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Tag: askanews

Fondo Polis SGR: Michele Stella nuovo amministratore delegato

Fondo Polis SGR: Michele Stella nuovo amministratore delegatoMilano, 26 apr. (askanews) – Cambio al vertice di Polis Fondi SGR: Michele Stella è il nuovo amministratore delegato; prende il posto di Paolo Berlanda che ha lasciato la SGR dopo averla guidata per oltre un quindicennio.

La nomina è stata comunicata dal Consiglio di amministrazione della Polis Fondi SGR che si è riunito oggi dopo l’assemblea che ha approvato il bilancio dell’esercizio 2022. Il Consiglio di amministrazione e l’assemblea hanno ringraziato Paolo Berlanda per il lavoro svolto con grande professionalità. L’assemblea ha poi nominato Michele Stella quale consigliere ed il consiglio lo ha designato amministratore delegato. Polis Fondi SGR è partecipata per il 60% da LBO France e per il restante 40% da Banca Popolare di Sondrio, BPER Banca, Intesa Sanpaolo, Sanfelice 1893 Banca Popolare, Banca Valsabbina ed Unione Fiduciaria. (Nella foto: Paolo Berlanda, dopo quindici, lascia la guida del Fondo Polis SGR)

Manfredi: acquisizione Whirlpool Napoli è grande notizia

Manfredi: acquisizione Whirlpool Napoli è grande notiziaNapoli , 26 apr. (askanews) – “L’acquisizione di Whirlpool da parte di un nuovo gruppo imprenditoriale campano impegnato nelle tecnologie per la transizione ambientale rappresenta una grande notizia per i lavoratori e tutto il comparto produttivo del nostro territorio. In questi mesi – in sinergia con le altre Istituzioni – abbiamo favorito una soluzione che salvaguardasse la vocazione produttiva del sito dandole una prospettiva sostenibile sul mercato. Napoli est deve rimanere un polo produttivo strategico e di innovazione garantendo lavoro di qualità. La soluzione positiva della vertenza Whirlpool con la tutela di 340 posti di lavoro è un grande successo dell’intera citta. Una capitale europea che guarda al futuro mettendo al centro il lavoro e lo sviluppo”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Meloni in Gb. Con Sunak (facile) intesa su Kiev, migranti, scambi

Meloni in Gb. Con Sunak (facile) intesa su Kiev, migranti, scambiLondra, 26 apr. (askanews) – La prima volta che si sono incontrati, il 7 novembre, in un bilaterale a margine della Cop27 in Egitto, Giorgia Meloni era presidente del Consiglio da 16 giorni e Rishi Sunak primo ministro del Regno Unito da 13. Due premier giovani, ‘fortysomething’, due conservatori, una nomina praticamente in contemporanea: un bagaglio di affinità considerevole, persino prima di conoscersi. Giovedì, oltre cinque mesi dopo, i due leader torneranno a incontrarsi per trasformare quell’intesa nel terreno comune che porterà alla firma di un imminente accordo che non sarà solo un rafforzamento delle relazioni commerciali tra i due Paesi ma anche una collaborazione in molti settori, tra cui transizione ecologica, tecnologie avanzate, innovazione, difesa. Una intesa a cui si lavora da tempo, rallentata prima dalla pandemia e poi dalla guerra, che ha avuto una accelerazione negli ultimi mesi proprio per volere dei due capi del governo.

Giorgia Meloni sarà infatti a Londra per una visita di due giorni la cui prima tappa, giovedì pomeriggio, sarà proprio l’incontro al numero 10 di Downing street. E’ la sua prima visita di due giorni in un Paese europeo, segno – sottolineano da palazzo Chigi – della “importanza che il governo italiano attribuisce alle relazioni con il Regno Unito”. Un colloquio che avrà certamente tra i temi principali quello della guerra in Ucraina: d’altra parte sin dall’inizio dell’invasione russa, Italia e Gran Bretagna sono stati tra i più forti sostenitori della resistenza di Kiev e Giorgia Meloni, che all’epoca era all’opposizione, una volta al governo ne ha fatto un punto di forza della sua politica estera e della credibilità all’interno della collocazione atlantica. All’ordine del giorno del bilaterale anche l’accordo siglato a dicembre da Gran Bretagna, Italia e Giappone per lo sviluppo del programma GCAP/Tempest per la progettazione del caccia multiruolo di VI generazione che palazzo Chigi giudica di “valenza strategica”.

Ma c’è un altro punto su cui è facile aspettarsi che la presidente del Consiglio e il suo omologo inglese useranno toni e parole perfettamente sovrapponibili: quello dell’immigrazione. Un tema caro ai rispettivi elettorati, il che inevitabilmente trasforma la gestione del fenomeno in uno dei principali banchi di prova dell’azione dei loro governi. Anche Sunak, come Meloni, deve affrontare arrivi crescenti e continua a ripetere che il fenomeno migratorio non può essere considerato il problema di singoli Paesi più esposti ma dell’intera Europa. E se una delle strade scelte dal governo italiano per limitare il record di sbarchi è quella di arrivare all’abolizione della protezione speciale – come previsto in sede di conversione del decreto Cutro – da mesi Sunak e la sua ministra dell’Interno, Suella Braverman, hanno promesso un giro di vite che è arrivato a contemplare misure molto contestate come l’invio in Ruanda dei migranti in attesa di asilo. Nel secondo giorno della sua visita a Londra, invece, la presidente del Consiglio è attesa a un incontro con investitori e operatori nella residenza dell’ambasciatore in cui, accompagnata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, sarà impegnata soprattutto nella promozione del Made in Italy. Ma visto il parterre, è probabile che la presidente del Consiglio approfitti dell’occasione per dare rassicurazioni sull’affidabilità italiana anche nella gestione dei fondi del Pnrr.

Di certo, i rapporti commerciali tra Italia e Gran Bretagna – dove peraltro risultano iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero oltre mezzo milione di connazionali – già fanno registrare numeri positivi: anche dopo la Brexit, sottolineano fonti di governo, la collaborazione economica con il Regno Unito è rimasta “solida e diversificata, con forti complementarietà industriali e ampie prospettive di crescita”. L’interscambio nel 2022 è stato di 35,6 miliardi (+13% sul 2021 e in linea con i dati pre-Covid), con saldo positivo per 19 miliardi di euro. Il Regno Unito è inoltre un importante investitore in Italia: gli investimenti diretti esteri (Ide) arrivano a 26 miliardi di euro concentrati nel settore finanziario, assicurativo ed energetico. A sua volta anche la presenza imprenditoriale italiana è molto radicata in Uk (con Ide per 31,8 miliardi) soprattutto in ambito difesa (Leonardo), energia e rinnovabili (Eni, Enel) e infrastrutture e trasporti.

Meloni vola a Londra da Sunak per parlare di Ucraina, migranti e di rapporti commerciali

Meloni vola a Londra da Sunak per parlare di Ucraina, migranti e di rapporti commercialiRoma, 26 apr. (askanews) – La prima volta che si sono incontrati, il 7 novembre, in un bilaterale a margine della Cop27 in Egitto, Giorgia Meloni era presidente del Consiglio da 16 giorni e Rishi Sunak primo ministro del Regno Unito da 13. Due premier giovani, ‘fortysomething’, due conservatori, una nomina praticamente in contemporanea: un bagaglio di affinità considerevole, persino prima di conoscersi. Domani, oltre cinque mesi dopo, i due leader torneranno a incontrarsi per trasformare quell’intesa nel terreno comune che porterà alla firma di un imminente accordo che non sarà solo un rafforzamento delle relazioni commerciali tra i due Paesi ma anche una collaborazione in molti settori, tra cui transizione ecologica, tecnologie avanzate, innovazione, difesa. Una intesa a cui si lavora da tempo, rallentata prima dalla pandemia e poi dalla guerra, che ha avuto una accelerazione negli ultimi mesi proprio per volere dei due capi del governo.

Giorgia Meloni sarà infatti a Londra per una visita di due giorni la cui prima tappa, domani pomeriggio, sarà proprio l’incontro al numero 10 di Downing street. E’ la sua prima visita di due giorni in un Paese europeo, segno – sottolineano da palazzo Chigi – della “importanza che il governo italiano attribuisce alle relazioni con il Regno Unito”.Un colloquio che avrà certamente tra i temi principali quello della guerra in Ucraina: d’altra parte sin dall’inizio dell’invasione russa, Italia e Gran Bretagna sono stati tra i più forti sostenitori della resistenza di Kiev e Giorgia Meloni, che all’epoca era all’opposizione, una volta al governo ne ha fatto un punto di forza della sua politica estera e della credibilità all’interno della collocazione atlantica. All’ordine del giorno del bilaterale anche l’accordo siglato a dicembre da Gran Bretagna, Italia e Giappone per lo sviluppo del programma GCAP/Tempest per la progettazione del caccia multiruolo di VI generazione che palazzo Chigi giudica di “valenza strategica”.

Ma c’è un altro punto su cui è facile aspettarsi che la presidente del Consiglio e il suo omologo inglese useranno toni e parole perfettamente sovrapponibili: quello dell’immigrazione. Un tema caro ai rispettivi elettorati, il che inevitabilmente trasforma la gestione del fenomeno in uno dei principali banchi di prova dell’azione dei loro governi. Anche Sunak, come Meloni, deve affrontare arrivi crescenti e continua a ripetere che il fenomeno migratorio non può essere considerato il problema di singoli Paesi più esposti ma dell’intera Europa. E se una delle strade scelte dal governo italiano per limitare il record di sbarchi è quella di arrivare all’abolizione della protezione speciale – come previsto in sede di conversione del decreto Cutro – da mesi Sunak e la sua ministra dell’Interno, Suella Braverman, hanno promesso un giro di vite che è arrivato a contemplare misure molto contestate come l’invio in Ruanda dei migranti in attesa di asilo.Nel secondo giorno della sua visita a Londra, invece, la presidente del Consiglio è attesa a un incontro con investitori e operatori nella residenza dell’ambasciatore in cui, accompagnata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, sarà impegnata soprattutto nella promozione del Made in Italy. Ma visto il parterre, è probabile che la presidente del Consiglio approfitti dell’occasione per dare rassicurazioni sull’affidabilità italiana anche nella gestione dei fondi del Pnrr.

Di certo, i rapporti commerciali tra Italia e Gran Bretagna – dove peraltro risultano iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero oltre mezzo milione di connazionali – già fanno registrare numeri positivi: anche dopo la Brexit, sottolineano fonti di governo, la collaborazione economica con il Regno Unito è rimasta “solida e diversificata, con forti complementarietà industriali e ampie prospettive di crescita”. L’interscambio nel 2022 è stato di 35,6 miliardi (+13% sul 2021 e in linea con i dati pre-Covid), con saldo positivo per 19 miliardi di euro.Il Regno Unito è inoltre un importante investitore in Italia: gli investimenti diretti esteri (Ide) arrivano a 26 miliardi di euro concentrati nel settore finanziario, assicurativo ed energetico. A sua volta anche la presenza imprenditoriale italiana è molto radicata in Uk (con Ide per 31,8 miliardi) soprattutto in ambito difesa (Leonardo), energia e rinnovabili (Eni, Enel) e infrastrutture e trasporti.

 

Giornata Mondiale Biodiversità, all’ONU mostra su attività Carabinieri

Giornata Mondiale Biodiversità, all’ONU mostra su attività CarabinieriRoma, 26 apr. (askanews) – Nell’ambito delle iniziative di diplomazia ambientale finalizzate a promuovere l’impegno dell’Italia per la tutela dell’Ambiente, l’Arma dei Carabinieri, sotto l’egida del Ministero della Difesa e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il coordinamento della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, la partecipazione dell’Aeronautica Militare ed in collaborazione con Leonardo e Telespazio, promuove una mostra sulle attività di questo Comando che si terrà a New York dall’8 al 18 maggio presso il Palazzo dell’ONU, in preparazione della Giornata Mondiale della Biodiversità.

La mostra racconterà l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella protezione e nella conservazione della Natura e metterà in evidenza l’impegno dell’Istituzione, attraverso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA) nella tutela e nella conservazione della biodiversità, attraverso le attività di sorveglianza del territorio agro-forestale del Paese, contrasto dei reati in materia di incendi boschivi, danno ambientale, inquinamento e gestione illegale di rifiuti, di commercio illegale di specie protette di flora e fauna, di maltrattamento animale nonché alla gestione di 150 riserve naturali statali e aree demaniali e alla sorveglianza dei Parchi nazionali Italiani. Nell’ambito dell’esposizione – curata nei contenuti da Micromegas Comunicazione – sarà presente anche una sezione dedicata all’Aeronautica Militare che con il Servizio Meteorologico fornisce un contributo essenziale al Paese ed alla collettività nazionale per il monitoraggio e la previsione delle condizioni meteo-climatiche.

L’idea di base dell’installazione è quella di portare il visitatore all’interno di una foresta ideale. Un bosco concettuale e simbolico, che rappresenta idealmente il patrimonio naturale che deve essere custodito e preservato, dove immagini e suoni di ambienti naturali scorrono su schermi distribuiti lungo il percorso, dando vita ad un suggestivo paesaggio immersivo. Attraverso l’ausilio di alcune postazioni multimediali e interattive, il visitatore può esplorare una offerta di contenuti di approfondimento su più temi legati al patrimonio naturale e alle attività dell’Arma dei Carabinieri nel settore ambientale, a partire dalla mappatura delle più belle riserve naturali italiane. Un patrimonio naturale di 130 mila ettari, con la maggiore concentrazione di biodiversità in Europa. Complessi ecosistemi, veri e propri “scrigni” naturali che custodiscono una molteplicità di specie animali e vegetali in singolari habitat e paesaggi straordinari in continua evoluzione da scoprire.

Questa popolazione di fauna e flora costituisce a sua volta il tema di un exhibit interattivo dedicato. I visitatori possono navigare fra decine di schede descrittive delle specie più diffuse e tutelate, conoscendone la distribuzione sul territorio e le caratteristiche fisiche e ambientali, oltre all’indice di valutazione sullo stato di conservazione e rischio di estinzione secondo i criteri della IUCN (The International Union for Conservation of Nature’s Red List of Threatened Species), svolgendo così un ulteriore opera di sensibilizzazione e informazione sui temi della conservazione della biodiversità e della protezione delle risorse naturali di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. Questo impegno quotidiano per la Tutela del patrimonio Forestale e dei Parchi, della Biodiversità, Ambientale e Agroalimentare, costituisce il capitolo centrale della narrazione. Attraverso l’interattività infatti, si è potuto costruire un sistema di rappresentazione navigabile della vasta e complessa struttura di tutte le attività in cui l’Arma dei Carabinieri, mediante le proprie articolazioni dedicate distribuite su tutto il territorio nazionale, esercita puntualmente e con passione il proprio ruolo di “polizia ambientale”, distinguendosi come un’eccellenza in ambito Europeo.

In linea con lo spirito della mostra, è stata dedicata una particolare attenzione in fase di progetto e di produzione dell’installazione, ai materiali con i quali è stata realizzata. Il legname per la struttura infatti, appartenente a quattro specie diverse (faggio, abete, frassino e rovere), proviene da piante morte per cause naturali all’interno delle riserve naturali gestite dai Carabinieri della biodiversità. Tale legname continua a rappresentare un importante serbatoio di carbonio. Tutta la struttura infatti pesa circa 3.200 kg e rappresenta un serbatoio di quasi 6500 kg di CO2. Aeronautica Militare

Difendere l’Italia, il suo territorio, la sua sovranità e i suoi interessi vitali, garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e l’impiego delle Forze Aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale ed internazionale. Accanto a questi compiti, l’Aeronautica Militare opera come Servizio meteorologico nazionale. In questa veste, oltre a divulgare quotidianamente le previsioni meteorologiche alla collettività nazionale attraverso le piattaforme radiotelevisive nazionali e regionali, fornisce prodotti e servizi meteo-climatici specialistici alle Istituzioni interessate, tra le quali la Protezione Civile, le Regioni, i Centri di ricerca e le Università, ed assicura l’assistenza meteorologica per l’aviazione civile e militare. A livello internazionale, l’Aeronautica Militare rappresenta il Paese nelle Istituzioni di settore, dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, al Centro Europeo per la Previsione a Medio termine, all’Organizzazione europea per l’utilizzo dei satelliti meteorologici. Nel settore dei cambiamenti climatici, l’Aeronautica Militare, in collaborazione con il CNR-ISAC, concorre al monitoraggio globale dei gas serra grazie al proprio Centro Aeronautica Militare di Montagna di Monte Cimone (provincia di Modena) che è una delle 30 Stazioni mondiali del Global Atmosphere Watch e detiene la serie storica di monitoraggio di CO2 più antica d’Europa e la 2^ più antica del mondo. Infine l’Aeronautica Militare, che opera sempre più nel dominio dello Spazio quale naturale estensione delle sue missioni operative, ha sviluppato una capacità operativa nell’ambito dello Space Weather, diramando quotidianamente 4 bollettini di “meteorologia spaziale”, per monitorare, conoscere e prevedere gli effetti delle attività solari che possono condizionare l’efficienza dei sistemi satellitari di navigazione, osservazione della Terra, comunicazione e pilotaggio.

Leonardo

Leonardo sviluppa capacità multidominio nel settore dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza. L’azienda svolge un ruolo di primo piano nei principali programmi strategici internazionali ed è un partner tecnologico di fiducia di governi, agenzie di difesa, istituzioni e imprese. L’innovazione, la ricerca continua, la digitalizzazione sono le pietre miliari dell’attività di Leonardo in tutto il mondo, insieme ad una strategia di sostenibilità necessaria per un progresso duraturo per le persone e il pianeta. Telespazio, con la sua controllata e-GEOS, offre un portafoglio unico di servizi e soluzioni nel campo della geo-informazione, contribuendo grazie all’ausilio della tecnologia satellitare alla tutela della biodiversità e al monitoraggio dei fenomeni climatici e del territorio per un uso consapevole delle risorse naturali.

Micromegas

Micromegas Comunicazione è un operatore indipendente privato, leader in Europa nell’area dell’Event Management e della comunicazione integrata. Il suo core-business è la progettazione, realizzazione e gestione di grandi eventi istituzionali, corporate, finanziari e di marketing. Produce, inoltre, progetti, servizi e piattaforme ad alto valore aggiunto, offrendo ai propri clienti nazionali ed internazionali lo sviluppo di contenuti e tecnologie innovative, in tutti gli ambiti della comunicazione multicanale. La società, detentrice di numerose certificazioni di qualità secondo lo standard ISO, con sedi a Roma e a Milano, è curatrice e produttrice della mostra Italian Biodiversity Keepers dietro mandato dell’Arma dei Carabinieri.

Spazio, orto hi-tech Enea per missione marziana simulata Amadee-24

Spazio, orto hi-tech Enea per missione marziana simulata Amadee-24Roma, 26 apr. (askanews) – ENEA parteciperà al progetto internazionale AMADEE-24 in Armenia (5 marzo – 8 aprile 2024), che vedrà impegnati sei astronauti in una simulazione di una missione su Marte e in esperimenti scientifici in diversi settori, tra cui geoscienze, robotica, ingegneria, fattori umani, scienze della vita, astrobiologia.

Nello specifico, ENEA realizzerà l’”orto spaziale” Hort3Space, in collaborazione con Università Sapienza di Roma (S5Lab – Dipartimento di Meccanica e Ingegneria Aerospaziale). Si tratta di un sistema innovativo completamente automatizzato per la coltivazione idroponica di diverse specie di microverdure, dotato di specifiche luci al LED full-spectrum e di un braccio robotico integrato, che sarà allestito all’interno di una camera di coltivazione in una tenda gonfiabile autoportante. Hort3Space – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – è stato selezionato perché in grado di sviluppare un impianto innovativo di coltivazione modulare e a contenimento ad elevato livello di automazione che consente di ridurre il carico di lavoro degli astronauti analoghi (ossia quelli che simulano le missioni spaziali sulla Terra) e il consumo delle risorse, aumentare il recupero e il riciclo degli scarti massimizzando la produzione di vegetali freschi, altamente nutritivi e pronti al consumo, nelle future missioni umane di esplorazione del Sistema Solare.

La missione si svolgerà nella provincia armena di Ararat, che per caratteristiche geomorfologiche richiama la superficie marziana e sarà coordinata dall’Austrian Space Forum, con il supporto delle istituzioni armene. In particolare, AMADEE-24 indagherà il comportamento di dispositivi e apparecchiature innovativi, come simulatori di tute spaziali, piattaforme hi-tech per testare tecniche di rilevamento della vita o di geoscienze, consentendo lo sviluppo delle conoscenze nella gestione di missioni umane nello Spazio, la comprensione dei limiti e delle opportunità delle tecnologie testate, facilitando anche il trasferimento tecnologico.

Messier 87: scoperto l’anello di congiunzione tra getto e buco nero

Messier 87: scoperto l’anello di congiunzione tra getto e buco neroRoma, 26 apr. (askanews) – Un team internazionale di scienziati, a cui partecipano anche i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), ha utilizzato nuove osservazioni a lunghezze d’onda millimetriche per “fotografare” per la prima volta la struttura ad anello che rivela la materia che cade nel buco nero centrale, insieme al potente getto relativistico, nella prominente radiogalassia Messier 87 (M87). Le immagini mostrano l’origine del getto e il flusso di accrescimento vicino al buco nero supermassiccio centrale. Le nuove osservazioni – informa l’Inaf – sono state ottenute con il Global Millimeter VLBI Array (GMVA), integrato dall’Atacama Large Millimeter/submillimetre Array (ALMA) e dal Greenland Telescope (GLT). L’aggiunta di questi due osservatori ha notevolmente migliorato le capacità di imaging del GMVA. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

Gabriele Giovannini e Marcello Giroletti, dell’INAF di Bologna e tra gli autori dello studio, raccontano: “Il buco nero al centro della galassia M87 è ben noto essendo il primo di cui è stata ottenuta una immagine (dal team dell’Event Horizon Telescope EHT). Noi lo abbiamo osservato con alta sensibilità ad una lunghezza d’onda leggermente più grande (3,5 mm) e quindi più adatta a rivelare le strutture più estese della sorgente. Le immagini hanno infatti mostrato che la struttura ad anello intorno al buco nero è più estesa di quanto si credeva e che questo anello è collegato al getto relativistico visto in M87. Per la prima volta vediamo quindi il collegamento tra la materia che circonda il buco nero e la base del getto relativistico”. Rusen Lu, dell’Osservatorio astronomico di Shanghai e leader del Max Planck Institute di Bonn partner group presso l’Accademia cinese delle scienze, primo autore di questa scoperta, commenta: “In precedenza, avevamo visto sia il buco nero che il getto in immagini separate. Ora è come se avessimo scattato una foto panoramica del buco nero insieme al suo getto a una nuova lunghezza d’onda”. Si pensa che il materiale circostante cada nel buco nero in un processo noto come accrescimento, da cui ha origine il getto ma nessuno aveva mai visto direttamente l’origine del getto.

La partecipazione di ALMA e GLT alle osservazioni del GMVA e il conseguente aumento della risoluzione e della sensibilità di questa rete intercontinentale di telescopi ha reso possibile per la prima volta l’immagine della struttura ad anello in M87 alla lunghezza d’onda di 3,5 mm. Il diametro dell’anello misurato dal GMVA è di 64 microsecondi d’arco, corrispondenti alle dimensioni di un piccolo anello luminoso (13 cm) visto da un astronauta sulla Luna che guarda la Terra. Questo diametro è del 50% più grande di quanto osservato dall’Event Horizon Telescope alla lunghezza d’onda di 1,3 mm, in accordo con le previsioni per l’emissione del plasma relativistico in questa regione. L’emissione da questa regione di M87 è prodotta dall’interazione tra elettroni altamente energetici e campi magnetici, un fenomeno chiamato radiazione di sincrotrone. Le nuove osservazioni, a una lunghezza d’onda di 3,5 millimetri,- prosegue l’Inaf – rivelano maggiori dettagli sulla presenza e l’energia di questi elettroni. Ci dicono anche qualcosa sulle proprietà del buco nero, in particolare che non è molto “affamato”. Cosa vuol dire? Consuma materia a bassa velocità, convertendo solo una piccola frazione di essa in radiazioni.

I buchi neri sono la miglior macchina che conosciamo in grado di trasformare materia (la materia dell’anello) in energia (il getto relativistico espulso). Gli studi per saperne di più su Messier 87 non finiscono qui: ulteriori osservazioni e una flotta di potenti telescopi continueranno a svelarne i segreti. I radiotelescopi INAF (Medicina, Noto, Sardinia Radio Telescope) una volta completato il loro potenziamento attualmente in corso, saranno in grado di collaborare a queste osservazioni a 3,5 mm aumentandone ulteriormente la qualità.

Il 13 e 14 maggio a Nizza Monferrato ritorna “Nizza è Barbera”

Il 13 e 14 maggio a Nizza Monferrato ritorna “Nizza è Barbera”Milano, 26 apr. (askanews) – Sabato 13 e domenica 14 maggio a Nizza Monferrato (Asti) ritorna “Nizza è Barbera”, l’evento dedicato alla Barbera d’Asti Docg e al Nizza Docg a cui parteciperanno 70 produttori con 400 etichette in degustazione. Quest’anno si potrà assaggiare la prima Riserva del Nizza Docg proveniente dalle sei macroaree della zona di produzione: sarà presentata in anteprima domenica alle 17 nell’ex chiesa della Santissima Trinità. La degustazione è guidata dall’Associazione Produttori del Nizza, con l’intervento del presidente Stefano Chiarlo e dei produttori.

Tra i tanti appuntamenti, a Palazzo Crova, sede dell’Enoteca Regionale del Nizza, sono previste “degustazioni esperienziali e olfattive” sulla Barbera, mentre pranzo e cena con banco d’assaggio dei vini dei produttori presenti si terranno all’osteria vineria “La Signora in Rosso”. Inoltre ci saranno i prodotti enogastronomici delle aziende della filiera corta “T’Amo”. Prevista anche la “notte bianca”, con negozi aperti e proposte gastronomiche nel centro cittadino, dove saranno allestiti tre “Wine Point” con una selezione di etichette delle due Docg. In piazza Garibaldi, in piazza XX Settembre e nel centro storico l’Associazione Commercianti Nicesi “Nizza con il cuore”, organizzerà uno street food locale. Domenica è atteso un tour guidato in bicicletta alla scoperta dei cru del Nizza Docg. Sabato si inizia alle 9,30 con il brindisi d’apertura al Foro Boario di piazza Garibaldi e si prosegue fino alla sera di domenica. La manifestazione è organizzata dal Comune di Nizza Monferrato e dall’Enoteca Regionale di Nizza, con il supporto di Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Associazione Produttori del Nizza e Astesana Strada del Vino, e il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Asti e Camera di Commercio di Asti.

Dal 26 al 28 maggio a Milano il primo Festival dedicato all’aperitivo

Dal 26 al 28 maggio a Milano il primo Festival dedicato all’aperitivoMilano, 26 apr. (askanews) – Il prossimo 26 maggio torna il “World Aperitivo Day”, la giornata internazionale dell’aperitivo lanciata per la prima volta nel 2022 con la firma del “Manifesto dell’aperitivo” e che, per l’edizione 2023, si trasforma in un festival che coinvolgerà Milano ma non solo. Da venerdì 26 maggio a domenica 28 maggio, il capoluogo lombardo ospiterà infatti al Nhow Hotel di via Tortona 35, una tre giorni con tasting, masterclass e momenti di intrattenimento dedicati sia al pubblico che ai professionisti.

Dopo il successo della prima edizione, il format, realizzato da MWW Group, realtà milanese specializzata nel settore enogastronomico (“Milano Wine Week” e “Milano Food Week”), si amplia per valorizzare questo momento conviviale, sensibilizzando anche sul consumo responsabile degli alcolici. Organizzato in collaborazione con Fipe-Confcommercio, il “World Aperitivo Day” prevede che tutti i locali della Penisola possano aderire gratuitamente proponendo eventi a tema, pairing d’autore o menù speciali che verranno inseriti nel calendario ufficiale. Con un’unica regola a cui attenersi: rispettare il Manifesto dell’aperitivo, il disciplinare stilato durante la precedente edizione, che attraverso dieci semplici regole descrive le “buone pratiche” da seguire per realizzare un vero aperitivo all’italiana. Tra queste, l’abbinamento obbligatorio tra una bevanda e una preparazione gastronomica e la presenza di almeno il 50% di ingredienti Made in Italy.

Vespri sardi, il 28 aprile la rievocazione in tutta la Sardegna

Vespri sardi, il 28 aprile la rievocazione in tutta la SardegnaRoma, 26 apr. (askanews) – “È una giornata mai come oggi attuale e carica di significato, quella che la Sardegna intera, fermandosi, si prepara a festeggiare venerdì 28 aprile. Era il ’93 quando, per ricordare la sommossa dei Vespri sardi, venne istituita la giornata di orgoglio del Popolo Sardo e oggi, a trent’anni dalla sua istituzione, Sa Die de Sa Sardigna, è l’occasione più vera, solenne e importante per ricordare, celebrare, festeggiare il legame intimo e profondo che nella Storia ha unito, e ancora oggi unisce, i sardi alla propria terra. La sarda rivoluzione, come la bandiera dei Quattro mori e l’inno ‘Procurade ‘e moderare’ sono straordinari elementi fondativi e fortissimi simboli identitari della storia del nostro Popolo che mai nulla potrà oscurare”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, che venerdì sarà presente all’inaugurazione della mostra ‘Castelli medievali di Sardegna. Un progetto tra Marmilla e Sarcidano’, visitabile nel Castello di San Michele a Cagliari dal 28 aprile al 14 maggio, dalle 9 alle 18.

Il presidente prenderà poi parte alle celebrazioni in Consiglio regionale e, la sera, a Sassari per la rievocazione storica: “1796 – Alternos, Giovanni Maria Angioy”. Solinas, soffermandosi sull’importanza della giornata ha invitato alla riflessione: “Si tratta di una ricorrenza che esalta lo spirito del popolo sardo ma che deve farci riflettere per comprendere appieno chi siamo stati, chi siamo oggi e verso quale direzione vogliamo andare, per far sì che il coraggio dimostrato nel corso della Storia non ci abbandoni ma anzi, ripensando ai sacrifici e alle battaglie compiute dal Popolo sardo, ci spinga verso azioni migliorative della nostra condizione, nella nostra stessa Sardegna, nei rapporti con lo Stato e nel panorama europeo”.

Il programma di eventi, che toccherà diverse località sarde, prenderà avvio appunto il 28 e abbraccerà i giorni a seguire in una serie di manifestazioni, occasioni di studio e approfondimento, rievocazioni, eventi che onoreranno al meglio una giornata storica per tutta la Sardegna. Tra gli eventi principali, sempre il 28 a Bono, al Palazzo Civico, alle 15.00, incontro Istituzionale con l’apposizione di una targa di commemorazione della figura di Giovanni Maria Angioy. A Sassari, al Palazzo Civico, Piazza Tola e Piazza Duomo dalle 17.30. Alle 18, rievocazione storica: “1796 – Ingressso Alternos, Giovanni Maria Angioy a Sassari”.

Sabato 29 aprile a Nuoro, in Piazza Satta dalle 17 rievocazione storica: a su connottu. Al Palazzo Civico dalle 18 alle 19, Processo a Paschedda Zau. Infine, nella giornata di domenica 30 aprile a Cagliari dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 sino alle 21, presso i locali della Manifattura Tabacchi, rievocazione storica – Il Discorso della Vittoria dei Sardi contro i Francesi – Vincenza Zedda, moglie di Vincenzo Sulis, rievoca le gesta del marito contro gli invasori francesi – Incontro fra il Viceré, il Generale La Flechere e Don Girolamo Pitzolo – I piemontesi vengono processati dal popolo, e costretti alla resa – I piemontesi vengono cacciati, perché lascino l’Isola – Esplode la festa del Popolo Sardo.