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Il libro di Masini sulla biodinamica occasione di dibattito a Roma

Il libro di Masini sulla biodinamica occasione di dibattito a RomaMilano, 13 lug. (askanews) – “La biodinamica ha dimostrato di essere un metodo vincente, così come lo sono i suoi preparati, ad esempio il corno letame. Mi piace paragonare gli agricoltori biodinamici a dei monaci Benedettini, perché entrambi basano il loro operato sia sul lavoro manuale che sul pensiero spirituale”. A parlare è Stefano Masini, curatore e co-autore del libro “Biodinamica: stregoneria o agroecologia” edito da Slow Food Editore nella collana “Terra Madre”.

Il volume è stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo Theodoli a Roma, con il sostegno di Demeter Italia, associazione con oltre 700 aziende agricole e alimentari biodinamiche, ed è stata l’occasione per ragionare su un modello produttivo rispettoso dell’ambiente e dell’uomo. Il libro di 176 pagine con l’introduzione di Carlin Petrini, nasce dalle polemiche legislative scoppiate l’anno scorso dopo il mancato riconoscimento della biodinamica, al pari del biologico, tra le tecniche sostenibili scientificamente approvate, scatenando un acceso dibattito nel mondo politico e tra gli attivisti e i sostenitori dell’agroecologia. Dodici firme autorevoli (oltre a Masini e Petrini, Erik W. Baars, Piero Bevilacqua, Sergio Maria Francardo, Marino Niola, Francesco Sottile, Simone Vieri e Adriano Zago) spiegano che cosa sia la biodinamica e perché non vada demonizzata ma vista come custode dei nostri fragili equilibri ambientali. La presentazione, a cui hanno partecipato tra gli altri esperti, giornalisti e rappresentanti istituzionali, è stata un’occasione per accrescere la consapevolezza sul metodo biodinamico di fare agricoltura e per instaurare un dialogo sui suoi aspetti etici e attuali. Marco Cerreto, membro della Commissione Agricoltura della Camera, ha affermato che “il governo dovrebbe porre attenzione alla biodinamica, un vero e proprio approccio agricolo dal punto di vista culturale e olistico”, mentre la deputata Maria Chiara Gadda, promotrice della legge sulle produzioni agricole con metodo biologico, ha sottolineato che occorre riprendere il discorso sull’agricoltura biodinamica proprio perché non è stata inclusa nella regolamentazione.”La biodinamica è un fenomeno su larga scala basato su un’economia reale: non si tratta solo di piccole aziende ma anche di imprese di dimensioni considerevoli che talvolta si basano su grandi numeri”. “Nei vari settori l’agroalimentare ha la priorità assoluta e occorre valorizzarlo, contrapponendosi a un’economia globalizzata dominata dai ‘big’” ha spiegato il presidente di Coldireti, Ettore Prandini, aggiungendo che “con la biodinamica è possibile porre l’accento sulla qualità del cibo e sulla biodiversità, patrimoni culturali del nostro Paese”. Concetto esteso dal docente della Sapienza di Roma, Simone Vieri, che ha evidenziato come “la nostra alimentazione è sempre più standardizzata e la biodinamica, con il suo approccio, potrebbe rappresentare una vera ‘alternativa’: ricercare un equilibrio nel settore agricolo costituisce la grande sfida per raggiungere la sostenibilità”.

“L’anno prossimo ci sarà il centenario di quelle che furono le 8 conferenze di Rudolf Steiner: dopo 100 anni, la biodinamica è rimasta la stessa, ovvero sinonimo di qualità e pratiche che orientano la scelta del consumatore” ha chiosato il presidente di Demeter Italia, Enrico Amico, ricordando che “ogni azienda Demeter (in primo luogo certificata biologica) rappresenta infatti un organismo in salute, e così lo sono anche i suoi ‘organi’: suolo, piante, animali e agricoltore, quest’ultimo maestro d’orchestra di un sistema integrato dove tutto è in armonia”.

Bce, Visco: non siamo lontani da una fase di stabilizzazione del livello dei tassi di interessi

Bce, Visco: non siamo lontani da una fase di stabilizzazione del livello dei tassi di interessiRoma, 13 lug. (askanews) – Non siamo lontani da una fase di stabilizzazione del livello dei tassi. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ospite di Sky Tg 24. Sul fronte di tassi “una volta che abbiamo raggiunto il livello corretto” “bisogna mantenerlo per un po’ e non credo che siamo molto lontani”, ha spiegato Visco. Quanto alla possibilità di arrivare ad una pausa nei rialzi dei tassi, prima della fine dell’anno, il governatore ha affermato: “Sicuramente”.

Comunque “è giusto per tornare a prezzi che noi definiamo stabili, tenere un orientamento restrittivo” e “noi manterremo questa restrizione per un po”. Su un altro fronte, ha ricordato Visco, il Pnrr “è un programma importante” e “avremmo un prodotto complessivo più alto di due punti percentuali nel 2026”. “Non bisogna abbassare la guardia – ha spiegato Visco – e fare quello che il programma aveva come obiettivo, ci possono essere revisioni e discussioni con la Commissione”, ma “la prima verifica” deve essere interna.

Lavrov: gli F-16 Usa all’Ucraina rappresentano una minaccia “nucleare” per Mosca

Lavrov: gli F-16 Usa all’Ucraina rappresentano una minaccia “nucleare” per MoscaRoma, 13 lug. (askanews) – Mosca considererà il fatto stesso del trasferimento di caccia americani F-16 in Ucraina come una minaccia nella sfera nucleare. Lo ha affermato in un’intervista a Lente.ru il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Il capo della diplomazia di Mosca ha sottolineato che gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato stanno creando il rischio di uno scontro armato diretto con la Russia, le cui possibili conseguenze ha definito catastrofiche. “Nel corso delle ostilità, i nostri militari non decideranno se ogni velivolo specifico del tipo precisato sia equipaggiato o meno per la consegna di armi nucleari. Il fatto stesso della comparsa di tali sistemi nelle forze armate ucraine sarà da noi considerato una minaccia dall’Occidente nella sfera nucleare”, ha commentato il ministro. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che la Russia utilizzi armi nucleari nel conflitto ucraino, Lavrov ha ricordato che gli scenari per l’uso di tali armi sono chiaramente definiti nella dottrina militare russa.

“Allo stesso tempo, vorrei richiamare l’attenzione sul fatto che gli Stati Uniti e i loro satelliti della Nato stanno creando rischi di uno scontro armato diretto con la Russia, e questo è irto di conseguenze catastrofiche”, ha sottolineato.

Diritti tv del campionato di Serie A, l’Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 milioni

Diritti tv del campionato di Serie A, l’Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 milioniRoma, 13 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria relativa ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. In base ai ricavi derivanti alle due società dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim per 760.776,82 euro e Dazn per 7.240.250,84 euro. Si ricorda che, per il triennio 2021-2024, a seguito della gara indetta dalla Lega Calcio nel 2021, il titolare dei diritti tv è Dazn.

Secondo l’Autorità l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con suoi concorrenti nel settore delle telecomunicazioni, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive in atto nel settore delle TLC nei mercati dei servizi di connettività e della vendita al dettaglio dei servizi televisivi a pagamento. In virtù dell’accordo, infatti, Tim ha commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti, comprensiva dei contenuti di TimVision e di Dazn e del servizio di connettività. Si trattava, inoltre, di un’offerta suscettibile di sottrarre ai concorrenti di Tim, attivi nei mercati delle comunicazioni elettroniche, la possibilità di associare ai propri servizi di connettività contenuti di particolare pregio, come i diritti per la visione delle partite del campionato di Serie A per il triennio 2021-2024, limitando la capacità di esercitare una pressione concorrenziale nei confronti della stessa Tim. Peraltro alcune clausole risultavano idonee a limitare le opzioni commerciali di Dazn in relazione allo sviluppo di offerte di contenuti audiovisivi su altre piattaforme tecnologiche. Gli effetti dell’accordo, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’esclusiva, sono durati circa un mese, in quanto sterilizzati dal tempestivo avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità avvenuto il 6 luglio 2021. Il contestuale sub-procedimento cautelare, intervenuto a ridosso dell’avvio della prima stagione calcistica del triennio 2021-2024, ha infatti impedito il protrarsi degli effetti dell’intesa, in quanto ad agosto 2021 Tim e Dazn hanno interrotto l’applicazione delle clausole contestate. L’originario accordo è stato poi sostituito da un nuovo contratto, stipulato il 4 agosto 2022, che ha eliminato del tutto l’esclusiva.

In tal modo, si è consentito a tutti gli operatori interessati, tra i quali Sky, di concludere partnership con Dazn e, quindi, di offrire in combinazione servizi di connettività e contenuti audiovisivi relativi al campionato di calcio di Serie A.

Osservatorio Nestlé: la Cucina Futurista è ancora tra noi

Osservatorio Nestlé: la Cucina Futurista è ancora tra noiMilano, 13 lug. (askanews) – La cucina futurista influenza ancora oggi le nostre abitudini alimentari, anche se i gusti e la consapevolezza alimentare degli italiani si stanno evolvendo verso una cucina ugualmente originale e ricca ma più sana, che tiene conto delle influenze di altre culture e dell’accresciuta informazione in merito ad un’alimentazione equilibrata. E’ quanto emerge da molti studi dell’Osservatorio Nestlé, che dal 2009, sonda i comportamenti e gli stili di vita e di alimentazione del nostro Paese. Tanto da arrivare a parlare di una nuova cucina Mediterranea-Futurista.

Grazie all’incondizionata passione italiana nei suoi confronti, la pasta è sopravvissuta alla bizzarria della cucina futurista dei primi del 1900 che ne auspicava l’abolizione. Ma la pasta non era l’unica stravaganza presa di mira dal movimento: i futuristi hanno infatti cercato di diffondere un tipo di cucina fuori dagli schemi che, semplificandone i principi, potremmo riassumere con l’abolizione (pasta a parte) delle posate e dei condimenti tradizionali, la proposta di accostamenti estremamente audaci di ingredienti, ricette dai nomi singolari e con un originale modo di presentarle, un approccio al cibo sicuramente innovativo per l’epoca. Un retaggio culturale che ci ha influenzato tutti, anche chi chef non è se, come emerso dall’ultimo studio dell’Osservatorio Nestlé, il 63%, quindi la maggior parte degli italiani e in primis i 25-34enni, alla domanda diretta “Conosci la cucina futurista?” afferma senza esitazioni di conoscerla, a fronte del rimanente 37% che ne sa molto poco, soprattutto nel range di età 45-64, probabilmente meno desiderosi di spingersi oltre la cucina classica oppure meno curiosi di sperimentare. Ma a seguire i principi propri della cucina futurista è proprio l’85% degli italiani (prevalentemente donne, 87%) che ritiene cruciale l’armonia tra forma e colore nella presentazione di un piatto. Effettivamente questo principio si è ormai diffuso e sono molti ad affermare che nutrire gli occhi e stimolare la fantasia prima di stimolare il palato, rende il pasto un’esperienza che va oltre il semplice nutrimento.

“Il manifesto della cucina futurista – ha detto Giuseppe Fatati, presidente dell’Osservatorio Nestlé e presidente di Italian Obesity Network – sovverte i comportamenti e il modo abituale di consumare il pasto. Marinetti scrive: ‘Consultiamo le nostre labbra, la nostra lingua, il nostro palato, le nostre papille gustative le nostre secrezioni ghiandolari ed entriamo genialmente nella chimica gastrica’. Questa affermazione contiene una intuizione geniale! Solo recentemente è stato dimostrato che i recettori del gusto sono presenti non solo nel cavo orale ma anche, ad esempio, nel tratto gastroenterico e sono in grado di influenzare la risposta endocrino metabolica al cibo. Il Manifesto della cucina futurista si proponeva di rompere gli schemi e superare l’alimentazione tradizionale attraverso i sapori, i colori, gli odori e i rumori. Il piatto con le vivande come opera d’arte. Attualmente, possiamo suggerire forse un po’ troppo arditamente, che è in atto un armistizio perché nella cucina moderna i prodotti base rimangono quelli tradizionali (tavola del contadino), le porzioni e i grassi seguono gli indirizzi delle linee guida per una sana alimentazione (dieta mediterranea), i piatti sono ben guarniti, gli accoppiamenti arditi dolce salato non dispiacciono e in cucina vengono utilizzati strumenti tecnologici”.

Key Value stringe un accordo con Grand per consulenze green alle aziende

Key Value stringe un accordo con Grand per consulenze green alle aziendeMilano, 13 lug. (askanews) – Key Value, società del gruppo Key Partner specializzata nel management consulting, ha stretto una collaborazione con la Green academy for the new deal, volta a rafforzare le proprie competenze consulenziali in ottica green e supportare i propri clienti, organizzazioni pubbliche e private, nel loro percorso di evoluzione ecologica e digitale.

A livello nazionale, si tratta della prima partnership siglata con Grand da una società che opera nel settore della consulenza direzionale. Grand è la prima academy italiana patrocinata dall’Unione Europea che, mettendo a disposizione piani di formazione sulla strategia del Green deal europeo, del pacchetto Fit for 55, del REPowerEU e della strategia dell’idrogeno, mira a ridurre l’impronta di carbonio delle imprese, a renderle più competitive, aumentarne la redditività nel medio-lungo termine e agevolarne l’accesso ai fondi europei. Grazie a questo accordo, i professionisti di Key Value potranno mettere a disposizione dei propri clienti tutta una serie di servizi calibrati sulla base delle strategie indicate dalla Commissione Europea per uno sviluppo sostenibile, con particolare attenzione al tema dell’idrogeno.

“Con grande orgoglio annunciamo questa partnership con Grand – dichiara Alessandro Petrillo, Ceo di Key Value – la prima in Italia del suo genere. Siamo consapevoli di come i paradigmi della consulenza direzionale debbano necessariamente adattarsi anche ai momenti storici che viviamo, alle esigenze del Pianeta e della collettività, che ora vedono al primo posto lo sviluppo sostenibile. Per questo abbiamo scelto questo prestigioso partner, di cui condividiamo i valori e con cui saremo in grado di offrire ai nostri clienti un servizio ancora più peculiare e innovativo, aprendo una strada che ci auguriamo possa essere seguita da tanti altri player di mercato”.

Diritti serie A, Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 mln

Diritti serie A, Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 mlnRoma, 13 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria relativa ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. In base ai ricavi derivanti alle due società dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim per 760.776,82 euro e Dazn per 7.240.250,84 euro. L’Antitrust ricorda che per il triennio 2021-2024, a seguito della gara indetta dalla Lega Calcio nel 2021, il titolare dei diritti tv è Dazn.

Secondo l’Autorità l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con suoi concorrenti nel settore delle telecomunicazioni, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive in atto nel settore delle Tlc nei mercati dei servizi di connettività e della vendita al dettaglio dei servizi televisivi a pagamento. In virtù dell’accordo, infatti, Tim ha commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti, comprensiva dei contenuti di TimVision e di Dazn e del servizio di connettività. Si trattava, inoltre, di “un’offerta suscettibile di sottrarre ai concorrenti di Tim, attivi nei mercati delle comunicazioni elettroniche, la possibilità di associare ai propri servizi di connettività contenuti di particolare pregio, come i diritti per la visione delle partite del campionato di Serie A per il triennio 2021-2024, limitando la capacità di esercitare una pressione concorrenziale nei confronti della stessa Tim. Peraltro alcune clausole risultavano idonee a limitare le opzioni commerciali di Dazn in relazione allo sviluppo di offerte di contenuti audiovisivi su altre piattaforme tecnologiche”.

Gli effetti dell’accordo, “con particolare riferimento a quelli derivanti dall’esclusiva, sono durati circa un mese, in quanto sterilizzati dal tempestivo avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità avvenuto il 6 luglio 2021”. Il contestuale sub-procedimento cautelare, intervenuto a ridosso dell’avvio della prima stagione calcistica del triennio 2021-2024, “ha infatti impedito il protrarsi degli effetti dell’intesa, in quanto ad agosto 2021 Tim e Dazn hanno interrotto l’applicazione delle clausole contestate. L’originario accordo è stato poi sostituito da un nuovo contratto, stipulato il 4 agosto 2022, che ha eliminato del tutto l’esclusiva”. In tal modo, “si è consentito a tutti gli operatori interessati, tra i quali Sky, di concludere partnership con Dazn e, quindi, di offrire in combinazione servizi di connettività e contenuti audiovisivi relativi al campionato di calcio di Serie A”.

Sciopero dei treni dimezzato, finisce alle 15 di oggi (Salvini precetta e i sindacati protestano)

Sciopero dei treni dimezzato, finisce alle 15 di oggi (Salvini precetta e i sindacati protestano)Milano, 13 lug. (askanews) – Lo sciopero dei treni è stato dimezzato: durerà fino alle 15 di oggi (ma con il rischio di ripercussioni anche oltre questo orario). Lo sciopero nazionale, proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie, è stato ridotto a 12 ore, a seguito dell’ordinanza emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il Mit ha inviato ieri ai sindacati “un provvedimento di riduzione della durata delle astensioni già proclamate per domani, giovedì 13 luglio 2023, dalle 3 del mattino fino alle 2 di venerdì 14. Con il provvedimento firmato da Matteo Salvini lo sciopero terminerà alle ore 15”. Il ministro, ha deciso di prendere questa misura “anche alla luce dell’assicurazione – maturata durante il tavolo convocato al dicastero di Porta Pia e di cui Salvini si fa garante – dell’immediata ripresa delle trattative sindacali su tutti i punti oggetto dell’agitazione. Non solo. Il Mit ha agito anche in base a una nota della Commissione Garanzia Scioperi”. Salvini, in una dichiarazione video alla stampa, ha spiegato di aver firmato l’ordinanza che dimezza lo sciopero, “perché lasciare a piedi un milione di italiani, di pendolari, di lavoratrici e di lavoratori, un giovedì di luglio con temperature fino ai 35 gradi era impensabile”. “Quindi – ha aggiunto il ministro – mi adopererò perché le aziende incontrino i sindacati per arrivare a dare soddisfazione ai lavoratori delle ferrovie italiane senza però lasciare a piedi centinaia di migliaia di italiani che non ne hanno colpa”.

Dura la protesta dei sindacati. “La precettazione è un’iniziativa, vergognosa, sbagliata e illegittima”, ha dichiarato il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, spiegando che “le proclamazioni degli scioperi sono a conoscenza del Ministero dei Trasporti dall’8 e dal 22 giugno, in questi 34 giorni nulla è stato fatto per evitarli mentre vi era tutto il tempo e la disponibilità per farlo”. I tavoli convocati da Mit ieri, che non hanno prodotto i risultati sperati, sono stati giudicati tardivi e – ha sottolineato il segretario generale della Filt – “l’impressione generale è di un Ministero che prova a recuperare tempo perso quando ormai è troppo tardi. Treni ed aerei sono già stati cancellati in previsione dello sciopero e quindi in ogni caso non saranno evitati i disagi ai viaggiatori che vanno imputati a chi ha portato le trattative ad un punto morto”. E “i lavoratori protestano per il rinnovo di due contratti nazionali e per una vertenza nella più grande azienda di trasporto del paese, altro che micro rivendicazioni come le definisce il Ministro e, se si fossero date risposte, avrebbero evitato di perdere salario con uno sciopero”.

“Ricorreremo nelle sedi giudiziarie competenti per impugnare questo provvedimento che contrasta pesantemente con il diritto allo sciopero previsto dalla nostra Costituzione”, hanno affermato il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Roberto Napoleoni, ricordando che “lo sciopero, sia quello di Trenitalia che Italo-Ntv era stato proclamato da tempo e con l’approvazione del Garante sugli scioperi”, e il ministero, “fuori tempo massimo” ha deciso di convocare “un tavolo assolutamente inconcludente che non ha portato a nessuna soluzione per le lavoratrici e i lavoratori”. “Comprendiamo i buoni intenti, seppure molto tardivi, che hanno spinto il ministro Salvini a convocare i sindacati e le imprese ferroviarie nel tentativo estremo di rinviare l’azione di sciopero programmata dalle ore 03.00 di questa notte. Ma facciamo davvero fatica a capire la scelta della precettazione, con cui il ministro ha dimezzato l’iniziativa di protesta e imposto ai lavoratori di riprendere le attività alle 15.00”, hanno commentato il segretario generale Fast Confsal, Pietro Serbassi.

Trenitalia, nel prendere atto dell’ordinanza, ha però avvertito che lo sciopero “potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia”, e gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, sottolinea, “potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero”. Durante lo sciopero “sarà comunque programmata l’effettuazione di alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, consultabili su trenitalia.com”. Informazioni su collegamenti e servizi sono diffusi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle biglietterie self-service e presso le agenzie di viaggio convenzionate.

Il vertice Nato di Vilnius, Zelensky: torniamo a casa con un buon risultato

Il vertice Nato di Vilnius, Zelensky: torniamo a casa con un buon risultatoMilano, 13 lug. (askanews) – “Torniamo a casa con un buon risultato per il nostro paese e, cosa molto importante, per i nostri guerrieri. Un buon rinforzo con le armi. È molto importante: per la prima volta dall’indipendenza, abbiamo costituito una base di sicurezza per l’Ucraina nel suo cammino verso la NATO. Si tratta di concrete garanzie di sicurezza confermate dalle prime 7 democrazie del mondo. Mai prima d’ora abbiamo avuto una tale base di sicurezza, e questo è il livello del G7. Su questa base, costruiremo una nuova architettura giuridicamente vincolante di trattati di sicurezza bilaterali con i paesi più potenti”, lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nel video diffuso sui social dopo la fine del vertice NATO a Vilnius.

“Cosa molto importante – ha aggiunto Zelensky – durante questi due giorni del vertice, abbiamo messo a tacere ogni dubbio e ambiguità sulla presenza dell’Ucraina nella NATO. Lo farà! Per la prima volta, non solo tutti gli alleati sono d’accordo su questo, ma una maggioranza significativa nell’Alleanza sta spingendo con forza per questo. Mai prima d’ora le parole “sei uguale tra pari” per l’Ucraina da parte di altri membri della NATO sono suonate veramente significative. Ora tutti capiscono che questo è un dato di fatto. Uguali tra uguali. E riaffermeremo sicuramente questo fatto con la nostra vittoria. E con la nostra adesione alla NATO. In precedenza, i governanti russi volevano avere il proprio recinto davanti alla porta della NATO. Abbiamo lasciato questa ambizione russa ai margini della storia europea, dietro il recinto della nostra unità in Europa e, più in generale, nel mondo libero”.

Zelensky: maggioranza dei membri spinge per Ucraina nella NATO

Zelensky: maggioranza dei membri spinge per Ucraina nella NATOMilano, 13 lug. (askanews) – “Torniamo a casa con un buon risultato per il nostro paese e, cosa molto importante, per i nostri guerrieri. Un buon rinforzo con le armi. È molto importante: per la prima volta dall’indipendenza, abbiamo costituito una base di sicurezza per l’Ucraina nel suo cammino verso la NATO. Si tratta di concrete garanzie di sicurezza confermate dalle prime 7 democrazie del mondo. Mai prima d’ora abbiamo avuto una tale base di sicurezza, e questo è il livello del G7. Su questa base, costruiremo una nuova architettura giuridicamente vincolante di trattati di sicurezza bilaterali con i paesi più potenti”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nel video diffuso sui social dopo la fine del vertice NATO a Vilnius.

“Cosa molto importante – ha aggiunto Zelensky – durante questi due giorni del Vertice, abbiamo messo a tacere ogni dubbio e ambiguità sulla presenza dell’Ucraina nella NATO. Lo farà! Per la prima volta, non solo tutti gli alleati sono d’accordo su questo, ma una maggioranza significativa nell’Alleanza sta spingendo con forza per questo. Mai prima d’ora le parole “sei uguale tra pari” per l’Ucraina da parte di altri membri della NATO sono suonate veramente significative. Ora tutti capiscono che questo è un dato di fatto. Uguali tra uguali. E riaffermeremo sicuramente questo fatto con la nostra vittoria. E con la nostra adesione alla NATO. In precedenza, i governanti russi volevano avere il proprio recinto davanti alla porta della NATO. Abbiamo lasciato questa ambizione russa ai margini della storia europea, dietro il recinto della nostra unità in Europa e, più in generale, nel mondo libero”.