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Nuovo album e tour estivo per il cantautore Venerus

Nuovo album e tour estivo per il cantautore VenerusMilano, 18 mag. (askanews) – A due anni di distanza dall’album di debutto “Magica Musica” (disco d’oro), Venerus, artista che ha contribuito a innovare la scena musicale contemporanea, annuncia oggi “Il Segreto”, il suo secondo album, in uscita venerdì 9 giugno 2023 per Asian Fake/Sony Music su tutte le piattaforme digitali e disponibile in pre-order e pre-save.

Talentuoso ed eclettico, Venerus tornerà live nei principali festival estivi italiani con il TOUR SEGRETO 2023, prodotto da Vertigo, in partenza il 23 giugno. Info e biglietti su http://www.vertigo.co.it/it/venerus Caratteristiche chiave dell’album sono la sua forte componente cantautorale, espressa nel percorso tracciato dai 10 brani in cui Venerus, più che mai, indirizza voce e scrittura verso l’ascoltatore. Ricerca e sperimentazione sonora contraddistinguono il lavoro dell’artista che con “Il Segreto” sorprende ancora una volta. Registrato in presa diretta, senza metronomo o successivi edit, insieme alla band nella sua casa studio di Milano, luogo che ha raccolto le ispirazioni ed energie dell’artista, “Il Segreto” è un concept album dove la vita scorre intensa nel flusso delle canzoni, e nella produzione trova spazio il rumore del treno che arriva dalla finestre, i passi, le risate , dove si schiudono piccole cose intangibili che rendono “Il Segreto” un disco che riprende nella tecnica raw la tradizione degli anni ’60 e ’70, dal suono retrò, e allo stesso tempo molto contemporaneo, con un’anima calda e vera.

L’album è la fotografia di un momento, uno stato mentale, un luogo che sembra di vivere insieme all’autore mentre si ascolta: una magia, un segreto che nell’arte è la parte più inspiegabile, meravigliosa e magica. “Il Segreto” è un inno alla musica suonata, un disco libero da schemi, un manifesto di un nuovo umanesimo musicale basato sullo scambio, che non asseconda le mode, e che include l’imperfezione, la calma del prendersi del tempo, dell’andare piano, senza correggere per forza tutto con un copia e incolla o un filtro che appiattisce.

Venerus riscopre un mondo umano, fatto di sentimenti vividi, si apre e condivide nel suo mistero un’esperienza vibrante, di cuore, viva, libera. Chi lo ascolta potrà viaggiare insieme a lui alla ricerca del segreto che rende l’incantesimo così speciale, fra atmosfere oniriche ma molto reali, in un mondo dove si sta bene comunque vada. “La condizione umana che più crea una sospensione è quella del segreto.” Racconta Venerus “Il segreto come promessa, il segreto come ricetta, il segreto come origine di una meraviglia. In un mondo che va verso l’intelligenza artificiale, questo album è il manifesto di una musica umana.”

Bresaola Igp: troppo cara per metà degli italiani, a marzo consumi -14%

Bresaola Igp: troppo cara per metà degli italiani, a marzo consumi -14%Milano, 18 mag. (askanews) – È conosciuta per la praticità e il suo profilo nutrizionale, ma la Bresaola della Valtellina Igp perde terreno nella classifica dei salumi preferiti dagli italiani, passando dal terzo al quinto posto, dopo prosciutto (crudo e cotto), salame e mortadella. Un arretramento che va di pari passo alla flessione nei consumi: solo nel marzo 2023 è calata del 14%, ma ormai da mesi si parla di perdita a due cifre. Il prezzo è la ragione principale di questa riduzione dei consumi: un italiano su due afferma che oggi costa troppo per le proprie disponibilità economiche, soprattutto a confronto con altri salumi, orientandosi verso altri prodotti e insaccati come il prosciutto crudo (43%), il prosciutto cotto (39%) la mortadella (26%) e il salame (20%). Tra le ragioni di questa scelta, per il 43% del campione incide il miglior rapporto qualità/prezzo. Mentre solo per due italiani su 10 la causa della disaffezione va cercata nel cambiamento dello stile di vita (vegetariano/vegano) o in ragioni etiche. È quanto emerge dalla ricerca Doxa “Gli italiani e la Bresaola della Valtellina Igp” commissionata dal Consorzio di tutela bresaola della Valtellina su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 persone tra i 18 e i 74 anni.

“Sono calati i consumi ma l’immagine della Bresaola della Valtellina Igp resta alta – commenta Mario Francesco Moro, presidente del Consorzio di Tutela – C’è dunque da sperare che nei prossimi mesi la tendenza possa essere invertita, proprio perché il passaggio a prodotti percepiti come meno salutari, alla lunga, può diventare un problema per il consumatore. Lo diciamo da mesi: spendere qualcosa in più per un prodotto di qualità diventa una scelta vincente, anche se complessa per l’economia familiare. Ed è forse arrivato il momento di ragionare attentamente, anche con la Gdo, sul ruolo di rilancio dei consumi, che potrebbe avere una rinnovata attenzione alle politiche promozionali. Il fattore prezzo frena un consumatore affezionato”. Il fatto che gli italiani abbiano difficoltà ad acquistare il salume tipico valtellinese, per l’assottigliarsi del potere d’acquisto, non significa che sia cambiata la percezione del prodotto. Tra i motivi del consumo, a pari merito si piazzano proprio la praticità/velocità di preparazione (51%) e il suo essere leggera e proteica con un buon rapporto qualità/quantità proteine/prezzo (50%) a cui fa seguito il suo essere sinonimo dell’eccellenza made in Italy, garantita da una certificazione Igp (37%).

C’è consapevolezza sul fatto che rinunciare a consumare Bresaola della Valtellina Igp significhi orientarsi verso salumi meno cari (37%), meno leggeri (37%) e con un minor apporto proteico (22%). Interrogati sui plus nutrizionali della Bresaola, in generale gli italiani sono molto bene informati: più di uno su due riconosce che è adatta prima e dopo l’attività fisica (54%), che è conveniente perché a fronte di un alto introito proteico non ha scarti, solo l’1% finisce nel cestino, la confezione (52% degli intervistati), e che contiene importanti sali minerali, tanto da essere considerata al pari di un “integratore naturale” (58%). Addirittura, sei italiani su 10 (59%) le riconoscono di essere un alimento prezioso grazie al contenuto di vitamine e per il 56% è alleata del buonumore grazie al Triptofano. Tra gli asset vincenti della Bresaola della Valtellina Igp, il gusto balza al primo posto per il 56% degli italiani, a cui fa seguito la leggerezza (53%) e la praticità (42%). Tra i pregi della Bresaola della Valtellina IGP, il 36% degli italiani oggi indica prima di ogni altra cosa la praticità. Fanno seguito, a pari merito (35%), il gusto e la leggerezza.  L’indicazione geografica protetta ha conferito più valore al salume, secondo il consumatore: infatti otto italiani su 10 scelgono quella certificata. Tra i motivi di questa scelta, per il 53% c’è proprio la garanzia della certificazione Igp, a cui fa seguito con poco stacco (48%) la qualità della materia prima (solo carni selezionate e di prima scelta) e la garanzia di sicurezza fatta di controlli a tutti i livelli (43%). Tra i motivi di scelta della Bresaola non certificata, per 8 italiani su 10 dipende dal fatto che il salume non certificato costa meno. Oggi la Bresaola della Valtellina IGP è il salume preferito per 3 italiani su 10 (30%) soprattutto per i Millennials (35%) e interrogati sulla frequenza di consumo della Bresaola della Valtellina IGP, più della metà degli italiani (53%) la mangia almeno una volta alla settimana (tra questi, 2 su 5 la mangiano più volte a settimana). Mentre quasi 1 italiano su 2 (47%) la consuma meno di una volta a settimana.

Pnrr, De Luca: valutazione livello spesa non c’entra con sblocco Fsc

Pnrr, De Luca: valutazione livello spesa non c’entra con sblocco FscRoma, 18 mag. (askanews) – “Il problema è che il passato dimostra che chi non spende sono i ministeri, quindi una volta che abbiamo verificato che chi non spende sono i ministeri che si fa? Togliamo le risorse ai ministeri? Allora, per quanto ci riguarda siamo pronti a qualsiasi valutazione di merito sul livello di spesa dei fondi europei, dopodiché questo non c’entra nulla con lo sblocco necessario dei Fondi Sviluppo e Coesione che stiamo studiando, valutando, coordinando da mesi. Intanto non c’è un euro per aprire i cantieri, è chiaro?”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.

Mamma influencer o Mal di Madre, le mille sfumature di genitorialità

Mamma influencer o Mal di Madre, le mille sfumature di genitorialitàRoma, 18 mag. (askanews) – Il primo giugno si celebra il “Global Day of Parents”, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per onorare e ricordare il ruolo dei genitori — biologici e non —, primi responsabili della cura, dello sviluppo e della crescita dei più piccoli. In occasione della Giornata Mondiale dei Genitori, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta una selezione di documentari e cortometraggi che raccontano le mille sfumature della genitorialità: dalla maternità esibita sui social network fino alle adozioni illegali, passando per i delicati temi della maternità surrogata, del ruolo di madre imposto dalla società e della scelta di non procreare per il bene del pianeta.

La gravidanza non è mai stata così mediatizzata: sui social network si moltiplicano gli hashtag delle future mamme, convertitesi in “pregnant-blogger” e influencer mettendo in mostra i loro pancioni, così come i test di gravidanza e i vestitini del nascituro. Il documentario “Quando la gravidanza è un business” racconta di un fenomeno, ormai non più di nicchia, che sta generando un business succulento per chi lo pratica. Filmano la loro vita quotidiana e quella dei loro figli, guadagnano soldi e ottengono notorietà. Le “mamme influencer” sono sempre più richieste dai brand di tutto il mondo, ma il confine tra vita familiare e lavoro viene ora messo in discussione. Come conciliare un’opportunità per i genitori, il consenso dei bambini e il diritto alla loro immagine? Il documentario “Mamme e influencer: un business fai da te” prova a rispondere a questa domanda.

Si chiama “BirthStrike” ed è lo sciopero della natalità per salvare la Terra, una nuova forma di protesta per il clima, nata nel Regno Unito, promossa dal movimento dei Fridays for Future. Il documentario BirthStrike: lo sciopero dei figli per salvare il pianeta racconta il fenomeno dal punto di vista di Blythe Pepino, leader del movimento che a 33 anni ha rinunciato al desiderio di diventare mamma per provare a provocare un cambiamento politico radicale. Nato da madre surrogata il giorno dopo l’inizio della guerra in Ucraina, un bambino è da allora nascosto in un rifugio antiaereo insieme ad altri trenta neonati. Ad aspettarlo ci sono però i tedeschi Ewa e Reza, che per fargli lasciare Kiev decidono di intraprendere il viaggio più pericoloso della loro vita. Il documentario “Alla ricerca di un figlio, a Kiev” racconta l’impresa e le nuove sfide che attendono la coppia: una volta salvato il bambino come farà a riportarlo a casa, in Germania, dove la pratica del cosiddetto “utero in affitto” è vietata dalla legge?

“Se potessi tornare indietro non lo rifarei, è sicuro”. Si può amare profondamente il proprio figlio e, al tempo stesso, rimpiangere di aver assolto il ruolo di madre imposto alle donne dalla società? Per Julie, 36 anni e imprenditrice, la maternità non è stata una scelta ma un percorso prestabilito. A raccontare la sua storia è il cortometraggio “Mal de mère – Mal di Madre”, della regista Lolita Rivé. È possibile dare troppo amore materno? Si può avere il diritto di pentirsi di aver avuto figli? I genitori trasmettono necessariamente ciò che loro stessi hanno vissuto durante la propria infanzia? Il documentario “Psycho – Sul rapporto con i genitori” prova a rispondere a queste domande concentrandosi su alcuni dei principali problemi relativi alla genitorialità, difficili da affrontare apertamente e ancora più difficili da ammettere a se stessi e agli altri.

Negli ultimi quarant’anni, decine di migliaia di bambini colombiani sono stati adottati da coppie europee, ma in tanti casi l’adozione era illegale e molti di loro vengono a conoscenza delle loro origini e condizioni di affido solo da adulti. Alla ricerca della propria famiglia biologica racconta alcune delle loro storie insieme alla ONG “Plan Angel”, che si propone di aiutarli a ritrovare i genitori biologici e a capire di più sul loro passato. Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

Il ritorno in pista di Kylie Minogue col singolo Padam Padam

Il ritorno in pista di Kylie Minogue col singolo Padam PadamMilano, 18 mag. (askanews) – Il ritorno di Kylie Minogue sulla scena musicale è sempre un evento pazzesco e celebrativo – mai come oggi con l’uscita del suo nuovo singolo estremamente catchy, Padam Padam. La canzone, prodotta da Lostboy (Griff, Anne-Marie, Tiesto), racchiude tutto ciò che amiamo di questa icona del pop. Dalle linee vocali al ritornello contagioso e al ritmo da batticuore della batteria elettronica: un instant-classic di Kylie. Girato a Los Angeles e diretto da Sophie Muller, il videoclip vede una Kylie Minogue potente e ultraterrena vestita di rosso dalla testa ai piedi e affiancata da ballerini

Padam Padam anticipa Tension, il nuovissimo album in studio in uscita il 22 settembre, già disponibile in pre-order, un disco con ritmi da pista e caratteri pop sensuali. Parlando di Tension, Kylie ha dichiarato: “Ho iniziato questo album con la mente aperta e una pagina bianca. A differenza dei miei ultimi due album, non c’era un “tema” ma si trattava di trovare il cuore, l’ispirazione, la fantasia di quel momento e di dare sempre precedenza alla canzone. Volevo celebrare l’individualità di ogni brano e immergermi in questa libertà. Direi che è una miscela di riflessione personale, aban-don da club e sballo malinconico”.

Kylie ha lavorato all’album con diversi produttori e sette dei brani sono stati prodotti e co-scritti con i suoi collaboratori di lunga data, Biff Stannard e Duck Blackwell. Parlando del processo di registrazione, racconta: “Mi è piaciuto molto tornare in studio con i miei collaboratori, ma ho anche potuto beneficiare della registrazione a distanza, a cui tutti siamo abituati. L’album è un mix di canzoni scritte da me e di canzoni scritte da altri che mi hanno davvero colpito. Realizzare questo album mi ha aiutato a superare momenti difficili e a celebrare il presente. Spero che accompagni gli ascoltatori nei loro viaggi e che diventi parte della loro storia”.

La scintillante carriera di Kylie l’ha vista accumulare vendite per oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo, 5 miliardi di streaming e 8 album alla n.1 nel Regno Unito. I suoi molteplici riconoscimenti includono 3 BRIT Awards, 2 MTV Awards e un Grammy. Kylie è l’unica artista donna ad aver raggiunto la posizione numero 1 in cinque decenni consecutivi nel Regno Unito.

Rifiuti, Gualtieri: Tari congelata è buona notizia per cittadini

Rifiuti, Gualtieri: Tari congelata è buona notizia per cittadiniRoma, 18 mag. (askanews) – “Congeliamo la Tari, un caso non comune in Italia, quindi siamo molto soddisfatti. È una buona notizia. Ringrazio le assessore Sabrina Alfonsi e Silvia Scozzese, e i dipartimenti, che hanno lavorato molto su questo tema e sul recupero dell’evasione”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un punto stampa in Campidoglio dopo l’approvazione della delibera di Giunta che disciplina il costo del tributo per il prossimo anno.

“Lo scorso anno il tributo aveva subito una oscillazione al ribasso, quindi una piccola riduzione percentuale, che quest’anno si stabilizza nonostante l’inflazione – ha sottolineato Gualtieri -. Dal punto di vista economico-finanziario si tratta di una riduzione, anche se l’effetto sull’economia reale è quello di una stabilizzazione. In caso contrario, senza il recupero dell’evasione e l’efficientamento delle attività di Ama che hanno registrato un incremento soltanto dello 0,63% dei costi nonostante l’aumento dei servizi – ha concluso il sindaco – la tariffa, nell’attuale scenario economico, avrebbe rilevato degli aumenti”.

Pnrr, Emiliano: su spesa ministeri performano la metà delle Regioni

Pnrr, Emiliano: su spesa ministeri performano la metà delle RegioniRoma, 18 mag. (askanews) – “Non ci sono differenze sostanziali tra Nord e Sud sulla spesa del Pnrr”, c’è “solo un errore che avevamo più volte indicato anche al governo Draghi, per ontestà: gli avevamo detto non tagliare fuori le regioni dalla spesa del Pnrr, perché sennò tu avrai i foderi a combattere e le sciabole appese ai muri perché le uniche entità italiane che riescono a spendere fondi europei e fondi nazionali in tempi rapidi sono le regioni. I ministeri stanno alla metà della performance delle Regioni quindi c’è una gigantesca manipolazione della verità sostenendo che ci siano Regioni che non spendono”. Lo ha spiegato il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine della Conferenza Stato-Regioni che aveva all’ordine del giorno il tema del Pnrr e quello del Fondo di sviluppo e coesione.

“Quello che è certo – ha proseguito Emiliano – è che senza il Fondo di sviluppo e coesione è impossibile il cofinanziamento dei fondi europei, quindi si sta ritardando anche la programmazione dei fondi europei. Ricordo che in Puglia noi abbiamo obbligazioni giuridicamente vincolanti sull’Fsc, anche su quelle del vecchio quadro, al 99%, cioè abbiamo impegnato tutto, quindi siamo la prima regione italiana per la spesa dei fondi europei e probabilmente anche la prima nella spesa del Fsc. Ciò nonostante veniamo frenati in attesa questi incontri lunghi, defatiganti, per cui il soprannome che ormai si è guadagnato Fitto è il ‘il ministro piano piano’. Oggi ne ho avuto la percezione anche guardandolo negli occhi e vedendo la difficoltà e il nervosismo col quale ha sostenuto tutte le nostre garbate domande”.

Nadal annuncia l’addio al tennis nel 2024 e salta Parigi

Nadal annuncia l’addio al tennis nel 2024 e salta ParigiRoma, 18 mag. (askanews) – Rafael Nadal annuncia il suo addio al tennis. Accadrà nel 2024, dopo un tour lungo un anno. Dal 2005 il maiorchino, 37 anni il prossimo 3 giugno, non ha mai saltato un’edizione dello Slam parigino, il torneo che più di ogni altro lo ha consegnato alla storia del tennis mondiale. Nadal ha annunciato che sarà costretto a saltare il Roland Garros, in programma quest’anno dal 22 maggio all’11 giugno. Il maiorchino ha però annunciato che proverà a tornare già in questa stagione, possibilmente per la fase conclusiva delle Davis Cup Finals di Malaga a novembre, prima di ritirarsi definitivamente nel 2024. La prossima stagione sarà infatti l’ultima del 22 volte campione Slam. “L’infortunio patito in Australia non è guarito come volevamo, il Roland Garros così è impossibile da giocare – ha esordito il 36enne in conferenza stampa -. Non ho intenzione di continuare a giocare per i prossimi mesi. In questi ultimi anni, anche se i risultati sono stati di primo livello, il mio lavoro quotidiano è stato di livello molto basso e dopo la pandemia sono stati anni difficili in questo senso”. L’attuale numero 14 del mondo ha poi tracciato il piano per il futuro: “Negli ultimi mesi ho lavorato tanto per tornare, ma non ce l’ho fatta. Voglio prendermi il tempo per recuperare e tornare al livello più alto possibile. Non darò una data di rientro, quando sarò pronto mentalmente e fisicamente tornerò”. “Un obiettivo potrebbe essere tornare a giocare la Coppa Davis (a novembre ndr.) e iniziare bene il 2024, con la garanzia di poter essere competitivo e con la certezza che sarà il mio ultimo anno in campo – ha annunciato lo spagnolo -. Il piano è quello di giocare nella prossima stagione i tornei che più di tutti ho amato e che maggiormente hanno segnato la mia storia da professionista anche per non disputare un anno da comparsa. Cercherò di farlo grazie al ranking protetto ma senza togliere wild card a nessuno. Olimpiadi 2024 al Roland Garros? Proverò sicuramente a partecipare ma non posso dire se quello sarà il mio ultimo torneo in assoluto”.

Roma, Gualtieri: Tariffa rifiuti invariata nonostante inflazione

Roma, Gualtieri: Tariffa rifiuti invariata nonostante inflazioneRoma, 18 mag. (askanews) – “Abbiamo approvato la delibera di determinazione della Tari per il 2023 che a Roma non aumenterà nonostante l’inflazione”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un punto stampa in Campidoglio dopo l’approvazione della delibera di Giunta che disciplina il costo del tributo per il prossimo anno.

“Raccogliamo i primi frutti dell’efficientamento di Ama che oltre a offrire un servizio – ha spiegando il sindaco -, sia di raccolta che di spazzamento, aumentato registra un incremento dei costi soltanto dello 0,63%. Inoltre le attività a contrasto dell’evasione ci hanno consentito di assorbire gli aumenti dovuti all’inflazione: siamo passati dal recupero dell’evasione fermo ai 4,9 milioni del 2021 ai 13,6 milioni del 2022, abbiamo in pratica triplicato il recupero dei crediti”.

È morto l’attore Helmut Berger, fu scoperto da Luchino Visconti

È morto l’attore Helmut Berger, fu scoperto da Luchino ViscontiRoma, 18 mag. (askanews) – E’ morto a Salisburgo, all’età di 78 anni l’attore austriaco Helmut Berger. Lanciato nel mondo cinematografico da Luchino Visconti, di cui diventò compagno di vita Berger recitò con attori come Romy Schneider, Elizabeth Taylor, Henry Fonda e Burt Lancaster. Era nato a Bad Ischl, in Austria, il 29 maggio 1944 ed è salito alla ribalta grazie ai suoi ruoli nei film del regista italiano Luchino Visconti che diventerà poi suo socio e nel 1966 gli affiderà il suo primo ruolo. Il successo arrivò con “La caduta degli dei” (1969), diretto sempre da Visconti, il quale lo volle nella parte del nevrotico e decadente personaggio di Martin von Essenbeck. Per Visconti ha interpretato ruoli in “The Damned” (da cui deriva il suo soprannome di “dannato”), “Ludwig”, uno dei suoi film più famosi in cui interpretava Ludovico II di Baviera e “Conversation Piece”. Berger fece delle apparizioni anche in “Il giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio De Sica, “Dorian Gray” di Massimo Dallamano e, successivamente, in “Il Padrino Parte III” di Francis Ford Coppola. Nel 1975 fu il protagonista maschile di “Salon Kitty” di Tinto Brass. COn Visconti, oltre a un sodalizio lavorativo, anche una relazione sentimentale molto forte, che durò fino alla morte del regista nel 1976. Berger ha annunciato la fine della sua carriera di attore nel novembre 2019 dopo una vita comunque di eccessi come consumatore di alcol, droghe e sesso libero. Ha sperperato denaro, è stato in prigione e ha tentato persino il suicidio. Negli anni ultimi anni ha recitato tra le altre cose nella soap opera statunitense “Dynasty”.