Cultura, Sangiuliano: rapporti intensi Italia-IsraeleRoma, 26 apr. (askanews) – “Io credo che la cultura possa essere strumento per rafforzare, per conseguire tutti insieme gli obiettivi di pace, libertà ed equità, nel rispetto di tutti. Io celebrerò i 75 anni dalla fondazione dello stato di Israele e non dimentichiamo mai che è l’unica vera democrazia del Medio Oriente che accetta il dissenso e il pluralismo, e dà la parola a tutti quanti”. Lo ha detto il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso del suo intervento alla presentazione nel museo ebraico della Capitale della mostra “Roma 1948 – Arte italiana verso Israele”, a cura di Davide Spagnoletto e Giorgia Calò, ed aperta al pubblico da domani.
Nella rassegna di opere e documenti, tra Italia e Israele è anche una raccolta di creazioni che molti autori italiani nel 1948 fecero per salutare l’arrivo del nuovo stato. Tanta è la curiosità per una teca con un cilindro d’argento dove è conservata una delle otto copie della dichiarazione di indipendenza che fu letta nel museo di Tel Aviv da Ben Gurion. “Il mio primo atto ufficiale da ministro della cultura è stato venire qui – ha detto subito il ministro Sangiuliano – Non conoscevo la storia di questi artisti italiani che nel 1948 hanno mandato in Israele le loro opere. Devo dire che ho sempre pensato che la nascita dello stato di Israele fosse un fatto doveroso, necessario, importante, fondamentale per tutto il genere umano”.
Sangiuliano ha poi spiegato: “Ho potuto apprezzare l’enorme contributo che la cultura ebraica ha dato a quella italiana. Se scorriamo o gli annali delle nostre migliori espressioni artistiche e culturali troveremo tantissimi autori e artisti di religione ebraica”. Ma questa – ha aggiunto- “è una bella storia, penso che possa essere anche un inizio: perché almeno fino a quando ci sarò io al ministero farò in modo che i rapporti tra l’Italia e lo stato di Israele siano sempre più intensi, sempre più vicini e intrecciati nella letteratura, nelle arti, nell’arte contemporanea, nella musica. In tutto quello che vogliamo sviluppare insieme”.
Renzi dice che “‘Italia Viva’ è più viva che mai, Borghi non sarà l’ultimo ad arrivare”Roma, 26 apr. (askanews) – “Lo spazio del Terzo polo sembra esaurisi invece è più grande di prima, è un effetto fisarmonica. Io sono convinto che il Terzo polo abbia spazio indipendentemente da noi, questo spazio c’è”. Lo dice Matteo Renzi nella conferenza stampa al Senato per annunciare l’ingresso di Enrico Borghi in Italia viva.
“Quando le strade si reincrociano è sempre un momento bello, nella convinzione che la politica è ideale, è progetto politico, è scelta, e ci vuole tanto coraggio nel lasciare la casa in cui si sta, questo è stato il gesto di Borghi” ha detto Renzi annunciando l’adesione dell’ex Pd Enrico Borghi in Italia viva insieme alla capogruppo Raffaella Paita. “C’è una dimensione profondamente politica nella scelta di Enrico – ha aggiunto il leader di Iv – e tutto quello che abbiamo in testa di fare è quello di cui ha parlato oggi Enrico in una intervista, a cominciare dalla citazione morotea dei diritti e doveri, e del riformismo per cambiare le cose”. “Il 25 febbraio il Pd ha fatto una mutazione genetica, che va rispettata, ma bisogna prendere atto che non risponde più all’originaria pulsione che portò tanti di noi a pensare che quel progetto potesse essere il partito del nuovo secolo, l’idea dell’incontro, della fusione tra i vari riformismi” ha detto Borghi, in conferenza stampa con Matteo Renzi e Raffaella Paita. “C’è il rischio della merkelizzazione di Meloni con un Pd che si sposta su posizioni più radicali, credo il paese abbia bisogno di qualcosa di diverso rispetto a un derby tra una destra che fatica a farsi conservatrice e una sinistra identitaria”, osserva il parlamentare, per il quale il Terzo polo rappresenta “il moderatismo, con i popolari del cattolicesimo democratico, quelle famiglie e quelle culture politiche che non si rassegnano all’idea della reductio a due della dialettica, singolare curioso che queste famiglie siano organizzate in tutta Europa tranne che in Italia”.
“Il progetto del Terzo polo con Borghi è più credibile, quindi l’Italia è messa meglio di prima perchè il Terzo polo serve all’Italia non a noi, per dare un’alternativa a sovranisti e populisti”, ha aggiunto Matteo Renzi. “Bisogna ve ne facciate una ragione: tutte le volte che pensate Italia viva non sia più viva siamo più vivi di prima, siamo sempre qua, con persone che non hanno paura di giocare in politica. Ci sono 4 anni da qui alle politiche, fino al 2027 faremo politica… non possiamo dire chi sarà il prossimo ma Borghi non sarà l’ultimo da nessun punto di vista”. Renzi ha ricordato che nel Pd esiste un “tema politico, che esploda in due o sei mesi, in due anni o 4 anni, lo dirà la nostra capacità di fare politica, ma esiste ed è un macigno”.
“Il Pd ha fatto una scelta e bisogna rispettarla, ora il dilemma di Elly è: o lei è fedele al mandato ricevuto dalle primarie, allora sposta su alcuni temi il partito su una posizione massimalista, o se lei non lo fa perde la propria identità. Quindi il Pd vive un oggettivo travaglio che noi rispettiamo”. “Il prossimo pezzo non lo perde Azione o Iv o il terzo polo, guardate che succede in Europa, nel Pd c’è una dinamica oggettiva, ma io non sto lavorando per questo” ha detto Renzi rispondendo a chi gli chiede se dopo Enrico Borghi ci saranno altri arrivi dal Pd ad Iv. “Non è finita qui per noi di accogliere altre realtà, ma non è finita neanche per il Pd”, ha aggiunto. “Noi non abbiamo rotto sulla federazione, non abbiamo rotto sul partito unico e non rompiamo sui gruppi, vogliamo lavorare con tutti i riformisti” ha detto Renzi rispondendo sul futuro dell’alleanza con Carlo Calenda nel Terzo polo. “Siamo convinti che non ci siano elementi politici per rompere, a fronte di attacchi personali la nostra risposta è stata zen – insiste il leader di Iv -, rimarco e rivendico il primato della politica e mi metto a disposizione: non sono alla ricerca di un ruolo per me, di esaltazione del mio nome, sono convinto che questo progetto serve al paese”. “Le nostre porte sono spalancate, non mettiamo veti noi, se qualcun’altro interrompe il lavoro comune si assume la responsabilità”, conclude Renzi annunciando che “la mia indisponibilità a giocare un ruolo di leadership in prima persona è finalizzata a far crescere persone di grande qualità”.
Mengoni pronto per Liverpool, ed esce il terzo “Materia (Prisma)”Roma, 26 apr. (askanews) – È Materia (Prisma) il terzo ed ultimo album della trilogia discografica multiplatino Materia di Marco Mengoni, disponibile da venerdì 26 maggio per Epic Records Italy / Sony Music Italy, in pre-order da oggi (https://shor.by/MM_) e in pre-save e pre-add da giovedì 4 maggio.
Il prisma, come l’uomo, ha la capacità di assorbire esperienze, filtrarle per analizzarle e poi restituirle scomposte in una miriade di colori, e così è questo album che, a chiusura della trilogia, ci permette di avere uno sguardo sulla realtà attraverso diversi punti di vista e prospettive, svelando e abbracciando in questo modo un mondo di sfumature nascoste ed uniche. Materia (Prisma) conclude così il viaggio musicale di Materia (certificato triplo platino), un percorso in tre album che presenta tre anime differenti, ma complementari, iniziato a dicembre 2021 con Materia (Terra) – progetto che parte dalle origini e dalle radici di Marco Mengoni – e proseguito a ottobre 2022 con Materia (Pelle) – disco in cui il cantautore presenta le sue ricerche musicali, le contaminazioni e i suoni provenienti da tutto il mondo. Il 13 maggio a Liverpool intanto Mengoni rappresenterà l’Italia alla finale dell’Eurovision Song Contest 2023 con “Due Vite”, brano che continua ad essere tra i più amati dal pubblico dopo la vittoria alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. Ed è anche un grande ritorno per l’artista, che 10 anni fa partecipò per la prima volta all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013 con “L’essenziale”.
In attesa di raggiungere Liverpool, Mengoni è approdato oltre confine con un nuovo viaggio in alcune delle città di riferimento della scena musicale europea con 4 anteprime live tutte sold out: dopo Parigi e Bruxelles, è atteso il 27 aprile a Francoforte (Batschkapp) e il 29 aprile a Zurigo (Komplex 457). Mengoni è poi pronto a ripartire quest’estate live con “Marco Negli Stadi”, suo primo tour nei principali stadi italiani che rappresenta un ulteriore trionfo di questi ultimi due incredibili anni di traguardi. È infatti atteso nelle città di Bibione (17 giugno – data zero), Padova (20 giugno), Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio), Torino (5 luglio), Milano (8 luglio), prima del gran finale live il 15 luglio al Circo Massimo a Roma.
Il tour è organizzato e prodotto da Live Nation. I biglietti per tutte le date sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com
Just Eat prevede di assumere 2mila nuovi rider nei prossimi 12 mesiMilano, 26 apr. (askanews) – Just Eat prevede di assumere 2mila nuovi rider nei prossimi 12 mesi. Il nuovo piano di assunzioni, “in coerenza con il piano di sviluppo in Italia”, si va ad aggiungere a quelli annunciati nel corso del 2021 e del 2022. Risale a due anni fa infatti, in concomitanza con l’accordo sindacale per il primo contratto collettivo aziendale nel settore food delivery, l’assunzione di 6mila rider. L’anno scorso poi ne fu annunciata un’altra tornata da 4mila assunzioni entro fine anno. In tutto, numeri alla mano, 10mila fattorini in due anni. Attualmente, tuttavia, in Italia, come comunica la stessa Just Eat, lavorano 2.500 rider assunti con contratto di lavoro subordinato in 27 città, per effetto di un elevato turnover. “L’oscillazione del numero di rider, a seguito di diversi fattori come la flessibilità tipica di questa professione – fa sapere l’azienda – è stata bilanciata dall’impegno di Just Eat per stabilizzare il lavoro dei rider dipendenti il più possibile e lo hanno fatto aumentando le ore di contratto a oltre 1.500 dipendenti nell’ultimo anno”.
“Oggi sono 2.500 i rider assunti dall’azienda e l’ obiettivo è quello di continuare ad aumentare il numero di ore dei contratti part-time, per rispondere al meglio alle esigenze sia dei dipendenti, che dei clienti e dei ristoranti partner” prosegue l’azienda che, in una nota con cui ricorda i due anni dalla sigla del primo contratto in occasione del Primo Maggio, sottolinea la costituzione di una nuova entità sociale, parte di Just Eat Takeaway.com, che si occupa della gestione operativa delle assunzioni dei rider con uno staff di oltre 100 figure. “Siamo orgogliosi di poter celebrare i due anni del contratto durante un appuntamento importante come il Primo Maggio. Siamo particolarmente legati a questa giornata perché l’impegno di Just Eat per far sì che i nostri collaboratori abbiano una paga garantita, siano assicurati e tutelati è quotidiano e costante nel tempo – afferma Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia – Abbiamo deciso di implementare un modello responsabile perché crediamo che sia un vantaggio per i lavoratori, ma anche per i ristoranti partner e i clienti che possono usufruire di un servizio più qualitativo, efficiente e completo. Ci auguriamo al più presto che il settore del food delivery possa essere regolamentato in modo più puntuale con formule lavorative più tutelanti e regole condivise da tutte le aziende del comparto, per operare in modo efficiente e competitivo nel nostro Paese”.
Controlli gratuiti della vista alla Race for the Cure 2023Roma, 26 apr. (askanews) – È partito il conto alla rovescia per la manifestazione solidale che anche quest’anno vedrà Commissione Difesa Vista Onlus al fianco di Race for the Cure 2023, per offrire la possibilità di screening gratuiti della vista effettuati da medici oculisti, ortottisti e ottici volontari. A Roma dal 4 al 7 maggio presso il Circo Massimo sarà possibile effettuare gratuitamente test visivi, con professionisti del settore a disposizione per rilevare ed evidenziare eventuali deficit o anomalie visive. Gli screening seguiranno i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 10:00 alle 18:00 e domenica dalle 9:00 alle 13:00. Nata negli Stati Uniti e organizzata dall’associazione senza scopo di lucro Susan G. Komen Italia, Race for the Cure è l’evento più significativo per la lotta ai tumori al seno in Italia e nel mondo. CDV Onlus condivide da 7 anni con la manifestazione, l’impegno nella sensibilizzazione dei valori legati alla ricerca e alla prevenzione. Pertanto presso il Villaggio della Salute sarà possibile usufruire di consulti medici ed effettuare visite specialistiche gratuite, in un percorso all’insegna della salute e del benessere che prevederà anche laboratori alla scoperta degli stili di vita salutari. A mettere a disposizione la loro migliore strumentazione per effettuare i test della vista saranno i partner tecnologici, nonché leader del mercato, Zeiss, Essilor e Frastema Ophthalmics. “Siamo felici di rinnovare anche quest’anno il nostro impegno al fianco di Race for the Cure, per promuovere consapevolezza nelle persone e così contribuire alla diffusione di una cultura della prevenzione”, spiega Vittorio Tabacchi, presidente di Commissione Difesa Vista Onlus, “dopo i rallentamenti dati dalla crisi pandemica, siamo finalmente tornati a buon ritmo a percorrere la strada della prevenzione. Tradotto nel nostro ambito, questo significa valorizzare il benessere visivo attraverso controlli regolari della vista, che è possibile effettuare ad esempio anche in importanti occasioni come questa”.
Per CDV Onlus un evento come Race for the Cure rappresenta il contesto ideale dove promuovere campagne di sensibilizzazione e dove a essere protagonista assoluto è il valore della prevenzione diffuso e condiviso con un ampio numero di persone: una visibilità testimoniata dalle oltre 50.000 presenze registrate alla tappa romana Race for the Cure dello scorso anno. Il carattere prioritario della salute oculare emerge dagli ultimi dati diffusi da CDV Onlus secondo cui la predisposizione a sviluppare malattie che determinano ipovisione si può prevenire mediante visite oculistiche regolari. L’importanza di valutazioni oculari preventive è condivisa anche dall’OMS, secondo le cui ultime stime su cecità e ipovisione almeno 2,2 miliardi di persone nel mondo hanno una disabilità visiva, di cui almeno un miliardo ha una disabilità visiva che avrebbe potuto essere prevenuta o che non è stata presa in carico.
Usa-Filippine affondano nave in esercitazioni senza precedentiRoma, 26 apr. (askanews) – Durante le grandi manovre congiunte Usa-Filippine, che sono in corso nel conteso Mar cinese meridionale, le forze dei due paesi hanno affondato oggi una nave da guerra decommissionata. Lo segnala il Nikkei Asia.
Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr., ha assistito all’operazione con indosso una giacca in stile militare, insieme all’ambasciatore degli Stati uniti nelle Filippine MaryKay Carlson e ai funzionari della difesa filippina. Durante l’esercitazione navale, sono state usate armi tra le quali un lanciarazzi HIMARS (High-Mobility Artillery Rocket System) degli Stati Uniti e diversi aerei da combattimento, che hanno distrutto una corvetta dell’era della seconda guerra mondiale dismessa nel 2021.
Marcos, che ha favorito l’espansione della presenza militare statunitense nelle Filippine, è entrato nella cabina di uno dei lanciarazzi, dove è stato informato sulla capacità del sistema prima che iniziassero le esercitazioni a fuoco vivo. L’esercitazione fa parte di una nuova formazione nel 38mo Balikatan annuale – o “spalla a spalla” in tagalog – esercitazioni militari congiunte che si stanno svolgendo nelle Filippine dall’11 al 28 aprile. Si tratta di esercitazioni di portata senza precedenti, a cui partecipano 17.600 soldati, con l’obiettivo migliorare l’interoperabilità.
Il lancio dei razzi è stato interrotto momentaneamente da un aereo privato, che è entrato nell’area di tiro. “Non siamo sicuri se sia stato intenzionale o accidentale”, ha detto un portavoce delle esercitazioni. Le esercitazioni si sono svolte a 12 miglia nautiche dalla città costiera di San Antonio, nella provincia di Zambales, che martedì ha ospitato anche il lancio di missili Patriot terra-aria.
Si tratta di un’area “calda” del Pacifico, su cui insistono concomitanti rivendicazioni della Cina – la quale sostiene che la gran parte del Mar cinese meridionale è sua – e di diversi altri paesi del Sudest asiatico.
Patto di Stabilità, Gentiloni: ora saranno favoriti gli investimentiBruxelles, 26 apr. (askanews) – “L’Unione Europea ha bisogno di regole di bilancio comuni, ma il Patto di stabilità e di crescita ha fatto il suo tempo. E quindi oggi presentiamo una riforma del Patto con due obiettivi: il primo è quello di rendere più graduale, e quindi più credibile, il percorso di riduzione del debito per i paesi ad alto debito; e il secondo è quello di rendere possibile un incremento degli investimenti e delle politiche per la crescita. Credo che questi due obiettivi siano gli aspetti principali della riforma che oggi presentiamo”. Lo ha spiegato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando ai giornalisti italiani al termine della sua conferenza stampa in cui ha presentato, oggi a Bruxelles, la proposta di riforma delle regole della “governance” economica.
“Non tutto lo spazio per gli investimenti – ha osservato Gentiloni – viene dalle regole di bilancio”, e “per aumentarli non bastano le regole di bilancio”; ci sono anche “tante altre cose di cui discutiamo qui a Bruxelles, come i fondi per la competitività”.“Ma le regole di bilancioá possono, diciamo così, favorirli o sfavorirli. Io penso che fin qui non ci fosse un meccanismo per favorirli; adesso questo meccanismo c’è”, ha sottolineato il commissario.
Gentiloni ha auspicato “che si possa trovare un’intesa tra i diversi paesi Ue rapidamente, perché la clausola di sospensione del Patto di stabilità che è in vigore oggi sarà ancora in vigore solo fino alla fine dell’anno. E ápenso – ha aggiunto – che in generale non ci possiamo rassegnare a un contesto in cui il debito continua a crescere nei paesi europei e la crescita economica rimane molto bassa. Alto debito e bassa crescita non possono essere una realtà alla quale l’economia europea si possa rassegnare”.A una domanda su quali siano le nuove regole che renderanno il nuovo Patto di stabilità più favorevole alla crescita economica rispetto alla versione attuale, il commissario ha risposto spiegando che “ogni paese stabilisce, tenendo conto degli elementi che la Commissione fornirà, un percorso di bilancio per i prossimi quattro-sette anni, e questo consentirà” agli Stati membri “anche di appropriarsi di questi percorsi e non solo di doversi rifare a delle regole o delle soglie piuttosto astratte”.
“La seconda cosa molto importante – ha continuato – è che noi daremo più spazio di bilancio, e quindi più gradualità nella riduzione del debito, ai paesi che si impegneranno a fare investimenti nei settori che per noi sono strategici, e quindi l’economia verde e il digitale; e ci sarà anche una discussione tra i paesi su questi settori da privilegiare”.á Gentiloni ha poi precisato più in dettaglio in che cosa consiste l’incentivo agli investimenti previsto dalla riforma del Patto, che, ha detto, si ottiene anche senza arrivare a una vera e propria “golden rule” (la “regola d’oro” che mantiene separata la spesa per investimenti produttivi dalla contabilizzazione in deficit della spesa). Si tratta di “un meccanismo che non è il classico trattamento contabile diverso di alcuni investimenti rispetto agli altri, quello che in gergo si chiama la ‘golden rule’”.“Le ‘golden rule’ – ha spiegato – non cancellano il debito, ma contabilizzano una parte degli investimenti nella contabilità europea in modo diverso dagli altri, e in questo modo creano più spazio di bilancio entro le regole europee. Noi questo maggiore spazio di bilancio lo creiamo invece allungando il tempo dell’aggiustamento finanziario. Quindi tu devi ridurre il tuo debito già in modo molto graduale rispetto alle regole attuali, ma lo puoi ridurre in modo ancora più graduale se ti concentri su quegli investimenti. Quindi guadagni spazio di bilancio avendo tre anni in più per la riduzione del tuo debito, invece che avendo una contabilità diversa per alcuni settori. Direi che è un modo differente per ottenere più o meno lo stesso risultato”.
A un giornalista che chiedeva se la proposta di riforma sia una vittoria contro i fautori dell’austerità, il commissario ha replicato: “Penso che la proposta della Commissione sia una proposta molto equilibrata. La Commissione non è un organismo composto tutto da italiani o tutto da ‘colombe’, e neanche tutto da ‘falchi’, se vogliamo usare questo linguaggio: è una Commissione che ha trovato un punto di convergenza, di cui io sono molto soddisfatto perché – ha rivendicato – ci ho lavorato molto. E però, dichiarare vittoria… Dichiareremo vittoria – ha affermato Gentiloni -, primo, quando sarà approvato dal Parlamento europeo e dai governi; e, secondo, tra qualche anno, quando vedremo che gli obiettivi che ci poniamo, e cioè ridurre in modo credibile il debito e aumentare la crescita, saranno obiettivi alla nostra portata”. á Quanto all’Italia, e allo specifico sforzo di bilancio che le sarà richiesto con le nuove regole per i prossimi anni, il commissario ha riconosciuto che occorreranno “sicuramente un impegno alla riduzione del debito, e sicuramente un impegno a una gradualità, una flessibilità maggiore di quella attuale”.“Io penso – ha aggiunto Gentiloni – che se abbiamo un percorso realistico di riduzione del debito, questo sia nell’interesse dell’Italia, e se abbiamo incentivi per gli investimenti sui beni comuni europei questo sia ancora di più nell’interesse dell’Italia”.
Resta il fatto che l’Italia, avendo il deficit oltre il 3% del Pil, secondo le nuove regole dovrà ridurlo annualmente dello 0,5%, fino a tornare sotto la soglia. E’ stato chiesto al commissario quale spazio rimanga per gli investimenti con questa riduzione. Senza entrare nelle cifre, ha risposto Gentiloni, “sicuramente l’Italia dovrà ridurre il livello del proprio ádebito pubblico; credo che non ci sia nessun italiano che non ne sia consapevole, non solo al governo ma in generale. Perché un debito elevato comporta le difficoltà che tutti noi conosciamo”. á “Quello che però possiamo dire è che, quando questa riforma verrà approvata, l’Italia potrà farlo (ridurre il debito, ndr) in un modo più graduale e potrà farlo anche in un modo che avrà deciso l’Italia. Che è molto importante: se guardiamo il corso degli ultimi 30-40 anni, ci sono diversi periodi in cui – ha ricordato – il debito è stato ridotto più o meno significativamente, e dobbiamo considerare quei periodi come periodi positivi, sono periodi nei quali non sono mancati gli investimenti. Quindi molto spesso – ha rilevato il commissario – il debito aumenta per una cattiva qualità della spesa pubblica e non soltanto per fare degli investimenti positivi”.
La riduzione del debito in Italia “io penso che sarà graduale, realistica, e consentirà, ovviamente con una buona qualità della spesa pubblica, lo spazio necessario per investire”, ha concluso Gentiloni.
Biden-Yoon annunceranno meccanismo consultazione nucleare simil-NatoRoma, 26 apr. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden rilasceranno oggi da Washington una dichiarazione congiunta, chiamata “Dichiarazione di Washington”, in base alla quale istituiranno un organo consultivo nucleare congiunto sulla base di quello analogo esistente nella Nato, per rafforzare la deterrenza estesa di Washington fornita a Seoul. L’ha detto un alto funzionario statunitense, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.
Yoon è in visita di stato negli Stati uniti. Il presidente americano Biden ha sottolineato oggi il “legame infrangibile” tra Washington e Seoul, dopo 70 anni di alleanza. Yoon è il primo presidente sudcoreano ricevuto dagli Stati Uniti come ospite di stato in 12 anni. Oggi, dopo l’incontro al vertice, si terrà un banchetto in suo onore. Giovedì parlerà a una sessione congiunta del Congresso e affermerà la forza dell’alleanza bilaterale. L’alto funzionario dell’amministrazione Biden, che ha parlato in condizione di anonimato, ha affermato che gli alleati formeranno un nuovo “gruppo consultivo nucleare”, che è modellato sul gruppo di pianificazione nucleare della Nato, e fornirà alla Corea del Sud “ulteriori informazioni” su come gli Stati uniti pianificano e si preparano per questo tipo di eventualità.
Inoltre, gli Stati Uniti dispiegheranno ulteriri risorse strategiche in Corea del Sud per contrastare i programmi nucleari e missilistici in rapido sviluppo della Corea del Nord, ha affermato il funzionario. “Annunceremo che intendiamo adottare misure per rendere più visibile la nostra deterrenza attraverso il regolare dispiegamento di risorse strategiche, inclusa una visita di un sottomarino balistico nucleare statunitense (SSBN) in Corea del Sud, cosa che non accadeva dall’inizio degli anni ’80”, ha affermato l’alto funzionario in una conferenza stampa telefonica. Seoul, dal canto suo, ribadirà il suo impegno a mantenere il status di paese non dotato di nucleare bellico, restando nella cornice del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp).
La “deterrenza estesa” è una nozione che indica un approccio strategico il quale ha lo scopo di prevenire gli attacchi alla Corea del Sud attraverso la potenzialità dichiarata di anticipare tali attacchi con contrattacchi da parte degli Stati Uniti. Come misura specifica per la deterrenza, gli Stati Uniti invieranno un sottomarino nucleare di classe Ohio in Corea del Sud, ha spiegto il funzionario. La mossa punta a confermare in maniera evidente alla Corea del Sud e agli attori regionali che gli Stati Uniti sono impegnati a proteggere Seoul e di garantire che Washington è pronta a usare armi nucleari, se la Corea del Sud venisse attaccata dalla Corea del Nord con armi nucleari.
La Flotta del Pacifico degli Stati uniti ha twittato ieri che il sottomarino nucleare con missili balistici “Maine” è arrivato nell’area dell’isola di Guam, dove esiste una grande base Usa. Oltre ai sottomarini nucleari strategici, gli Stati Uniti prevedono di inviare regolarmente portaerei a propulsione nucleare e bombardieri strategici. In Corea del Sud è emerso strisciante un dibattito che, partendo dai dubbi sulla reale volontà statunitense di usare anche eventualmente armi nucleari in caso di attacco atomico di Pyongyang, pone l’eventuale necessità che anche Seoul si doti di un arsenale nucleare. Con questa mossa, però, Washington pare voler bloccare questo tipo di dibattito.
Washigton appare particolarmente positiva rispetto alla Corea del Sud, che ha fatto passi importanti per allinearsi alla richiesta americana di far blocco di fronte alla crescente assertività cinese, anche facendo cadere le rivendicazioni nei confronti dell’altro alleato-chiave regionale, il Giappone, con il quale ha scongelato delle relazioni particolarmente difficili per molti anni.
Yoon spera, con la visita, anche di rafforzare la cooperazione con gli Usa nel cruciale settore dei semiconduttori. In particolare, il presidente sudcoreano chiede di allentare una serie di restrizioni nei confrronti dei chip cinesi, che però indirettamente stanno anche colpendo Samsung e altri produttori sudcoreani.
Pnrr, Toti: basta velleitarismo, si investa su progetti prontiGenova, 26 apr. (askanews) – “Bisogna abbandonare il velleitarismo e cercare di investire sui progetti che abbiamo pronti. Altrimenti rischiamo davvero di perdere tanti dei fondi del Pnrr”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenendo alla trasmissione Timeline su Sky Tg24.
“Dalla Liguria – ha sottolineato Toti – abbiamo già presentato al ministro Fitto 250 milioni di investimenti aggiuntivi che saremmo in grado di chiudere nei tempi del Pnrr e che riguardano principalmente il dissesto idrogeologico e la depurazione delle acque”.
A Cagliari 28-29 aprile la Conferenza dell’Emigrazione sardaRoma, 26 apr. (askanews) – Dopo quindici anni, in occasione delle celebrazioni di Sa Die de Sa Sardigna e della Festa di Sant’Efisio, venerdì 28, dalle 14.30 alle 19 e sabato 29 dalle 9 alle 19, si terrà a Cagliari, al Teatro Doglio, la Conferenza dell’Emigrazione sarda, organizzata dall’Assessorato regionale del Lavoro, alla quale parteciperanno quasi 300 delegati e i loro accompagnatori, provenienti dai circoli italiani, europei e di tutto il mondo.
“L’obiettivo dell’evento è quello di approfondire il ruolo delle comunità dei sardi nel mondo – afferma l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai – e valorizzare il loro contributo socio-culturale ed economico, allineando le azioni future alla Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Una grande festa identitaria dei sardi nel mondo”. Durante i lavori della conferenza sarà condiviso un documento sui progetti futuri per l’emigrazione sarda. Aprirà l’evento la Banda della Brigata Sassari, a cui seguiranno i saluti delle autorità. Diversi gli eventi collaterali a margine della conferenza, culturali, folcloristici, teatrali, cinematografici e di partecipazioni alle celebrazioni di Sa Die de Sa Sardigna e Sant’Efisio.