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Tag: Sanremo 2023

La Francia annncia misure contro la concorrenza sleale di “Italia o altri”

La Francia annncia misure contro la concorrenza sleale di “Italia o altri”Milano, 28 gen. (askanews) – Il premier francese Gabriel Attal ha detto alla tv francese parlando con gli agricoltori che sta prendendo in considerazione misure “aggiuntive” contro la “concorrenza sleale” di altri paesi “Italia o altri”. “Non è normale che ti venga impedito di utilizzare determinati prodotti, che ti impedisca di metterli a punto nelle tue aziende agricole, e quindi di produrre quanto ti serve se hai paesi vicini, Italia o altri, che ti permettono di utilizzarli, andare avanti a livello europeo: esamineremo prodotto per prodotto”, ha dichiarato in tv.Attal afferma di non volere “un divieto senza soluzione”, citando l’esempio della riautorizzazione dei neonicotinoidi sulle barbabietole.

Attal era atteso questa domenica in una fattoria dell’Indre-et-Loire dopo aver annunciato misure che non hanno convinto i principali sindacati degli agricoltori. Nonostante gli annunci del primo ministro, molti agricoltori continuano a mobilitarsi su appello dei principali sindacati, FNSEA in testa. 

Attacco in una chiesa italiana nel quartiere Sariyer a Istanbul, un morto

Attacco in una chiesa italiana nel quartiere Sariyer a Istanbul, un mortoMilano, 28 gen. (askanews) – Secondo i media turchi, almeno una persona è stata uccisa in un attacco armato in una chiesa italiana nel quartiere Sariyer di Istanbul. Il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya ha poi rilasciato una dichiarazione su X in merito al “tragico incidente” avvenuto intorno alle 11.40 locali nella chiesa di Santa Maria nel quartiere Sariyer Buyukdere di Istanbul.

Durante il rito, due aggressori mascherati avrebbero aggredito una persona che “purtroppo ha perso la vita”. La persona viene indicata in un tweet come “C.T. (a tutta evidenza le iniziali della vittima, ndr) tra i partecipanti al rito. È stato aggredito con una pistola da 2 persone mascherate”. “Il nostro ministro, Yerlikaya, ha dichiarato che è stata avviata un’indagine su larga scala sulla questione e che gli sforzi stanno continuando rapidamente per catturare gli aggressori” rendo noto il ministero. “Condanniamo fermamente questo vile attacco”, si legge nella nota.

Non appena saranno disponibili informazioni dettagliate sull’attacco, queste verranno condivise con il pubblico e verranno annunciati i risultati dell’indagine. Il nostro ministro, signor Yerlikaya, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia, rimasta scioccata dall’incidente, e ha sottolineato che le forze di sicurezza faranno del loro meglio per far luce sull’incidente.

Ecoattivisti versano zuppa sul vetro blindato della Gioconda al Louvre

Ecoattivisti versano zuppa sul vetro blindato della Gioconda al LouvreMilano, 28 gen. (askanews) – Gli eco-attivisti di Parigi hanno versato della zuppa sul famoso dipinto di Leonardo da Vinci, protetto da vetro blindato, “La Gioconda” al Museo del Louvre, riferisce Afp ripresa da media francesi.

“Domenica mattina, due attivisti ambientali hanno versato della zuppa sul vetro blindato che protegge la Gioconda al Louvre, giustificando le loro azioni con il desiderio di promuovere, in particolare, il “diritto a un’alimentazione sana e sostenibile”, riferisce l’agenzia, citando la sua giornalista. Il Louvre ha attivato un’unità di crisi: la stanza dove si trova “La Gioconda” è stata immediatamente evacuata e si sta procedendo alla pulizia.

L’azione è stata rivendicata in un comunicato inviato all’Afp da un collettivo chiamato “food Response”, che si presenta come “una campagna di resistenza civile francese che mira a provocare un cambiamento radicale nella società a livello climatico e sociale”. Il lancio della zuppa sulla “Gioconda” viene presentato come “l’avvio di una campagna di resistenza civile, che porta con sé una richiesta chiara, vantaggiosa per tutti: la sicurezza sociale per un’alimentazione sostenibile”.

Babelnova Orchestra il 9 febbraio al Festival di Sanremo

Babelnova Orchestra il 9 febbraio al Festival di SanremoRoma, 28 gen. (askanews) – La BabelNova Orchestra salirà sul palco del Festival di Sanremo con Dargen D’Amico venerdì 9 febbraio, in occasione della serata dei duetti, con un omaggio alla musica del grande Ennio Morricone. BabelNova Orchestra è un progetto nuovo, nella forma e nello spirito, che segue la strada di una delle più affascinanti e pionieristiche storie della musica world (e non solo) in Italia degli ultimi 20 anni, in grado di attraversare l’opera come il cinema, il teatro musicale e la musica classica: l’Orchestra di Piazza Vittorio, ideata e creata nel 2002 da Mario Tronco e Agostino Ferrente in seno all’Associazione Apollo 11. Guidata dal contrabbassista Pino Pecorelli, BabelNova Orchestra è una formazione di 12 musicisti provenienti da tutto il mondo che ha scelto di dedicarsi a un distintivo percorso di ricerca di nuovi linguaggi musicali. Un gruppo che si evolve verso la forma più collettivistica dell’ensemble a discapito della dimensione gerarchica dell’orchestra. Con l’inserimento in organico di alcuni musicisti più giovani, di seconda generazione, anche l’espressione musicale si apre con assoluta libertà verso nuove direzioni, includendo sonorità più funk e urban ma mantenendo solida l’ispirazione world: pop mediterraneo, reminiscenze sufi, fiati jazz, chitarre rockeggianti, accenni di cumbia, esplosioni mariachi, ritmi dub costituiscono un esaltante vortice generato dall’incontro fra lo scirocco e il meltemi, l’hurricane e lo zephiros.

Dargen D’Amico: “Ho scoperto artisticamente i musicisti della BabelNova Orchestra una decina di anni fa, quando suonavano nell’ Orchestra di Piazza Vittorio. Mi piaceva molto questo suono che nasce dal dialogo tra culture e ho continuato a seguire con curiosità l’evoluzione delle loro storie. Provo una forte passione per le fotografie e loro sono una fotografia del mondo e di come la musica sia un continuo viaggio di ritorno alla tradizione di ogni cultura”.

Auto, Mini Cooper SE: la versione sportiva 100% elettrica

Auto, Mini Cooper SE: la versione sportiva 100% elettricaMilano, 28 gen. (askanews) – Carreggiata più larga e passo più lungo, per la nuova Mini Cooper SE full electric che conserva il caratteristico go-kart feeling e promette divertimento di guida anche su neve e ghiaccio. Il motore elettrico sviluppa 218 CV mentre la batteria ha una capacità di 54,2 kWh e un’autonomia fino a 402 chilometri nel ciclo Wltp. Nelle salite o nelle discese ghiacciate, l’Active Slip Regulation ottimizza la trazione e porta sulla strada fino a 330 Nm di coppia massima in modo controllato.

“La Mini Cooper SE elettrizza il go-kart feeling tipico del marchio e si presenta come un simbolo forte per il futuro del marchio”, afferma Stefanie Wurst, Head of Mini.

Studio ricostruisce l’aspetto dell’enorme squalo estinto Megalodon

Studio ricostruisce l’aspetto dell’enorme squalo estinto MegalodonRoma, 28 gen. (askanews) – Da anni gli studiosi si interrogano sull’aspetto di Megalodon, enorme squalo estinto vissuto milioni di anni fa, e finalmente la risposta sembra essere arrivata. Un nuovo studio scientifico, a cui ha preso parte anche Alberto Collareta, paleontologo presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, ha dimostrato infatti che il gigantesco squalo – noto con il nome scientifico di Carcharocles megalodon (o Otodus megalodon) – era provvisto di un corpo più slanciato di quanto suggerito dagli studi precedenti.

“Nei romanzi e nei film di fantascienza il Megalodon è tipicamente rappresentato come uno squalo mostruoso e dalle proporzioni titaniche – spiega il dottor Alberto Collareta, unico italiano a far parte del team di 26 scienziati internazionali autori dello studio -. Ciò non deve stupire, in quanto la taglia massima di questo squalo, uno dei più grandi predatori marini mai esistiti, è oggi stimata intorno a 15-20 metri di lunghezza totale e vi sono pochi dubbi riguardo alla sua dieta ipercarnivora”. “Comprendere la biologia, l’evoluzione e l’estinzione del Megalodon – prosegue Collareta – è importante alla luce dell’impatto significativo che tale specie deve aver avuto sull’ecologia e sull’evoluzione degli ecosistemi marini che hanno dato origine agli oceani moderni. Tuttavia, la documentazione fossile del Megalodon è quasi essenzialmente rappresentata dai caratteristici enormi denti, mentre i reperti scheletrici sono estremamente rari”.

Proprio la mancanza di scheletri completi riferiti al Megalodon – spiega Unipi – ha da sempre indotto gli studiosi a ricostruire l’aspetto di questo antico gigante dei mari modellandolo su quello dell’attuale squalo bianco (Carcharodon carcharias). Ipotesi adesso confutata dal lavoro del gruppo di ricerca internazionale di cui Collareta fa parte e che ha da poco pubblicato un nuovo studio sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale “Palaeontologia Electronica”. Studio che dimostra come il Megalodon avesse una forma del corpo più slanciata rispetto a quella che caratterizza lo squalo bianco. “Questa deduzione – spiega ancora il ricercatore – deriva dalla revisione di un set incompleto di vertebre fossili appartenenti ad un unico esemplare di Megalodon scoperto in Belgio nel diciannovesimo secolo. In particolare, la lunghezza totale del corpo di tale esemplare, se stimata sulla base del diametro delle vertebre dello squalo bianco attuale, risulta molto minore della lunghezza della sola colonna vertebrale incompleta (9,2 metri vs 11,1 metri)”. “Questa semplice osservazione – conclude Collareta – suggerisce fortemente che il Megalodon non fosse meramente riconducibile ad una versione più voluminosa del moderno grande squalo bianco, ma che differisse da quest’ultimo per una fisionomia più slanciata”.

Sebbene, in assenza di reperti scheletrici completi, l’esatta forma del corpo del Megalodon rimanga ancora incerta, – conclude Unipi – i risultati presentati in questa nuova ricerca costituiscono l’evidenza empirica più cogente di tale forma e rappresentano un passo avanti significativo verso la sua ricostruzione.

Nuova sede e un artista da scoprire: Tateishi da Tommaso Calabro

Nuova sede e un artista da scoprire: Tateishi da Tommaso CalabroMilano, 28 gen. (askanews) – In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio di Milano in Corso Italia 47, la galleria Tommaso Calabro presenta “Tiger Tateishi”, una mostra dedicata a un artista giapponese protagonista del secondo Novecento. Con questa esposizione, Tommaso Calabro amplia e approfondisce le sue ricerche su Alexander Iolas. Tra i più celebri galleristi del Novecento, Iolas fu tra i primi importanti sostenitori del lavoro di Tiger, per il quale organizzò tre personali nel 1972, 1975 e 1976, rispettivamente a Ginevra, New York e Parigi.

Pittore, mangaka, illustratore e ceramista, Tiger Tateishi è stato un artista poliedrico e carismatico, difficile da incasellare in uno stile o movimento artistico e capace di rielaborare e far convergere in un universo sincretico i simboli della cultura asiatica con influenze dai movimenti artistici occidentali che più lo affascinavano, come la Pop Art, l’Anti-Arte, il Cubismo, il Surrealismo e la Metafisica. Nel 1968, all’età di ventisette anni, Tateishi si è trasferito a Milano insieme alla sua compagna, l’artista Ichige Fumiko, e qui hanno risieduto fino al 1981. I due artisti sono entrati in contatto con la scena artistica milanese, quella della Galleria Iolas, ma anche quella della Galleria del Naviglio, con Roberto Crippa e Lucio Fontana, e del design. Proprio al fianco di Ettore Sottsass, nello studio del designer, Tateishi ha lavorato dal 1971 fino al 1974, anche se il sodalizio artistico tra i due è continuato durante tutta la permanenza dell’artista a Milano; sono questi gli anni delle collaborazioni con alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del tempo, come Alessi e Olivetti, per le quali Tateishi lavora come consulente artistico e illustratore.

La mostra “Tiger Tateishi” include una selezione di dipinti e carte realizzate dall’artista tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta, durante il suo soggiorno a Milano e i suoi viaggi in Europa.

Milano, Il Prisma Live: nuovo spazio come osservatorio sul domani

Milano, Il Prisma Live: nuovo spazio come osservatorio sul domaniMilano, 28 gen. (askanews) – “Un osservatorio sul domani e i suoi possibili impatti sulle città del futuro”: questo vorrebbe essere Il Prisma Live, nuova sede milanese di Il Prisma, società internazionale di architettura e design con Dna italiano. In via Adige 11, lo spazio di 1100 mq si presenta come “luogo in cui una nuova conoscenza si sviluppa attraverso contaminazioni ed esperienze di arricchimento reciproco; un laboratorio in cui spazi, materiali e interazioni si modellano in modo sostenibile, per rendere il futuro del vivere, apprendere e lavorare realmente umano”.

Il Prisma Live è uno spazio di cultura condivisa, in cui conoscenza, esperienza e comunicazione ne animano gli ambienti principali. L’Ingresso è il primo momento di dialogo con i visitatori: monitor a parete di diverse dimensioni raccontano il manifesto Il Prisma e il palinsesto di tutti gli eventi e contenuti che lo animeranno nel corso dell’anno. L’Area Live è lo spazio dell’esperienza, pronto ad accogliere brainstorming, workshop, plenarie, cooking show, gruppi di lavoro. Ci sono poi Serendipity Garden: area sempre verde, il Living Matter Lab (LiMa Lab), laboratorio creativo e innovativo. Artist Atelier è la parte dedicata all’artista e alle sue sperimentazioni, per contaminare i progettisti e lasciarsi contaminare da loro, alimentano un nuovo processo creativo. All’interno de Il Prisma Live si terranno incontri e talk dedicati a differenti discipline: architettura, design, arte, antropologia, filosofia: momenti per riflettere su bisogni della collettività e stimolare nuove visioni sulle città del domani.

Gli svedesi Meshuggah live all’Alcatraz di Milano il 20 marzo

Gli svedesi Meshuggah live all’Alcatraz di Milano il 20 marzoMilano, 28 gen. (askanews) – Meshuggah, la rinomata band metal svedese, torna concerto in Italia, all’Alcatraz di Milano il 20 marzo 2024, nell’ambito del loro tour europeo. Meshuggah, formatasi nel 1987 a Umeå, Svezia, è una delle band più influenti nel panorama metal estremo mondiale. La loro musica è caratterizzata da una complessità tecnica sorprendente, con canzoni poliritmiche che fondono death e thrash metal insieme a elementi progressivi e jazz. Questa unione di generi ha reso Meshuggah un gruppo unico e virtuosistico nel campo del metal, lanciando un sottogenere completamente nuovo. La band è nota per il suo stile distintivo e per le performance live potenti e tecnicamente impeccabili. Il loro album Immutable, seguito di The Violent Sleep Of Reason; che gli è valso una nomination ai Grammy Awards, ha consolidato ulteriormente la loro reputazione di band capace di riscrivere le regole della musica. Meshuggah sarà accompagnata da The Halo Effect e Mantar, aggiungendo ulteriore energia all’evento che non lascerà sicuramente delusi i fan Italiani. L’apertura delle porte è prevista per le 19:00. Biglietti disponibili su TicketOne.

Vino, il 17 febbraio a Torino torna “Il Barolo a Palazzo Barolo”

Vino, il 17 febbraio a Torino torna “Il Barolo a Palazzo Barolo”Milano, 28 gen. (askanews) – Sabato 17 febbraio a Torino andrà in scena la terza edizione di “Il Barolo a Palazzo Barolo”: oltre venti produttori della Strada del Barolo offriranno agli appassionati una importante degustazione negli eleganti saloni al Piano Nobile di Palazzo Barolo, che fu la residenza degli ultimi Marchesi di Barolo, Carlo Tancredi Falletti e Giulia Colbert, alla cui lungimiranza e modernità è dovuta gran parte della fama e della fortuna del vino Barolo.

Si tratta di un viaggio alla scoperta del più celebre rosso piemontese condotto dagli stessi vigneron, che proporranno cru e annate differenti, accompagnate da assaggi di prodotti agroalimentari di aziende associate alla Strada del Barolo e grandi vini di Langa. L’evento sarà organizzato in due sessioni, dalle 15.30 alle 18.30, e dalle 19 e alle 22, precedute da due salotti-degustazione (alle 15.30 e alle 18) che avranno come protagonisti produttori e produttrici che, intervistati dalla giornalista Valentina Dirindin, affronteranno temi legati alla storia e all’attualità del Barolo e proporranno in degustazione un vino particolarmente rappresentativo delle loro Cantine, non presente nella degustazione principale. Nel primo salotto, dalle 15.30 alle 16.30, saranno presenti Francesca Vaira (G.D. Vajra) e Sara Moscone (Moscone F.lli). Nel secondo salotto, dalle 18 alle 19, Ernesto Abbona (Marchesi di Barolo) e Maurizio Rosso (Gigi Rosso).