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Dal 9 novembre la nuova esperienza di Gardaland Sea Life Aquarium

Dal 9 novembre la nuova esperienza di Gardaland Sea Life AquariumMilano, 6 nov. (askanews) – Gli Illusionisti del mare, questo è il nome della nuova area dedicata al tema del mimetismo negli esemplari marini che Gardaland SEA LIFE Aquarium proporrà ai visitatori da sabato 9 novembre.


Sono tantissime le curiosità che i piccoli e grandi Visitatori potranno scoprire nel corso della loro visita attraverso i pannelli descrittivi e le spiegazioni dei talker che li accompagneranno. La nuova esperienza offrirà la possibilità di osservare da vicino gli esemplari marini più curiosi, come il pesce Cardinale di Banggai, il pesce cometa, il polpo mimetico, il pesce rana (Antennarius), il pesce foglia, i cavallucci marini tropicali, i pesci ago alligatore e i pesci rasoio, tutti accumunati da manti magnificamente camaleontici. La mission di Gardaland SEA LIFE Aquarium, infatti, è da sempre quella dell’edutaiment, ovvero insegnare divertendo, attraverso un approccio ludico che consente agli Ospiti di approfondire la propria conoscenza sulla natura marina, imparando interessanti curiosità sulle abitudini di vita degli abitanti dei mari e sulla loro tutela, e, al contempo, di divertirsi.


Visitando la nuova area tematizzata “Gli illusionisti del mare”, si avrà modo di scoprire che il termine mimetismo indica la capacità che un animale possiede di confondersi con l’ambiente che lo circonda cambiando forma e colore. Gli animali incrementano così le possibilità di sopravvivenza di una specie nel proprio ambiente rendendosi quasi invisibili. Si parla di mimetismo criptico difensivo quando viene adottato per sfuggire dai predatori confondendosi con l’ambiente circostante al fine di non essere individuati, offensivo per ingannare le prede avvicinandosi il più possibile con lo scopo di avere maggiori possibilità per catturarle.

Usa 2024, esultano Salvini e la Lega: “E ora anche Ue cambi rotta”

Usa 2024, esultano Salvini e la Lega: “E ora anche Ue cambi rotta”Milano, 6 nov. (askanews) – Esulta la Lega per la vittoria di Donald Trump, ed esulta il segretario Matteo Salvini, convinto di poter beneficiare del ritorno alla Casa Bianca dell’alleato. Protezionismo dell’industria, scetticismo verso la transizione green e soprattutto impegno a trovare una soluzione per il conflitto tra Russia e Ucraina. E poi “lotta all’immigrazione clandestina e taglio delle tasse, difesa delle radici cristiane e ritorno alla pace, protezione della libertà di pensiero e no ai processi politici. Questi i temi su cui la Lega invoca un cambiamento di rotta da parte della Ue. E rispetto ai quali il vice premier rivendica una sintonia particolare con Trump, per il quale preconizza addirittura il Nobel per la pace. “Non c’è nessuna gara di ‘trumpianità’” con Meloni, assicura, ma intanto fa sapere di stare lavorando a un viaggio negli Usa.


Indossa la cravatta rossa dei Repubblicani, Salvini, per festeggiare quella che il suo vice Andrea Crippa definisce “la vittoria del popolo contro l’establishment. Ha vinto la libertà contro il mainstream mondialista, buonista e globalista”. La vittoria “del buonsenso”, insiste il vice premier per il quale non c’è il timore che il protezionismo trumpiano possa danneggiare l’economia Ue: “Il ritorno alla pace sicuramente è una vittoria per tutti, per la vita e anche per la libertà dei commerci. La Cina protegge i suoi mercati, l’America lo stesso, l’Europa si deve svegliare, spero che Bruxelles tragga una lezione da questa elezione, penso al settore dell’auto con la decisione di mettere al bando tutte le auto del mondo… Non è colpa di Trump, non è lui il cattivo, è colpa di qualche fesso di Bruxelles che mette a rischio il settore e i posti di lavoro”. E anche i leghisti di Bruxelles auspicano un cambio di rotta, che possa dare centralità alle istanze dei Patrioti: “Dopo i risultati di molti Paesi europei, arriva il voto degli Usa: una linea di continuità abbastanza chiara. La Commissione deve capire se ha senso continuare in maniera acritica senza ascoltare nessuno nel percorso che ha portato la Ue a essere nel mondo l’economia che cresce di meno o se vale la pena di dare un giro di vite andando incontro al sentimento diffuso nell’elettorato”, spiegano dall’eurodelegazione leghista.


Un cambiamento che Salvini già immagina sull’Ucraina: “Conto che l’elezione, la vittoria e l’insediamento di Trump riportino la pace e che non ci sia bisogno di undicesimi, dodicesimi o tredicesimi pacchetti di invio di armi. Aiuteremo l’Ucraina a difendersi finché sarà necessario. Conto che l’arrivo dei repubblicani alla Casa Bianca porti alla fine dei due conflitti”. Glissando sulla richiesta di Trump alla Ue di aumentare la quota di partecipazione alle spese Nato: “Una cosa per volta, se non ci sono più guerre serve anche meno spesa”.

Il karaoke torna di moda anche in videogame: Let’s Sing 2025

Il karaoke torna di moda anche in videogame: Let’s Sing 2025Milano, 6 nov. (askanews) – Il karaoke è tornato di moda, dopo il boom degli anni Novanta e allarga ulteriormente le proprie frontiere con un nuovo videogame: è stato lanciato “Let’s Sing 2025”, titolo che ambisce a “portare il karaoke a un livello superiore, direttamente nel salotto di casa”. Per far cantare i grandi successi musicali insieme ai propri amici e familiari, dai pezzi più recenti fino ai grandi classici. Ricca di una vasta gamma di successi, l’ultima edizione di questa serie karaoke, presenta i brani più famosi delle star internazionali del momento: Benson Boone, Ariana Grande, Billie Eilish, OneRepublic e Jung Kook, oltre a Justin Bieber ed Ed Sheeran.


“Let’s Sing 2025” include una serie di modalità di gruppo, comandi intuitivi e supporta un massimo di quattro giocatori; è inoltre possibile collegare fino a quattro smartphone e trasformarli in microfoni con la Companion app. Il gioco è stato rinnovato con feature e miglioramenti in diverse categorie, per coloro che poi desiderano ampliare la propria library di canzoni, il nuovo VIP Pass consente di espandere il catalogo musicale di oltre 150 brani. Ogni copia del gioco include un mese di VIP Pass, che sale a quattro mesi con la Gold Edition e a tredici mesi con la Platinum Edition. “Let’s Sing 2025” è disponibile ora su Nintendo Switch, PlayStation4, PlayStation5, Xbox One e Xbox Series X-S.

Scomparsa Mara Favro, ex compagno: era una mamma fantastica

Scomparsa Mara Favro, ex compagno: era una mamma fantasticaRoma, 6 nov. (askanews) – “Purtroppo non abbiamo molte speranze che Mara sia viva. Era una persona mite, bravissima, di cuore. Una di quelle classiche persone che non farebbero del male a una mosca. Rispettosa dei sentimenti altrui. Era una mamma fantastica che aveva trovato nella vita di nostra figlia un riferimento che la guidava. C’era un legame fortissimo con nostra figlia dalla quale assolutamente non si sarebbe mai allontanata”. Lo ha dichiarato l’ex compagno di Mara Favro, la donna scomparsa nel marzo scorso a Chiomonte in Val di Susa. L’uomo è stato intervistato dalla trasmissione “Ore 14” di Milo Infante, in onda su Rai 2. Oggi è il terzo giorno di ricerche serrate in una zona tra Susa e Chiomonte, dove la donna è stata vista per l’ultima volta. Stanno operando carabinieri, unità cinofile, vigili del fuoco e del soccorso acquatico con droni e gommoni. Si cerca nelle otto gallerie dell’area scavate durante la seconda guerra mondiale, di cui una allagata.


“Noi ci siamo allarmati – ha continuato – quando mia figlia la mattina ha cercato di telefonare alla madre senza risposta. Siamo andati a casa, abbiamo suonato, abbiamo cercato, abbiamo visto la macchina sotto casa ed effettivamente abbiamo avuto subito una brutta percezione”. “Abbiamo sempre fiducia e speranza che le sue spoglie, almeno un frammento del suo povero corpo, possano essere riconsegnate a noi, alla sua famiglia, e che piano piano potremmo parlare con nostra figlia, spiegarle che la mamma è volata in cielo e ricominciare a vivere da questo punto. Speriamo anche di avere giustizia per questa povera donna e che i carnefici abbiano la pena che meritano”.


Per quanto riguarda le indagini “era auspicabile un intervento più repentino, anche le acquisizioni delle informazioni, dei filmati delle telecamere, dovevano essere fatte in maniera molto più celere. Purtroppo, come mi hanno più volte ribadito i carabinieri della stazione di Susa, visto che la denuncia era stata formalizzata come allontanamento volontario, non era stata fatta richiesta attraverso la Procura dell’acquisizione di queste informazioni”.

Al via a Napoli “Women for Women against Violence – Camomilla Award”

Al via a Napoli “Women for Women against Violence – Camomilla Award”Roma, 6 nov. (askanews) – L’auditorium della sede Rai di Napoli ospiterà il 7 novembre la IX edizione di “Women for Women against Violence – Camomilla Award”, una kermesse straordinaria, ideata, prodotta e organizzata da Donatella Gimigliano, Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, e dedicata ai due killer delle donne, la violenza di genere e il tumore al seno. Donne unite per le donne anche per ricordare che ogni anno in Italia oltre 100 donne vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle, e per inoltre ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è il big killer più letale e più frequente del genere femminile e principale causa di mortalità oncologica (12 mila all’anno).


Il programma sarà presentato da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, con la collaborazione di Cinzia Profita, per la regia di Antonio Centomani ospiterà le testimonianze di Rosanna Banfi, Cristina Donadio, Nicolò Maja (orfano del femminicidio), Nadia Accetti. “Camomilla Award”, premio firmato dal maestro orafo Michele Affidato che s’ispira alle virtù terapeutiche della pianta che aiuta quelle malate a guarire, ed è simbolo di solidarietà, a Carmela Pace, Presidente dell’Unicef, Rosario Valastro, Presidente Croce Rossa, a Simona Sala, Direttrice Radio Rai Due, allo Chef Gennaro Esposito, il giornalista Giuseppe Brindisi, il regista Giuseppe Nuzzo (per il corto “La scelta” di Cristina Donadio), la conduttrice tv Emanuela Folliero, l’attivista, scrittrice e opinionista Vladimir Luxuria, la modella Barbara Capponi, la fotografa Tiziana Luxardo, firma della Mostra fotografica “Women for Women against Violence”, la kosovara Adelina Trshana studentessa della World House di Rondine – Cittadella della Pace, e Antonio Liotti di Leonardo spa. Il tutto con momenti di spettacolo con i I Gemelli di Guidonia, la giovane cantante STE, gli straordinari dancers Antonio Fini & Abby Silva Gavezzoli e la violinista elettrica dall’archetto luminoso, Elsa Martignoni.


Tra le personalità che saranno presenti alla kermesse Francesco Schittulli (Presidente Lega Italiana Lotta contro i Tumori), Carla Caiazzo (Presidente di Io rido ancora), Valentina Pitzalis (Testionial di FarexBene), lo chef Sal De Riso, Carolina Marconi e Leonardo Massa (Vice President Southern Europe della Divisione Crociere del Gruppo MSC).

Meloni cauta, si congratula con Trump e scommette sulla carta Musk

Meloni cauta, si congratula con Trump e scommette sulla carta MuskRoma, 6 nov. (askanews) – Era il candidato politicamente più vicino, ma anche il presidente da cui potrebbero venire più problemi. All’indomani della vittoria di Donald Trump, Giorgia Meloni si congratula su X per l’elezione del 47esimo presidente degli Stati Uniti, ma senza che dal suo messaggio traspaia particolare entusiasmo. Anzi, è cauta per ora la premier, racconta chi ha avuto modo di parlarle.


La vittoria – almeno nelle dimensioni – non era attesa, visti i sondaggi che prevedevano un testa a testa tra il tycoon e Kamala Harris. Per questo Meloni, pur ribadendo sempre la sua vicinanza ai Repubblicani, nei mesi scorsi non aveva mai preso una posizione netta in favore di Trump, anche per non guastare l’ottimo rapporto instaurato con Joe Biden. “A nome mio e del governo italiano – ha scritto questa mattina su X – le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni ‘sorelle’, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”. Parole da “protocollo”, ammette un parlamentare di Fdi. Del resto, spiega un collega di partito, “con Harris ci sarebbe stata una continuità sui principali temi, non ci sarebbero state sorprese, con Trump ci sono delle incognite che dovranno essere valutate”. In particolare a preoccupare è la posizione sulla guerra in Ucraina, con un possibile (se non probabile) disimpegno Usa nel contrasto alla Russia, e l’annunciato rafforzamento della politica sui dazi, che colpirebbe l’export italiano sia direttamente che indirettamente, visto il riflesso negativo che il protezionismo avrebbe sulla Germania, nostro principale mercato di sbocco (il secondo sono proprio gli States). Rischiano di essere “dazi amari”, ha scherzato Giorgio Mulè di Forza Italia, che però confida nel “pragmatismo” di Trump. Una linea in cui crede anche un ministro. “Le elezioni americane – spiega – non vanno valutate con il nostro metro. Hanno un sistema con una resilienza molto alta e programmi di lungo periodo e non prevedo che sulle grandi questioni i programmi stabiliti cambieranno di molto”.


Adesso la premier punterà a stringere un rapporto con la nuova amministrazione, magari proponendosi come ‘mediatrice’ nei rapporti con l’Ue. Intanto ha inviato al comitato Trump in Florida Andrea Di Giuseppe, deputato Fdi eletto in America, “link” con lo staff del miliardario. Ma soprattutto punterà sul rapporto privilegiato con Elon Musk, che avrà un ruolo di rilievo nella prossima amministrazione. Lei e il proprietario di X e Tesla – che ha anche interessi economici in Italia – si stimano: lui le aveva fatto visita a Palazzo Chigi nel giugno dello scorso anno, poi a dicembre era stato invitato ad Atreju, la festa dei giovani Fdi, e appena lo scorso 24 settembre la premier lo aveva scelto per farsi consegnare il “Global Citizen Award” dell’Atlantic Council a New York e il miliardario l’aveva elogiata: “Ha fatto un lavoro incredibile come premier”. Il tema dei rapporti con gli Usa sarà giocoforza al centro del doppio summit europeo in programma domani e venerdì a Budapest. I leader saranno ospiti di Viktor Orban, unico vero sostenitore di Trump nel Consiglio europeo e spina nel fianco dei 27 su molte questioni, a partire dall’Ucraina. “E’ una vittoria straordinaria, forse il più grande recupero e della più grande lotta nella storia politica occidentale”, ha commentato il premier ungherese. Che proprio su Trump punta per ‘scardinare’ gli equilibri europei con i suoi Patriots, di cui fa parte anche Matteo Salvini, oggi in versione “ultrà” Maga. Un piano che potrebbe creare problemi a Meloni, sia nella politica continentale che in quella interna.

Meloni cauta, si congratula con Trump e scommette su carta Musk

Meloni cauta, si congratula con Trump e scommette su carta MuskRoma, 6 nov. (askanews) – Era il candidato politicamente più vicino, ma anche il presidente da cui potrebbero venire più problemi. All’indomani della vittoria di Donald Trump, Giorgia Meloni si congratula su X per l’elezione del 47esimo presidente degli Stati Uniti, ma senza che dal suo messaggio traspaia particolare entusiasmo. Anzi, è cauta per ora la premier, racconta chi ha avuto modo di parlarle.


La vittoria – almeno nelle dimensioni – non era attesa, visti i sondaggi che prevedevano un testa a testa tra il tycoon e Kamala Harris. Per questo Meloni, pur ribadendo sempre la sua vicinanza ai Repubblicani, nei mesi scorsi non aveva mai preso una posizione netta in favore di Trump, anche per non guastare l’ottimo rapporto instaurato con Joe Biden. “A nome mio e del governo italiano – ha scritto questa mattina su X – le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni ‘sorelle’, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”. Parole da “protocollo”, ammette un parlamentare di Fdi. Del resto, spiega un collega di partito, “con Harris ci sarebbe stata una continuità sui principali temi, non ci sarebbero state sorprese, con Trump ci sono delle incognite che dovranno essere valutate”. In particolare a preoccupare è la posizione sulla guerra in Ucraina, con un possibile (se non probabile) disimpegno Usa nel contrasto alla Russia, e l’annunciato rafforzamento della politica sui dazi, che colpirebbe l’export italiano sia direttamente che indirettamente, visto il riflesso negativo che il protezionismo avrebbe sulla Germania, nostro principale mercato di sbocco (il secondo sono proprio gli States). Rischiano di essere “dazi amari”, ha scherzato Giorgio Mulè di Forza Italia, che però confida nel “pragmatismo” di Trump. Una linea in cui crede anche un ministro. “Le elezioni americane – spiega – non vanno valutate con il nostro metro. Hanno un sistema con una resilienza molto alta e programmi di lungo periodo e non prevedo che sulle grandi questioni i programmi stabiliti cambieranno di molto”.


Adesso la premier punterà a stringere un rapporto con la nuova amministrazione, magari proponendosi come ‘mediatrice’ nei rapporti con l’Ue. Intanto ha inviato al comitato Trump in Florida Andrea Di Giuseppe, deputato Fdi eletto in America, “link” con lo staff del miliardario. Ma soprattutto punterà sul rapporto privilegiato con Elon Musk, che avrà un ruolo di rilievo nella prossima amministrazione. Lei e il proprietario di X e Tesla – che ha anche interessi economici in Italia – si stimano: lui le aveva fatto visita a Palazzo Chigi nel giugno dello scorso anno, poi a dicembre era stato invitato ad Atreju, la festa dei giovani Fdi, e appena lo scorso 24 settembre la premier lo aveva scelto per farsi consegnare il “Global Citizen Award” dell’Atlantic Council a New York e il miliardario l’aveva elogiata: “Ha fatto un lavoro incredibile come premier”. Il tema dei rapporti con gli Usa sarà giocoforza al centro del doppio summit europeo in programma giovedì e venerdì a Budapest. I leader saranno ospiti di Viktor Orban, unico vero sostenitore di Trump nel Consiglio europeo e spina nel fianco dei 27 su molte questioni, a partire dall’Ucraina. “E’ una vittoria straordinaria, forse il più grande recupero e della più grande lotta nella storia politica occidentale”, ha commentato il premier ungherese. Che proprio su Trump punta per ‘scardinare’ gli equilibri europei con i suoi Patriots, di cui fa parte anche Matteo Salvini, in versione “ultrà” Maga. Un piano che potrebbe creare problemi a Meloni, sia nella politica continentale che in quella interna.

Ast Terni, Schlein: Partito Democratico al fianco dei lavoratori

Ast Terni, Schlein: Partito Democratico al fianco dei lavoratoriRoma, 6 nov. (askanews) – “Oggi pomeriggio assieme alle lavoratrici e ai lavoratori del polo chimico e delle acciaierie di Terni, che con il loro indotto valgono quasi il 20% del Pil dell’Umbria. Grazie a questi lavoratori e ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali per la tenacia con cui tengono il punto per preservare i loro posti di lavoro e la vocazione industriale di questo territorio, che va salvaguardata: il Partito Democratico è al loro fianco”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine di un’iniziativa elettorale in Umbria in vista delle regionali.


“Da anni queste realtà soffrono una profonda crisi e la completa mancanza di un piano industriale del governo Meloni acuisce questa situazione, così come risentono dei costi dell’energia che in Italia sono i più cari d’Europa. Serve un impegno locale, nazionale ed europeo per evitare la desertificazione industriale e accompagnare queste aziende nella transizione energetica. Il Pd è a disposizione di questi lavoratori e incalzeremo la destra al governo perché questo territorio non sia lasciato solo”, ha aggiunto.

Sicurezza, nuova sede della Polfer nella stazione di Milano Cadorna

Sicurezza, nuova sede della Polfer nella stazione di Milano CadornaMilano, 6 nov. (askanews) – “L’apertura dei nuovi locali della Polfer di Cadorna rappresenta un segnale tangibile di attenzione verso i viaggiatori, una risposta concreta alle esigenze di sicurezza di tutti coloro che transitano quotidianamente in questa importante stazione ferroviaria milanese”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, questa mattina all’inaugurazione della nuova sede del presidio Polfer di stazione di Milano Cadorna in Piazzale Cadorna, alla quale hanno partecipato anche gli assessori regionali Romano La Russa (Sicurezza e Protezione civile), Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche). Presenti anche il presidente Ferrovienord, Fulvio Caradonna, il dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Lombardia, Filippo Ferri, il direttore centrale delle Specialità, Renato Cortese, il questore di Milano, Bruno Megale e il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Nicola Molteni.


“Con questa nuova sede – ha aggiunto il presidente Fontana – si rinnova l’impegno a migliorare costantemente i servizi di vigilanza e assistenza. Le sfide sono molte ma grazie anche alla collaborazione istituzionale abbiamo la forza e la determinazione necessarie per affrontarle, convinti che solo con il lavoro di squadra e con una visione comune possiamo raggiungere risultati per i cittadini”. “Vorrei dedicare un ringraziamento speciale – ha concluso – a tutti gli agenti della Polfer che quotidianamente si adoperano per garantire la sicurezza nelle stazioni e a bordo dei treni. Mi auguro, infine, che questo nuovo presidio diventi un punto di riferimento per la sicurezza e un luogo sicuro di accoglienza per tutti coloro che ne avranno bisogno”. “Finalmente una nuova sede della Polizia Ferroviaria – ha commentato l’assessore La Russa – per presidiare un luogo particolarmente sensibile qual è la stazione di Milano Cadorna. Questo porterà sicuramente una maggiore percezione di sicurezza per tutti i viaggiatori e i cittadini”.


“Si tratta di una giornata importante – ha dichiarato l’assessore Lucente – perché nel cuore di Milano è nato un nuovo punto di riferimento per la sicurezza, utile a trasmette quel senso di tranquillità che tutte le stazioni dovrebbero avere. Questa inaugurazione dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale la sinergia tra i diversi enti”. “Oggi c’è un luogo nuovo – ha affermato l’assessore Terzi – a disposizione della Polizia Ferroviaria che darà maggiore senso di sicurezza a chi frequenta la stazione Cadorna e più visibilità alla presenza degli agenti. E mi riferisco non solo ai cittadini e ai pendolari ma anche al personale viaggiante, che merita grande tutela per il lavoro che svolge”.

Schlein: chi festeggia la vittoria di Trump se ne pentirà

Schlein: chi festeggia la vittoria di Trump se ne pentiràMilano, 6 nov. (askanews) – La vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti “è una brutta notizia per l’Europa e una brutta notizia per l’Italia. Non solo perché anche in questi ultimi giorni ha dichiarato di nuovo la sua ostilità verso l’Unione europea, ma anche per quello che ne conseguirà in termini di politiche economiche”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, rispondendo ai giornalisti nel corso di una sua visita a Terni.


“Chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera – ha aggiunto Schlein – smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno le imprese e in lavoratori in Europa e anche qui nel nostro Paese”. “Chiaramente – ha osservato – prima che questo accada serve uno slancio forte dell’Unione europea, in modo coeso, in modo unito, che rimetta al centro una politica di investimenti comuni come è stata quello del Next generation Eu, in grado di generare una vera politica industriale europea che possa migliorare le condizioni di vita, di lavoro e i salari delle persone, che possa guidare l’innovazione e anche la conversione ecologica perché chi ha vinto negli Stati Uniti nega apertamente l’emergenza climatica che sta colpendo molto duramente l’Europa. Lo abbiamo visto anche in queste settimane”.


“Noi speravamo che andasse in un altro modo – ha continuato la segretaria del Pd – perché non ci riconosciamo né mai ci riconosceremo in una idea di società dove i miliardari che ieri festeggiavano chiusi in una stanza con Trump si ergono a paladini del ceto medio che si è impoverito quando sono loro stessi quelli che si sono arricchiti sfruttando il lavoro in un modello economico sbagliato e da cambiare ed hanno usato il loro potere mediatico ed economico per fare promesse che poi come già è accaduto non saranno in grado di mantenere. Noi continuiamo ostinatamente a costruire un’alternativa a questa idea di società qui in Italia. Devo dire – ha aggiunto – che quello che vediamo non è molto diverso da quello che già stiamo vedendo con l’estrema destra al governo in questo Paese che prometteva di abbattere le accise, invece le alzerà, che prometteva di fare i blocchi navali invece butta 800 milioni degli italiani per deportare otto persone alla volta per poi doverle anche riportare indietro e intanto taglia la sanità pubblica mentre la gente anche qui in Umbria non riesce più a curarsi e intanto blocca il salario minimo in un Paese che ha i salari più bassi d’Europa”.