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Orvieto nominata tra le città più accoglienti al mondo

Orvieto nominata tra le città più accoglienti al mondoRoma, 27 gen. (askanews) – Nella 13esima edizione dei Traveller Review Awards, oltre 200.000 strutture in Italia sono state premiate, rendendo l’Italia il Paese con il maggior numero di riconoscimenti. Orvieto, con la sua straordinaria cattedrale, i vicoli affascinanti e le viste mozzafiato sulla Valle del Tevere, è stata nominata una delle città più accoglienti del 2025 secondo Booking.com. Questo riconoscimento, basato su recensioni verificate di viaggiatori di tutto il mondo, sottolinea il calore e l’eccellenza dell’ospitalità che caratterizzano questo gioiello dell’Umbria.


Arroccata su una rupe di tufo, Orvieto è una delle città più suggestive d’Italia. Con il suo fascino medievale e la Cattedrale, capolavoro dell’arte gotica, la città offre ai viaggiatori non solo un’ospitalità calorosa, ma anche un’architettura straordinaria e attrazioni imperdibili. Secondo i dati di Booking.com, informa una nota, la città sta conquistando i viaggiatori internazionali, con americani, tedeschi e britannici tra le nazionalità che più cercano soggiorni a Orvieto.** Si registra una crescita significativa nelle ricerche rispetto al 2023 da parte di viaggiatori olandesi (+26%), francesi (+22%) e canadesi (+31%).*** Mentre le coppie risultano essere il gruppo più propenso a pianificare un viaggio nella città, sono seguite da famiglie, gruppi e viaggiatori solitari, con questi ultimi che mostrano il maggiore incremento nelle ricerche (+12%).


Quando si tratta di scegliere un alloggio, il carattere rurale e autentico di Orvieto si riflette nel fatto che i soggiorni in agriturismo rappresentano la quarta tipologia di alloggio più popolare, preceduti da hotel, appartamenti e affittacamere.**** Italia, leader mondiale nell’ospitalità Per l’ottavo anno consecutivo, l’Italia detiene il primato del maggior numero di strutture premiate dai Traveller Review Awards di Booking.com, con 207.652 riconoscimenti, seguita da Francia, Spagna e Germania. Questo dimostra come la tradizione italiana dell’accoglienza continui ad essere apprezzata dai viaggiatori di tutto il mondo.


Basandosi su oltre 360 milioni di recensioni verificate da parte dei viaggiatori, a livello globale Booking.com ha premiato un numero record di 1,71 milioni di partner, inclusi oltre 1,7 milioni di strutture ricettive, 1.014 società di autonoleggio e 124 fornitori di taxi. Alessandro Callari, Regional Manager di Booking.com per l’Italia, ha commentato: “I Traveller Review Awards rappresentano il nostro modo di celebrare l’impegno straordinario dei nostri partner, ringraziandoli a nome dei viaggiatori di tutto il mondo. È motivo di grande orgoglio vedere l’Italia distinguersi ancora una volta per aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti, e celebrare Orvieto, autentica gemma nascosta, tra le città più accoglienti al mondo. In Booking.com, ci impegniamo quotidianamente a supportare i nostri partner in tutta Italia, dando ai viaggiatori la possibilità di fare esperienze inedite e alle comunità di beneficiare pienamente delle opportunità offerte dal turismo”.


Roberta Tardani, Sindaco di Orvieto, ha dichiarato: “Un risultato straordinario che ci riempie di orgoglio e ci investe di grandi responsabilità. È un riconoscimento a tutta la città, che sta investendo molto sulla qualità dell’offerta turistica e sull’intero sistema dell’accoglienza, e rende il giusto merito agli operatori del settore, primi ambasciatori di quell’esperienza autentica che abbiamo promosso e raccontato in questi ultimi anni, che Orvieto trasmette e che i viaggiatori evidentemente non dimenticano. È un premio alle meraviglie che la storia ci ha consegnato, all’immenso patrimonio culturale che custodiamo con amore, alle sue eccellenze enogastronomiche e artigianali frutto di tradizioni antiche, agli eventi che qui trovano palcoscenici suggestivi. La qualità dell’accoglienza, il far sentire i viaggiatori non ospiti ma cittadini temporanei, è uno dei requisiti fondamentali per una realtà che vuole proporsi come una destinazione e che sta lavorando in questa direzione ampliando la propria offerta oltre i confini della città d’arte puntando anche sugli itinerari naturalistici e le attività outdoor. E per Orvieto questo non è un traguardo ma sarà uno stimolo ulteriore per continuare a lavorare per offrire un’esperienza unica e indimenticabile a tutti coloro che vorranno scoprirla”.

A Roma arriva Expocook, fiera della ristorazione di qualità

A Roma arriva Expocook, fiera della ristorazione di qualitàRoma, 27 gen. (askanews) – Esaltare la varietà di eccellenze gastronomiche italiane attraverso la partecipazione di esponenti dell’alta ristorazione e delle aziende agroalimentari e tecnologiche leader del settore creando momenti di incontro, business e formazione con buyer, professionisti nazionali e internazionali. Questo sarà l’obiettivo di Expocook 2025, presentata nei giorni scorsi a Palazzo Grazioli. La kermesse, che dopo le precedenti otto edizioni tenutesi a Palermo per la sua nona edizione sbarcherà a Roma, dal 23 al 26 marzo, in concomitanza con l’anno del Giubileo.


Previsto un calendario di appuntamenti tra masterclass, cooking show, seminari e convegni dedicati a Latte Art, Cake Design, Pizza, Gelato, Oli, Birre artigianali, Vino, Spirits e Mixology, ma anche momenti di confronto per gli addetti ai lavori e talk. L’evento è promotore anche di importanti competizioni, come la quarta edizione di Expocook Pizza World Competition, che riunisce i migliori pizzaioli provenienti da tutto il mondo per celebrare l’arte della pizza e competere per il titolo di miglior pizzaiolo del mondo. “Expocook 2025 alzerà l’asticella e si confermerà nel novero delle grandi fiere internazional. – dichiara l’organizzatore Fabio Sciortino – A più di due mesi dal taglio del nastro possiamo già dire che i numeri record dell’ultima edizione, che si svolse alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, saranno superati. Alla Fiera di Roma potremo contare su oltre 250 aziende espositrici per ben 25mila metri quadrati di area espositiva coperta suddivisa in 2 padiglioni e 12 settori tematici”.


Tema portante dell’edizione 2025 sarà la sovranità alimentare, ovvero il diritto dei popoli a determinare la propria alimentazione e agricoltura ponendo al centro del sistema le persone che producono, distribuiscono e consumano il cibo e non gli interessi dei mercati transnazionali, nell’anno in cui si attende il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco.

Il 29-30 gennaio Fieragricola: 100 espositori e 50 convegni

Il 29-30 gennaio Fieragricola: 100 espositori e 50 convegniRoma, 27 gen. (askanews) – Conto alla rovescia e numeri in crescita (102 espositori, oltre 50 convegni e 125 relatori in due giorni) per la quarta edizione di Fieragricola Tech, la rassegna di Veronafiere organizzata con la formula di expo conference, in programma i prossimi 29 e 30 gennaio con focus specifici su digital farming, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution.


“Veronafiere si conferma un polo fieristico attento all’agricoltura, settore strategico per il Paese – ha detto l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese – Un rafforzamento, nonostante la rivoluzione climatica in atto, dettato dalla capacità di innovazione delle imprese agricole e da filiere specializzate che hanno la necessità di investire, ammodernarsi, migliorare i propri paradigmi produttivi e, parallelamente, restare al passo con la formazione. Elementi chiave che Fieragricola Tech è in grado di garantire”. Fieragricola Tech nell’edizione 2025 ha incrementato il numero degli espositori del 70% rispetto al 2023, passando da 60 a 102, organizzando oltre 50 convegni e coinvolgendo 125 relatori in due giorni.


La manifestazione ha individuato specifiche aree di approfondimento, tra cui la necessità di incrementare le produzioni in modo sostenibile, proseguire una transizione ecologica che deve valorizzare maggiormente l’economia circolare, migliorare lo stato di salute del suolo attraverso l’agricoltura rigenerativa, ridurre l’input delle sostanze di sintesi, garantire sicurezza alimentare, contribuire a contenere i costi per le imprese agricole. Altra sfida per l’agricoltura riguarda il rafforzamento della multifunzione e dei servizi, con specifico riferimento alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Elementi che hanno spinto Veronafiere a consolidare aree tematiche specifiche (digital farming, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution), condivise con gli stakeholder del sistema agricolo e con gli ordini professionali nazionali degli agronomi e forestali, periti agrari, agrotecnici.

Nato, Rutte: “vitale” continuare a sostenere l’Ucraina

Nato, Rutte: “vitale” continuare a sostenere l’UcrainaMilano, 27 gen. (askanews) – “Vitale” continuare a sostenere l’Ucraina. Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte dal Portogallo. “Oggi abbiamo discusso della situazione della sicurezza in Europa: la Russia sta cercando di destabilizzare i nostri Paesi e sta mettendo a dura prova la resilienza delle nostre società”. Rutte in Portogallo aveva in agenda incontri con il presidente del Paese, Marcelo Rebelo de Sousa, il Primo Ministro, Luis Montenegro, il Ministro di Stato e degli Affari Esteri, Paulo Rangel, e il Ministro della Difesa, Nuno Melo.


A Lisbona le discussioni si sono concentrate sulle sfide alla sicurezza dell’Europa, in particolare sulle azioni destabilizzanti della Russia, tra cui tentati omicidi, attacchi informatici e sabotaggi, nonché sulla sua guerra contro l’Ucraina. È stato sottolineato il sostegno della Nato all’Ucraina, con i contributi del Portogallo evidenziati, come l’addestramento allo sminamento e un impegno finanziario significativo. E “mentre affrontiamo la minaccia russa, (il Portogallo) deve anche affrontare le sfide che provengono dal vicinato meridionale, e anche le opportunità che provengono dal vicinato meridionale”, ha dichiarato Rutte. “La Nato è forte oggi” ha poi sottolineato Rutte, per aggiungere. “Per mantenere forte la NATO, dobbiamo, tuttavia, continuare ad adattarci e garantire la nostra sicurezza in futuro. Dobbiamo anche intensificare i nostri sforzi ora, il che significa anche che dobbiamo spendere di più per la nostra difesa e siamo lieti dei recenti aumenti della spesa per la difesa del Portogallo”, ha dichiarato il segretario generale della Nato. Ma l’attualità continua purtroppo ad offrire nuovi spunti di preoccupazione per la sicurezza. “Proprio ieri, abbiamo assistito a un altro incidente nel Mar Baltico con l’interruzione di un cavo che collega Lettonia e Svezia” ha detto Rutte.


Rutte è inoltre tornato sulla necessità di un innalzamento della spesa in difesa da parte dei Paesi Nato. “La buona notizia è che attraverso la missione Baltic Sentry le navi e gli aerei della Nato stanno operando insieme ai nostri alleati là, consentendo una risposta rapida e coordinata. La NATO è forte oggi. Per mantenere forte la Nato, dobbiamo tuttavia continuare ad adattarci e a garantire la nostra sicurezza in futuro. Dobbiamo anche aumentare i nostri sforzi ora. Ciò significa anche che dobbiamo spendere di più per la nostra difesa”, ha aggiunto Rutte.

Shoah, Crosetto:immane tragedia, oggi echi in tanti popoli calpestati

Shoah, Crosetto:immane tragedia, oggi echi in tanti popoli calpestatiRoma, 27 gen. (askanews) – “Oggi, 27 gennaio, ricordiamo le vittime della Shoah. Un capitolo terribile, tragico e devastante che ha segnato la storia del Novecento ma che, anche in questo secolo e in tutti quelli a venire, non potremo e non dovremo mai dimenticare. Perché coltivare, come diceva Primo Levi, scrittore torinese a me caro, deportato ad Auschwitz e da quel luogo di morte fortunosamente scampato, ‘il vizio della memoria’, è il solo modo che abbiamo per combattere il male”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che si trova a Gedda per incontri istituzionali e per l’ultima tappa della nave Vespucci.


“Ieri, durante la seconda guerra mondiale, quel male si è tradotto nello sterminio, scientifico e sistematico, di sei milioni di persone, la cui sola colpa era quella di appartenere al popolo e alla religione ebraica. Oggi – ha aggiunto Crosetto – echi di quella immane tragedia, si vedono in tanti popoli e nazioni i cui diritti vengono calpestati e vilipesi. Ricordare è il solo, l’unico modo, che tutti noi abbiamo, in qualità di semplici esseri umani, prima ancora che di persone impegnate in responsabilità istituzionali, affinché quella tragedia disumana e quella terribile ferita al cuore dell’umanità, non possa e non debba mai più ripetersi”. “Ma il Giorno della Memoria non è solo un momento per il ricordo – ha sottolineato Croseto – è un invito a riflettere sui valori della pace, del diritto dei popoli e degli stati, della libertà e della dignità umana. Principi e valori che dobbiamo difendere ogni giorno, come se fosse la nostra ultima, definitiva, battaglia. In un mondo sempre più sofferente e angosciato da guerre, conflitti e divisioni, è fondamentale ricordare che la libertà dei popoli e delle nazioni non é mai un fatto scontato. Ma una realtà e una verità che va conquistata, e riconquistata, ogni giorno. La vita, la libertà, i diritti costituzionali di ogni uomo, a partire dal suo diritto fondamentale, l’habeas corpus, il rispetto reciproco, rappresentano la nostra ‘religione laica’. Diritti e doveri che, per tutti noi, sono cruciali, definitivi, irrinunciabili. E non possiamo mai darli per scontati. Non possiamo permettere che i nostri figli considerino la pace, la democrazia, la libertà, come dati di fatto acquisiti solo perché, grazie al sacrificio dei nostri anziani, dei nostri nonni, di tante generazioni che, prima di noi, sono morti e hanno sofferto per ristabilire la libertà, la democrazia, il diritto, non hanno sofferto la guerra, la morte, il dolore, le privazioni. Ecco perché non dobbiamo mai perdere la memoria, ma anzi, coltivarla ogni giorno, e onorare chi è caduto anche per noi. Il nostro compito, quello di nani sulle spalle di giganti, è uno solo: insegnare l’impegno, il sacrificio e la responsabilità alle nuove generazioni”.


“La guerra in Ucraina, la crisi in Medio Oriente e la tregua – ancora fragile – a Gaza, sono tragedie che dobbiamo sentire, ogni giorno, sulla nostra pelle, come se fossero tutte nostre. Tragedie – ha aggiunto il ministro della Difesa – che ci chiedono interventi urgenti, coerenti e approcci condivisi con chi vive questi conflitti e drammi sulla sua pelle. A tutti i reduci, i sopravvissuti e i testimoni della Shoah va, oggi, come ogni giorno, il mio commosso e partecipe pensiero. Ecco perché, proprio a causa del drammatico contesto in cui viviamo, l’Italia – anche grazie al contributo della Difesa – continua a impegnarsi per la pace, per la cooperazione internazionale e per il pieno rispetto dei diritti umani. Sono, siamo consapevoli, tutti noi, militari e civili, che nessuna nazione può affrontare le sfide che ci attendono da sola”. “Personalmente, oggi vivo con profonda e intensa partecipazione e commozione questa giornata così importante, a bordo dell’Amerigo Vespucci. Una nave della nostra Marina Militare, che è il nostro vanto e il nostro orgoglio. Si tratta di un veliero, “la nave più bella del Mondo”, che nel suo lungo e straordinario giro di intorno al mondo, si è resa, ogni giorno, ambasciatrice dei valori italiani, della nostra cultura, storia, tradizione, umanità. Un pezzo di Italia che, ancor prima di rientrare in Mediterraneo, quest’anno ha unito, nel suo viaggio, 5 continenti, 30 paesi e 35 porti. Un veliero, una nave e un messaggio che voleva e vuole ‘unire’ tutti i popoli e le nazioni, non dividerli. E’ questo l’approccio dell’Italia e della Difesa: costruire i presupposti per scoraggiare chi vuol dividere e, allo stesso tempo, unire, collegare, creare ponti. A maggior ragione, proprio oggi – nel Giorno della Memoria – rinnoviamo il nostro impegno non solo per noi stessi, ma per tutte le generazioni future. La memoria, il ricordo, la storia, anche la più luttuosa e drammatica, ci obbligano a non dimenticare mai che la pace, la libertà e la giustizia sono diritti che devono essere continuamente conquistati e difesi. Perché noi, come italiani e come Italia, non vogliamo e non dobbiamo dimenticare”, ha concluso Crosetto.

Min. Agricoltura spagnolo: difendiamo pesca con Francia e Italia

Min. Agricoltura spagnolo: difendiamo pesca con Francia e ItaliaRoma, 27 gen. (askanews) – La Spagna difenderà al prossimo Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione Europea a Bruxelles, con il sostegno di Francia e Italia, la revisione del regolamento sul piano di gestione del Mediterraneo con l’obiettivo comune di dare maggiore sicurezza giuridica ed economica all’attività di pesca. I tre Paesi sono infatti concordi nel chiedere alla Commissione europea di tenere conto della natura della pesca mista nel Mar Mediterraneo nelle misure di gestione.


Nel corso dell’Agrifish stamattina Planas ha discusso delle sfide che attendono il settore della pesca con la ministra francese della Transizione ecologica, della Biodiversità, delle Foreste, del Mare e della Pesca, Agnès Pannier-Runacher. Entrambi hanno concordato in un’audioconferenza di apportare modifiche alle politiche dell’UE per garantire il futuro della pesca nel Mediterraneo. E, nel corso della seduta pubblica dell’Agrifish, anche il ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’accordo raggiunto con Spagna e Francia sul tema. I ministri sono d’accordo anche sulla necessità di modificare il piano di gestione pluriennale per il Mediterraneo occidentale, per garantire maggiore certezza del diritto e prevedibilità economica per la flotta peschereccia. Tra le altre misure, il ministro spagnolo Planas proporrà la necessaria revisione delle procedure di consulenza scientifica per tenere conto degli obiettivi di conservazione specifici e delle misure inerenti alla natura mista della pesca nel Mediterraneo.


Sul tavolo della discussione anche dell’accordo tra l’UE e il Regno Unito. Nel 2026 termina infatti il periodo di aggiustamento con il Regno Unito, Paese terzo dopo la sua uscita dall’UE, e per il quale si sono tenute consultazioni annuali per stabilire la gestione congiunta e sostenibile di un centinaio di stock ittici condivisi nelle acque comunitarie e del Regno Unito. A questo proposito, entrambi i ministri hanno convenuto sulla necessità di disporre di un quadro stabile e prevedibile a lungo termine per l’accesso a queste acque, che rispetti i diritti delle flotte pescherecce che storicamente hanno avuto accesso alle acque britanniche.

”E vi cerco ancora”, Fulvio Solms racconta il destino dei nonni ebrei

”E vi cerco ancora”, Fulvio Solms racconta il destino dei nonni ebreiRoma, 27 gen. (askanews) – Quando il ricordo della Shoah passa alle seconde generazioni. Con “E vi cerco ancora” (edizioni Minerva, 2024) lo scrittore e giornalista Fulvio Solms ripercorre la storia e il destino dei nonni ebrei tedeschi attraverso lettere, testimonianze, documenti e un lungo viaggio che lo ha portato in tre diversi continenti. Giovedì 30 gennaio, nell’ambito degli appuntamenti dedicati alla Giornata della Memoria, Fulvio Solms sarà al Goethe-Institut a Roma per presentare – alle 19 all’Auditorium di via Savoia 15 – il suo libro e testimoniare la faticosa e necessaria ricerca sulla sua famiglia, divisa e in parte distrutta dalla Germania nazista. Un evento in collaborazione con Biblioteca Europea, Istituto Storico Germanico di Roma, Fondazione Museo della Shoah e Minerva.


Solms, testimone di seconda generazione della Shoah, ci racconterà la vicenda dei suoi nonni, un industriale tessile e sua moglie, ebrei di Berlino, depredati dei loro beni per essere poi deportati e uccisi a Lódz. Il libro narra la vicenda del figlio che spostatosi in Italia dove vivrà per dieci anni da fuggiasco, intuirà la terribile sorte dei suoi genitori solo dopo la fine della guerra, da tre parole su un documento ricevuto della Croce Rossa: “Deportati a Lódz”. Divenuto padre racconterà pochissimo a suo figlio (l’autore del libro, Fuvio Solms, ndr), per proteggerlo dall’orrore e lenire dentro di sé dolore e senso di colpa. “Cerco di non pensare”, rispondeva al figlio che gli chiedeva se si sentisse più italiano o più tedesco, e in quale lingua formulasse i suoi pensieri. Una cortina protettiva che ha funzionato per diversi anni, ma che ha ceduto improvvisamente quando il figlio, divenuto adulto, ha perso suo padre. A quel punto ha avvertito con forza la necessità di scoprire tutto sulla fine dei nonni. Anni di ricerca lo hanno portato nei luoghi più significativi della vicenda: Berlino, Stettino, Lódz, Chelmno. E poi l’Italia, tra la Calabria, Bari e Roma. E ancora la Cina, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna. Sono stati interpellati testimoni, scovati documenti sul web e recuperati due libri sequestrati dai nazisti nel corso della deportazione: uno di essi è risultato rivelatore.


Fulvio Solms è nato nel dicembre del 1958 a Bari. Ha svolto l’intera carriera nel Corriere dello Sport, occupandosi di tutti gli sport alternativi al calcio. Il primo amore è stato il rugby, cui è seguito il passaggio al mondo dei motori: negli anni Ottanta i rally e in breve tempo la Formula 1, che lo ha portato a raccontare i gran premi da inviato in tutto il mondo. Responsabile anche degli sport invernali, ha seguito sette edizioni delle Olimpiadi, oltre alla Coppa del Mondo di sci alpino. Questo libro, in cui svela un’intensa vicenda familiare e la sorprendente ricerca storica che l’ha fatta emergere, segna il suo primo sconfinamento dallo sport.

Medio Oriente, Tajani: presto invieremo i nostri carabinieri al valico di Rafah

Medio Oriente, Tajani: presto invieremo i nostri carabinieri al valico di RafahBruxelles, 27 gen. (askanews) – “La notizia positiva è che ci sarà una missione militare europea di polizia al valico di Rafah”, nella Striscia di Gaza, “in cui ci sarà una presenza dei nostri carabinieri”, che partiranno “prossimamente”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue, oggi a Bruxelles.


I contingenti dei paesi europei, ha continuato Tajani, “partiranno tutti insieme dall’Italia con un volo delle nostre Forze armate, e quindi andranno a presidiare Il valico di Rafah e questo. E’ molto importante un impegno europeo, come abbiamo sempre chiesto, e anche un impegno dei nostri carabinieri, che sono sempre stati presenti, prima a Gerico, e adesso saranno ancora presenti” a Rafah. Inoltre, nella Striscia di Gaza “probabilmente andranno ancora altri carabinieri. La richiesta fatta dalla precedente amministrazione americana per la formazione della polizia dell’Autorità nazionale palestinese era di circa 200 uomini; ne ho parlato ieri anche – ha riferito il ministro degli Esteri – con il nuovo segretario di Stato Usa Marco Rubio. Vedremo cosa si farà”.


“L’Italia – ha sottolineato Tajani – è pronta a essere sempre più presente in Medio Oriente da un punto di vista politico, ma anche con una presenza dei nostri militari in Palestina, adesso al valico di Rafah, e poi anche confermando la nostra presenza con l’Unifil in Libano, e con la missione bilaterale di formazione delle Forze Armate libanesi.

Agricoltura, Comm. Ue nomina 30 organizzazioni nell’Ebaf

Agricoltura, Comm. Ue nomina 30 organizzazioni nell’EbafRoma, 27 gen. (askanews) – La Commissione europea ha nominato 30 organizzazioni che entraranno a far parte del Consiglio europeo per l’agricoltura e l’alimentazione (Ebaf). Queste organizzazioni rappresentano la comunità rurale e agricola, altri attori attivi nella filiera alimentare e la società civile, come gruppi per l’ambiente e il clima, il benessere degli animali e la tutela dei consumatori. La prima riunione del Consiglio, presieduta dal Commissario per l’alimentazione e l’agricoltura, Christophe Hansen, si terrà il 4 febbraio prossimo.


La Presidente von der Leyen ha spiegato che “con la creazione di un Consiglio europeo per l’agricoltura e l’alimentazione, implementiamo una delle raccomandazioni chiave del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura, che ho lanciato l’anno scorso. La nuova cultura della consultazione e del dialogo continuerà a vivere”. Il Commissario Hansen ha fatto un appello al dialogo: “non vedo l’ora di beneficiare dei loro consigli e della loro esperienza pratica nel dare forma alle nostre politiche agricole – ha detto – Incoraggio inoltre i membri a continuare a parlarsi e a mantenere lo spirito di consenso promosso dal dialogo strategico. Nel nostro interesse comune, dobbiamo lasciarci alle spalle le discussioni polarizzate e lavorare insieme per il futuro”.


Il Consiglio europeo per l’agricoltura e l’alimentazione (EBAF) è stato istituito il 5 dicembre 2024 e fornirà consulenza di alto livello alla Commissione sul follow-up della relazione del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura dell’UE. Contribuirà inoltre al lavoro sulla Vision for Agriculture and Food, che sarà presentata entro i primi 100 giorni del mandato.

Macfrut in missione nel Continente Africano

Macfrut in missione nel Continente AfricanoRoma, 27 gen. (askanews) – Doppia missione internazionale di Macfrut nel Continente africano: nella Repubblica del Congo (ex Congo francese) e nella Repubblica Democratica del Congo (RDC, ex Zaire). Entrambe le missioni sono state organizzate in collaborazione con le Ambasciate e gli Uffici di Agenzia ICE, e hanno visto la partecipazione del Presidente di Macfrut Renzo Piraccini che ha presentato anche Fieravicola.


La prima tappa ha toccato la città di Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo. Paese con una popolazione di poco più di 6 milioni di abitanti, per una superficie simile all’Italia, presenta un territorio in gran parte occupato da foreste tropicali. Il programma ha previsto incontri con le principali autorità e istituzioni congolesi, supportati dall’Ambasciatore italiano Enrico Nunziata e dalla referente locale dell’Ufficio ICE, Naima Kamara. Tra gli incontri, quelli con il ministro dell’Agricoltura Paul Valentin Ngobo, del Commercio Alphonse Claude N’Silou e le principali organizzazioni agricole e industriali del paese. La missione è stata anche l’occasione per visitare alcune aziende orticole del Consorzio Agri Congo, il Marché Total e alcuni supermercati del gruppo francese Casinò e del gruppo Indiano Park&Shop, trovando conferma che i prodotti ortofrutticoli nella grande distribuzione congolese sono venduti a prezzi elevati, mediamente fra i 3 e i 5 euro al chilo.


La seconda tappa ha visto la presentazione di Macfrut e Fieravicola agli operatori della Repubblica Democratica del Congo (RDC) a Kinshasa. La RDC è uno degli Stati più grandi dell’Africa, otto volte le dimensioni dell’Italia, con una popolazione di 100 milioni di persone, importa gran parte dei prodotti alimentari che consuma ed ha necessità di sviluppare la propria produzione. La presentazione di Macfrut e Fieravicola nella capitale Kinshasa è stata organizzata in collaborazione con l’Ambasciata italiana diretta dall’ambasciatore Dino Sorrentino e dall’Ufficio ICE, ed ha visto la presenza del ministro dell’Agricoltura Gregoire Mutshail, davanti a un centinaio di operatori. Nell’ultima edizione di Macfrut, la RDC ha partecipato con una delegazione di 40 operatori, di cui 20 espositori, tra istituzioni e imprese. Nell’occasione il Fondo Sociale aveva presentato il Piano di trasformazione agricola della RDC, mentre quest’anno in Fiera (6-8 maggio 2025 al Rimini Expo Centre) verranno illustrate le gare di appalto per gli investimenti, una vera opportunità per le aziende italiane di tecnologia.


“Il crescente successo di Macfrut nel Continente africano – spiega il presidente di Macfrut Renzo Piraccini – è dovuto alla sua peculiarità che mette insieme l’attività di business, attraverso B2B programmati per gli operatori, con la conoscenza che consente alle delegazioni di vedere tutte le novità della filiera e individuare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze”.