Centenario AM, il 3 maggio riapre il Museo di Vigna di ValleMilano, 28 apr. (askanews) – Nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario dell’Aeronautica Militare, riapre il Museo Storico di Vigna di Valle. Martedì 3 maggio 2023, sulle sponde del lago di Bracciano, si terrà la cerimonia di riapertura, alla presenza dei vertici della Difesa e della Forza Armata unitamente alle autorità civili, religiose e militari locali.
Molte le novità che hanno interessato il Museo Storico, da un rinnovato percorso espositivo, arricchito anche con nuovi velivoli e cimeli storici, a profondi interventi di riqualificazione delle strutture con moderni impianti di condizionamento e illuminazione a led. Uno degli edifici in prossimità del Museo, inoltre, è stato adibito ad area polivalente con esposizione di motori, divise e cimeli, aree didattiche, sale per mostre e una zona multimediale con simulatore di volo e realtà virtuale.
Con il termine dei lavori di riqualificazione, il Museo vede ampliata la sua superficie espositiva del 30%, arrivando a superare i 16.000 metri quadri.
Bankitalia: rischi stabilità finanziaria elevati anche in ItaliaRoma, 28 apr. (askanews) – I rischi per la stabilità finanziaria “restano elevati anche in Italia”, ma l’impatto delle tensioni sui mercati bancari internazionali “è stato limitato, grazie alle contenute esposizioni delle banche italiane verso gli intermediari in crisi e, più in generale, al rafforzamento dei bilanci conseguito negli ultimi anni”. Lo afferma la Banca d’Italia nell’ultimo aggiornamento del suo Rapporto sulla stabilità finanziaria, secondo cui come per gli altri paesi dell’area dell’euro “pesano la persistente instabilità geopolitica, le rilevanti pressioni inflative e il rallentamento della crescita”.
Il quadro generale su scala globale è di “grande incertezza, le condizioni sui mercati finanziari globali sono tornate a peggiorare dallo scorso febbraio. I recenti episodi di crisi bancarie negli Stati Uniti e in Svizzera hanno determinato un forte aumento della volatilità – prosegue Bankitalia – un incremento dei rischi di contagio e significative riallocazioni di portafogli dalle attività a più alto rischio verso quelle ritenute più sicure”. Queste tensioni, tuttavia “si sono attenuate dopo gli interventi delle autorità”. Intanto, nel primo trimestre dell’anno “è proseguita la fase di debolezza dell’economia mondiale, ma emergono segnali di miglioramento. Le stime di crescita per il 2023 continuano a prefigurare un deciso rallentamento, ma meno marcato rispetto alle previsioni dello scorso autunno”.
Guardando alle famiglie della Penisola, “il deterioramento del quadro congiunturale incide in misura moderata sui rischi connessi con la situazione finanziaria – dice Bankitalia -. La liquidità resta elevata, ma in termini reali il reddito disponibile è diminuito a causa dell’inflazione. L’incremento dei tassi di interesse si sta riflettendo sul costo medio dei prestiti in essere e la quota di nuclei finanziariamente vulnerabili potrebbe salire nel corso di quest’anno”. In rapporto al reddito, l’indebitamento delle famiglie italiane “rimane comunque molto più basso rispetto alla media dell’area dell’euro”, sottolinea l’istituzione.
Passando alle imprese tricolori, “la situazione finanziaria e la vulnerabilità risentono del peggioramento delle previsioni macroeconomiche e dell’aumento dei tassi di interesse. A fronte di una domanda sostanzialmente invariata, la crescita dei prestiti alle imprese si è gradualmente arrestata nel 2022 ed è ora in territorio negativo”. “Il calo ha tuttavia interessato solo le imprese più rischiose e, tra queste, soprattutto quelle di minore dimensione. È rallentato anche il ricorso al mercato obbligazionario. Nel complesso – dice Bankitalia – la capacità di servizio del debito, pur lievemente deteriorata, beneficia di una situazione finanziaria equilibrata, sostenuta da margini di liquidità ancora ampi. La quota di debito riconducibile a imprese vulnerabili potrebbe tuttavia aumentare nel corso dell’anno, in particolare nei settori delle costruzioni e della manifattura”.
Bankitalia: fondi immobiliari esposti a tassi e prezzi commercialeRoma, 28 apr. (askanews) – “Segni di rallentamento” del mercato immobiliare in Italia. “Nel secondo semestre i prezzi delle abitazioni sono cresciuti con minore intensità e ben al di sotto dell’inflazione, mentre le compravendite sono risultate in flessione, risentendo del rallentamento nelle erogazioni dei mutui”. Lo rileva la Banca d’Italia nel Rapporto sulla stabilità finanziaria, secondo cui la crescita dei prezzi nominali dovrebbe continuare ad attenuarsi anche quest’anno.
Nello studio è stato inserito un riquadro di analisi sui rischi per la stabilità finanziaria derivanti dall’attività dei fondi immobiliari, che fornisce indicazioni in chiaroscuro. Bankitalia rileva come gli intermediari che operano nel settore immobiliare, specialmente quello commerciale (commercial real estate, Cre) “sono particolarmente vulnerabili ai rischi legati a un’elevata inflazione, al rialzo dei tassi di interesse e alla forte incertezza del quadro macroeconomico. A questi fattori si aggiungono anche cambiamenti strutturali, quali gli effetti indotti dalla pandemia sulla domanda di immobili commerciali e i più stringenti requisiti ambientali in risposta alla crisi climatica”.
I rischi per la stabilità finanziaria connessi con l’attività dei fondi immobiliari “rimangono complessivamente limitati”, dice Bankitalia. “I fondi italiani non sono infatti soggetti al rischio di liquidità derivante da elevate richieste di rimborso, in quanto la normativa prevede che siano costituiti in forma chiusa. La leva finanziaria del settore, misurata come rapporto tra totale attivo e patrimonio netto, è progressivamente diminuita dal 2009 al 2022 (da 180 a 130) e risulta in linea con la media europea (140)”. Tuttavia, nonostante questa media contenuta “alla fine del 2022 circa il 3,8 per cento del patrimonio complessivo del comparto era riconducibile a fondi che utilizzano la leva in modo sostanziale, ossia superiore a 300 – dice ancora Bankitalia -. L’1,2 per cento degli attivi era inoltre detenuto da fondi con un patrimonio netto negativo, condizione che segnala una particolare situazione di stress finanziario”.
Secondo l’analisi “le esposizioni dirette degli altri intermediari finanziari verso il comparto sono contenute. Alla fine del 2022 i crediti in bonis concessi da banche e altri intermediari operanti in Italia ai fondi immobiliari italiani erano circa 17 miliardi. Di questi, 8 miliardi (poco meno dell’1 per cento del totale dei prestiti a imprese e società finanziarie non bancarie) erano stati erogati da gruppi bancari italiani. La quota di prestiti deteriorati sul totale dei finanziamenti al comparto, al lordo delle rettifiche di valore, si è progressivamente ridotta, raggiungendo il 13 per cento alla fine del 2022”. I fondi immobiliari italiani, però “detengono esposizioni rilevanti”, pari a oltre il 90 per cento degli investimenti verso il settore commerciale (Cre), “dove gli acquisti da parte dei fondi rappresentano circa un terzo del valore complessivo degli scambi. Nel confronto storico la quota di crediti deteriorati dei fondi immobiliari risulta correlata negativamente soprattutto con l’andamento dei prezzi degli uffici localizzati nelle regioni del Nord Ovest, in cui sono concentrati gli investimenti dei fondi. Le condizioni del settore potrebbero quindi peggiorare – avverte Bankitalia – qualora diminuisse il valore degli immobili commerciali, particolarmente sensibili alla congiuntura economica”.
BPER Banca, raccolti 110mila euro per sostenere le oasi del WWFMilano, 28 apr. (askanews) – BPER Banca e WWF Italia hanno presentato questa mattina, presso la suggestiva riserva naturale di Cascina Gabrina di Vanzago (MI), i risultati raggiunti dalla campagna di raccolta fondi del progetto “Valore Oasi”, che punta alla conservazione delle oasi WWF e allo stoccaggio naturale di CO2 nelle aree boschive delle riserve.
L’Istituto ha raccolto complessivamente 110 mila euro, frutto delle donazioni effettuate dal 20 al 23 aprile dai clienti del Gruppo BPER Banca e dalla donazione di 50 centesimi garantita da BPER per ciascun bonifico online effettuato nel medesimo periodo dagli stessi clienti tramite app Smart Banking. L’importo è destinato alle azioni di tutela delle oasi WWF di Vanzago (MI) e di quella di Macchiagrande a Fiumicino (RM), che annualmente garantiscono lo stoccaggio complessivo di 1.174 tonnellate di anidride carbonica equivalente, essenziali per contrastare la crisi climatica in atto. Nel corso della mattinata si è tenuto un “Nature Talk”, moderato dal giornalista Mark Perna, a cui hanno preso parte Giovanna Zacchi, Head of ESG Strategy BPER Banca, Maurice Lisi, Head of Digital Business BPER Banca, e Benedetta Flammini, Director Marketing & Communications WWF Italia. Il talk ha visto anche la partecipazione del divulgatore scientifico e Content Creator Barbascura X.
Durante il dibattito gli esponenti di BPER hanno riportato i risultati di alcune delle numerose attività supportate dalla Banca relative ai temi ambientali e di sostenibilità, oltre alle specifiche della collaborazione nata con WWF Italia. Quest’ultima ha invece contestualizzato i percorsi portati avanti con i propri partner e come questi siano integrati nella strategia di conservazione dell’associazione. La presidente di BPER Banca, Flavia Mazzarella, ha commentato così gli esiti della raccolta fondi: “Siamo soddisfatti e orgogliosi del risultato raggiunto da questa raccolta fondi e dell’entusiasmo dimostrato anche dai nostri clienti verso un’iniziativa così importante per il Pianeta e per tutti noi. Le oasi sono uno dei patrimoni verdi della Terra che necessitano, oggi più che mai, di una particolare cura e salvaguardia. Un impegno che BPER Banca ha voluto concretizzare attraverso il supporto al progetto ‘Valore Oasi’, a cui aderisce insieme a WWF Italia, in linea con le numerose attività portate avanti dalla Banca in favore dell’ambiente e per il benessere della collettività”.
Benedetta Flammini, direttore Marketing e Comunicazione di WWF Italia ha dichiarato: “Siamo felici che BPER abbia deciso di sostenere il WWF coinvolgendo anche i suoi clienti in occasione dell’Earth Day. Difendere la natura è il miglior investimento che possiamo fare per il nostro benessere e la nostra salute: in una parola difendere la natura e i servizi ecosistemici che ci mette a disposizione significa difendere il nostro futuro e quello di chi verrà dopo di noi. Difendere la natura oggi – prosegue Flammini – significa avere un atteggiamento nature positive per tutelare il capitale naturale che ci resta e ricostruire quello che abbiamo intaccato, ricostruendo, ove possibile, un ambiente naturale. L’obiettivo è quello di riconnettere il nostro modello di sviluppo, il nostro stile di vita con una dimensione naturale, che tenga conto in futuro dell’ambiente che ci ospita”. Il bosco WWF di Vanzago, oltre a essere una delle oasi più importanti del WWF in Italia, è anche una riserva naturale della Regione Lombardia e un centro di recupero per animali selvatici. L’oasi di Macchiagrande rappresenta invece uno dei siti più importanti per la tutela dell’ambiente costiero laziale.
BPER Banca ha recentemente pubblicato il Bilancio di Sostenibilità consolidato che illustra, con riferimento all’esercizio 2022, le azioni riguardanti la riduzione degli impatti ambientali, la gestione delle risorse umane, i ritorni su società e territorio, la tutela dei diritti e la lotta alla corruzione. Nel 2022 la ricchezza generata dal Gruppo BPER Banca ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro. Il Gruppo è stato in grado, tra le altre cose, di evitare l’immissione in atmosfera di circa 50 mila tonnellate di CO2: si tratta di una quantità di anidride carbonica pari a quella che può assorbire una foresta di più di 71 mila alberi. Il Gruppo ha inoltre erogato a livello nazionale 5,6 milioni di euro destinati a progetti culturali, sociali, ambientali e sportivi.
Gp Azerbaijan, Charles Leclerc in pole position con la FerrariRoma, 28 apr. (askanews) – Charles Leclerc ha firmato la pole position nel GP dell’Azerbaijan con la Ferrari battendo il record della pista di Baku con un 1’40″203, un tempo strepitoso che va sotto al primato del 2019 che era detenuto da Valtteri Bottas con la Mercedes. Charles firma la 19esima partenza al palo, ma è importante perché è la prima della SF-23. Il monegasco ha migliorato di otto decimi rispetto al miglior tempo in Q2. Max Verstappen è secondo a 188 millesimi: l’olandese ci ha provato a mettersi in caccia della rossa e ha dovuto anche sfiorare le barriere, ma questa volta non è bastato. Recrimina Sergio Perez terzo a quasi tre decimi con l’altra Red Bull: il messicano ha commesso un paio di errorini e li ha pagati tutti, ma è rimasto attaccato alla coppia della prima fila. Cosa che non è riuscita a Carlos Sainz. Lo spagnolo lascia otto decimi al compagno di squadra.
Lewis Hamilton porta la W14 in quinta posizione facendo il suo, ma il distacco di quasi un secondo è grande, troppo grande. Su un tracciato velocissimo si è spenta un po’ la spinta dell’Aston Martin con Fernando Alonso sesto: l’asturiano manca di velocità massima sul lunghissimo dritto finale. Lance Stroll non è andato oltre il nono posto con l’altra “verdona”, ma il canadese ha accusato il DRS che non si è aperto.
Langhe-Monferrato e Roero: due nuovi Distretti enogastronomiciMilano, 28 apr. (askanews) – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha riconosciuto ufficialmente il “Distretto del cibo e del vino Langhe – Monferrato” e il “Distretto del cibo del Roero”, dando comunicazione al Masaf per l’iscrizione all’albo nazionale dei Distretti del Cibo. Lo ha annunciato la stessa Regione, spiegando che “il nuovo ‘Distretto del Cibo e del Vino Langhe – Monferrato’ è stato costituito dai due principali Consorzi di tutela del territorio, il Consorzio Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e il Consorzio per la tutela dell’Asti, da cui è partita l’iniziativa, insieme al Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tutela Cardo gobbo Nizza Monferrato, GAL Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell’Umanità soc. coop, Associazione Astesana strada del Vino e del Cibo”. L’obiettivo “è di operare in modo sinergico per promuove il territorio e le risorse agroalimentari e vitivinicole, consolidare e sviluppare l’offerta turistica, le attività economiche che perseguono la sostenibilità economica, ambientale e sociale”. E’ previsto un Piano triennale di promozione per gli anni 2023, 2024, 2025 per la valorizzazione dell’Astigiano, Monferrato Astigiano, Piana Casalese, Acquese e Valle Bormida, Langhe.
La Regione ha ricordato che l’intera area, in cui ricadono i 197 Comuni distribuiti nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali comprendendo il Sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato articolato in La Langa del Barolo, Le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Il Monferrato degli Infernot, Il Castello di Grinzane Cavour. Il 2Distretto del cibo del Roero”, che comprende 24 Comuni (23 nel Cuneese e Cisterna d’Asti), “ha come ente capofila l’Associazione valorizzazione Roero e coinvolge l’Associazione Sindaci del Roero, il Mercato ortofrutticolo del Roero, l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni agricole Condiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra. La finalità è promuovere uno sviluppo omogeneo delle filiere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolge le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che commercializzano sui mercati nazionali e internazionali”.
Ad oggi in Piemonte sono in totale tre i Distretti del cibo riconosciuti con il nuovo Regolamento regionale: il Distretto del Chierese-Carmagnolese è stato il primo, nel 2022, ad ottenere il riconoscimento.
Il Volo dell’Angelo in Basilicata, dal 1 maggio riparte la stagioneRoma, 28 apr. (askanews) – Dal Primo maggio riparte una nuova stagione de Il Volo dell’Angelo in Basilicata. Una traversata in solitudine o in coppia per spostarsi da Castelmezzano a Pietrapertosa sfrecciando nel cielo.
“Angeli, siamo angeli”, cantava Lucio Dalla: e sentirsi tali per qualche minuto è la sensazione che regala il Volo dell’Angelo in Basilicata, l’attrattore turistico che unisce l’adrenalina di planare nel vuoto, la possibilità di visitare due dei borghi più belli d’Italia – Castelmezzano e Pietrapertosa -, l’avventura di vivere escursioni naturalistiche e la possibilità di degustare i prodotti enogastronomici del territorio. Un’esperienza che sarà possibile provare – o, perché no, ripetere! – nel corso della nuova stagione turistica (la diciassettesima), il cui avvio è stato programmato per il Primo maggio, e che ha riscontrato un grande successo durante le stagioni precedenti, contribuendo a trasformare l’economia locale.
I due comuni – allo stesso tempo di partenza e arrivo – sono pronti anche quest’anno a ricevere appassionati, turisti e curiosi con numerosi punti di accoglienza, di ristoro e numerose attività collaterali. Con più di 16.300 biglietti venduti nel 2022, l’attrattore ha creato benefici su tutto il territorio, divenendo un modello per valorizzare i borghi, altrimenti destinati allo spopolamento, che ha funzionato meglio di qualunque policy creata ad hoc. Non a caso ogni anno affluiscono qui migliaia di persone dalle più disparate regioni italiane ma anche dall’estero (specialmente dall’Inghilterra, Svizzera, Francia), tutti in cerca di quella emozione e adrenalina che solo il Volo dell’Angelo è in grado di dare. Si vola – da soli o per un’esperienza romantica imbracati in coppia – per 1500 metri, a 120 chilometri orari, lungo un carrello che scorre su un cavo d’acciaio e in tutta sicurezza, fino a 600 metri di altezza da terra, mentre guglie di roccia che sembrano denti di squalo spuntare nel cielo azzurro, querce e case incastonate nella pietra fanno da teatro alle traversate in aria.
“Il Volo dell’Angelo ha aperto nel 2007, diventando da subito un’eccellenza dell’estate italiana; nel 2021, nonostante la pandemia, è arrivato a quadruplicare le visite, attirando turisti sia stranieri che italiani. Lo scorso anno il successo si è consolidato e fino ad ora abbiamo avuto, anche grazie alle promozioni di Natale, San Valentino e Pasqua con i biglietti aperti, già 1500 nuove prenotazioni”, dice Donatello Caivano, amministratore unico del Consorzio Volo dell’Angelo. Ma oltre all’adrenalina i due paesi sono scenario per passeggiate circondati dal verde, basti pensare al Sentiero delle Sette Pietre, un percorso letterario di due chilometri che li unisce, dove ogni tratto è una scoperta tra natura e racconti orali di magia (grazie a totem parlanti). O ancora a Castelmezzano si può andare sulle tracce dei templari e ammirare l’arte come la Trinità (1630-1649) di Giovanni De Gregorio, detto Pietrafesa conservata nella Chiesa di Santa Maria dell’Olmo. A Pietrapertosa, invece, non si perda un giro nella Arabata, una piccola casbah accudita in un grembo di arenaria. Gli arabi si annidarono qui portati dal principe Bomar, vivendo a diretto contatto con la rupe. E anche una visita al Convento di San Francesco con il suo chiostro e gli affreschi di Giovanni Luce da Eboli.
“Ci aspetta una primavera ricca di soddisfazioni e una estate bellissima, con un atteso incremento delle presenze turistiche, soprattutto dall’estero. Le Dolomiti Lucane sempre di più al centro dell’attenzione turistica internazionale e una estate di grandi novità, che segnerà l’avvio della costruzione del nuovo attrattore emozionale a Castelmezzano: la Slittovia delle Dolomiti lucane. Una novità, che per prima in Italia, con una discesa mozzafiato su rotaia collegherà la montagna all’abitato del Borgo, per rafforzare e ampliare l’offerta turistica della Basilicata e del Sud Italia”, ha commentato Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano e tra i promotori della slittovia. “Le nostre Dolomiti Lucane si rendono dunque luogo prediletto per una gita fuori porta che coniughi cultura, buon cibo, ospitalità ed emozioni forti, in un’ottica di riscoperta di luoghi segreti e affascinanti, lontani dal turismo massificato e attenti ad offrire un’esperienza alla portata di tutti. A Pietrapertosa continueremo a proporre anche un ricco programma di eventi culturali, tra mostre e presentazioni di libri”, ha concluso, infine, Maria Cavuoti, Sindaca di Pietrapertosa.
I biglietti, singoli o di coppia, sono acquistabili in formato elettronico tramite la procedura online su www.volodellangelo.com e permettono di effettuare un volo d’andata e uno di ritorno, con partenza a scelta da uno dei due Comuni ospitanti le stazioni dell’impianto. La stagione turistica non si fermerà con l’arrivo dell’autunno e resterà aperta fino al 5 novembre 2023 per regalare quante più emozioni possibili.
Due le stazioni di “partenza e arrivo” per il Volo dell’Angelo, posizionate a diversa altitudine, rispettivamente di 118 e 130 metri. La prima, detta di San Martino, parte da Pietrapertosa (la stazione di lancio è quasi nel cuore del paese, a metà della scalinata che porta al castello arabo-normanno e la quota di partenza supera i 1000 metri) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 metri e raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h. La linea Peschiere, invece, permette di lanciarsi da Castelmezzano (il punto di partenza si raggiunge con una camminata di 20 minuti, in un ambiente selvaggio e incontaminato; quota di partenza 1019 metri) e arriva a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 metri), su una distanza di 1452 metri. Si può volare da soli (gli avventurosi devono avere almeno 16 anni) per sentirsi come Icaro, realizzare una piccola follia o ricaricarsi con una bella dose di adrenalina (uniche precauzioni: pesare dai 40 ai 120 Kg per il volo singolo e max 150 Kg per il volo in coppia e non avere problemi al cuore).
Carceri, Comune di Milano verso adesione a campagna “madri fuori”Milano, 28 apr. (askanews) – Il Consiglio comunale di Milano ha approvato un ordine del giorno, prima firmataria Diana De Marchi(Pd), con i colleghi di partito Alessandro Giungi, Daniele Nahum e altri, per far aderire il Comune alla campagna “madri fuori” a favore della dignità e dei diritti delle donne madri condannate in carcere con i propri figli. È il frutto di un’iniziativa che coinvolge diverse associazioni operanti da anni nei penitenziari. Nel frattempo è in corso in Parlamento una discussione sul tema.
Il primo rapporto sulle donne detenute in Italia dichiara 2.392 le donne presenti negli istituti penitenziari italiani al 31 gennaio 2023, di cui 15 madri con 17 figli al seguito. Le donne in carcere, evidenziano i promotori dell’Odg, provengono quasi sempre da una precedente esclusione sociale, da una debolezza economica e culturale: la composizione sociale e giuridica è quella tipica della piccola criminalità marginale. Le pene sono di solito più brevi rispetto agli uomini e ripetute. Molte donne in carcere vengono da situazioni di abusi di cui non sempre si rendevano conto. “Una serie di atteggiamenti sta rilanciando lo stigma della ‘cattiva madre’ che poggia sull’archetipo patriarcale della donna ‘doppiamente colpevole’: infrangendo la legge, queste donne hanno ‘tradito’ la ‘natura femminile’, sono venute meno alla ‘missione’ di madre” ha osservato Dice De Marchi in una nota. “Amplifichiamo la loro voce, diamo un nuovo significato, fuori dalla retorica, alla Festa della Mamma: perché sia un giorno dedicato alla libertà femminile, alla responsabilità di tutte e tutti, alla solidarietà sociale” hanno aggiunto i consiglieri comunali, in vista della ricorrenza del 14 maggio.
I consiglieri invitano inoltre a diffondere l’esperienza che in questi anni il Comune di Milano, con una serie di soggetti pubblici e privati, ha promosso per i diritti delle donne detenute e dei loro figli e figlie, anche con sperimentazioni importanti e all’avanguardia nel territorio nazionale, (solo per ricordare due esempi a Milano Icam e la Casa-famiglia protetta per madri detenute e i loro bambini). Tra gli obiettivi c’è anche il patrocinio di azioni d’informazione e sensibilizzazione che si svolgeranno negli istituti penitenziari milanesi il 14 maggio. I consiglieri invitano infine la Commissione Giustizia del Parlamento ad acquisire i dati delle esperienze in atto nelle diverse regioni italiane di case – famiglia come alternativa alla pena detentiva.
Meloni a Londra dà ragione a Sunak sui migranti: in Ruanda? Per me non è deportazioneLondra, 28 apr. (askanews) – La Corte europea dei diritti umani dice che collocare i migranti in attesa di asilo in Ruanda come vorrebbe fare il governo inglese è violazione dei diritti umani? “Non so quali siano i principi che vengono violati. Questo racconto per cui in Ruanda come in qualsiasi nazione africana è una nazione impresentabile, quello è razzismo”, lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, conversando con i giornalisti all’ambasciata italiana a Londra. “Non è una questione di deportazione, di fronte all’immigrazione illegale – ha aggiunto – non stai deportando nessuno. Quando queste persone arrivano tu processi le loro richieste, c’è un tempo nel quale quella richiesta va processata per capire se c’è il diritto ad avere la protezione internazionale o no. Nel qual caso, per tutte le Corti del mondo, se non hai diritto alla copertura devi tornare a casa. Dove queste richieste vengano processate, e la stessa Ue prevede dei centri dove trattenere queste persone durante la richiesta, dove questo accade è assolutamente secondario. Il punto che dobbiamo considerare è che la materia diventa molto più difficile da gestire se tu pensi di poter concentrare la pressione solo su alcune nazioni”.
“Io non sono d’accordo sul principio di deportazione – ha rimarcato Meloni – non vi rendete conto della gravità del temine utilizzato. Io non la vedo come una deportazione ma come un accordo tra Stati liberi nei quali viene garantita la sicurezza delle persone e credo che parlare di deportazione o lasciare intendere che il Ruanda sarebbe un paese che non rispetta i diritti e sarebbe una nazione inadeguata o indegna credo che questo sì sia un modo di razzista di leggere le cose”. I migranti che arrivano in maniera irregolare nel Regno Unito “non è questione di considerarli criminali, ma sono responsabili di qualcosa di illegale. È illegale attraversare senza rispettare le regole i confini di una nazione”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Londra. “È illegale attraversare senza rispettare le regole i confini di una nazione. Attenzione a come vengono raccontate le cose perché a me pare che molto sia legato a di che matrice sono i governi che fanno le stesse cose, e non faccio esempi perché i miei rapporti internazionali voglio mantenerli buoni…”, ha sottolineato la premier, Giorgia Meloni, rispondendo alle domande dei giornalisti a Londra e riferendosi sempre ai migranti che arrivano in maniera irregolare nel Regno Unito.
“In alcuni casi – ha aggiunto – si fa finta di niente, in altri si ingigantiscono questioni che sono semplicemente il tentativo di risolvere problemi che quando si intensificano rischiano di avere reazioni più difficili da controllare”. Ma le iniziative del governo inglese rischiano di spaccare la Ue sulle politiche migratorie? “No, al contrario. Quello che Sunak sta cercando di fare è collaborare con la Ue e con l’Italia, ma l’ha fatto anche con la Francia di Macron con cui hanno fatto un partenariato. Non è un tentativo di dividere l’Europa, è un tentativo di collaborare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, conversando con i giornalisti all’ambasciata italiana a Londra e manifestando così la convergenza con il premier britannico Rishi Sunak. “La Gran Bretagna – ha aggiunto – è disponibile a collaborare con Frontex, per esempio. Perché come sempre se non si difendono le frontiere esterne e non si lavora sulla dimensione esterna, hai voglia a cercare di risolvere il problema internamente tra le singole nazioni. Chi arriva in Italia poi va in Francia, in Germania, in alcuni casi per il tramite de La Manica arriva in Gran Bretagna”.
Equitazione e non udenti: arriva progetto “Io sento con il cavallo”Milano, 28 apr. (askanews) – Il cavallo come strumento di inclusione e integrazione per non udenti. E l’obiettivo del progetto “Io sento con il Cavallo – Nel segno del Cavallo” che sarà presentato giovedì 4 maggio alle ore 11.00 nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.
L’idea è contribuire, attraverso il cavallo, all’integrazione ed inclusione delle persone sorde e ipoacusiche che ancora oggi, a causa della patologia da cui sono affette, trovano difficoltà a ritagliarsi uno spazio di relazione nel contesto sociale e di individualità in quello sportivo.