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Calcio, Parco Vesuvio: preoccupati per festeggiamenti su cratere

Calcio, Parco Vesuvio: preoccupati per festeggiamenti su cratereNapoli, 28 apr. (askanews) – In queste ore l’Ente Parco nazionale del Vesuvio ha appreso “con viva preoccupazione, dagli organi di stampa, dell’intenzione di alcuni esponenti della tifoseria della squadra del Napoli di festeggiare l’imminente scudetto organizzando una simulazione dell’esplosione del Vesuvio, con ‘invasione’ dello stesso e l’accensione di fumogeni tricolore sulla cima del cratere”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ente Parco che considera questa iniziativa “pericolosa e non praticabile in quanto si realizzerebbe nel cuore del Parco, nella Zona A di massima tutela di un parco nazionale istituito nel 1995 con decreto del presidente della Repubblica, soggetta, per la sua vulnerabilità e importanza in termini di biodiversità, a diversi livelli di protezione a livello nazionale e comunitario”. L’Ente Parco, con una lettera del 26 aprile, ha segnalato alla Prefettura e alle altre autorità competenti in materia di ordine pubblico “la pericolosità ambientale e sociale di tale evenienza, chiedendo di adottare gli opportuni provvedimenti per scongiurare il verificarsi di intrusioni nell’area protetta, con conseguenti potenziali danni a persone e cose, e, in particolare, alla flora e alla fauna del Parco nazionale del Vesuvio nonché alle strutture e agli impianti tecnologici ivi presenti”. “Nessuna autorizzazione è stata rilasciata né potrà essere rilasciata – precisa il commissario straordinario dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca – perché quanto proposto è in contrasto con le norme di tutela e con il buon senso, perché il Cratere del Vesuvio è un luogo fragile e intrinsecamente pericoloso. Siamo tutti felici per la vittoria del Napoli che rende onore al territorio e porterà grande gioia tra i cittadini, ma i festeggiamenti dovranno limitarsi a quanto consentito dalle regole del vivere civile”. “Ci stiamo coordinando – spiega il direttore dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio Stefano Donati – con le forze di polizia locale dei Comuni vesuviani e con il Reparto carabinieri Parco del Vesuvio per assicurare un massiccio presidio e la chiusura delle aree di accesso al Cratere, anche se auspichiamo che questa grande festa si svolga nelle aree abitate, senza incursioni nelle aree naturali che porterebbero ad inevitabili episodi di degrado”.

Manuel Agnelli annuncia le prime date del tour estivo

Manuel Agnelli annuncia le prime date del tour estivoRoma, 28 apr. (askanews) – L’autunno, l’inverno e la primavera di Manuel Agnelli sono state stagioni dense di eventi e ricche di soddisfazioni. Innanzitutto per la pubblicazione dell’apprezzato album Ama il prossimo tuo come te stesso, il primo da solista (il cui primo singolo estratto, La profondità degli abissi, colonna sonora del film Diabolik, è stato premiato con un Nastro D’Argento e con un David di Donatello); successivamente per il suo debutto a teatro con l’opera rock Lazarus, geniale e visionaria creazione di David Bowie, in cui interpreta il ruolo del protagonista Newton. Con l’arrivo dell’estate, si prepara a tornare nella dimensione che gli è più congeniale: quella dal vivo.

Aprono infatti oggi, 28 aprile 2023, le prevendite del suo tour estivo, che lo porterà a suonare nelle arene all’aperto e nei festival. Al via quindi da Palermo il 1 luglio al Sicilia Jazz Festival con Manuel solo con Brass Group Orchestra, a seguire l’8 luglio al Teatro Romano di Verona per il Rumors Festival, poi Pavia il 15 luglio (La Città come Palcoscenico, Castello Visconteo), il 17 luglio a Rock in Roma a Roma, il 18 luglio a Rimini (Percuotere la Mente – Corte degli Agostiniani), il 4 agosto a Taranto (Mon Reve Summer Festival 2023) e il 7 settembre tappa a Milano (Carroponte).

Ad accompagnarlo, la stessa band d’eccezione che lo ha affiancato durante la precedente tranche del tour: i Little Pieces Of Marmelade, ovvero Frankie (Francesco Antinori) e DD (Daniele Ciuffreda), Giacomo Rossetti e Beatrice Antolini.

Mostre, il Rinascimento fiorentino dagli Uffizi in Cina

Mostre, il Rinascimento fiorentino dagli Uffizi in CinaRoma, 28 apr. (askanews) – Doppia presenza degli Uffizi in Cina: le Gallerie portano contemporaneamente nel grande paese asiatico due mostre. Una nella capitale economica, Shanghai, l’altra in quella politica, Pechino, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pechino.

‘Botticelli e il Rinascimento’, in corso fino al 27 agosto al Bund One Art Museum, comprende una selezione di dipinti dei maestri fiorentini del Quattrocento; è la seconda nella serie di dieci mostre del museo fiorentino in programma nei prossimi quattro anni nella città più popolata della Cina. ‘Capolavori dell’autoritratto dalla collezione delle Gallerie degli Uffizi’, è il titolo della mostra al National Museum of China di Pechino fino al 10 settembre. Si tratta di dipinti dal Rinascimento ad oggi, con opere di Raffaello, Rubens, Rembrandt, ma anche di Ingres, Morandi, Chagall, Yayoi Kusama e Cai Guo-Qiang. La raccolta di autoritratti del celebre museo fiorentino è la più antica, ricca e numerosa al mondo con le sue oltre duemila opere. Spaziando dal sedicesimo al ventunesimo secolo, le opere a Pechino presentano l’evoluzione di stile e di mentalità degli artisti, facendo comprendere al pubblico il genere dell’autoritratto nella storia della pittura.

Le due mostre nascono da una collaborazione tra i due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, del Consolato Generale d’Italia a Shanghai e degli Istituti Italiani di Cultura di Pechino e Shanghai. “Le due mostre – sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – sono frutto della vera sinergia tra le squadre curatoriali dei due musei cinesi e le Gallerie degli Uffizi, e si incentrano su due temi importantissimi della nostra cultura. Da un lato dipinti di Botticelli e dei comprimari del Rinascimento a Firenze, dall’altro il fenomeno dell’autoritratto con un’antologia di opere dalle collezioni degli Uffizi, la più importante e antica al mondo”.

Sorgenia rinnova il cda: Michele De Censi AD, Sequi presidente

Sorgenia rinnova il cda: Michele De Censi AD, Sequi presidenteMilano, 28 apr. (askanews) – L’assemblea degli azionisti di Sorgenia ha nominato il nuovo cda per il triennio 2023-26. Sono stati eletti come componenti: Corrado Santini, Alessandra Moiana, Alberto Ponti, Michele De Censi, Roberta Neri, Bice Di Gregorio e Guido Mitrani. Ettore Francesco Sequi è stato nominato presidente. Il cda, riunitosi successivamente, ha eletto Michele De Censi amministratore delegato e direttore generale dell’azienda.

De Censi vanta un’esperienza ventennale nel settore delle infrastrutture per utilities. Lascia la carica di AD in 2i Rete Gas, secondo operatore italiano nella distribuzione del gas, dove ha guidato il processo di creazione di un operatore nazionale attraverso aggregazioni e integrazioni di aziende locali. Sequi, ambasciatore di grado dal 2015, è attuale vicepresidente di Sace, è stato Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale sino a febbraio 2023, dopo aver rivestito la carica di capo gabinetto di tre diversi Ministri degli Esteri ed essere stato ambasciatore d’Italia a Pechino e precedentemente a Kabul e Capo Delegazione dell’Unione Europea a Tirana.

1 maggio, sindacati a Potenza: non è una festa ma mobilitazione

1 maggio, sindacati a Potenza: non è una festa ma mobilitazioneRoma, 28 apr. (askanews) – Sarà un primo maggio di mobilitazione e non una festa quella che Cgil, Cisl e Uil celebreranno lunedì prossimo a Potenza. Per le tre confederazioni non ci sono le condizioni per festeggiare: troppi lavoratori sono precari o poveri, le morti sul lavoro sono un’emergenza nazionale, troppi giovani non trovano un’occupazione, i salari sono troppo bassi e sono stati erosi da un’inflazione che ha raggiunto il 10%, i pensionati vivono con assegni da fame.

Quella del capoluogo lucano è stata una scelta per porre l’accento sulla difficile situazione economica e sociale delle regioni meridionali; una città simbolo del Mezzogiorno dal quale ripartire con una nuova stagione di sviluppo e crescita. Il tradizionale appuntamento, quest’anno dedicato al 75esimo anniversario dall’entrata in vigore della Costituzione, si svolgerà nelle stesse ore in cui il consiglio dei ministri è chiamato a varare il decreto lavoro. Un provvedimento su cui non mancano le critiche dei sindacati, che giudicano insufficiente il taglio del cuneo pari 15-18 euro al mese manifestando anche preoccupazioni per la riforma del reddito di cittadinanza e l’ipotesi di reiterare per tre anni i contratti a termine. Diversità di vedute che saranno confermate nell’incontro di domenica sera a Palazzo Chigi, alle 19, con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni.

Una convocazione a pochissime ore dal varo del decreto che ha lasciato perplessi i leader sindacali, che nelle settimane scorse hanno deciso le tappe della mobilitazione unitaria contro il Governo per una vera riforma fiscale, lotta alla precarietà, salari più alti, più risorse per sanità e welfare. A maggio, per tre sabati consecutivi Cgil, Cisl e Uil saranno in piazza (il 6 a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli) a conclusione di assemblee nei luoghi di lavoro. Il 20 maggio è la deadline fissata per ottenere risposte concrete dall’esecutivo sulle richieste contenute nella piattaforma unitaria. Se non ci saranno, la mobilitazione andrà avanti con forme e modalità che saranno discusse negli organismi direttivi e unitari con lo sciopero generale che, a quel punto, diventerebbe un’opzione concreta.

“Non ci piace essere convocati quando il provvedimento è già preso. Sarà un’informazione di quanto già deciso. Ascolteremo e vedremo, ma non è questo il metodo che ci piace”, dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Siamo riusciti ad avviare tavoli su grandi priorità come fisco, pensioni e salute e sicurezza sul lavoro che però sono impantanati, arenati ormai da mesi”, dichiara il leader della Cisl, Luigi Sbarra. “Le condizioni oggettive dei lavoratori non sono tali da poter parlare di festa. Sarà un primo maggio di mobilitazione e rivendicazione”, aggiunge il numero uno della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Dal palco di Potenza i tre leader sindacali prenderanno la parola a partire dalle 12,10. Landini, Sbarra e Bombardieri si ritroveranno poi nel pomeriggio in piazza San Giovanni, a Roma, per il concertone: nove ore di musica con circa 50 artisti.

Papa: cultura gender o ‘diritto all’aborto’ colonizzazioni ideologiche

Papa: cultura gender o ‘diritto all’aborto’ colonizzazioni ideologicheCittà del Vaticano, 28 apr. (askanews) – C’è una “via nefasta” che l’Europa deve evitare. Ed è quella “delle ‘colonizzazioni ideologiche’, che eliminano le differenze, come nel caso della cosiddetta cultura gender, o antepongono alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà, ad esempio vantando come conquista un insensato ‘diritto all’aborto’, che è sempre una tragica sconfitta”. A mettere in guardia da questi pericoli è stato stamane Papa Francesco nel suo discorso a Budapest alle autorità politiche e religiose, ai rappresentanti della società civile e della Cultura e ai membri del Corpo Diplomatico incontrate a Budapest. Francesco, ha anche detto di pensare “a un’Europa che non sia ostaggio delle parti, diventando preda di populismi autoreferenziali, ma che nemmeno si trasformi in una realtà fluida, se non gassosa, in una sorta di sovranazionalismo astratto, dimentico della vita dei popoli”. “Che bello, invece, costruire un’Europa centrata sulla persona e sui popoli, dove vi siano politiche effettive per la natalità e la famiglia, perseguite con attenzione in questo Paese, dove nazioni diverse siano una famiglia in cui si custodiscono la crescita e la singolarità di ciascuno”, ha aggiunto Francesco. In questo senso il Papa ha auspicato però un dialogo che unisca ed ha invitato proprio l’Ungheria a “fare da ‘pontiere’”, ricordando che “i valori cristiani non possono essere testimoniati attraverso rigidità e chiusure”.

Biodiversità degli ambienti glaciali: al via progetto europeo

Biodiversità degli ambienti glaciali: al via progetto europeoRoma, 28 apr. (askanews) – Il ritiro dei ghiacciai è una delle manifestazioni più evidenti degli effetti dei cambiamenti climatici. Nonostante ai più possano sembrare degli ambienti privi di vita, le ricerche svolte – soprattutto negli ultimi vent’anni – hanno mostrato come questi siano a tutti gli effetti habitat in grado di sostenere una biodiversità unica. La così detta “biodiversità glaciale” è costituita da batteri, alghe, muschi, piante, invertebrati e vertebrati che vivono in questi ambienti che consideriamo “estremi”.

Questi organismi hanno sorprendenti adattamenti morfologici e fisiologici, che li rendono specializzati a vivere in prossimità o a contatto col ghiaccio a tal punto da renderli sentinelle dei cambiamenti climatici. Molte specie sono addirittura endemiche, ovvero esclusive di singoli ghiacciai o gruppo montuosi. Risulta quindi prioritario fornire un primo inquadramento relativo lo stato della conoscenza della biodiversità glaciale nonché un’approfondita conoscenza delle relazioni che si instaurano tra le specie e l’ambiente in cui vivono. La biodiversità glaciale è patrimonio naturalistico di ogni nazione che ha, sul proprio territorio, dei ghiacciai. È proprio in questo contesto che si inserisce il progetto europeo PrioritICE “Vanishing habitats: conservation priorities for glacier-related biodiversity threatened by climate change”, coordinato dall’Università degli Studi di Milano che si avvale della collaborazione del MUSE-Museo delle Scienze di Trento, in Italia, e di altri tre partner stranieri: University of Lausanne – Switzerland, Laboratoire d’Ecologie Alpine – France, Adam Mickiewicz University – Poland.

Ciascun partner – informa la Statale – metterà a disposizione la propria competenza decennale relativa lo studio della biodiversità glaciale. “Per esempio l’Università degli Studi di Milano combinerà metodologie all’avanguardia come l’analisi del DNA ambientale presente sul ghiacciaio e nei suoli di recente deglaciazione, con analisi più tradizionali sulla distribuzione delle piante e degli animali” spiega Francesco Ficetola, zoologo dell’Università Statale di Milano e coordinatore di PrioritICE. “Il MUSE supporterà il progetto con la competenza relativa l’ecologia degli ambienti glaciali e le comunità di insetti e ragni criofili, ovvero amanti del freddo e del ghiaccio” commenta Mauro Gobbi, referente del progetto per il MUSE-Museo delle Scienze di Trento. Obiettivo primario sarà quello di creare il primo database relativo la biodiversità glaciale, non solo come base per l’analisi dei dati, ma come strumento conoscitivo degli organismi che vivono in questo ambiente, col fine di fungere da memoria storica di una biodiversità che è destinata a scomparire. In aggiunta, si cercheranno di capire i processi che agiscono sulla biodiversità e le relazioni ecologiche tra le specie. Infine, saranno identificate le aree a massima priorità dal punto di vista conservazionistico, fornendo strategie gestionali funzionali a valorizzare e proteggere più efficacemente le aree glaciali e la rispettiva biodiversità.

Gli apparati glaciali oggetto di indagine sono collocati principalmente sui gruppi montuosi Alpini, tra cui per il territorio italiano, il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Gruppo Ortles-Cevedale, il Gruppo Adamello-Presanella, le Dolomiti, ecc., con particolare attenzione ai ghiacciai di piccoli dimensioni, quindi prossimi all’estinzione. La collaborazione di partner europei di Francia, Svizzera e Polonia permetterà per la prima volta di coprire ghiacciai di tutto l’arco alpino. Numerosi enti locali nazionali ed internazionali saranno coinvolti sia per attività di ricerca che di diffusione dei risultati. Infatti questo progetto vuole sia definire delle azioni concrete per migliorare la conservazione di questi ambienti, che sensibilizzare la popolazione nei confronti della perdita di biodiversità e del cambiamento del paesaggio d’alta quota in seguito alla riduzione e scomparsa dei ghiacciai.

Napoli-Salernitana si giocherà domenica alle 15, è ufficiale

Napoli-Salernitana si giocherà domenica alle 15, è ufficialeRoma, 28 apr. (askanews) – Ora è ufficiale. Napoli-Salernitana si giocherà domenica 30 aprile alle ore 15. Il cambio di data e orario ora è ufficiale, come da nota della Lega Calcio “in attuazione dell’ordinanza del Prefetto di Napoli del 27 aprile”. La partita, originariamente in programma sabato 29 allo stesso orario, ora si giocherà di domenica, subito dopo Inter-Lazio delle 12.30, dal cui esito dipendono le combinazioni per l’aritmetica. In caso di mancata vittoria della Lazio a Milano e contemporaneo successo del Napoli sulla Salernitana la formazione partenopea sarebbe campione d’Italia aritmeticamente.

Cambiano anche data e orario di altre due partite Udinese-Napoli della 33esima giornata si giocherà giovedì 4 maggio alle 20.45, anziché martedì 2 maggio alle 20.45; e Udinese-Samp della 34esima giornata si giocherà lunedì 8 maggio alle 18.30 anziché domenica 7 maggio alle 15.

Salute, Fedriga: importante aderire a campagna prevenzione epatite C

Salute, Fedriga: importante aderire a campagna prevenzione epatite CTrieste, 28 apr. (askanews) – “La Regione vuole fare la sua parte in maniera importante affinché questa campagna registri un’ampia partecipazione di cittadini, in quanto la prevenzione rimane la strategia più efficace per garantire la salute delle persone”. Lo ha detto oggi a Trieste il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga dopo aver partecipato alla campagna di prevenzione per l’epatite C sottoponendosi all’esame del sangue. Il test, gratuito, è rivolto ai nati tra il 1969 e il 1989.

Come ha spiegato il presidente della giunta regionale, attraverso le analisi ematiche, individuando il virus nella sua fase silente, si riesce a intervenire con una cura non invasiva e preservando l’integrità del fegato, riducendo quindi complicanze e mortalità. “In questo modo – ha aggiunto Fedriga – il paziente viene guarito garantendo un mantenimento in buona salute. Ricordo inoltre che, non esistendo ancora un vaccino per l’infezione da epatite C, l’attività di screening diventa fondamentale”. L’obiettivo dell’amministrazione regionale, ha sottolineato il governatore, è quello di rafforzare tutti i processi di prevenzione, “il cui successo si fonda sulla partecipazione dei cittadini e sulle buone pratiche messe in atto dal sistema sanitario”.

Per prenotare l’esame ci si può rivolgere agli sportelli del Cup delle Aziende sanitarie, al call center (telefono 0434 223522) e alle farmacie abilitate.

Salute, Fedriga: rafforzare processi di prevenzione

Salute, Fedriga: rafforzare processi di prevenzioneTrieste, 28 apr. (askanews) – In tema di salute “dobbiamo rafforzare i processi di prevenzione che partono sicuramente da un’organizzazione interna, ma anche da una partecipazione dei cittadini a tutti i processi di prevenzione e a tutte le buone pratiche che riescono a garantire una migliore qualità della vita”. Lo ha detto il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, questa mattina a Trieste.

“Per tutelare la propria salute è fondamentale tutto quello che possiamo fare prima dell’insorgere di una malattia. Ovviamente bisogna curarla se insorge – ha proseguito Fedriga – ma tutto quello che possiamo fare per evitare che insorga è fondamentale”. Conversando con i giornalisti, Fedriga ha detto di “condividere” quanto affermano anche le opposizioni: “la riforma sanitaria l’abbiamo approvata già nella scorsa legislatura, oggi dobbiamo attuarla in modo diffuso e concreto”. Soffermandosi sul programma di governo regionale, Fedriga ha confermato: “Oggi aspettiamo l’approvazione della modifica dello Statuto da parte del Parlamento, così da poter procedere anche verso la restituzione alle province elettive che possono ridare voce ai cittadini”.