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Tag: Sanremo 2023

L’orso M90 è stato abbattuto in Trentino, l’Oipa: eseguita la sentenza di condanna di Fugatti

L’orso M90 è stato abbattuto in Trentino, l’Oipa: eseguita la sentenza di condanna di FugattiMilano, 6 feb. (askanews) – “L’orso M90 è stato ucciso. È stata eseguita oggi pomeriggio la sentenza di condanna a morte decretata dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti”. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali che si era fino all’ultimo appellata per tutela della vita e della libertà del giovane plantigrado.


“Una politica miope e nemica degli animali quella della Pat, che non tutela la biodiversità – commenta l’Oipa -. Abbiamo sperato fino all’ultimo in un ripensamento, in considerazione della speciale protezione di cui gode la specie anche a livello europeo e nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione che tutela la biodiversità, ma il presidente Fugatti è stato sordo anche alle istanze dell’opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico degli animali”. L’Oipa presenterà nelle prossime ore una richiesta di accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda, anche perché nella scarna nota della Provincia non viene spiegato come abbiano eseguito la sentenza, se con armi da fuoco o con l’intervento di un veterinario. “M90 – evidenzia l’associazione animalista – era un giovane orso colpevole di essere stato avvistato qualche volta nei pressi di zone abitate e, come si legge sito della Provincia dedicato al monitoraggio dei grandi carnivori M90, è indicato come responsabile solamente di un danneggiamento a una recinzione agricola e a un cassonetto dell’organico in Val di Sol. Il povero M90 fu investito il 14 ottobre sulla strada statale 42 all’altezza di Mezzana e, secondo quanto affermato dalla Pat, avrebbe inseguito nei giorni scorsi per 800 metri una coppia di escursionisti lungo la strada forestale sopra l’abitato di Ortisè”, conclude l’Oipa.

Salute mentale, Lorenzin (PD): necessari interventi urgenti e integrati

Salute mentale, Lorenzin (PD): necessari interventi urgenti e integratiRoma, 6 feb. (askanews) – “Assistiamo a un preoccupante incremento dei disturbi mentali, con particolare attenzione all’aumento del 30% nelle categorie più vulnerabili e nei giovani. È necessario monitorare lo stato della salute mentale in Italia e promuovere interventi legislativi, sanitari e sociali per affrontare questa emergenza, valorizzando le migliori pratiche come il Manifesto del Comune di Milano “Salute mentale bene in Comune” realizzato in collaborazione con l’Anci”: così la senatrice Beatrice Lorenzin, Presidente dell’Osservatorio per la Salute Mentale presso la 5a Commissione permanente (Bilancio) a margine della conferenza stampa dedicata alla salute mentale, tenutasi oggi in sala Nassiriya del Senato della Repubblica su sua iniziativa. L’evento ha riunito una vasta gamma di esperti e rappresentanti istituzionali, per discutere delle sfide e delle azioni necessarie per promuovere e tutelare la salute mentale nella società.


Durante l’evento, sono emerse tre principali questioni: l’urgente necessità di investire nella neuropsichiatria infantile per affrontare precocemente i disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti; la carenza di personale qualificato nel settore della salute mentale, che compromette la qualità dei servizi erogati, e l’allarmante aumento dell’aggressività giovanile e dei suicidi, evidenziando la necessità di interventi preventivi mirati. La conferenza ha evidenziato la necessità di un approccio integrato e multidisciplinare per affrontare le sfide attuali nella salute mentale, con un forte impegno a livello istituzionale. In questa direzione pare indispensabile l’adozione e la diffusione delle linee guida sulla prevenzione in materia di salute mentale in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Pare altresì determinante intervenire a diversi livelli a partire dalle scuole incrementando la conoscenza dei disturbi mentali soprattutto attraverso l’abbattimento dello stigma, conclude la Senatrice Beatrice Lorenzin.

Vino, Consorzio Maremma Toscana: +1,54% imbottigliamenti nel 2023

Vino, Consorzio Maremma Toscana: +1,54% imbottigliamenti nel 2023Milano, 6 feb. (askanews) – Nel 2023 l’imbottigliamento della Doc Maremma Toscana segna un +1,54% rispetto allo scorso anno, con il Vermentino che registra la performance migliore arrivando al 32% del totale della produzione. Tra versione “base” e la tipologia Superiore, di recente introduzione, il Vermentino tocca la cifra record di 16.573 ettolitri per oltre 2,2 milioni di bottiglie. Lo ha comunicato il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, sottolineando che “questo risultato è ancora più significativo considerando che l’anno precedente aveva chiuso con 14.119 ettolitri”.


“Il Vermentino – ha spiegato il direttore del Consorzio, Luca Pollini – si conferma non solo come la tipologia più imbottigliata della Maremma Toscana ma registra anche il dato più alto di sempre, superando i 15.025 ettolitri del 2022”. Al secondo posto in termini di quantità troviamo la tipologia Rosso che, considerando anche il Rosso Riserva, arriva a 14.889 ettolitri. Un’ulteriore nota positiva è rappresentata dall’aumento del Ciliegiolo, seppur con quantità decisamente inferiori (3.163 ettolitri) rispetto alle tipologie citate prima, che consente a questo vino di posizionarsi al quarto posto tra le tipologie della Doc.


“Il nostro piccolo incremento testimonia la costante crescita e l’impegno degli operatori del settore nella valorizzazione dei vini maremmani” ha affermato il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, evidenziando che “in uno scenario nazionale che vede il settore in flessione, con la stessa Toscana che cala circa del 7%, possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti seppur con qualche preoccupazione” Nella provincia di Grosseto dove si sviluppa la Doc, su 450mila ettari di superficie totale, oltre 200mila sono occupati da boschi (per quasi l’80% da boschi di latifoglie), 55mila da seminativi, leguminose e altre colture agricole, 16.500 da oliveti e solo il 2% (circa novemila ettari) da vigneto. Altro dato importante, che pone la Maremma come territorio tra i più “green” della Toscana, è la percentuale di terreni condotti con metodo biologico o in conversione al Bio rispetto al totale di superficie agricola utilizzata (Sau), ben il 44% contro una media toscana che non arriva al 40%, con 2.829 aziende Bio su 9.845 presenti in tutta la Regione.


Oggi il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana conta 467 aziende associate, di cui 350 viticoltori, un imbottigliatore e 116 aziende che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini, per un totale di circa sette milioni di bottiglie prodotte all’anno. La Doc Maremma Toscana è la sesta tra le Denominazioni toscane per imbottigliamento.

Popolare Sondrio: utile 2023 record a 461 milioni, raddoppia cedola

Popolare Sondrio: utile 2023 record a 461 milioni, raddoppia cedolaMilano, 6 feb. (askanews) – Banca Popolare di Sondrio chiude l’esercizio 2023 con un utile netto di 461,2 milioni, in aumento dell’83,5% rispetto all’anno precedente, miglior risultato di sempre per il gruppo. L’istituto raddoppia il dividendo unitario a 0,56 euro, con il payout rivisto in rialzo al 55% rispetto al 50% del piano.


A fine 2023, il Roe del gruppo è al 13,8%, con una crescita record del margine di interesse a 937 milioni (+37,6%). Sul fronte patrimoniale, il Cet1 ratio è al 15,4%1, il Total capital ratio al 17,7%. “Abbiamo archiviato il 2023 con ottimi risultati. L’attività del quarto trimestre ha rafforzato il trend positivo dei mesi precedenti, permettendoci di conseguire complessivamente 461,2 milioni di utile netto, il più alto mai registrato in oltre 150 anni di storia, quindi di proporre un raddoppio del dividendo per azione”, ha sottolineato Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale della banca. “Il rilevante incremento dell’attività bancaria caratteristica, garanzia di solidità dei risultati, è sostenuto da una rete commerciale in crescita, sempre prossima alla clientela, e da strutture centrali su cui continuiamo a investire per lo sviluppo delle competenze e delle dotazioni tecnologiche, a supporto dell’innovazione. Proseguiremo nel nostro percorso di sviluppo, convinti – ha concluso – di poter generare ancor più valore tramite la crescita del business commissionale, l’espansione nel nord-est del Paese, il sostegno alle imprese italiane, in specie quelle che operando nei mercati internazionali sono in grado di trarre vantaggio pure dai nuovi contesti, compresi gli equilibri geopolitici”.

Tv, Super! promuove campagna contro il bullismo con Iris Di Domenico

Tv, Super! promuove campagna contro il bullismo con Iris Di DomenicoRoma, 6 feb. (askanews) – Per contrastare il bullismo dobbiamo insegnare ai ragazzi a combattere le loro paure. Questo è l’impegno di Super!, il brand di intrattenimento di Paramount Italia dedicato a bambini e ragazzi, di Mattel, l’azienda leader mondiale nel settore dei giocattoli, e dell’associazione Fare X Bene, attiva sul territorio nazionale da oltre 13 anni. Alla vigilia della giornata nazionale contro il bullismo, il 7 febbraio, l’obiettivo è di informare e sensibilizzare sulle tematiche della violenza tra pari, bullismo, cyberbullismo e violenza di genere, gli studenti e le studentesse delle scuole di ogni ordine e grado e gli adulti di riferimento.


Il bullismo e il cyberbullismo sono sempre più diffusi tra i banchi di scuola e dentro gli smartphone di bambini e adolescenti. È un fenomeno di enorme rilevanza clinica e di forte impatto sociale, personale, familiare e scolastico, che coinvolge un numero sempre maggiore di bambini e adolescenti. Il brand Super! (in onda sul canale 47 del dtt e tivusat e 625 di Sky) da sempre si è presentato al target come un luogo sicuro dove potersi informare, lavorando quindi per far conoscere e contrastare il fenomeno. Ed insieme alle bambole Monster High, property di Mattel, – che promuovono un mondo inclusivo ed esprimono l’importanza dell’accettazione di se stessi – rafforzano il concetto di abbracciare le diversità. Il progetto di Fare X Bene è composto da percorsi realizzati da psicologi ed esperti in comunicazione e digital, con competenze specifiche, e dai membri del Comitato Scientifico di Fare X Bene. Presso la scuola primaria Carla Fracci di Milano si è tenuto un incontro con Iris Di Domenico, talent della Stardust House, e alcuni alunni e alunne delle classi terze, quarta e quinta elementare che hanno partecipato al percorso Be Yourself. Tutti i partecipanti erano disposti in cerchio (circle time) per abbattere barriere e Giusy Laganà, Docente, Direttrice Generale di Fare X Bene e referente dell’Associazione sul tavolo di lavoro dell’Advisory Board di Generazioni Connesse del Miur, ha aiutato il dialogo tra gli stessi.


Durante l’incontro sono stati registrati 5 video clip, in onda uno al giorno durante la settimana dal 5 al 10 febbraio su Super!, canale 47 del dtt e tivusat e 625 di Sky, e sulla pagina ufficiale @officialsupertv per portare il messaggio ad un pubblico più vasto possibile, in modo che l’azione d’amore arrivi ovunque.

G7, audizione Emiliano alla Camera: ok a Commissario Straordinario

G7, audizione Emiliano alla Camera: ok a Commissario StraordinarioRoma, 6 feb. (askanews) – Questa mattina, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha preso parte all’audizione informale dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame del disposizioni urgenti per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7.


Sottolineando la sostanziale condivisione della linea adottata dal governo per affrontare i preparativi del forum intergovernativo in programma a Borgo Egnazia (Fasano) dal 13 al 15 giugno 2024, il presidente Emiliano ha espresso parere favorevole alla nomina di un Commissario Straordinario, all’applicazione della procedura negoziata per consentire il rapido avvio dei lavori e all’autorizzazione della spesa di circa 18mln euro, di cui 10,5mln euro per interventi sulla rete stradale statale e 7,5mln euro per altri interventi infrastrutturali. Il dl prevede infatti importanti investimenti sulla rete stradale Anas, provinciale e comunale di cui beneficerebbero tutti i cittadini. Come anticipato con lettera inviata il 12 gennaio 2024, il presidente Emiliano ha richiesto al presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di voler rendere disponibile l’ulteriore copertura finanziaria di 10 milioni di euro per la realizzazione di interventi di adeguamento dei livelli di sicurezza negli aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie.


Tali interventi rimarrebbero nell’ambito della dotazione infrastrutturale degli aeroporti, in coerenza con il principio della salvaguardia degli investimenti pubblici e della valorizzazione del patrimonio dello Stato, demanio aeronautico, ai sensi dell’art. 703 del Codice della Navigazione. La Regione Puglia, attraverso la società controllata Aeroporti di Puglia s.p.A., assicura un ulteriore significativo cofinanziamento pari a euro 1,54mln, ed è a disposizione del Commissario straordinario per la più efficace e tempestiva attuazione di questi interventi.

Vino, GCF Group chiude il 2023 in Italia con 7,8 mln euro (+17,8%)

Vino, GCF Group chiude il 2023 in Italia con 7,8 mln euro (+17,8%)Milano, 6 feb. (askanews) – Il Gruppo Les Grands Chais de France (GCF Group), il primo esportatore di vino francese nel mondo, sfiora gli 8 milioni di euro nel mercato italiano sotto la regia della country manager Romina Romano. Nel 2023 infatti il giro d’affari nel nostro Paese ha superato i 7,8 milioni di euro, segnando un +17,8% rispetto al 2022. Crescono anche i volumi: oltre 1,3 milioni di bottiglie vendute con un +7,8% rispetto all’anno precedente.


“La tendenza verso una crescente attenzione alla sostenibilità ha sicuramente aiutato la crescita delle vendite dei vini delle nostre proprietà nel mercato italiano” ha spiegato Romano, sottolineando che “la famiglia Helfrich è molto attenta all’approccio green e tutte le nostre Cantine sono certificate HVE e in gran parte sono biologiche”. “Le nostre 71 proprietà nelle aree più vocate della Francia e le recenti acquisizioni di Cile e Sudafrica ci consentono di proporre ai nostri clienti una gamma sempre più completa con la facilità commerciale e amministrativa di avere un unico fornitore e quindi un unico interlocutore” ha proseguito, ricordando che “oggi siamo forse il gruppo più forte sul mercato mondiale, presente in ben 178 Paesi”. A trainare verso l’alto i consumi è anche il crescente interesse per i Crémant ma anche per aree meno conosciute come la Loira. “Tutti i Crémant di qualsiasi regione francese, dall’Alsazia alla Borgogna, sono in forte crescita” ha spiegato Romano, sottolineando che “l’Italia si conferma uno dei Paesi che ama di più la bollicina Metodo Classico e questo è per me una grande fortuna essendo Les Grands Chais de France il primo produttore di metodo classico francese al di fuori della Champagne”.


E se Borgogna e Bordeaux continuano a far sognare i wine lover italiani, è in ascesa, seppur con un trend stagionale, anche la Provenza. “La Provenza con i suoi rosé eleganti e leggeri – ha concluso Romano – comincia a prendere piede in Italia, i vini rosé riscuotono successo per il basso indice alcolico e la loro beva facile e fresca soprattutto durante i periodi caldi, dalla primavera all’estate”. La storia di Les Grands Chais de France inizia nel 1979 in Alsazia grazie a Joseph Helfrich. Oggi conta 75 proprietà (71 nei territori più vocati della Francia e gli altri in Spagna, Cile e Sud Africa) ed è il primo esportatore di vino francese nel mondo, con più di 170 Paesi raggiunti. Un gruppo internazionale che fattura complessivamente oltre un miliardo di euro l’anno con circa 550 milioni di bottiglie vendute, che mantiene però salda la sua dimensione famigliare, con Joseph Helfrich affiancato dai figli Fredric e Anne-Laure. Con una presenza consolidata in Asia, America e Nord Europa, il gruppo francese mira ad espandere la sua presenza sul territorio italiano, con un occhio di riguardo per il canale horeca.

”Discipline Stem nella Difesa”, la conferenza a Milano

”Discipline Stem nella Difesa”, la conferenza a MilanoMilano, 6 feb. (askanews) – Dalle nuove sfide tecnologiche, alla cybersecurity, alle energie rinnovabili, agli effetti dello Space Weather sulla vita di tutti noi sulla Terra; sono i progetti presentati alla conferenza sulle “discipline Stem (Science, Technology, Engineering e Mathematics) nella Difesa”, promossa dal Ministero della Difesa e organizzata alla Scuola Militare “Teulié” di Milano, in occasione della settimana nazionale delle discipline Stem.


Protagonisti 4 gruppi di studio, composti da allieve e allievi di ciascuna delle quattro Scuole Militari italiane: la Nunziatella di Napoli e, appunto, la Teulié di Milano dell’Esercito, il Collegio “Morosini” di Venezia della Marina e la Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze dell’Aeronautica Militare. Alla conferenza, aperta da un messaggio di saluto del ministro della Difesa, Guido Crosetto e da un video della ministra per le pari opportunità, Eugenia Roccella, erano presenti, tra gli altri, le parlamentari Marta Schifone, prima firmataria della Legge sull’Istituzione della settimana nazionale delle discipline Stem, Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito e Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa.


“Per noi – ha detto la senatrice Rauti – l’investimento sulle materie Stem è fondamentale. Non solo perché riguarda i nostri licei militari (ben quattro in Italia) ma, soprattutto, perché puntiamo a ridurre due gap: quello di genere ovvero poche donne laureate Stem ma anche un gap di formazione rispetto ad altri Paesi europei e, soprattutto, soprattutto per la sicurezza nazionale per la difesa del futuro queste materie diventano cruciali. Le sfide sono sempre più ibride, le minacce sempre più complesse e, quindi, è evidente che la difesa per la sicurezza nazionale e internazionale deve investire su queste materie per attrezzarsi a fronteggiare minacce sempre più complesse”. A fare da padroni di casa, gli allievi della “Teulié” autori di un interessante studio sulle cosiddette “Terre rare”.


“Sicuramente la Difesa si sta concentrando, negli ultimi anni, in questo ambito, in questi argomenti – hanno spiegato – il nostro progetto, in particolare, si è occupato del recupero di terre rare a partire da rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che è un argomento molto spinoso che ha riguardato anche l’Europa negli ultimi anni”. Particolarmente coinvolgente e motivante, per i giovani in sala, militari ma anche civili, l’intervento della professoressa Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in Ingegneria Aerospaziale, docente al Politecnico di Milano e protagonista di diverse missioni spaziali, tra cui la missione Rosetta dell’Esa sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.


“Le materie Stem sono fondamentali per il nostro futuro – ha spiegato – perché rappresentano lo strumento per avere in mano il futuro. Le materie vanno benissimo, in particolare, per le donne perché noi abbiamo quelle capacità interdisciplinari, le cosiddette soft skill che consentono di mettere insieme competenze che vengono da ambiti diversi ma per un unico scopo che è il bene dell’umanità”.

Re Carlo in terapia antitumore, ecco come deve riorganizzarsi la monarchia britannica

Re Carlo in terapia antitumore, ecco come deve riorganizzarsi la monarchia britannicaRoma, 6 feb. (askanews) – I problemi di salute di Re Carlo III, a cui è stata diagnosticata “una forma di cancro”, costringono la monarchia britannica a riorganizzarsi. Il sovrano, che si è già operato alla fine del mese scorso “per un ingrossamento della prostata” e da allora è a riposo, sarà assente più a lungo del previsto. Carlo III ha iniziato ieri “un programma di terapie regolari, durante il quale i medici gli hanno consigliato di rinviare le sue attività pubbliche”, ha riferito Buckingham Palace. Una volta passato lo shock, convengono analisti ed esperti di corone, la monarchia dovrà garantire il corretto adempimento dei suoi obblighi.


Il re, 75 anni, dopo la morte della madre – quasi un anno e mezzo fa – è stato molto attivo, soprattutto sul fronte diplomatico. Ha ricevuto diversi capi di stato, è stato in visita in Germania, Francia e Kenya e ha tenuto un discorso alla conferenza sul clima COP28 a Dubai. Buckingham Palace ha precisato che continuerà “a occuparsi degli affari di stato e dei compiti amministrativi come al solito”. Anche se non può intervenire nel dibattito politico, il re deve poter promulgare leggi, nominare capi di governo, aprire sessioni parlamentari. Re Carlo continuerà ogni mattina a ricevere la famosa “scatola rossa” con i documenti ufficiali, e a incontrare i suoi consiglieri. Inoltre incontrerà settimanalmente il primo ministro Rishi Sunak, che ha confermato di essere “naturalmente in contatto regolare” con il re e “continuerò a comunicare con lui come al solito” Se il biografo della famiglia reale Robert Hardman ha assicurato alla BBC che “il funzionamento quotidiano della monarchia non cambierà” e che non esistono “preoccupazioni costituzionali”, è chiaro che un Re in terapia anti-tumore dovrà essere aiutato.


Carlo può contare sull’assistenza della moglie, la regina consorte Camilla. “In Camilla We Trust”, titola il tabloid The Mirror, secondo cui è lei che “ora dirige la ‘Ditta’”, come viene indicata informalmente la famiglia reale. Anche l’erede al trono, il principe William, 41 anni, dovrà mobilitarsi dopo avere assistito la moglie Kate, operata all’addome a metà gennaio. Il suo ritorno è previsto mercoledì con una cerimonia di decorazione a Windsor e poi con un gala di beneficenza a Londra. In caso di incapacità del re, è il principe che dovrebbe agire nel frattempo, spiegano gli esperti di monarchia e civiltà inglese. Non si conosce ancora la durata dell’indisponibilità del re, ma Carlo III dovrebbe essere presente all’80° anniversario dello sbarco in Normandia, a giugno. Se Carlo III non dovesse essere in grado di lavorare temporaneamente, quanti sono stati nominati consiglieri di Stato potranno esercitare il potere in sua vece, ai sensi del Regency Act del 1937. Oltre a Camilla e al principe William, nella lista figurano altri esponenti chiave della famiglia reale: tra loro dal dicembre 2022 ci sono la principessa Anna e il principe Edoardo, consiglieri di Stato di re Carlo a vita.


In caso di peggioramento dello stato di salute di Carlo III, sarà l’erede William che dovrà “assumere le funzioni ad interim, senza alcuna conseguenza giuridica sul suo status”, ha spiegato Marc Roche, biografo e scrittore reale, a Le Figaro. In caso di incapacità totale, la reggenza sarà votata dal Parlamento e “assicurata dal Principe di Galles, secondo nella lista della successione”. In caso di morte del re, la linea ereditaria prevede che il figlio maggiore William salga al trono. I figli di William e Kate, George (10), Charlotte (8), Louis (5), seguono in linea di successione. Poi il principe Harry, poi i suoi due figli, Archie e Lilibet.

Schlein: sit-in alla Rai per dire basta a ‘Tele Meloni’

Schlein: sit-in alla Rai per dire basta a ‘Tele Meloni’Roma, 6 feb. (askanews) – Il sit-in di domani del Pd davanti alla Rai serve a dire “basta a ‘Tele Meloni’” e ad una tv pubblica “ridotta a megafono della propaganda governativa”. Lo afferma la segretaria democratica Elly Schlein in un video su Instagram. “Lo faremo per difendere l’indipendenza del servizio pubblico, la libertà di stampa, il diritto di tutti a una corretta informazione. Lo facciamo perché pensiamo che la misura sia colma, basta con gli attacchi di questo governo al giornalismo d’inchiesta, alle testate considerate disallineate, a singoli giornalisti che fanno domande scomode. Basta con ‘Tele Meloni’ e con la Rai svilita ad essere portavoce del governo”.


“Abbiamo visto qualche giorno fa – ricorda – il primo tg nazionale aprire con una notizia – ancor prima del discorso del presidente Mattarella – che diceva: ‘Mille euro agli anziani, si vota l’8 e il 9 giugno’. Sembrava un manifesto elettorale di Fdi, mancava solamente il simbolo. Noi non ci stiamo, la Rai è di tutte e di tutti”. Aggiunge la segretaria Pd: “Lo sappiamo che non ogni male nasce con questo governo, ma mai si era vista una Rai ridotta a megafono della propaganda governativa”. Il Pd, conclude, è convinto che “la qualità della democrazia dipenda anche dalla qualità, dalla libertà, dall’indipendenza e dal pluralismo dell’informazione”.