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Auto, l’Europa sfida la Cina con la prima gigafactory di Acc

Auto, l’Europa sfida la Cina con la prima gigafactory di AccMilano, 30 mag. (askanews) – L’Europa mette un primo tassello importante nel contrasto all’offensiva cinese sull’elettrico con l’inaugurazione della prima gigafactory a Douvrin, nel Nord della Francia realizzata da Acc, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft. “Abbiamo anni di ritardo su Asia e Cina, ma siamo orgogliosi di essere i primi in Europa ad aprire una gigafactory che ci fornirà soluzioni all’avanguardia necessarie per sopravvivere perché la lotta è dura e ci sarà una trasformazione darwiniana”, ha detto il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares che ha annunciato anche l’intenzione di costruire altre 2 gigafactory in Nord America, oltre alle due già previste in Usa e Canada.

“Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”, ha detto John Elkann presidente Stellantis presente all’inaugurazione come il Ceo di Mercedes, Ola Kallenius. Al loro fianco numerose figure istituzionali a sottolineare l’importanza della collaborazione fra paesi Ue. Fra questi Bruno Le Maire, ministro dell’Economia francese, Adolfo Urso, ministro dell?Industria e Made in Italy e Volker Wissing Ministro dei Trasporti della Germania. Sull’importanza di far fronte comune per affrontare le sfide dell’elettrico ha parlato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire. “Oggi è un grande giorno per l’industria europea e francese. Con partner chiave come Italia e Germania abbiamo creato la filiera strategica delle batterie per affrontare la sfida con la Cina che non ci farà sconti”, ha detto. Le Maire ha poi puntato il dito contro la normativa Euro 7 che “è inutile e dannosa e distrae risorse dagli investimenti nell’elettrico” e ha invocato “misure protezionistiche” per difendere le imprese e i prodotti europei. “L’Europa deve mostrare i muscoli e pensare a misure come l’Ira negli Stati Uniti” per attirare investimenti.

Di una “nuova fase” per l’industria europea ha parlato anche il ministro Urso che si è soffermato sull’importanza di rilanciare la produzione di auto. “Serve un quadro chiaro di politica industriale. Sono molto fiducioso del risultato che conseguiremo insieme a Stellantis”, ha detto. La gigafactory di Acc Douvrin sarà operativa nel secondo semestre 2023 con una capacità di 13 GWh e circa 300 dipendenti con l’obiettivo di arrivare a 40 GWh entro il 2030 e un organico di 2mila dipendenti. L’impianto, all’avanguardia, con consumi di acqua ridotti del 30% e rifiuti riciclabili al 90% e linee di assemblaggio automatizzate realizzate da Comau, è in grado di gestire tutto il ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime (litio, cobalto, manganese e nickel) alla realizzazione delle celle, e produrrà a regime 800mila batterie per circa 500mila veicoli elettrici l’anno.

Dopo Douvrin, Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici per Germania e Francia e 360 milioni per Termoli. Entro il 2030 saranno creati 6 mila posti di lavoro con una capacità totale 120 GWh che permetterà di produrre circa 2,4 milioni di batterie l’anno per equipaggiare circa 1,5 milioni di veicoli elettrici di Stellantis e Mercedes. Stellantis in Francia punta a produrre 12 modelli elettrici entro il 2024 con l’obiettivo di arrivare a una capacità di un milione di auto elettriche l’anno.

Roma, nuove regole su commercio in centro: verifica a fine 2023

Roma, nuove regole su commercio in centro: verifica a fine 2023Roma, 30 mag. (askanews) – L’Assemblea Capitolina ha approvato con 34 voti, di cui 31 favorevoli e 3 astensioni, il nuovo regolamento per il commercio in sede fissa nell’area Unesco, il centro storico della Capitale. “Ho modificato il precedente regolamento in tutte le sue parti – spiega il primo firmatario del provvedimento, il presidente Pd della commissione capitolina Commercio Andrea Alemanni, agli esiti del voto – e Roma da oggi ha nuove regole, più semplici e serie da rispettare”.

Da subito, dunque, scatta il divieto di attività come sexy shop, lavanderie, compro oro e sale da gioco, mentre vengono tutelate attività come librerie, antiquari, erboristerie, le botteghe storiche e le boutique d’alta moda. Sono bloccate per tre anni le aperture di nuovi minimarket e fino al 31 dicembre del 2023 quelle di laboratori artigianali, sui quali sono concentrate le preoccupazioni degli abitanti dell’area, esasperati dal proliferare di pizzerie al taglio, spacci di alcolici, gelaterie e fast food. “A fine anno aggiorneremo gli indici su uno studio che seguirò personalmente e regoleremo nuovamente le aperture in zona Unesco che ora avranno veri voncoli di serietà nei trasferimenti e dei parametri di qualità nei controlli a monte”, ha assicurato Alemanni. Non sarà possibile, secondo le nuove regole, anche per trasferimento di altro esercizio già operante in area Unesco, aprire supermercati sotto i 2.500 metri quadri, minimarket più piccoli di 100 metri quadri e laboratori artigianali con meno di 80 metri quadri. Nell’area Unesco i minimarket non potranno offrire il servizio di ‘moneytransfer’, centro telefonico o cambio valuta, e i laboratori artigianali non potranno godere di una superfice per il consumo sul posto dei prodotti superiore al 25% di quella occupata dall’intero esercizio. Anzi: se c’è consumo sul posto dovranno dotarsi di servizi igienici.

Per garantire il decoro non si potranno stoccare merci o esporre alcolici nelle vetrine; stop a richiami luminosi e segnali, insegne escluse, tranne che a Natale; no ai carrelli, ai contenitori e agli oggetti esposti al di fuori dei negozi. Dalle opposizioni hanno garantito voto favorevole la Lista Calenda e il M5S. “È stato un grande lavoro, anche se un po’ con il fiato sospeso – ha dichiarato in Aula la consigliera di LC Flavia De Gregorio -. Ci sono stati contrasti ma ci siamo dati il respiro di sei mesi per capire che città vogliamo, a fronte di un’identità dei rioni da preservare, il turismo da qualificare ma non a scapito dei residenti, ridottisi del 40%, che vanno preservati”. “Una giornata che poteva andare molto male – ha sottolineato il consigliere M5S Daniele Diaco – ma alla fine sono state accolte le istanze dei cittadini e di un’opposizione che vuole che il centro di Roma sia una risorsa di livello per la Capitale”.

Il gruppo di Fdi si è astenuto “per i troppi ‘avanti e indietro’ della maggioranza – ha detto il capogruppo Giovanni Quarzo -. Riconosciamo la buona volontà e la condivisione finale, ma vogliamo capire quale è la direzione nella quale vogliamo andare dopo queste ore di grande confusione”, ha aggiunto. Si riferiva alla lunga riunione di maggioranza, durata dalle 11 del mattino, ora di convocazione del Consiglio, a oltre le 17, quando il relatore ha acconsentito, sotto il pressing dei colleghi, a introdurre la proroga al divieto di apertura di laboratori artigianali al 31 dicembre 2023, come chiedevano i comitati cittadini. Bocciatura del provvedimento da parte di Italia Viva: “Siamo arrivati a ridosso della scadenza delle vecchie regole, fissata a domani, e il testo presenta lacune frutto di dilettantismo politico, perché non si può arrivare a capovolgere, anche se lo volevamo, la linea politica della maggioranza a poche ore dal voto finale”, è stata la dura dichiarazione di voto della consigliera Francesca Leoncini. “Dopo un mese di lavoro serrato, grazie a chi ha contribuito a confrontarsi con il sottoscritto”, è il commento finale del relatore Alemanni.

Bankitalia, domani le ultime Considerazioni finali di Visco

Bankitalia, domani le ultime Considerazioni finali di ViscoRoma, 30 mag. (askanews) – I rappresentanti di banche, imprese e mondo del lavoro si ritroveranno domani a Roma per il tradizionale appuntamento delle Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, in occasione della pubblicazione della relazione annuale.

Si tratterà dell’ultimo evento di questo genere per Ignazio Visco, che già in occasione della recente Assemblea dei partecipanti al capitale dell’istituzione, lo scorso 31 marzo, aveva ricordato come a novembre lascerà la guida dell’Istituto, nel quale è entrato nel 1972. In attesa di conoscere quali saranno i temi toccati da Visco, è già possibile immaginare che oltre alle prospettive dell’economia, dell’Italia e dell’area euro, inflazione, stretta monetaria della Bce volta a farla rientrare, ricadute della stessa e necessità di condurla con prudenza saranno tra i temi chiave.

E mentre da mesi l’economia di tutta Europa sta pericolosamente camminando sul filo della recessione, anche la necessità di porre in essere misure per rafforzare il potenziale di crescita, in modo sostenibile, in particolare mediante il Pnrr, sarà oggetto di possibili richiami. E ancora, riforme, solidità del sistema bancario, lavoro, giovani, ambiente sono temi che tradizionalmente Visco tocca in questo importante evento. L’appuntamento è per le 10:30 a Via Nazionale.

Regione Lazio, Rocca: donne e disabilità, cooperare e includere

Regione Lazio, Rocca: donne e disabilità, cooperare e includereRoma, 30 mag. (askanews) – “Ci tenevo a salutare organizzatori e partecipanti del convegno “Donne tra disabilità, lavoro e sport”, tenutosi nella sede della giunta della regione Lazio e organizzato dall’associazione culturale Sinergie e Idee. Non è un caso che proprio oggi ci sia stata questa iniziativa, vista la Giornata mondiale della sclerosi multipla. Nella nostra complessa società è apparentemente difficile coniugare temi come l’essere donna, lavoratrice e sportiva, alle fragilità date da una malattia. Eppure, questo ricco e straordinario parterre dimostra esattamente il contrario: la disabilità non è un limite se, tutti insieme, cooperiamo per una realtà più inclusiva e partecipata. Come Regione ci impegniamo a sostenere non soltanto coloro che vivono sulla loro pelle la malattia, ma anche le famiglie e i caregiver. Insieme possiamo abbattere qualsiasi barriera e dare vita ad una vera e propria rivoluzione culturale”. Lo ha assicurato il presidente della regione Lazio Francesco Rocca.

Mattarella visita la Romagna alluvionata e assicura: non siete soli

Mattarella visita la Romagna alluvionata e assicura: non siete soliFaenza (Ravenna), 30 mag. (askanews) – “Non ho parole, posso soltanto dire ‘grazie’. Grazie per quello che avete fatto, per quello che state facendo e per quello che farete nelle prossime settimane”. Sono decine e decine le mani che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha stretto nella giornata dedicata alla Romagna ferita dall’alluvione di due settimane fa. Un incontro dietro l’altro, con gli agricoltori, con gli studenti, con i cittadini che a ogni tappa, da Modigliana a Forlì, da Cesena a Ravenna, lo hanno applaudito e gli hanno intonato l’inno per eccellenza da queste parti, quel “Romagna mia” che in queste ore risuona come un mantra.

Tante lacrime di gioia per la visita del presidente della Repubblica che ha ricambiato con grande affetto. Consapevole, però, che dietro a questa “pausa” dai lavori sulle strade, negli appartamenti, nelle scuole e nelle aziende, si nasconde una preoccupazione. L’ha espressa senza giri di parole il sindaco di Faenza, Massimo Isola, a conclusione della visita: “In questo momento di dolore ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo bisogno di risorse, di progetti specifici e immediati”. Il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che da commissario straordinario per il terremoto del 2012 ha dovuto gestire la ricostruzione, è ancora più esplicito: “Sappiamo che quando l’acqua si ritirerà, quando il fango sarà spalato anche nell’ultima parte in cui è ancora presente, non dobbiamo spegnere le luci e i riflettori, perché si rischierebbe di non vedere più il dramma che tutto ciò ha provocato”. Un messaggio che è suonato forte nella sala del Consiglio comunale di Faenza dove il presidente della Repubblica ha concluso la sua visita. “C’è un pericolo da evitare, che è grave, in questi casi sempre incombente: la tentazione di abbandonare, di arrendersi. Questo non fa parte della tradizione della Romagna, ma condizioni come quelle che si sono create potrebbero creare questo rischio che va assolutamente scongiurato e lo si scongiura con tempi veloci di rilancio e ripresa, con la concretezza veloce della ripresa e del riavvio”. Dal governo Meloni sono arrivati segnali concreti già dai primi giorni dell’emergenza. E da Mattarella è arrivata un’altra rassicurazione: “Io sarò accanto al governo. Non dovete avere paura di rimanere soli, non lo sarete”.

Mattarella ha elogiato l’operato dei sindaci che nelle ore più drammatiche, “in una condizione totalmente imprevista”, si sono trovati ad “assumere decisioni coraggiose, alle volte del tutto nuove”. Scelte che si sono rivelate “fondamentali” per infondere coraggio ai “cittadini smarriti” per i danni causati dalle esondazioni dei fiumi. “Questo territorio – ha aggiunto il Capo dello Stato – è fondamentale per la nostra economia e il nostro paese. Nella Romagna c’è una spinta all’attività produttiva, alla vita sociale e al turismo del nostro Paese che è di assoluta priorità. Per questo è interesse nazionale la ripresa di questo territorio”. Lo ha detto ai sindaci e lo ha ripetuto agli imprenditori e agli agricoltori che ha incontrato per strada. “Ecco questi sono alcuni dei nostri prodotti che siamo riusciti a salvare dall’alluvione”, gli hanno detto alcuni rappresentanti delle associazioni agricole mentre donavano chi un cesto di frutta, chi verdure e chi una bottiglia di Sangiovese. “Non potremmo rinunciare alla ricchezza di questi prodotti per il nostro paese” ha detto Mattarella che ha ricevuto regali anche dagli studenti e dai volontari: un disegno, la giacca arancione dei volontari della Pubblica assistenza e un gilet giallo della Protezione civile. Una giornata in cui è risuonata più volte la parole “unità” (delle istituzioni), “coraggio” e “determinazione”. In piazza, a Forlì, arriva l’eco delle parole del ministro alla Protezione civile Musumeci che lamenta l’assenza del governo accanto a Mattarella. Dal Quirinale una risposta secca, per non rovinare una giornata di “speranza”: “Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del proprio settennato”.

Mattarella ha visitato la Romagna alluvionata. “Non siete soli”

Mattarella ha visitato la Romagna alluvionata. “Non siete soli”Faenza (Ravenna), 30 mag. (askanews) – “Non ho parole, posso soltanto dire ‘grazie’. Grazie per quello che avete fatto, per quello che state facendo e per quello che farete nelle prossime settimane”. Sono decine e decine le mani che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha stretto nella giornata dedicata alla Romagna ferita dall’alluvione di due settimane fa. Un incontro dietro l’altro, con gli agricoltori, con gli studenti, con i cittadini che a ogni tappa, da Modigliana a Forlì, da Cesena a Ravenna, lo hanno applaudito e gli hanno intonato l’inno per eccellenza da queste parti, quel “Romagna mia” che in queste ore risuona come un mantra.

Tante lacrime di gioia per la visita del presidente della Repubblica che ha ricambiato con grande affetto. Consapevole, però, che dietro a questa “pausa” dai lavori sulle strade, negli appartamenti, nelle scuole e nelle aziende, si nasconde una preoccupazione. L’ha espressa senza giri di parole il sindaco di Faenza, Massimo Isola, a conclusione della visita: “In questo momento di dolore ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo bisogno di risorse, di progetti specifici e immediati”. Il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che da commissario straordinario per il terremoto del 2012 ha dovuto gestire la ricostruzione, è ancora più esplicito: “Sappiamo che quando l’acqua si ritirerà, quando il fango sarà spalato anche nell’ultima parte in cui è ancora presente, non dobbiamo spegnere le luci e i riflettori, perché si rischierebbe di non vedere più il dramma che tutto ciò ha provocato”.Un messaggio che è suonato forte nella sala del Consiglio comunale di Faenza dove il presidente della Repubblica ha concluso la sua visita. “C’è un pericolo da evitare, che è grave, in questi casi sempre incombente: la tentazione di abbandonare, di arrendersi. Questo non fa parte della tradizione della Romagna, ma condizioni come quelle che si sono create potrebbero creare questo rischio che va assolutamente scongiurato e lo si scongiura con tempi veloci di rilancio e ripresa, con la concretezza veloce della ripresa e del riavvio”. Dal governo Meloni sono arrivati segnali concreti già dai primi giorni dell’emergenza. E da Mattarella è arrivata un’altra rassicurazione: “Io sarò accanto al governo. Non dovete avere paura di rimanere soli, non lo sarete”.

Mattarella ha elogiato l’operato dei sindaci che nelle ore più drammatiche, “in una condizione totalmente imprevista”, si sono trovati ad “assumere decisioni coraggiose, alle volte del tutto nuove”. Scelte che si sono rivelate “fondamentali” per infondere coraggio ai “cittadini smarriti” per i danni causati dalle esondazioni dei fiumi. “Questo territorio – ha aggiunto il Capo dello Stato – è fondamentale per la nostra economia e il nostro paese. Nella Romagna c’è una spinta all’attività produttiva, alla vita sociale e al turismo del nostro Paese che è di assoluta priorità. Per questo è interesse nazionale la ripresa di questo territorio”. Lo ha detto ai sindaci e lo ha ripetuto agli imprenditori e agli agricoltori che ha incontrato per strada. “Ecco questi sono alcuni dei nostri prodotti che siamo riusciti a salvare dall’alluvione”, gli hanno detto alcuni rappresentanti delle associazioni agricole mentre donavano chi un cesto di frutta, chi verdure e chi una bottiglia di Sangiovese. “Non potremmo rinunciare alla ricchezza di questi prodotti per il nostro paese” ha detto Mattarella che ha ricevuto regali anche dagli studenti e dai volontari: un disegno, la giacca arancione dei volontari della Pubblica assistenza e un gilet giallo della Protezione civile.Una giornata in cui è risuonata più volte la parole “unità” (delle istituzioni), “coraggio” e “determinazione”. In piazza, a Forlì, arriva l’eco delle parole del ministro alla Protezione civile Musumeci che lamenta l’assenza del governo accanto a Mattarella. Dal Quirinale una risposta secca, per non rovinare una giornata di “speranza”: “Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del proprio settennato”.

 

Landini (Cgil) dopo l’incontro col governo: avanti con la mobilitazione

Landini (Cgil) dopo l’incontro col governo: avanti con la mobilitazioneRoma, 30 mag. (askanews) – “Da un lato consideriamo importante questa convocazione, che c’è stata grazie alla nostra mobilitazione, ma ad oggi non ci sono risultati. Per quello che ci riguarda bisogna proseguire la mobilitazione nel Paese”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. “Abbiamo già deciso insieme a tante associazioni che il 24 giugno ci sarà una manifestazione nazionale a Roma sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro, che è un tema centrale – ha aggiunto – decideremo tutto quello che è necessario senza escludere nessuna iniziativa”.

Il 21 giugno a Grinzane Cavour c’è il “Food and wine tourism forum”

Il 21 giugno a Grinzane Cavour c’è il “Food and wine tourism forum”Milano, 30 mag. (askanews) – Mercoledì 21 giugno, il Castello di Grinzane Cavour (Cuneo), ospita il “Food & wine tourism forum” (Fwtf), il principale evento italiano dedicato all’innovazione nel turismo enogastronomico.

Organizzato dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’iniziativa giunta alla sesta edizione, prevede una serie di incontri con al centro il tema “Prospect”, per riflettere e per indagare insieme con diversi esperti i legami tra turismo innovazione, nuove tecnologie, accelerazione digitale e sviluppo sostenibile. Incontri con una ventina di speaker, che si susseguono in quattro diverse sale, orientati alla strategia e arricchiti da dati di scenario e da case history nazionali e internazionali.

Nato nel 2018 il Fwtf approfondisce i principali temi sui quali gli operatori del settore “food and wine” sono chiamati a confrontarsi.

Meloni a sindacati: risorse scarse, scegliamo insieme priorità

Meloni a sindacati: risorse scarse, scegliamo insieme prioritàMilano, 30 mag. (askanews) – Le risorse non sono sufficienti per tutte gli interventi necessari, quindi bisogna scegliere le priorità. E Giorgia Meloni ai sindacati dice: “Vogliamo provare a fare insieme queste scelte?”. A quanto si apprende, la presidente del Consiglio avrebbe chiuso così l’incontro con i sindacati a palazzo Chigi, primo di una serie di tavoli con le parti sociali sulle riforme che il governo ha in cantiere.

“In chiusura confermo quanto detto in apertura, voglio provare ad andare ancora di più nel profondo, anche l’approccio pregiudiziale non mi stupisce ma non mi preoccupa. Mi interessa entrare nel merito delle cose, che significa il richiamo alla responsabilità. Quando ci si mette al tavolo bisogna scegliere le priorità con le risorse di cui si dispone. Mi interessano tutti i temi che sollevate – ha detto Meloni – e se avessi le risorse avrei già fatto tutto, ma mettendo insieme tutte le richieste si arriva a decine di miliardi. Occorre fare delle scelte che puntano sul moltiplicatore più alto. Le scelte vanno fatte, quindi il punto è: vogliamo provare a fare insieme queste scelte?”. Auspica Meloni: “Mi piacerebbe avere un coinvolgimento che non fosse di pregiudizio, nell’interesse non del singolo ma della Nazione. Se c’è una volontà reale di fare qualcosa si possono trovare le soluzioni giuste. Voglio provare a capire se nel merito vogliamo avere un approccio costruttivo pur nel rispetto delle differenze. Possiamo ragionare sulle grandi strategie assumendoci tutti le responsabilità. La volontà del governo c’è ed è visibile”.

Ferrari, Vasseur: “In Spagna dovremo reagire”

Ferrari, Vasseur: “In Spagna dovremo reagire”Roma, 30 mag. (askanews) – La Ferrari prova a ripartire dalla Spagna dopo il deludente week end di Monaco chiuso con il sesto posto di Leclerc e l’ottavo di Sainz. Barcellona dove, assicura il Team Manager del Cavallino Vasseur, arriveranno degli aggiornamenti. “Stiamo lavorando duramente, porteremo degli aggiornamenti – dice – ma questo non vuol dire cambiare filosofia”, ha detto il team principal nell’incontro online con i giornalisti che anticipa il weekend di gara, una prova dalla quale ci si attende un andamento diverso da quello di domenica scorsa. Su Monte-Carlo, Vasseur è stato chiaro: “Abbiamo commesso degli errori, ma nessun disastro, non è stata una questione di feeling. Quello che è accaduto sarebbe stato frustrante per chiunque, figuriamoci per chi, come Leclerc, correva a casa sua. Ma è in questi casi che dobbiamo tenere la testa alta. La stagione è ancora lunga e non è certo l’unica in calendario. Dobbiamo ripartire a Barcellona sperando di fare un grande fine settimana. Sabato abbiamo commesso un errore che ci è costato caro perché credo che partendo dalla terza posizione la nostra avrebbe potuto essere una gara diversa. Dobbiamo imparare da questa situazione. Non sto cercando di trovare scuse, ma dobbiamo rivedere completamente la situazione”. Sugli aggiornamenti: “Penso ci sia margine di miglioramento in termini di prestazione, d’altra parte sarebbe un errore durante la stagione cambiare del tutto quella che è la base. Spero faremo un passo avanti a Barcellona, ma non sarà la fine dello sviluppo dell’auto in termini di aggiornamenti. Per i piloti è stato difficile trovare il limite, oggi stiamo lavorando per sviluppare l’area delle sospensioni. Gli aggiornamenti della Mercedes? Tutti sono concentrati sul proprio sviluppo e sarebbe un errore fare confronti tra il modo in cui i team approcciano agli aggiornamenti, credo che ognuno stia spingendo”. Pance, fondo e sospensione. Un pacchetto che dovrebbero rendere la guida della SF-23 meno complicata.