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Tag: Sanremo 2023

Bce, Lagarde: dal 2025 solo collaterali certificati su sostenibilità

Bce, Lagarde: dal 2025 solo collaterali certificati su sostenibilitàRoma, 28 nov. (askanews) – Quando la nuova direttiva europea sui requisiti di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive) sarà pienamente in vigore, dal 2025, Bce e Eurosistema delle banche centrali “accetteranno come collaterali solo strumenti che rispettano le direttive” per erogare finanziamenti alle banche. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde con un videointervento alla conferenza dello European Financial Reporting Advisory Group (Efrag).

In pratica, da quel momento tutte le banche che operano nell’area euro saranno costrette, per poter accedere ai fondi della Bce, con cui poi alimentano il credito all’economia reale, a fornire come garanzie titoli che risultino allineati ai criteri di sostenibilità stabiliti dalla Ue e certificati dai requisiti di rendicontazione finanziaria. “Il lavoro non è ancora finito”, ha aggiunto Lagarde, che da quando ha rilevato la guida della Bce ha impartito una forte spinta verso ecologia e altri elementi di questo genere alla policy dell’istituzione.

“La sostenibilità non è soltanto una complementarietà ma è un elemento fondamentale nella creazione di valore sul lungo termine – ha sostenuto – e la gestione del rischio dovrebbe essere al centro delle decisioni delle imprese”.

Ambiente, Sala: Milano andrà avanti, doveroso prenderci rischi

Ambiente, Sala: Milano andrà avanti, doveroso prenderci rischiMilano, 28 nov. (askanews) – “Se queste piccole-gradi rivoluzioni devono accadere accadranno a Milano, abbiamo il dovere di fare questo percorso, per i nostri cittadini e per il paese, di prenderci questa responsabilità e anche il rischio sapendo che il percorso è lungo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante un evento del Forum della Mobilità al Museo della Scienza, parlando delle politiche comunali su mobilità e ambiente e al rischio di impopolarità.

“Nella campagna elettorale precedente c’era gente, oggi in Consiglio comunale, che andava in corso Buenos Aires con il martello per distruggere le piste ciclabili. Cambiare le abitudini della gente è divisivo, ma non cambiare sarebbe grave. Se sarà confermato, manca ancora un mese abbondante, che questo sarà l’anno con meno sforamenti dei limiti relativi all’inquinamento” atmosferico questo “vuol dire che qualcosa abbiamo fatto, questo non nasce dal nulla quindi andremo avanti” ha proseguito Sala. “Nessuno vuole fare la guerra alle auto, ma ciascuno di noi vuole lavorare a un traffico più controllato. Nessuno è così folle da teorizzare una situazione tipo Tokyo dove non puoi comprare un’auto se non hai un pacchetto, ma il parcheggio sotto casa non è un diritto” ha aggiunto il primo cittadino.

Un altro esempio è l’annunciata chiusura al traffico del cosiddetto “Quadrilatero della moda”. “Secondo me dovrebbe essere una misura permanete cioè sarebbe assurdo se poi alla sera si potesse entrare. Se tanto poi non ci sono i parcheggi, che è quello che noi vogliamo fare. La mia proposta è che sia permanente e che lo sia anche nel weekend perché così deve funzionare. Con il buonsenso perché se uno vuole andare a parcheggiare o ha il suo parcheggio non possiamo ledere questo diritto, ma credo sia il momento di farlo e di farlo per sempre” ha continuato. “Che senso ha che un Suv arrivi in quella zona?” se non ci sono parcheggi, “è anche un segno di civiltà” ha ribadito. “Parliamo di tematiche che molto spesso sono un po’ svilite dal dibattito politico e invece è abbastanza complicato. Mettere d’accordo tutti è impossibile, ma devi prendere una decisione evitando che si formino i partiti, quello delle auto e quello delle bici” ha continuato. “La questione della ciclabilità – ha concluso – spiega molto: ad esempio non è che gli olandesi sono nati ciclisti, ma la politica olandese, negli anni Cinquanta e Sessanta, ha cominciato a fare delle politiche” a favore delle due ruote e i risultati si vedono.

Fabrizio Venturi: Festival cristiano trampolino per la Christian Music

Fabrizio Venturi: Festival cristiano trampolino per la Christian MusicRoma, 28 nov. (askanews) – Preparativi in corso per la terza Edizione del Sanremo Cristian Music Festival 2024. Un Festival che ha, nel corso delle due precedenti edizioni, reso celebri diversi concorrenti: il vincitore della prima edizione Frà Vinicius, il terzo classificato, il rapper Shoek, la vincitrice del premio della critica della seconda edizione Federica Paradiso, la quale con la sua canzone è stata ospite di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche e Padre Luca Arzenton che ha sottoscritto un contratto discografico con una prestigiosa etichetta discografica della Christian Music.

La canzone cristiana si sta affermando nel mercato discografico italiano grazie al contributo del Festival della Canzone Cristiana ideato e diretto dal cantautore e Direttore artistico Fabrizio Venturi. “Il Festival della Canzone Cristiana è un trampolino di lancio per chi canta canzoni di ispirazione cristiana, un genere che, pian piano, si sta affermando e riscuotendo successo tra i giovani. La terza edizione vedrà la partecipazione di nuove promesse della musica e della canzone cristiana che avranno la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico. “Daremo molta visibilità ai partecipanti e creeremo un canale televisivo tematico per consentire una maggiore presenza della musica cristiana sui media, nonché delle star della canzone cristiana italiana ed internazionale” ha dichiarato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto: “Sarà il 2024 un anno che consacrerà la Canzone Cristiana nel mondo musicale italiano. Noi abbiamo abbattuto quello che poteva essere un pregiudizio sulla Christian Music, fondato sul fatto che esistessero differenze rispetto ad altri generi, ma così non è proprio in quanto la Christian Music è uguale e paragonabile alla musica che si ascolta quotidianamente in radio, con la sola differenza che, nei suoi testi, invece di parlare di una donna, di un calciatore, di un ciclista o di altri temi, si parla di Dio. Anche Renato Zero, dopo la prima edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022, ad aprile, esordisce, per la prima volta nella sua carriera, con un album che racchiude 19 brani di musica cristiana, intitolato “Atto di fede”.

Il grande successo raggiunto dal Festival della Canzone Cristiana ha spalancato le porte a molti artisti della Christian music italiana, dando voce, per la prima volta, a questo genere musicale anche in Italia, che è diventata la prima vetrina della musica cristiana, un vero e proprio Festival Cristian Music non inquinato dalla partecipazione di artisti appartenenti ad altri generi, come avviene, invece, in altri eventi similari. Il Festival ha avuto un’evoluzione positiva sia per la qualità delle canzoni, sia per la bravura degli interpreti. Anche per questa edizione avremo voci di rilievo e canzoni di prestigio”. Le iscrizioni, come per le passate edizioni, dovranno pervenire, entro il 15 dicembre 2023, alla Segreteria del Festival info@sanremofestivaldellacanzonecristiana.it, attenendosi scrupolosamente al regolamento, che i candidati trovano già online sul sito del Festival. www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it

Il Festival della Canzone Cristiana si svolgerà dal 7 al 9 febbraio 2024, come nelle due passate edizioni, negli stessi giorni in cui si svolge il Festival della Canzone Italiana. Il Teatro del Festival della Canzone Cristiana, sito in Via Corradi, a Sanremo, sarà allestito per ospitare i 24 cantanti in gara. Le finali saranno trasmesse in diretta da una famosa emittente televisiva nazionale. Radio Mater sarà la radio ufficiale del Festival. Si tratta di un Festival nel Festival, di una staffetta musicale. L’intento e lo spirito sono gli stessi delle precedenti edizioni, ossia realizzare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio. È stato concluso anche un accordo con un network radiofonico italiano. Per certo sappiamo che Fabrizio Venturi ha scelto di essere affiancato ancora una volta da Daniela Fazzolari, brava e bella attrice di Centovetrine e Don Matteo. Ad affiancare Venturi ci saranno anche altri due grandi nomi della TV nazionale, dei quali, allo stato attuale, gli organizzatori non svelano i nomi. “Tra gli ospiti d’onore della kermesse musicale cristiana vi saranno grandi star della Cristian Music internazionale e della TV nazionale. Si riconferma la presenza del super ospite londinese Noel Robinson, un artista famoso a livello internazionale, icona della Musica Cristiana, che riempie gli stadi di tutto il mondo. Per quanto riguarda gli altri ospiti ci riserviamo di rendere noti i nomi nei successivi comunicati” ha aggiunto Venturi, il quale ha sottolineato: “Tutto ciò che il Festival della Canzone Cristiana ha annunciato di fare lo ha sempre fatto: l’Euro Cristian Music Festival a Torino, la Nazionale Italiana Cantanti Cristian Music, la creazione della sua emittente televisiva, la missione di pace a Kiev in Ucraina e altre rilevanti iniziative inerenti il suo messaggio di pace e la sua missione evangelizzatrice”.

Il Direttore artistico ha poi concluso: “A partire dalla prossima estate il Festival della Canzone Cristiana farà un tour di 23 tappe nelle città più belle d’Italia. I contratti sono già stati firmati dal suo Direttore artistico con tre tra le più importanti agenzie di booking. A calcare il prestigioso palco saranno gli artisti ospiti e gli artisti in gara, i quali sono stati presenti nelle tre edizioni del Festival. In sostanza, si è instaurato un processo in crescendo, come speravamo, sin dalla prima edizione del nostro amato Festival, che sarà un grande Festival, all’insegna della nuova evangelizzazione, condotta attraverso la forma espressiva più potente che Dio ci ha donato, ossia la musica, che non conosce né barriere, né limiti. È proprio questo che desideriamo far sapere alla stampa, sottolineando che il nostro sarà un autentico messaggio cristiano, una lode a Dio, una preghiera profondamente vissuta. Il nostro unico intento è diffondere messaggi di pace, di amore e di condivisione, non di chiusura e di scontro. Il messaggio che vogliamo diffondere è quello di Papa Francesco, che esorta ad essere fautori della fratellanza umana, che, come fa la musica, ‘abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende uguali’. Tale messaggio sorregge il nostro impegno proprio in quanto esso è finalizzato alla realizzazione della pace e della convivenza comune, pilastri ineludibili per la missione civilizzatrice, che la religione cattolica e tutte le religioni, il cui Dio è unico, devono prefiggersi mediante progetti concreti e mediante un dialogo fervente con tutte le realtà presenti nel contesto umano. Alla luce del progetto umanitario della realizzazione della fratellanza umana, che la Chiesa Cattolica si prefigge, richiamando non solo tutte le religioni, ma anche tutti coloro che operano in ogni ambito della vita umana a farsi artefici e promotori della cultura della fratellanza umana, abbiamo voluto anche noi, in veste di fautori di una cultura musicale improntata ai valori della fede cristiana, contribuire a diffondere il messaggio della fratellanza umana. Sant’Agostino affermava che chi canta prega due volte, rimarcando la forza spirituale della canzone. Siamo convinti anche noi che cantare, elevando una lode a Dio, possa essere il modo più rassicurante per affrontare il disagio e lo smarrimento scaturito sia dal deterioramento dell’ecosistema, sia dalla crisi del sistema economico mondiale, che ha provocato nuove forme di povertà, alle quali si aggiunge la povertà morale, di cui sono espressione le guerre in corso. La musica non vi è dubbio che possa rivestire un ruolo educativo e trasformativo in una società, come quella attuale, che sta smarrendo i suoi ineludibili valori umani. Di tale ruolo sono fermamente convinto e, per tale motivazione, ho deciso di realizzare il Festival della Canzone Cristiana”.

Ad Agrigento ultimo appuntamento di Cantiere Città

Ad Agrigento ultimo appuntamento di Cantiere CittàRoma, 28 nov. (askanews) – Si conclude ad Agrigento la seconda edizione di Cantiere Città, il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero della Cultura – Servizio VI del Segretariato generale e Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

“Agrigento, futura Capitale italiana della cultura 2025, ha ospitato per tre giorni l’ultima tappa di un percorso virtuoso – dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – che ha coinvolto le altre nove città concorrenti al titolo per il 2025 (Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca e Spoleto) con l’obiettivo di non disperdere idee, visioni, reti e partenariati avviati nel processo di candidatura e farne l’innesco di uno sviluppo armonioso del territorio”. Dal 26 al 28 novembre, l’ultima tappa di Cantiere Città ha riunito i rappresentanti delle città finaliste per una riflessione collettiva sul tema dello sviluppo culturale del territorio. Con loro Francesca Saccone (dirigente del Servizio VI – Eventi, mostre e manifestazioni del Segretariato generale del Ministero della Cultura), Francesca Neri (Responsabile dell’Area Progetti d’innovazione e complessi della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali) e Marcello Minuti (Coordinatore generale della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali).

Ad aprire i lavori il Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali Alessandra Vittorini, che dichiara “la seconda edizione di Cantiere Città, promosso dal Ministero della cultura e dalla Scuola dei beni e delle attività culturali, conferma l’utilità e il valore strategico del programma. Altre dieci città si sono rimesse in gioco per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio a base culturale, rinnovando e ripensando le idee e i progetti del dossier di candidatura. Abbiamo accompagnato le amministrazioni nel processo di creazione di nuovi “cantieri”, ambienti collaborativi e di costruzione in cui far convergere le forze per mettere la cultura al centro di una visione di crescita comune”. La seconda edizione di Cantiere Città ha impegnato, da maggio 2023, 60 rappresentanti delle città e degli enti culturali in oltre 120 ore di formazione, articolate in 2 masterclass in presenza e 9 approfondimenti online sui temi della progettazione di un piano di sviluppo della città a base culturale, oltre a 3 workshop specifici per ogni città. Un programma costruito su una combinazione di attività di capacity building e di accompagnamento specifico per sollecitare ogni città a recuperare lo sforzo progettuale e dare un futuro alle proposte elaborate.

Anche questa edizione di Cantiere Città ha sollecitato una riflessione tra tutte le città coinvolte: per affrontare i nodi critici comuni e condividere possibili soluzioni e risposte efficaci. Una nuova dimensione collaborativa, che ha sostituito la competizione della fase di candidatura, così forte e solida da aver portato le dieci città coinvolte nel percorso di Cantiere Città a sottoscrivere un protocollo d’intesa. La firma, raccolta nella cornice del Teatro Pirandello di Agrigento, segna l’impegno a promuovere buone pratiche e ricercare strumenti per la crescita culturale territoriale; a creare occasioni di confronto e apprendimento continuo; a favorire il networking, incentivare lo scambio e creare sinergie; a realizzare o partecipare a iniziative e bandi per lo sviluppo a base culturale di città e territori. “Quando il Ministro Sangiuliano ha proclamato Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 ho immediatamente sentito le responsabilità di tale nomina e il bisogno di condividere con le altre Città finaliste e i loro Sindaci il percorso di attuazione del nostro progetto” dichiara Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento. “Il dossier, preparato dalla Fondazione MeNO, esprime nella sua dimensione culturale e artistica la visione politica che riconosco come mio pensiero sulla Città di Agrigento e sulle sfide che la comunità internazionale è oggi chiamata ad affrontare. Un progetto che nella relazione tra il sé e l’altro, interpreta il rapporto tra le comunità e, quindi le Città, come condizione essenziale per la costruzione di futuro. Grazie a Cantiere Città abbiamo avviato questo percorso di condivisione che dovrà necessariamente trovare compimento nel 2025 e restare per il futuro un patrimonio di relazioni tra individui e comunità. Il protocollo d’intesa siglato ad Agrigento è un patrimonio dell’Italia intera, che quando opera in una dimensione di rete e di connessione esprime l’essenza della propria cultura e dell’essere il luogo più affascinante del mondo”.

Fedriga a Londra: Fvg offre opportunità uniche in Europa

Fedriga a Londra: Fvg offre opportunità uniche in EuropaRoma, 28 nov. (askanews) – “Il Friuli Venezia Giulia è il luogo ideale per vivere, lavorare e investire e, attraverso il lavoro compiuto dall’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa, puntiamo a farlo sapere sia a chi ha lasciato l’Italia per cercare fortuna all’estero sia a chi, come i nomadi digitali dell’Unione europea o del Regno Unito, è alla ricerca dei propri spazi. Il nostro territorio vanta, infatti, un’eccezionale qualità della vita, un patrimonio culturale e naturalistico unico e la possibilità di trovare e vivere, a breve distanza, una ricca varietà di paesaggi, dalla montagna al mare, alle città d’arte. Oggi la nostra regione offre un ventaglio di opportunità uniche in svariati campi, dalla ricerca scientifica e innovazione, alla cultura, alla navalmeccanica, alla portualità e alla logistica fino all’Ict, alle nanotecnologie e alle energie rinnovabili come l’idrogeno, per citarne solo alcuni e si sta anche dimostrando il terreno ideale per la crescita delle società benefit, che coniugano lo sviluppo d’impresa con quello della comunità locale”. È con queste parole che il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha aperto questa mattina a Londra la prima edizione del Moving to Italy Show and Seminari, l’evento organizzato al Royal Automobile Club dalla Camera di commercio e Industria Italiana per il Regno Unito con la collaborazione dell’Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa e il supporto di PromoturismoFvg, per presentare al grande pubblico i numerosi vantaggi di vivere, trasferirsi, lavorare o andare in pensione nel nostro Paese. A confermare l’attrattività della nostra regione sono state portate sul palco dell’evento londinese alcune testimonianze concrete di stranieri che hanno scelto di trasferirsi in Friuli Venezia Giulia, a partire dal critico cinematografico Alan Jones, divenuto direttore artistico del Trieste Science + Fiction Festival, di Lidia Dyal che ora si occupa dell’area formazione della Its Arcademy, di Sophie Ann Renhuldt, responsabile delle pubbliche relazioni nel campo dell’enogastronomia.

“Le esperienze vissute da queste persone – ha evidenziato Fedriga – sono state talmente positive da conquistare il loro cuore e spingerle a crearsi una nuova vita nella nostra regione: questa è la prova di quanto il Friuli Venezia Giulia nella sua interezza sia affascinante a attrattivo. Ci troviamo in un crocevia di popoli, culture e religioni unico e il nostro territorio sta riacquistando il proprio ruolo di snodo fondamentale per il commercio internazionale. A ciò si aggiunge il fatto che la nostra regione è conosciuta a livello internazionale per la propria capacità d’innovazione e la crescita del sistema della scienza calamita l’attenzione di ricercatori di alto profilo da tutto il mondo”. Proprio in merito a questo argomento va sottolineato che non sono solo gli stranieri a scegliere il Friuli Venezia Giulia ma anche i nostri connazionali che rientrano in Italia dopo un’esperienza all’esterno, come il professor Roberto Trotta, oggi a capo del Theoretical and Scientific Data Science group della Sissa di Trieste, e di Niccolò Granieri, ricercatore presso il dipartimento di Audiologia dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste.

“Il mondo cambia rapidamente e le strategie regionali unite alle politiche fiscali messe in campo dal Governo per contrastare la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’, rendono il nostro territorio assolutamente appetibile per i professionisti – ha rimarcato Fedriga -. Basti pensare alla crescita dello smart working e alla crescente tendenza delle imprese di assumere con contratti ‘full remote’ che lasciano totale libertà al lavoratore di scegliere da dove operare. Allo stesso modo il nostro territorio è ideale anche per coloro che, dopo una vita di lavoro, desiderano ritirarsi per godere appieno della propria esistenza”. “Il Friuli Venezia Giulia è una regione estremamente bella dal punto di vista naturalistico e paesaggistico che sta vivendo un momento di grande vitalità e offre l’opportunità di condurre una vita di alta qualità a costi assolutamente accessibili ed è ricca di opportunità in campo sociale, culturale e privato. Inoltre, può vantare servizi alle famiglie e alla persona di alto livello, un sistema sanitario d’eccellenza”.

Nel corso dell’evento è stato rimarcato come in Friuli Venezia Giulia ci sia un livello di qualificazione superiore alla media nazionale e il tessuto produttivo risulti fiorente in una varietà di settori occupazionali. Inoltre, a conferma della forte vocazione all’innovazione, vi si trovano ben tre università e altrettanti parchi scientifici e tecnologici, oltre a 6 consorzi di sviluppo economico locale dislocati in diverse aree della regione.

Frontalieri, accordo Italia-Svizzera su tetto telelavoro al 25%

Frontalieri, accordo Italia-Svizzera su tetto telelavoro al 25%Roma, 28 nov. (askanews) – Italia e Svizzera hanno siglato a livello tecnico un Protocollo di modifica dell’Accordo frontalieri tra i due Paesi del 23 dicembre 2020 finalizzato a disciplinare il trattamento del telelavoro. Secondo quanto riporta una nota, il Protocollo si limita esclusivamente alla codifica delle integrazioni e modifiche previste dalla Dichiarazione di intenti del 10 novembre firmata dal ministro Giancarlo Giorgetti e dalla consigliera federale Karin Keller- Sutter e prevede la possibilità di svolgere il telelavoro fino al massimo del 25% dell’orario di lavoro.

Il testo dell’Accordo dovrà essere sottoscritto dai due Paesi entro il 31 maggio 2024, ma la disciplina si applicherà già dal primo gennaio 2024 sulla base di un accordo amichevole transitorio. Contestualmente, si legge, le autorità competenti di Italia e Svizzera hanno firmato anche un accordo amichevole relativo al periodo dal 1° febbraio 2023 al 31 dicembre 2023 che introduce, in senso retroattivo, la possibilità di svolgere il telelavoro per i contratti che lo prevedono fino a un massimo del 40% dell’orario di lavoro, in linea con la vigente legislazione nazionale.

Vasco Live 2024, nuova data a Bari il 29 giugno

Vasco Live 2024, nuova data a Bari il 29 giugnoRoma, 28 nov. (askanews) – È sempre corsa al biglietto quando si parla di Vasco Rossi. A grandissima richiesta si aggiunge il 29 giugno, per un totale di 4 concerti a Bari, stadio San Nicola, per l’ambasciatore della “Puglia creativa”.

Un imperdibile show a chiusura del l tour che conta già 7 appuntamenti allo Stadio San Siro di Milano e porta a 4 quelli nel capoluogo pugliese, per un totale di 11 show annunciati. Ecco il calendario aggiornato del più grande rock’n’roll show dell’estate2024! 07 Giugno Milano Stadio San Siro 08 Giugno Milano Stadio San Siro 11 Giugno Milano Stadio San Siro 12 Giugno Milano Stadio San Siro 15 Giugno Milano Stadio San Siro 19 Giugno Milano Stadio San Siro 20 Giugno Milano Stadio San Siro 25 Giugno Bari Stadio San Nicola 26 Giugno Bari Stadio San Nicola 29 Giugno Bari Stadio San Nicola (Nuova Data) 30 Giugno Bari Stadio San Nicola

Milano, a Casa Emergency il regalo di Natale che può salvare vite

Milano, a Casa Emergency il regalo di Natale che può salvare viteMilano, 28 nov. (askanews) – Chiede un “piccolo gesto”, Emergency, per sostenere il diritto alla cura in Italia e nel mondo. Fino al 24 dicembre, a Casa Emergency in via Santa Croce 19 a Milano è possibile trovare idee regalo e sostenere così i suoi progetti in Italia e nel mondo. Dai cesti e tessuti dall’Uganda agli accessori realizzati con materiali di riciclo, dai dolci natalizi alle magliette dell’associazione, che si possono acquistare anche online. Sono più di settanta le proposte regalo con il logo di Emergency, dalla classica tazza fino all’agenda, ma anche prodotti provenienti dai Paesi in cui l’associazione lavora o da realtà solidali che collaborano con la Ong.

Per offrire un aiuto a chi vive in contesti difficili in Italia e nel mondo, negli spazi di Natale si possono acquistare il presepe della pace del Perù prodotto da Kenty, realtà che mette insieme famiglie artigiane, rifugiati e piccole cooperative di giovani in zone disagiate del Paese; la collana con il ciondolo logo di Emergency e il portachiavi entrambi realizzati da NO WAR FACTORY, con metalli provenienti da residui bellici disseminati nel Laos, Paese del Sud est asiatico, la zona del mondo più bombardata della storia; per chi volesse regalare un libro, si possono anche trovare i libri scritti dal fondatore della Ong, Gino Strada, come ad esempio “Una persona alla volta” edito da Feltrinelli. Per un Natale solidale anche a tavola torroni, croccanti e altri dolci a base di mandorla, pistacchio e nocciola prodotti all’interno della Casa circondariale di Ragusa dalla cooperativa Sprigioniamo Sapori, le tavolette di cioccolato del Laboratorio di Don Puglisi, progetto di reinserimento sociale di donne in difficoltà con figli, la Cesta salata Emergency di Negozio Leggero con una selezione di prelibatezze senza derivati animali, gli infusi e le tisane di Erbalogica, tutti rigorosamente biologici.

Per chi è attento all’ambiente si possono scegliere gli orecchini e le collane di Az Contempory Jewels tutti prodotti con materiali di riciclo, a tiratura limitata; un’altra possibilità è quella di regalare le borse di Cartiera, laboratorio di moda etica che recupera e riusa pelle e tessuti di alta qualità; tante le proposte di Vagamondi con il progetto nato in Sri Lanka che produce materiale da cartoleria a partire dagli escrementi degli elefanti. Emergency propone, infine, delle idee-regalo virtuali: basta un contributo online e si potrà sostenere direttamente il lavoro dell’associazione in Italia e nel mondo, con l’acquisto di giubbotti-salvagente per la nave Life Support, di farmaci e materiale sanitario per un neonato in terapia intensiva neonatale in Afghanistan, una visita medica gratuita a un paziente nel politruck, l’ambulatorio mobile di Emergency aperto a tutti per visite gratuite in Italia, pacchi spesa, per un mese, beni di prima necessità per una famiglia.

Con l’acquisto dei regali solidali sarà possibile inviare ai propri cari gli auguri di Natale tramite una e-card: si contribuirà così concretamente a garantire il diritto alla cura gratuito, uguale e universale per tutti, alla lotta alla guerra e alla povertà.

Atene rivuole i marmi del Partenone, tensione con Londra

Atene rivuole i marmi del Partenone, tensione con LondraRoma, 28 nov. (askanews) – Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha rifiutato di tenere colloqui con il vice primo ministro britannico Oliver Dowden dopo che il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annullato un incontro con il suo omologo greco a causa di disaccordi sui fregi del Partenone, i cosiddetti Marmi di Elgin.

Domenica scorsa, Mitsotakis ha detto che i marmi di Elgin – una collezione di sculture dell’antica Grecia – erano stati rubati dal British Museum. Il leader greco ha annunciato il suo progetto di sollevare la questione non della proprietà dei Marmi, ma della loro “riunificazione” con altre sculture ad Atene durante il suo incontro con Sunak a Londra martedì. Tuttavia, lunedì Sunak ha annullato l’incontro. I media britannici hanno riferito che avrebbe preso tale decisione in risposta alla dichiarazione del primo ministro greco. “Il vice primo ministro si è offerto di incontrare oggi il primo ministro greco e non è stato possibile farlo

Meloni alla Cop28, l’impegno dell’Italia per il clima (con particolare attenzione all’Africa)

Meloni alla Cop28, l’impegno dell’Italia per il clima (con particolare attenzione all’Africa)Roma, 28 nov. (askanews) – Fare il punto sulle azioni portate avanti fino a questo momento per contrastare il cambiamento climatico e rilanciare l’impegno globale sul tema, con l’Italia che guarda in particolare all’Africa. E’ questo il cuore della Cop 28 in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

All’evento sono attesi circa 150 tra capi di Stato e di governo (una delle partecipazioni più consistenti degli ultimi anni). A rappresentare l’Italia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa a Dubai nella giornata del 30. Meloni ripartirà poi il 2 o 3 dicembre. In particolare la premier interverrà nella due giorni di “alto livello”, l’1 e il 2. Il primo giorno parteciperà all’apertura dell’evento e poi interverrà a due eventi settoriali: il primo sui sistemi alimentari, il secondo dedicato all’adattamento ai cambiamenti climatici. I due interventi non sono casuali: entrambe le questioni sono prioritarie per i Paesi in via di sviluppo e in particolare per l’Africa e sarà quindi l’occasione – per la presidente del Consiglio – di ribadire gli impegni dell’Italia per il continente africano, anche nell’ottica del Piano Mattei. La serata sarà “italiana” perchè a Dubai i leader saranno invitati a un concerto del Teatro della Scala di Milano (realizzato in collaborazione con i Ministeri della Cultura e degli Esteri e con il sostegno di Eni) in cui saranno eseguite in particolare arie italiane. Il 2 mattina – quando alle 9.15 è previsto anche l’intervento di papa Francesco – Meloni prenderà la parola alle 11.30 nell’assemblea plenaria. Per quanto riguarda gli impegni italiani, sottolineano fonti diplomatiche, il nostro Paese si muove nell’ambito del programma ‘Fit for 55’ dell’Unione europea che ha messo in campo “interventi importanti” che dovrebbero porre l’Unione “in linea” con i target relativi alla mitigazione del cambiamento climatico. Per quanto riguarda il capitolo dell’adattamento, rivolto ai Paesi maggiormente colpiti dall’impatto dei mutamenti, l’Italia sta andando verso un aumento della quota dei finanziamenti. A questo proposito, già nei mesi scorsi, Meloni aveva annunciato che il Fondo italiano per il clima sarà in gran parte dedicato all’Africa.

A margine dei lavori, vista la presenza di molti leader, il governo italiano sta lavorando alla definizione di alcuni bilaterali.