Nissan alza stime utile anno fiscale 2022 a 220 mld yen (+42%)Milano, 27 apr. (askanews) – Nissan rivede al rialzo le previsioni fatte lo scorso 9 novembre 2022 relativamente ai risultati finanziari per l’intero anno fiscale conclusosi il 31 marzo 2023.
L’utile netto attribuibile ai soci della controllante per l’esercizio 2022 è previsto in aumento del 41,9% rispetto alla precedente previsione, raggiungendo i 220 miliardi di yen. Questo è dovuto principalmente al miglioramento delle prestazioni e a utili non operativi migliori del previsto, come ad esempio quelli delle società che utilizzano il metodo del patrimonio netto. Anche i ricavi (-3,7% a 10,9 trilioni di yen) e l’utile operativo (+2,8% a 360 miliardi di yen) sono stati aggiornati per riflettere le ultime previsioni.
Delli Noci (Puglia): ritardo Dpcm governo su Zes ci penalizzaRoma, 27 apr. (askanews) – “Al ritardo e all’incertezza sul trasferimento delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione alle regioni si aggiunge la mancata firma del Dpcm che disciplina la procedura di aggiornamento e revisione della perimetrazione delle aree Zes di competenza dei Commissari straordinari. Azioni in capo al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto che, ad oggi, non lascia trapelare alcuna informazione”. Così l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci.
“La variazione del perimetro attuale delle Zone Economiche Speciali costituisce modifica sostanziale della delimitazione territoriale di cui ai Piani di Sviluppo Strategici approvati e dei conseguenti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri istitutivi delle aree ZES e, pertanto, potrà essere effettuata con la procedura speciale di cui al vigente art.4 co.3 del D.L. 20 giugno 2017, n.91, convertito con modificazioni dalla L.123/2017 e s.m.i”, ha spiegato. “Senza la firma del DPCM che aggiorna e rivede le perimetrazioni delle aree Zes, includendo nuovi lotti e particelle sulla base dell’effettivo interesse da parte di potenziali investitori, il rischio che gli stessi, prevalentemente esteri, vadano altrove è veramente molto alto”, ha detto ancora.
“Le Zes rappresentano uno strumento straordinario di promozione del sistema Puglia che può aiutarci a realizzare quella che al momento è la nostra più grande ambizione: essere una base logistica italiana attrattiva dal punto di vista degli investimenti e la porta di accesso all’Europa, grazie alla connessione tra il sistema portuale, quello logistico e quelli ferroviario e aeroportuale. In questi anni, abbiamo lavorato affinché si prendesse consapevolezza delle Zes, affinché si creasse una vetrina della Puglia da proporre all’estero con tutto ciò che questo significa per le imprese locali e per l’occupazione”, ha proseguito l’assessore. “Per questa ragione, è molto complicato giustificare questo nuovo ritardo del Governo che probabilmente non coglie quanto l’assenza di questo DPCM, che attendiamo da un po’, blocchi la realizzazione di nuovi e significativi insediamenti produttivi che sono frutto di un intenso lavoro di relazioni e di promozione della nostra regione, che non vogliamo sia soltanto il luogo in cui venire a trascorrere qualche giorno di vacanza ma che vogliamo sia la regione in cui venire ad investire”.
“Se si bloccano gli investimenti a causa della mancata firma del DPCM attuativo, se si blocca la programmazione regionale a causa del mancato trasferimento dei fondi sviluppo e coesione a pagare saranno le imprese, i territori, i lavoratori”, ha concluso.
Arrestato il super latitante di ‘ndrangheta Pasquale BonavotaRoma, 27 apr. (askanews) – A conclusione di articolate indagini condotte dal Ros e dai Comandi provinciali dei Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, questa mattina è stato arrestato a Genova il latitante di ‘ndrangheta Pasquale Bonavota, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno.
Bonavota era ricercato in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, nell’ambito dell’indagine “Rinascita – Scott” del Ros, dal Tribunale di Catanzaro, poiché ritenuto responsabile dei delitti di partecipazione ad associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota, nella locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio (Vibo Valentia). Era l’unico latitante dopo l’esecuzione dell’operazione “Rinascita – Scott” che, il 19 dicembre 2019, ha portato all’arresto di 334 persone ritenute appartenenti alle strutture di ‘ndrangheta della provincia vibonese.
Le indagini sono state dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal Nicola Gratteri.
Vino, a marzo nella Gdo prezzi su (+8,7%) e vendite giù (-6,1%)Milano, 27 apr. (askanews) – Nei primi tre mesi di quest’anno nella Grande distribuzione italiana (Gdo) salgono i prezzi e scendono i consumi di vino. Le elaborazioni dell’Osservatorio Uiv-Ismea su base NielsenIQ, relative al primo trimestre 2023, registrano i livelli più bassi di vendite allo scaffale anche rispetto al pre-Covid (2019), con i volumi di vino acquistati in calo tendenziale del 6,1% e con i valori, spinti dall’effetto inflattivo dei prezzi, a +2% (673 milioni di euro). Una partenza difficile, che si riflette in particolare nei volumi commercializzati di vino fermo (-7,3%) e ancora di più per i prodotti Dop, a -9,2% e con i rossi a -10,5%, a riprova del fatto che il rialzo dei valori non è legato a una domanda maggiormente orientata verso il segmento premium (i vini comuni perdono la metà rispetto alla media) ma a un surplus di costi produttivi che ha generato un rincaro medio dei prezzi allo scaffale del +8,7%.
In controtendenza la tipologia spumanti, che cresce in volume del 3,9% (+9,8% i valori), ma l’incremento è interamente generato dall’exploit degli spumanti low cost (+15,6%), segmento che presenta un prezzo medio allo scaffale di appena 4,47 euro/litro e che oggi vale quasi il 40% dei volumi venduti in Gdo tra le bollicine italiane. Giù il Prosecco (-2,8% volume) e lo Champagne (-5,8%), mentre salgono l’Asti Spumante (+11,8%) e i Metodo classico (+4% volume), da confrontare però con il -35% registrato nell’omologo periodo del 2022. “Come previsto non sarà un anno facile per il vino italiano, che anche nelle esportazioni registra a gennaio un calo del 4,3% su pari periodo del 2022, con variazioni fortemente negative nella domanda extra-Ue” ha detto il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, aggiungendo che “Il limitato potere di acquisto in Italia e nel mondo, assieme a un surplus dei costi delle materie prime secche, impongono la massima attenzione e concertazione da parte di una filiera le cui imprese stanno assorbendo direttamente parte dei rincari alla produzione. Ma evidentemente non basta”.
In generale, la dinamica più sfavorevole coinvolge, oltre i vini fermi a denominazione, anche gli Igp (volumi a -8,4%), mentre i vini comuni si fermano a -4,6%. Più pesanti le perdite per i vini rossi, che cedono l’8,2% volumico contro il -5,6% dei bianchi e il -11,2% dei rosati. Sopra la media la contrazione dei vini bio (-8,6%). A livello di canali, i più in sofferenza sui volumi risultano i discount (-10%), a fronte di iper e super che chiudono il trimestre rispettivamente a -4% e -5%. Profondo rosso per l’e-commerce: nonostante il sostanzioso taglio dei prezzi, le vendite online segnano a marzo -19,6%. Andando nel dettaglio dei vini IG più venduti in Gdo, troviamo picchi negativi del -9% per il Chianti, -14% per il Montepulciano d’Abruzzo, -20% per la tipologia Salento, -18% per il Nero d’Avola Sicilia, -20% per la Bonarda oltrepadana, -13% per la Barbera piemontese e -9% per il Lambrusco Emilia e il Cannonau di Sardegna. Stabili, tra i top seller, le Igt Terre siciliane e Puglia, in leggera contrazione Valpolicella e Dolcetto piemontese (-5%), mentre l’unico tra i big che si conferma in buona salute, anzi in costante crescita è il Vermentino di Sardegna, con +1% in volume. Molte le denominazioni che registrano aumenti di listino sopra la media nazionale: Montepulciano +13%, Barbera piemontese +11%, Nero d’Avola a +13%, Bonarda a +12% e Verdicchio a +20%.
Nel primo trimestre 2023 sono calate del 25% le richieste di Reddito di cittadinanzaRoma, 27 apr. (askanews) – Nei primi tre mesi del 2023 i richiedenti di reddito e pensione di cittadinanza sono stati quasi 300 mila, -25% rispetto all’analogo periodo del 2022. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Inps.
Da gennaio a marzo 2023 i nuclei beneficiari di almeno una mensilità sono stati 1,2 milioni e 2,6 milioni le persone. Tra gennaio e marzo 2023 è stato revocato il beneficio a circa 27mila nuclei: sono stati 73mila nel 2022, 107mila nell’anno 2021 e 25mila nel 2020. I motivi per cui è possibile che il beneficio venga revocato sono molteplici. La motivazione più frequente è l’accertamento della “mancanza del requisito di residenza/cittadinanza”.
I nuclei decaduti dal diritto nei primi tre mesi del 2023 sono stati 111mila: nel 2022 sono stati 314mila, 343mila nell’anno 2021 e 256 mila nel 2020. La causa più frequente è legata alla variazione dell’Isee, che supera la soglia prevista, causa che manifesta il suo effetto principalmente a febbraio, in occasione della presentazione della nuova Dsu Tra i motivi di decadenza rilevano anche i casi di variazione della composizione del nucleo familiare. Nel mese di marzo 2023 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza sono 902 mila (90%) mentre i nuclei beneficiari di Pensione di Cittadinanza sono 103 mila (10%), per un totale di un milione di nuclei. Tale composizione varia in virtù della zona geografica: i nuclei percettori di RdC, rispetto ai nuclei percettori di PdC, hanno un peso minore nelle regioni del Nord, e maggiore al Centro e soprattutto nel Sud e Isole. A fronte di circa un milione di nuclei percettori sono state coinvolte 2,15 milioni di persone, così ripartite: 1,55 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 338 mila nelle regioni del Nord e 267 mila in quelle del Centro. “I dati dell’Inps che attestano la riduzione di domande di reddito di cittadinanza sono la prima conseguenza del miglioramento dei tassi d’occupazione a cui assistiamo ormai da qualche mese. Ed è la dimostrazione che il lavoro è la migliore politica di inclusione sociale. Una direzione su cui continuare a investire energie e risorse”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, sui dati Inps che registrano un calo del 25% delle richieste di reddito e pensione di cittadinanza nel primo trimestre 2023 rispetto all’analogo periodo del 2022 e una riduzione del 16% dei nuclei percettori di almeno una mensilità tra gennaio e marzo di quest’anno.
Il senatore Gasparri contro la serie Rai “Rocco Schiavone”: propaganda l’uso di drogheMilano, 27 apr. (askanews) – “Lo stile di vita non è quello di Rocco Schiavone”. A scagliarsi contro la serie televisiva è Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, che durante l’audizione in Commissione Vigilanza del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha puntato il dito contro “forme di propaganda sull’uso di droghe anche usano la fiction come nella vicenda di Rocco Schiavone che nell’ultima puntata ha dato consigli su come abbinare vini e marijuana in fascia protetta”. “L’uso di sostanze stupefacenti – ha aggiunto – è vietato dalla legge e la Rai fa esattamente il contrario”.
Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in Commissione vigilanza Rai replicando all’attacco del senatore Maurizio Gasparri contro la fiction Rocco Schiavone allontanando ogni forma di censura, come definita da qualche membro della commissione, ma ribadendo la necessità di tutelare i minori. “Lungi da me una logica di censura e nemmeno ovviamente da parte dell’intero governo. E penso che non fosse nemmeno questa l’intenzione del senatore Gasparri – ha detto – Credo però che sia fondamentale per noi oggi più che mai, in cui i nostri giovani sono esposti fin dai primi anni dell’infanzia al mondo, la tutela dei minori e credo che soprattutto la Rai debba fare con grande attenzione nei contenuti che vengono veicolati negli orari di maggiore ascolto dei minori”.
A Roma si gira la serie Netflix “Il Gattopardo” con Kim Rossi StuartRoma, 27 apr. (askanews) – Netflix ha annunciato l’inizio delle riprese oggi a Roma de “Il Gattopardo”, la serie tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il cast vede come protagonisti Kim Rossi Stuart (Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina), Benedetta Porcaroli (Concetta), Deva Cassel (Angelica) e Saul Nanni (Tancredi). Nel cast anche Paolo Calabresi, Francesco Colella, Astrid Meloni e Greta Esposito. Le riprese dureranno oltre quattro mesi, e si svolgeranno tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma.
La serie, in sei episodi, è prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen e Benedetto Habib per Indiana Production e da Will Gould, Frith Tiplady e Matthew Read per Moonage Pictures e arriverà solo su Netflix. Il regista Tom Shankland riscoprirà tutta la modernità di un racconto, quello del Principe di Salina e della sua famiglia, che è quello dell’Italia di ieri e di oggi. Shankland, che dirigerà gli episodi 1-2-3-6, sarà affiancato sul set dai registi Giuseppe Capotondi (episodio 4) e Laura Luchetti (episodio 5). La serie è scritta da Richard Warlow, che ne è anche creatore ed executive producer, assieme a Benji Walters. Il direttore della fotografia è Nicolaj Bruel. I costumi della serie sono a firma di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono di Paolo Buonvino. Basato su uno dei più grandi romanzi italiani di tutti i tempi, Il Gattopardo è un racconto epico, sorprendente e sensuale, ambientato in Sicilia durante i moti del 1860. Al cuore della serie troviamo Don Fabrizio Corbera, il Principe di Salina, che conduce una vita intrisa di bellezza e privilegio. Ma l’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana, e Fabrizio si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo. Per non soccombere sarà costretto a stringere nuove alleanze, anche se questo significherà andare contro ai suoi principi, fino a trovarsi di fronte ad una scelta che pare impossibile. Don Fabrizio avrà il potere di organizzare un matrimonio che salverebbe il futuro della sua famiglia, quello tra la ricca e bellissima Angelica e suo nipote Tancredi ma, facendolo, spezzerebbe il cuore della sua adorata figlia Concetta. La serie esplora con lo sguardo di oggi temi che si tramandano da secoli e sono universali: il potere, l’amore e il costo del progresso.
Fondi, Assogestioni: raccolta marzo a -6 mld, ma è boom obbligazionariMilano, 27 apr. (askanews) – A marzo la raccolta netta del sistema del risparmio gestito in Italia è stata pari a -6,04 miliardi, come conseguenza dei 6,4 miliardi di deflussi registrati dai mandati istituzionali nel corso del mese, portando il dato da inizio anno a -8,9 miliardi. Lo rilevano i dati preliminari della mappa mensile di Assogestioni che evidenzia nel mese un incremento delle masse sostenute da un effetto mercato positivo. Il patrimonio gestito dell’industria è salito a 2.255 miliardi, in crescita di oltre 12 miliardi rispetto a febbraio. A influire, un effetto mercato che l’Ufficio Studi di Assogestioni stima positivo dello 0,8%.
Prosegue il consolidamento dei trend degli ultimi mesi sul fonte dei fondi aperti: nonostante marzo si sia chiuso con una raccolta netta totale pari a -642 milioni, sono rimasti in territorio positivo i fondi azionari (+588 mln), mentre quelli obbligazionari si sono resi protagonisti di un exploit. Se a febbraio i nuovi afflussi erano valsi alla categoria 570 milioni, marzo porta in dote oltre 2 miliardi di nuovi capitali per un totale di 3,2 miliardi da inizio anno. Per contro, i fondi bilanciati e flessibili hanno fatto segnare deflussi mensili pari rispettivamente a 1,1 miliardi e 1,7 miliardi.
Bandiera azzurra, 20 nuovi Comuni “Città del cammino e della corsa”Roma, 27 apr. (askanews) – Bandiera Azzurra rilancia con decisione per il 2023 la sua proposta nei confronti delle “città del cammino e della corsa” e assegna il prestigioso riconoscimento a ben 20 nuovi Comuni che hanno proposto la loro candidatura e fornito le garanzie di iniziative e percorsi, sottoposti alla verifica degli esperti della Federazione Italiana di Atletica Leggera e di Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), a favore di migliori stili di vita con attività podistiche all’aperto a garanzia di benessere e salute dei loro cittadini.
Distribuite su tutto il territorio nazionale, ecco, in ordine alfabetico, le 20 città piccole, medie e grandi, che nel corso dell’anno riceveranno ufficialmente la Bandiera Azzurra: Abbadia S. Salvatore (SI), Bellona (CE), Campo di Giove (AQ), Casalbordino (CH), Castel di Sangro (AQ), Conversano (BA), Desenzano del Garda (BS), Ferrara, Foiano Val Fortore (BN), Garbagnate Milanese (MI), Giulianova (TE), Marcellinara (CZ), Opera (MI), Pescara, Riva Ligure (IM), S. Stefano di Magra (SP), S. Stefano in Aspromonte (RC), San Marcellino (CE), San Mauro La Bruca (SA), Sant’Antioco (CI, Sud Sardegna). “Le numerose adesioni dei Comuni a questa iniziativa sono il segno della bontà dell’idea che, insieme a FIDAL, abbiamo iniziato a sviluppare e a promuovere nel 2018 su tutto il territorio: correre e camminare, in ogni declinazione, sono attività che appartengono alla natura dell’uomo e che le nostre città devono sempre più favorire”, ha detto Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci, sottolineando come “incoraggiare stili di vita sani e momenti di aggregazione e socializzazione delle nostre comunità è un modo anche per riappropriarci degli spazi urbani e prendercene cura”.
“In quanto ideatore e responsabile del progetto Bandiera Azzurra – commenta Maurizio Damilano – sono molto contento dell’ampia adesione ricevuta e delle assegnazioni decise. Abbiamo veramente la possibilità di portare la nostra Bandiera delle discipline più praticabili dalle persone in una distribuzione geografica che tocca tutto il Paese. Vorrei pertanto ringraziare tutti i sindaci, gli assessori allo sport e le amministrazioni delle città che si sono candidate e di quelle alle quali abbiamo assegnato questo riconoscimento. La loro sensibilità verso le necessità dei cittadini attraverso la realizzazione di un percorso dedicato e di tante attività che stimolano la pratica sportiva, in particolare quella di corsa e cammino, è importante per guardare a modelli di città e di convivenza che mirano a dare un posto di rilievo alla pratica sportivo-motoria, elemento indispensabile per garantire sostenibilità al benessere e alla salute, alla mobilità cittadina e di territorio, a quella ambientale e alla convivenza aggregativa”. “La FIDAL – aggiunge Stefano Mei, presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera – nel rinnovato rapporto con Anci per l’assegnazione della Bandiera Azzurra è particolarmente orgogliosa di poter offrire a tante città italiane l’opportunità di promuovere due nostre forme sportive, come correre e camminare, per il benessere, il movimento e la salute dei loro cittadini. Il programma Bandiera Azzurra permette poi di incontrare tanti giovani ai quali poter parlare di atletica, dei nostri grandi campioni, ma soprattutto della semplicità e della spontaneità che la corsa e il cammino offrono per un percorso di crescita sia sportivo che personale. Grazie quindi ad ANCI, nostro partner nel progetto, e a tutte le città assegnatarie per l’anno 2023 con le quali ci congratuliamo, con la speranza di poter collaborare anche negli anni a venire per una sempre maggiore crescita e presenza dell’atletica sui territori”.
Ex Whirlpool, De Luca: svolta positiva, Zes va estesa a tutto SudNapoli, 27 apr. (askanews) – “La positiva conclusione della procedura per il trasferimento dell’ex Whirlpool di via Argine alla Tea Tek Group Spa, è un primo importante risultato per gli oltre 300 lavoratori ottenuto grazie a un impegno costante nel corso della lunga vertenza, che continueremo a seguire come abbiamo fatto finora”. Così, in un post sui social, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
“Ma soprattutto questo risultato è la conferma della svolta che può dare la nostra proposta di estendere le Zes a tutto il Mezzogiorno. Per lo sviluppo, per il lavoro”, ha aggiunto il governatore.