Ford, taglia produzione pickup F-150 elettrici per scarsa domandaNew York, 19 gen. (askanews) – La casa automobilistica Ford ha annunciato che taglierà la produzione del suo pick-up elettrico, F-150 Lightning, dopo aver registrato una domanda più debole del previsto nel 2024.
I 1.400 dipendenti che lavorano sulla linea di produzione passeranno al lavoro ad un turno nel Rouge Electric Vehicle Center a partire dal 1° aprile; altri lavoratori saranno trasferiti nel settore di produzione di veicoli a benzina. Circa 700 lavoratori saranno trasferiti nello stabilimento di assemblaggio del Michigan per aumentare la produzione di veicoli Bronco e pickup Ranger. Le richieste aggiuntive di questa linea di produzione porteranno 900 nuovi posti di lavoro. La casa automobilistica sta cercando di bilanciare produzione, crescita delle vendite e redditività per i suoi pick-up elettrici.
Basilicata, Bardi e Urso: oltre 500mln per transizione industrialeRoma, 19 gen. (askanews) – “Oltre 500 milioni di euro per la transizione industriale ed ecologica e affrontare le sfide del processo di ristrutturazione del comparto automobilistico”. Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi nel corso di un incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“L’impegno del governo regionale – ha detto Bardi – è stare accanto ai lavoratori e alle loro famiglie. Per fare questo occorre utilizzare le risorse messe a disposizione dal Governo nazionale, particolarmente sensibile a queste difficoltà, oltre alle risorse che la Regione è in grado di destinare alla reindustrializzazione e al consolidamento delle imprese locali attraverso l’efficientamento energetico, la ricerca, l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la digitalizzazione delle imprese. Confido nell’intervento del Governo nazionale, come manifestato dal ministro Urso, per favorire l’insediamento di nuove imprese per creare occupazione e per il ricollocamento di quanti oggi rischiano di perdere il posto di lavoro”. “La Basilicata – ha aggiunto Bardi – soffre di una penalizzazione del 10% in termini di intensità massime di aiuti di Stato rispetto alle regioni limitrofe, 30% per le grandi imprese rispetto al 40% in Puglia, Campania e Calabria, che occorre compensare con altri tipi di incentivazioni non finanziarie, di cui gli interventi citati e altri che stiamo progettando in questo momento, fanno e faranno parte”.
Pertanto, ha sostenuto, “dovremo assumere un’iniziativa importante nei confronti della Commissione europea, per la quale chiediamo fin d’ora il sostegno politico e tecnico da parte del Governo nazionale, affinché le intensità delle agevolazioni della Legge 181/89, siano incrementate di almeno 20 punti percentuali, come appena varato per Taranto”. In riferimento alla questione Stellantis il presidente della Regione ha dichiarato: “Noi continueremo ad impegnarci in una serie di atti tangibili che però devono essere accompagnati da un intervento nazionale specifico per l’area industriale di Melfi che non si concretizzi solo con le risorse di area complessa, ma con un vero impegno a ricercare nuovi imprenditori in settori legati alla transizione che possano riassorbire le attuali figure professionali attualmente in cassa integrazione. Il primo – ha specificato Bardi – sarà la creazione, nei prossimi giorni, di una task force per l’attrazione degli investimenti nelle aree di crisi complessa. Sotto l’egida della task force, questo censimento dovrà essere messo a servizio di una robusta campagna di marketing territoriale, realizzata in collaborazione con Invitalia e strutture specializzate, al fine di attrarre investitori esterni anche in settori diversi dall’automotive, ma comunque compatibili con modelli di sviluppo basati su un manifatturiero sostenibile e ad alto contenuto di occupazione”.
Il presidente Bardi ha evidenziato anche la necessità di rendere le aree industriali più attrattive agli occhi degli investitori. “Siamo consapevoli – ha detto – che occorra uno sforzo straordinario per rendere le nostre aree industriali e artigianali più attrattive e accoglienti, ossia dotate di infrastrutture più moderne. Siamo consapevoli della gravità di questo momento storico, tuttavia siamo fiduciosi che la nostra Regione – ha concluso Bardi – avrà la capacità, non solo l’opportunità, di sollevarsi, dimostrando tutta la forza, la resilienza e l’intraprendenza del popolo lucano”.
Accademia agricoltura: sostenibilità carne rossa passa da dieta equilibrataMilano, 19 gen. (askanews) – “A livello scientifico nessuna patologia è associata unicamente al consumo di carne rossa e l’aumento del rischio di comparsa di patologie, riferibili alla carne rossa, dipende sia dalla quantità e frequenza del suo consumo, che da variabili indipendenti riferibili al singolo consumatore”. E’ quanto emerso dal convegno “Carni rosse: economia, salute e società. Una riflessione”, organizzato dall’Accademia nazionale di Agricoltura presso la sede di Confagricoltura a Roma. L’incontro è stato l’occasione per fornire uno sguardo approfondito sull’intera filiera della carne rossa in Italia, partendo dal comparto zootecnico fino ad arrivare alle qualità nutrizionali del prodotto e al suo impatto ambientale, con l’intenzione di chiarire il rapporto carne rossa-salute-ambiente, spesso al centro di dibattiti polarizzati.
I dati disponibili, nel loro complesso, suggeriscono che il consumo di carne rossa, se mantenuto entro i limiti di una corretta alimentazione seguendo i suggerimenti delle attuali linee guida nazionali italiane, non si associa ad alcun significativo rischio di patologia e possa contribuire all’apporto di alcuni componenti rilevanti del pattern alimentare complessivo. Lo stesso discorso vale a livello ambientale dove il comparto zootecnico, in particolare quello bovino, è considerato il maggiore a impatto climalterante e azotato nell’ambito delle filiere agro-alimentari ma, per quanto riguarda l’Italia (dati Ispra), le emissioni riferite a tutta la zootecnia sono al 5,9%, di cui solo il 3,5% è rappresentato dalle carni (esclusi latte e uova), contro il 14,5% su scala mondiale (dati FAO). In Italia, allo stesso modo, si utilizza per la produzione di carne il 25% d’acqua in meno rispetto alla media mondiale, con un notevole impatto positivo per l’ambiente. A livello complessivo, dunque, l’intero settore delle carni italiano (bovino, avicolo e suino) impiega per l’80-90% risorse idriche che fanno parte del naturale ciclo dell’acqua e che sono restituite all’ambiente come l’acqua piovana, mentre il 10-20% dell’acqua necessaria per produrre un chilo di carne viene effettivamente consumata. Infine, una dimensione non trascurabile dell’impatto economico e ambientale di queste filiere è quello del contributo che esse forniscono, sia pure indirettamente, alla fertilizzazione azotata dei campi oltre che al recupero dei residui carboniosi dei reflui sotto forma di fonti di energetiche rinnovabili (biogas e biometano). Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, professori universitari delle università di Bologna, Cattolica del Sacro Cuore, Sassari e Bari, rappresentanti della Società Italiana di Nutraceutica e della Nutrition Foundation of Italy.
Australian open, avanti Djokovic: “Sensazioni positive”Roma, 19 gen. (askanews) – Turno più semplice del previsto per NOvak Djokovic dopo le difficoltà avute contro Popyrin. Al centesimo match in carriera a Melbourne, il n. 1 al mondo ha battuto l’argentino Tomas Etcheverry, n. 32 ATP, con lo score di 6-3, 6-3, 7-6 in 2 ore e 31 minuti di gioco. Il serbo ha giocato in scioltezza nei primi due parziali, accusando un leggero calo nel terzo set. Djokovic raggiunge così gli ottavi di finale agli Australian Open per la sedicesima volta in 19 partecipazioni. Nel prossimo turno affronterà il francese Adrian Mannarino che ha eliminato Ben Shelton in cinque set dopo quasi 5 ore di gioco. “Non ho ancora raggiunto il mio miglior livello, ma sono felice delle sensazioni provate” ha detto il serbo a fine match.
Avanti anche Stefanos Tsitsipas che ha lasciato sette giochi al francese Van Assche, che si era preso lo scalpo di Lorenzo Musetti. Il greco, alla 60^ vittoria Slam della carriera, affronterà ora lo statunitense Taylor Fritz (12 del seeding), costretto ancora alla rimonta in quattro set con l’ungherese Marozsan. Vittoria agevole per Rublev che elimina Korda in due ore di gioco.
Bankitalia: nel 2023 il debito pubblico è aumentato di quasi 100 mldRoma, 19 gen. (askanews) – Lo scorso anno il debito pubblico dell’Italia è aumentato di quasi 100 miliardi di euro, tuttavia l’incidenza del debito stesso rispetto al Pil è migliorata se paragonata con i valori del 2022, così come il deficit-Pil. Lo rileva la Banca d’Italia nel Bollettino economico.
“Alla fine di novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche ammontava a 2.855 miliardi, circa 97 in più rispetto alla fine del 2022. Sulla base dei dati preliminari di dicembre – dice Bankitalia – si può tuttavia stimare che nel 2023 il debito in rapporto al Pil sia diminuito per il terzo anno consecutivo (dopo il picco di quasi il 155 per cento nel 2020) collocandosi su un valore nell’ordine del 140 per cento”. Le informazioni preliminari disponibili segnalano per il 2023 una riduzione sia del disavanzo sia dell’incidenza del debito sul prodotto rispetto all’anno precedente, aggiunge l’istituzione.
Bankitalia, poi, rileva che a dicembre è stata approvata la manovra di bilancio per il prossimo triennio, “che nelle valutazioni ufficiali accresce l’indebitamento netto del 2024 di 0,7 punti percentuali del Pil nel confronto con il quadro a legislazione vigente”.
Influenza, esperti: con gelo in arrivo rischio colpo di codaRoma, 19 gen. (askanews) – Secondo il bollettino della sorveglianza pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, l’incidenza dell’influenza dei record scende ma resta alta, così il rapido sbalzo di temperature, atteso nei prossimi giorni nel nostro Paese, preoccupa gli esperti per il rischio di un colpo di coda del virus maggiore nelle fasce più anziane della popolazione e tra chi non ha seguito un adeguato periodo di convalescenza dopo la risoluzione dei sintomi influenzali acuti.
Il freddo espone al rischio di un indebolimento delle difese immunitarie ed è quindi fondamentale non abbassare la guardia ancora per qualche settimana perché il virus può colpire a tradimento. Infatti, “le temperature in discesa possono influenzare la risposta immunitaria innescata dall’ingresso nel naso di batteri e virus – spiega Francesco Landi, direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento – Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, past presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) -. Le vie aeree si proteggono grazie al rilascio nel muco di miliardi di minuscole sacche piene di fluido, chiamate vescicole extracellulari che circondano e attaccano gli “intrusi” prima che si addentrino nell’organismo. Tuttavia, è sufficiente una riduzione di 5 gradi della temperatura interna delle mucose nasali per mettere fuori gioco e dimezzare la prima linea delle difese immunitarie che vengono messe in atto nel naso”. E’ quanto emerso da uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology dai ricercatori della Harvard Medical School e della Northeastern University che hanno verificato come un abbassamento di 5 gradi della temperatura dei tessuti interni del naso, dipendente in larga misura della temperatura dell’aria esterna inalata, determini una risposta immunitaria attenuata con una riduzione del 42% delle vescicole extracellulari secrete dalle cellule nasali, quando queste percepiscono la presenza di un agente patogeno. Il rischio di circolazione del virus in conseguenza di questa variazione metereologica, appare ancora più evidente quando avviene una rapida diminuzione di temperatura, come quella prevista nel nostro Paese con un crollo di 10-15 gradi entro domenica. Ciò è quanto risulta da un recente studio pubblicato sulla rivista Open Forum of Infectious Diseases della Società Americana di Malattie Infettive che ha monitorato l’andamento dell’influenza in Giappone dal 2012 al 2021, verificando l’associazione di una maggiore diffusione del virus nelle settimane in cui gli sbalzi delle temperature erano più repentini. “Le persone più esposte sono soprattutto quelle appartenenti alle fasce più anziane della popolazione, tra cui i livelli di copertura vaccinale sono rimasti lontani dai limiti minimi auspicabili, e coloro che non hanno seguito una convalescenza adeguata non dedicando il giusto tempo a recuperare le forze dopo il virus – sottolinea Andrea Ungar, presidente SIGG e ordinario di Geriatria all’Università di Firenze -. La fretta di rimettersi in pista può compromettere la guarigione, aumentando il rischio di ricadute in quanto dopo l’influenza, l’apparato respiratorio è in condizioni di maggiore fragilità e quindi è più facile ammalarsi di nuovo”. “Per difendersi è ancora utile vaccinarsi ed è importante proteggere il naso per cercare di mantenere una temperatura più elevata delle prime vie respiratorie, usando un abbigliamento adeguato ad esempio con l’uso di sciarpe o mascherine nei soggetti più a rischio. Importanti sono anche una dieta sana ed equilibrata e una regolare attività fisica, associati a specifici integratori, ma sempre indicati dal proprio medico, che potrà suggerire l’integratore più giusto, nel giusto dosaggio, in base al proprio stato di salute, mette in guardia Landi, tra gli autori di una review sull’argomento, recentemente pubblicata sulla rivista Clinics in Geriatric Medicine.
Barbara Cannizzaro vince il Premio Fotografico IgersItalia 2023Roma, 19 gen. (askanews) – È Barbara Cannizzaro la vincitrice dell’undicesima edizione del Premio Fotografico Nazionale IgersItalia, competizione nazionale fra le più prestigiose del settore, volta a valorizzare le migliori produzioni di fotografi amatori, fotografi professionisti e content creator.
Barbara Cannizzaro si aggiudicata così il titolo di “Igers dell’anno 2023” con il suo scatto, in gara nella categoria “Ritratto”, con la seguente motivazione: “Man mano che andiamo avanti nella nostra era si sente l’esigenza di estetizzare qualsivoglia contenuto. Nel caso di Barbara Cannizzaro, l’estetica fa i conti con questa foto. La delicatezza della luce, la composizione morbida, il soggetto etereo, dialogano tra di loro e invadono la sfera emotiva portandoci su un’altalena di sensazioni. La giuria è stata unanimemente concorde sul definire il lavoro di Cannizzaro strutturato e con un linguaggio autoriale consolidato”.
Cannizzaro ha studiato alle Officine fotografiche di Roma e il Centro di Fotografia Sperimentale Adams di Roma. Fotografa e educatrice “as.sociale”, ha vinto diversi premi nazionali ed esposto in gallerie nazionali ed internazionali (Paratissima Torino, T.A.G. Roma, Camera Torino, Praga photo, circuito off di Paris photo, Kromart Gallery Roma), ha partecipato al Ricarica foto festival di Sustinente nel 2022, fa parte anche dell’organizzazione della seconda edizione (2024) del Ricarica foto Festival. Si occupa di documentazione fotografica in ambito scolastico. Il Premio IgersItalia – sostenuto tra gli altri da Cosmico e Cinecittà – ha previsto, quest’anno, l’aggiunta di due nuove categorie di partecipazione: Work From Everywhere e Cinematic Photography.
La premiazione si terrà sabato 20 gennaio alle 17.30 presso La Sala Fellini degli studi di Cinecittà, dopo un IgersMeet alla scoperta dei set cinematografici storici come il set di Roma Antica, realizzato nel 2004 per la serie televisiva Rome, prodotta dall’HBO con partecipazione della BBC, e successivamente utilizzato per importanti produzioni nazionali e internazionali. Il Premio è promosso dall’Associazione IgersItalia, presieduta da Pietro Contaldo, che ha l’obiettivo di portare alla luce e valorizzare la creatività della community. Di anno in anno i partecipanti stanno affinando sempre più la tecnica e l’abilità fotografica e artistica e IgersItalia offre loro la possibilità di esprimersi e misurarsi con un progetto ambizioso ma in piena libertà di tema.
Al centro della missione di IgersItalia e delle sue Community locali, la promozione del territorio e le sue eccellenze attraverso Instagram – il Social Network visuale per eccellenza che conta oggi oltre 1 miliardo di utenti attivi nel mondo di cui 26 milioni in Italia – e gli altri media digitali.
Australian Open, Cobolli lascia Melbourne: “Settimana speciale”Roma, 19 gen. (askanews) – Flavio Cobolli lascia Melbourne, battuto dall’australiano De Minaur 6-3, 6-3, 6-1, dopo una settimana speciale: “Ho giocato sei match, è stato un gran torneo – dice nel corso della conferenza stampa – ; oggi Alex è stato migliore di me, era più fresco e solido… semplicemente più forte. Mi sono divertito e anche se il punteggio è stato piuttosto netto, non c’è nulla che non sia andato bene. Non c’è rammarico, c’è solo grande fiducia per quello che verrà.”.
Il 63 63 61 conclusivo è un punteggio severo, a tratti il tennista romano ha giocato alla pari con l’idolo di casa: “In campo non mi sentivo più debole – spiega – , ma poter giocare i momenti chiave in un modo diverso, da Top 10, hanno fatto la differenza. Lui ora è più forte di me, meritavo forse qualche game in più ma sono felice del torneo fatto e in bocca al lupo ad Alex”. La tranquillità, uno dei punti di forza del ‘nuovo’ Flavio: “Non ero teso, ho approcciato bene la partita ma forse la stanchezza mentale e fisica hanno giocato brutti scherzi. Ancora non sono abituato a settimane così lunghe e dure, sarà importante trovare una routine per conservare più energie possibili. Più partite giocherò a questo livello e meglio sarà per la mia carriera”.
Alla vigilia di questa partita aveva ammesso di non sentirsi ancora totalmente ‘calato’ nei panni del top player, ma con l’avventura australiana e il virtuale best ranking numero 76 è tempo di abituarsi in fretta al nuovo status: “Ora sono consapevole dei miei mezzi e sicuramente questa non sarà la classifica di fine anno – dice convinto – . Il prossimo step? Numero 75, poi 74, poi 73… giocando così la classifica non potrà che migliorare. Ora rientro a Roma, ricarico un po’ le batterie e farò una settimana di allenamento. Giocherò Montpellier, dovrei essere in tabellone quindi voglio approfittare di questa bella opportunità. Andremo poi in America, faremo sei o sette settimane sul cemento, solo tornei ATP, a parte il challenger di Phoenix. Il mio tennis si sta valorizzando piano piano e per migliorare devo giocare il più possibile sul cemento”.
Mar Rosso, Bankitalia: dà 16% import Italia, rischi ritardi e rincariRoma, 19 gen. (askanews) – Se il rischio di attacchi da parte dei miliziani Houthi dello Yemen alle navi mercantili nel Mar Rosso “rimanesse alto anche nei primi mesi del 2024, la necessità di seguire rotte alternative si tradurrebbe in un allungamento dei tempi di consegna per le merci importate via mare dall’Asia (con conseguenti ripercussioni sulle catene di produzione) e in un ulteriore aumento dei noli marittimi”. E’ il pronostico della Banca d’Italia nel Bollettino economico.
E guardando ai prezzi dei noli marittimi, “a metà gennaio l’indicatore composito world container index elaborato da Drewry era più che raddoppiato rispetto a novembre – si legge – pur restando di poco superiore alla metà della media eccezionalmente elevata del biennio 2021-22”. Gli attacchi prendono di mira le navi dirette o provenienti dal Canale di Suez. E sulla direttrice che collega il Canale e l’Oceano Indiano, rileva Bankitalia, transita circa il 12 per cento del commercio mondiale. “I rischi crescenti per l’incolumità degli equipaggi e per la sicurezza del carico hanno progressivamente spinto le principali compagnie di trasporti a dirottare il traffico navale sulla rotta più lunga che circumnaviga il continente africano. Nella seconda metà di dicembre del 2023 i volumi in transito nello stretto risultavano inferiori di quasi il 40 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Secondo le stime dell’istituzione basate su dati relativi al 2022, “il trasporto navale attraverso il Mar Rosso riguarda quasi il 16 per cento delle importazioni italiane di beni in valore. Su questa rotta – si legge – transita una larga parte degli acquisti di beni dalla Cina (secondo mercato di approvvigionamento del nostro paese dopo la Germania), dalle altre economie dell’Asia orientale e dai paesi del Golfo Persico esportatori di materie prime energetiche”. “Un terzo delle importazioni italiane nella filiera della moda arriva attraverso il Mar Rosso; l’incidenza è elevata anche per le importazioni di petrolio greggio e raffinato e per quelle di prodotti metalmeccanici – dice ancora Bankitalia – che costituiscono quasi il 30 per cento degli acquisti dall’estero del Paese. La rilevanza di tale rotta per le esportazioni è invece sensibilmente più bassa: vi transita circa il 7 per cento delle merci in uscita dall’Italia”.
Sci, Florian Schieder secondo nella libera di KitzbühelRoma, 19 gen. (askanews) – Florian Schieder ad un passo dal successo nella sesta discesa libera stagionale della Coppa del Mondo di sci alpino. Sulla mitica ‘Streif’ di Kitzbühel (Austria), infatti, l’azzurro si è reso protagonista di una manche sostanzialmente perfetta, terminando la sua prova con il tempo di 1:55.80. Il primo gradino del podio se lo è assicurato il transalpino Cyprien Sarrazin (1:55.75), che ha beffato l’italiano per soli cinque centesimi (+0.05). Gara leggermente al di sotto dei suoi standard, invece, per il fenomeno svizzero Marco Odermatt, riuscito ugualmente a tagliare il traguardo tra i migliori tre (+0.34).
“Onestamente non so bene dove ho perso quei cinque centesimi – ha confessato Schieder -. Forse alla Hausberg non ho attaccato come avrei dovuto. Sono soltanto contento di essere nuovamente lì davanti a giocarmela con i più forti. Questa è la mia pista: adesso non posso più dire di no. Qui mi diverto sempre e sono già carico per i prossimi appuntamenti”, ha concluso soddisfatto lo sciatore tricolore. Per il classe 1995 di Castelrotto quello odierno rappresenta il secondo podio della carriera sul massimo circuito dopo l’altra piazza d’onore ottenuta lo scorso anno sempre in questo format e proprio a Kitzbühel, quando partì dal cancelletto con il pettorale numero 43.