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Tag: askanews

La Marca (Pd): riacquisto della cittadinanza questione numero uno

La Marca (Pd): riacquisto della cittadinanza questione numero unoRoma, 12 mag. (askanews) – La riforma costituzionale che ha diminuito il numero dei deputati e dei senatori ha inciso anche sul numero degli eletti all’estero, che però hanno la rappresentanza di elettori disseminati su enormi territori. A circa sette mesi dall’inizio della legislatura, abbiamo chiesto a Francesca La Marca, senatrice del Pd eletta nella ripartizione dell’America settentrionale e centrale, di fare il punto sul rapporto fra parlamentari e comunità di italiani all’estero. “In quindici anni di rappresentanza estera in Parlamento – ha sottolineato – il numero degli iscritti all’Aire è raddoppiato: da tre milioni a circa sei milioni. Nella mia ripartizione, che va dal Canada fino a Panama sono oltre 500mila gli italiani residenti. E il numero aumenta ogni anno”.

“Il territorio della mia ripartizione – ha aggiunto l’esponente democratica – è un continente e mezzo, non ci posso andare ogni fine settimana. Ci vado fisicamente una volta al mese, in linea di massima. Ora sono stata in Centro America e in Canada, andrò in Florida per la festa della Repubblica, e anche in Canada. Mi organizzo con la mailing list, che è utilissima, mandiamo comunicati due o tre volte a settimana per aggiornare l’elettorato sulla mia attività parlamentare, poi ovviamente usiamo i social network, Facebook, Linkedin, Twitter, ho anche un sito. Poi facciamo interviste, in radio, tv locali, riunioni con i Comites, via Zoom quando non posso esserci fisicamente. Quindi un mix di presenza e digitale”. D. Quali sono le principali richieste che i connazionali sottopongono ai loro rappresentanti in Parlamento?

R. Abbiamo tematiche che ci accomunano come italiani nel mondo, oltre sei milioni come dicevamo, per non parlare degli italodiscendenti. Però è altrettanto evidente che quasi ogni circoscrizione consolare ha le proprie esigenze: se penso al mio territorio, chiaramente quello che mi chiedono a Città del Messico è diverso da quello che mi chiedono gli italiani a Vancouver, che a sua volta è diverso da quello che mi chiedono a New York… ogni comunità ha le proprie esigenze. Ma se dovessi riassumere: la questione numero uno, per quanto mi riguarda, è il riacquisto della cittadinanza per chi l’ha persa. Sappiamo che con lo ius sanguinis persone di terza, quarta, addirittura quinta generazione riescono ad ottenerla ma la cosa che mi preme di più è la situazione di chi ha dovuto naturalizzarsi (nel Paese di residenza, ndr) decenni o anni addietro, perdendo la cittadinanza italiana. Quindi, riacquisto per chi l’ha persa. E’ una cosa molto sentita, ogni settimana arrivano mail su questo tema e io continuerò a battermi su questo. D. Quali sono le altre tematiche sui quali si concentra la sua attività di parlamentare eletta all’estero?

R. Innanzitutto la rete consolare, i servizi consolari che per quanto mi riguarda sono carenti. C’è obiettivamente una mancanza di personale, è un tema che porterò all’attenzione del ministro Tajani, tanto già sa che lo farò. Io spessissimo lavoro su questo e stiamo preparando una nuova interrogazione sul tema: servizi consolari e servizi ai connazionali. Poi c’è il tema di lingua e cultura: alcuni anni fa è stata cambiata la circolare, quindi per attingere ai fondi ministeriali gli enti gestori, i promotori di lingua e cultura all’estero fanno più fatica ad accedere ai finanziamenti. Questo è un problema molto grave perché ovviamente mette in difficoltà la promozione, hanno dovuto tagliare l’insegnamento dell’italiano. E’ grave perché si insegna non solo ai discendenti degli italiani ma anche a persone di altra cultura, che ora non studiano italiano in Canada, Stati Uniti, eccetera. D. Sostanzialmente problemi di finanziamento, più che di norme legislative. Quindi di scelte, di attenzione dei governi italiani sul questi problemi?

R. Questo è. Assolutamente sì. E’ il problema – ha ribadito La Marca – di come poter attingere al finanziamento per fare queste attività di promozione, ad esempio per scuole: e parliamo di quelle accreditate, sia chiaro. Un altro tipo di problemi dei quali ci troviamo a occuparci come eletti all’estero sono quelli previdenziali: ci sono tanti pensionati che risiedono all’estero cui spetta la pensione italiana. Quindi si lavora stando in stretto contatto con i patronati, che hanno altri problemi che cerchiamo di risolvere lavorando a stretto contatto con l’Inps. D. Lei attualmente fa parte di un gruppo di opposizione, ma non è alla sua prima esperienza parlamentare. Dal suo punto di vista, qual è stato l’approccio dei diversi governi agli interessi e alle istanze dei connazionali che vivono all’estero?

R. In linea di massima, destra, sinistra o centro, tutti i governi hanno avuto, chi più chi meno, una disattenzione nei confronti degli italiani nel mondo. Questa cosa è certa e non ho problemi a dirlo. Detto ciò, nei governi Renzi e Gentiloni c’è stata una maggiore attenzione nei confronti degli italiani all’estero, tant’è che aumentarono il fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana e per i Comites e il Cgie. Questo governo continua a riempirsi la bocca con la promozione dell’italianità nel mondo, il Made in Italy e invece abbiamo visto che hanno tagliato la dotazione ai Comites e al Cgie. Abbiamo visto tagli drastici, non solo una disattenzione ma una mancanza di rispetto nei confronti degli italiani all’estero. Mi aspettavo una attenzione maggiore, un rispetto maggiore per gli italiani all’estero e non è affatto andata così.

H2IT: fatturati in crescita per le aziende italiane dell’idrogeno

H2IT: fatturati in crescita per le aziende italiane dell’idrogenoMilano, 12 mag. (askanews) – Giovane, ma in crescita con importanti prospettive di crescita che la candidano a diventare leader di settore nel Vecchio Continente: è la filiera italiana secondo quanto emerge dalla seconda edizione dell’ “Osservatorio H2IT: I numeri sul comparto idrogeno italiano”, realizzato congiuntamente dalla direzione Studi e Ricerche e l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo. L’analisi ha preso in esame le imprese associate ad H2IT. che rappresentano tutta la catena del valore dell’idrogeno dalla produzione fino agli usi finali. H2IT è l’associazione italiana idrogeno che aggrega grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università che lavorano nel settore dell’idrogeno; conta attualmente 130 soci.

Dai fatturati agli investimenti: per le aziende della filiera il 2022 – secondo quanto merge dall’Osservatorio – è stato un anno di crescita. Il 65% delle aziende ha chiuso l’anno con una crescita degli investimenti sull’idrogeno. In termini di fatturato, il 2022 si è chiuso nel complesso con segno positivo per il 71% delle imprese e il 58% ha incrementato il giro d’affari dell’attività dedicata all’idrogeno, con aspettative di ulteriore crescita nel prossimo futuro. Negli ultimi cinque anni, oltre 1 azienda su 3 (36%) ha ottenuto almeno un brevetto o è in procinto di farlo. La ricerca mette in evidenza poi come sia alta la correlazione tra investimenti e innovazione: la metà delle imprese intervistate ritiene di aver raggiunto un alto livello di maturità tecnologica nell’idrogeno. Il potenziale di sviluppo è elevato e può essere colto attraverso la formazione di personale qualificato, un quadro normativo chiaro e l’accelerazione degli investimenti infrastrutturali e di supporto alla domanda. “La filiera italiana è certamente giovane, ma è composta da tante realtà ambiziose, che non hanno paura di investire per fare vera innovazione – dice Alberto Dossi, presidente di H2IT – Siamo orgogliosi di come le aziende, anche grazie al nostro lavoro, abbiano capito il valore della collaborazione, secondo l’assunto che questo è il momento di crescere e creare tecnologia insieme. Dal PNRR, così come dalle altre risorse messe a disposizione dallo Stato e dall’Unione Europea, stanno arrivando fondi che danno certezze al settore e ci permettono di guardare al futuro con grande ottimismo.” Tra i diversi ambiti esplorati dall’Osservatorio, anche quelle sulle aspettative delle imprese riguardi i settori che cresceranno di più da qui al 2030. Dalle risposte ricevuti, su tutti spicca la mobilità (85% delle risposte), seguita dai settori hard-to-abate (67%) e lo storage di elettricità rinnovabile (55%).

Le aziende però metto in evidenza nelle loro risposte anche le criticità che possono penalizzare il comparto: prima tra le altre, la mancanza di un quadro normativo chiaro (78% delle risposte), l’incertezza di una domanda di mercato non ancora definita (64%) e tutto ciò che ruota attorno ad autorizzazioni (53%) e burocrazia (51%). Per superare le criticità le imprese chiedono soprattutto la definizione di normative e regolamenti nazionali (58% delle risposte), piani strategici nazionali (55%) e più investimenti per stimolare la domanda (45%) e in infrastrutture (42%). “L’analisi restituisce il profilo di una filiera italiana dell’idrogeno molto eterogenea nelle dimensioni delle imprese coinvolte – ha detto Anna Maria Moressa, economista della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – Fra queste spicca un gruppo di pmi che possiede una forte mission, alte potenzialità di innovazione, in grado di intrecciare alleanze industriali trasversali con altri settori, da quello chimico e meccanico a quello informatico, e di collaborare con centri di ricerca nazionali e internazionali. La metà delle imprese dimostra di avere un’alta maturità di innovazione, con brevetti pronti all’industrializzazione. Sarà proprio grazie all’accelerazione della ricerca per l’efficientamento delle tecnologie di produzione, di stoccaggio e di trasporto, che l’idrogeno nel prossimo futuro potrà giocare un ruolo di primo piano nel processo di decarbonizzazione, con l’apertura di nuovi business anche per le pmi italiane. Si apriranno dunque anche opportunità di occupazione per i giovani e ci sarà bisogno di tecnici altamente qualificati per i quali saranno necessari percorsi formativi ad hoc. La crescita del tessuto economico richiede inoltre una accelerazione degli investimenti pubblici e privati e interventi normativi e di policy chiari e mirati”.

Caro affitti, Zaia: è un’emergenza sociale da risolvere

Caro affitti, Zaia: è un’emergenza sociale da risolvereVenezia, 12 mag. (askanews) – “Questa è un’emergenza sociale che deve essere risolta”. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, sulla protesta degli studenti universitari contro il caro affitti.

“Gli studenti – ha detto – pongono la questione del diritto all’alloggio e la condivido pienamente. Noi dobbiamo fare in modo che ci sia equità, dobbiamo dare risposte ai ragazzi e non dobbiamo banalizzare la loro iniziativa come molti fanno”. Il presidente della Regione sollecita a “trovare una soluzione a livello nazionale. Ho letto di caserme e edifici pubblici da mettere a disposizione, potrebbero essere la soluzione più immediata. Allo stesso tempo dobbiamo pensare anche alle famiglie che non hanno possibilità di pagarsi un affitto”.

Assegnate 17 nuove Bandiere Blu, mare di Liguria e Puglia al top

Assegnate 17 nuove Bandiere Blu, mare di Liguria e Puglia al topRoma, 12 mag. (askanews) – Assegnate le Bandiere Blu 2023, il riconoscimento internazionale della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici che premia l’eccellenza delle acque di balneazione, una virtuosa gestione ambientale e l’efficienza dei servizi turistici collegati alle spiagge. Quest’anno, per la 37ma edizione, sono 226 i Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu, 16 in più rispetto ai 210 dello scorso anno: 17 sono i nuovi ingressi, un Comune non confermato.

In particolare, la Liguria segna 2 nuovi ingressi e raggiunge 34 località; la Puglia sale a 22 riconoscimenti con 4 nuovi Comuni; seguono con 19 Bandiere: la Campania e la Toscana, entrambe con un nuovo ingresso, e la Calabria con 2 nuove Bandiere Blu. Le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso; la Sardegna conferma le sue 15 località; l’Abruzzo resta a 14; la Sicilia a 11; il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località con un’uscita e un nuovo ingresso; sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; si registrano 2 nuovi ingressi in Piemonte che ottiene 5 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. La Lombardia sale a 3 Comuni Bandiera Blu, con due nuovi ingressi, il Molise conquista 2 Bandiere con un nuovo Comune.

Le Bandiere sui laghi sono 21, con 4 nuovi ingressi. “Anche quest’anno registriamo un notevole incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 226 con 17 nuovi ingressi”, ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia, “una progressione che cresce di anno in anno: basti pensare che nel 1987, primo anno, i Comuni Bandiera Blu in Italia sono 37, nel 1997 arrivano a 48, nel 2007 a 97, nel 2017 diventano 164, fino ad arrivare a oggi, con sempre più località che si avvicinano al percorso facendo una chiara scelta di campo per la sostenibilità. I Comuni Bandiere Blu rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane. Parliamo di eccellenze del turismo nazionale che possono contare su una strategia articolata e su una visione che non tralascia alcun elemento presente sul territorio. Bandiera Blu è ormai riconosciuto come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte e a mettersi a servizio della comunità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio”, ha concluso Mazza.

Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute. I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.

Queste le new entry Bandiera Blu 2023: – Catanzaro (Calabria) – Rocca Imperiale (Calabria) – San Mauro Cilento (Campania) – Gatteo (Emilia Romagna) – Laigueglia (Liguria) – Sori (Liguria) – Sirmione (Lombardia) – Toscano Maderno (Lombardia) – Porto San Giorgio (Marche) – Termoli (Molise) – San Maurizio D’Opaglio (Piemonte) – Verbania (Piemonte) – Gallipoli (Puglia) – Isole Tremiti (Puglia) – Leporano (Puglia) – Vieste (Puglia) – Orbetello (Toscana) Comuni non riconfermati: – Cattolica (Emilia Romagna)

Mare, 17 nuove Bandiere Blu: Liguria e Puglia al top

Mare, 17 nuove Bandiere Blu: Liguria e Puglia al topRoma, 12 mag. (askanews) – Assegnate le Bandiere Blu 2023, il riconoscimento internazionale della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici che premia l’eccellenza delle acque di balneazione, una virtuosa gestione ambientale e l’efficienza dei servizi turistici collegati alle spiagge. Quest’anno, per la 37ma edizione, sono 226 i Comuni che hanno ottenuto la Bandiera Blu, 16 in più rispetto ai 210 dello scorso anno: 17 sono i nuovi ingressi, un Comune non confermato.

In particolare, la Liguria segna 2 nuovi ingressi e raggiunge 34 località; la Puglia sale a 22 riconoscimenti con 4 nuovi Comuni; seguono con 19 Bandiere: la Campania e la Toscana, entrambe con un nuovo ingresso, e la Calabria con 2 nuove Bandiere Blu. Le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso; la Sardegna conferma le sue 15 località; l’Abruzzo resta a 14; la Sicilia a 11; il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località con un’uscita e un nuovo ingresso; sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; si registrano 2 nuovi ingressi in Piemonte che ottiene 5 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. La Lombardia sale a 3 Comuni Bandiera Blu, con due nuovi ingressi, il Molise conquista 2 Bandiere con un nuovo Comune.

Le Bandiere sui laghi sono 21, con 4 nuovi ingressi. “Anche quest’anno registriamo un notevole incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 226 con 17 nuovi ingressi”, ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia, “una progressione che cresce di anno in anno: basti pensare che nel 1987, primo anno, i Comuni Bandiera Blu in Italia sono 37, nel 1997 arrivano a 48, nel 2007 a 97, nel 2017 diventano 164, fino ad arrivare a oggi, con sempre più località che si avvicinano al percorso facendo una chiara scelta di campo per la sostenibilità. I Comuni Bandiere Blu rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane. Parliamo di eccellenze del turismo nazionale che possono contare su una strategia articolata e su una visione che non tralascia alcun elemento presente sul territorio. Bandiera Blu è ormai riconosciuto come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte e a mettersi a servizio della comunità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio”, ha concluso Mazza.

Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute. I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.

Queste le new entry Bandiera Blu 2023: – Catanzaro (Calabria) – Rocca Imperiale (Calabria) – San Mauro Cilento (Campania) – Gatteo (Emilia Romagna) – Laigueglia (Liguria) – Sori (Liguria) – Sirmione (Lombardia) – Toscano Maderno (Lombardia) – Porto San Giorgio (Marche) – Termoli (Molise) – San Maurizio D’Opaglio (Piemonte) – Verbania (Piemonte) – Gallipoli (Puglia) – Isole Tremiti (Puglia) – Leporano (Puglia) – Vieste (Puglia) – Orbetello (Toscana) Comuni non riconfermati: – Cattolica (Emilia Romagna)

Papa Francesco: precarietà, affitti alle stelle e salari insufficienti affondano i giovani

Papa Francesco: precarietà, affitti alle stelle e salari insufficienti affondano i giovaniRoma, 12 mag. (askanews) – Ma interpellano la politica Città del Vaticano, 12 mag. (askanews) – “Forse mai come in questo tempo, tra guerre, pandemie, spostamenti di massa e crisi climatiche, il futuro pare incerto. Tutto va veloce e pure le certezze acquisite passano in fretta. Infatti, la velocità che ci circonda accresce la fragilità che ci portiamo dentro. E in questo contesto di incertezza e fragilità, le giovani generazioni sperimentano più di tutti una sensazione di precarietà, per cui il domani sembra una montagna impossibile da scalare. Difficoltà a trovare un lavoro stabile, difficoltà a mantenerlo, case dal costo proibitivo, affitti alle stelle e salari insufficienti sono problemi reali”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso ai partecipanti alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità, di fronte alla premier Giorgia Meloni. “Sono problemi che interpellano la politica, perché è sotto gli occhi di tutti che il mercato libero, senza gli indispensabili correttivi, diventa selvaggio e produce situazioni e disuguaglianze sempre più gravi. – ha poi detto il Papa – E ancora, per descrivere il contesto in cui ci troviamo, penso a una cultura poco amica, se non nemica, della famiglia, centrata com’è sui bisogni del singolo, dove si reclamano continui diritti individuali e non si parla dei diritti della famiglia”.

Il papa ha raccontato situazione di una ragazza che ha lavorato 11 ore al giorno per 600 euro al mese. “Questa è la cultura che viviamo”, ha poi aggiunto il Papa parlando a braccio.

Basket Nba, Denver in finale di conference, Boston a gara7

Basket Nba, Denver in finale di conference, Boston a gara7Roma, 12 mag. (askanews) – La quinta tripla doppia ai playoff di Jokic condanna i Suns scesi in campo a Denver per gara-6 senza Chris Paul e Deandre Ayton, infortunatosi a una costola. Vince Phoenix 125-100 e stacca il pass per la finale di Conference

Philadelphia crolla nel quarto quarto sotto le triple di Tatum (negativo fino a quel momento) e permette ai Celtics, vincitori 95-86, di restare “vivi”: gara-7 domenica per decidere la serie SEMIFINALI WESTERN CONFERENCE Denver Nuggets (1)-Phoenix Suns (4), 4-2 nella serie, qual. Denver Golden State Warriors (6)-Los Angeles Lakers (7) 2-3 nella serie.

SEMIFINALI EASTERN CONFERENCE Boston Celtics (2)-Philadelphia 76ers (3), 3-3 nella serie New York Knicks (5)-Miami Heat (8), 2-3 nella serie.

Carta d’Identità Elettronica, da oggi CIE più semplice e veloce

Carta d’Identità Elettronica, da oggi CIE più semplice e veloceMilano, 12 mag. (askanews) – La Carta d’Identità Elettronica (CIE) diventa ancora più semplice, veloce e sicura. Tutti i cittadini in possesso della CIE potranno, infatti, accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei privati semplicemente impostando online una password e senza aver più bisogno della carta fisica a portata di mano.

Dopo una fase di sperimentazione con alcune amministrazioni, per l’accesso ai servizi digitali abilitati ora si potrà scegliere se continuare ad utilizzare la carta fisica oppure in modo più semplice inquadrare un QR Code tramite l’App CieID o inserire email e password con un codice temporaneo ricevuto per sms. La Carta di Identità Elettronica, il documento d’identità emesso dal Ministero dell’Interno con la collaborazione del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e realizzato dal Poligrafico e Zecca dello Stato, è già nelle mani di oltre 35 milioni di italiani e consente la verifica dell’identità sia fisica che digitale del titolare.

La Carta d’identità Elettronica è l’identità più sicura, sottolinea una nota del Dipartimento per la Trasformazione Digitale: specifici elementi di anticontraffazione congiuntamente alla presenza di un microchip integrato, garantiscono l’autenticità dei dati del titolare al massimo livello di sicurezza; è l’unico strumento che permette il riconoscimento fisico di una persona; attraverso l’utilizzo della carta fisica è garantito l’accesso con il massimo livello di sicurezza previsto in ambito comunitario. Con l’App CieID o con un codice temporaneo ricevuto per sms è ora possibile accedere velocemente ai servizi online. Una facile chiave per utilizzare, in pochi minuti, comodamente e con qualsiasi dispositivo, i servizi digitali delle amministrazioni che hanno già reso disponibile per i propri utenti questa nuova funzionalità, come ad esempio Agenzia delle Entrate e Inps.

Mascagni Festival, al via IV edizione dedicata a Maria Callas

Mascagni Festival, al via IV edizione dedicata a Maria CallasRoma, 12 mag. (askanews) – L’11 giugno a Stagira, in Grecia, con un’anteprima dello spettacolo Callas@100, debutterà la quarta edizione del Mascagni Festival. L’apertura ufficiale invece sarà il 4 agosto a Livorno, dove in prima assoluta in Italia, una strepitosa Giuliana De Sio interpreterà Maria Callas nella coproduzione internazionale Callas@100, dedicato al grande soprano nel centenario della sua nascita e nella data che ricorda la sua ultima interpretazione di Santuzza in Cavalleria Rusticana. La città labronica quindi, fino al 27 agosto, sarà ancora una volta il palcoscenico a cielo aperto per l’importante rassegna internazionale dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, sotto la direzione artistica del tenore Marco Voleri e prodotto dal dipartimento della Fondazione Teatro Goldoni. Questo spettacolo, sarà parte integrante della manifestazione estiva “Effetto Venezia”, che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM, e che per la prima volta collabora con il Mascagni Festival in tre eventi: il 4 agosto Callas@100, il 5 agosto La musica è pericolosa con il maestro Nicola Piovani, e il 6 agosto Sabbia Rusticana da un’idea di Marco Voleri.

“Sarà un omaggio alla Divina l’evento di apertura della quarta edizione del Mascagni Festival – ha spiegato il sindaco di Livorno e Presidente Fondazione Goldoni e LEM Luca Salvetti – che sarà inaugurato il 4 agosto con lo spettacolo Callas@100 nel centenario della nascita di Maria Callas e nel giorno della sua ultima interpretazione del ruolo di Santuzza. Effetto Venezia, la festa estiva della tradizione livornese, quest’anno dedicata al cinema, accoglierà il primo evento del Mascagni Festival. Il Mascagni Festival si fonda su una commistione di stili musicali, di prosa, di spettacolo, in un abbraccio rassicurante che sa di mare e di salsedine, di storia antica e moderna. Sono certo che anche quest’anno gli appuntamenti del Mascagni Festival coinvolgeranno migliaia di cittadini e visitatori attirati dal grande prestigio degli eventi e dagli scorci pittoreschi e caratteristici”.

Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi: “Siamo giunti alla quarta edizione di questo Festival e ne siamo davvero orgogliosi, perché questa manifestazione oggi, non solo si è conquistata a ragione uno spazio importante nel panorama delle rassegne che omaggiano i grandi compositori, ma è diventato un elemento di promozione e di valorizzazione del nostro territorio al punto da essere presentato alla recente Bit di Milano”. Mascagni diventa ancora una volta il protagonista indiscusso della città labronica, quasi un’influencer ante litteram che sin dai suoi tempi ha fatto sempre parlare di sé: “Come definire Pietro Mascagni in una sola frase? Non è certo semplice. Innovatore, artista visionario, sperimentatore, poliedrico. – ha sottolineato il direttore artistico del Mascagni Festival Marco Voleri – Un Mascagni protagonista assoluto dei suoi tempi, un uomo che amava la vita, le relazioni, che faceva tendenza con il suo modo di essere. È stato uno dei pochi compositori a cui Vanity Fair, nel 1893 – in occasione delle sue direzioni di Cavalleria rusticana, L’amico Fritz e I Rantzau al Covent Garden – dedicò la sua copertina. Lo stesso fece il Time nel 1926”.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo: “Questo Festival sta crescendo molto velocemente – ha sottolineato nel suo intervento – è davvero un motivo di orgoglio per tutta la Toscana, perché si sente quanta voglia ci sia di costruire un’offerta turistico-culturale importante come quella che si sta mettendo in piedi nelle prossime settimane a Livorno. È di fatto una manifestazione giovane ma nello stesso tempo è uno dei più bei Festival operistici che si svolgono nel nostro Paese”. E anche quest’anno l’incantevole panorama della Terrazza Mascagni farà da sfondo dal 23 al 27 agosto agli eventi principali del Festival. Si parte il 23 agosto con il dramma marinaresco in due atti “Silvano”, con i Solisti della Mascagni Accademy diretti dal maestro Lorenzo Tazzieri; il 24 agosto il reading “Mascagni incontra D’Annunzio” una produzione in prima nazionale del Mascagni Festival, che vedrà la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Pietro Mascagni e di Gianmarco Tognazzi in quelli di Gabriele D’Annunzio.

Altro appuntamento da segnalare quello del 26 agosto con la Banda Musicale della Aeronautica Militare diretta dal Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano, che renderà omaggio alla città di Livorno e al suo compositore attraverso alcune tra le più note composizioni liriche del periodo verista con originali arrangiamenti bandistici; fu, tra l’altro, lo stesso Pietro Mascagni a dirigere il concerto inaugurale della compagine il 10 luglio 1937. L’evento celebra inoltre il centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana. Infine il 27 agosto serata dedicata alla danza con il “Dancing Mascagni”, con le coreografie di Luciano Cannito, e la partecipazione straordinaria della ballerina Rossella Brescia, accompagnati dalle musiche dell’Ensemble strumentale Virtuosi Kiev. “Mascagni – ha evidenziato Mario Menicagli, direttore Fondazione Teatro Goldoni – è stato operista, direttore d’orchestra, direttore del Conservatorio di Pesaro, intellettuale e figura di riferimento del suo tempo, oltre ad incredibile testimonial moderno con un modo di porsi e di valorizzare attraverso la sua immagine tutto un comparto e quello che gli si muoveva intorno. Allora come oggi. Questa poliedricità, questo riassumere nella sua stessa persona più fisionomie ed aspirazioni artistiche, c’è sembrato ben intuito e rappresentato nell’immagine scelta per questa edizione ad opera dell’illustratore livornese Maddalena Carrai, che unisce all’eleganza del tratto sensazioni molteplici ed ulteriori, testimoni di una sensibilità creativa capace di cogliere quel volgere lo sguardo in più direzioni, fatto che era assolutamente connaturato con l’iter creativo del musicista livornese”.

Ma il Festival non si ferma solo a Livorno. Infatti anche per questa edizione non può mancare il #mascagnifuoriporta cioè lo spin off del Mascagni Festival nei luoghi del mondo che lo ospitano. Così quest’anno, #mascagnifuoriporta arriva fino in Giappone. Infatti dopo l’anteprima di giugno di Callas@100 in Grecia, che sarà ospitata il prossimo 11 giugno a Stagira (Penisola Calcidica) nella cornice del Simposio etrusco – ellenico, un format ideato e patrocinato da Toscana promozione turistica e Halkidiki Tourism Organization, il 28 luglio #mascagnifuoriporta arriva a Coimbra dove in collaborazione con l’Orquestra Classica Do Centro di Coimbra, i solisti della Mascagni Accademy si esibiranno in “Callas@100 Omaggio a Maria Callas nel centenario della sua nascita”; mentre il 9 e 10 settembre a Kitakyushu Geijutsu Theater, in Giappone la Mascagni Accademy insieme all’Orchestra e al Coro Kitakyushu Geijutsu Theater metterà in scena il capolavoro mascagnano “Cavalleria Rusticana”.

“Abbiamo provato – ha evidenziato il direttore artistico Voleri – a determinare le condizioni affinché il Mascagni Festival potesse diventare una manifestazione in grado di destare attenzione, con la volontà di approfondire la conoscenza di Pietro Mascagni e cercare di rendere innovativo il festival a lui dedicato. Sono nate così collaborazioni con istituzioni nazionali ed internazionali, in questi anni di costruzione e di cammino continuo, che hanno determinato in noi una certezza: Pietro Mascagni merita di essere ascoltato nella sua musica, nella sua storia, nel suo assoluto modo di essere, moderno e sfrontato. Caratteristica, dopo tutto, assolutamente labronica”.

“Per noi è davvero un grande onore portare questa opera ispirata alla vita della Callas nei luoghi di origine della famiglia della Divina. – ha sottolineato Francesco Tapinassi direttore di Toscana Promozione Turistica – #Mascagnifuoriporta diventa allora il nostro traino prezioso per raccontare ancora una volta le bellezze della nostra terra, e fonderlo in un posto ricco di storia come la Grecia rappresenta sicuramente un arricchimento, emozionale e culturale per tutti”.

Un mix di progetti e collaborazioni che rendono ancora più forte ed evidente la vocazione culturale e di immagine che il Mascagni Festival sta assumendo con conseguenti effetti positivi alla visibilità stessa di Livorno a livello nazionale ed internazionale.

Open Fiber: centrali ambiente, sociale e territorio

Open Fiber: centrali ambiente, sociale e territorioRoma, 12 mag. (askanews) – Open Fiber ha pubblicato il suo terzo Report di Sostenibilità, il documento che descrive l’approccio al business dell’azienda e il contributo all’innovazione tecnologica e alla creazione di valore condiviso, sia attraverso la realizzazione di un’infrastruttura all’avanguardia, sia attraverso le relazioni con territori e comunità, istituzioni, partner e fornitori, università e centri di ricerca. A fine 2022 Open Fiber ha coperto 15,5 milioni di unità immobiliari (di cui 13 milioni in FTTH e 2,5 in FWA) con la rete a banda ultra larga, confermandosi il principale operatore FTTH italiano e tra i leader in Europa. Realizzando una rete ad altissime performance, Open Fiber può fornire un contributo concreto nel raggiungimento di alcuni SDGs (Sustainable Development Goals), i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile al 2030 delle Nazioni Unite, grazie ai propri fattori distintivi: innovazione e tecnologia per l’ambiente, abilitazione di servizi innovativi, investimento nella crescita delle persone come motore della strategia di sostenibilità e gestione responsabile del business. “Open Fiber è un’azienda sostenibile, non solo da un punto di vista ambientale ed economico, ma anche sociale. In particolare, nei borghi e nelle aree più isolate, dove i cittadini devono poter essere in grado di usufruire dei servizi digitali più avanzati, esattamente come gli abitanti delle grandi città” ha commentato Mario Rossetti, Amministratore delegato di Open Fiber. “L’infrastruttura che stiamo realizzando in tutta Italia è un driver di sviluppo per le comunità, le Pubbliche Amministrazioni e le attività produttive, dal turismo all’industria 4.0 fino al monitoraggio dei territori e all’agricoltura smart. Inoltre, in un momento di particolare attenzione ai temi energetici, non bisogna dimenticare che la fibra ottica è una tecnologia di per sé green che consente di risparmiare oltre l’80% di energia rispetto all’utilizzo delle reti in rame”. La rete di Open Fiber, rispetto alle reti tradizionali in rame, rappresenta un salto di qualità sia in termini di sostenibilità ambientale che energetica. L’azienda adotta modalità di posa della fibra ottica a basso impatto sul territorio, privilegiando laddove possibile il riutilizzo di infrastrutture esistenti e realizzando scavi con le tecniche meno invasive attualmente disponibili (minitrincea, microtrincea, no-dig), riducendo sia la quantità di materiali utilizzati sia i rifiuti prodotti. In particolare, nelle aree rurali del Paese, il riutilizzo delle infrastrutture esistenti arriva fino all’80%, minimizzando non solo l’impatto sull’ambiente, ma anche i disagi generati alle comunità dai cantieri stradali. L’attenzione all’ambiente prosegue anche nella fase di funzionamento della rete, attraverso l’implementazione di soluzioni di efficientamento energetico e di riduzione delle emissioni. Su questi temi il 2022 ha visto Open Fiber protagonista di un importante traguardo: il 100% di energia elettrica acquistata è proveniente da fonti rinnovabili, un risultato che ha consentito di evitare oltre 15 mila tonnellate di CO2. Open Fiber sta giocando un ruolo determinante nella trasformazione digitale del Paese. Questo ruolo si accompagna alla consapevolezza di una grande responsabilità verso tutti gli stakeholder e, in particolare, verso i territori e le comunità che soffrono maggiormente il divario digitale. La centralità delle persone è uno dei principali cardini di Open Fiber che si riflette nelle numerose iniziative di Welfare e Diversity, Equity & Inclusion, di lavoro a distanza, di prevenzione dei rischi e salvaguardia della sicurezza sul luogo di lavoro. Nel corso del 2022 le persone che lavorano in OF hanno raggiunto quota 1.571, con oltre 400 assunzioni di cui il 35% donne. Sono state erogate oltre 57 mila ore di formazione complessive, 38 di media pro-capite. L’impegno profuso in questi anni da Open Fiber nel campo della sostenibilità e nell’implementazione di politiche e prassi per la gestione dei temi ESG (ambientali, sociali e di governance), è stato anche confermato all’inizio del 2023 con l’ottenimento della Certificazione ESG da parte di un ente terzo indipendente.