Fisco, Tajani: favorevoli a rottamazione ma priorità ridurre IrpefRoma, 11 feb. (askanews) – “L’obiettivo” di prendere il 20% alle prossime elezioni politiche “si raggiunge attraverso un’azione politica forte, con una presenza e un’organizzazione altrettanto forte”. Sull’azione politica “credo che noi dovremmo essere alla guida di una forte azione per la riduzione della pressione fiscale. La prima battaglia da portare a compimento è quella dell’abbassamento dell’Irpef dal 35 al 33% e l’allargamento della soglia fino a 60mila euro, è un mod oper dare un chiaro chiaro segnale al ceto medio produttivo del nostro paese”. Lo ha detto il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani nel suo intervento alla riunione della segreteria del partito, in corso alla Camera.
“Siamo anche favorevoli alla rottamazione, ma questa” per noi “è la priorità. Credo che la riduzione dell’Irpef sia qualcosa di strutturale e figlio anche di un pensiero politico, quello di Berlusconi, cioè ‘meno tasse per favorire la crescita’”, ha aggiunto Tajani.
Il Ceo di OpenAI Sam Altman risponde all’offerta di Elon Musk: mira a rallentare un concorrenteNew York, 11 feb. (askanews) – Il Ceo di OpenAI, Sam Altman, ha risposto in un’intervista sulla rete Cnbc, alla proposta lanciata da Elon Musk di acquistare l’azienda per 97,4 miliardi di dollari assieme ad un gruppo di imprenditori.
Alla domanda su quanto seriamente stia prendendo l’offerta di Musk, il capo di OpenAI ha detto: “Non particolarmente”. Altman ha poi aggiunto: “Penso che sia per rallentare un concorrente e recuperare terreno, ma non lo so davvero”. Il Ceo di OpenAI ha anche respinto l’accusa di Musk di non avere soldi a sufficienza per contribuire alla joint venture “Stargate”del presidente Donald Trump volta a investire in infrastrutture per addestrare gli ultimi modelli di intelligenza artificiale. “Non sono io quello che ha twittato ‘finanziamenti garantiti’. Cerco solo di presentarmi e costruire”, ha risposto Altman, facendo riferimento al tweet di Musk del 2018, quando aveva parlato di “finanziamenti garantiti” per lanciare Tesla a Wall Street. Il tweet venne incriminato dall’Authority di controllo della Borsa, che multò Musk per 20 milioni di dollari.
Euro digitale, Parlamento Ue: decisione su emissione spetta a noiRoma, 11 feb. (askanews) – Il Parlamento europeo punta i piedi sull’euro digitale. In un documento sulle raccomandazioni rivolte alla Bce, approvato a maggioranza, l’istituzione rivendica che la decisione sul se procedere o meno all’emissione della valuta digitale della Banca centrale spetta agli stessi europarlamentari, e non ai banchieri centrali (il Consiglio direttivo della stessa Bce).
La decisione peraltro andrebbe presa solo dopo che la Bce abbia “dimostrato i suoi benefici ai legislatori”, perché per avere successo sull’eventuale introduzione dell’euro digitale “è necessaria la fiducia del pubblico”, afferma il documento approvato. Inoltre, i parlamentari europei “insistono sul fatto che l’euro digitale debba coesistere assieme al contante fisico, che ‘deve restare ampiamente disponibile a tutti livelli’”. E chiedono che la Bce tenga conto “delle preoccupazioni sulla stabilità e sulla struttura del sistema finanziario che deriverebbero dall’introduzione di un euro digitale”.
Il documento è stato adottato dal Parlamento Ue con 378 voti favorevoli, 233 contrari e 26 astenuti, riporta il comunicato. Il documento giunge dopo che per mesi la Bce ha sollecitato gli eurodeputati a procedere sul versante legislativo dei preparativi per l’euro digitale. L’obiettivo della Bce sarebbe quello di completare l’attuale fase preparatoria per l’euro digitale in modo che il suo Consiglio direttivo, al quale partecipano i governatori delle banche centrali nazionali di tutta l’area euro, possa deliberare la possibile emissione della valuta digitale per la fine dell’anno, una volta che la relativa legislazione sarà stata adottata.
Il documento licenziato oggi sembra mostrare che secondo i legislatori Ue permangono elementi da chiarire. E contiene una frase molto esplicita. Uno dei punti approvati afferma infatti che il Parlamento europeo “richiede che qualunque decisione sull’emissione dell’euro digitale non debba essere presa esclusivamente dal Consiglio direttivo della Bce. Ritiene invece che la decisione sul se introdurre o no l’euro digitale sia una decisione politica, che debba essere presa dai colegislatori europei – si legge – dato il profondo potenziale impatto di una tale decisione su un’ampia gamma di questioni europee, incluse la privacy, la tutela dei consumatori, la stabilità finanziaria, le politiche finanziarie e altre aree che vanno oltre lo stretto ambito della politica monetaria”. Il Parlamento europeo, poi, raccomanda alla Bce di fare di più per rimettere sotto controllo l’inflazione, rilevando che i livelli elevati degli anni passati hanno colpito maggiormente coloro che hanno redditi più bassi.
Gli eurodeputati mettono anche in rilievo quelli che chiamano “sussidi rilevanti” ricevuti dalle banche “in maniera indiretta tramite le politiche della Bce, che hanno elargito consistenti retribuzioni ai depositi” che gli stessi istituti di credito detengono presso l’istituzione centrale. Infine, per la prima volta gli eurodeputati chiedono formalmente alla Bce di effettuare uno studio sul “come guerre e conflitti influiscano sulla stabilità dei prezzi”. L’analisi dovrà focalizzarsi sul periodo tra il 2025 e il 2030, riporta ancora il comunicato. Inoltre, gli europarlamentari chiedono la Bce di valutare come i cambiamenti climatici influiscano sulla sua capacità di mantenere la stabilità dei prezzi e di intervenire affinché le banche tengano sufficientemente in conto i rischi finanziari ed esterni, inclusi quelli correlati al clima e alle vicende geopolitiche.
Amazon: a Milano primo negozio fisico d’Italia, dedicato a cura e beautyMilano, 11 feb. (askanews) – Amazon apre nel centro di Milano il suo primo negozio fisico in Italia, dedicato, come dice l’insegna, ai prodotti per parafarmacia & beauty. Si tratta dell’unico negozio al mondo dell colosso dell’ecommerce dedicato al comparto del cura persona. Si estende anche l’offerta online di questi prodotti, che progressivamente nel corso dell’anno sarà resa disponibile negli store online in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito, consentendo ai clienti di accedere a una gamma ancora più ampia di prodotti di bellezza.
Il negozio Amazon Parafarmacia & Beauty, che si trova in Piazzale Cadorna a Milano e aprirà ufficialmente al pubblico dal 12 febbraio, avrà una selezione di prodotti di bellezza e cura della persona dei migliori marchi. Ma all’interno sarà presente anche un’area dedicata ai farmaci da banco, con la presenza di farmacisti, dove i clienti possono acquistare farmaci da banco senza prescrizione medica. “Abbiamo progettato questo negozio per avvicinarci ancora di più ai nostri clienti e garantire un’esperienza innovativa, che unisce tecnologia all’avanguardia e consulenza da parte di esperti – ha dichiarato Giorgio Busnelli, vice presidente categorie Largo Consumo di Amazon in Europa – Grazie a quest’apertura, amplieremo nel corso del 2025 la nostra offerta online di prodotti per la bellezza e la cura della persona in tutti gli store di Amazon in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. Questa selezione arricchita riflette il nostro impegno nel soddisfare le diverse esigenze dei nostri clienti, sia presso il nostro negozio fisico a Milano che online in Europa”.
Amazon Parafarmacia & Beauty presenta due aree distinte, la galleria principale e il derma-bar. La galleria, cuore del negozio con l’esposizione di prodotti per la bellezza e la cura della persona, avrà le postazioni “Place & Learn” con display digitali interattivi che permettono ai clienti di conoscere meglio i prodotti di interesse. Il derma-bar, invece, è un’area dove i clienti potranno effettuare gratuitamente l’analisi digitale della propria pelle e ricevere consigli sui diversi prodotti da parte di esperti.
Milano, prosegue iter progettuale prolungamento M3 a PeschieraMilano, 11 feb. (askanews) – “In audizione presso la V Commissione ho ribadito che prosegue in maniera spedita, come già ricordato pochi giorni fa in un incontro convocato dal Comune di Milano, il progetto di prolungamento della linea metropolitana 3 sino a Peschiera Borromeo. Un progetto che vedrà la luce grazie all’impegno collegiale e condiviso di tutti gli enti coinvolti, che a prescindere dal colore politico hanno anteposto gli interessi personali al bene del territorio”. Così in una nota l’assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Franco Lucente, dopo la sua audizione presso il Consiglio regionale in merito al prolungamento della linea gialla della metroplitana milanese.
“Ringrazio tutti i sindaci del Sud Est Milanese, il Comune di Milano, la Città Metropolitana, il primo cittadino di Crema e la Provincia di Cremona: è questo il modo di lavorare per realizzare grandi opere che rivoluzioneranno la mobilità di un’area importante della provincia meneghina” ha aggiunto. “Spiace constatare, per l’ennesima volta, l’atteggiamento del consigliere del Movimento 5 Stelle Di Marco: le sue polemiche sono inutili e sterili, di certo non aiutano un territorio che da troppo tempo necessita di un sistema trasportistico adeguato e capillare. Invece di cercare visibilità per puri motivi propagandistici, dovrebbe affiancare il tavolo collegiale per sostenere un progetto che porterà ad avere due fermate di metropolitana in più, sino a Peschiera Borromeo, con l’impegno in futuro di poter arrivare sino a Pantigliate-Vigliano. Chi invece mette pretestuosamente i bastoni tra le ruote, dimostra di non aver compreso appieno la portata di un’opera infrastrutturale determinante per l’avvenire del Milanese e del Cremasco”.
Sanremo, Conti commosso: mia mamma mi ha insegnato rispetto e onestàSanremo (Im), 11 feb. (askanews) – Carlo Conti si commuove parlando della mamma, che l’ha cresciuto da sola. “Sono stato tirato su solo dalla mia mamma, perché ho perso il mio babbo che avevo solo 18 mesi. Una donna fortissima, per questo forse ho grande rispetto e stima per le donne”.
Così in conferenza stampa il conduttore del Festival di Sanremo, parlando della mamma. “Mi ha insegnato due cose fondamentali: il rispetto e l’onestà e non mi ha fatto mai mancare nulla. La tavola era sempre apparecchiata, anche solo per noi due”, ha concluso Conti con le lacrime agli occhi. “Ai figli bisogna dare ali e radici” ha poi aggiunto Conti, citando “il mio carissimo amico Lucio Caizzi”.
Summit Parigi Ia, accordo tra 61 paesi, no di Usa e GbRoma, 11 feb. (askanews) – Nel summit di Parigi sull’intelligenza artificiale (AI Action Summit), 61 paesi si sono accordati per un Intelligenza Artificale “aperta”, “inclusiva” ed “etica”. L’accordo non è stato sottoscritto dagli Usa e dalla Gran Bretagna.
I firmatari, tra cui Cina, Francia e India, hanno anche chiesto un coordinamento più forte della governance dell’IA che richieda un “dialogo globale” e hanno chiesto di evitare la “concentrazione del mercato” in modo che la tecnologia sia più accessibile. Anche “rendere l’intelligenza artificiale sostenibile per le persone e per il pianeta” è citata come una delle loro priorità. A tal fine, durante il summit è stata formalizzata la creazione di un osservatorio sull’impatto energetico dell’intelligenza artificiale guidato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, come coalizione per un’IA sostenibile che mira a riunire le aziende leader del settore.
Nel suo intervento alla conferenza di Parigi il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha messo in guardia gli alleati europei dal regolamentare eccessivamente il settore . Le osservazioni del vice di Donald Trump ai leader mondiali riuniti a Parigi per discutere di intelligenza artificiale non hanno scoraggiato decine di nazioni dal firmare una dichiarazione che chiedeva sforzi per affiancare la tecnologia con una regolamentazione per renderla “aperta” ed “etica”.
“Un’eccessiva regolamentazione… potrebbe uccidere un settore trasformativo proprio mentre sta decollando”, ha detto Vance ai leader globali e ai responsabili dell’industria tecnologica al Grand Palais della capitale francese, invitando l’Europa a mostrare “ottimismo piuttosto che trepidazione”. Il primo ministro indiano Narendra Modi aveva chiesto pochi minuti prima “sforzi collettivi e globali per stabilire una governance e standard che sostengano i nostri valori condivisi, affrontino i rischi e creino fiducia”. L’intelligenza artificiale futura dovrà essere “libera da pregiudizi” e “affrontare le preoccupazioni relative alla sicurezza informatica, alla disinformazione e ai deepfake” per avvantaggiare tutti, ha detto. Modi ha co-ospitato il summit con il presidente francese Emmanuel Macron e il suo paese ospiterà il prossimo incontro sull’avanzamento delle regole globali.
Parlando dopo Vance, Macron ha affermato che le regole globali erano “il fondamento, insieme all’innovazione e all’accelerazione, di ciò che consentirà all’intelligenza artificiale di arrivare e durare”, in un’apparente risposta negativa al vicepresidente degli Stati Uniti.
Il Pd chiede al governo Meloni di firmare il documento che difende la CpiMilano, 11 feb. (askanews) – “Accogliamo l’appello della Corte penale internazionale contro la decisione dell’amministrazione statunitense di imporre sanzioni al procuratore capo Karim Khan. Chiediamo al governo Meloni di aderire al documento, già firmato da 79 dei 125 paesi, che difende la Corte penale internazionale dall’iniziativa di Trump. È un’istituzione che deve continuare a svolgere il suo mandato nell’interesse di milioni di vittime innocenti di atrocità. Noi stiamo con la Cpi a salvaguardia della giustizia internazionale”. Lo dichiara la delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo.
Codice della strada, Consorzi del vino dell’Umbria scrivono a SalviniMilano, 11 feb. (askanews) – “Gentilissimo ministro Matteo Salvini, abbiamo aperto l’anno 2025 con la demonizzazione delle bevande alcoliche, vini inclusi, su qualsiasi canale di comunicazione: social, televisione e giornali cartacei hanno scatenato una campagna di terrorismo mediatico sull’alcol con conseguente riduzione del consumo del vino e calo delle vendite di cui sta risentendo il mercato del vino”. Si apre così la lettera che i Consorzi di Tutela dei vini dell’Umbria hanno inviato al ministro per porre l’attenzione sulla campagna allarmistica che sta penalizzando “uno dei simboli della cultura e della tradizione italiana”. La richiesta dei Consorzi è che si promuova una cultura del consumo responsabile, “specificando in maniera definitiva che nel nuovo Codice della strada non è stato modificato nessuno dei limiti precedentemente in vigore e che oggi è possibile ancora consumare vino al ristorante con particolari attenzioni”.
“Crediamo sia doveroso da parte del Governo un chiarimento in merito all’invariato limite del Codice della strada (che è rimasto a 0,5 g/l) promuovendo una cultura del consumo moderato e responsabile. Richiediamo al Governo di diffondere delle linee guida del consumo di alcool ed il relativo smaltimento: ad esempio: quanti bicchieri di vino è possibile permettersi di bere al ristorante, bevendo anche acqua e mangiando adeguatamente, senza superare il limite di legge. Consigli su come organizzarsi al ristorante: il conducente non beve mentre gli altri sono liberi di farlo, abituarsi al concetto di portare a casa una bottiglia non terminata a tavola ecc…” chiedono il Consorzio Tutela Vini Montefalco, Consorzio Tutela Vini Orvieto, Consorzio Tutela Vini Torgiano e Consorzio Tutela Vini Trasimeno, sottolineando che “sarebbe importante che il ministero specifichi che nel nuovo codice della strada non è stato modificato nessuno dei limiti che erano in precedenza in vigore”. “Altri Paesi nel mondo da tempo si sono dotati di simili provvedimenti: ciononostante, ben comunicati alla popolazione non hanno portato alla demonizzazione del consumo moderato, come sta avvenendo in Italia, ma al contrario hanno contribuito alla diffusione di comportamenti virtuosi basati sul bere responsabile e moderato” chiosano i Consorzi umbri, concludendo che “oggi in Italia sta passando il concetto di non dover bere assolutamente prima di mettersi alla guida, il che, oltre ad essere un grande errore di comunicazione, va a colpire la stragrande maggioranza dei consumatori che hanno fatto del consumo moderato e responsabile il proprio stile di vita, rischiando di aprire la strada agli eccessi”.
Scala, presidente della Lombardia Fontana incontra Barbara BerlusconiMilano, 11 feb. (askanews) – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha ricevuto oggi a Palazzo Lombardia la visita della dottoressa Barbara Berlusconi, recentemente nominata dall’ente come rappresentante nel Consiglio d’amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala di Milano. All’appuntamento era presente anche l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso. L’incontro, si legge in una nota di Palazzo Lombardia, è stato “utile e proficuo in vista della nuova esperienza che attende la dottoressa Barbara Berlusconi”.