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Tag: Sanremo 2023

Expo, Sala: tifo per Roma, consigli gratis se richiesti

Expo, Sala: tifo per Roma, consigli gratis se richiestiMilano, 28 nov. (askanews) – “È difficile dire” se Roma ce la farà a ottenere l’assegnazione di Expo 2030, “aspetto con ansia questo verdetto perché so cosa vuol dire, quanto è importante una esposizione universale e quanto bene porta ad una città”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante un evento del Forum della Mobilità al Museo della Scienza. “È chiaro che faccio veramente il tifo per Roma” ha aggiunto. Quanto alla possibilità di dare qualche consiglio alla capitale “se me lo chiedono lo farò gratuitamente senz’altro” ha concluso l’ex commissario di Expo 2015.

Auto, Arete: prezzi e dubbi su alimentazioni frenano mercato

Auto, Arete: prezzi e dubbi su alimentazioni frenano mercatoMilano, 28 nov. (askanews) – Tre italiani su quattro non cambieranno la propria autovettura nei prossimi 12 mesi. A frenare le immatricolazioni sono principalmente i costi raggiunti dalle auto e l’incertezza in merito all’alimentazione da scegliere: l’83% degli intervistati dichiara di poter spendere meno di 30mila euro per l’acquisto, il 21% addirittura meno di 10mila. L’ibrido è ormai di gran lunga l’alimentazione preferita. E’ quanto emerge dalla nuova instant survey “L’offerta di auto in Italia è in linea con la domanda del mercato?”, condotta da Areté a novembre.

Oltre 1 intervistato su 4 dichiara l’intenzione di voler cambiare la propria auto nei prossimi 12 mesi, possibilmente acquistandone una nuova. Tra questi, il 38% dice di avere idee chiare su marca e modello da comprare, il 34% afferma di conoscere bene le proprie esigenze di mobilità e solo l’8% lo farà per timore dei blocchi della circolazione imposti dalle amministrazioni locali. Un dato, questo, che testimonia come i divieti non spingano gli italiani al cambio auto. L’instant survey si sofferma in particolare sulle ragioni che stanno spingendo gran parte degli italiani a rinviare l’acquisto dellìauto. In testa c’è il fattore economico: 4 su 10 (42%) reputano i prezzi decisamente elevati, il 34% addebita tale decisione alle troppe incertezze in merito all’alimentazione da scegliere. Solo il 4% lo fa perché teme gli attuali tempi di consegna troppo lunghi.

Approfondendo il lato economico, dallo studio emerge come l’83% del campione dispone di un budget inferiore a 30mila euro per comprare l’autovettura e il 21% non arriva neanche a 10mila. Una soglia, quest’ultima, che pregiudica la possibilità di acquistare gran parte dei modelli ora presenti sul mercato e che apre la porta all’usato, che comunque negli ultimi 24 mesi ha registrato un’impennata dei prezzi. A conferma di queste risposte, quasi la metà dei rispondenti (47%) sarebbe pronto a cambiare la propria auto se i prezzi fossero più accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni oggi disponibili. Che le scelte degli italiani in tema di mobilità siano, in questa fase, dettate principalmente da fattori economici appare evidente anche da un altro dato rivelato dalla survey: alla domanda “cosa cerchi in un’auto?” 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono poi caratteristiche relative al prodotto, come sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%).

Un capitolo a parte riguarda le alimentazioni, tra le quali spicca un unico vincitore: il 43% degli intervistati dichiara che la prossima vettura sarà ibrida, il 16% diesel, il 15% Gpl, il 13%, ex aequo, elettrica e benzina. “I dati della nostra nuova instant survey – sottolinea Massimo Ghenzer, presidente di Areté -, rivelano che sul mercato automotive nazionale esiste un evidente disallineamento tra l’offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell’usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l’auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura”

Marmi del Partenone, nuovo scontro diplomatico Atene-Londra

Marmi del Partenone, nuovo scontro diplomatico Atene-LondraRoma, 28 nov. (askanews) – Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha rifiutato di tenere colloqui con il vice primo ministro britannico Oliver Dowden dopo che il primo ministro britannico Rishi Sunak ha annullato un incontro con il suo omologo greco a causa di disaccordi sui fregi del Partenone, i cosiddetti Marmi di Elgin.

Domenica scorsa, Mitsotakis ha detto che i marmi di Elgin – una collezione di sculture dell’antica Grecia – erano stati rubati dal British Museum. Il leader greco ha annunciato il suo progetto di sollevare la questione non della proprietà dei Marmi, ma della loro “riunificazione” con altre sculture ad Atene durante il suo incontro con Sunak a Londra martedì. Tuttavia, lunedì Sunak ha annullato l’incontro. I media britannici hanno riferito che avrebbe preso tale decisione in risposta alla dichiarazione del primo ministro greco. “Il vice primo ministro si è offerto di incontrare oggi il primo ministro greco e non è stato possibile farlo

Umrbia, approvato “Master-plan semplificazione e agenda digitale 23-25

Umrbia, approvato “Master-plan semplificazione e agenda digitale 23-25Roma, 28 nov. (askanews) – Con l’approvazione a maggioranza dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria si conclude l’iter politico del “Master-plan della Regione Umbria per la semplificazione e l’Agenda digitale 2023-2025”.

Presentando il documento, approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 97 del 1 febbraio 2023, l’Assessore allo Sviluppo economico, innovazione, digitale e semplificazione Michele Fioroni ha detto che “il Master-plan nasce dalla visione di una “regione aperta a cittadini e imprese, in cui l’accesso ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione sia semplice e accessibile, efficiente, trasparente, centrato sull’utente, senza lunghezze e appesantimenti burocratici”. “Siamo consapevoli – ha aggiunto – che non c’è cosa più complessa che promettere e produrre semplicità, siamo consci del percorso che abbiamo davanti e del lavoro che c’è da fare. Bisogna realizzare una PA nativa digitale, abbandonando definitivamente la carta e attuando veramente il principio del “once-only”. Le PA detengono una mole enorme di dati, le informazioni sono già tutte lì: al cittadino va chiesta una informazione una volta sola, e poi tutte le PA vi accedono in interoperabilità”.

“Vogliamo trasformare l’esperienza che i cittadini hanno dei servizi pubblici in qualcosa di finalmente moderno – ha rilevato -, al passo con i tempi e gli strumenti che le nuove tecnologie offrono, anche in modo proattivo grazie all’intelligenza artificiale, per incidere sulla qualità e sulla fiducia che cittadini e imprese ripongono nella Pubblica Amministrazione”. “Occorre tener conto – ha detto ancora – che solo ciò che è semplice può essere digitalizzato e per questo la semplificazione della P.A. è la chiave di volta di tutto il processo”.

A questo scopo il Master-plan riunisce e armonizza i contenuti di due documenti di pianificazione strategica trasversali previsti dalle leggi regionali, predisposti dalla Giunta regionale e soggetti all’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale: il “Piano triennale di semplificazione amministrativa” (PTSA) e le “Linee guida strategiche per lo sviluppo della Società dell’informazione” (LGSI) (c.d. Agenda digitale dell’Umbria). La vision unificante della strategia è che occorre una profonda revisione dei macro-processi e delle procedure amministrative per ridisegnare e innovare profondamente i servizi pubblici delle PA umbre. I processi che stanno dietro l’erogazione dei servizi devono essere semplificati, unificati, digitalizzati, resi accessibili e intelligibili sia all’utenza esterna alla PA che all’utenza all’interno degli uffici pubblici.

Pertanto, il Master Plan ha l’obiettivo di portare a una revisione profonda dei macro processi e delle procedure amministrative per disegnare, in ultima istanza, il sistema di erogazione dei servizi che la P.A. dà ai propri stakeholder (cittadini, imprese, enti pubblici). In merito, afferma Fioroni che “cambiare i processi vuol dire agire sinergicamente sulle riforme, sulla semplificazione amministrativa, sulla transizione digitale, sui sistemi informativi, sul reclutamento e sull’organizzazione”. Nel Programma di governo della Presidente Tesei, presentato all’Assemblea legislativa il 23/12/2019, era scritto quanto segue: “Occorrono progettualità capaci di osare, coraggiose, innovative, che non si limitino solo a guardare alle migliori best practices, che sappiano restituire alla nostra regione quella capacità che ormai qualche decina di anni fa, universalmente, ci veniva riconosciuta. (..) La digitalizzazione della regione è dunque priorità assoluta di questo governo. L’innovazione, la crescita, la semplificazione dipendono necessariamente dalla digitalizzazione. (..)”. “Lo scopo di questo strumento strategico è efficientare – conclude Fioroni – riunendo in un unico documento tutte le iniziative di sburocratizzazione e digitalizzazione che la Regione intende mettere in campo per portare la nostra regione, nei prossimi anni, che mira ad essere all’avanguardia nell’adozione di soluzioni digitali per migliorare la vita dei suoi cittadini. Il Master-plan è lo strumento con cui tradurre in realtà questa visione”.

Umbria, da Tesei gli chef dei sei ristoranti umbri stellati

Umbria, da Tesei gli chef dei sei ristoranti umbri stellatiRoma, 28 nov. (askanews) – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Donini, nel Salone d’Onore, gli chef stellati dell’Umbria per complimentarsi con loro: Luca Vissani, per il ristorante Casa Vissani; Fabio Cappiello e Fumiko Sakai di Vespasia; Marco Lagrimino del ristorante L’Acciuga; Ada Stifani, di Ada Gourmet; Giulio Gigli per Une; Andrea Impero di Elementi Fine Dining.

Tesei ha sottolineato come, accanto anche alla crescita della promozione turistica della regione, sia cresciuta la qualità dell’offerta enogastronomica che l’Umbria sa offrire. Il raddoppio del numero delle Stelle assegnate dalla Guida Michelin 2024 ne è la prova. Gli chef hanno ringraziato la presidente dell’invito e hanno sottolineato l’importanza di una proposta culinaria che sia di livello e legata ai prodotti che il territorio sa offrire.

La Presidente Tesei ha infine regalato agli chef stellati un gagliardetto con il simbolo della Regione come riconoscimento ulteriore dei successi ottenuti, un dono che riconosce l’importanza promozionale di tutto il settore.

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”

Al Museo del Saxofono di Fiumicino il “Brag Quartet”Roma, 28 nov. (askanews) – Grande festa dedicata al “Brazilian jazz” in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al Museo di Saxofono di Fiumicino. Attilio Berni, direttore del Museo, ha infatti invitato a partecipare con un nuovo significativo progetto, il Brag Quartet, formato dal compositore Alberto Giraldi al pianoforte, Stefano Rossini a batteria e percussioni, Alberto D’Alfonso a flauto e sax alto e Gabriel Caporali al basso elettrico.

Il Repertorio prescelto, composto da brani originali di Alberto Giraldi, si ispira ai ritmi ed alle armonie della musica brasiliana delineandosi attraverso l’uso di Samba, Bossa Nova, Baiao, Frevo, Partido Alto: stili che, facenti principalmente capo a pattern ritmici tipici, possono essere ricondotti al complesso della cultura musicale brasiliana. L’incontro tra Stefano Rossini, profondo conoscitore della tradizione brasiliana ed Alberto Giraldi, jazzista con una solida preparazione accademica “tradizionale” di stampo tipicamente europeo, ha consentito di produrre una musica che fotografa il mondo brasiliano, seppur visto con l’occhio europeo, ma senza mai tradirne gli elementi peculiari ed anzi esaltandoli. La presenza nel Quartetto di Gabriel Caporali, bassista di Belo Horizonte, ha consentito di utilizzare nei brani gli accompagnamenti più fedeli alla tradizione tipica del Brasile, permettendo di realizzare le musiche di Giraldi in un modo quasi filologico rispetto alla produzione contemporanea del variopinto paese sudamericano. Il Quartetto si avvalora inoltre della presenza di Alberto D’Alfonso, flautista e saxofonista. In particolare, con il primo dei suoi strumenti – il Flauto – D’Alfonso offre un importante riferimento alla musica brasiliana che ne fa uso costante, soprattutto nella Bossa Nova, laddove l’incedere ritmico fluido e spesso quasi cullante, si giova di timbriche morbide e vellutate come – appunto – quelle del Flauto.

Afferma Giraldi: “Un mio viaggio in Brasile fatto nel 2018, per tenere una masterclass ed un concerto presso il Centro Universitario di Rio Grande do Norte, in Natal, ha coinciso col rivedere, dopo tantissimi anni, l’amico batterista e percussionista Stefano Rossini. Con una certa discrezione – tipica del suo gentile modo di essere e di fare – Stefano mi propone di formare un Ensemble di musica brasiliana. Caso o foriera coincidenza: ed io cosa faccio? Rispondo subito di sì, e con entusiasmo! Abbiamo scelto un certo numero di brani famosi, ma la mia penna non ha retto all’impulso che da sempre mi anima – quello di scrivere – ed ho portato in prova i primi due brani originali. Stefano ne è rimasto colpito. Così io, memore della famosa frase di Alberto Sordi: ‘M’hai provocato e io me te magno!’, non ho impiegato tempo a cedere alle lusinghe ed ho rapidamente completato un intero repertorio di brani originali, in stile brazilian jazz. Sperimentando il Samba, il Bajao, lo Choro, la Bossa Nova, il Frevo, trovando spunti ed idee che hanno acceso in me nuove prospettive, nella pratica – quella di scrivere “à la manière de” – che sin dall’Ottocento ha stimolato diversi blasonati compositori miei predecessori. La musica brasiliana è festa di impulsi, con le sue sincopi a sospendere il tempo, artifici ritmici che rinviano un battere più volte promesso e raggiunto solo qui e là; è festa di sensualità, con le sue appoggiature, i suoi cromatismi, le sue armonie che, sposate al tessuto jazzistico, aprono strade inusitate, eppure così famigliari e comunicative. Quando anche Alberto D’Alfonso e Gabriel Caporali – quest’ultimo brasiliano doc di Belo Horizonte – hanno pronunciato il fatidico “sì” è nato BRAG Quartet, acronimo che mescola il Brasile con le mie iniziali, da un’idea di Stefano Rossini. Stefano ha dato e continua a dare entusiasmo a questo progetto ed io raccolgo con altrettanto entusiasmo, ed ho la sensazione che BRAG Quartet sia una promessa soltanto all’inizio, che nasconda chissà quali altri risultati, perseguiti con amore per le sfide e per la ricerca. Insomma, il nostro BRAG Quartet è tutto questo: espressione di vitalità e della gioia di fare Musica, onorando lo spirito di un popolo – quello brasiliano – che tanto ha dato e dà all’arte musicale, e continuando lo spirito del nostro popolo – quello italiano – che da sempre eccelle nella ricerca di connessioni, di intrecci geografici, culturali ed artistici.” Il concerto verrà preceduto, come da consuetudine del Museo, da un’apericena opzionale al costo di € 15,00. I biglietti per la performance costano invece € 17.00 e sono in vendita sia in loco (suggerita la prenotazione ai numeri del Museo) sia sul sito di Liveticket.it

Iniziativa delle opposizioni: no al carcere per i bambini

Iniziativa delle opposizioni: no al carcere per i bambiniRoma, 28 nov. (askanews) – La normativa attuale prevede un differimento dell’esecuzione della pena per le donne in stato di gravidanza o con figli che hanno meno di un anno ma con le nuove norme contenute nel pacchetto sicurezza varato dal governo di centrodestra questo differimento diventerebbe “facoltativo”. Lo ha detto il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Giustizia della Camera Devis Dori, durante una conferenza stampa alla Camera alla quale hanno aderito tutti i gruppi di opposizione.

“La norma può essere espunta quando arriverà in Parlamento, si tratta di una norma ideologica”, ha sottolineato Dori. L’ultimo pacchetto Sicurezza del Governo elimina, appunto, l’obbligo contenuto nell’articolo 146 del Codice penale di differimento dell’esecuzione carceraria per le donne incinte o con figli con meno di un anno d’età. “Gli Icam, gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, dove dovrebbero andare queste donne, sono solamente quattro nel nostro Paese e comunque ci sarebbe lo sradicamento della donna incinta o con il bambino dal suo ambiente familiare, è una violazione dei diritti della donna e del bambino”, ha osservato Valentina D’Orso del Movimento Cinquestelle sottolineando che “tenere bambini in carcere non è degno di un paese civile”. “Da parte di questo governo c’è un vero e proprio attacco all’infanzia, la centralità del bambino sfugge molte volte a questo governo – ha osservato Debora Serracchiani del Pd -. Questa norma lascia costernati, un paese come l’Italia non se lo merita, lanciamo un appello che sia una sorta di missione collettiva che metta al centro il benessere del bambino”.

”Energia per tutti”: a Milano confronto sulle strategie energetiche

”Energia per tutti”: a Milano confronto sulle strategie energeticheMilano, 28 nov. (askanews) – Elettrificare i consumi per massimizzare l’efficienza energetica mediante l’uso delle fonti rinnovabili: è questa la principale indicazione emersa dal rapporto “Earth for All: a survival guide for humanity”, di cui si è discusso nell’ambito dell’evento “Energia per tutti: esempi virtuosi, strategie energetiche europee e nazionali”, organizzato da Rse, Comune di Milano, Club di Roma ed Earth4All e che si è tenuto a Palazzo Reale di Milano.

Su come la strategia energetica nazionale ed europea possa integrare le raccomandazioni del rapporto “Earth4All” nella propria agenda ha discusso un panel di esperti in un dibattito moderato da Ugo Bardi del Club di Roma. Sandrine Dixson-Declève, co-presidente del Club di Roma ha approfondito il capitolo 7 del report “Earth for All”. Infine Luca Miggiano, “Earth4All” Campaign team manager ha approfondito il tema dell’importanza del coinvolgimento attivo dei cittadini nella discussione pubblica. “Il mondo sta affrontando rischi profondi. L’analisi di Earth4All dimostra che senza una trasformazione completa delle nostre economie e del nostro settore energetico in questa decade, dovremo abituarci a vedere un aumento della severità e della frequenza degli impatti climatici. E contestualmente una crescente tensione sociale, che ridurrà la nostra capacità di affrontare questi impatti – ha detto Sandrine Dixson-Declève, co-presidente del Club di Roma – La buona notizia è che questo è un futuro che possiamo evitare. La scienza è chiara: abbandonare il fossile e investire in efficienza energetica, riduzione dei consumi e abbondanza di rinnovabili è la strada per creare società più giuste e in salute, anche in Italia”.

Nella seconda parte dei lavori, coordinati dal professor Mario Motta del Politecnico di Milano, sono stati portati casi e esempi virtuosi a livello nazionale. Nel dettaglio, Matteo Zulianello, capo progetto “L’utente al centro della transizione energetica” di Rse, e Thomas Zulian, docente Scuola Ladina di Fassa, hanno illustrato le best practice di Cesla, la comunità energetica della Val di Fassa nata da un’idea sviluppata da studenti. Sul contributo delle città che hanno aderito al patto “EU Mission 100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030” si sono espressi Elena Grandi, assessora all’Ambiente e al Verde del Comune di Milano, Stefano Zenoni, assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo, e Gianluca Borghi, assessore alla Sosteni-bilità Ambientale, Energetica e alla Mobilità del Comune di Parma, che hanno illustrato le esperienze delle loro città.

L’ultima parte della giornata di lavoro, coordinata da Ilaria Losa del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione di Rse, ha ospitato le analisi e gli approfondimenti di esperti del settore, che sono intervenuti su tre tematiche: la policy europea, illustrata da Massimo Garribba, vice-direttore Dg Energy della Commissione Europea, cui ha fatto seguito l’intervento di Antonio Iliceto, membro del Governing Board di Etip-Snet, che ha fatto il punto su come il settore energetico possa integrare nella propria agenda le raccomandazioni del report; la strategia italiana, su cui si è espresso Michele Benini, direttore del Dipartimento Sviluppo Sistemi Energetici, che ha raccontato l’esperienza e il ruolo di Rse nella definizione degli scenari energetici a supporto del decisore nazionale; quella aziendale, con il contributo di Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont. “La ricetta del rapporto ‘Earth for All’ è la medesima adottata dal Piano Nazionale Integrato Energia Clima del governo italiano, basata su uno scenario di sviluppo al 2030 del sistema energetico messo a punto da Rse, con la collaborazione di Gsee Ispra – ha sottolineato a margine dell’evento Michele Benini, direttore del Dipartimento Sviluppo Sistemi Energetici di Rse – Tale scenario punta in particolare sull’efficientamento energetico e sull’elettrificazione dei consumi, ponendosi tra gli altri l’obiettivo di una ristrutturazione profonda di 3 milioni di abitazioni da dotare di pompe di calore nonché di una penetrazione di oltre 6 milioni di auto tra full electric e ibride ricaricabili e di oltre 500 mila veicoli commerciali leggeri full electric. E’ noto, infatti, che un’auto elettrica o una pompa di calore, a parità di servizio reso, consumano tre o quattro volte meno energia di un’auto a benzina o di una caldaia a metano. L’energia elettrica che serve per elettrificare i consumi deve poi essere ‘pulita’, quindi prodotta da fonti rinnovabili, il cui sviluppo è ormai necessario”. (nella foto, da sinistra: Ugo Bardi, Ilaria Losa, Sandrine Dixson-Decleve, Luca Miggiano)

Meloni a Cop28,impegno Italia su clima con attenzione ad Africa

Meloni a Cop28,impegno Italia su clima con attenzione ad AfricaRoma, 28 nov. (askanews) – Fare il punto sulle azioni portate avanti fino a questo momento per contrastare il cambiamento climatico e rilanciare l’impegno globale sul tema, con l’Italia che guarda in particolare all’Africa. E’ questo il cuore della Cop 28 in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

All’evento sono attesi circa 150 tra capi di Stato e di governo (una delle partecipazioni più consistenti degli ultimi anni). A rappresentare l’Italia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attesa a Dubai nella giornata del 30. Meloni ripartirà poi il 2 o 3 dicembre. In particolare la premier interverrà nella due giorni di “alto livello”, l’1 e il 2. Il primo giorno parteciperà all’apertura dell’evento e poi interverrà a due eventi settoriali: il primo sui sistemi alimentari, il secondo dedicato all’adattamento ai cambiamenti climatici. I due interventi non sono casuali: entrambe le questioni sono prioritarie per i Paesi in via di sviluppo e in particolare per l’Africa e sarà quindi l’occasione – per la presidente del Consiglio – di ribadire gli impegni dell’Italia per il continente africano, anche nell’ottica del Piano Mattei. La serata sarà “italiana” perchè a Dubai i leader saranno invitati a un concerto del Teatro della Scala di Milano (realizzato in collaborazione con i Ministeri della Cultura e degli Esteri e con il sostegno di Eni) in cui saranno eseguite in particolare arie italiane. Il 2 mattina – quando alle 9.15 è previsto anche l’intervento di papa Francesco – Meloni prenderà la parola alle 11.30 nell’assemblea plenaria. Per quanto riguarda gli impegni italiani, sottolineano fonti diplomatiche, il nostro Paese si muove nell’ambito del programma ‘Fit for 55’ dell’Unione europea che ha messo in campo “interventi importanti” che dovrebbero porre l’Unione “in linea” con i target relativi alla mitigazione del cambiamento climatico. Per quanto riguarda il capitolo dell’adattamento, rivolto ai Paesi maggiormente colpiti dall’impatto dei mutamenti, l’Italia sta andando verso un aumento della quota dei finanziamenti. A questo proposito, già nei mesi scorsi, Meloni aveva annunciato che il Fondo italiano per il clima sarà in gran parte dedicato all’Africa.

A margine dei lavori, vista la presenza di molti leader, il governo italiano sta lavorando alla definizione di alcuni bilaterali.

Pnrr, via libera dalla Commissione Ue alla quarta tranche da 16,5 miliardi

Pnrr, via libera dalla Commissione Ue alla quarta tranche da 16,5 miliardiRoma, 28 nov. (askanews) – La Commissione Ue ha dato una valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell’Italia di una quarta tranche da 16,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti legati al Pnrr. E’ quanto si legge in un comunicato della Commissione. Il 22 settembre l’Italia aveva presentato alla Commissione una quarta richiesta di pagamento basata sul raggiungimento delle 21 milestones e dei sette target stabiliti dal Consiglio Ue. Con la richiesta, le autorità italiane hanno fornito prove dettagliate ed esaurienti che dimostrano il raggiungimento delle 28 milestones e target, si legge nella nota di Bruxelles. La Commissione ha valutato attentamente queste informazioni prima di presentare la sua valutazione preliminare positiva, aggiunge l’esecutivo comunitario.

Il Piano italiano per la ripresa e la resilienza – ricorda la Commissione – copre un’ampia gamma di misure di investimento e di riforma organizzate in sei aree tematiche, le cosiddette “Missioni”. Il piano sarà finanziato con 191,6 miliardi di euro, di cui 69 miliardi di euro a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro di prestiti. Ad oggi l’Italia ha ricevuto 85,4 miliardi di euro, compresi 9 miliardi di euro in sovvenzioni e 15,9 miliardi di euro in prestiti in prefinanziamento il 13 agosto 2021. Il primo pagamento del valore di 21 miliardi di euro è stato erogato il 13 aprile 2022; un secondo pagamento da 21 miliardi di euro il 9 novembre 2022; e un terzo pagamento del valore di 18,5 miliardi di euro il 9 ottobre 2023.