a Roma.

Whirlpool, Alessandro Perucchetti presidente attività Usa

Whirlpool, Alessandro Perucchetti presidente attività UsaRoma, 20 mar. (askanews) – Whirlpool Corporation annuncia la nomina di Alessandro Perucchetti a presidente delle attività operative Usa dell’azienda. Perucchetti diventa anche membro del comitato esecutivo internazionale di Whirlpool Corporation.
Perucchetti supervisionerà le attività commerciali e aziendali di Whirlpool Corp. negli Stati Uniti, tra cui la strategia del brand, di marketing, delle vendite, e dei servizi al consumatore e della supply chain negli stabilimenti degli Stati Uniti e del Messico.
“Alessandro ha una comprovata esperienza, la sua leadership e la sua esperienza all’interno dell’azienda gli permettono di avere una prospettiva unica sul nostro business nordamericano – ha dichiarato Marc Bitzer, presidente e amministratore delegato di Whirlpool Corp -. Questo è un momento cruciale per il settore degli elettrodomestici e Alessandro è la persona ideale per guidare i brand in portafoglio e accelerare il ritmo dell’innovazione”.
“Sono entusiasta di tornare negli Stati Uniti per contribuire alla leadership di prodotto, alla crescita del nostro business diretto al consumatore e al proseguimento del lavoro svolto per costruire una catena di approvvigionamento resiliente – ha dichiarato Perucchetti -. Due terzi delle case americane contengono un prodotto Whirlpool. Si tratta di una responsabilità unica, che ci permette di concentrarci sul miglioramento della vita in casa”.

Bonomi:no incentivi per assunzioni ma a chi investe e patrimonializza

Bonomi:no incentivi per assunzioni ma a chi investe e patrimonializzaMilano, 20 mar. (askanews) – “Io mi aspetto che premi chi investe e patrimonializza, non chi assume”. In questa frase c’è la posizione del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha parlato della delega fiscale in Bocconi a Milano in occasione della presentazione del nuovo Affari&Finanza. “Se si parla di un riordino delle aliquote Irpef facciamolo – ha detto – se vogliamo fare fisco d’impresa secondo me deve servire a premiare, non essere leva di gettito fiscale”.
“Io – ha detto senza troppi giri di parole – sono contrario agli incentivi per gli imprenditori che assumono, quello è il mio mestiere. Quello che chiedo è tagliare le tasse sul lavoro e agire sulla leva contributiva. Da due anni chiediamo il taglio del cuneo fiscale, il riordino delle aliquote Irpef è un risparmio di 300 euro a famiglia, il taglio del cuneo fiscale come l’abbiamo proposto noi per chi ha un reddito di 35mila euro euro l’anno porta un risparmio di 1.200 euro”.
Più in generale Bonomi pensa “a una delega fiscale organica, non si può affrontare pezzo a pezzo”, ha detto precisando che “capiremo dai decreti attuativi se ci saranno più vantaggi o svantaggi per le imprese”. Quello che auspica il numero uno di Confindustria è che “ci sia un fisco di impresa che non guardi più a fisco come gettito ma come leva di politica industriale. Questa è la grande sfida”. “Se potessi scegliere – ha aggiunto – vorrei un fisco premiale, che premia chi investe, chi patrimonializza e fa crescere il Paese”. “Non è la leva fiscale la leva corretta per premiare chi crea posti di lavoro – ha ribadito – se si deve fare, occorre lavorare sulla leva contributiva, è lo strumento corretto per premiare chi crea posti di lavoro”.

L’Hotel Mediterraneo di Sorrento inaugura un nuovo lounge bar

L’Hotel Mediterraneo di Sorrento inaugura un nuovo lounge barMilano, 20 mar. (askanews) – Al via la stagione turistica 2023 nella Costiera Sorrentina. E per l’occasione l’Hotel Mediterraneo, una delle strutture cinque stelle più prestigiose di Sorrento, propone una novità a partire dal 1 aprile, data ufficiale di apertura della stagione. Sarà infatti inaugurato il nuovissimo Oltremare Lounge Bar.
Situato nella lobby dell’hotel l’Oltremare offrirà tutte le sere dalle 18 a mezzanotte, un’ampia carta di vini e champagne e di cocktails internazionali e signature firmati dal capo barman Arturo Iaccarino. Completerà l’offerta un menu di piccole specialità fredde di mare. Tutte le sere ci sarà dj set lounge e il bar sarà aperto anche alla clientela esterna all’hotel. La progettazione dell’oltremare è stata affidata, come tutti gli altri ambienti del boutique Hotel allo studio THDP di Londra e all’architetto Manuela Mannino. Protagonisti del design i colori del mare. I tessuti naturali e l’oro.

Don Davide Banzato (Nuovi Orizzonti): pregare per la pace non è sufficiente

Don Davide Banzato (Nuovi Orizzonti): pregare per la pace non è sufficienteRoma, 20 mar. (askanews) – “Ho ricevuto un messaggio molto bello di Chiara Amirante in preghiera a Medjugorje insieme a tanti bambini e bambine che hanno trovato accoglienza nella Cittadella Cielo fuggendo dal orrori della guerra. Le loro preghiere sono commuoventi, capaci di esprimere un appello per la pace in tutto il Mondo, non solo nel loro Paese martoriato dalla guerra, dove hanno perso tutto. Alcuni di loro hanno la mamma presente in comunità, altri invece hanno perso anche i genitori. Tutti soffrono la mancanza di qualche familiare, soprattutto dei padri che sono al fronte o non ci sono più”.
Lo scrive Don Davide Banzato, assistente spirituale di Nuovi Orizzonti, ricordando come “l’ultima volta che sono stato a trovarli, un dialogo con un’adolescente che era triste e sofferente, chiusa nel suo dolore. Dopo aver festeggiato il Natale, quei pochi uomini che avevano avuto il permesso di raggiungerli, dovevano ripartire e tornare in Ucraina. Quegli uomini erano di fatto un po’ i papà di tutti i bimbi accolti e i saluti sono stati strazianti, tra lacrime e abbracci che sembravano dilatarsi nel tempo anche se si trattava di istanti fugaci prima di vederli partire… Mi avvicinai a quell’adolescente con i pugni chiusi e lo sguardo basso e in inglese abbiamo brevemente dialogato. Cercavo di confortarla dicendole qualcosa e invitandola a pregare ancora tutti insieme, facendo vedere il dono di essere comunque in una Cittadella dove ci sono persone che si dedicano a loro e combattono con la preghiera con loro. Le sue risposte però non posso scordarle, sussurrate tra le lacrime sul suo volto: “Sì, preghiamo. Chiediamo il dono della pace. Che Dio protegga i nostri uomini… Ma ora li vediamo partire, non sappiamo quando li rivedremo ancora e soprattutto se mai torneranno” |”.
Una drammatica realtà “che un’adolescente comprende nella sua tragicità realistica – prosegue Banzato -. Inimmaginabile per chi non vive tutto questo. Ho viaggiato per Leopoli e ricordo il terrore delle sirene, gli sguardi persi alla stazione, le ore in dogana al freddo sotto la neve per riuscire, con tutti i permessi, a portare via più persone fragili possibili… Abbiamo portato 400 mamme, minori e anziani in Italia, li abbiamo accolti e favoriti nei ricongiungimenti parentali. Abbiamo creato nelle comunità ambienti accoglienti, cercando di inserire i giovani nelle scuole e nelle attività sportive, i bambini nelle realtà educative, con il supporto di specialisti per i traumi vissuti. Si è creata nei centri una familiarità e una reciprocità che sfocia nella preghiera con tutto il cuore. E oggi, ricevere dalla fondatrice di Nuovi Orizzonti il suo saluto, quello dei bambini, delle mamme, in preghiera a Medugorje dove è venerata la Regina della Pace, mi porta tutto questo alla memoria in un misto di sentimenti ed emozioni contrastanti”.
“Poi mi ritrovo a leggere gli insulti e attacchi nei social per prese di posizioni ideologiche oppure ad ascoltare situazioni familiari o relazionali di persone accanto a me, che chiedono aiuto, consiglio, di potersi sfogare e raccolgo le ferite dell’egoismo di chi è sempre in pretesa, di chi semina zizzania senza rendersene conto, di chi spara giudizi gratuiti, di chi sfoga le proprie frustrazioni sugli altri – aggiunge Don Davide -. Ognuno ha il suo malessere e non lo giudico, ma di sicuro in molti sono distanti dai traumi vissuti da quei bambini e mamme fuggite dalla guerra, capaci di aprire il cuore a Dio e pregare in modo angelico per la pace davvero, per tutti, indistintamente. E di rimboccarsi le maniche nelle comunità dando il loro contributo per servizi semplici e creare famiglia anche con chi non si conosce, in segno di gratitudine o solidarietà verso perfetti sconosciuti con i quali ci si trova a vivere oggi per necessità”.
“Tutti vorremmo la pace – conclude Banzato -. In tanti preghiamo per la pace. Ma la pace è frutto di uno stile di vita, non di un bel pensiero o di una preghiera scollata dalla nostra vita reale. E’ un dono sapere che c’è chi prega per noi e da luoghi così unici e speciali. Più che mai invochiamo e chiediamo la Pace insieme nella preghiera, ma soprattutto impariamo a costruire la Pace a partire da dove viviamo, con chi ci rapportiamo, con la coerenza delle nostre azioni e parole verbali e dietro le tastiere nei social, perché chi non è fedele nelle piccole cose non può esserlo nelle grandi. È inutile farsi paladini d grandi valori, indignarsi per le ingiustizie nel Mondo, quando si è i primi a giudicare, sferzare le persone con la propria lingua, seminare zizzania e malessere, ferire gratuitamente e di fatto innescare processi di piccole o grandi guerre intorno a noi. Sì preghiamo, ma iniziamo ad essere i primi costruttori di pace in famiglia, dove viviamo, con chi ce l’ha con noi o ci ha ferito, con chi fatichiamo a sopportare, smettendola di giudicare e di fare i “leoni da tastiere” spesso con forme vere e proprie di bullismo o comunque violenza verbale, mascherati dal voler esprimere il proprio pensiero”.

Visita del vescovo di Mostar ai bambini ucraini accolti a Nuovi Orizzonti

Visita del vescovo di Mostar ai bambini ucraini accolti a Nuovi OrizzontiRoma, 20 mar. (askanews) – Il vescovo della diocesi di Mostar-Duvno S.E.Mons Petar Palic ha visitato la Cittadella Cielo “Orizzonti di Pace” dove sono accolti circa sessanta mamme e bambini e alcuni anziani fuggiti dalla guerra in Ucraina.
La sede di Nuovi Orizzonti sostiene circa 600 famiglie povere della Bosnia Erzegovina e il vescovo è stato accolto da momenti di canti, animazione e testimonianze che ha ascoltato con attenzione, incoraggiando l’operato dei volontari e dei consacrati che portano servizio anche nella Parrocchia di Medugorje con altre due sedi, Casa San Giuseppe e Stella del Mattino, per l’accoglienza dei pellegrini di varie nazionalità, essendo Nuovi Orizzonti un’associazione internazionale di diritto pontificio, tra le poche comunità riconosciute e accolte con decreto ufficiale per il servizio pastorale.
In questi giorni la fondatrice Chiara Amirante è a Medugorje insieme ad un’equipe di responsabili e questa è stata la prima visita ufficiale del vescovo della diocesi di Mostar-Duvno, un riconoscimento importante e un paterno sostegno all’operato dell’associazione che da anni è a servizio delle povertà del territorio.

Ucraina, Poroshenko: mostro della guerra divori il regime di Putin

Ucraina, Poroshenko: mostro della guerra divori il regime di PutinRoma, 20 mar. (askanews) – “Non bisogna aspettarsi che le truppe ucraine ‘brucino Mosca’. Il Cremlino deve cadere a causa delle turbolenze interne alla Russia stessa, dovute all’emorragia dei ricavi delle esportazioni di energia, al picco delle importazioni, all’alta inflazione e al crollo del prodotto interno lordo. Il mostro della guerra, scatenato da Putin, deve divorare il suo regime”. Lo scrive l’ex presidente ucraino Petro Poroshenko in un articolo in esclusiva su Formiche.net.
L’obiettivo, spiega ancora, si può raggiungere con cinque passi. “Primo. Il tetto massimo dei prezzi del greggio e dei prodotti derivati deve essere ridotto costantemente. Secondo. Occorre fissare una quota di fornitura e un tetto massimo di prezzo per i progetti russi di gas naturale liquefatto, che sono diventati una miniera d’oro per finanziare l’esercito di Putin e le sue tasche private. In terzo luogo, il Canale di Suez dovrebbe essere chiuso ai carichi di petrolio e raffinerie di origine russa. Il percorso intorno all’Africa è più lungo, il trasporto è più costoso, il numero di petroliere è maggiore, i costi logistici sono più alti e i profitti sono più bassi. Quarto. Il ramo sud dell’oleodotto Druzhba, che ancora arricchisce la Russia di 4 miliardi di dollari all’anno, deve essere interrotto. Si potrebbero sviluppare alternative per l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Per esempio, può essere un percorso attraverso la Croazia per coprire il loro fabbisogno. Quinto. Proponiamo di imporre sanzioni non solo all’enorme flotta di petroliere ombra russe, ma anche di imporre sanzioni secondarie a coloro che acquistano il petrolio trasportato da queste navi. Allo stesso tempo, queste navi dovrebbero essere identificate come russe non solo dalla loro bandiera, ma anche dai loro reali proprietari effettivi finali”.
“Per salvare il maggior numero possibile di vite umane, dobbiamo adottare misure per dissanguare economicamente la Russia e tagliare i finanziamenti alla sua macchina da guerra”. Aggiunge Poroshenko che invita anche a escludre tutte le banche russe dal sistema Swift.
“È tempo di escludere le banche russe rimanenti dal sistema Swift e di congelare tutti i pagamenti internazionali del Paese aggressore e della cerchia di Putin”. La prospettiva della deswiftizzazione riguarderà tutti quei Paesi che sostengono la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Così come tutti gli istituti bancari di qualsiasi Paese che aiuti deliberatamente il regime di Putin ad aggirare le sanzioni e a sponsorizzare il genocidio degli ucraini”, continua.
È il primo passo da compiere, secondo l’ex presidente ucraino. “In secondo luogo, tutti i beni congelati della Federazione Russa e degli oligarchi russi dovrebbero essere concentrati in un fondo trasparente sotto le indicazioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea, per garantire la trasparenza e impedire che finiscano nelle mani di funzionari corrotti. Questo fondo dovrebbe essere interamente dedicato al sostegno dell’Ucraina”, aggiunge. “In terzo luogo, dovremmo liberarci del petrolio e del gas russo in tutte le sue forme, prezzi, modalità e vie di consegna. Il ricatto della Russia non dovrebbe essere preso in considerazione. Si tratta di una quota pari al 7% del mercato petrolifero globale, che può essere sostituita dagli Emirati Arabi Uniti, dall’Arabia Saudita, per esempio. Per quanto riguarda i derivati del petrolio, circa il 30% della capacità di raffinazione globale rimane libera. Il mercato globale si sta adattando alle sanzioni contro la Russia senza alcuno shock per gli operatori”, conclude.

Banche, Giorgetti: per il sistema italiano siamo tranquilli

Banche, Giorgetti: per il sistema italiano siamo tranquilliMilano, 20 mar. (askanews) – “Mi sembra che adesso i mercati si siano un attimino calmati, credo che la situazione in Europa sia sotto controllo. Noi siamo in costante contatto con le autorità di regolazione soprattutto per il sistema bancario italiano siamo tranquilli”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, a margine di un evento organizzato da Intesa Sanpaolo, in merito alla tenuta del sistema bancario dopo il salvataggio di Credit Suisse e l’intervento delle banche centrali.

Xi all’arrivo a Mosca: con Putin per vero multipolarismo

Xi all’arrivo a Mosca: con Putin per vero multipolarismoRoma, 20 mar. (askanews) – Xi Jinping, nei suoi incontri con il presidente russo Vladimir Putin nei due giorni di visita a Mosca, intende promuovere un’idea di governance del mondo basata su un “vero multipolarismo”, su una “democratizzazione dele relazioni internazionali” e su un sistema internazionale “risolutamente innestato sull’Onu”. L’ha affermato, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, il presidente cinese appena arrivato nella capitale russa.
“La Cina, assieme alla Russia, è pronta a sostenere risolutamente il sistema internazionale basato sull’Onu; difendere un ordine mondiale basato sulla legge internazionale, sulle norme fondamentali delle relazioni internazionale basate sulle premesse e sui principi della Carta Onu; a promuovere il multipolarismo nel mondo e la democratizzazione delle relazioni internazionali”, ha detto Xi.
“Mi attendo che durante la visita avrà con confronto di punti di vista con il presidente Vladimir Putin sulle relazioni bilaterali e su importanti tematiche regionali e internazionali di reciproco interesse, oltre a svilupare un piano per le interazioni strategiche e la cooperazione pratica”, ha affermato ancora il presidente cinese.
“Ho fiducia – ha detto inoltre – che la visita sarà fruttuosa e che daremo un nuovo impeto al un sano e stabile sviluppo delle relazioni Cina-Russia di partenariato complessivo e cooperazione strategica in una nuova era”.