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Vinitaly salpa con l’Amerigo Vespucci per promuovere nostro vino nel mondo

Vinitaly salpa con l’Amerigo Vespucci per promuovere nostro vino nel mondo


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Vinitaly salpa con l’Amerigo Vespucci per promuovere nostro vino nel mondo – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – Uno è il veliero italiano conosciuto da tutte le marine militari come “la nave più bella al mondo”, l’altra la manifestazione internazionale di riferimento per il vino tricolore. L’Amerigo Vespucci e Vinitaly da luglio salperanno insieme per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti. A dare l’annuncio è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto, in visita alla 55esima edizione di Vinitaly, in programma fino ad oggi pomeriggio alla Fiera di Verona.

“Le imprese ci hanno chiesto di aiutare a portare all’estero l’immagine italiana e ora il governo lo farà anche attraverso il ministero della Difesa” ha spiegato il ministro, aggiungendo che “dal 1 luglio, per due anni, l’Amerigo Vespucci sarà impegnata in una campagna addestrativa che farà il giro del mondo, con tappe in ogni continente dove presenteremo anche il meglio del made in Italy: in questo progetto, Veronafiere con Vinitaly, ci accompagnerà sulla più famosa nave scuola della Marina militare italiana, contribuendo a promuovere le eccellenze della Nazione fuori dai nostri confini”. “Per Vinitaly è un grande onore salire a bordo della Vespucci e contribuire con il nostro brand fieristico a valorizzare ed esaltare il vino, vero e proprio prodotto-bandiera dell’Italia” ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, sottolineando che “questa nuova iniziativa rafforza il nostro piano di sviluppo di una piattaforma promozionale permanente e coordinata con tutti i partner istituzionali, in grado di attrarre, da un lato, gli investimenti dei mercati sul prodotto italiano e, dall’altro, di potenziare l’incoming verso il Paese e i suoi territori”.

Il discorso di Trump dopo l’incriminazione: è una “persecuzione”. E attacca il procuratore e Biden

Il discorso di Trump dopo l’incriminazione: è una “persecuzione”. E attacca il procuratore e Biden


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Il discorso di Trump dopo l’incriminazione: è una “persecuzione”. E attacca il procuratore e Biden – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – “Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse accadere in America. L’unico crimine che ho commesso è stato difendere l’America da chi la vuole distruggere”. Lo ha detto Donald Trump, dalla sua proprietà a Mar-a-Lago in Florida, dopo l’udienza a Manhattan nella quale gli sono stati contestati 34 capi di imputazione. L’ex presidente Usa si è presentato davanti ai suoi sostenitori accompagnato dalla canzone “Proud to be an American” e la folla ha intonato “USA” mentre Trump si dirigeva verso un microfono. “Il nostro Paese sta andando all’inferno. Il mondo sta già ridendo di noi per tante altre ragioni”, ha detto Trump “E’ un falso caso del procuratore Alvin Bragg intentato per interferire nelle elezioni 2024. Questa è una persecuzione, non un’indagine”. “Il criminale è il procuratore distrettuale”, ha aggiunto. L’ex presidente Usa ha quindi elencato tutti i modi in cui dice di essere stato perseguitato da quando ha lanciato la sua campagna del 2016, tra cui il “raid illegale e incostituzionale a Mar-a-Lago, proprio qui” dell’FBI del 2022.

Trump ha attaccato anche il presidente Usa: “Biden vuole iniziare la Terza Guerra Mondiale. L’amministrazione Biden potrebbe condurci in una terza guerra mondiale nucleare totale: potrebbe accadere. Non ne siamo molto lontani”. L’incriminazione formale in un tribunale di New York è “un insulto alla nazione”, ha infine ribadito Trump. “Vogliono interferire nel voto usando la giustizia, ma non lo permetteremo”, ha aggiunto, chiudendo con il suo slogan “we’ll make America great again”.

Trump è stato incriminato. L’ex presidente Usa si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa

Trump è stato incriminato. L’ex presidente Usa si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Trump è stato incriminato. L’ex presidente Usa si è dichiarato non colpevole per tutti i capi d’accusa – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – L’ex presidente Usa Donald Trump è stato formalmente incriminato dal tribunale distrettuale di Manhattan per 34 capi di accusa legati al reato di frode. Trump si è dichiarato non colpevole per tutti e 34 i capi di contestatigli. Fra i reati contestati all’ex presidente, vi sono i pagamenti corrisposti per pagare il silenzio di due donne, una delle quali è l’ex pornostar Stormy Daniels.

Donald Trump ha poi lasciato il tribunale di Lower Manhattan senza rilasciare dichiarazioni, per fare ritorno alla sua residenza di Mar-a-Lago, dove è prevista una conferenza stampa. Come previsto dalle procedure legali Trump – primo ex Presidente degli Stati Uniti incriminato per reati penali – è stato tratto formalmente in arresto al momento del suo ingresso in tribunale, senza tuttavia che sia stato fatto ricorso alle manette o a una cella di detenzione prima dell’udienza.

Trump – al quale sono state rilevate le impronte digitali ma non scattata la foto segnaletica – si è dichiarato innocente di tutti i capi di imputazione che gli sono stati contestati, confermando l’anticipazione dei sui legali di non avere intenzione di arrivare ad un patteggiamento extragiudiziale con la Procura. L’ex Presidente è stato quindi rimesso in libertà in attesa di essere convocato per le udienze preliminari del processo, questione di mesi più che di settimane, senza necessità di pagare alcuna cauzione dato che nello stato di New York i reati di cui è accusato non ne prevedono la necessità. La prossima udienza si terrà il 4 dicembre. L’avvocato di Trump, Joe Tacopina ha detto che l’ex presidente “è rammaricato, ma è intenzionato a dare battaglia”.

La Finlandia entra nella Nato. Il Cremlino annuncia contromisure

La Finlandia entra nella Nato. Il Cremlino annuncia contromisure


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>La Finlandia entra nella Nato. Il Cremlino annuncia contromisure – askanews.it




















Milano, 4 apr. (askanews) – La Finlandia è da oggi parte della Nato a tutti gli effetti: la sua bandiera ora sventola davanti alla sede dell’alleanza militare a Bruxelles insieme con le 30 degli altri Paesi membri. Mentre il Presidente della Repubblica finlandese Sauli Niinisto ufficializza: “L’epoca del non allineamento militare nella nostra storia sta volgendo al termine. Inizia una nuova era”.

Nel pomeriggio a Bruxelles il suo ministro degli Esteri Pekka Haavisto ha firmato e poi consegnato la lettera di adesione al Segretario di Stato statunitense Antony Blinken, che ha scelto per l’occasione una cravatta blu su camicia bianca e completo blu ovvero i colori della Nato ma anche della Finlandia. Proprio come lo stesso segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg che ha definito la giornata “storica” e si è detto “emozionato e orgoglioso”. Orgoglioso si è detto anche il presidente Usa Joe Biden che ha anche invitato Turchia e Ungheria a concludere i processi di ratifica per la Svezia, che secondo gli auspici di un anno fa doveva entrare “mano nella mano” con la Finlandia ed è invece ancora alla porta. Per ora dunque c’è solo una new entry, il 31° paese alleato, a circa un anno dalla decisione popolare e politica finlandese, provocata dall’invasione russa dell’Ucraina. Il commento di Mosca non si è fatto attendere, anzi è arrivato addirittura in anticipo rispetto alla stretta di mano tra Blinken e Haavisto: il Cremlino ha minacciato “contromisure”. Secondo il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, l’adesione danneggerà la sicurezza della Russia. Secondo lui, l’Alleanza Atlantica è ostile a Mosca.

Di sicuro l’ingresso raddoppia all’incirca la lunghezza del confine che la Nato condivide con la Russia e rafforza il suo fianco orientale mentre la guerra in Ucraina continua sempre più brutale. “Diamo il benvenuto alla Finlandia nell’alleanza”, ha dichiarato Stoltenberg. Poco prima il segretario generale aveva detto: Vladimir “Putin aveva come obiettivo dichiarato dell’invasione dell’Ucraina quello di ottenere meno Nato” ma ha avuto “l’opposto”, ovvero ai suoi confini più alleanza, che ora valuterà pure se spendere di più in difesa. “Discuteremo come aumentare l’investimento in difesa e mi aspetto quando i nostri alleati si incontreranno al summit a Vilnius (11-12 luglio), che si accorderanno su investimenti più ambiziosi e guarderemo al 2% del Pil per la Difesa, non come un tetto di spesa, ma come base minima che abbiamo bisogno di spendere, in un mondo più pericoloso per la sicurezza”, ha precisato. “È un grande giorno per la Finlandia e voglio dire che è un giorno importante per la NATO”, ha detto Niinisto in una conferenza stampa congiunta con Stoltenberg. La Russia aveva annunciato che avrebbe rafforzato la sua capacità militare nelle sue regioni occidentali e nord-occidentali in risposta all’adesione. Mentre Kiev ha salutato la mossa di Helsinki: il presidente Volodymyr Zelensky ha scritto su Telegram: “le mie sincere congratulazioni alla Finlandia e al presidente Sauli Niinisto per l’adesione alla Nato nel 74esimo anniversario della sua fondazione. In mezzo all’aggressione russa, l’Alleanza diventa l’unica effettiva garanzia di sicurezza nella regione. Ci aspettiamo che il Summit di Vilnius avvicini l’Ucraina al nostro obiettivo euro-atlantico”.

Il conflitto ucraino in effetti ha davvero rivoluzionato il mondo se si pensa che poco più di tre anni orsono il presidente francese Emmanuel Macron nella ormai strafamosa intervista all’Economist dichiarava: “La Nato è in stato di morte cerebrale”. Un’espressione forte, che in particolare la questione finlandese ha ribaltato, oltre a rappresentare la fine del non allineamento militare per Helsinki, iniziato dopo che il paese respinse un tentativo di invasione da parte dell’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale e decise di cercare relazioni amichevoli con la vicina Russia. Resta da vedere come si concluderà la questione svedese: il ministro degli Esteri del Paese per ora rimasto alla porta, Tobias Billstroem ha detto che l’ambizione di Stoccolma è diventare membro al vertice di Vilnius a luglio. E secondo Helsinki: “L’adesione della Finlandia non è completa senza l’adesione della Svezia”.

Stoltenberg: l’Ucraina entrerà nella Nato, ma deve restare una nazione sovrana

Stoltenberg: l’Ucraina entrerà nella Nato, ma deve restare una nazione sovrana


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Stoltenberg: l’Ucraina entrerà nella Nato, ma deve restare una nazione sovrana – askanews.it




















Bruxelles, 4 apr. (askanews) – “La posizione della Nato sull’adesione dell’Ucraina è immutata: entrerà a far parte dell’Alleanza, è stato già ribadito durante i vertici Nato. Allo stesso tempo, ci rendiamo tutti conto che, per compiere progressi significativi in questo campo, il primo passo è garantire che l’Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente”. Lo ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, durante una conferenza stampa questo pomeriggio al quartier generale di Bruxelles dell’Alleanza, a margine della riunione dei ministri degli Esteri degli Stati membri.

“Questo è il motivo – ha continuato il segretario generale – per cui gli alleati e i partner della Nato stanno fornendo all’Ucraina un livello di supporto senza precedenti, e continueremo a farlo; ed è il motivo per cui siamo anche in costante e stretto contatto con gli ucraini e forniamo anche training” militare. “Gli alleati hanno annunciato oggi un ulteriore sostegno all’Ucraina per garantire che prevalga come Stato sovrano e indipendente, condizione preliminare per qualsiasi discussione significativa sulla futura adesione”, ha concluso Stoltenberg.

Vertice a Palazzo Chigi sull’emergenza migranti in Tunisia: sblocco dei finanziamenti è prioritario

Vertice a Palazzo Chigi sull’emergenza migranti in Tunisia: sblocco dei finanziamenti è prioritario


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Vertice a Palazzo Chigi sull’emergenza migranti in Tunisia: sblocco dei finanziamenti è prioritario – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Si è tenuto stasera a palazzo Chigi un vertice presieduto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a cui hanno preso parte i ministri Salvini, Tajani, Piantedosi, Crosetto, e i sottosegretari Mantovano e Fazzolari. Il vertice si è concentrato sulla emergenza migranti in Tunisia.

Fonti di palazzo Chigi spiegano che “prioritaria è l’azione per aiutare questa nazione amica in un momento di difficoltà”. In particolare – viene sottolineato – si è discusso dello sblocco dei finanziamenti. “Pur nella difficoltà del quadro, sulla Tunisia” e sullo sblocco dei fondi “si registrano progressi sia da parte degli Stati Uniti che dell’Unione europea, grazie anche all’impegno italiano”, si spiega. E in tal senso – si sottolinea – assume rilievo la visita nei prossimi giorni a Roma del ministro degli Esteri tunisino, Nabil Ammar, per un incontro con il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Un gruppo anti-Cremlino rivendica l’uccisione di Tatarsky

Un gruppo anti-Cremlino rivendica l’uccisione di Tatarsky


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Un gruppo anti-Cremlino rivendica l’uccisione di Tatarsky – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – L’Esercito repubblicano nazionale russo ha rivendicato l’attentato in cui il 2 aprile è rimasto ucciso il blogger ultranazionalista Vladlen Tatarsky. La “colonna pietroburghese” dell’organizzazione che si oppone al regime russo e alla guerra in Ucraina, in una dichiarazione pubblicata dal canale Telegram Rospartizan dice che l’azione “è stata preparata e messa a punto in modo autonomo”, senza “l’aiuto di alcuna struttura straniera e tantomeno di servizi segreti”, diretto riferimento alle accuse delle autorità russe nei confronti dei vertici ucraini. La stessa dichiarazione è stata diffusa anche dall’ex deputato russo Ilya Ponomarev, che vive in Ucraina, scrive il sito Meduza. Il gruppo di oppositori militanti chiede ai difensori dei diritti di aiutare Daria Trepova, la giovane che avrebbe consegnato la statuetta con dentro dell’esplosivo, “e altre persone innocenti”.

Arianespace pronta al lancio di Juice, missione europea verso Giove

Arianespace pronta al lancio di Juice, missione europea verso Giove


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Arianespace pronta al lancio di Juice, missione europea verso Giove – askanews.it



















Roma, 4 apr. (askanews) – Il 13 aprile 2023 alle 09.15 ora locale (le 14.15 in Italia), la prossima missione Ariane 5 di Arianespace decollerà dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, con la sonda spaziale JUICE, prodotta da Airbus Defence and Space per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con destinazione Giove.

La prima missione europea con destinazione il gigante gassoso, trascorrerà almeno tre anni per effettuare osservazioni dettagliate delle sue lune ghiacciate: Europa, Ganimede e Callisto. JUICE studierà le lune come potenziali habitat per la vita, affrontando due domande chiave: quali sono le condizioni per la formazione dei pianeti e la comparsa della vita e come funziona il Sistema Solare? Il nostro Paese con l’Agenzia Spaziale Italiana, affiancata dalla comunità scientifica nazionale, contribuisce alla missione con tre strumenti scientifici Janus, Rime e 3GM più un quarto, Majis, a leadership francese realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l’ASI e l’agenzia spaziale francese CNES. Sul piano industriale la realizzazione degli strumenti vede il coinvolgimento sia di Thales Alenia Space che ha realizzato lo strumento Rime negli stabilimenti di Roma e L’Aquila, sia di Leonardo che ha fornito anche la testa ottica iperspettrale per osservare e caratterizzare nubi, ghiaccio e minerali sulle superfici delle tre lune. Di Leonardo sono anche i pannelli solari di JUICE, i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria.

Per questa missione, il lanciatore Ariane 5 – informa Arianespace – dovrà garantire una performance di oltre 6 tonnellate di peso e punterà a una traiettoria di fuga dalla Terra. Dopo la separazione a un’altitudine di 1.538 km e una volta fuori dal campo gravitazionale terrestre, la sonda JUICE viaggerà a una velocità di 2,5 chilometri al secondo. JUICE trasporterà il carico utile scientifico più potente mai volato verso il Sistema Solare esterno. È composto di 10 strumenti all’avanguardia e da un esperimento scientifico che utilizza il sistema di telecomunicazione del veicolo spaziale con i radiotelescopi a terra. Dopo una crociera di 8 anni verso Giove, che prevede l’assistenza gravitazionale della Terra e di Venere, la sonda entrerà in orbita attorno al pianeta gigante nel 2031. La sonda spaziale effettuerà osservazioni dettagliate del pianeta gassoso gigante e delle sue tre grandi lune contenenti oceani: Europa, Ganimede e Callisto. JUICE caratterizzerà queste lune sia come oggetti planetari sia come possibili habitat, esplorerà in profondità il complesso ambiente di Giove e studierà l’intero sistema di Giove come archetipo dei giganti gassosi dell’Universo.

Arianespace ha già messo in orbita 30 veicoli spaziali all’avanguardia che hanno contribuito a svelare i misteri dello Spazio, tra cui missioni emblematiche come Bepi Colombo, la prima missione europea su Mercurio, il pianeta meno esplorato del Sistema Solare interno; Herschel, che ha studiato la formazione e l’evoluzione delle stelle e delle galassie; Planck, la prima missione europea per lo studio del Fondo cosmico a microonde, la radiazione relitta del Big Bang; Gaia, una missione astrometrica spaziale globale che ha costruito la più grande e precisa mappa tridimensionale della nostra Galassia rilevando quasi due miliardi di oggetti; Smart-1, la prima missione dell’ESA sulla Luna e la prima missione dell’ESA a utilizzare la propulsione ionica per la navigazione interplanetaria; Rosetta, che ha effettuato un rendez-vous con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e ha studiato il nucleo della cometa e il suo ambiente; e il James Webb Space Telescope, il telescopio spaziale all’avanguardia che esplora le origini dell’Universo.

Roma, Gualtieri: no referendum ma meno monopattini in centro

Roma, Gualtieri: no referendum ma meno monopattini in centro


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Roma, Gualtieri: no referendum ma meno monopattini in centro – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – “Un referendum sui monopattini? Noi abbiamo optato per una linea diversa, quella di una drastica limitazione del numero: non solo passeranno da 14.500 a 9.000 ma nel centro, dove oggi sono tutti concentrati, ne potranno circolare solo 3.000”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, interpellato a margine della Cabina di regia per il Giubileo 2025.

Secondo Gualtieri i monopattini saranno “quindi pochi, ma distribuiti sul territorio di una città che è molto più grande di Parigi e che ha bisogno di integrare varie forme di mobilità, in particolare per l’ultimo miglio dove non arriverà la metro. Ma con una maggiore regolamentazione, una maggiore sicurezza e la fine di questo abuso dell’uso in centro, perché oggi c’è un impatto negativo visivo che il nuovo assetto supererà”.

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al giudice del tribunale di Manhattan

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al giudice del tribunale di Manhattan


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al giudice del tribunale di Manhattan – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è arrivato al tribunale di Manhattan dove verrà formalmente incriminato per frode: la procedura – che non prevede un arresto – dovrebbe durare una ventina di minuti.

Durante l’udienza saranno letti i capi d’accusa – secondo diverse fonti 30, legati al pagamento in nero di 130mila dollari alla pornostar Sotrmy Daniels per comprare il suo silenzio durante la campagna elettorale del 2016. Trump farà poi ritorno alla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, dove intende tenere una conferenza stampa. Trump, che aveva lasciato una decina di minuti prima la sua residenza newyorchese, la Trump Tower, è arrivato in anticipo rispetto ai tempi previsti; non ha rilasciato alcuna dichiarazione ed è entrato direttamente in tribunale.

Prima dell’udienza l’ex presidente – vestito in blu con cravatta rossa – dovrà fornire le proprie generalità e le impronte digitali, anche se non è chiaro se gli verrà scattata la foto segnaletica: secondo la Cnn, lui sarebbe favorevole. Un arresto vero e propio appare escluso secondo i media statunitensi. Davanti al tribunale – sorvegliato da un ingente dispiegamento di polizia e sorvolato da diversi elicotteri – vi sono poche centinaia di persone, in buona parte giornalisti; al momento non si è registrato alcun problema di ordine pubblico.

Al termine dell’udienza – mentre Trump tornerà probabilmente in Florida – è prevista una conferenza stampa del procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, che Trump ha accusato di persecuzione politica.