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Tag: Sanremo 2023

Capri, parrocchia sfratta immobili occupati da meno abbienti

Capri, parrocchia sfratta immobili occupati da meno abbientiNapoli, 22 nov. (askanews) – “Procedure di sfratto ed inviti bonari al rilascio degli immobili occupati: la nuova gestione della Parrocchia di Capri ha avviato, così, una battaglia a suon di carte bollate in cui le vittime sono le famiglie capresi meno abbienti ed associazioni di volontariato. Il tutto in un periodo di grandissima emergenza abitativa, dove, per contrastare il diffondersi di strutture di bed and breakfast, trasformando di fatto Capri in un dormitorio nel periodo estivo e un paese senz’anima e servizi per il cittadino nel periodo invernale, erano scesi in campo anche i Comuni dell’isola”. A denunciarlo la sede di Capri dell’Unione nazionale Consumatori che, sulla scorta delle segnalazioni ricevute da numerosi cittadini, ha scritto al nuovo parroco della Parrocchia Santo Stefano di Capri, don Pasquale Irolla per richiedere, considerato il vasto compendio immobiliare di cui è proprietaria unitamente alla Fondazione San Costanzo, di verificare che vengano rispettate le volontà di tanti benefattori che hanno donato, negli anni, immobili alla Parrocchia affinché questa li destinasse ad accogliere i bisognosi e chi opera nel sociale e scongiurare che vengano disattese tali volontà. E’ stato chiesto, inoltre, di predisporre un regolamento per le assegnazioni di tali immobili in favore di chi ha bisogno, “conformemente al ruolo assistenziale che ha sempre avuto la Chiesa in una realtà come Capri”.

“Siamo venuti a conoscenza – si legge nella nota Unc – che avete posto in essere diverse azioni di sfratto o rilascio a danno di cittadini capresi e di associazioni di volontariato o che operano nel sociale. E’ giunta voce, tra l’ altro, – continua l’associazione di consumatori – che tali immobili potrebbero essere utilizzati per attività diversa da quella abitativa, nonché per fini ricettivi extralberghieri e che per tale finalità da svolgersi in un locale sarebbe addirittura pervenuta una proposta scritta da parte di un noto imprenditore della Penisola, che nulla ha a che fare con l’isola. Al riguardo, pur non volendo entrare nelle vostre scelte imprenditoriali, seppur legittime, ma incompatibili con la vostra missione di fede, si fa presente che gli immobili in oggetto, per larga parte, sono stati a voi donati da tanti benefattori per destinarli a pubblica utilità o per garantire un alloggio a persone meno abbienti o a residenza gratuita per anziani”. “Per tale ragione – conclude l’Unc – vi invitiamo a porre le dovute verifiche, soprattutto per onorare quelle persone che, nel corso degli anni, hanno effettuato atti di liberalità nei confronti della Parrocchia, per finalità assistenziali e caritatevoli, e predisporre, eventualmente, un regolamento per gli alloggi in favore di persone in difficoltà ed anche delle giovani coppie capresi, che hanno difficoltà oggettive nel reperimento di un immobile per il proprio nucleo familiare”.

Terna si aggiudica il Best Esg Rating Award 2023

Terna si aggiudica il Best Esg Rating Award 2023Roma, 22 nov. (askanews) – Terna, il Gruppo che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, guidato da Giuseppina Di Foggia, si aggiudica il “Best ESG Rating Award 2023”.

Il Gruppo, per cui la sostenibilità è un driver strategico e uno dei pilastri della propria attività, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento grazie alle eccellenti performance registrate negli ambiti ESG oggetto di valutazione e, in particolare, nell’Environment per le azioni di tutela della biodiversità. Lo rende noto Terna in un comunicato. Il “Best ESG Rating Award 2023”, che si basa sulle analisi di Standard Ethics, autorevole agenzia specializzata nell’emissione di rating non finanziari, premia Terna “per l’impegno nella tutela della biodiversità che la Società persegue mediante partnership qualificate e strumenti di governance, finalizzati a perseguire le indicazioni internazionali e le strategie dell’Unione europea in materia”.

Con studi obiettivi e strumenti scientifici, gli analisti di Standard Ethics forniscono la fotografia dettagliata del posizionamento di Terna rispetto alle indicazioni di sostenibilità e corporate governance promosse da ONU, OCSE e UE assegnando al Gruppo il Rating EE. Per Terna – sottolinea l’azienda nella nota – conciliare l’esigenza di realizzare infrastrutture elettriche strategiche per il Paese con la necessità di tutelare l’ambiente e la biodiversità, è un obiettivo primario.

Un esempio virtuoso di tale attenzione è rappresentato dal nuovo collegamento sottomarino tra l’Isola d’Elba e Piombino: il gestore della rete elettrica nazionale ha realizzato, prima della posa del cavo, un trapianto di circa 53mila talee di Posidonia Oceanica in un’area di oltre 1.650 metri quadri, al fine di garantire la tutela della biodiversità marina nel Golfo di Follonica, tra la provincia di Livorno e Grosseto. Tra le iniziative promosse dal Gruppo, si ricordano anche i Biodotti, interventi di ‘rinaturazione’ realizzati alla base dei sostegni di 5 linee elettriche aeree. Obiettivi principali del progetto: potenziare gli habitat naturali alla base dei tralicci attraverso la piantumazione di specie autoctone e l’implementazione di installazioni per la fauna selvatica, oltre a migliorare l’estetica dei tralicci grazie alle azioni di ingegneria ambientale.

Ulteriore esempio dell’attenzione di Terna alla biodiversità è rappresentato dal progetto Tiny Forest, comunità vegetali, piccole ma molto efficienti, realizzate per la prima volta in Italia secondo il metodo del botanico giapponese Akira Miyawaki. Si tratta di micro-boschi che contribuiranno ad aumentare la velocità di crescita delle foreste, lo sviluppo della biodiversità e la capacità di assorbimento della CO2. La leadership nella sostenibilità da parte di Terna – conclude la nota – è testimoniata, inoltre, dalla presenza della società nei principali indici ESG, tra i quali: STOXX Global ESG Leaders, Dow Jones Sustainability, Bloomberg Gender Equality, Euronext Vigeo, FTSE4Good, S&P Global 1200 ESG, MIB ESG ed ECP.

Coppa Davis, problemi al braccio per Djokovic in allenamento

Coppa Davis, problemi al braccio per Djokovic in allenamentoMalaga, 22 nov. (askanews) – Novak Djokovic si era allenato ieri con un tutore nero al braccio destro. Questa mattina, il tutore è sparito, ma qualche problema per il numero uno al mondo del tennis, sembra esserci ancora. Perché a Malaga, allo Stadio Carpena, il vincitore delle Atp Finals di Torino è sceso sul campo centrale per l’allenamento alla vigilia del match tra Serbia e Gran Bretagna alle Finals della Coppa Davis massaggiandosi e facendosi massaggiare più volte il braccio.

“Nessun problema fisico per Novak”, ha fatto sapere la Federazione serba, assicurando che giovedì Djokovic scenderà regolarmente in campo.

Davis Cup, vigilia Italia tra allenamenti e foto. E spunta Berrettini

Davis Cup, vigilia Italia tra allenamenti e foto. E spunta BerrettiniMalaga, 22 nov. (askanews) – L’Italtennis si prepara per il big match di giovedì contro l’Olanda alle Finals della Davis Cup a Malaga. La squadra si è allenata alla vigilia dell’incontro contro gli Orange sui campi del centro sportivo Carpena della città in Andalusia.

I convocati di capitan Filippo Volandri sono Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli. Ma per l’occasione è arrivato anche Matteo Berrettini che, infortunato, non è stato convocato. Così come, non senza polemiche, non è stato convocato Fabio Fognini per il doppio. C’è ancora incertezza, infatti, sui giocatori che capitan Volandri metterà in campo domani contro l’Olanda. L’unica certezza, al momento, pare la partita di Sinner, numero uno azzurro, reduce dalla finale delle Atp Finals di Torino.

Sparkle, centro Telespazio di Scanzano connesso al Sicily Hub di Palermo

Sparkle, centro Telespazio di Scanzano connesso al Sicily Hub di PalermoRoma, 22 nov. (askanews) – Sparkle ha firmato un accordo con Telespazio per l’accesso in fibra ottica al Sicily Hub di Sparkle a Palermo. Il Centro spaziale di Scanzano – operativo dal 1989 e situato nei pressi dell’omonimo lago artificiale a circa 47 chilometri da Palermo – è specializzato nella fornitura di servizi di hosting e housing per grandi operatori satellitari internazionali che utilizzano costellazioni in orbita terrestre bassa (LEO), media (MEO) e geostazionaria (GEO). Questi servizi richiedono connessioni resilienti e stabili con un alto livello di prestazioni. In virtù dell’accordo, il Centro spaziale di Scanzano è collegato tramite il proprio anello in fibra ottica al Sicily Hub di Sparkle a Palermo – data center neutrale di ultima generazione e uno dei principali hub Internet del Mediterraneo grazie alla presenza di piattaforme di contenuti e applicazioni cloud dei maggiori player mondiali e al collegamento di tutti i cavi internazionali che atterrano in Sicilia – con la conseguente possibilità di offrire ai propri clienti connessioni e servizi ad alta velocità e affidabili in tutto il mondo. Inoltre, con l’attivazione del nuovo cavo sottomarino BlueMed di Sparkle – che collegherà l’Italia con la Francia, la Grecia e vari paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino ad arrivare ad Aqaba in Giordania – il Centro spaziale di Scanzano potrà contare su collegamenti a multipli di 100 o 400 Gbps verso l’Europa, l’Asia e il Medio Oriente. In Italia, dove il cavo è già attivo da settembre, BlueMed aumenta la resilienza della rete Sparkle offrendo una rotta sicura e diversificata tra la Sicilia e Milano, con una latenza ridotta del 50% rispetto alle dorsali terrestri che collegano i due capoluoghi. “Con l’accesso al Sicily Hub di Sparkle il Centro spaziale di Scanzano consolida ed amplia la sua capacità di connessione alla rete globale, consentendo a Telespazio di offrire ai propri clienti servizi di connettività con velocità sempre maggiori e di elevata affidabilità. Questo è essenziale per promuovere il Centro di Scanzano come Hub satellitare del Mediterraneo, valorizzando la sua posizione geografica”, ha dichiarato Alessandra Farese, responsabile della Linea di Business Satellite Systems and Operations di Telespazio. Enrico Bagnasco, AD di Sparkle, ha detto: “Siamo molto soddisfatti di questo accordo con Telespazio, un’azienda di rilevanza internazionale con cui condividiamo la missione di offrire servizi globali” e ha aggiunto: “Questo accordo è una nuova conferma di come, anche grazie a BlueMed, il Sicily Hub di Palermo stia rafforzando il proprio successo come asset strategico per la digitalizzazione del Paese e snodo fondamentale del traffico dati nel Mediterraneo”.

Domani liberi i primi ostaggi: cosa si sa dell’accordo Hamas-Israele

Domani liberi i primi ostaggi: cosa si sa dell’accordo Hamas-IsraeleRoma, 22 nov. (askanews) – La pausa umanitaria concordata nella notte tra Israele e Hamas, e mediata dal Qatar, per uno scambio tra ostaggi detenuti da Hamas e prigionieri palestinesi nelle carceri dello Stato ebraico, dovrebbe iniziare domani alle 10. A confermarlo, in un’intervista ad al Jazeera, è stato l’esponente di Hamas Moussa Abu Marzouk, ribadendo di fatto alcune informazioni diffuse in tal senso dalla stampa israeliana e dal ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen. L’attesa di qualche ora sarebbe necessaria per la preparazione delle liste preliminari delle persone interessate.

Già questa sera, il movimento estremista palestinese dovrebbe consegnare a Israele un primo elenco di dieci ostaggi che il gruppo sarebbe disposto a rilasciare. Secondo Marzouk, gran parte dei 50 ostaggi che saranno rilasciati dal gruppo avrebbero cittadinanza straniera. Da parte sua, Israele fornirà alla controparte i nominativi dei primi detenuti interessati allo scambio. La tregua, così come concordato, dovrebbe avere la durata di quattro giorni. Allo scadere, gli scontri riprenderanno, anche se da più parti si ipotizza già un’estensione. A questo proposito, il governo di Benjamin Netanyahu è stato chiaro: Israele “continuerà la guerra” per “ottenere l’eliminazione di Hamas e garantire che non vi sia alcuna nuova minaccia per lo Stato di Israele da Gaza”, è stato precisato.

I termini dell’accordo, secondo il Times of Israel, prevedono “il rilascio di 50 cittadini israeliani viventi, per lo più donne e bambini, in gruppi di 12-13 persone al giorno”. Ma non tutti i dettagli dell’intesa sono stati formalmente resi pubblici. Un alto funzionario americano ha spiegato che tra gli ostaggi rilasciati da Hamas dovrebbero esserci anche tre cittadini statunitensi. Tra loro, una bambina di 3 anni i cui genitori figurano tra le oltre 1.200 persone uccise nel massacro del 7 ottobre nel sud di Israele. Il ministero della Giustizia dello Stato ebraico ha già pubblicato un elenco di 300 palestinesi che potrebbero essere rilasciati, con nomi, età e reati compiuti dai detenuti. Solo 150 di loro, però, saranno scelti inizialmente per portare a termine lo scambio. La maggior parte dei prigionieri inseriti nella lista ha 17 o 18 anni: la fascia d’età complessiva è compresa tra i 14 e i 59 anni. La maggioranza dei detenuti – 274 su 300 – è rappresentata da uomini. Tra i reati dei detenuti, sono citati il tentato omicidio, il lancio di una bomba, la creazione di un oggetto esplosivo o incendiario, il lancio di pietre, il contatto con un’organizzazione ostile, le lesioni personali gravi e l’incendio doloso.

Secondo alcuni organi di stampa israeliani, la pausa umanitaria nei combattimenti potrebbe essere prolungata se Hamas dovesse convincersi a rilasciare un numero superiore di ostaggi. Il Times of Israel, in particolare, ha spiegato che almeno altre 30 persone trattenute con la forza dal movimento estremista palestinese potrebbero essere consegnate. La pausa del conflitto potrebbe così essere estesa “di un giorno per ogni gruppo di altri 10 ostaggi israeliani”, ha riferito il giornale. L’informazione è stata confermata prima da un funzionario di governo dello Stato ebraico e poi dallo stesso governo. Israele riterrebbe infatti che Hamas potrebbe potenzialmente localizzare all’incirca altre 30 madri e bambini israeliani oltre ai 50 iniziali, prolungando la durata dell’accordo, ha spiegato una fonte. “Il rilascio di altri 10 ostaggi comporterà un ulteriore giorno di pausa”, ha confermato l’esecutivo. L’accordo, che secondo Axios prevederebbe anche l’autorizzazione a far entrare nella Striscia di gaza “circa 300 camion di aiuti al giorno” dal valico di Rafah, al confine con l’Egitto, è stato accolto con grande soddisfazione da tutti i principali attori internazionali e dalle stesse parti in causa. Hamas lo ritiene “in conformità con la visione di resistenza e determinazione che mira a servire il nostro popolo e rafforzare la sua tenacia di fronte all’aggressione”. Per Israele risponde al “dovere di riportare a casa tutti gli ostaggi”. Dai leader di Stati Uniti e Paesi dell’Unione europea è arrivato l’invito ad approfittare il più possibile della pausa umanitaria per assicurare il massiomo sostegno alla popolazione civile dell’enclave palestinese. Il primo ministro e ministro degli Affari esteri del Qatar, Mohammed bin Abderrahmane Al-Thani, grande mediatore dell’intesa, ha auspicato che la pausa concordata da Hamas e Israele possa condurre a “un accordo globale” per la “fine della guerra” e a “colloqui seri per un processo di pace globale e giusto in conformità con le risoluzioni di legittimità internazionale”. (di Corrado Accaputo)

Italia-Germania, Meloni giunta a Berlino per vertice intergovernativo

Italia-Germania, Meloni giunta a Berlino per vertice intergovernativoBerlino, 22 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Berlino per partecipare al vertice intergovernativo italo-tedesco.

Si tratta del primo vertice intergovernativo al quale prende parte il Governo Meloni. L’ultimo vertice Italia-Germania risale al 2016 quando a Maranello si incontrarono i due governi guidati dall’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi e dalla cancelliera Angela Merkel. Al Vertice parteciperanno sette ministri da parte italiana (Esteri, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Lavoro e Università) e sette da parte tedesca.

In occasione del Vertice la presidente del Consiglio e il cancelliere Scholz firmeranno un Piano d’azione per il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo. Il Piano prevede cinque capitoli tematici (economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura). Il Piano d’azione – sottolineano fonti italiane – completa la triangolazione tra le tre principali Nazioni europee (Italia, Germania e Francia) dopo la conclusione dei Trattati di Aquisgrana e del Quirinale, pur prevedendo una forma giuridica più flessibile e che non necessita di ratifica parlamentare rispetto a quest’ultimo. Il Vertice di oggi avrà inizio con un “Business Forum”, al quale prenderanno parte le principali aziende italiane e tedesche e che verrà aperto e concluso da parte dei due Capi di Governo. Seguiranno gli incontri bilaterali tra i Capi di Governo e parallelamente tra i vari Ministri. Si terranno quindi la firma del Piano d’azione e le dichiarazioni congiunte alla stampa di Scholz e Meloni.

Il Vertice si concluderà con una sessione plenaria, nel corso della quale i Capi di Governo e i Ministri riferiranno degli esiti dei rispettivi colloqui. Al centro dei lavori vi saranno tutti i principali aspetti della cooperazione bilaterale (politica, economica ed energetica), in ambito europeo (migrazione, tematiche economiche e allargamento dell’Unione) e internazionale (guerra di aggressione russa all’Ucraina, conflitto tra Israele e Hamas e crisi africane).

Manovra, la Lega ritira i tre emendamenti: “E’ stato un malinteso”

Manovra, la Lega ritira i tre emendamenti: “E’ stato un malinteso”Roma, 22 nov. (askanews) – Hanno avuto vita breve i tre emendamenti (ordinamentali) della Lega al ddl di bilancio presentati in Commissione al Senato, non rispettando l’impegno assunto dai gruppi di maggioranza di non proporre proposte di modifica.

“Sono stati ritirati e trasformati in ordine del giorno”, ha riferito Claudio Borghi, senatore del carroccio, al termine della seduta della Commissione. L’opposizione aveva sottolineato la rottura del patto di maggioranza, leggendo la vicenda come un segnale di prova di forza tra la premier Meloni e il leader leghista Salvini. Ma secondo Claudio Borghi, nulla quaestio, “è stato un malinteso. In conferenza dei capigruppo era stata ventilata la possibilità di presentare alcuni emendamenti, quasi per una questione estetica, per evitare che si potesse dire ‘zero emendamenti’. Poi l’ipotesi non è andata avanti ma probabilmente tra capigruppo non si sono intesi”.

Mps, Moody’s alza rating di un gradino a Ba3, outlook positivo

Mps, Moody’s alza rating di un gradino a Ba3, outlook positivoRoma, 22 nov. (askanews) – Moody’s ha migliorato di un gradino i rating su Banca Monte dei Paschi di Siena, portando il rating standalone Baseline Credit Assessment a “Ba3” da “B1”, il long-term deposit rating a “Ba1” da “Ba2” e il long-term senior unsecured debt a “Ba3” da “B1”.

La decisione di Moody’s, riporta un comunicato, si inserisce in un’ampia revisione dei rating di alcune banche italiane e fa seguito all’azione di rating sull’Italia del 17 novembre scorso, che ha determinato il miglioramento di outlook sulla Repubblica italiana. Il miglioramento su Mps riflette anche, secondo Moody’s, i progressi compiuti dalla Banca nella ristrutturazione, la maggiore capacità di generare utili e la riduzione del profilo di rischio, in un contesto operativo più favorevole. Per l’Agenzia, inoltre, Mps beneficia di una base di depositi retail ampia e ha riconquistato l’accesso al mercato obbligazionario.

L’outlook sui rating di lungo termine dei depositi e del debito senior unsecured di Mps è stato confermato a positivo, si legge, e riflette l’opinione di Moody’s secondo cui il miglioramento del merito creditizio della Banca potrebbe portare ad un rating standalone Bca più elevato se i progressi compiuti si dovessero mantenere nei prossimi 12-18 mesi.

”Soldatini” di Luca Locatelli vince il Premio #afiancodelcoraggio

”Soldatini” di Luca Locatelli vince il Premio #afiancodelcoraggioRoma, 22 nov. (askanews) – È “Soldatini” di Luca Locatelli la storia vincitrice della sesta edizione di #afiancodelcoraggio, il premio letterario promosso da Roche Italia per dare voce ai racconti di malattia oncologica delle donne attraverso la lente narrativa dei caregiver uomini. Alla presenza della giuria, presieduta da Gianni Letta – e composta da Angela Coarelli, Marco Costa, Sergio Del Prete, Giordano Fatali, Elisabetta Iannelli, Giovanni Parapini, Francesco Perrone, Angelo Tanese ed Emanuela Zocaro – è stato presentato in anteprima l’omonimo cortometraggio, con la sceneggiatura di Marika Tassone, anch’essa premiata durante la serata.

La serata di premiazione a Roma, condotta da Laura Chimenti, giornalista del TG1, ha visto la presenza tra gli altri della ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, impegnata per il riconoscimento istituzionale del ruolo del caregiver, di Francesco Rutelli, presidente Anica Academy ETS, di Carolina Marconi, ambassador di #afiancodelcoraggio, e la partecipazione dell’attore e regista teatrale Massimo Ghini e dell’attrice e regista Michela Andreozzi che hanno letto i tre racconti finalisti. “Quando è arrivata la diagnosi di tumore a me e al mio partner, Alessandro, è crollato il mondo addosso, ma abbiamo affrontato questa battaglia insieme e ora siamo più forti. Degli uomini come Alessandro, che restano al tuo fianco quando affronti una malattia oncologica, si parla ancora troppo poco: non solo partner, ma anche padri, figli, fratelli, amici che ci aiutano ad affrontare le difficoltà a testa alta – ha raccontato Carolina Marconi – sono orgogliosa di essere ambassador di #afiancodelcoraggio, che in questi anni ha raccontato le loro storie e ha contribuito a cambiare la percezione dell’uomo nel ruolo di caregiver”.

Il cortometraggio “Soldatini” sarà diffuso prossimamente attraverso i circuiti e i canali dei partner dell’iniziativa; è prodotto da MP Film e interpretato da Marco Quaglia, Chiara Cavalieri, Luca Quadrano e Benedetta Lucidi, con la regia di Daniele Barbiero e la sceneggiatura di Marika Tassone, studentessa del corso “Creare Storie” promosso da Anica Academy ETS, anch’essa premiata nel corso della serata. “Rinnovare la nostra partnership con #afiancodelcoraggio rappresenta un motivo di orgoglio per noi. La possibilità di utilizzare il potente linguaggio cinematografico per sostenere e valorizzare il ruolo fondamentale dei caregiver, coloro che affiancano i malati oncologici nel difficile percorso di cura, è di inestimabile importanza – ha dichiarato Francesco Rutelli, presidente Anica Academy ETS – condividiamo appieno questi valori, centrati sullo sviluppo della persona e il bene comune”.

“Il premio #alfiancodelcoraggio è un’iniziativa di grande valore sociale che tiene alta l’attenzione su un tema molto importante che tocca la vita di tante famiglie – ha spiegato la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli – a tutti loro, uomini e donne che amano e curano i propri cari spesso facendo rinunce e restando isolati, a tutti coloro che con coraggio non smettono mai di essere un sostegno per le persone che amano, va il mio grazie, dal profondo del cuore. Con l’istituzione del tavolo interministeriale per il caregiver familiare ci impegneremo per dare ai caregiver il giusto riconoscimento e la speranza di non sentirsi più soli”. Sono sei, ad oggi, le edizioni di #afiancodelcoraggio e altrettanti i cortometraggi realizzati, 309 le storie selezionate, oltre 17.000 i voti online e 3 le medaglie ricevute dal Presedente della Repubblica.

Secondo i dati di Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 65% dei caregiver familiari sono donne di età compresa tra i 45 e i 55 anni, che spesso svolgono anche un lavoro fuori casa o che sono state costrette ad abbandonarlo (nel 60% dei casi). Alcuni studi hanno mostrato come l’esperienza di cura non sia neutrale dal punto di vista del genere. Emerge, infatti, che il diverso grado di disagio sperimentato dai caregiver uomini o donne potrebbe essere associato alle diverse aspettative sociali legate al genere. Dalle storie di #afiancodelcoraggio affiora che anche gli uomini nel ruolo di caregiver si adeguano al modello sociale di genere che richiede loro forza, controllo, distacco e protezione e in cui prevale un’empatia controllata. In più di un terzo delle storie (38%), il caregiver afferma esplicitamente di aver esercitato un controllo deliberato sulle proprie emozioni nascondendole o vivendole in solitudine. Questi attributi collettivi dell’identità di genere diventano maschere che facilitano il caregiver nell’accompagnamento della donna con tumore ma che al tempo stesso lo isolano rendendo difficile una piena condivisione delle proprie emozioni e sentimenti.