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L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politica

L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politicaRoma, 17 nov. (askanews) – Quanto registrato nelle ultime settimane, con le polemiche nei confronti dei magistrati, “si tratta di un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità affidato dalla Costituzione alla magistratura”. Lo spiega il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati in un documento approvato all’unanimità. “E’ prerogativa della giurisdizione l’interpretazione delle leggi, tenendo conto della gerarchia di valori espressa dalla Carta Costituzionale tra i quali i principi di primazia del diritto europeo e di separazione dei poteri”.


Agli “attacchi” – continua l’Anm – “sono seguite operazioni di indebita ricostruzione della vita privata dei magistrati autori di quelle decisioni finalizzate a selezionare e rendere pubbliche scelte personali ritenute correlate ai provvedimenti adottati”. Inoltre “il linciaggio mediatico cui un certo giornalismo si è prestato ha colpito i giudici e la loro naturale tensione a decidere liberi dalle proprie convinzioni e passioni: scrutare la vita delle persone, riportando le loro vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in linea con l’etica giornalistica”.

Turismo, le Pro Loco riunite a Roma per l’assemblea Unpli

Turismo, le Pro Loco riunite a Roma per l’assemblea UnpliRoma, 17 nov. (askanews) – Incremento del turismo locale, rivitalizzazione dei borghi interni alle prese con il fenomeno dello spopolamento, promozione delle eccellenze enogastronomiche, supporto all’economia locale, tutela del patrimonio culturale immateriale e socialità. Le Pro Loco sono un motore economico per le comunità italiane, ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, secondo un’indagine del CENSIS condotta nel 2024 per UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco. In Italia sono oltre 6400 le Pro Loco rappresentate dall’UNPLI, coinvolgono una rete di più di 500 mila persone impegnate nell’organizzazione e promozione di attività, servizi ed eventi per la comunità, per un totale di 25 milioni di ore di volontariato l’anno. Associazioni che hanno resistito alla pandemia arrivando addirittura a crescere di 100 unità negli ultimi 4 anni.


Di questi risultati e del grande lavoro fatto per la tutela del patrimonio si discuterà sabato 16 e domenica 17 novembre durante l’assemblea dell’UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco Italiana – che si terrà a Roma all’Ergife Palace Hotel. “Un appuntamento che ha l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione – spiega il presidente UNPLI, Antonino La Spina. – L’ Assemblea sarà un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni perché dei circa 3-4 mld di euro generati dal nostro mondo, il 70% è frutto della nostra organizzazione e quindi di iniziative autofinanziate, il restante 30% arriva dal pubblico, questo significa che con il nostro lavoro riusciamo a dare una mano molto forte alle comunità.’ Il ruolo delle Pro Loco secondo i dati del Censis Il ruolo delle Pro Loco ancora oggi ampliamente riconosciuto. Secondo l’indagine Censis svolta quest’anno per conto dell’Unpli, più di 9 italiani su 10 ritengono molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, percezione condivisa in modo trasversale a gruppi sociali e territori. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi.


Dall’indagine Censis risulta che, nel 2023, il 22,6% delle Pro Loco ha registrato più di 5.000 partecipazioni alle attività e gli eventi organizzati durante l’intero anno, con un picco eccezionale raggiunto con 200.000 partecipazioni dichiarate da una Pro Loco. Il 41,4% stima che l’andamento del numero di partecipazioni ai propri eventi sia tornato uguale rispetto agli anni prima del Covid, e il 37,3% afferma che sono aumentati. Il 90,9% ha utilizzato principalmente i Social Media come forma principale di comunicazione per promuovere le proprie iniziative, marcando l’adattabilità delle Pro Loco alle nuove forme di comunicazione. Le principali attività delle Pro Loco Pur essendo le sagre una delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%.


Oltre l’80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, come quelli a marchio DOP, IGP, DOC e DOCG, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale. Promotori di un turismo sostenibile, inclusivo e accessibile Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre ben l’87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l’economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall’estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione.


In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile, particolarmente adatto a un pubblico adulto e anziano. La ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività. Il ruolo del volontariato Le Pro Loco si sostengono principalmente grazie all’attività dei volontari, un elemento centrale per il loro funzionamento. In particolare, molti anziani contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, promuovendo uno scambio intergenerazionale che arricchisce non solo le attività organizzate, ma anche la trasmissione del patrimonio immateriale. Le associazioni che gestiscono eventi religiosi o sagre, ad esempio, si avvalgono in larga parte di volontari con oltre 65 anni, confermando l’importanza di queste figure nel mantenimento della tradizione e della cultura locale. Persone che prestano il loro tempo per promuovere il proprio territorio, investono le proprie energie e trovano le risorse per rendere vivi i luoghi nei quali operano e soprattutto per frenare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri urbani. L’UNPLI è, inoltre, iscritta all’Albo nazionale del Servizio Civile Universale e offre la possibilità a giovani, dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio presso le sedi di Pro Loco dislocate in tutta Italia. Negli ultimi 20 anni l’Unpli ha formato oltre 30.000 ragazzi, che hanno svolto e svolgono progetti inerenti alla promozione dei territori, della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, della tutela del paesaggio e delle tipicità regionali. Un’attività che garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Autofinanziamento e sostenibilità economica Infine, va sottolineato che le Pro Loco coprono oltre la metà dei costi attraverso l’autofinanziamento (54%), il restante con contributi privati (19%) e pubblici (27%). Questo modello di sostenibilità economica conferma la capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente, garantendo continuità alle attività e rispondendo con agilità alle necessità dei territori. In sintesi, le Pro Loco si confermano come protagoniste nell’ecosistema culturale e turistico italiano, grazie alla loro capacità di promuovere le tradizioni locali, valorizzare il patrimonio, sostenere il turismo sostenibile e inclusivo, e rispondere con impegno e passione alle esigenze delle comunità locali. L’impatto economico delle sagre Gli eventi organizzati dalle Pro Loco ogni anno sono circa 110 mila in tutta Italia, attraggono 88 milioni di partecipanti di cui 76,5 milioni provengono dalla regione, 9,7 milioni dal resto d’Italia e 1,8 milioni dall’estero, il 24% sono anziani, 45% famiglie e 31% sono giovani. Di queste manifestazioni 20 mila sono sagre per una spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta dalle Pro Loco con la collaborazione di amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali, sportive, religiose, consorzi di tutela di prodotti locali, un indotto di 2,1 miliardi di euro, 10.500 occupati e più di 300.000 volontari. L’impatto economico delle sagre è significativo e può manifestarsi in vari modi: incremento del turismo, sviluppo delle attività locali, promozione dei prodotti tipici, investimenti in infrastrutture, sviluppo di nuovi servizi, rafforzamento della comunità e ciclo virtuoso di reinvestimento. Per incentivare la crescita e il potenziamento di queste iniziative, Unpli dal 2018 assegna annualmente il bollino di Sagra di Qualità alle più meritevoli, e dallo scorso anno anche il marchio Eventi di Qualità. Attualmente sono più di 250 le manifestazioni che hanno ottenuto il riconoscimento.

Autonomia, Landini: si va avanti con il referendum per l’abrogazione

Autonomia, Landini: si va avanti con il referendum per l’abrogazioneRoma, 17 nov. (askanews) – “La nostra battaglia va avanti”. E la “sentenza della Corte Costituzionale, della quale bisognerà leggere le motivazioni, conferma le ragioni della nostre motivazioni e conferma che è una legge che divide il Paese ed è sbagliata. Abbiamo accolto un milione e 300 mila firme per l’abrogazione totale di questa legge e noi sosteniamo la necessità di abrogarla complessivamente non solo in qualche punto”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini nel corso di una intervista stamane a Radio24 da Maria Latella.

Tutte esurite le date del tour Going hard live di Tony Boy

Tutte esurite le date del tour Going hard live di Tony BoyMilano, 17 nov. (askanews) – Si è fatto spazio in poco tempo nella scena rap, diventando uno dei nomi più credibili del momento, Tony Boy annuncia il sold out di tutte le date del tour Going hard live 2025. Prodotto da Vivo Concerti, il club tour lo vedrà protagonista nei principali club italiani a partire da gennaio.


Tony Boy, tra gli artisti più interessanti degli ultimi anni, capace di attirare l’attenzione del panorama rap italiano grazie alla sua versatilità e originalità, con un uso unico del linguaggio, sempre autentico su ogni tipo di beat, ha dimostrato ancora una volta di essere tra le penne più prolifiche della nuova scena rap italiana e torna il 6 dicembre con “Going Hard 3” (distribuito da Warner Music Italy), il terzo mixtape della saga “Going Hard”, che lo ha consacrato come uno dei rapper emergenti più interessanti di quel momento. Dopo il successo dei recenti singoli “Il Tempo Cura” e “Cerchio”, Tony Boy è appena tornato con “ETC”, il singolo pubblicato lo scorso 25 ottobre in collaborazione con Nardo Wick. Dopo un’estate in tour dove ha calcato i palchi dei principali festival estivi tra cui il Red Valley Festival 2024, recentemente premiato ai TIM Music Awards all’Arena di Verona per il disco d’oro del suo album “Nostalgia (export)”, Tony Boy si conferma come uno degli artisti più determinati e ambiziosi della sua generazione. Queste le date.


Giovedì 16 Gennaio 2025 — Parma, Campus Industry Sabato 18 Gennaio 2025 — Milano, Fabrique Lunedì 20 Gennaio 2025 — Firenze, Teatro Cartiere Carrara Mercoledì 22 Gennaio 2025 — Torino, Teatro della Concordia Giovedì 23 Gennaio 2025 — Brescia, Teatro Clerici Domenica 26 Gennaio 2025 – Bologna, Estragon Martedì 28 Gennaio 2025 — Roma, Atlantico Mercoledì 29 Gennaio 2025 — Roma, Atlantico Venerdì 31 Gennaio 2025 — Napoli, Casa della Musica Sabato 1 Febbraio 2025 — Molfetta, Eremo Lunedì 3 Febbraio 2025 — Padova, Gran Teatro Geox Mercoledì 5 Febbraio 2025 — Milano, Fabrique Giovedì 6 Febbraio 2025 — Milano, Fabrique Sabato 8 Febbraio 2025 — Padova, Gran Teatro Geox

Meloni arrivata a Rio per il G20, oggi vede il presidente Lula

Meloni arrivata a Rio per il G20, oggi vede il presidente LulaRoma, 17 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata la notte scorsa alla Base Aérea do Galeão di Rio de Janeiro, in Basile, accolta da un rappresentante del Ministero degli Esteri brasiliano, dall’ambasciatore d’Italia in Brasile Alessandro Cortese e dal console generale d’Italia a Rio de Janeiro Massimiliano Iacchini.


Da domani Meloni prenderà parte al Vertice G20 ma già oggi alle 12:10, le 16:10 in Italia, avrà un bilaterale con il presidente brasiliano Lula.

Zelensky: 120 missili e droni su Ucraina, di mira infrastrutture

Zelensky: 120 missili e droni su Ucraina, di mira infrastruttureMilano, 17 nov. (askanews) – Su comando di Vladimir Putin è stato scatenato l’inferno questa mattina sull’Ucraina: missili da crociera, balistici e aerei, nonché droni d’attacco. In diverse città sono risuonate esplosioni e la rete energetica ucraina, già molto fragile, ha dovuto affrontare un nuovo “massiccio” attacco russo che ha provocato almeno otto morti e una ventina di feriti in tutto il Paese: a Odessa due persone sono decedute a causa dei bombardamenti russi. Ferito un adolescente di 17 anni.


“Un massiccio attacco combinato ha preso di mira tutte le regioni dell’Ucraina” e “la nostra infrastruttura energetica”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo lui sono stati lanciati 120 missili e 90 droni, mentre la difesa antiaerea ucraina è riuscita a distruggere 140 di questi obiettivi. Il ministro degli Esteri Andrii Sybiga ha denunciato “uno dei più grandi attacchi aerei” lanciato dalla Russia. Mentre il ministero della Difesa russo ha affermato di aver colpito “tutti” i suoi obiettivi in un massiccio attacco contro “infrastrutture energetiche essenziali che sostenevano il complesso militare-industriale ucraino”. Colpita anche la capitale Kiev. A causa della caduta di detriti, è scoppiato un incendio sul tetto di un edificio residenziale di 5 piani nel quartiere Pechersk della città. Il sindaco Vitaliy Klitschko ha riferito che una donna è rimasta ferita ed è stata ricoverata in ospedale.


Secondo Kiev, Mosca, aumentando i suoi attacchi con droni e missili, ha già distrutto metà della capacità energetica dell’Ucraina. Utilizzati i bombardieri strategici Tu-22M3 e Tu-95, il cui decollo è stato registrato alle 5 del mattino. Nel frattempo si preannuncia una fine d’anno complessa per tutto il vecchio continente. L’accordo quinquennale sul transito del gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa scade il 31 dicembre 2024. E Kiev ha dichiarato con risolutezza la sua intenzione di non continuare la cooperazione con Gazprom. Per decenni, il sistema di trasporto del gas ucraino (GTS) è stato un’arteria chiave per la fornitura di oro blu all’Unione Europea, rimanendo di fondamentale importanza anche dopo che la Federazione Russa ha lanciato rotte alternative.


La sospensione del transito avrà inevitabilmente ripercussioni sul mercato energetico europeo, dato che alcuni Paesi sono ancora parzialmente dipendenti dal gas russo. Non escluse fluttuazioni nei prezzi dell’energia e avere conseguenze economiche sia per l’Europa che per l’Ucraina.

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premi

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premiMilano, 17 nov. (askanews) – Presentata in anteprima nazionale l’edizione 2025 della “Guida Oro I Vini di Veronelli”, volume erede degli storici cataloghi firmati dal padre della critica enologica italiana, svelando i cinque “Migliori Assaggi” 2025, premi assegnati ai vini che hanno conseguito il punteggio più alto in centesimi nella rispettiva tipologia e i dieci “Sole”, riconoscimenti attribuiti all’unanimità dai curatori a vini e realtà d’eccellenza in grado di coniugare diversi fattori, tra cui originalità, capacità, cura, storia e lungimiranza.


L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 300 operatori del settore, è stato organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro che dal 1986 opera per valorizzare la cultura del vino e degli alimenti, e che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori e cultori della gastronomia. La Guida è stata presentata all’ex Convento dei Neveri, dove a maggio è stato inaugurato “Il Veronelli”, l’interessante spazio permanente dedicato al celebre critico. Prima della presentazione del volume, si è tenuto un evento celebrativo in occasione del ventennale della scomparsa di Veronelli, durante il quale sono stati proiettati piccoli saggi di rare documentazioni video in cui è lui stesso a parlare, seguito, in una sorta di “dialogo a distanza” condotto da Aldo Tagliaferro, da alcuni vignaioli, ristoratori e critici. Tra di loro Ilaria Felluga, Gianfranco Fino, Marta Galli, Alfonso Iaccarino, Fausto Maculan, Giuseppe Mazzocolin, Michele Perusini, Arturo Rota, Maria Lavinia Zanella, Massimo Zanichelli e Omar Pedrini. Ospite della giornata, Dolma Bornengo in rappresentanza della storica Ong Acra con cui il Seminario Veronelli è in partnership da 11 anni: le “seconde bottiglie” inviate alla Guida (per supplire a eventuali difetti della prima), se non utilizzate, vengono destinate a finanziare progetti di agricoltura sociale.


Ad aggiudicarsi quest’anno i prestigiosi cinque “Migliori Assaggi” sono stati: “Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015” di Ferrari F.lli Lunelli (96 punti); “Bolgheri Sassicaia 2021” di Tenuta San Guido (100 pt); “Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2021” di Cantina Terlano (98 pt) “Costa d’Amalfi Rosato 2023” di Cuomo Marisa (92 pt); e il “Trentino Vino Santo Emblemi d’Amor 2009” di Poli Giovanni (97 pt). I dieci “Sole” sono invece andati a “Collio Malvasia 2020” di Podversic Damijan; “Friuli Colli Orientali Picolit 2019” di Perusini; “Alto Adige Pinot Nero Riserva Sepp Hanni 2019” di Stroblhof; “Renitens s.a.” di Resistenti Nicola Biasi; “Soave Classico Foscarino Grande Cuvée I Palchi 2021” di Inama; “Adarmando Umbria Bianco 2022” di Tabarrini; “Ostuni Ottavianello Stùne 2023” di Amalberga; “Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Lice 2021” di Caparra & Siciliani; “Zà Tarina Terre Siciliane Malvasia 2023” di Cusolito; e il “Vermentino di Gallura Superiore Pitraia 2021” di Tenute Gregu. L’evento si è conclsuo con una degustazione delle bottiglie premiate accompagnata da una selezione di specialità gastronomiche realizzate dagli artigiani del gusto partner dell’evento. La Guida sarà disponibile nelle librerie e sul sito del Seminario Veronelli dal 30 novembre prossimo. L’acquisto del volume permette anche di consultare in modo completo e gratuito l’app “I Vini di Veronelli 2025” sul proprio smartphone. Da gennaio 2025 sarà disponibile in esclusiva per i mercati esteri anche la versione in lingua inglese.

Vino, Ais: il 22 novembre le Malvasie del Carso in assaggio a Mestre

Vino, Ais: il 22 novembre le Malvasie del Carso in assaggio a MestreMilano, 17 nov. (askanews) – Una giornata dedicata allo studio delle Malvasie coltivate nella striscia di terra che si estende da Muggia a Doberdò del Lago, attraversando il Carso transfrontaliero tra le province di Trieste, Gorizia e la Slovenia: “Malvasia in porto – Malvazije v pristanu” è l’evento organizzato dall’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto, in stretta collaborazione con le agenzie di sviluppo Gal Carso Las Kras e ORA Krasa in Brkinov, in programma venerdì 22 novembre dalle 14.30 alle 19 al Novotel Venezia Mestre Castellana di Mestre (Venezia) in cui i protagonisti saranno i diversi stili e le mille sfumature di queste varietà, legati alla storia di Venezia e del suo patrimonio enogastronomico.


Alle 14.30 la giornata prende il via con i banchi d’assaggio con circa 30 produttori provenienti sia dall’Italia che dalla Slovenia, tra cui Domacija Bole, Vina Stemberger, Vina Cotar, Rencel boutique wines, Perinova domacija, Villa Mirage, Vinarstvo Tauzher – Emil/Rok Tavcar, Vinakras Sezana, Colja Vino, Vina Stoka, Vina Orel, Cotova klet, Vina Sanabor, Vinarstvo Petelin-Rogelja, Vina Kobal, Zidarich, Skerlj, Fattoria Carsica Bajta, Kocjancic, Cacovich, Lenardon, Urizio – Vigna sul Mar, Agriturismo Milic, Budin, Zahar, Vini Ruj, Damijan Milic, Grgic e Skerk. Oltre al walk around tasting, alle 14.30 è prevista una masterclass di approfondimento sui diversi stili di Malvasia guidata dal Miglior sommelier d’Italia Ais 2023, Cristian Maitan.


“A Venezia la Malvasia era una vera e propria icona: originaria di Monemvasia, roccaforte bizantina a sud del Peloponneso, nella capitale della Serenissima diventò un vero e proprio status symbol, emblema di potere economico” ricorda Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto, spiegando che “quando nel Cinquecento Venezia perse l’isola di Creta, il maggior produttore di Malvasia, le coltivazioni si spostarono sulle coste dalmate e istriane, fino ad arrivare a Gorizia e a Trieste. Siamo quindi onorati di ospitare l’evento ‘Malvasia in porto’ proprio a Venezia – ha concluso – dove questo vino è riuscito a dare il toponimo di calli, ponti e sottoporteghi”.

Vino, 30 novembre a Roma presentazione della guida “Sparkle 2025″

Vino, 30 novembre a Roma presentazione della guida “Sparkle 2025″Milano, 17 nov. (askanews) – Sabato 30 novembre a Roma va in scena la presentazione di “Sparkle 2025”, 23esima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani, edita dalla rivista di enogastronomia “Cucina & Vini”. A partire dalle 13.30, al The Westin Excelsior Hotel, saranno premiate con le “5 Sfere” 87 etichette tra le 936 presenti in guida, prodotte dalle migliori aziende vitivinicole del Bel Paese.


La regione più rappresentata è la Lombardia con 29 risconoscimenti andati a Franciacorta Docg e due all’Oltrepò Pavese. Poi il Trentino, con soli Trento Doc, e a seguire, il Veneto con 13 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, due Lessini Durello Doc e un Asolo Prosecco Superiore Docg. Quindi Piemonte (7), Alto Adige (3), Abruzzo (3), Puglia (2), Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Sicilia con un “5 Sfere”. “Oramai i nostri assaggi sono compressi nel periodo estivo e nella prima parte dell’autunno e anche questo è un indice dell’incremento di qualità del vino spumante italiano” ha affermato il curatore della guida “Sparkle”, Francesco D’Agostino, aggiugendo che “è necessario infatti aspettare un tempo più lungo dall’imbottigliamento (nel caso dei vini realizzati con metodo Charmat) o dalla sboccatura (per il Metodo Classico) rispetto a quanto accadeva dieci anni fa. Non solo, oggi sono vini capaci di mantenere la loro qualità in bottiglia per anni”.


“Alla fine del nostro lavoro di ricerca e selezione sentiamo l’esigenza di confrontarci con i dati, con le dichiarazioni di spumantizzazione fatte da tutti i produttori italiani e collezionate da Icqrf per ogni annata vitivinicola, dal primo agosto 2023 al 31 luglio 2024 in questo caso” ha proseguito D’Agostino, spiegando che “i produttori italiani hanno spumantizzato l’equivalente di oltre un miliardo e ottanta milioni di bottiglie, segnando un decremento dello 0,5%. È l’indicazione chiara di un settore in ottima salute – ha continuato – che trova riscontro nei dati Istat di export da gennaio a luglio del 2024, che registrano un totale di un 1,29 miliardi di euro, segnando una crescita del 7% sullo stesso periodo del 2023 e del 213% rispetto al 2014 (sempre gennaio-luglio). Unico neo – ha concluso D’Agostino – è che quest’anno alla crescita in valore è corrisposta una crescita in volume percentualmente superiore e quindi un piccolo decremento in valore della bottiglia, oggi a 5,69 euro, lo scorso anno 5,87”. Dopo la presentazione, alle 16 è prevista la degustazione di bollicine italiane aperta al pubblico, con oltre duecento tra i migliori spumanti secchi italiani presenti in guida, “tutti da scoprire e degustare attraverso un percorso strutturato in base all’appartenenza territoriale”. Presente anche una parte food.

Vino, Ais: alle Leopolda di Firenze assegnati i 22 premi “Tastevin”

Vino, Ais: alle Leopolda di Firenze assegnati i 22 premi “Tastevin”Milano, 17 nov. (askanews) – La finale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia-Trentodoc con la vittoria del lombardo Andrea Gualdoni e l’assegnazione dei 22 premi “Tastevin” sono i principali avvenimenti che hanno animato la kermesse dedicata alle eccellenze vitivinicole italiane organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais) alla stazione Leopolda di Firenze. Il “Tastevin” è il riconoscimento che Ais conferisce a chi “ha contribuito ad imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati”.


“Il nostro è un format che sta crescendo di anno in anno – ha osservato il presidente Sandro Camilli – e noi vogliamo che tutta questa eccellenza e tutte queste figure professionali che noi formiamo nelle nostre aule siano sempre più specializzate e qualificate per andare a diffondere la nostra cultura enogastronomica, in Italia e nel mondo”. Nel corso dell’iniziativa, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra, e la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, sono stati consegnati anche i premi Bonaventura Maschio e Surgiva, e si sono svolte due masterclass condotte da Daniele Cernilli. Migliaia le persone che nel corso della giornata si sono fermate al grande banco di assggio dove sono stati degustati i migliori vini della guida “Vitae 2025”. I premi “Tastevin” sono stati assegnati a: “Valle d’Aosta Chardonnay Le Vin de Michel 2022” di Grosjean Vins; “Lessona 2019” di Proprietà Sperino; “Valtellina Superiore Sassella Ultimi Raggi Riserva 2018” di Arpepe; “Mat’55 Brut 2015” di Pian delle Vette; “Trento Le Général Blanc Dosaggio Zero Riserva 2016” di Cantine Monfort; “Alto Adige Pinot Nero Trattmann Riserva 2021” di Cantina Girlan; “Friuli Venezia Giulia Bianco Morus Alba 2022” di Vignai da Duline; “Rossese di Dolceacqua Superiore Barbadirame 2022” di Maixei; “Colli di Parma Vigna del Guasto 2020” di Lamoretti; “Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2021” di San Patrignano; “Bolgheri Sassicaia 2021” di Tenuta San Guido; “Orvieto Classico Superiore Mare Antico 2022” di Decugnano dei Barbi; “Conero Sassi Neri Riserva 2020” di Fattorie Le Terrazze; “Notturno dei Calanchi 2021” di Paolo e Noemia D’Amico; “Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Escol Riserva 2019” di San Lorenzo; “Falanghina del Molise Pluris 2023” di Cantine San Zenone; “Campi Flegrei Falanghina Cruna Delago 2022” di La Sibilla; “Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2021” di Tenute Chiaromonte; “Aglianico del Vulture Donato D’Angelo 2021” di Donato D’Angelo; “Cirò Rosato Le Formelle 2023” di Caparra & Siciliani; “Marsala Superiore Ambra Semisecco Vintage Tino n.5 1994” di Francesco Intorcia Heritage; e il “Vermentino di Gallura Vendemmia Tardiva Montidimola 2022” di Vigne Surrau.