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Carvago presenta le auto usate più vendute online

Carvago presenta le auto usate più vendute onlineRoma, 24 gen. (askanews) – Carvago, la piattaforma online per l’acquisto e la vendita di auto usate, ha pubblicato le ultime statistiche del 2024 sulle auto di seconda mano più popolari in Europa. L’auto usata più venduta online in Europa l’anno scorso è risultata essere la BMW 3, seguita dall’Audi A6 e dalla Škoda Octavia.


“Negli ultimi anni, le abitudini dei clienti europei sono cambiate molto. Sono sempre di più, infatti, quelli che preferiscono le auto online, comodamente da casa”, spiega in una nota il fondatore di Carvago Jakub Šulta, che aggiunge: “I clienti sanno che l’acquisto tramite Carvago è assolutamente trasparente: miglioriamo costantemente i nostri servizi per garantire loro che non avranno brutte sorprese dopo l’acquisto di un’auto”. Carvago, infatti, offre diverse funzionalità che contribuiscono a garantire la sicurezza e l’affidabilità dell’acquisto di veicoli usati. Grazie alla funzione Carvago Blacklist, sulla piattaforma non trovano assolutamente posto le auto notoriamente problematiche, di cui, alla fine dell’anno scorso, quasi 370 mila erano offerte dai concessionari in Europa. Un altro strumento fondamentale sono le ispezioni dettagliate CarAudit che scovano difetti fino a un quarto dei veicoli, per sconsigliarne l’acquisto. I clienti che acquistano auto online tendono a scegliere più spesso auto premium con un chilometraggio inferiore rispetto ai concessionari tradizionali. L’anno scorso, le auto più vendute su Carvago avevano un’età media di quattro anni e un chilometraggio medio di 70.950 chilometri. Il prezzo mediano delle auto vendute era di 25.631 euro.


Il mercato delle auto usate online presenta differenze interessanti tra i vari Paesi europei. Grazie alla Volkswagen Golf, la Germania è l’unico Paese in cui a classificarsi al primo posto è stato il modello di una casa automobilistica nazionale. Le case automobilistiche tedesche sono anche molto forti all’estero dove hanno conquistato il primo posto nelle vendite in Italia grazie alla BMW 3 e nella Repubblica Ceca con l’Audi A6. Si è comportata bene anche la Škoda Octavia, che si è piazzata al terzo posto sul mercato nazionale, ma è diventata l’auto più venduta in Slovacchia ed è salita sul podio anche in Romania. Sono proprio la Romania e la Polonia gli unici mercati a essere dominati da case automobilistiche non europee – in Romania la Hyundai Tucson era l’auto più popolare tra i clienti Carvago, mentre in Polonia era la Ford S-Max. I clienti più esigenti sono gli italiani. Scelgono le auto con il minor chilometraggio, mentre in Polonia l’anno scorso si sono vendute auto con il chilometraggio più alto. “In Italia, l’auto usata più venduta online lo scorso anno è stata la BMW Serie 3. Il leader nel nostro mercato è tradizionalmente la Fiat, ma si vede che i clienti che acquistano online hanno preferenze diverse. Su Carvago gli italiani acquistano auto più costose con un chilometraggio mediano basso pari a 44.430 chilometri, il che conferma le loro elevate esigenze in termini di qualità e standard dell’auto. L’atteggiamento esigente della clientela italiana emerge anche dal prezzo mediano delle auto vendute, pari a 28.582 euro”, riferisce Antonio Gentile, Country Manager Carvago Italy.

Le lettere tedesche di Primo Levi, una storia europea

Le lettere tedesche di Primo Levi, una storia europeaTorino, 24 gen. (askanews) – Una grande discussione sulla Shoah nell’Europa divisa dalla Guerra fredda, ma anche un modo per ritrovare uno scrittore fondamentale del Novecento. La mostra “Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l’Europa”, ospitata da Palazzo Madama a Torino e promossa dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi, è un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo anche su un autore così noto.


“Non sapevamo che fosse un grande scrittore di lettere – ha detto ad askanews Domenico Scarpa, curatore della mostra e consulente letterario per il Centro Internazionale di Studi Primo Levi – e non sapevamo che la sua rete di corrispondenze coprisse in geografia tutta l’Europa e, dal punto di vista storico, mezzo secolo di storia europea, caratterizzata dal muro di Berlino, dalla Germania e da un continente diviso in due per ragioni non soltanto politiche. Tutto questo Levi lo racconta attraverso i suoi dialoghi con interlocutori tedeschi e germanofoni”. Lo snodo chiave che attiva il racconto della mostra è la pubblicazione di ‘Se questo è un uomo in Germania’, nel 1961, con una prefazione che è una lettera dello stesso Levi al suo traduttore, una lettera che il pubblico tedesco accolse come diretta a tutti loro. “Questo innesca una risposta da parte dei lettori – ha aggiunto il curatore – una risposta sentita, politica, argomentata, passionale e razionale nello stesso tempo e innesca una rete che qui vediamo di dialoghi straordinari, molto estesa nello spazio e nel tempo, che coprono tre decenni di storia europea”.


Nella corte medievale di Palazzo Madama i pannelli raccontano le molte sfaccettature della corrispondenza di Levi con il mondo tedesco, ma la cosa forse più affascinante è scoprire che, nel corso del dialogo epistolare, lo scrittore analizza anche la sua stessa opera. “Capisce che cosa ha scritto – ha concluso Domenico Scarpa – perché ha scritto così, perché ha usato certe parole, le spiega, le spiega prima a se stesso che agli altri, le inventa, le parole. E’ una grande prova di stile che è anche una prova etica e politica, questo è nuovo e straordinario”. La mostra torinese è parte del progetto LeviNeT, dell’Università di Ferrara, che prevede di qui al 2027 la pubblicazione progressiva in open access di tutte le corrispondenze tedesche di Levi.

Roma, al Policlinico Campus Bio-Medico tornano gli “Education Box”

Roma, al Policlinico Campus Bio-Medico tornano gli “Education Box”Milano, 24 gen. (askanews) – Formare e informare cittadini, pazienti e caregiver su patologie, cure e stili di vita corretti. È questo l’obiettivo principale degli “Education Box” targati Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, incontri gratuiti e aperti al pubblico promossi con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e dell’educazione clinica. L’appuntamento, divenuto ricorrente lo scorso anno, torna anche nel 2025 con una serie di nuove iniziative. Un percorso divulgativo e informativo, sempre più capillare e diffuso, che si fonda sul concetto di umanizzazione delle cure e che mira a trasformare la medicina in un momento di condivisione.


Dall’udito al tumore del colon-retto, dalla malattia di Parkinson a quella di Alzheimer, passando per l’osteoporosi e il diabete, sono circa 20 gli incontri programmati per quest’anno, compreso quello in programma oggi, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione, che punta a ispirare e formare chi desidera partecipare attivamente alla prevenzione e al percorso di cura. “Il principio che ha ispirato la nascita di questi incontri è la volontà di far sentire i pazienti e i loro familiari presi in carico da ogni punto di vista, non solo nelle cure ma anche sotto il profilo dell’informazione e della prevenzione”, ha sottolineato l’amministratore delegato e direttore generale del Policlinico Paolo Sormani, che poi ha commentato ancora: “Si tratta di un ulteriore tassello del nostro impegno per una sanità sempre più umana e attenta ai bisogni delle persone. Un sostegno concreto volto a coltivare il rapporto tra l’ospedale, le persone e il territorio”. “Raccogliere l’esperienza di pazienti e caregiver è fondamentale per migliorare continuamente la qualità del nostro approccio”, ha commentato il direttore clinico della fondazione, Rossana Alloni, per la quale “l’Education Box ci permette di ascoltare direttamente chi vive il percorso di cura, affinando così i materiali informativi e le nostre iniziative. Lo sguardo di chi ha vissuto la realtà della malattia e del trattamento è essenziale per garantire una cura sempre più centrata sulla persona”. “Vogliamo mettere al centro le esigenze e le preoccupazioni dei pazienti, supportandoli in ogni fase del trattamento”, le ha fatto eco il Direttore Patient Relationship del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico Marta Risari, secondo cui “questo approccio umano e personalizzato favorisce un’esperienza più serena e consapevole per il paziente, creando un ambiente di cura in cui le persone si possano sentire ascoltate e rispettate”.


Nel 2024 sono stati ben 24 gli appuntamenti con l’Education Box che si sono tenuti presso il Policlinico Campus Bio-Medico, con una presenza complessiva da parte di cittadini, pazienti e caregiver pari a circa mille persone in totale. I due appuntamenti di febbraio prossimo febbraio saranno rispettivamente dedicati all’epilessia e al tema della psicologia e delle malattie rare.

Hamas ha fornito i nomi degli ostaggi da liberare sabato

Hamas ha fornito i nomi degli ostaggi da liberare sabatoRoma, 24 gen. (askanews) – Hamas ha comunicato i nomi delle quattro donne israeliane che saranno rilasciate domani nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco. Lo ha annunciato l’ufficio del premier israeliano, citato da Haaretz. In una breve dichiarazione il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha fatto sapere che domani saranno rilasciate quattro soldatesse in mano ad Hamas nella Striscia di Gaza.


“Nell’ambito dell’accordo sullo scambio di prigionieri, le Brigate al-Qassam hanno deciso di rilasciare domani quattro donne soldato”, ha detto Abu Obeida, identificando quindi le donne in Karina Ariev, Danielle Gilboa, Naama Levy e Liri Albag. La lista delle donne israeliane da rilasciare domani diffusa da Hamas non rispetterebbe i termini dell’accordo di cessate il fuoco e alti funzionari israeliani stanno tenendo consultazioni a riguardo. Lo riporta il Times of Israel, dopo che il braccio armato di Hamas ha diffuso i nomi di quattro soldatesse israeliane. L’accordo entrato in vigore domenica scorsa prevede infatti che nella prima fase di attuazione, della durata di 42 giorni, siano rilasciate prima le donne civili, quindi le soldatesse. Domenica scorsa sono state rilasciate tre civili: Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher. L’intesa prevede che per ogni donna civile rilasciata da Hamas, Israele scarcera 30 detenuti palestinesi, mentre per ogni soldatessa 50 detenuti.

A Melbourne mancano insegnanti italiano, presto reclutamento in Italia

A Melbourne mancano insegnanti italiano, presto reclutamento in ItaliaMilano, 24 gen. (askanews) – Sono migliaia i giovani italiani che ogni anno vanno in Australia con il visto Working Holidays, il sistema che permette di fare una vacanza e mantenersi con lavori temporanei con l’obiettivo di vivere un’esperienza formativa. Finita l’esperienza, la maggior parte di loro, anche chi riesce a rinnovare il visto per altri dodici mesi grazie all’estensione che si ottiene lavorando per 88 giorni in zone remote, è costretto a rientrare in Italia per le rigide norme australiane sull’immigrazione. Anche se c’è chi vorrebbe rimanere, attratto dall’alta qualità della vita delle città australiane, a partire da Melbourne che è da anni nelle prime posizioni, e dal potere locale d’acquisto migliore di quello delle città italiane. La possibilità di trovare un impiego, per alcune categorie di lavoratori specializzati, in effetti c’è. Soprattutto della sanità, dell’ingegneria, della programmazione e della tecnologia.


In particolare, a Melbourne, nello stato del Victoria, mancano insegnanti di italiano e assistenti domiciliari per la terza età. Lo segnala il Comitato Assistenza Italiani, Co.As.IT, storica organizzazione di Melbourne che fornisce supporto e assistenza agli emigranti italiani e ai loro discendenti. “L’italiano, dopo il cinese, è la lingua più insegnata nelle scuole pubbliche dello Stato Victoria e a Melbourne – spiega Marco Fedi, amministratore delegato del CO.AS.IT. di Melbourne – Il problema oggi è che mancano gli insegnanti di italiano e il rischio è che le scuole sostituiscano nei prossimi anni i corsi di italiano con altre lingue o con altre materie”.


La carenza di queste figure è strutturale. E’ questo il motivo per cui il Co.As.It farà partire nei prossimi mesi un programma per reclutare insegnanti di italiano dall’Italia “e farli venire qui a Melbourne per insegnare nelle scuole pubbliche e rendere l’italiano la lingua più importante dello Stato del Victoria”, afferma Fedi. Per sopperire alla mancanza di personale qualificato il Co.As.It ha in programma di aprire una sede di rappresentanza in Italia per iniziare un’operazione di reclutamento “diretto e mirato” di personale qualificato nei settori dell’assistenza agli anziani e insegnanti. L’obiettivo, spiega Fedi, è costruire un ponte tra Italia e Australia per reclutare personale qualificato che possa poi venire in Australia, lavorare con visto di lungo periodo e infine mirare alla residenza permanente. “Offriremo un contratto di lavoro a persone che sapranno prima di partire dove lavoreranno, come e a quali condizioni – spiega Fedi -. Ovviamente dovranno impegnarsi a fornire alcune garanzie. Potranno trasferirsi con la famiglia: copriremo alcuni costi, altri li dovremo negoziare. L’idea è quella di avere un programma ben definito, con persone che si impegnano a partire e che sapranno esattamente come funzionerà”.


Il Co.As.It attualmente gestisce due programmi, entrambi finanziati dal ministero degli Affari Esteri. “Da parte della Farnesina è un sostegno molto importante per la nostra attività: uno riguarda i cosiddetti assistenti linguistici – spiega Fedi – che vengono assegnati alle scuole con lo scopo di aiutare gli insegnanti di italiano a rendere più attuale l’uso della lingua italiana, con uso di nuove metodologie didattiche e l’assistenza diretta nella preparazione del materiale per lo studio. Anche all’estero – sottolinea Fedi – stanno seguendo la stessa strada e la figura dell’assistente linguistico si sta diffondendo”. L’organizzazione – riconosciuta dallo Stato Victoria – organizza anche i corsi per il doposcuola, oltre che i corsi per adulti il saboto e per la scuola dell’obbligo e mette a disposizione di studenti e insegnanti materiale di studio della lingua e della cultura italiana e sta realizzando – grazie a un recente acquisto di libri presso la Feltrinelli – una grande biblioteca presso il proprio Centro risorse, già dotato di materiali e e attrezzature. Tra le varie attività, gestisce anche il Museo italiano, dove viene raccontata la storia dell’immigrazione italiana in Australia.


(di Marco D’Auria)

Agricoltura, Crea: campagna mais 2024 conferma sofferenza comparto

Agricoltura, Crea: campagna mais 2024 conferma sofferenza compartoMilano, 24 gen. (askanews) – “Siamo profondamente convinti come ricercatori che per ogni sfida sia necessario trovare nella ricerca e nell’innovazione le risposte per superarla. È con questo spirito che affrontiamo la Giornata del Mais 2025, e siamo sicuri che i maiscoltori sapranno raccogliere la sfida del cambiamento climatico, mettendo a frutto ogni soluzione che proviene dal mondo della ricerca pubblica e privata”. Così in una nota il direttore del Crea-Centro di Ricerca di Cerealicoltura e Colture Industriali, Nicola Pecchioni.


Dall’edizione 2023 un comitato scientifico, composto da ricercatori e docenti esperti del settore, cura la scelta delle tematiche e l’organizzazione scientifica della Giornata del Mais. L’incontro di Bergamo, in programma oggi presso la sede del Crea, che vede protagonisti i ricercatori e i principali attori della filiera maidicola, quest’anno analizza l’impatto di ricerca e innovazione per l’adattamento del mais ai nuovi scenari climatici, con particolare enfasi sui nuovi ibridi a bassa taglia, sul loro uso nell’alimentazione animale e sulla gestione del rischio climatico. Con rese in calo, pari in media a meno di 10 t/ha, la campagna maidicola 2024 ha confermato ancora una volta lo stato di sofferenza del comparto. In lieve calo rispetto al 2023 le superfici hanno fatto segnare il nuovo minimo storico degli ultimi 160 anni con circa 495mila ettari. La produzione raccolta è ridiscesa da 5,3 a 4,9 milioni di tonnellate, rimanendo quindi largamente insufficiente e inferiore al 45% del fabbisogno nazionale. Il costo complessivo del prodotto importato nel 2023/24 è sceso a 1,5 milioni di euro, -26%, favorito dal calo dei prezzi, -29%, a fronte di un aumento delle quantità importate, arrivate a un nuovo record storico prossimo a 7 milioni di tonnellate, +4%.


Secondo l’indagine preliminare Istat sulle intenzioni di semina, le prospettive per il 2025 sono improntate verso una relativa stabilità delle superfici a livello nazionale, con una discreta ripresa nel Nord Est, +9%, dopo anni di calo, cui si contrappone una considerevole riduzione nel Nord Ovest, -13%, dove si attende una forte crescita delle foraggere temporanee, +10%, da attribuire probabilmente ai primi effetti della Pac. Oggi più che mai diventa imperativo familiarizzare con i concetti di rischio di frequenza e di sistema. Per gli agricoltori è importante valutare la sostenibilità del mercato assicurativo nell’ambito della gestione dei rischi atmosferici e la possibile complementarità tra misure assicurative e altre misure di gestione del rischio.


Sono innovativi ibridi a statura ridotta di circa il 30% e con internodi raccorciati. Manifestano una maggiore stabilità, che può ridurre i rischi connessi agli eventi metereologici estremi, e la capacità di essere coltivali a più elevate densità rispetto agli ibridi convenzionali, favorendo un più efficiente utilizzo della radiazione. I vantaggi produttivi e di efficienza agronomica di questa innovazione genetica, misurati dalle prime sperimentazioni condotte in Italia, dimostrano l’importanza di adeguare correttamente il sistema colturale, con particolare riferimento all’ottimizzazione dei protocolli di fertilizzazione azotata e di gestione delle densità di semina, in funzione delle specificità dei singoli areali. Questa nuova soluzione, che prende il nome di PRECEON – Smart Corn System, è un sistema composto dall’innovativo ibrido, con densità di semina ottimizzata, caratterizzato da un supporto digitale per la gestione della coltura. Diversi ibridi “Smart” raccolti a differenti maturazioni sono stati valutati per una prova nutrizionale su bovine in lattazione ad alta produzione, che ha visto il confronto tra silomais convenzionale e “sistema” PRECEON. L’insilato di trinciato di mais, noto a tutti come silomais, rappresenta, infatti, uno dei principali alimenti per le vacche da latte in Italia e nel mondo. I motivi di tale diffusione e della sua elevata inclusione all’interno delle diete da latte sono dovuti al fatto di poter disporre di un alimento autoprodotto in azienda di alto valore energetico e capace di ottime rese produttive. L’impatto degli ibridi a taglia ridotta sui sistemi di allevamento bovino è quindi di cruciale importanza. Le Reti Nazionali di confronto varietale, coordinate dal Crea sugli ibridi di mais da granella e trinciato integrale nell’anno 2024, hanno evidenziato una resa media sulle 13,2 t/ha, l’8,5% in meno rispetto allo scorso anno. La stagione maidicola 2024 d’altra parte è stata alquanto problematica per l’alternarsi di condizioni meteorologiche di segno opposto, con piogge intense nel periodo della semina, seguite da condizioni di siccità e temperature elevate durante luglio e agosto, e con un abbassamento generalizzato delle temperature, accompagnato ancora da intense e diffuse precipitazioni, all’inizio di settembre, determinando significativi ritardi nelle operazioni di raccolta. Tra gli ibridi da granella più produttivi in classe 500, i più performanti sono risultati i nuovi DM5312 e KWS ALCANTO, insieme ai sempre ben performanti P1096, PORTBOU e MAS 59.K. Tra i 600 incontriamo i nuovi DKC6812 e KWS KALEIDO, e tra i precocissimi il nuovo LID 3306C. Infine, nelle prove di trinciato, gli ibridi 600 più performanti sono stati i già affermati LG31.621, KWS POSEIDO e ROMULO.

Lavrov: l’Italia non può partecipare ai negoziati di pace in Ucraina

Lavrov: l’Italia non può partecipare ai negoziati di pace in UcrainaRoma, 24 gen. (askanews) – “La Russia non considera l’Italia come un possibile partecipante ai colloqui di pace in Ucraina”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, secondo quanto pubblicato sul sito del suo dicastero.


“Purtroppo, le relazioni russo-italiane stanno vivendo la crisi più profonda dalla Seconda Guerra Mondiale, e la responsabilità ufficiale è certamente di Roma ufficiale”, si legge nel comunicato. Lavrov sostiene che Roma “deve correggere le conseguenze delle sue brutte azioni”. Il ministro ha sottolineato che, data “la posizione anti-russa dell’Italia”, Mosca non può considerare questo Paese come un possibile partecipante al processo di pace.


Rispondendo a una domanda pervenuta al ministero, Lavrov dichiara che “in effetti, in Russia c’è una genuina simpatia per il popolo italiano, un amore per la ricca cultura italiana, per l’arte e per le conquiste creative. La maggior parte degli italiani è sensibile e cordiale. Abbiamo molto in comune, ad esempio l’aspirazione alla bellezza e alla giustizia, il rispetto dei legami familiari, l’interesse reciproco. Allo stesso tempo, è difficile operare con categorie astratte come la simpatia e l’antipatia quando si tratta di relazioni interstatali. Nel definire la nostra politica in direzione dell’Italia, siamo guidati da interessi nazionali fondamentali e dal principio di reciprocità”.

Agricoltura, Beduschi(R.Lombardia): fiducia su risarcimenti calamità

Agricoltura, Beduschi(R.Lombardia): fiducia su risarcimenti calamitàMilano, 24 gen. (askanews) – L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha partecipato oggi alla manifestazione organizzata da Coldiretti a Mantova, esprimendo piena vicinanza agli agricoltori e agli allevatori che si trovano ad affrontare criticità legate ai risarcimenti per i danni da calamità. “Come sempre – dichiara Beduschi – siamo a fianco degli agricoltori in un momento complesso”.


Sul palco, l’assessore ha ricordato di aver avuto continue interlocuzioni con il ministro Lollobrigida e i vertici di Agea, affinché si sblocchi la restituzione dei fondi anticipati dai consorzi di difesa. “Sono convinto – prosegue Beduschi – che l’istruttoria stia procedendo nella giusta direzione e ho quindi fiducia che si possa arrivare molto presto a una soluzione concreta, anche grazie al lavoro svolto dal Ministro, che ringrazio per un interessamento che auspico decisivo”. Nel suo intervento, l’assessore ha inoltre ribadito l’importanza del ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e della natura, facendo riferimento al Green Deal europeo: “Il vero Green Deal lo facciamo noi, ogni giorno, con l’innovazione e la scienza, conciliando sostenibilità e produttività. Gli agricoltori sono i primi a prendersi cura dell’ambiente. Al contrario, chi ha sostenuto approcci ideologici e distanti dalla realtà, come dimostrano recenti scandali, ha tradito il vero obiettivo della sostenibilità”.

Giubileo, attiva sala situazione per evento mondo comunicazione

Giubileo, attiva sala situazione per evento mondo comunicazioneMilano, 24 gen. (askanews) – Anche per il Giubileo della comunicazione, primo grande evento dopo l’apertura delle Porte Sante, la Sala Situazione Giubileo resterà attiva per monitorare e coordinare le tre giornate del 24, 25 e 26 gennaio. Questa mattina, la Sala Situazione Giubileo si è infatti riunita per un incontro preparatorio in vista del primo dei 36 grandi eventi dell’Anno giubilare, dedicato al Mondo della Comunicazione.


L’incontro, guidato da Agostino Miozzo – Responsabile del Progetto Accoglienza per l’Anno Santo – , si è svolto alla presenza di dirigenti e funzionari della Prefettura e della Questura di Roma, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dei Vigili del fuoco, della Polizia locale e della Protezione civile di Roma Capitale, di Ares 118, di Roma Servizi per la mobilità e di Atac , al fine di garantire il coordinamento delle attività di controllo dell’evento dedicato alla Comunicazione. Già nella giornata odierna, presso la stazione ferroviaria di Roma Ostiense, è stato attivato un desk informativo curato da un’organizzazione di volontariato di Protezione civile , mentre presso piazza San Giovanni in Laterano, lato Battistero, saranno attivi un posto di accoglienza per il supporto a soggetti fragili o con disabilità, e un punto di accoglienza e informazione per i pellegrini. Il tutto nel contesto di un organico servizio di assistenza ai pellegrini coordinato dalla Sala operativa della Protezione civile capitolina.

Tennis, Sinner: “Ero un po’ teso, poi tutto per il meglio”

Tennis, Sinner: “Ero un po’ teso, poi tutto per il meglio”Roma, 24 gen. (askanews) – “E’ stato un match molto complicato e vincere il primo set è stato cruciale”. Così Jannik sinner nella conferenza stampa post match con Shelton che gli ha permesso di conquistare la seconda finale consecutiva a Melbourne. “Ho cercato di rimanere concentrato e calmo nei momenti più delicati – ha proseguito – specialmente nel game in cui ha servito per il set e nel tie break. Lì ho giocato bene, sono stato solido e questo mi ha dato la fiducia per gli altri due set”. La palla oggi non emetteva il solito suono, e Shelton ha mostrato evidenti passi in avanti in ogni settore del campo. Inoltre, a metà terzo set sono arrivati anche i crampi: “C’era tanta tensione – spiega – , e ho avvertito un po’ di crampi. Non era umido né troppo caldo, era solo tensione e non sono preoccupato per la sfida di domenica”.


Mai dar nulla per scontato, una delle sue parole d’ordine. Per questo parla della finale con cura e rispetto: “Sono felice e orgoglioso di avere un’altra occasione per provare a portare a casa un trofeo di tale prestigio – dice – . La domenica nei tornei è sempre un giorno speciale e non importa quale sia il livello del torneo, quando arrivi alla domenica finale è sempre una bella sensazione. A inizio torneo non sai mai cosa accadrà, e quando arrivi a giocare l’ultimo giorno è sempre piacevole. Spero di riuscire a giocare il mio miglior tennis e spero di riuscire a godermi il momento. Aver già giocato delle finali Slam aiuta, ma questo vale anche per lui”. Lui è Alexander Zverev, alla prima finale della carriera a Melbourne: “Ci saranno pressione e molte aspettative – spiega Jannik – , sarà una giornata speciale, ma alla fine è solo un match di tennis. Spero di fare le cose per bene, altrimenti la finale sarà comunque un buon risultato. Con Sasha sarà una sfida mentale, ci conosciamo bene e sarà difficile per entrambi. Sarà un match anche molto fisico e lui ha dimostrato di poter giocare un ottimo tennis. Non saprei dire chi sarà il favorito, in campo può accadere qualsiasi cosa. Dobbiamo solo aspettare domenica…”.