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Tag: Sanremo 2023

Vasco Brondi esce con il suo nuovo singolo “Un segno di vita”

Vasco Brondi esce con il suo nuovo singolo “Un segno di vita”Milano, 9 gen. (askanews) – Vasco Brondi pubblica questo mercoledì 10 gennaio il suo nuovo singolo “Un segno di vita” (Carosello Records), canzone che anticipa e dà il titolo al nuovo progetto discografico in uscita a marzo e al tour di 12 date che partirà in aprile. Si tratta di un ritorno molto atteso, a distanza di tre anni da “Paesaggio dopo la battaglia”, il primo album che il veronese Vasco Brondi aveva pubblicato a suo nome dopo la conclusione del progetto Le Luci Della Centrale Elettrica.

Vasco Brondi racconta: «”Un segno di vita” è una preghiera rumorosa dedicata a questo presente complesso, ambientata in un paesaggio di bombardamenti e città disastrate per il cambiamento climatico. Scoprire i primi germogli che crescono a Hiroshima dopo la bomba atomica, i fiori che crescono anche nel deserto. Provare a intravedere il futuro, come nelle profezie, la pioggia che fa sparire le strade, la pianura che tornerà un bosco. La cantilena degli esseri umani, costruire e distruggere e poi ricostruire. Come scriveva Calvino “adesso più che mai è importante cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”». Queste le date del tour, informazioni e prevendite già disponibili su www.vascobrondi.it:

5 aprile LIVORNO The Cage 11 aprile Roncade New Age 12 aprile Bologna Estragon 14 aprile Milano Magazzini Generali – Sold out 16 aprile Roma Largo Venue – Sold out 17 aprile Roma Largo Venue – Nuova data 18 aprile Napoli Duel 19 aprile Cosenza Unical 24 aprile Senigallia Mamamia 26 aprile Perugia Urban 7 maggio Torino Hiroshima 8 maggio Milano Magazzini Generali – Nuova data Il tour è organizzato e prodotto da IMARTS – International Music & Arts in collaborazione con Gibilterra Management.

Da Regione Siciliana 25 mln per vitivinicoltura e 7 per agrumi

Da Regione Siciliana 25 mln per vitivinicoltura e 7 per agrumiRoma, 9 gen. (askanews) – Disco verde all’Assemblea regionale siciliana alle norme, inserite dal governo nella legge di Stabilità regionale, a sostegno del comparto agricolo. Stanziati 25 milioni in due anni di aiuti diretti in favore dei vitivinicoltori per i danni causati dalla peronospora e 7 milioni di euro per sostenere il comparto agrumicolo attraverso l’acquisto di arance da trasformare in succhi e conserve da distribuire per scopi umanitari e di solidarietà sociale.

Via libera anche a risorse per 6 milioni di euro destinate ai Consorzi di bonifica per consentire il rafforzamento dell’organico per i servizi irrigui e di manutenzione del territorio, mediante il turn-over e l’incremento delle giornate lavorative; 500 mila euro in più nelle casse dell’Irvo, unico ente pubblico certificatore d’Italia che amplia la sua gamma di azione alla promozione, alla ricerca e alla certificazione di qualità a tutte le produzioni agroalimentari siciliane. Disco verde anche alla norma che consentirà all’Esa di realizzare, anche in convenzione con Comuni, ex Province o altri enti, interventi sulla viabilità rurale e intercomunale. “Il governo Schifani – dichiara in una nota l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino – porta a casa un risultato importante approvando la Finanziaria nei tempi previsti dalla normativa. Una legge di Stabilità che libera risorse fondamentali per il comparto vitivinicolo e agroalimentare, per il recupero dei borghi marinari, per gli interventi di manutenzione sulle strade rurali, per le iniziative di promozione nazionale – prosegue – e internazionale delle nostre eccellenze enogastronomiche e per la tutela della dignità dei lavoratori dei Consorzi di bonifica e del comparto della forestazione che da troppi anni attendevano un segnale dalla Regione. L’aumento delle giornate lavorative è un primo passo propedeutico alle riforme sia dei Consorzi di bonifica sia del settore forestale, che mirano a dare stabilità agli operatori”, conclude l’assessore.

Fiera Milano, il 2024 parte dalla casa: Home anticipa i trend globali

Fiera Milano, il 2024 parte dalla casa: Home anticipa i trend globaliMilano, 9 gen. (askanews) – Fiera Milano vuole tornare a essere “il luogo” dove si disegna lo sviluppo industriale della città e del Paese. E lo fa partendo da un progetto nuovo, dedicato all’abitare: Milano Home. La fiera annuale per gli operatori professionali, che debutterà nei padiglioni di Rho il prossimo 11 gennaio, apre il calendario delle esposizioni e inaugura una fase nuova per la società che con questo progetto vuole “diventare il luogo fisico da cui parte un intero ecosistema. Partiamo in punta di piedi con questo progetto ma vogliamo fare in modo che torni a essere un punto di riferimento mondiale”, ha detto Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano.

Rispetto a Homi, la precedente fiera dedicata alla casa e al complemento d’arredo che ha chiuso definitivamente i battenti a gennaio 2023, questo appuntamento si annuncia “completamente nuovo. Quello di Homi non è stato un fallimento ma nel post Covid sono cambiati i consumi, il modo di vivere la nostra casa – ha spiegato Foresti – Cambia il progetto perché cambiano i trend, noi non siamo più gli stessi, siamo molto più attratti dall’esperienza”. Punto di partenza per Home è stata “la nuova consapevolezza specialmente dei più giovani rispetto a quello che vogliono nelle loro abitazioni: vogliono identificarsi attraverso oggetti che non siano di massa ma autentici, originali, artigianali e soprattutto innovativi, ma la parola chiave è sostenibilità. E da qui siamo partiti per creare un progetto che rispecchiasse questi valori con prodotti, cercati dai nostri team attraverso le aziende, con quelle caratteristiche”.

In questo contesto un ruolo chiave lo rivestono i negozi. Se la fiera vuole essere “il luogo” da cui far ripartire lo sviluppo, qui è il negozio fisico a dover recuperare centralità. Secondo Fiera Milano, sono 7.000 quelli nel target di Milano Home in Italia e 12.000 in Europa, considerando che in totale solo nel nostro Paese ci sono 38.000 negozi del mondo casa. “Questo progetto avrà successo se riuscirà a far tornare il negozio ‘luogo’. Abbiamo voluto esprimere questo luogo anche nel brand perchè Milano esprime queste cose, è destinazione”, ha evidenziato Foresti spiegando di aver “cercato di fare in modo che i singoli progetti venissero consigliati per i negozi che devono tornare ad essere punto di incontro, consulenti in modo innovativo. Quindi abbiamo ragionato in due direzioni: quella del prodotto e quella della prossimità delle relazioni”. Nel concreto, “cerchiamo di fare un patto con i negozi attraverso la formazione: abbiamo circa 60 workshop dedicati ai retailer perché hanno bisogno di essere stimolati e rinnovati nella loro capacità di proporre. Siamo partiti dall’ascolto, abbiamo chiesto a chi seguiva i negozi, gli agenti delle varie aziende di far parte del nostro progetto per sapere cosa volessero” e “l’abbiamo fatto anche attraverso rete di persone che chiamiamo ambassador”. Nei padiglioni di Rho fino al 14 gennaio saranno presenti “570 espositori, di cui il 32% arriva dall’estero, la maggior parte sono europei perché i Paesi del nord sono molto bravi in questo. E ci saranno “grandi ritorni: Alessi, Venini, Lalique – ha detto – le aziende tornano non con stand da 400 metri quadrati ma per presentare prodotti specifici”.

A livello internazionale, dove si contano manifestazioni importanti tra Francoforte e Parigi, Milano Home si propone di giocare un ruolo diverso: “Parigi e Francoforte sono fiere molto orizzontali, portano dentro di tutto, basta fare giri nei loro padiglioni – ha detto Foresti – Il nostro è un posizionamento di trend, questa è la ragione per cui siamo partiti prima: perché vogliamo essere trendsetter, Milano è trend e vogliamo arrivare prima degli altri. Abbiamo fatto una scelta che sembra impopolare perché partire l’11 gennaio vuol dire fare grandi sacrifici”. “Vogliamo tornare ad esercitare questo ruolo rispetto al mercato” ha detto Foresti e in qualche modo questo significa recuperare una esperienza del passato “quella del Macef, si parte dal Macef e si torna, in modo innovativo e moderno, al Macef”. Quella fiera nel 2013 aveva chiuso i battenti, dopo quasi 50 anni di vita, sostituita da Homi. Ma se l’esperienza del passato insegna, il futuro non può prescidere dal digitale, specie dopo il Covid. “Siamo sempre stati abituati a una fiera con una sola dimensione che è quella fisica, adesso noi ne abbiamo due: fisica e digitale. Quella fisica continuerà a essere utilizzata per le opportunità di networking fisico, nel senso che in quei 5 giorni deve avvenire tutto poi i 360 giorni restanti saranno gestiti con attività digitali, entrando nelle community, lavorando per far vendere di più ai clienti, sempre all’interno del nostro brand. La cosa che faremo coi negozi con i workshop sulla omnicanalità, avviene per noi: non possiamo più fare a meno del digitale, occorre essere bravi ad articolarlo”. E il raccordo con il resto della città, sull’esempio della food week o del Fuori Salone? “Ci sarà ma ora dobbiamo concentrarci sul progetto per i primi tre anni noi stiamo ancorati al progetto”.

Proteine magre, camminate e meditazione: la ricetta del trainer dei vip

Proteine magre, camminate e meditazione: la ricetta del trainer dei vipRoma, 9 gen. (askanews) – Gonfiore addominale, senso di pesantezza, aumento di peso, apatia…sono solo alcune conseguenze della cosiddetta ‘sindrome da rientro’ dalle festività. Ore piccole, consumo di bevande gassate e alcoliche e stravizi alimentari danneggiano l’equilibrio del nostro organismo e rischiano di vanificare ore di sacrifici in palestra e di sane abitudini alimentari. Oltre agli effetti collaterali più conosciuti dei vizi delle feste come, ce n’è anche uno meno conosciuto ai più ma particolarmente temuto dagli amanti del fisico scolpito, da culturisti e fitness addicted: la perdita di tono muscolare. “Durante le festività, i festeggiamenti spesso implicano un aumento dell’assunzione di calorie, contribuendo alla perdita di massa muscolare diventa un rischio, specialmente quando il corpo è sottoposto a stress alimentare e fisico”. A lanciare l’allarme è Ione Acosta, il trainer che segue vip e attori (da Laia Costa, vincitrice del premio Goya , a Paul Haggis, regista premio Oscar, Ida Lundgren, Dolph Lundgren, ecc.), categoria che ‘necessita’ di riprendersi in fretta dopo qualche eccesso. Ecco come affrontare la sindrome da rientro e la perdita muscolare post-abbuffate con 7 semplici consigli: 1. equilibrio nutrizionale: dopo un periodo di abbondanza alimentare, ritornare a una dieta ben bilanciata è fondamentale. Aumentare l’apporto proteico per preservare la massa muscolare è una priorità così come introdurre fonti proteiche magre e aiuta a contrastare gli effetti catabolici.

2. attività fisica post-abbuffata: impegnarsi in un’attività fisica moderata dopo le abbuffate può aiutare a stimolare il metabolismo e a utilizzare l’eccesso di calorie. Un breve allenamento, come una passeggiata, può contribuire a mitigare gli effetti sul corpo. 3. idratazione costante: mantenere un’adeguata idratazione è essenziale, soprattutto dopo un periodo di consumo alimentare eccessivo. l’acqua supporta processi metabolici cruciali e contribuisce a prevenire la degradazione muscolare.

4. supplementazione mirata: integrare la dieta con attivatori delle sirtuine come SIRT500 apporta benefici immediati. Le sirtuine sono una classe di proteine naturalmente presenti nel nostro organismo che regolano importanti vie metaboliche e sono coinvolte, tra l’altro, nell’invecchiamento e nello stress. L’attivazione di queste proteine ha un effetto benefico sulla salute duraturo, tanto da poter addirittura allungare la vita di una persona 5. controllo dello stress post-feste: dopo le festività, il ripristino di routine e la gestione dello stress diventano fondamentali. la riduzione del cortisolo, ormone catabolico, può essere ottenuta attraverso pratiche di gestione dello stress come la meditazione e il rilassamento.

6. riposo e recupero adeguati: assicurarsi di avere un adeguato riposo post-feste è cruciale per consentire al corpo di recuperare e riparare il tessuto muscolare. un sonno di qualità supporta la fase anabolica del processo metabolico. 7. riprendere l’allenamento gradualmente: dopo le festività, reintrodurre gradualmente l’allenamento regolare. evitare un ritorno troppo repentino all’intensità dell’allenamento previene il rischio di sovrallenamento, riducendo così la possibilità di catabolismo muscolare.

Secondo Acosta, adottando strategie nutrizionali, di allenamento e gestione dello stress, è possibile gestire efficacemente la sindrome da post rientro e la perdita muscolare. Mantenere l’equilibrio e adottare un approccio olistico alla salute aiuta a massimizzare i benefici dell’allenamento, permettendo di preservare i progressi ottenuti anche dopo i periodi di indulgenza alimentare.

Agricoltura, nel 2023 catturate 52.000 nutrie solo nel mantovano

Agricoltura, nel 2023 catturate 52.000 nutrie solo nel mantovanoRoma, 9 gen. (askanews) – Nel 2023 nella sola provincia di Mantova sono state catturate in totale 52.318 nutrie. Un dato che conferma la tendenza al ribasso delle catture degli ultimi due anni. Si è passati infatti dal picco di circa 67.000 esemplari del 2021 ai 62.000 del 2022, con il 2023 dunque che si chiude con circa 10.000 nutrie catturate in meno. I dati sono stati pubblicati dalla Provincia di Mantova.

“È chiaro – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – che siamo decisamente lontani dall’obiettivo dell’eradicazione. Per poter iniziare a pensare di attuarla infatti, dovremmo eliminare almeno 100.000 nutrie ogni anno, cifra attualmente impossibile da raggiungere. Mi unisco all’appello lanciato dall’amministrazione provinciale ai comuni che effettuano pochissime, se non addirittura zero, catture: occorre l’aiuto di tutti”. Dando uno sguardo ai singoli comuni, a primeggiare è Roncoferraro (secondo nel 2022) con 3.183 catture. Al secondo posto Sabbioneta (quinta nel 2022) con 2.589 catture, mentre completa il podio Borgo Virgilio (in vetta nel 2022) con 2.534 nutrie eliminate. In top ten anche Bagnolo San Vito (2.258), Gonzaga (2.229), Villimpenta (2.101), San Giorgio Bigarello (2.065), Castel D’Ario (2.053), Asola (1.930) e Suzzara (1.848).

Dopo anni a quota “zero”, entra in classifica anche il comune di Mantova, che nel corso del 2023 ha smaltito 625 capi. Primi segnali anche da Borgocarbonara, che smaltisce 261 nutrie e si sblocca dopo diversi anni di fermo nelle catture. Assegnate anche le “maglie nere”, per i comuni fermi a zero nutrie eliminate. Passo indietro per Commessaggio e Medole, che avevano chiuso il 2022 con, rispettivamente, 279 e 260 catture. Si confermano in questa classifica negativa invece Cavriana, Magnacavallo, Monzambano, Poggio Rusco, Pomponesco, Ponti sul Mincio, Porto Mantovano, Rivarolo Mantovano, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Solferino e Sustinente.

Strage di Erba, la Corte d’Appello di Brescia: sì alla revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi

Strage di Erba, la Corte d’Appello di Brescia: sì alla revisione del processo per Olindo Romano e Rosa BazziMilano, 9 gen. (askanews) – Sì alla revisione del processo sulla cosidetta strage di Erba che ha portato alla condanna definitiva all’ergastolo di Rosa Bazzi e Olindo Romano per l’omicidio di 4 persone l’11 dicembre 2006. Lo ha stabilito la corte d’Appello di Brescia accogliendo la richiesta avanzata dall’avvocato Fabio Schembri, difensore della coppia, e del sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser.

La prima udienza dedicata all’esame delle nuove prove, riferiscono fonti legali, è stata fissata in calendario per il 1 marzo prossimo.

Lombardia, studenti “Consiglieri per un giorno” al Pirellone

Lombardia, studenti “Consiglieri per un giorno” al PirelloneMilano, 9 gen. (askanews) – Si sono seduti sui banchi dell’aula consiliare del Pirellone e hanno vissuto l’esperienza di una giornata da consigliere regionale lombardo. Questa mattina una cinquantina di studenti del Liceo San Carlo di Milano e dell’Istituto Romagnosi di Erba (CO) hanno aperto la nuova edizione di “Consiglieri per un giorno”, un progetto di avvicinamento alla politica e alle istituzioni promosso dal Consiglio regionale della Lombardia.

“Questo progetto – sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani – è una freccia lanciata verso i giovani: vogliamo colpirli per convincerli dell’importanza della democrazia e della partecipazione, troppo spesso oscurate dalla sfiducia verso le istituzioni e la politica. In un momento storico in cui la politica è percepita come distante dai cittadini e in cui la partecipazione al voto, nelle elezioni di qualsiasi livello, è bassissima, dobbiamo cercare di stimolare la curiosità dei più giovani verso le istituzioni. Solo così, crescendo, potranno diventare protagonisti dello sviluppo delle loro comunità. Il progetto ‘Consiglieri per un giorno’ è un investimento sul futuro e un’esperienza di crescita all’insegna dei valori della democrazia e della conoscenza”. “Consiglieri per un giorno” è un progetto che ha l’obiettivo di avvicinare le istituzioni ai giovani, coinvolgendoli in un percorso di educazione alla legalità, ma anche e soprattutto di conoscenza del ruolo e del lavoro dell’istituzione regionale. All’edizione di quest’anno hanno aderito circa 400 studenti di 16 scuole secondarie di II grado di 8 province lombarde. I prossimi incontri si svolgeranno mercoledì 17 gennaio, giovedì 1° e mercoledì 7 febbraio.

Il progetto si concluderà in primavera con una seduta simulata di Consiglio regionale nella quale gli studenti, divisi in maggioranza e opposizione, presenteranno i loro progetti di legge che saranno discussi e votati in aula.

Copernicus: il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre, +1,48°C

Copernicus: il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre, +1,48°CRoma, 9 gen. (askanews) – Il 2023 si conferma come l’anno più caldo dal 1850, con un aumento della temperatura media globale di 1,48°C rispetto al livello preindustriale 1850-1900 ed è probabile che in un periodo di 12 mesi che termina a gennaio o febbraio 2024 supererà la soglia di 1,5°C. È quanto emerge dal Global Climate Highlights 2023 di Copernicus Climate Change Service – C3S, programma di Osservazione della Terra dell’Unione europea.

La temperatura media globale è stata di 14,98°C, con un aumento di 0,17°C rispetto al precedente valore annuale più alto del 2016. Nel 2023 per la prima volta ogni giorno ha superato 1°C sopra il livello preindustriale del 1850-1900, quasi il 50% dei giorni sono stati di 1,5°C più caldi rispetto al livello 1850-1900, e due giorni a novembre sono stati, per la prima volta, più caldi di 2°C. Questo, spiega Copernicus, “non significa che abbiamo superato i limiti fissati dall’Accordo di Parigi (poiché si riferiscono a periodi di almeno 20 anni in cui questa anomalia della temperatura media viene superata), ma costituisce un terribile precedente”. Ogni mese da giugno a dicembre nel 2023 è stato più caldo del mese corrispondente di qualsiasi anno precedente, in particolare luglio e agosto sono stati i due mesi più caldi mai registrati. L’estate boreale (giugno-agosto) è stata anche la stagione più calda mai registrata. Dicembre 2023 è stato il dicembre più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media di 13,51°C, 0,85°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,78°C sopra il livello 1850-1900 del mese.

Le temperature medie globali della superficie del mare (SST) – segnala Copernicus – sono rimaste persistentemente e insolitamente elevate, raggiungendo livelli record per il periodo dell’anno da aprile a dicembre. Gli elevati SST nella maggior parte dei bacini oceanici, e in particolare nel Nord Atlantico, hanno svolto un ruolo importante nei record di SST globali. Le SST senza precedenti sono state associate a ondate di caldo marino in tutto il mondo, comprese alcune parti del Mediterraneo, Golfo del Messico e Caraibi, Oceano Indiano e Pacifico settentrionale e gran parte del Nord Atlantico. Nel 2023 il ghiaccio marino antartico ha raggiunto estensioni minime record per il corrispondente periodo dell’anno in 8 mesi. Sia l’estensione giornaliera che quella mensile hanno raggiunto i minimi storici nel febbraio 2023.

Le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano hanno continuato ad aumentare e hanno raggiunto livelli record nel 2023, raggiungendo rispettivamente 419 ppm (parti per milione) e 1902 ppb (parti per miliardo). Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2023 sono state di 2,4 ppm superiori rispetto al 2022 e le concentrazioni di metano sono aumentate di 11 ppb. In tutto il mondo sono stati registrati numerosi eventi estremi, tra cui ondate di caldo, inondazioni, siccità e incendi. Le emissioni globali stimate di carbonio degli incendi boschivi nel 2023 sono aumentate del 30% rispetto al 2022, in gran parte a causa degli incendi persistenti in Canada.

Copernicus: il 2023 l’anno più caldo di sempre, +1,48°C

Copernicus: il 2023 l’anno più caldo di sempre, +1,48°CRoma, 9 gen. (askanews) – Il 2023 si conferma come l’anno più caldo dal 1850, con un aumento della temperatura media globale di 1,48°C rispetto al livello preindustriale 1850-1900 ed è probabile che in un periodo di 12 mesi che termina a gennaio o febbraio 2024 supererà la soglia di 1,5°C. È quanto emerge dal Global Climate Highlights 2023 di Copernicus Climate Change Service – C3S, programma di Osservazione della Terra dell’Unione europea.

La temperatura media globale è stata di 14,98°C, con un aumento di 0,17°C rispetto al precedente valore annuale più alto del 2016. Nel 2023 per la prima volta ogni giorno ha superato 1°C sopra il livello preindustriale del 1850-1900, quasi il 50% dei giorni sono stati di 1,5°C più caldi rispetto al livello 1850-1900, e due giorni a novembre sono stati, per la prima volta, più caldi di 2°C. Questo, spiega Copernicus, “non significa che abbiamo superato i limiti fissati dall’Accordo di Parigi (poiché si riferiscono a periodi di almeno 20 anni in cui questa anomalia della temperatura media viene superata), ma costituisce un terribile precedente”. Ogni mese da giugno a dicembre nel 2023 è stato più caldo del mese corrispondente di qualsiasi anno precedente, in particolare luglio e agosto sono stati i due mesi più caldi mai registrati. L’estate boreale (giugno-agosto) è stata anche la stagione più calda mai registrata. Dicembre 2023 è stato il dicembre più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media di 13,51°C, 0,85°C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,78°C sopra il livello 1850-1900 del mese.

Le temperature medie globali della superficie del mare (SST) – segnala Copernicus – sono rimaste persistentemente e insolitamente elevate, raggiungendo livelli record per il periodo dell’anno da aprile a dicembre. Gli elevati SST nella maggior parte dei bacini oceanici, e in particolare nel Nord Atlantico, hanno svolto un ruolo importante nei record di SST globali. Le SST senza precedenti sono state associate a ondate di caldo marino in tutto il mondo, comprese alcune parti del Mediterraneo, Golfo del Messico e Caraibi, Oceano Indiano e Pacifico settentrionale e gran parte del Nord Atlantico. Nel 2023 il ghiaccio marino antartico ha raggiunto estensioni minime record per il corrispondente periodo dell’anno in 8 mesi. Sia l’estensione giornaliera che quella mensile hanno raggiunto i minimi storici nel febbraio 2023.

Le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano hanno continuato ad aumentare e hanno raggiunto livelli record nel 2023, raggiungendo rispettivamente 419 ppm (parti per milione) e 1902 ppb (parti per miliardo). Le concentrazioni di anidride carbonica nel 2023 sono state di 2,4 ppm superiori rispetto al 2022 e le concentrazioni di metano sono aumentate di 11 ppb. In tutto il mondo sono stati registrati numerosi eventi estremi, tra cui ondate di caldo, inondazioni, siccità e incendi. Le emissioni globali stimate di carbonio degli incendi boschivi nel 2023 sono aumentate del 30% rispetto al 2022, in gran parte a causa degli incendi persistenti in Canada.

Napoli, residenze reali europee: i delegati ospiti al Palazzo Reale

Napoli, residenze reali europee: i delegati ospiti al Palazzo RealeNapoli, 9 gen. (askanews) – Da Versailles a Schönbrunn, dal Quirinale al Principato di Monaco, le residenze reali europee associate (ARRE) si incontreranno al Palazzo Reale di Napoli l’11 e 12 gennaio per confrontarsi sul tema della coesistenza di diversi istituti all’interno delle regge che rappresentano una larga parte della storia del nostro continente. Sono sette i paesi europei rappresentati (Austria, Germania, Francia, Ungheria, Monaco, Polonia e Italia) che parteciperanno al meeting, nel quale verranno discusse varie problematiche e soluzioni relative alla gestione, tutela e valorizzazione dei palazzi che ospitano, a secondo dei casi, rami del parlamento o di organi di governo locale, residenze dei capi di Stato o istituti con esigenze differenti da quelle museali. Parteciperanno i delegati delle Regge di Versailles e di Schönbrunn , il castello della principessa Sissi a Vienna, dei Castelli di Sassonia, del Palazzo del Principato di Monaco e della residenza – ora museo – dell’ultimo re di Polonia, Stanislao II Augusto, a Varsavia.

Per l’Italia saranno rappresentati il Palazzo Reale di Milano, il Quirinale, la Reggia di Colorno (recentemente entrata a far parte dell’associazione), la Reggia di Caserta e, naturalmente, il Palazzo Reale di Napoli. Le delegazioni saranno accolte dal direttore Mario Epifani che aprirà i lavori, seguito dagli interventi dell’architetto Almerinda Padricelli, dell’architetto Stefano Gei e della storica dell’arte Antonella Delli Paoli.  Le relazioni tratteranno della coesistenza di vari istituiti all’interno del Palazzo Reale, con particolare riferimento alla Biblioteca Nazionale, dove i rappresentanti di ARRE saranno condotti in visita riaprendo eccezionalmente per l’occasione la porta che separa l’Appartamento di Etichetta, oggi museo, dai saloni ora destinati a sede della Biblioteca qui trasferita nel 1927. Al termine dei lavori i delegati visiteranno la Reggia di Portici, altra residenza borbonica che cambiò destinazione diventando sede della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II.