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Turismo, Zaia: ddl agenzia viaggio on line rafforza offerta Veneto

Turismo, Zaia: ddl agenzia viaggio on line rafforza offerta VenetoVenezia, 20 lug. (askanews) – “Il riconoscimento ufficiale delle agenzie online apre ad una importante novità nell’intermediazione turistica. Un passaggio fondamentale che permetterà anche a numerose realtà nate al tempo del Covid e a tanti giovani intraprendenti di entrare nel mondo del lavoro. I nativi digitali potranno, infatti, trovare nuovi sbocchi professionali in queste nuove realtà, finalmente riconosciute ed accreditate nell’ambito del turismo veneto, in cui mettere a frutto gli studi e le conoscenze proprie di una generazione che viaggia veloce”. Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in riferimento al disegno di legge approvato dalla Giunta che riconosce il ruolo delle agenzie di viaggio online, andando così a modificare e integrare la norma n. 11 del 2013, “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”.

“Questo risultato è stato raggiunto grazie al proficuo confronto con le categorie economiche del comparto, che ringrazio – prosegue il Governatore -. Con Fiavet, in particolare, con la quale anche l’assessore Caner ha mantenuto un filo diretto per trovare soluzioni condivise. Il disegno di legge sulle agenzie di viaggio on line, che ora approderà all’aula del Consiglio regionale per il voto definitivo, contribuirà a rafforzare l’offerta turistica, motore della prima industria del Veneto”.

Standard and Poor’s: Italia (e Spagna) in ritardo sull’utilizzo del Pnrr

Standard and Poor’s: Italia (e Spagna) in ritardo sull’utilizzo del PnrrMilano, 20 lug. (askanews) – Il piano per la ripresa e la resilienza della Ue darà impulso agli investimenti pubblici in Spagna e in Italia nel medio periodo ma l’utilizzo di questi fondi è in netto ritardo rispetto alla scadenza iniziale del 2026. S&P stima che alla fine del 2022 la Spagna e l’Italia abbiano utilizzato rispettivamente solo il 10% e il 20% delle risorse disponibili.

Secondo l’agenzia di rating, sembra sempre quindi più probabile che questi Paesi, così come altri governi che stanno beneficiando di ingenti sovvenzioni da parte dell’Unione Europea, chiedano più tempo per intraprendere progetti di investimento complessi che riguardano gli obiettivi climatici, la digitalizzazione e la coesione sociale. Nella view di S&P, hanno contribuito a questi ritardi le ridotte capacità del settore pubblico, le complessità amministrative, tra cui i nuovi processi di gestione dei fondi, la supervisione anticorruzione, le norme UE sugli aiuti di Stato e l’elevata inflazione.

S&P non ritiene che gli afflussi e la spesa legati al Piano influenzeranno l’affidabilità creditizia degli enti locali e regionali spagnoli e italiani. Prevede tuttavia temporanei disallineamenti tra le entrate maturate e l’esecuzione degli investimenti.

Ambiente, Pecoraro Scanio: sì ad area marina protetta di Capri

Ambiente, Pecoraro Scanio: sì ad area marina protetta di CapriRoma, 20 lug. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e già ministro dell’ambiente incontra il ministro Pichetto Fratin che gli conferma impegno per sbloccare area marina protetta di Capri. “Lo avevo detto durante la riapertura di via Krupp e ho incontrato il ministro che è determinato a istituire finalmente quel parco marino di Capri atteso da decenni – spiega in una nota Pecoraro Scanio – Con Capri si può avviare il percorso per raggiungere il 30 per cento di mare protetto previsto dalla Ue. Spero che il ministro possa riprendere quel mio impegno che mi portò in tempi brevi a sbloccare le aree protette di Ischia e Procida, Bergeggi, Santa Maria di Castellabate, Infreschi”. Poi aggiunge: “Si parte con Capri e poi con Santuario delfini nel golfo di Taranto, area del Piceno, del Conero, di Taormina. Per Capri serve una piccola modifica della legge 394 del ’91 che si può fare in un qualsiasi decreto legge di semplificazione o nella legge di stabilità. Basta rinvii”.

Calcio, Via al mondiale donne. Paura a Auckland

Calcio, Via al mondiale donne. Paura a AucklandRoma, 20 lug. (askanews) – Con la sfida tra Nuova Zelanda e Norvegia ha preso il via la nona edizione della FIFA Women’s World Cup, che si è aperta davanti ai 42mila spettatori che hanno riempito gli spalti dell’Eden Park di Auckland, lo stesso stadio dove tra quattro giorni farà il suo debutto l’Italia, attesa dalla sfida contro l’Argentina (ore 8 italiane, diretta su Rai 1). La gara inaugurale è stata vinta 1-0 dalle padrone di casa grazie alla rete di Wilkinson. Presenti in tribuna anche le Azzurre, che hanno voluto assistere alla cerimonia di apertura del torneo e prendere subito confidenza con lo stadio degli All Blacks.

La prima giornata del Mondiale è iniziata con la notizia della sparatoria in un edificio del centro di Auckland (a poche centinaia di metri dall’albergo che ospita la Norvegia), un evento tragico in cui hanno perso la vita tre persone. La Nazionale italiana, dopo qualche ora di spavento e attesa, ha ricevuto il via libera dalla FIFA per lasciare l’hotel in direzione Shepherds Park, dove prosegue la preparazione in vista dell’esordio con le Albicelestes. Corsa, torello, prove tattiche e partitella finale in cui Milena Bertolini ha fatto ruotare le sue giocatrici, provando anche l’undici titolare che con tutta probabilità schiererà contro l’Argentina.“Mancano ancora un po’ di giorni al match – ha dichiarato la Ct Bertolini dopo l’allenamento – siamo concentrate solo sul lavoro e su quello che dovremo fare lunedì prossimo, l’emozione arriverà più a ridosso della partita. Sappiamo che incontreremo un avversario difficile, con giocatrici di qualità e grande personalità. Hanno carattere e sono molto compatte, siamo consapevoli che sarà difficile ma faremo di tutto per portare a casa il risultato”.

Milena Bertolini sa di poter contare su un gruppo compatto e al tempo stesso eterogeneo, una Nazionale formata giocatrici esperte e giovanissime di talento, espressione dell’attività svolta dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC attraverso i Centri Federali Territoriali dove si sono formate Chiara Beccari, Giulia Dragoni ed Emma Severini. Una Nazionale che rappresenta alla perfezione il presente del calcio femminile italiano: “Siamo in un momento di passaggio dal gruppo storico, che ha partecipato alla passata edizione del Mondiale e che continua a dare tanto al movimento, alle giovani che si stanno mettendo in mostra in campionato. In Italia ce ne sono tante che stanno emergendo. In Nuova Zelanda abbiamo portato una squadra che ha voglia di fare bene, mettersi in mostra e far vedere tutto il suo valore”. 

RSE e A2A nel corsorzio di ricerca su sinergie tra vettori energetici

RSE e A2A nel corsorzio di ricerca su sinergie tra vettori energeticiMilano, 20 lug. (askanews) – Il Gruppo A2A e RSE-Ricerca sul Sistema Energetico sono tra i 19 membri del consorzio che si è aggiudicato il progetto europeo Senergy Nets, nell’ambito del programma Horizon Europe.

Senergy Nets, prosecuzione del precedente progetto H2020 Magnitude conclusosi nel maggio del 2021, mira a dimostrare i benefici derivanti dall’integrazione dei diversi vettori energetici in ottica di decarbonizzazione: come integrare al meglio elettricità, teleriscaldamento e gas al fine di perseguire i target europei di riduzione delle emissioni. Per raggiungere questo obiettivo, attraverso il consorzio interdisciplinare che coinvolge 19 organizzazioni dislocate in 8 Paesi europei, il progetto svilupperà una serie di strumenti e piattaforme per incrementare la sinergia tra la pianificazione di teleriscaldamento e reti di distribuzione elettrica e gas dei Paesi europei coinvolti. Queste soluzioni saranno implementate in tre diversi siti di sperimentazione situati a Milano, Lubiana e Parigi, per un periodo complessivo di 48 mesi che si estenderà fino all’agosto 2026. I partner direttamente coinvolti nel sito pilota italiano saranno proprio RSE-Ricerca sul Sistema Energetico, A2A, A2A Calore e Servizi e Unareti – gestore del sistema di distribuzione elettrica e gas – affiancati dall’Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU) e da Federconsumatori Milano.

Per il caso dimostrativo italiano, la sinergia verrà studiata con focus sulla Centrale del Teleriscaldamento Canavese di Milano di A2A Calore & Servizi, in cui è possibile sfruttare la sinergia fra pompa di calore geotermica, accumuli termici, pompa di calore per recupero di calore di scarto, boiler elettrico, caldaie, cogenerazione e -in fase di progettazione- solare termico, oltre che il recupero da centrali terze. A livello europeo, il consorzio vedrà la partecipazione di esperti di fama mondiale provenienti da autorità pubbliche, fornitori di infrastrutture, istituti di ricerca, imprenditori e associazioni di consumatori: EDF – Électricité de France; CyberGrid GmbH; EIFER; Dalkia; Elektro Ljubljana; Energetika Ljubljana; Euroheat & Power; Kassel University; Ljubljani University; Maelardalens Hoegskola University; Operato; Tecnalia Research & Innovation; Veolia.

Nel complesso, verranno messe in gioco le conoscenze e le competenze necessarie per sviluppare, dimostrare e valutare strumenti e servizi che consentano l’integrazione di sistemi multi-energetici. L’obiettivo del sito dimostrativo di Milano sarà, infatti, fornire flessibilità al sistema elettrico, facilitando la transizione verso un sistema energetico a basse emissioni.

Astrofisica, svelata la mappa dell’acqua nella galassia J1135

Astrofisica, svelata la mappa dell’acqua nella galassia J1135Roma, 20 lug. (askanews) – L’acqua è un elemento fondamentale per la vita. Per gli astrofisici, però, rappresenta qualcosa in più. All’interno delle galassie, infatti la sua distribuzione e, in particolare, le sue transizioni di stato da ghiaccio a vapore sono considerate dai ricercatori delle preziose “bandierine di segnalazione” delle zone di maggiore energia, quelle dove si formano buchi neri e stelle. Lì dove c’è vapore acqueo, insomma, accade qualcosa di importante.

Una nuova ricerca della SISSA svela ora la distribuzione dell’acqua all’interno della galassia J1135 formatasi in un Universo “teenager”, lontano 12 miliardi di anni luce, 1,8 miliardi di anni dopo il Big Bang, già studiato in una precedente ricerca della SISSA. Questa vera e propria “mappa dell’acqua”, ottenuta per la prima volta in una galassia così remota e con inedita risoluzione, è al centro di una pubblicazione appena apparsa su “The Astrophysical Journal”. Il risultato, spiegano gli autori, potrebbe permettere di comprendere i processi fisici che animano l’interno di J1135 ma anche di fare luce sulle dinamiche ancora in parte sconosciute legate alla formazione delle stelle, dei buchi neri e delle galassie stesse. “Oltre che sulla Terra, l’acqua può trovarsi ovunque nello spazio, in stati diversi. Sotto forma di ghiaccio è presente, per esempio, nelle cosiddette nubi molecolari, regione dense di polvere e gas dove nascono le stelle” spiega Francesca Perrotta, prima autrice della ricerca che è stata condotta dal gruppo di Galaxy Observational and Theoretical Astrophysics (GOThA) della SISSA. “Il ghiaccio agisce come un mantello che ricopre la superficie dei grani di polvere interstellare. Questi grani sono le componenti di base delle nubi molecolari e i principali catalizzatori della formazione delle molecole nello spazio”. “Talvolta – continua la scienziata – accade qualcosa che rompe la quiete e il freddo di queste nubi: per esempio la nascita di una stella, che rilascia calore, o di un buco nero, che aggrega materia emettendo energia. Come conseguenza di questi fenomeni, l’acqua ghiacciata sublima in vapore acqueo”.

Nella fase di raffreddamento – spiega SISSA – il vapore acqueo emette luce nell’infrarosso: gli astrofisici possono così utilizzarlo come un vero e proprio tracciante per identificare le regione in cui l’energia viene prodotta e, di conseguenza, “avere un inedito sguardo sui meccanismi di formazione delle galassie”. Questa mappatura si aggiunge a quelle di altre molecole come il monossido di carbonio (CO), utilizzati anch’esse come traccianti per studiare questi fenomeni. Lo studio di questa galassia così lontana è stato possibile grazie al cosiddetto “lensing gravitazionale” che consente di osservare corpi celesti molto lontani grazie alla presenza di oggetti spaziali dotati di grande massa e più vicini a noi. Per i principi della relatività generale, questi corpi vicini distorcono la luce preveniente da sorgenti posizionate dietro questi stessi oggetti ma con essi perfettamente allineati diventando una sorta di grandissima lente cosmica, che permette di trovare e studiare galassie anche molto lontane. Il lensing è stato uno fenomeno centrale anche in un’altra recente ricerca della SISSA dedicata proprio alla scoperta di J1135.

Questo studio, spiega Francesca Perrotta, acquisisce valore anche perché approfondisce la conoscenza in un ambito importante: “Non è ancora così chiaro come si formano le galassie. Ci sono almeno due scenari possibili, non necessariamente alternativi: uno prevede l’aggregazione di piccole galassie per crearne di più grandi, e l’altro prevede formazione stellare in situ. Indagini come quella da noi effettuata ci aiutano a capire cosa stia succedendo in quella galassia in particolare, ma anche a trarre delle possibili informazioni più generali”. Future osservazioni, come quelle fatte dal James Webb Space Telescope, il più grande telescopio mai inviato nello Spazio, potranno in questo senso rivelare ulteriori dettagli su J1135, permettendo un mapping più accurato delle sue molecole. “I notevoli risultati ottenuti in questo lavoro – commenta il professor Andrea Lapi, coautore dello studio e co-PI di GOThA – sono stati possibili grazie allo sforzo collaborativo di alcuni ricercatori senior e di una moltitudine di giovani scienziati di talento, dottorandi e postdoc, che padroneggiano diverse competenze, dall’analisi dei dati osservativi alle tecniche numeriche e di scienza dei dati, fino alla modellazione e all’interpretazione teorica. Vorrei sottolineare la capacità dei membri del nostro team di acquisire rapidamente un solido background, di riorientare le proprie azioni e di produrre risultati originali e all’avanguardia in campi di ricerca nuovi e inesplorati, come l’astrochimica nell’Universo distante. Questo è il modo in cui la ricerca in (astro)fisica dovrebbe procedere”.

Roma, proclamato progetto Science Forest per nuovo Museo Scienza

Roma, proclamato progetto Science Forest per nuovo Museo ScienzaRoma, 20 lug. (askanews) – È Science Forest di Adat Studio, realtà romana con esperienza internazionale, il progetto vincitore del bando internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma che sarà realizzato negli spazi delle ex Caserme di via Guido Reni, quartiere Flaminio. La sua vittoria è stata proclamata questa mattina in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, dell’assessore alla Cultura Miguel Gotor, della presidente del Municipio Roma II, Francesca del Bello, che hanno rivelato anche i plastici e i rendering del progetto.

ll Museo della Scienza è parte del progetto complessivo di riqualificazione dell’ex caserma curato da Cdp Real Asset Sgr e rappresenta, secondo il Campidoglio, uno dei principali interventi di rigenerazione urbana avviati a Roma, contribuendo a rafforzare l’identità culturale della città, rilanciandone il ruolo nazionale e internazionale. L’obiettivo di apertura nel nuovo museo “è l’inizio del 2027”, ha assicurato il sindaco Gualtieri nel corso della presentazione alla stampa del progetto vincitore. “Nella variazione di bilancio che abbiamo approvato ieri abbiamo già i soldi per la progettazione definitiva, siamo in grado già di andare avanti”, ha aggiunto. Le risorse previste nella variazione ammontano a a 1,8 milioni di euro.

“Abbiamo chiuso il concorso rispettando i tempi che ci eravamo prefissati, con un progetto di altissima qualità, una giuria internazionale di assoluto prestigio che ha lavorato con passione e professionalità e oltre 70 proposte progettuali pervenute. Un successo importante, una iniezione di ottimismo e di fiducia per Roma, che torna a progettare e a pensare in grande”, ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Veloccia. Una volta terminate le verifiche amministrative, in autunno il progetto vincitore sarà approvato dalla Giunta di Roma Capitale. L’obiettivo è affidare ad Adat Studio la realizzazione del progetto definitivo entro fine anno per poter indire la conferenza dei servizi entro l’estate 2024 e, al termine, procedere all’affidamento del progetto esecutivo e all’indizione della gara di appalto. Se tutte le tempistiche saranno rispettate i lavori potranno iniziare entro il 2025. Parte delle risorse finanziarie necessarie alla costruzione derivano dal contributo urbanistico straordinario che Cdp/soggetto attuatore verserà in ragione del proprio intervento. L’investimento messo in campo per la realizzazione dell’opera ammonta a circa 75 milioni di euro. Il nuovo Polo culturale sarà realizzato nell’area dell’ex Stabilimento Militare di via Guido Reni, quartiere Flaminio, e andrà a completare un sistema urbano di altissimo valore nel quale sono già presenti, tra gli altri, il Ponte della Musica, l’Auditorium e il MAXXI con il suo progetto di espansione. L’individuazione della proposta vincitrice di oggi dà quindi avvio al progetto complessivo che procederà in parallelo con l’intervento privato che comprende anche la realizzazione di un Polo Civico.

Solidarietà e inclusione con la formazione di nuovi fornai

Solidarietà e inclusione con la formazione di nuovi fornaiRoma, 20 lug. (askanews) – Teoria e pratica per formare i fornai del domani, riconoscendo un futuro migliore a decine di ragazzi. Questo lo scopo del progetto di formazione lavorativa “Inclusione e Tradizione”, portato avanti dall’associazione Meraki – che mira a promuovere la cultura del “pane autentico” con un occhio vigile al consumo responsabile, all’inclusione e alle pari opportunità insieme al leader della panificazione artigianale Grande Impero – in collaborazione con Borgo Ragazzi Don Bosco.

Protagonisti della campagna sono stati ragazzi prossimi alla maggiore età e maggiorenni, che hanno potuto seguire un processo di riscatto per inserirsi nella realtà lavorativa. Tra loro immigrati, minori non accompagnati e ragazzi con difficoltà sociali. Dopo 10 incontri da quattro ore ciascuno, i ragazzi hanno sostenuto gli esami pratici e teorici, ricevendo poi l’attestato del corso e venendo preparati, di fatto, al mondo lavorativo. Per loro, poi, si apriranno nuove possibilità di vita e professionali. Grazie all’impegno di Meraki e Grande Impero, oltre che dello staff di professionisti psicologi ed esperti nel settore, i ragazzi hanno infatti appreso i segreti della panificazione artigianale e di tutte le norme burocratiche e le nozioni che gravitano intorno al settore di cui l’azienda Grande Impero è leader indiscusso.

Antonella Rizzato (CEO di Grande Impero) ha commentato: “Questo progetto è stato un momento di grande partecipazione e integrazione, valori che ci arricchiscono profondamente. Abbiamo sempre creduto che essere socialmente responsabili, condurre un’azienda eticamente, comporta la soddisfazione di entrambi soggetti. Con questo corso ne abbiamo avuto la conferma”. Gaia Fancello, psicologa e membro del comitato scientifico dell’associazione Meraki, ha raccontato: “È stato un percorso, oltre che didattico, fatto anche di emozioni. I ragazzi, giorno dopo giorno, sono sbocciati: all’inizio erano titubanti, preoccupati e molti non sapevano cosa aspettarsi, ma comunque sempre pieni di sogni e speranza negli occhi. Adesso, mi sento di dire, che possono concretizzare un loro inserimento, attraverso il mondo del lavoro, nella comunità. Possono portare la loro storia, accogliendo anche quella del Paese dove ora vivono, per creare una rete di supporto reciproco”.

Grande soddisfazione anche da parte di Nicoletta Goso (‘Rimettere le ali’ – Borgo Ragazzi Don Bosco), che ha coordinato il progetto: “Questa idea nasce dalla collaborazione dell’intera società civile, per poter permettere a tanti ragazzi di aver un futuro e poter realizzare i propri sogni. Il nostro impegno comune è quello di permettergli di accedere ad un inserimento lavorativo, che è uno strumento di inclusione potente con cui i ragazzi possono restituire alla società civile tutto ciò che hanno appreso”. Omar e Yaya, due ragazzi che hanno partecipato al corso, hanno detto: “Siamo molto felici di aver fatto questo corso e aver imparato bene molte tecniche che potranno permetterci di lavorare qui in Italia”.

Dl rigassificatori, ok Senato a fiducia con 97 sì, diventa legge

Dl rigassificatori, ok Senato a fiducia con 97 sì, diventa leggeRoma, 20 lug. (askanews) – Via libera del Senato alla fiducia sul decreto legge contenente misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sui rigassificatori, nel testo approvato dalla Camera dei deputati. L’ok, con cui il provvedimento diventa legge, è arrivato con 97 voti a favore (67 i contrari e un astenuto).

A porre la fiducia era stato questa mattina il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. A causa di un problema tecnico durante la seconda chiama per appello nominale, le operazioni di voto sono andate al rallentatore e il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha deciso di procedere segnando a mano i voti degli ultimi senatori.

Lollobrigida: Cluster del legno per gestione sostenibile foreste

Lollobrigida: Cluster del legno per gestione sostenibile foresteRoma, 20 lug. (askanews) – Firmato oggi al Masaf il protocollo di intesa tra i soci fondatori che da il via al Cluster Nazionale “Italia Foresta Legno”. La creazione del cluster legno italiano è uno degli obiettivi strategici della Strategia Nazionale Forestale. “Le foreste rappresentano un patrimonio ambientale che in Italia è unico per biodiversità ed estensione”, ha detto il ministro Francesco Lollobrigida.

“Con la stipula del protocollo di oggi nasce ‘Cluster Italia Foresta Legno’, il soggetto che metterà insieme le migliori esperienze e competenze per una gestione sostenibile delle Foreste e, allo stesso tempo, una filiera del legno 100% italiana. Un motivo in più per essere orgogliosi delle nostre infinite capacità”. L’obiettivo, ha spiegato il ministro, è “arrivare a una filiera del legno che abbia una capacità di approvvigionamento più ampia. La strategia vincente – ha detto – è quella di avere sempre una capacità autonoma di produzione di qualità, stiamo parlando di valorizzazione delle nostre potenzialità sviluppandole al massimo”.

Nel dettaglio “stiamo parlando di captazione della CO2 in atmosfera – ha aggiunto Lollobrigida – della manutenzione del territorio che in alcune aree è maggiore rispetto ad altre, della manutenzione dei fiumi per organizzare il deflusso dell’acqua in maniera ordinata. Dobbiamo ripensanre la manutenzione dei fiumi per evitare un deflusso irregolare o degli argini che creino addirittura le esondazioni”.