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Tag: Sanremo 2023

Malattie rare, al via la campagna UNIAMO sui bus elettrici di Roma

Malattie rare, al via la campagna UNIAMO sui bus elettrici di RomaRoma, 6 feb. (askanews) – Autobus elettrici con i colori della Giornata delle Malattie Rare per le vie del centro di Roma. È l’iniziativa lanciata oggi da UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, al capolinea dei bus di Piazza San Marco. I minibus saranno in circolazione fino al 29 febbraio con l’obiettivo di fare luce sulle oltre 2 milioni di persone con malattia rara in Italia e sensibilizzare la cittadinanza sul lungo e faticoso “viaggio” che affrontano insieme alle loro famiglie, fatto di attese, partenze, fermate, scoperte e molti ostacoli. La campagna è stata realizzata con IGP Decaux.


Al taglio del nastro, avvenuto poco prima delle ore 11, hanno partecipato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Rocco Bellantone, il Presidente di Atac S.p.A. ,Giovanni Mottura, il Direttore Generale di Atac S.p.A. Alberto Zorzan, il Direttore del Centro Nazionale Malattie Rare, Marco Silano, il Colonnello Gabriele Picchioni e il Luogotenente Camillo Borzacchiello dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze. “La nostra campagna di sensibilizzazione è iniziata l’1 febbraio al Ministero della Salute e culminerà il 29 febbraio, giorno raro per i malati rari. Con l’hashtag #UNIAMOleforze – ha dichiarato la Presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, Annalisa Scopinaro – vogliamo spronare tutti gli attori a coalizzare gli sforzi per ottimizzare il sistema e raggiungere una presa in carico che sia olistica, un approccio integrato di cura che consideri il paziente nella sua unicità e globalità. Perché la persona non è la sua malattia. Oggi è una tappa importante del nostro viaggio; gli autobus che circoleranno per un mese per le vie del centro di Roma serviranno a far vedere a tutti, a partire dalle massime cariche politiche, che la comunità delle persone con malattia rara è numerosa, in attesa di vedere migliorata la propria qualità di vita, e unita”.

Neuroscienze, l’ascolto come palestra per cervello ed emozioni

Neuroscienze, l’ascolto come palestra per cervello ed emozioniMilano, 6 feb. (askanews) – Cosa succede al nostro cervello quando ci mettiamo in ascolto? Quali aree si attivano e quali abilità cognitive siamo in grado di sviluppare o migliorare grazie all’ascolto? Per rispondere a questi e ad altri interrogativi sull’impatto che le storie e le voci hanno su uno degli organi più complessi e affascinanti del corpo umano, Audible – società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment di qualità (audiolibri, podcast e serie audio) – si è avvalso della collaborazione della professoressa Gabriella Bottini, Neurologa dell’Università di Pavia, e responsabile del Centro di Neuropsicologia Cognitiva del Dipartimento di Neuroscienze all’Ospedale Niguarda di Milano.


Quando ascoltiamo, la corteccia uditiva, che si trova nella parte superiore del lobo temporale, viene attivata nell’elaborazione dei suoni. L’attività dell’ascolto non si limita però a coinvolgere solo questa regione del cervello. Le aree situate nei lobi adiacenti, in entrambi gli emisferi cerebrali, infatti, contribuiscono alla produzione e comprensione del linguaggio durante l’ascolto. L’ascolto, quindi, mette in moto una vera e propria rete integrata di attività e di regioni cerebrali che stimolano la memoria e le emozioni. Esiste dunque un intreccio invisibile che unisce le storie ascoltate e il cervello umano. Questo filo immaginario coinvolge diverse abilità cerebrali e permette alle persone di potenziare l’immaginazione, arricchire il linguaggio, non solo nei suoi aspetti squisitamente verbali, ma anche in quelli socio-emotivi e rafforzare la capacità di concentrazione anche quando si eseguono diverse attività contemporaneamente.


“Siamo immersi in una realtà complessa e multiforme che fornisce al cervello milioni di stimoli nello stesso momento. Per fortuna il cervello è un organo straordinario in grado di sistematizzare tutti gli input grazie a ciò che la neurofisiologia definisce “integrazione multisensoriale”. Spiega la Prof.ssa Gabriella Bottini. “L’ascolto non solo completa, ma arricchisce la nostra percezione del mondo. Ascoltare è un modo ulteriore di ricevere e organizzare la realtà. Le aree cerebrali dedicate all’udito svolgono un ruolo fondamentale per la costruzione di molteplici competenze che vanno ben oltre la semplice percezione uditiva come le competenze linguistiche, le capacità di multitasking e l’immaginazione”. Lasciarsi catturare dagli audiolibri e mettersi dunque all’ascolto delle centinaia di storie disponibili in Audible in giovane età non ha lo stesso impatto sul nostro cervello di quello che avrebbe se lo facessimo da bambini, da giovani adulti o in età avanzata. Ogni fase della vita trae dunque diversi stimoli e benefici dalle storie che si ascoltano a seconda del diverso grado di sviluppo e di cambiamento del cervello umano. A prescindere poi da qualunque età si decida di premere play e prestare orecchio a un audiolibro, gli studi dimostrano che l’ascolto in generale aumenta la concentrazione, allena l’attenzione e contribuisce ad arricchire il proprio vocabolario.


Gli studi neuroscientifici dimostrano che per i bambini da 0 a 6 anni ascoltare una favola raccontata dai genitori o un audiolibro letto da una voce familiare consolida lo stato affettivo positivo e stimola la curiosità verso altre attività. L’ascolto di voci amiche, cruciale sin dai primi mesi di vita, contribuisce sia allo sviluppo del linguaggio (migliorando anche la pronuncia) sia della comunicazione socio-emotiva. Grazie all’ascolto infatti, i bambini sviluppano le capacità di focalizzare l’attenzione su stimoli acustici emozionali. Il timbro della voce e il modo in cui vengono pronunciate le parole, sono alla base della comunicazione emozionale e consolidano le abilità di interazione sociale ed empatia in chi ascolta. A prescindere dall’età, in alcuni studi è dimostrato che le parole veicolate con un timbro “emozionale” provocano un incremento di attivazione del 50% delle aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione del linguaggio.

Stellantis, Elkann incontra Mattarella, Giorgetti e Panetta

Stellantis, Elkann incontra Mattarella, Giorgetti e PanettaRoma, 6 feb. (askanews) – Giro di visite istituzionali a Roma per il presidente di Stellantis, John Elkann. Secondo quando si apprende Elkann avrebbe incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.


Nell’ambito della tornata di incontri, programmata da tempo, il presidente di Stellantis ha incontrato anche il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi e l’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell. Gli incontri di Elkann arrivano in un momento di particolare tensione con il governo, dopo le dichiarazioni del Ceo Carlos Tavares sul ritardo negli incentivi per l’elettrico che hanno fatto perdere volumi a Mirafiori, dove si produce la 500e. Stellantis ha chiesto per lo stabilimento di Torino 7 settimane di cassa integrazione da metà febbraio fino a fine marzo per tutti i 2.600 dipendenti delle linee 500e e Maserati che funzioneranno su un unico turno.

Sanremo, Alessandra Amoroso: investita da una valanga d’odio

Sanremo, Alessandra Amoroso: investita da una valanga d’odioMilano, 6 feb. (askanews) – Alessandra Amoroso è per la prima volta in gara al Festival di Sanremo con il brano “Fino a qui” (Epic / Sony Music). Incontrando i giornalisti ha raccontato la sua sofferenza e in lacrime ha letto un suo scritto: “Porto a Sanremo un brano che parla di cadute, che ci si trova inevitabilmente ad affrontare. Nell’ultimo anno io sono caduta e sono qui a raccontarvi la mia caduta. Mi sono trovata a sopraffatta da situazioni che in 15 anni di carriera non mi ero mai trovata a frontaggiare. Una valanga d’odio mi ha investito, parlo di insulti gravi e minacce di morte. Quella valanga è iniziata prima del grande concerto a San Siro, dopo ho iniziato a capire quello che stava accandendo” ha detto Alessandra che poi ha letto alcuni dei pesantissimi insulti ricevuti.


“Ho ricevuto migliaia di questi commenti che mi hanno ferito profondamente, la mia reazione è stata la rabbia, mentre cercavo di capire come affrontare l’odio dai social. Una sera a cena a Lecce una persona mi ha detto: allora non sei così stronza come dicono. Ho realizzato come stava cambiando anche dentro di me l’immagine che ho di Alessandra. Sentivo la necessità di stare lontano, ma a febbraio mi sono resa conto di dover tornare in Italia e affrontare quello che avevo lasciato, lo dovevo a me a a chi non mi ha abbandonata. Ho ripreso il percorso di spicoterapia e non è stato facile. Ho trovato una prospettiva nuova su me stessa e sul mio lavoro e così mi sono riavvicinata alla musica. Il brano che mi hanno proposto Takagi e Ketra mi corrispondeva, aveva riferimenti all’odio. L’immagine dell’uomo che cade la 50 esimo del testo l’ho interpretata al mio modo, dandole un nuovo significato. Questo brano è un abito che mi sono cucita addosso, le cadute fanno parte della vita di tutti e spero che questo abito si adatto alla vita di tutti e diventi un messaggio positivo a chiunque stia vivendo un momento di difficoltà. Per questo l’ho presentato a Sanremo, ho sempre dichiarato che avrei aspettato la canzone giusta per partecipare in gara, e questa credo lo sia, per questo dico “Fino a qui, tutto bene”. Scritto dalla stessa Alessandra insieme a Takagi, Ketra, Federica Abbate e Jacopo Ettorre, “Fino a qui” è una ballad intensa che parla di cadute, difficoltà che nella vita ci si trova inevitabilmente a dover affrontare, ma anche di come ci si possa rialzare da queste “cadute”, ritrovandosi ad avere una prospettiva totalmente nuova sulle cose.


A dirigere l’orchestra per Alessandra Amoroso sarà il Maestro salentino Francesco Mancarella.

Porsche Italia, Innocenti: ricavi a 830 mln (+26%), positivi su 2024

Porsche Italia, Innocenti: ricavi a 830 mln (+26%), positivi su 2024Milano, 6 feb. (askanews) – Porsche Italia chiude il 2023 con vendite e ricavi in crescita e guarda con ottimismo al 2024, anno in cui potrebbe raggiungere il traguardo di un miliardo di euro di ricavi grazie all’arrivo di nuovi modelli fra cui l’attesa Macan elettrica.


Lo scorso anno si è chiuso con consegne pari a 7.642 unità in crescita del 5%, superando il dato di gruppo (+3%), mentre i ricavi si sono attestati a 830 milioni di euro in aumento del 26%. Numeri che fanno dell’Italia il terzo mercato in Europa, dopo UK e Germania. In crescita le vendite online +22% a 557 unità, il 78% acquistate da nuovi clienti e la domanda di personalizzazioni, che rappresentano il 20% dei ricavi generati dalle auto. Per il 2024 “le prospettive sono positive, abbiamo un portafoglio ordini importante e confidiamo nel successo dei nuovi modelli”, ha detto il Ceo di Porsche Italia Pietro Innocenti, in un incontro stampa al Porsche Experience Center in Franciacorta. Per ampliare i punti di contatto con la clientela e implementare la nuovo corporate identity Porsche Italia investirà, insieme a concessionari e partner, 130 milioni di euro al 2028. Il piano prevede già nel 2024 l’apertura di 6 nuovi Destination Porsche, 2 centri di assistenza e il nuovo format retail Porsche Now nel centro di alcune città. Confermato anche l’investimento per l’ampliamento della pista di Nardò in Puglia di proprietà del gruppo: 400 milioni in 10 anni, anche se restano da affrontare alcuni temi legati alla sostenibilità ambientale evidenziati da un servizio di Report. “Mi auguro che si possa chiarire tutto, siamo disponibili al confronto”, ha detto Innocenti.


A livello di prodotto nella seconda metà dell’anno è previsto il debutto in Italia del best seller della casa, che rappresenta oltre il 40% delle vendite: la nuova Macan in versione 100% elettrica. Sempre sul fronte bev nel primo trimestre è attesa la nuova Taycan più performante e con autonomia aumentata fino a 587 km, mentre a breve arriverà la Panamera ibrida ed entro fine anno sarà presentata la 911, anch’essa ibrida. “Porsche punta a vendere l’80% di vetture elettrificate (bev + phev) nel mondo al 2030, rispetto al 21,9% del 2023. In Italia i riscontri sono positivi: le vendite dell’elettrica Taycan sono state pari all’8% del totale (587 unità), rispetto a una quota di mercato nazionale bev del 4,2%”, ha spiegato Innocenti.


Per allargare la base clienti bev Porsche ha messo a punto un pacchetto dedicato che prevede noleggio o leasing, un alto valore residuo, la possibilità di rescindere il contratto dopo 12 mesi, la disponibilità di un modello termico 2 settimane l’anno per le vacanze e l’installazione della ricarica domestica anche nei condomini, grazie alla partnership con ChargeGuru. “La diffusione delle colonnine, primo ostacolo all’acquisto dell’elettrico sta migliorando grazie anche al Pnrr: nel 2023 sono state installate 10mila nuove colonnine, di cui 121 stazioni Hpc sulle autostrade. La nostra carta di abbonamento copre il 95% degli operatori pubblici”, ha detto Innocenti. Per evitare code nei periodi di picco, Porsche che conta oggi 756 punti di ricarica in 463 location o destination point in Italia, sta costruendo una propria infrastruttura battezzata Porsche Charging Lounge con colonnine ad alta potenza con ricarica fino a 400 kW. Le prime sono state installate in Germania e Svezia, in Italia debutteranno il prossimo anno, con l’obiettivo di averne una decina al 2030.


Prosegue infine il successo del Porsche Experience Center di Franciacorta inaugurato nel 2021: lo scorso ha ospitato 50mila visitatori, con 16mila esperienze di guida in pista anche per persone con disabilità e 412 eventi. Fra le partnership di rilievo, quest’anno proseguirà la collaborazione con il cantiere nautico Nautor Swan e con Soho House a Roma.

Vino, premiati vincitori di “No Binge-Comunicare consumo responsabile”

Vino, premiati vincitori di “No Binge-Comunicare consumo responsabile”Milano, 6 feb. (askanews) – Dopo il lancio dello scorso anno, culminato con la campagna di comunicazione “Te la bevi? Non bertela troppo” realizzata grazie al supporto del Comune di Roma Capitale, torna “No Binge – Comunicare il consumo responsabile”, l’iniziativa di sensibilizzazione per prevenire l’abuso di bevande alcoliche da parte dei giovani. Protagonisti del progetto sono stati 223 studenti dei corsi di laurea magistrale in Comunicazione e marketing degli atenei La Sapienza di Roma e Luigi Vanvitelli di Napoli Capua. Al termine di un ciclo di lezioni a cura di Federvini, gli studenti sono stati chiamati a lavorare in team per formulare piani di comunicazione originali ed efficaci: 77 i progetti originali presentati nel complesso, di cui otto giunti alla fase finale.


La cerimonia di premiazione si è svolta il 6 febbraio al Centro Congressi dell’Università romana, durante la quale gli studenti, giunti in finale, hanno illustrato le loro proposte. Primo classificato per La Sapienza il progetto “Basta bere poco” a cura della squadra “MarketerZ” , mentre “Un drink per uno ed uno per tutti” della squadra “Gli sbronzi di Riace” è arrivato primo per l’Ateneo di Napoli Capua. Menzione speciale per la squadra “Impact wave” per l’Ateneo della Capitale. “Affrontare correttamente il tema del consumo di alcol, distinguendo tra abuso e consumo moderato è un obiettivo primario per la Federazione, specialmente nei confronti delle giovani generazioni” ha affermato il vicepresidente del Gruppo Vini di Federvini, Ettore Nicoletto, sottolineando che “il nostro Paese è un caso esemplare nel mondo, per la sua cultura dell’alimentazione che incarna un approccio responsabile e sposa i princìpi di convivialità e rispetto del territorio e delle tradizioni. Questi sono i valori che siamo chiamati a preservare e diffondere – ha concluso – e questo progetto con le università italiane è senz’altro una parte viva del nostro impegno”.


“Nella mia doppia veste di produttore vinicolo e di docente a contratto in marketing operativo – ha commentato Rodolfo Maralli, presidente e direttore Sales e Marketing Worldwide di Banfi – ho avuto il privilegio di toccare con mano e di analizzare le nuove dinamiche alla base del mutato atteggiamento dei giovani adulti verso un trend di generale riposizionamento, accompagnato da un modesto ed inatteso rallentamento del percepito, dopo anni di inarrestabile crescita”.

Cinema, dal 15 febbraio ‘a muzzarell’ di Diego Santangelo

Cinema, dal 15 febbraio ‘a muzzarell’ di Diego SantangeloRoma, 6 feb. (askanews) – Arriva al cinema l’opera prima del regista partenopeo Diego Santangelo, ‘A muzzarell’ con Martina Varriale, Daniele Aiello, Pietro Juliano, Francesco Verde, Anna Marigliano, Elvira Pinto, Justin Mauriello, Angela Solla, Mariano Montesano, Gennaro Cicale, Anna Palladino e Nicandro Barone musiche di Adriano Pennino e Partenope. Il film, prodotto dalla Santangelo Media Studios, con il supporto del Ministero della Cultura e del Festival Corto Flegreo e con il patrocinio del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e del Comune di Pozzuoli, arriverà in sala a partire dal 15 febbraio. Un viaggio di redenzione di due adolescenti che stanno per perdersi tra droga, spaccio, violenza e degrado. Daniele, dodicenne di Castel Volturno, sta per perdere sua nonna che vive a 40 km di distanza, a Bagnoli. Il suo ultimo desiderio è quello di mangiare una mozzarella fatta dal figlio, il padre di Daniele, allevatore di bufale. Il ragazzo per fare felice la nonna, intraprende un viaggio in motorino e poi a piedi, in compagnia di Martina, nel linguaggio giovanile la sua “crush” (la ragazza per la quale ha una cotta). Il viaggio naturalmente diviene metafora di un percorso iniziatico alla scoperta di se stesso e della vita, ed è anche il modo per sfuggire alla triste realtà.

Volo salvavita dell’Aeronautica Militare per un bimbo di 10 anni

Volo salvavita dell’Aeronautica Militare per un bimbo di 10 anniMilano, 6 feb. (askanews) – Un bambino di 10 anni, in imminente pericolo di vita, è stato trasportato da Lecce a Firenze nel primo pomeriggio di martedì 6 febbraio, con un aereo Falcon 50 dell’Aeronautica Militare, in dotazione al 31esimo Stormo con sede sull’aeroporto di Roma-Ciampino.


Il trasporto sanitario urgente, richiesto dalla Prefettura di Lecce, è stato immediatamente disposto e coordinato dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha, tra i propri compiti, anche quello di attivare e gestire i voli sanitari, attraverso i velivoli e gli equipaggi che la Forza Armata tiene in stato di prontezza, 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno per questo genere di necessità. Giunto sull’aeroporto di Lecce-Galatina, l’equipaggio dell’aereo ha imbarcato il piccolo paziente, precedentemente ricoverato presso l’Ospedale pugliese “Vito Fazzi”, assieme a un’equipe medica e al suo papà. Il Falcon 50 è immediatamente decollato alla volta dell’aeroporto di Firenze-Peretola dove, dopo circa un’ora di volo, il bimbo è stato trasferito a bordo di un’ambulanza per raggiungere l’Azienda ospedaliera universitaria Meyer. Il velivolo militare ha fatto quindi rientro sull’aeroporto di Ciampino per riprendere il servizio di prontezza operativa.


Quello di oggi è il terzo volo sanitario eseguito in pochissimi giorni a favore di pazienti bisognosi di cure specialistiche urgenti. Venerdì 2 febbraio, infatti, è stato il caso di un uomo di 48 anni trasportato da Lecce verso l’ospedale di Bologna e Lunedi 5 febbraio, invece, quello di un uomo di 61 anni da Reggio Calabria a Bari. Attraverso i suoi Reparti di Volo, l’Aeronautica Militare mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare in qualunque momento e in grado di operare anche in condizioni meteorologiche difficili per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, come accaduto oggi, ma anche di organi ed equipe mediche per trapianti. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31esimo Stormo di Ciampino, del 14esimo Stormo di Pratica di Mare, della 46esima Brigata Aerea di Pisa e dagli elicotteri del 15esimo Stormo di Cervia.

Bit, la Galleria Nazionale dell’Umbria per la prima volta di scena

Bit, la Galleria Nazionale dell’Umbria per la prima volta di scenaRoma, 6 feb. (askanews) – È la prima volta alla Bit per la Galleria Nazionale dell’Umbria, accompagnata da una “guida” di eccezione, il direttore Costantino D’Orazio, che ha voluto essere presente alla rassegna milanese che ha portato in vetrina le eccellenze culturali, turistiche, ambientali e enogastronomiche dell’Umbria.


“La cultura è un forte attrattore di presenze turistiche in Umbria e quindi è di grande importanza lanciare alla Bit le iniziative in programma per il 2024 nei siti museali della regione affinchè possano diventare sempre più attrattivi nel panorama culturale italiano e estero. Nel 2023 la Galleria ha vissuto una stagione di successo con la mostra organizzata nell’ambito delle iniziative per i 500 anni dalla morte del Perugino. Ora ci apriamo a nuova stagione con un occhio attento anche all’accessibilità attraverso la creazione di percorsi dedicati”. “Siamo una tessera, sicuramente bella e importante, dell’ampio mosaico dell’offerta turistica della nostra Regione – ha affermato Costantino D’Orazio nel corso delle presentazioni che si sono tenute nello stand della Regione Umbria alla Bit – È dunque fondamentale proporci insieme a tutti gli attori che si muovono per attrarre nel nostro territorio turisti e viaggiatori in ogni momento dell’anno, consolidando buone pratiche e sviluppando nuove sinergie”.


D’Orazio ha illustrato alcuni dei numerosi progetti culturali previsti nel 2024, a partire dalla grande mostra “L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento Umbro”, dal 10 marzo al 9 giugno alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia. L’esposizione vedrà 60 opere provenienti dai maggiori musei mondiali che ricostruiscono la vicenda artistica di uno dei più importanti autori del Duecento, la cui identità è tuttora avvolta nel mistero: la mostra segna, di fatto, l’inizio delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco, nel 2024 per la ricorrenza delle stimmate, nel 2025 per il Cantico delle Creature, nel 2026 per la morte. In evidenza anche il nuovo allestimento della Galleria Nazionale dell’Umbria, per scoprire il patrimonio del museo più importante della Regione.


Da Gentile da Fabriano a Piero della Francesca, da Perugino a Gian Lorenzo Bernini, fino ad Alberto Burri ed Enzo Rossi, i visitatori possono compiere una grande traversata nella Storia dell’arte italiana. Infine il progetto “La sottile linea d’Umbria”, il progetto che da quest’estate unirà 14 musei della Regione, un percorso che mette in dialogo i siti museali del Ministero della Cultura con l’arte contemporanea con l’obiettivo di porli presto in ulteriore collegamento con i siti di interesse artistico dell’intera Regione.


Così un’ideale linea immaginaria svelerà al visitatore il Museo nazionale del Ducato, del Teatro romano e della Rocca Albornoziana a Spoleto, o i pregevoli reperti archeologici del MANU e dell’Ipogeo dei Volumni di Perugia, del Museo Nazionale di Orvieto, fino a Carsulae passando per il Museo Paleontologico di Pietrafitta o gli splendidi giardini della Villa del Colle del Cardinale e del Castello Bufalini, per poi continuare il viaggio a Gubbio, nel Palazzo Ducale e nell’Antiquarium, fino al Tempietto sul Clitunno. D’Orazio alla Bit ha annunciato anche l’istituzione di un biglietto di ingresso unico che avrà una validità di due mesi, per favorire la visita dei turisti anche in più momenti.

Consigliera Onu per prevenzione dei genocidi in visita a Milano

Consigliera Onu per prevenzione dei genocidi in visita a MilanoMilano, 6 feb. (askanews) – Questa mattina il Giardino dei Giusti al Monte Stella ha ospitato Alice Warimu Nderitu, Special Adviser per la prevenzione dei genocidi delle Nazioni Unite, in vista della cerimonia per la Giornata europea dei Giusti del 6 marzo. Ad accoglierla, insieme al Presidente della Fondazione Gariwo Gabriele Nissim, la Presidente del Consiglio comunale di Milano Elena Buscemi.


“In un momento di grave crisi internazionale come quello in cui si trova il mondo – ha detto Buscemi – riportare l’attenzione sulle figure, le storie dei Giusti e di chi è impegnato affinché possa prevalere la diplomazia sulla guerra è molto importante. È con questo spirito che accogliamo la visita di Alice Warimu Nderitu al Giardino dei Giusti di Milano”. “Dopo tanti anni di scambio di idee con la Fondazione Gariwo finalmente posso vedere di persona questo luogo così importante – ha commentato Nderitu -. Raccontare le storie dei Giusti e onorarli nei Giardini è uno dei modi più potenti con cui possiamo preservare la memoria dei genocidi passati ed educare il mondo sull’importanza della prevenzione. Spero che queste storie e l’idea alla base del Giardino possano viaggiare in tutto il mondo” ha aggiunto.


Per il presidente Nissim, “Gariwo, attraverso i Giardini dei Giusti, vuole impegnarsi a far conoscere tutti gli strumenti del gruppo di lavoro presieduto dalla Special Adviser Nderitu e a lavorare insieme per prevenire nuovi genocidi e contrastare il discorso d’odio. La nostra speranza è che presto venga istituito un Giardino dei Giusti simbolico nella sede delle Nazioni unite proprio come quello di Milano”. Keniota, Alice Warimu Nderitu è stata nominata nel 2020 Advisor per la prevenzione dei Genocidi dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Da decenni è una delle figure di maggiore spicco della diplomazia africana e nei processi di risoluzione di conflitti inter-etnici.