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Culatello Zibello Dop: produzione 2022 +5,9%, 25 mln fatturato al consumo

Culatello Zibello Dop: produzione 2022 +5,9%, 25 mln fatturato al consumo

Un culatello su quattro va all’estero. Crescono vendite in vaschetta

Milano, 14 mar. (askanews) – Nel 2022 i culatelli di Zibello avviati alla produzione tutelata che certifica la Dop sono stati 102.591, con un incremento del 5,87% rispetto al precedente anno per un fatturato al consumo di a 25,2 milioni di euro, con un incremento superiore al 5% rispetto al 2021. A tracciare il bilancio per questa denominazione il Consorzio di tutela del Culatello di Zibello Dop, un comparto che riunisce 23 produttori, per circa 250 occupati tra addetti diretti e lavoratori legati all’indotto.
“Il culatello di Zibello Dop – dichiara Romeo Gualerzi, presidente del Consorzio – prosegue nella sua affermazione di prodotto di eccellenza grazie agli apprezzamenti e ai successi che riscuote dal mercato pur confermandosi prodotto di nicchia. Nel 2022 registriamo una crescita a valore che sfiora il 6%: ottime le performance del pre-affettato che ci ha permesso una maggiore penetrazione del prodotto nelle catene retailer”.
Uno dei trend più significativi è quello del pre-affettato, con oltre 1,27 milioni di vaschette prodotte: secondo i dati del Consorzio infatti nel 2022, i culatelli destinati all’affettamento sono stati 40.171, pari al 41,5% della produzione annuale. Soltanto dieci anni fa, nel 2013, questa percentuale era ferma al 5,6%. Al consumo, nel 2022, il segmento del pre-affettato incide per un valore di 10,8 milioni di euro.
L’export per questo prodotto dell’eccellenza gastronomica italiana si attesta su un 25% del totale del mercato. I Paesi dell’area Ue, in primis Francia e Germania, insieme con la Svizzera, rappresentano l’88% delle esportazioni, seguono Nord America, con Canada e Stati Uniti, Giappone, Oriente e Regno Unito. Il canale di commercializzazione principale si conferma quello del normal trade, con una quota pari al 60% del comparto. La grande distribuzione organizzata rappresenta il restante 40%.

Negramaro Elisa Jovanotti insieme in “Diamanti”

Negramaro Elisa Jovanotti insieme in “Diamanti”Roma, 14 mar. (askanews) – Negramaro, Elisa e Jovanotti per la prima volta insieme nella stessa canzone: esce venerdì 17 marzo, in radio e su tutte le piattaforme digitali, “Diamanti”(Sugar), il brano inedito in occasione del ventennale dei Negramaro.
Scritta a sei mani da Giuliano Sangiorgi, Elisa e Jovanotti, “Diamanti” è una ballad intensa e vibrante – co-prodotta da Sixpm ed Andro – dove l’amicizia è il fil rouge di una storia d’amore totale ed universale in cui le relazioni superano ogni limite attraverso l’empatia ed il perdono.
Le atmosfere rock dei Negramaro si fondono con l’ipnotica vocalità di Elisa e il travolgente rap di Jovanotti che chiude la traccia con una serie di immagini poetiche e suggestive che si rincorrono.
Una canzone che racchiude le tre anime di Giuliano, Elisa e Lorenzo. Tre diamanti della musica italiana, tre amici che spesso hanno incrociato i loro percorsi artistici con brani che hanno lasciato un segno indelebile come: “Cade la pioggia” e “Safari” (Giuliano e Jovanotti), “Basta così” e “Ti vorrei sollevare” (negramaro ed Elisa).
Per festeggiare questi 20 anni di successi, la band torna sul palco con “n20 TOUR”, 9 imperdibili appuntamenti live nei più suggestivi teatri di pietra italiani. La partenza è dalla capitale, il 13, 14 e 16 giugno 2023 alle Terme di Caracalla, per proseguire il 19, 21 e 22 luglio al Teatro Greco di Siracusa e ancora il 22, 23, 24 settembre all’Arena di Verona. I biglietti per #n20TOUR, prodotto e organizzato da Magellano Concerti e Friends&Partners, sono disponibili in prevendita su Ticketone, Ticketmaster e nelle prevendite abituali.

##Sala: “Su figli coppie lgbt serve legge, sarà la mia battaglia”

##Sala: “Su figli coppie lgbt serve legge, sarà la mia battaglia”Milano, 14 mar. (askanews) – “Da oggi, ancora più di prima, mi carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo, normativo e giudiziario, di questa complessa vicenda, pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino di riconoscimento dei diritti di tutte e tutti e affinché Milano ne sia sempre protagonista”. Con queste parole il sindaco di Milano, Beppe Sala, rilancia l’impegno sulle trascrizioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali, dopo lo stop, definito da Sala “un passo indietro evidente sia dal punto di vista politico sia sociale”, imposto al Comune dal Prefetto.
A questo punto l’obiettivo, ha aggiunto attraverso il suo podcast quotidiano, è quello di spingere il Parlamento a legiferare, dopo che una sentenza della Cassazione a sezioni unite di dicembre 2022 “ha affermato che la tutela del minore figlio di coppia dello stesso sesso può essere assicurata ordinariamente, attraverso la sua adozione”. Un provvedimento che riafferma l’impossibilità da parte dell’ufficiale di Stato civile di registrare direttamente il rapporto di filiazione. A seguito di ciò, con una circolare di gennaio 2023, il ministero dell’Interno ha richiamato i prefetti a osservare una puntuale osservanza dei principi giurisprudenziali e li ha invitati a fare analoga comunicazione ai sindaci.
La procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ha ricordato Sala, ha poi precisato nel mese di febbraio 2023 “che non è consentita in Italia la registrazione dell’atto di nascita della madre intenzionale, ma solo di quella biologica. Ha invece ritenuto finora ammissibile la trascrizione di bambini nati all’estero da due madri sebbene anche su questa questione si attende un parere chiarificatore da parte dell’Avvocatura generale dello Stato.
“La strada suggerita dalla Cassazione per assicurare i diritti del bambino, cioè l’adozione in casi particolari, appare oggi, diciamo la verità, in Italia, assai complessa e farraginosa. Dovrà dunque essere resa molto più rapida ed efficace per dare risposta ai numerosi problemi giuridici che tornano ad essere irrisolti, e soprattutto per potere garantire, come chiede anche la Corte europea per i diritti dell’uomo, pieni diritti al bambino, oltre che alla famiglia che lo ha voluto in cui vive. Dovrebbe quindi essere il legislatore a consentire con legge, come avviene in paesi europei come Spagna e Danimarca, la registrazione di figli di coppie dello stesso sesso” ha osservato il sindaco.
Nella situazione attuale il Comune dunque potrà “purtroppo, salvo parere futuro diverso della Procura o dell’Avvocatura generale dello Stato, assicurare il riconoscimento del figlio di una coppia di donne solo nel caso di nascita in un Paese estero che ammette la procreazione medicalmente assistita tra coppie omosessuali e consente la registrazione del figlio allo stato civile”, ha precisato. Non possono invece più essere riconosciuti i figli di due uomini diventati genitori facendo ricorso alla gestazione per altri all’estero né i figli di due donne che abbiano fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita all’estero, ma con parto avvenuto in Italia.

Filiera agroalimentare all’Ue: le Tea non sono Ogm, serve normativa ad hoc

Filiera agroalimentare all’Ue: le Tea non sono Ogm, serve normativa ad hoc

Paper su nuove tecniche genomiche. Italia consenta sperimentazione in campo

Milano, 14 mar. (askanews) – Le tea, tecniche di evoluzione assistita, sono radicalmente diverse dagli Ogm e necessitano di una legislazione ad hoc. E’ questa la richiesta che la filiera agroalimentare, dall’agricoltura all’industria, rivolge alle istituzione europee, chiamate a esprimere un parere a giugno. Per quella data, infatti, la Commissione prevede di presentare un progetto di normativa in relazione a quelle tecniche di biologia sviluppate negli ultimi 10 anni che consentono di correggere il Dna delle piante e quindi di selezionare caratteri specifici utili per l’agricoltura che difficilmente sarebbero ottenibili con altri metodi.
La grande differenza rispetto agli Ogm transgenici è che le piante ottenute con le Tea non contengono Dna di altri organismi: il patrimonio genetico utilizzato è unicamente quello delle piante stesse. Le Tea replicherebbero processi che potrebbero avvenire in natura, mentre nel caso di Ogm transgenici il passaggio può avvenire anche tra regni diversi, ad esempio tra batteri e piante. Gli Ogm sono inoltre molto costosi da ottenere, richiedono tempi lunghi (sia a livello di ricerca che di validazione) e non assicurano un livello di precisione paragonabile a quello delle Tea.
Su queste basi, per la prima volta, i rappresentanti del mondo produttivo, della ricerca e delle istituzioni si sono incontrati per promuovere un sistema pubblico-privato di miglioramento genetico basato sulle tecnologie genomiche più avanzate, strategico per adeguare l’agroalimentare nazionale al futuro e mantenere la sostenibilità e la competitività del comparto del food&beverage nazionale. Durante un evento, che si è svolto a Roma, è stato illustrato il position paper “Nuove tecniche genomiche genome editing e cisgenesi” elaborato dal Cluster agrifood aazionale (l’associazione riconosciuta dal ministero dell’Università e della ricerca che aggrega imprese, associazioni di categoria, università, organismi di ricerca, enti di formazione e rappresentanze territoriali che operano nel settore agrifood), dal Crea e da Federchimica Assobiotec.
Il position paper illustra le potenzialità delle Tea all’interno di un contesto agricolo italiano sempre più messo a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico e dalla necessità di migliorare la resistenza alla siccità e alle avversità, anche alla luce degli obiettivi dell’European green deal e delle strategie Farm To Fork e Biodiversity. Su queste basi, vengono stilate alcune raccomandazioni e suggerite agli attori della politica tre azioni: consentire la sperimentazione in campo delle Tea in tempi brevi; rilanciare un programma di ricerca sulle biotecnologie pulite per l’agricoltura di domani, dato che nei prossimi mesi è atteso un cambiamento del quadro autorizzativo a livello europeo e sarebbe grave se l’Italia non si presentasse all’appuntamento con un adeguato programma di investimento; predisporre strumenti di trasferimento tecnologico dei risultati dalla ricerca al mondo produttivo, coinvolgendo anche le industrie private, in modo da rinnovare il panorama varietale e renderlo idoneo al nuovo scenario climatico. Negli ultimi anni il sistema scientifico italiano ha sviluppato conoscenze nell’ambito delle Tea relativamente alle più importanti specie agricole italiane (frumento, riso, pomodoro, vite, melo, agrumi, ecc). Questo lavoro però è rimasto fino a oggi confinato nei laboratori.

Spera, Assomusica: addolorati e sgomenti per scomparsa presidente

Spera, Assomusica: addolorati e sgomenti per scomparsa presidenteRoma, 14 mar. (askanews) – La notte scorsa è venuto a mancare improvvisamente il nostro Presidente Vincenzo Spera, a seguito di un incidente stradale a Genova di cui è rimasto vittima.
Addolorati e sgomenti, i membri del Consiglio Direttivo e tutti gli Associati di Assomusica ricordano le grandi doti dell’uomo e del professionista, da sempre impegnato nella promozione della musica dal vivo, in particolare dal 2012 ad oggi in cui ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Associazione di Organizzatori e Produttori Italiani di Spettacoli Musicali dal Vivo, che costituisce la realtà più rappresentativa delle imprese di musica live in Italia.
Vincenzo Spera, 70 anni, nato a Salvitelle (SA), aveva lavorato con i più grandi artisti del mondo dello spettacolo, soprattutto nella sua città d’adozione, Genova: storico promoter e giornalista impegnato anche nel mondo dell’informazione, era autore di una serie di pubblicazioni e articoli.
Oltre alla gestione della Duemilagrandieventi, azienda da lui fondata nel 1974 e con la quale ha partecipato all’organizzazione di moltissimi concerti, feste ed eventi, Vincenzo Spera era anche componente del Consiglio Superiore dello Spettacolo, in rappresentanza delle Regioni, Presidente ELMA – European Live Music Association e già membro della Consulta dello Spettacolo del MiBACT. Nel corso degli anni era stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di Ambasciatore di Genova nel Mondo dal Comune di Genova.
Negli anni della sua Presidenza, ha portato avanti numerose battaglie a favore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione della musica dal vivo, ponendo la valorizzazione dei giovani talenti quale priorità assoluta e costantemente impegnato a dialogare con le Istituzioni – italiane ed europee – affinché il nostro settore avesse il giusto rilievo nella vita sociale, culturale ed imprenditoriale del Paese.
Soprattutto nei difficili anni della pandemia la sua determinazione, forza e lucida visione hanno permesso di non disperdere il patrimonio imprenditoriale e il lavoro degli anni in cui il suo progetto ha reso grande ed autorevole l’Associazione.
Non tradiremo la tua voglia di “coltivare emozioni” con il sorriso sulle labbra, l’allegria e il coraggio di chi ha voglia di entusiasmarsi. Che la tua, la nostra musica ti accompagni sempre. CIAO VINCENZO!

Spera, cordoglio di Ticketone: Vincenzo, ci mancherai

Spera, cordoglio di Ticketone: Vincenzo, ci mancheraiRoma, 14 mar. (askanews) – TicketOne esprime il profondo cordoglio di tutta la società e vicinanza alla famiglia di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica e fondatore di Duemila Grandi Eventi, morto a Genova perché investito da una moto.
Stefano Lionetti, Amministratore Delegato di TicketOne, ha espresso “profondo dolore per la prematura scomparsa di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica. Ci uniamo al cordoglio di tutto il mondo della musica per la perdita di un grande uomo, amico e collega. La forza della creatività e il coraggio di Vincenzo hanno reso possibili nel nostro Paese alcuni dei live più memorabili di artisti della scena mondiale, ma soprattutto hanno contribuito allo sviluppo del settore nel senso più ampio e più importante. Vincenzo non ha mai smesso di sottolineare l’importanza della musica come base culturale comune che lega e unisce le persone anche in una società ampia e complicata come quella moderna. Ci mancherai”.

Presto firma Protocollo collaborazione Luiss e Accademia P.A. Serbia

Presto firma Protocollo collaborazione Luiss e Accademia P.A. SerbiaRoma, 14 mar. (askanews) – A breve sarà firmato l’accordo preliminare per la sottoscrizione del Protocollo di collaborazione tra l’Accademia Nazionale della Pubblica Amministrazione di Belgrado e l’Università Luiss Guido Carli di Roma, con il sostegno di Confindustria Serbia.
Il tema è stato al centro dell’evento organizzato dall’Accademia Nazionale della Pubblica Amministrazione (NAPA) di Belgrado in occasione del quinto anniversario: l’incontro multilaterale si è intitolato “International Cooperation in the Spotlight” ed è sato ufficialmente inaugurato dal ministro dell’integrazione europea della Serbia Tanja Mišcevic.
Il protocollo ha l’obiettivo di avviare la cooperazione interistituzionale, precedentemente concordata, che consenta la realizzazione di progetti congiunti e lo scambio di know-how nel campo di pubblica amministrazione.
La parte ufficiale del programma è stata preceduta dall’incontro di lavoro che ha visto protagonisti Irena Brajovic, Direttrice di Confindustria Serbia, Maria Monica Annibaldis, Consulente per la Cooperazione Educativa dell’Università LUISS Guido Carli di Roma e Special Project Advisor per l’Africa e Mediterraneo presso Confindustria Italia ed Dejan Miletic, direttore ad interim dell’Accademia.

Qatar International Food Festival, l’evento gastronomico a Doha

Qatar International Food Festival, l’evento gastronomico a DohaRoma, 14 mar. (askanews) – Fino al 21 marzo, a Doha, è in scena il XII Qatar International Food Festival (QIFF) con migliaia di visitatori nella nuova Lusail Al Sa’ad Plaza, la via diventata simbolo dei festeggiamenti per la finale della FIFA World Cup 2022.
Il QIFF è il più grande e il più lungo festival dedicato al food e al drink in Qatar. Dai fuochi d’artificio all’intrattenimento per le famiglie, fino alle masterclass degli chef al teatro della cucina di Qatar Airways, il festival offre attrattive per tutte le età. I visitatori potranno assaporare la cucina tradizionale da 100 stand provenienti da tutto il mondo, dal locale shawarma ai tacos messicani, al pane di riso liberiano. Grande attenzione verrà riservata anche agli avanzi di cibo, che verranno raccolti quotidianamente e ridistribuiti da Qatar Charity, partner del festival.
Il Chief Operating Officer di Qatar Tourism, Berthold Trenkel, ha affermato: “Il Qatar International Food Festival è una celebrazione del melting pot unico e variegato del nostro Paese, una manifestazione che per oltre un decennio ha dato visibilità al prospero palcoscenico culinario del Qatar. Il panorama gastronomico qatariota è incredibilmente vivace, grazie alla recente apertura di numerosi ristoranti di altissimo livello, e siamo lieti di mettere in mostra tutta la nostra offerta ai visitatori provenienti da tutto il mondo”.
Ogni giorno al QIFF 2023 verranno organizzate attività per tutta la famiglia. Per l’intera durata del festival sono previsti spettacoli itineranti e uno spettacolo pirotecnico notturno. Gli ospiti possono persino indossare i pattini in una pista di pattinaggio su ghiaccio appositamente realizzata.
Le postazioni di cucina live ospitano alcuni degli chef più dinamici e rispettati del mondo, e gli amanti della gastronomia possono partecipare a masterclass interattive a pagamento in cui affinare le proprie competenze a fianco dei migliori professionisti del settore. Tra i celebrity chef presenti figurano Rachel Allen dall’Irlanda, Dario Cecchini dall’Italia, Sara Assi dal Libano, Aisha Al Tamimi dal Qatar e lo chef Wan dalla Malesia.
Gli ospiti del QIFF hanno a propria disposizione una gamma di opzioni culinarie insolite, tra cui Le Petit Chef, un’esperienza di ristorazione interattiva che sfrutta la mappatura 3D, in collaborazione con The Ritz Carlton, Doha. Sarà inoltre l’occasione nel ritrovare i numerosissimi i food truck con specialità gastronomiche da tutto il mondo. Dalle spezie arabe, al saporito Kare Kare filippino, tra i vari chioschi ambulanti gli ospiti troveranno il proprio peccato di gola.
Quest’anno al QIFF ci sarà un’area dedicata all’Indonesia e alle sue spezie, per festeggiare l’Anno della Cultura Qatar-Indonesia 2023; all’evento sarà inoltre allestita una tenda tradizionale del Qatar per assaggiare le prelibatezze locali. Un’intera sezione del festival sarà dedicata alla cucina vegana e ad altre soluzioni alimentari alternative. Inoltre, per celebrare l’imminente International Horticultural Expo 2023 Qatar, che si terrà in ottobre con il tema “Deserto green, ambiente migliore”, uno speciale chiosco offrirà speciali piante in omaggio ai visitatori del festival.
Organizzato da Qatar Tourism in collaborazione con Qatar Airways, il XII Qatar International Food Festival è sponsorizzato da Qatar Airways, Talabat, Ooredoo, Askar ed Expo 2023. Il QIFF 2023 è gratuito al pubblico e si svolge tutti i giorni fino al 21 marzo, dalle ore 16.00 alle ore 22.00 nei giorni feriali e dalle ore 16:00 all’una nel fine settimana.

Natura, colori e bellezza, Romics festeggia la XXX edizione

Natura, colori e bellezza, Romics festeggia la XXX edizioneRoma, 14 mar. (askanews) – É in programma dal 30 marzo al 2 aprile 2023 presso la Fiera di Roma la XXX edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, che ha scelto come manifesto ufficiale l’Orchidea, a firma di Paolo Barbieri, per raccontare il cuore della manifestazione, ovvero natura, colori, sacralità e bellezza.
“Romics festeggia la sua Trentesima Edizione con grandi eventi e celebrazioni speciali – racconta in un comunicato Sabrina Perucca, direttrice artistica di Romics – un programma fittissimo per celebrare il grande fumetto internazionale e gli straordinari mondi della creatività, dal cinema al games fino alla musica: quattro gli autori Premiati con il Romics d’Oro, Katja Centomo, Manuele Fior, John Howe, Marcos Martín. Il grande giornalista Vincenzo Mollica torna a Romics per festeggiare i 40 anni dello speciale TV Letteratura Disegnata e parlare dei grandi Maestri del fumetto. Per i 45 anni di Goldrake in Italia la presentazione del remix della sigla Ufo Robot, realizzato da Vince Tempera e il DJ Massimo Alberti. Un grande omaggio al Maestro Leiji Matsumoto, con ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto e lavorato con lui. Grande attesa poi per i festeggiamenti per i 100 anni della Warner Bros. Inoltre, ad accogliere tutti i visitatori, una originale mostra dei lavori dell’illustratore Paolo Barbieri dedicata a Fiaba e Mito. Una grande sorpresa per tutti i lettori di Topolino, la presentazione ufficiale della storia Paperugantino, scritta e disegnata da Marco Gervasio, con la realizzazione della special variant cover esclusiva a tiratura limitata per Romics. Tra gli incontri dedicati al pubblico e agli operatori, Il lettering nel fumetto, arte e mestiere, in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE – Associazione Italiana Editori. La grande arte del fumetto e dell’illustrazione, la condivisione di passioni, divertimento e scoperta di mondi creativi sempre nuovi”.
Insigniti del prestigioso Romics d’Oro durante la XXX edizione del Festival Marcos Martín, disegnatore di fumetti e copertinista catalano, Katja Centomo, narratrice transmediale che opera nel settore dei fumetti, dei cartoni animati e della narrativa per ragazzi e John Howe illustratore, concept artist e art director per il cinema e l’editoria – per loro la premiazione 1 aprile – e Manuele Fior, uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero, che sarà premiato il 2 aprile.
Martín lavora per molte case editrici americane tra cui Marvel Comics e DC Comics per cui produce serie come Batgirl: YearOne, Breach, Dr. Strange: The Oath, Amazing Spider-Man e Daredevil. La presenza di Marcos Martín è in collaborazione con la casa editrice saldaPress.
Centomo, che sarà protagonista di una mostra monografica dedicata a tutta la sua carriera, da oltre vent’anni è alla guida dello studio editoriale Red Whale e vanta importanti collaborazioni con Disney, Mondadori, Giunti, Rizzoli, Piemme, Il Battello a Vapore, DeAgostini, Lux Vide, Play Press, Panini e Rainbow, al servizio di properties internazionali quali Geronimo Stilton e le Winx. La presenza di Katja Centomo è in collaborazione con la casa editrice Tunué.
Tra le pubblicazioni di Fior con Coconino Press il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo, Le variazioni d’Orsay, I giorni della merla, La signorina Else e Rosso Oltremare e L’intervista (Coconino Press nel 2013 e Oblomov nel 2019). Pubblica con Oblomov Edizioni Celestia e con il suo ultimo graphic novel Hypericon, (Coconino Press) torna a raccontare le vibrazioni della giovinezza, le inquietudini del cuore, i legami più forti dello scorrere del tempo. La presenza di Manuele Fior è in collaborazione con la casa editrice Coconino Press.
John Howe, per la prima volta a Roma, è il lead concept artist di Peter Jackson in tutti i film de Il signore degli anelli e The Hobbit, ha lavorato come concept artist a Bat man Vs. Superman: Dawn of Justice, Macchine mortali e The Lion e la serie Gli anelli del Potere. I suoi libri illustrati per bambini (A Middle-earth Traveller, UnfinishedTales e The Great Book of King Arthur) sono pubblicati in oltre 30 Paesi e la versione del gioco di ruolo de Il signore degli anelli da lui illustrata è stata venduta in oltre un milione di copie.
Sono in totale 127 i titoli iscritti alla ventunesima edizione del Premio Romics del Fumetto realizzato sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura, il contest che premia le maggiori firme nazionali e internazionali della nona arte. La giuria di qualità annuncerà durante la cerimonia di premiazione in programma sabato 1 aprile presso la Comics City, pad.7, i titoli vincitori.

I 70 anni delle merendine: la pausa dolce per 8 italiani su 10

I 70 anni delle merendine: la pausa dolce per 8 italiani su 10Milano, 14 mar. (askanews) – Sono un’invenzione tutta italiana, figlia di quell’industria alimentare che dagli Anni 50 contribuì a modernizzare la nostra società, declinando la tradizione della merenda casalinga alle esigenze dei consumatori di allora. Fedeli compagne di intere generazioni, le merendine spengono quest’anno 70 candeline, un lungo viaggio segnato da una continua innovazione che le ha mantenute sempre al passo coi tempi.
Oggi, secondo una ricerca Bva Doxa-Unione Italiana Food, le consumano otto italiani su 10 (83%) e più della metà dei nostri connazionali (55%) le mangia almeno 1-2 volte a settimana. A riprova del gradimento dei consumatori, i dati di vendita del 2022 quando a valore sono cresciute del 10% a circa 1,3 miliardi di euro – pari al 29% del totale dei prodotti da forno e cereali – ma anche a volume hanno segnato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente per un totale di 205.073 tonnellate (Dati di vendita Circana per Unione italiana food, totale Italia incluso Discount).
Ma quando ha inizio questa storia industriale? Era il 1953, e il Mottino, panettone in formato mignon, quell’anno si trasformava nel Buondì, segnando di fatto quella svolta che decreterà l’affermazione a livello industriale di questa categoria di prodotto. Se negli anni Sessanta, a essere riproposte sotto forma di merendine erano soprattutto le torte fatte in casa, negli Anni 70 la merenda si fa più golosa con le farciture al cioccolato, i lievitati sfogliati e le crostatine di pasta frolla. Ma il decennio d’oro delle merendine resta quello degli anni ’80, quando accanto alle golosità, si fa strada una tipologia attenta più attenta alla sana alimentazione, con la presenza tra gli ingredienti di fibre e yogurt. Nel decennio successivo l’innovazione porterà all’affermarsi delle merendine refrigerate oltre che alla nascita dei croissant che diventano anche un classico della prima colazione. Il percorso “healthy” intrapreso negli Anni ’80 si amplifica negli anni 2000, quando l’industria lavora per diminuirne l’apporto calorico, le quantità di zucchero e grassi saturi contenuti, eliminando definitivamente grassi idrogenati e con essi gli acidi grassi trans.
In questa evoluzione lunga 70 anni, hanno continuato a convivere sugli scaffali dei nostri supermercati grandi classici, che spesso hanno anche 50 anni di storia, a prodotti nuovi, dalla marcata innovazione. Basti pensare che ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine, contribuendo alla varietà dell’offerta apprezzata da sei italiani su 10, che consumano sia le classiche che quelle nuove. E i dati delle vendite (a valore) ne sono un riflesso: sul podio infatti delle più vendute troviamo trancini (32%) e i croissant (27%) rappresentano il cuore del mercato. Seguono i plumcake (9,6%) le tortine (8%), le sfoglie (6,3%), le crostatine (5,3%), le altre brioches (4,7%), i panini al latte arricchiti (4,6%).
“Se siamo qui a celebrare i 70 anni delle merendine – afferma Luca Ragaglini, vice direttore di Unione italiana Food – significa che questo prodotto è stato capace nel tempo di conquistare l’apprezzamento di diverse generazioni di italiani. Da una parte grazie all’innovazione che rappresenta uno dei plus principali del settore e dall’altra in virtù dell’unicità di un prodotto che è esclusivo del mercato italiano: in nessun altro Paese europeo esistono prodotti definiti con questo nome. Dobbiamo, infatti, per forza, ricorrere ad un’intera frase per spiegare di cosa si tratta, ovvero ‘piccoli prodotti dolci da forno monoporzione’ e in questo sta la peculiarità del loro successo”.