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Montagna, Calderoli: 11 mln per impianti risalita e piste sci

Montagna, Calderoli: 11 mln per impianti risalita e piste sciRoma, 25 mag. (askanews) – “Via libera all’iniziativa ‘Energia in vetta’: una serie di misure per sostenere concretamente gli impianti di risalita e le piste da sci, dal valore complessivo di circa 11 milioni. Un incentivo promosso dagli Affari Regionali che è rivolto ai gestori di queste infrastrutture sportive, per garantire il loro funzionamento anche alla luce dei maggiori costi sostenuti nella stagione invernale appena trascorsa. Vogliamo dare ancora una volta un segnale tangibile di vicinanza, supporto e aiuto a queste realtà che sono un’eccellenza per questi territori. L’iniziativa si inserisce infatti nel complesso di misure predisposte nell’interesse dei cittadini”. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Nordio: la riforma delle intercettazioni sarà radicale (ma in due tempi)

Nordio: la riforma delle intercettazioni sarà radicale (ma in due tempi)Roma, 25 mag. (askanews) – La riforma della disciplina delle intercettazioni “è smentita dalla realtà dei fatti” perchè “è una disciplina che è rimasta puramente platonica in quanto viene regolarmente violata”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time al Senato, sul tema delle intercettazioni. Il Guardasigilli ha poi aggiunto: “Il governo, per quanto di sua competenza – ma la parola finale spetterà al Parlamento – intende procedere in due momenti: il primo, molto a breve termine, con un disegno di legge, una riforma, che riguardi essenzialemente la tutela dei terzi in piu ampio programma di revisione del codice di procedura penale che noi auspichiamo essere ispirato al sistema accusatorio”.

“Ricordo che noi abbiamo un codice di procedura penale voluto da una medaglia d’argento della Resistenza, il professor Vassalli, che gode di pessima salute perchè è stato demolito varie volte da interventi legislativi e della Corte Costituzionale, anche riguardo le intercettazioni. E abbiamo un codice penale – ha sottolineato Nordio – che è ancora firmato da Benito Mussolini e da Vittorio Emanuele III che gode di ottima salute ed è stato ritenuto sempre compatibile con la nostra Costituzione”. Questo “è uno dei paradossi del nostro sistema giudiziario che è completamente sfasciato. “Intendiamo intervenire in tempi molto rapidi e prossimi in un settore limitato che tuteli sostanzialmente la privacy e in un tempo successivo, e in una prospetttiva piu ampia di riforma del codice di procedura penale, una radicale revisione del sistema delle intercattazioni che tuteli non soltanto la privacy ma anche la corretteza delle indagini”, ha concluso Nordio.

Resiste il “made in vetro”: cresce nel 2022 produzione packaging

Resiste il “made in vetro”: cresce nel 2022 produzione packagingRoma, 25 mag. (askanews) – Salute, gusto e sostenibilità sono i tre driver che spingono il “made in vetro”. Nel 2022, nonostante la crisi energetica e l’onda lunga del Covid, la produzione di bottiglie e vasi è aumentata per rispondere ai bisogni di sicurezza e di sostenibilità ambientale richieste dai consumatori, ma anche per accompagnare il successo dei prodotti a marchio Italia che ha visto sempre più bottiglie di vino, e soprattutto spumante, prendere la via dell’estero. La produzione di bottiglie è aumentata dell’1,5% immettendo sul mercato oltre 2 miliardi di “pezzi”, e quella di vasetti del 2,5%. Ma per riportare il settore sulla strada della normalità ci sono ancora alcuni fattori critici: la volatilità dei prezzi energetici e l’aumento del prezzo del rottame a livelli mai raggiunti in precedenza, passando da circa 25 Euro/ton a 200 Euro/ton. Questo aumento, oltre ad incidere sul costo dei contenitori (il rottame rappresenta, nella media circa la metà delle materie prime usate per la produzione di vetro e  1/3 del costo di produzione), pone un rischio in termini di mantenimento degli obiettivi di riciclo e di circolarità del settore: il costo di utilizzo del rottame ha ormai superato, infatti, quello della materia prima.

L’aggiornamento dei dati di produzione del packaging in vetro e il check up sullo stato di salute del settore è stato fornito da Assovetro, l’Associazione nazionale dei produttori di vetro aderente a Confindustria. “Nonostante il perdurare di fattori critici, l’industria del packaging in vetro – ha dichiarato Roberto Cardini, Presidente della sezione contenitori di Assovetro – ha continuato a crescere. Il 2023 dovrebbe essere un anno di assestamento per permetterci di affrontare le sfide del futuro dell’industria del packaging in vetro, come quella della decarbonizzazione con la ricerca di nuovi vettori energetici”. Riciclo e riuso possono convivere per perseguire fino in fondo la circolarità nel settore del packaging alimentare in vetro. La bozza di Regolamento Ue sugli imballaggi si focalizza sul riuso, una sfida, questa, che deve rimodulare le abitudini dei consumatori, la logistica e la creazione di nuovi modelli di business. Nel 2021 il riuso ha interessato 186.000 tonnellate di contenitori in vetro. Proprio le caratteristiche del vetro – sicuro, lavabile e chimicamente resistente – lo rendono un ottimo packaging per il riuso, soprattutto in filiere come quelle dell’ acqua e del latte. Bisogna tener presente che il riutilizzo comunque genera un vantaggio ambientale solo per le distanze limitate (100 chilometri) e si adatta poco alla personalizzazione commerciale. In fatto di riciclo il vetro resta un’eccellenza italiana, il riciclo dei rifiuti di imballaggi in vetro provenienti dalle raccolte differenziate ha raggiunto 2,2 Mt ed ha un tasso di riciclo pari al 76,6%, al di sopra del target europeo del 75% al 2030. L’industria del vetro si è impegnata ad arrivare al 90% nel 2030.

Per le sue caratteristiche di sicurezza alimentare, sostenibilità e riciclabilità, il vetro oggi è un materiale che guarda al futuro per 8 consumatori europei su 10 (Fonte: Indagine InSites 2022). Per questi motivi è stato l’unico materiale da imballaggio ad aver registrato in Europa negli ultimi tre anni una crescita media dell’8% rispetto agli altri materiali da imballaggio, che hanno invece risentito di un calo tra il 24 e il 41%. Tre quarti dei consumatori europei raccomandano di acquistare prodotti confezionati in vetro, addirittura l’85% gli italiani, che sono anche, nel panorama europeo, i più “ricicloni”, con 9 su 10 che dichiarano di fare la raccolta differenziata. Un prodotto confezionato in vetro riscuote più fiducia per il 70% degli italiani. Il risparmio energetico è stato da sempre un obiettivo primario per l’industria del vetro che nel suo complesso consuma ogni anno circa 1,1 miliardi di metri cubi di gas (circa l’1,5 per cento del consumo nazionale). Per questo, anno dopo anno, è diminuito il peso delle bottiglie. Le bottiglie di vino hanno ridotto il loro peso del 12% e quelle di spumante del 18%, così da richiedere minor consumo di materie prime, di energia e, di conseguenza, producendo minori emissioni di CO2. Anche un sempre maggiore utilizzo del rottame di vetro per la produzione di bottiglie, che in molti casi oggi raggiunge il 90%, fa la differenza: ogni 10% di rottame utilizzato in sostituzione delle materie prime permette un risparmio del 2,5% di energia e una riduzione delle emissioni di CO2 del 5%. L’industria dei contenitori in vetro, prima manifattura europea, con 16 aziende e 39 stabilimenti è presente in quasi tutte le regioni d’Italia, da Nord a Sud, con una maggiore concentrazione al Nord. Conta 7.800 addetti, la quasi totalità con contratto a tempo indeterminato. Il fatturato è valutato in 2,5 miliardi di euro l’anno. Nel 2022 l’import di bottiglie e vasi è aumentato dell’11,3% e l’export è diminuito del 4,4%. Per far fronte alla domanda di contenitori è stato previsto un investimento di 400 milioni per 5 nuovi forni di fusione da realizzare entro il 2024 che garantiranno un incremento della capacità produttiva del 12%; tre di questi entreranno in funzione già nelle prossime settimane.

Operazione “Mare Libero”, a Giannutri recuperate maxi-reti fantasma

Operazione “Mare Libero”, a Giannutri recuperate maxi-reti fantasmaIsola Giannutri, 25 mag. (askanews) – Isola di Giannutri, I Grottoni, la punta più a sud dell’intero Arcipelago Toscano. Qui l’area è considerata livello 1, ovvero altamente protetta: interdetta alla navigazione, al bagno e alla pesca. Eppure, proprio in questo meraviglioso specchio di mare, viene abbandonato un numero incalcolabile di reti da pesca, ogni giorno, con enormi rischi per l’ambiente sottomarino e marino. Animali intrappolati, copertura dei fondali, perdita di piante e piccoli organismi. Effetti devastanti dovuti al cosiddetto fenomeno delle reti fantasma.

Per combattere il fenomeno, è partita l’operazione “Mare Libero”, ideata e sostenuta da Agnesi, il marchio della pasta che ha nel suo simbolo un veliero e che ha eliminato tutta la plastica nel suo packaging sostituendola con bioplastica compostabile e carta certificata FSC. Spiega Massimo Crippa, Direttore commerciale Agnesi, ad askanews: “E’ un progetto partito ormai da 2 anni, abbiamo lavorato con il Parco e da questa sinergia è nata la possibilità di recuperare in sette punti qui nell’Isola queste reti fantasma che causano una serie di problematiche alla flora e alla fauna marina”. “Riteniamo che un brand storico italiano possa essere un elemento importante per ricordare a tutta la collettività la problematica del mare e chi meglio di noi se ne può prendere cura”.

Insieme al Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, si è dato avvio a un’operazione di recupero di reti da pesca nell’area protetta. Un gruppo di subacquei e biologi, coordinati dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dopo aver effettuato un sopralluogo per mappare la presenza di reti intorno all’Isola di Giannutri e averne catalogato lo stato, si è immerso raggiungendo fondali compresi tra i 10 e i 60 metri di profondità per riportare a bordo un carico di reti. Maurizio Burlando, Direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano: “Questa è una iniziativa molto importante per noi, perché intervenire per migliorare gli habitat marini, riqualificare i fondali, è quella di cercare di migliorare e ripulire da queste reti fantasma”.

Operazione Mare Libero si avvale del coordinamento scientifico del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Patrocinio del Comune dell’Isola del Giglio e con il supporto tecnico dello Studio Marea, di Isla Negra e di Underwater Pro Tour APS. Il video su askanews.it

Napoli: presentata 11esima edizione del “Pizza Village”

Napoli: presentata 11esima edizione del “Pizza Village”Napoli, 25 mag. (askanews) – Si è svolta questa mattina, in sala Italia del Teatro Mediterraneo alla Mostra d’Oltremare, la conferenza stampa di presentazione dell’undicesima edizione del Pizza Village Napoli, in programma dal 16 al 25 giugno nella città partenopea. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, i ceo di Oramata Grandi Eventi, Alessandro Marinacci e Claudio Sebillo – organizzatori della manifestazione – il presidente del gruppo RTL 102.5, Lorenzo Suraci con Gianni Simioli, Francesco Miccù, direttore marketing di Mulino Caputo, title sponsor dell’evento, e i vertici di Mostra d’Oltremare, Remo Minopoli e Maria Caputo. Confermata la nuova sede della kermesse, che passa così dalla promenade cittadina del lungomare Caracciolo agli spazi all’aperto della Mostra d’Oltremare. “Il Pizza Village non è solo ed esclusivamente un evento food – hanno sottolineato gli organizzatori Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci -. Oggi Napoli sta vivendo un momento di grandissimo splendore e abbiamo sempre pensato che il Pizza Village potesse nel suo piccolo essere un contributo all’attrazione e all’immagine positiva della città. Una mission che ci spinse a realizzare questo evento nel 2011 quando Napoli aveva, per i noti problemi dei rifiuti, una eco negativa nel mondo. Ecco perché il Pizza Village non è solo un evento gastronomico, ma una manifestazione che funge da attrattore turistico, un grande happening supportato da importanti partner, come Mulino Caputo e RTL 102.5, che celebra la pizza e i maestri pizzaioli, ma anche una forte connotazione culturale”.

“La Mostra d’Oltremare di Napoli – dicono Remo Minopoli e Maria Caputo, presidente e consigliera delegata dell’ente – è uno spazio poliedrico al servizio della città. È parte integrante del patrimonio di Napoli, con cui condivide l’ecletticità, la versatilità, la straordinaria combinazione di tradizione, cultura, natura. La storia della Mostra, il suo rinnovato progetto, esaltano, in un luogo solo, tutte le potenzialità economiche, turistiche e commerciali di Napoli, in questo straordinario momento di rilancio. Siamo contenti di ospitare Pizza Village, che auspichiamo possa diventare un evento fisso da calendarizzare per i prossimi anni”. Attori principali del villaggio restano i pizzaioli e le pizzerie, ma anche i contenuti dell’intrattenimento e spettacolo della kermesse. Gigi D’Alessio, Angelina Mango (vincitrice del talent Amici 2023), Wax, The Kolors, Mr. Rain & Sangiovanni, Sophie and the Giants, Claude, LDA & Aka 7even, Boro Boro, Aiello, Gabbani e Leo Gassmann, sono solo i primi nominativi dei cantanti, rivelati dall’editore di RTL 102.5 Lorenzo Suraci, partner della manifestazione, che si esibiranno sul palco del Pizza Village Napoli dal 16 al 25 giugno.

Bmw Serie 5, svelata la nuova generazione anche 100% elettrica

Bmw Serie 5, svelata la nuova generazione anche 100% elettricaMilano, 25 mag. (askanews) – Arriverà sul mercato il prossimo ottobre l’ottava generazione dell Bmw Serie 5 berlina, disponibile anche con trazione completamente elettrica. A seconda dei mercati, saranno disponibili anche motori ibridi plug-in, benzina e diesel, compresa la tecnologia mild hybrid a 48 volt. La nuova Bmw Serie 5 berlina viene prodotta nello stabilimento di Dingolfing, dove vengono prodotti anche i motori elettrici e le batterie per la Bmw i5.

La nuova serie 5 berlina è più lunga di 97 millimetri e misura 5,06 metri, mentre il passo è aumentato di 20 mm a 2,995 metri. Il frontale caratterizzato da una moderna interpretazione dei doppi fari e della griglia a doppio rene Bmw che sporge in avanti. Il profilo si distingue per un design deciso con minigonne laterali nere, maniglie a filo e il numero 5 in rilievo alla base del montante C. A bordo nuovi sedili e sistema operativo 8.5 con curved display e connettività assicurata da 2 antenne 5G. Lo streaming video è possibile sul Control Display, così come il gioco in auto, a veicolo fermo, con la piattaforma AirConsole. La BMW i5 elettrica sarà disponibile in due varianti. La BMW i5 M60 xDrive (consumo di energia WLTP: 20,6 – 18,2 kWh/100 km) con due motori elettrici sull’asse anteriore e posteriore, trazione integrale e una potenza di 442 kW/601 CV e fino a 820 Nm di coppia che permettono di passare da 0 a 100 in in 3,8 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 230 km/h. La versione BMW i5 eDrive40 invece ha una potenza massima di 250 kW/340 CV.

La batteria ha una capacità netta di 81,2 kWh, supporta la carica fino a 205 kW e offre un’autonomia rispettivamente fino a 516 chilometri e fino a 582 chilometri. Con la nuova funzione Maz Range, l’autonomia può essere aumentata fino al 25%, limitando la potenza e la velocità e disattivando le funzioni di comfort. I motori a benzina e diesel invece sono dotati di tecnologia mild hybrid a 48 volt e sono abbinati a un nuovo cambio Steptronic Sport a 8 rapporti. In Europa, il lancio sul mercato vedrà i modelli BMW 520i Sedan a quattro cilindri con 208 CV, la BMW 520d berlina anche integrale xDrive con 197 CV. Altri motori a benzina a quattro e sei cilindri sono disponibili al di fuori dell’Europa. Nella primavera del 2024 la gamma di modelli sarà completata da due varianti con motorizzazione ibrida plug-in. Un nuovo motore diesel a sei cilindri in linea sarà disponibile a partire dal 2024. Anche un’altra variante della BMW i5 con trazione integrale elettrica seguirà nel corso del 2024. Prezzi a partire da 67.900 euro per la 520d sDrive fino ai 100.200 per la i5 M60.

Comune Venezia: Presentato a Mestre “Insieme lettori più forti”

Comune Venezia: Presentato a Mestre “Insieme lettori più forti”Venezia, 25 mag. (askanews) – Presentato oggi in conferenza stampa alla Biblioteca Civica Vez di Mestre “Insieme lettori più forti”, il progetto del Comune di Venezia con il Servizio VEZ Rete Biblioteche che mira a creare un ecosistema locale favorevole alla lettura, promuovendola in modo capillare nel territorio con il coinvolgimento di ogni fascia d’età. Il progetto ha vinto il bando promosso da CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura) per i comuni che abbiano ottenuto la qualifica di Città che legge e promosso azioni di coordinamento istituendo un Patto per la lettura cittadino. Quello del Comune di Venezia è stato scelto, assieme a Firenze, tra i due migliori progetti per comuni sopra i 100mila abitanti, vincendo la concorrenza di città come Napoli, Torino, Bologna, Bergamo, Padova, Catania. Il progetto viene realizzato con il finanziamento del “Centro per il libro e la lettura”.

“Insieme lettori più forti”, è stato spiegato, intende promuovere e diffondere la lettura attraverso un’azione coordinata e integrata delle varie strutture e soggetti presenti sul territorio, mediante iniziative che sappiano coniugare il valore formativo della lettura con una certa dimensione “ludica” e la sua valenza di strumento di dialogo in grado di favorire lo sviluppo e la coesione sociale. L’obiettivo è rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e uno strumento d’inclusione e partecipazione, realizzando azioni che coinvolgano, oltre ai luoghi tradizionalmente deputati, anche spazi di scambio e relazione negli ambienti della vita quotidiana, attraverso esperienze che permettano ai libri di entrare nei vari ambiti della socialità. Per attuare le varie fasi del progetto, sono stati coinvolti come partner 31 soggetti, tutti sottoscrittori del Patto per la Lettura della Città di Venezia e che a diverso titolo operano nel territorio, promuovendo direttamente o indirettamente la buona pratica della lettura (associazioni, librerie, istituti comprensivi, scuole superiori, agenzie di comunicazione ed enti di formazione), amplificando il lavoro quotidianamente svolto dalle biblioteche comunali.

Il Dl bollette è legge. Ecco le misure su energia, fisco e sanità

Il Dl bollette è legge. Ecco le misure su energia, fisco e sanitàRoma, 25 mag. (askanews) – Interventi complessivi per oltre 4,8 miliardi, di cui circa 3,57 per il pacchetto per fronteggiare il caro energia nel secondo semestre dell’anno, 1,085 miliardi per il contributo statale sul payback per lo sforamento della spesa sanitaria per l’acquisto i dispositivi medici e 170 milioni per i maggiori costi previsti per il potenziamenti dei pronto soccorso e dei servizi di emergenza anche utilizzando i cosiddetti ‘gettonisti’. Le misure di carattere fiscale, volte ad agevolare l’accesso alle misure di tregua fiscale comportano costi valutati in circa 15 milioni.

Queste le cifre del decreto cosiddetto ‘bollette’ che tiene insieme misure a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas e anche interventi in materia di salute e adempimenti fiscali. Il provvedimento, che scadeva il prossimo 29 maggio, è diventato legge con il via libera in seconda lettura del Senato, che ha quindi confermato il testo modificato dalla Camera. Il voto di fiducia a Palazzo Madama si è concluso con 99 voti favorevoli, 54 voti contrari e due astensioni. Il testo è andato in aula al Senato senza mandato al relatore dopo che l’iter alla Camera aveva visto momenti concitati a seguito dello stralcio per mancanza di copertura della stabilizzazione dei ricercatori degli Ircss e degli Istituti zooprofilattici sperimentali. Il pacchetto energia prevede il bonus sociale per l’elettricità e il gas anche per il secondo semestre del 2023, riconosciuto ai nuclei economicamente svantaggiati e ai cittadini in gravi condizioni di salute. Le agevolazioni sono rideterminate dall’Arera tenendo conto dell’effettivo utilizzo della misura nell’anno 2022. Il settore del gas potrà continuare ad usufruire dell’Iva al 5% anzichè al 10%. Lo sconto si estende anche al teleriscaldamento.

Sempre per il gas, nel periodo aprile-maggio-giugno è prorogato l’azzeramento degli oneri di sistema. Per i clienti domestici che non rientrano nel bonus sociale, a decorrere dal primo ottobre e fino al 31 dicembre 2023 è riconosciuto un contributo mensile, erogato in quota fissa e differenziato per zone climatiche, qualora il prezzo del gas superi specifiche soglie. Nel secondo trimestre del 2023 è prorogato il credito di imposta (utilizzabile solo in compensazione) a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas. L’agevolazione è riconosciuta se il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre dell’anno al netto delle imposte, abbia registrato un aumento superiore al 30% rispetto al prezzo del primo trimestre del 2019.

Per le imprese energivore il credito di imposta è pari a 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata del secondo trimestre 2023. Per le altre imprese il credito di imposta è pari al 10%. Agevolazione analoga è prevista per l’acquisto di gas. Durante l’esame del provvedimento alla Camera è stata approvato un emedamento che assegna 2 milioni alle start-up innovative operanti nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità per le spese sostenute per le attività di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la sostenibilitàambientale e per ridurre i consumi di energia. Erogati 10 milioni di euro in più (da 25 a 35 milioni) al settore sportivo per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia, con particolare riferimento alle piscine per attività sportiva di base.

Nel settore sanitario la norma più attesa dalle imprese riguarda il payback per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici, per il quale è previsto un contributo dello Stato pari 1,085 miliardi. E’ stato previsto che le aziende fornitrici di dispositivi possano regolarizzare la loro posizione versando la quota prevista ‘scontata’, pari al 48% del dovuto, ma a fronte della loro rinuncia a qualsiasi forma di contenzioso. Il pacchetto di misure nel settore sanitario comprende il potenziamento dei servizi di pronto soccorso e di emergenza. Viene confermata l’indennità per i medici e gli inferiori (100 milioni dal primo giugno al 31 dicembre 2023) e l’aumento della tariffa per le prestazioni aggiuntive (70 milioni). I medici ‘gettonisti’ potranno essere impiegati nei servizi di emergenza-urgenza e anche negli altri reparti. E’ stato comunque previsto che i servizi potranno essere affidati ai gettonisti per un periodo non superiore a 12 mesi. Secondo il Ministro della salute, Orazio Schillaci, si è trattato di un intervento per disciplinare il settore evitando abusi.

Tra le modifiche approvate alla Camera, anche la possibilità di istituire negli ospedali e nelle strutture sanitarie postazioni fisse di polizia per contrastare episodi di violenza. Per le vittime dell’amianto è previsto un fondo di 20 milioni di euro.

Nell’ampio capitolo fiscale, le misure approvate vanno dalla proroga dei termini per la definizione agevolata di atti non impugnati e ancora impugnabili al primo gennaio 2023 e divenuti definitivi alla regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, mediazione e conciliazione giudiziale. Per accedere alla regolarizzazione la notifica della cartella di pagamento deve essere precedente all’entrata in vigore della legge di bilancio 2023 che ha introdotto l’istituto. Si prevede inoltre la non punibilità di alcuni reati tributari, come l’omesso versamento di ritenute per importo superiore a 150.000, l’omesso versamento dell’Iva per un importo superiore a 250.000 euro per annualità, l’indebita compensazione dei crediti superiore a 50.000 euro. La non punibilità riguarda i casi in cui le violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate.

Viene estesa agli enti territoriali che riscuotono direttamente i propri tributi la possibilità di avvalersi dello stralcio automatico per gli importi non pagati finom a 1.000 euro e della rottamazione. Finora la possibilità era prevista per gli enti che si avvalgono degli agenti della riscossione.

Nocera (UniOr): Erdogan verso la rielezione, ma pesa il nazionalismo

Nocera (UniOr): Erdogan verso la rielezione, ma pesa il nazionalismoRoma, 25 mag. (askanews) – Diversi elementi fanno pendere la bilancia del ballottaggio verso la rielezione del presidente uscente turco Recep Tayyip Erdogan, in particolare l’affermazione di un fronte nazionalista trasversale che potrebbe scegliere più facilmente il capo dello Stato invece dello sfidante, candidato dei sei partiti d’opposizione, Kemal Kilicdaroglu, ha dichiarato ad askanews Lea Nocera, professoressa associata all’Università Orientale di Napoli, storica di Turchia contemporanea. “Anche se sul fronte dell’opposizione dopo il primo turno si sono fatti strada un certo scetticismo e una disillusione per l’inasprimento dei toni anti-rifugiati del leader, un filo di speranza sul capovolgimento dell’esito esiste ancora, in particolare la reazione alla prospettiva di una rielezione certa di Erdogan potrebbe spingere elettori indecisi o che si sono astenuti a votare per il rivale”, ha aggiunto.

La professoressa Nocera, però, ha sottolineato quanto pesi sul ballottaggio “l’affermazione trasversale, non solo nella coalizione di governo di un orientamente fortemente nazionalista. Al primo turno le preferenze di voti sono andate a partiti che esprimono atteggiamenti e orientamenti anche ultranazionalistici”. Questa tendenza rafforza l’idea di una riconferma di Erdogan e “affievolisce le speranze che Kilicdaroglu, rappresentante di un fronte che coinvolge anche le istanze più progressiste, possa trionfare”. La svolta nazionalista ha, in parte, spinto anche il cambio di atteggiamento e di toni dello stesso Kilicdaroglu rispetto alla campagna elettorale del primo turno: “Nella campagna per il ballottaggio anche il leader dell’opposizione ha ripiegato verso un’attitudine fortemente nazionalistica, inasprendo i toni contro la presenza dei rifugiati siriani nel Paese. Una scelta che incide sulla percezione del leader del Partito repubblicano del popolo da parte dell’ala più progressista e liberale del suo fronte e dell’elettorato curdo che lo aveva sostenuto in massa al primo turno”, ha spiegato l’esperta.

A pochi giorni dal voto di domenica, “c’è una grossa campagna anche social per spingere indecisi o sconfortati dal primo turno ad andare a votare per cogliere l’occasione di incidere sul futuro del paese. Ma la nuova piega di Kilicdaroglu rischia di far perdere consensi e gli ha causato le critiche di chi lo ha sostenuto al primo turno: la posizione anti-migranti, diffusa in molti partiti, mina le prospettive di apertura pluralistica e democratica in caso di una sua elezione. Un obiettivo su cui spingono i curdi e la sinistra liberale progressista che ha partecipato in maniera attiva alla campagna ma anche alle operazioni di controllo dello spoglio”. Di fronte alla prospettiva di una “rielezione di Erdogan per altri cinque anni, forse il suo ultimo mandato a meno di nuovi cambiamenti della Costituzione – ha affermato la professoressa Nocera – non si può tacere che l’opposizione ha mancato di insistere in questa fase prima del secondo turno su temi prettamente politici come il ritorno a un sistema parlamentare lasciando spazio alla propaganda per andare alla ricerca dei voti che potrebbero rovesciare la situazione”.

L’appiattimento dei toni, in particolare, secondo Nocera, potrebbe spingere l’elettorato a scegliere il fronte governativo, lasciando la coalizione che appoggia Kilicdaroglu in “svantaggio” anche a causa del profondo “controllo dei media nella campagna elettorale, aspetto denunciato anche dall’Osce”. “Le elezioni si misurano nelle urne ma anche nella campagna elettorale e quindi nell’orientare le espressione di voto e in questo c’è un grosso squilibrio in Turchia”, ha aggiunto. Se l’esito del voto di domenica confermerà le previsioni, la vittoria di Erdogan “sarà celebrata come il trionfo di una democrazia che funziona” e il successo “darà più forza al presidente uscente, consegnando una continuità” delle sue politiche. Inoltre, dopo le elezioni, “dovranno essere nominati dal nuovo capo dello stato altri due tre membri della Corte costituzionale: se questo compito ricadrà su Erdogan che ha già nominato, direttamente o tramite la maggioranza parlamentare, gran parte dei giudici, la maggioranza (13 su 15) dell’Alta Corte sarà in mano al presidente con un’ulteriore concentrazione dei poteri nelle sue mani”.

Spina nel fiando sia per Erdogan che per Kilicdaroglu in caso di vittoria sarà la profonda crisi economica in cui versa la Turchia, con un’inflazione galoppante, una perdita di potere d’acquisto e una politica monetaria del leader uscente definita poco ortodossa da molti: “Questa situazione potrebbe influenzare e pesare anche sulla politica estera e sul ruolo internazionale della Turchia incidendo sulla ridefinizione degli equilibri in politica internazionale”. (di Daniela Mogavero)

Alluvione, Borgonzoni: partiti i Caschi Blu della Cultura

Alluvione, Borgonzoni: partiti i Caschi Blu della CulturaRoma, 25 mag. (askanews) – “Partiti questa mattina i Caschi Blu della Cultura. Consegnati nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione il materiale necessario alla messa in sicurezza del patrimonio culturale danneggiato e i dispositivi di lavoro per tutto il personale del Ministero e per i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale coinvolti ormai da giorni nelle operazioni”. Lo rende noto il Sottosegretario di Stato, Lucia Borgonzoni.

“Stando alle segnalazioni ricevute finora, nelle province interessate dal maltempo e dalle sue drammatiche conseguenze – comunica il Sottosegretario – si contano ad oggi 75 beni architettonici, sei aree archeologiche e 12 biblioteche e archivi danneggiati. Da martedì sono in corso le operazioni di messa in sicurezza del patrimonio storico, archivistico e librario della Diocesi di Forlì e quello museale ed archivistico del Comune di Forlì. Contestualmente, si stanno reperendo depositi in cui collocare il materiale che verrà recuperato”. “Delle risorse individuate nei giorni scorsi (quasi quattro milioni di euro), per l’emergenza sono stati messi immediatamente a disposizione circa 2,5 milioni di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori sei milioni di euro” fa sapere la Senatrice. E infine aggiunge: “Un vivo ringraziamento alle donne e agli uomini del MiC e del Tpc che stanno lavorando senza sosta per salvare il patrimonio culturale emiliano-romagnolo”.