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Tag: Sanremo 2023

Lombardia, venerdì evento per sviluppo internazionalizzazione

Lombardia, venerdì evento per sviluppo internazionalizzazioneMilano, 21 nov. (askanews) – Giovedì, nella sede della Regione Lombardia, e venerdì, agli Ibm Studios di piazza Gae Aulenti a Milano, va in scena ‘Lombardia World Summit 2023’. Si tratta di un evento, ha sottolineato in una nota il presidente della Regione Attilio Fontana, “mirato a valorizzare e sviluppare ulteriormente le politiche e le azioni di carattere internazionale delle istituzioni, del mondo dell’economia e del sociale che operano in Lombardia”.

Una due giorni improntata su una serie di tavoli di lavoro (giovedì) e su interventi e panel (venerdì) al quale prenderanno parte anche il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e, con un collegamento video in apertura dei lavori, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quanto al mondo dell’economia sono previsti interventi, fra gli altri, di Marco Tronchetti Provera, Andrea Orcel, Veronica Squinzi e Stefano Rebattoni. Un panel sarà anche dedicato all’attrattività dei Grandi eventi, allo Sport e a un focus sulle Olimpiadi 2026 con la partecipazione di Giovanni Malagò, Paolo Scaroni, Giorgio Rocca e Federico Pellizzari.

Il tutto avverrà alla presenza di ospiti internazionali, previsti interventi dell’ambasciatore degli Stati Uniti d’America Jack Markell e di quello del Brasile Renato Mosca e di rappresentanti di ogni parte del mondo: dalla Finlandia al Canada, dal Giappone al Camerun, passando per il Vietnam.

Indagine: un medico su tre “perde” fino a 3 ore al giorno al telefono

Indagine: un medico su tre “perde” fino a 3 ore al giorno al telefonoRoma, 21 nov. (askanews) – Ore e ore al telefono per prenotare visite, fare ricette, certificati… Tempo prezioso “sacrificato” tra chiamate e messaggi whatsapp, che potrebbe essere meglio investito per visitare i pazienti in presenza. Il 30% circa dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta e degli specialisti spende fino a 3 ore della propria giornata al telefono per “incombenze burocratiche”. Quasi 20 ore a settimana, circa 80 in un mese per gestire situazioni che potrebbero essere delegate tranquillamente a una piattaforma digitale. Questi sono alcuni dei dati di un’indagine conoscitiva inedita realizzata da Datanalysis su 1.000 medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti e direttori generali. I risultati sono stati presentati oggi a Roma, nel corso del convegno “Dalla Prevenzione alle liste d’attesa. Come gli strumenti digitali possono creare nuovo valore nella sanità”, promosso e organizzato da MioDottore Connect, secondo appuntamento annuale del ciclo “I Leader della sanità”. La ricerca ha analizzato molti punti, tra cui un ‘ritorno al passato’: indica ad esempio che, tra le varie opzioni di assistenza, la quasi totalità dei medici, generalisti e specialisti, considera ancora le visite in presenza come le più affidabili. La telemedicina piace, anche se più agli specialisti, circa il 25% dei quali ritiene vada potenziata. I professionisti delle cure primarie, medici di famiglia e pediatri di libera scelta, ritengono invece centrale puntare sul rilancio della prevenzione (25%) e sulla semplificazione e riduzione del carico burocratico (23%). Sul fronte dell’assistenza sanitaria territoriale, l’intervento ritenuto prioritario da oltre il 30% dei medici intervistati è quello dell’incremento di professionisti, medici di famiglia e specialisti, mentre per il 25% è fondamentale aumentare le Case della Salute. All’evento introdotto da Americo Cicchetti, direttore generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute, hanno preso parte, tra gli altri, Barbara Cittadini (presidente nazionale di AIOP, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata), Nicola Calabrese (presidente della FIMMG, la Federazione Nazionale dei Medici di Medicina Generale), oltre al vicepresidente vicario della FIASO, Paolo Petralia; il presidente di Federfarma, Marco Cossolo e il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Francesca Moccia. La voce delle Regioni è stata portata dall’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio, Massimiliano Maselli e dal direttore generale del Policlinico Tor Vergata e commissario all’ASL Roma1, Giuseppe Quintavalle.

“L’innovazione di processo può garantire la continuazione della missione del Servizio Sanitario Nazionale, e quindi la garanzia della sua sostenibilità – ha osservato Americo Cicchetti -. Dai servizi sul territorio, al domicilio, alla telemedicina, che necessariamente dobbiamo mettere in campo. Le piattaforme di telemedicina e teleconsulto garantiscono un ulteriore importante obiettivo: quello di creare integrazione tra le competenze distribuite tra le professioni attraverso il lavoro in team. Per ottenere tutto questo c’è bisogno di una base tecnologica e di innovare le competenze dei professionisti. Così come è importante coinvolgere i cittadini, sempre più vicini al digitale ma consapevoli che la popolazione anziana può trovare qualche ostacolo”. Secondo i camici bianchi intervistati, il ricorso a una piattaforma sanitaria digitale che consente di prenotare visite e controlli potrebbe influire sulla sanità territoriale ed ospedaliera, in primis, riducendo le liste d’attesa (lo dice circa il 34% dei medici), e, in subordine, prevenendo la necessità di ricoveri (25%). Lo conferma Barbara Cittadini, presidente nazionale di AIOP. “In un processo, oggi indispensabile e improcrastinabile di digitalizzazione e modernizzazione del settore sanitario ed ospedaliero, le piattaforme digitali per la prenotazione di visite e controlli, integrando il rapporto tra medico e paziente, rappresentano uno strumento molto efficace di management dell’assistenza: dalla prevenzione dei ricoveri ospedalieri fino alla gestione a distanza di assistenza e cure, le piattaforme digitali possono essere, anche, un valido alleato per il governo delle liste d’attesa, garantendo che la domanda di assistenza dei cittadini sia gestita secondo principi di equità di accesso”. Tra gli elementi distintivi di queste piattaforme online per prenotare visite e controlli, i medici hanno citato la possibilità di ridurre telefonate e messaggi (il 30% dei medici di famiglia e il 35% degli specialisti) e il risparmio di tempo che può essere dedicato ad attività cliniche (il 26% dei medici generalisti ed il 35% degli specialisti). “Oggi peró il tema non è solo l’opportunità di avere supporto ad una migliore organizzazione del lavoro bensì uno strumento professionale che supporti il medico di medicina generale nel percorso di relazione fiduciaria medico paziente che è prioritario per la medicina generale – ha precisato Nicola Calabrese, presidente della FIMMG -. Da qui la necessità che questi sistemi siano personalizzati secondo le esigenze della medicina generale che ha la responsabilità, proprio per la relazione di fiducia col paziente e per il ruolo all’interno del sistema di sanità pubblica, di garantire sistemi che rispettino il ruolo professionale del medico nelle dinamiche della domanda di salute per i propri pazienti primariamente nel sistema sanitario nazionale e poi anche rispetto all’offerta privata”.

Tod’s entra in Aura Blockchain Consortium

Tod’s entra in Aura Blockchain ConsortiumMilano, 21 nov. (askanews) – Tod’s entra in Aura Blockchain Consortium, a garanzia del suo Digital Product Passport (Passaporto Digitale di Prodotto) per l’iconica borsa Di Bag.

Il consorzio, sottolinea Tod’s, è un esempio unico di collaborazione con i più prestigiosi marchi del lusso all’avanguardia, nell’ambito dell’innovazione e nell’utilizzo della tecnologia blockchain, in grado di fornire al gruppo la tecnologia blockchain DPP (Digital Product Passport), in modalità ready-to-use, e inaugurando così una nuova era di lusso digitale ed esperienze esclusive per i clienti di Tod’s. Il DPP garantisce l’autenticità delle borse e fornisce i certificati di proprietà che contengono informazioni essenziali riguardanti la produzione e l’artigianalità dei prodotti, le certificazioni di origine e la sostenibilità delle materie prime e dell’imballaggio, così come l’impegno del gruppo verso la sostenibilità. Ogni Di Bag personalizzata sarà collegata digitalmente a un token di tracciabilità immutabile che permetterà di migliorare l’intera esperienza del cliente. Il marchio prevede di espandere l’utilizzo delle soluzioni del consorzio ad ulteriori collezioni.

“Siamo entusiasti di far parte di questo percorso di trasformazione con Aura Blockchain Consortium”, ha commentato Carlo Alberto Beretta, General Brand Manager di Tod’s. “L’esperienza del cliente è al centro di tutto ciò che facciamo in Tod’s e questo ci consente di migliorare ulteriormente il rapporto con le nostre community, permettendoci di condividere direttamente la storia dei nostri prodotti più iconici attraverso la potenza delle tecnologie blockchain”.

Federlazio, sostanziale tenuta aziende dopo tensioni geopolitiche

Federlazio, sostanziale tenuta aziende dopo tensioni geopoliticheRoma, 21 nov. (askanews) – Malgrado le perduranti tensioni geopolitiche internazionali le aziende del Lazio im un quadro ad oggi di sostanziale attesa, registrano una una relativa “tenuta” dell’attività economico-produttiva e dei ricavi. E’ quanto emerge da un rapido sondaggio attraverso un questionario breve on-line, sottoposto ad un campione rappresentativo di 200 aziende da parte della Federlazio, che ha ritenuto utile consultare le imprese della regione per verificare gli effetti diretti di queste sugli andamenti delle attività aziendali e per raccogliere opinioni e aspettative degli imprenditori riguardanti il prossimo futuro.

Le risposte fornite evidenziano – si legge in una sintesi del sondaggio – dalle risposte riguardanti gli andamenti delle attività delle aziende (gennaio/ottobre di quest’anno), si rileva, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una leggera prevalenza di imprese (41,9%) che hanno segnalato un incremento del fatturato rispetto a quelle che invece hanno registrato una contrazione (37,1%); il rimanente 21% sono, invece, quelle che non hanno subito variazioni, rimangono stabili. Come termini di confronto bisogna considerare che nell’indagine congiunturale annuale di Federlazio (riferita agli andamenti del 2022 rispetto al 2021), le aziende che avevano registrato un incremento del fatturato erano il 48%, quelle con un calo il 22%, il restante 30% aveva dichiarato una situazione di stabilità. È cresciuta, quindi, la percentuale delle aziende in contrazione dei ricavi (+15%), sono diminuite sia quelle “stabili” (-9%) che quelle con ricavi in aumento (-6%).

Dal sondaggio si evidenzia anche la notevole diffusione di fattori di criticità riguardanti soprattutto: l’incremento dei prezzi di materie prime e semi lavorati (62% indicano impatti molto o abbastanza negativi); le dinamiche inflattive (57,8% impatti molto o abbastanza negativi); le difficoltà di reperimento manodopera (54,9%); gli incrementi dei prezzi di energia (52,4%); le difficoltà di accesso al credito e l’aumento dei tassi di interesse (34,9%). Dalla domanda rivolta agli imprenditori di indicare i fattori di criticità per il futuro, è emerso un diffuso sentimento di preoccupazione testimoniato dal fatto che soltanto l’1,5% degli intervistati non vede alcuna problematica all’orizzonte.

Le maggiori preoccupazioni riguardano l’incremento dei prezzi per materie prime e semi lavorati (60%), le dinamiche inflattive (46,2%) alle quali si associano, con crescente diffusione, quelle relative alle difficoltà di accesso al credito e all’aumento dei tassi di interesse (38,5%). Si è voluta, infine, focalizzare l’attenzione sugli effetti dei drammatici eventi che si stanno verificando in Medio Oriente: il 33% delle imprese hanno già registrato qualche difficoltà, il 37% sono quelle che al momento non sono in grado di esprimere un giudizio in merito. Quindi, in sostanza, soltanto un 30% si considera ragionevolmente al riparo da conseguenze negative.

Gli imprenditori che temono contraccolpi sulla propria attività, sono preoccupati soprattutto per la diffusione di un sentimento di incertezza con conseguente calo dei consumi e degli investimenti (68,2%), dall’aumento ulteriore dei costi energetici e dell’inflazione (54,5% ciascuno). “I risultati della breve indagine – dichiarazione Luciano Mocci, Direttore Generale di Federlazio – mostrano ancora una volta la capacità di resilienza del sistema delle PMI che, pur cosciente della gravità della situazione, riesce, comunque, con crescente difficoltà a garantire tenuta ed equilibrio al tessuto economico-produttivo del nostro Paese e della nostra regione. Va però considerato che, nonostante questa capacità di reazione, si stanno ampliando gli elementi e i fattori di sofferenza. Se, infatti, da un lato abbiamo oltre il 60% di imprese che sono riuscite a mantenersi in equilibrio e, in parte, a crescere, dall’altro il restante 40% registra arretramenti nei livelli dei ricavi. Si tratta quest’ultima di una percentuale in decisa crescita rispetto al 16,6% che avevamo rilevato all’inizio di quest’anno. In particolare per quanto riguarda i fattori più critici sono l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse, il forte incremento dei prezzi delle materie prime, il trend al rialzo delle tariffe per le forniture energetiche, le variabili che preoccupano maggiormente gli imprenditori. Tali fattori di difficoltà l’incertezza per il futuro immediato vengono ulteriormente intensificati dai drammatici eventi che stanno accadendo in Medio Oriente”. “Gli effetti degli eventi bellici che da febbraio dello scorso anno hanno determinato l’acuirsi delle tensioni sui mercati globali e che rischiano di esacerbarsi ulteriormente nei prossimi mesi – rileva Silvio Rossignoli, Presidente di Federlazio – devono essere affrontati con grande senso di responsabilità da parte di tutti: bisogna contrastare soprattutto il diffondersi di un sentimento di incertezza che rischia di avere effetti depressivi sull’intero tessuto economico e sociale. Tutto ciò sta producendo un’influenza negativa sulla liquidità delle imprese e sulle disponibilità economiche delle famiglie con i conseguenti rischi recessivi che stanno comparendo all’orizzonte delle principali economie continentali”. Secondo Rossignoli “Sono necessarie ulteriori misure e passi avanti per rafforzare e rendere più stabile l’azione comune di tutti gli Stati dell’Unione Europea attraverso interventi mirati volti ad affrontare le diverse emergenze che si stanno verificando. Le istituzioni del nostro Paese, comunque, indipendentemente da quanto verrà promosso a livello comunitario, dovranno porre maggiore attenzione a quanto sta accadendo attraverso misure di sostegno atte a superare la perdurante fase di estrema incertezza”.

Meloni: Gruber strumentalizza tragedie. La replica: attacco pericoloso

Meloni: Gruber strumentalizza tragedie. La replica: attacco pericolosoRoma, 21 nov. (askanews) – “Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene e contesta quanto affermato ieri nella puntata di Otto e mezzo su La 7 dedicata alla violenza di genere, dopo la tragica storia di Giulia Cecchettin. La conduttrice della trasmissione, riferendosi a un titolo apparso su Libero, si era infatti rivolta al giornalista Francesco Specchia, suo ospite in collegamento, dicendogli: “Ma tu non potrai negare che in Italia ci sia una forte cultura patriarcale e che questa destra-destra al potere non la sta proprio contrastando tanto o ti sembra di sì?”.

Meloni ribatte a queste parole con il suo post al quale allega una foto in cui è ritratta insieme a mamma, nonna e figlia: “Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di ‘cultura patriarcale’ della mia famiglia. Davvero senza parole”. Non si fa attendere la replica della giornalista di La7: “Ringrazio Giorgia Meloni per l’attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata. Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte”, risponde Gruber. “Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione”, conclude Gruber.

Golf, torna lo show di “Golf in Piazza” a Villa Borghese

Golf, torna lo show di “Golf in Piazza” a Villa BorgheseRoma, 21 nov. (askanews) – La chiusura di un cerchio, l’omaggio a Roma per aver ospitato, per la prima volta nella storia, la Ryder Cup. Domenica 26 novembre, a due mesi dal trionfo del team Europe nel terzo evento sportivo più importante al mondo, nella Città Eterna torna “Golf in Piazza”. Ultimo appuntamento della Road to Rome 2023, dalle ore 10 alle 17 a Viale delle Magnolie, nel cuore di Villa Borghese, saranno allestite 13 postazioni di prova che permetteranno, a chiunque lo vorrà, di mettere in mostra le proprie abilità e scoprire la magia del golf. Un divertimento formato famiglia, tra sport, promozione, attività di animazione e musica. Un’iniziativa gratuita, per rendere sempre più accessibile una disciplina davvero per tutti, inclusiva e trasversale.

Dopo aver fatto registrare numeri record con la Ryder Cup, con un totale di 271.000 spettatori in sei giorni, di cui solamente tre di gara, Roma si prepara a tornare, per un giorno, la Capitale del golf. Viale delle Magnolie verrà trasformata, simbolicamente, in un “green”. Tra postazioni di prova per il gioco corto e lungo, e un mini-villaggio, comprensivo di infopoint, dove tutti coloro lo vorranno potranno chiedere informazioni su come e dove iniziare a giocare a golf a Roma e nel Lazio.

Consulente di Valditara per il progetto contro la violenza di genere ha scritto un libro “Il diavolo (è anche) donna”

Consulente di Valditara per il progetto contro la violenza di genere ha scritto un libro “Il diavolo (è anche) donna”Roma, 21 nov. (askanews) – “Il progetto Educare alle relazioni è stato scritto dal Dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito dopo aver sentito il parere delle associazioni dei genitori, degli studenti, dei docenti, dei sindacati, dell’ordine degli psicologi e di diversi esperti fra cui anche giuristi e pedagogisti. Il documento è stato letto, condiviso e sottoscritto da me. È questo il documento che domani presenteremo ed è questo documento che va giudicato” e “per un confronto proficuo su un tema importante, che riguarda i nostri giovani e tutta la società, sarebbe utile evitare polemiche pretestuose”, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, prova a spegnere le critiche.

Ma la scelta di Alessandro Amadori come consulente per il progetto nelle scuole contro la violenza di genere ha scatenato un vero incendio. Il Pd, per bocca della deputata Irene Manzi, ha chiesto nell’aula della Camera “un’informativa urgente al ministro Valditara” sulla scelta dei consulenti per il progetto contro la violenza di genere destinato alle scuole e che dovrebbe essere presentato domani. In particolare che “la scelta di affidare il coordinamento del progetto “Educare alle relazioni” al professor Alessandro Amadori è a dir poco preoccupante” perché si tratta di una personalità “che più volte in diversi interventi ha avvalorato tesi delle responsabilità delle donne come causa delle violenze”. Alessandro Amadori ha scritto, tra gli altri, un libro “Il diavolo è (anche) donna”. Il volume è stato pubblicato nel 2018 e nella presentazione on line dell’editore si legge: “In una società in cui la violenza dell’uomo sulla donna, del maschio sulla femmina, è sempre più evidente (come testimoniano i circa 150 femminicidi compiuti in media ogni anno in Italia), nell’immaginario collettivo si è stabilita una sorta di equazione psicologica. Maschile uguale aggressività e dominanza, femminile uguale passività e sottomissione. Maschile uguale cattiveria, femminile uguale mitezza. Ma le cose stanno veramente così? Con un’indagine empirica basata sulla desk analysis di siti tematici dedicati al BDSM, e con interviste personali a donne dominanti (Mistress), Alessandro Amadori, psicologo e ricercatore di mercato, ma anche esperto di nuove tendenze e di scienze criminologiche, ci dimostra che la realtà non è così semplice. Anche le donne, oggi, sanno essere dominanti e, soprattutto, cattive”.

“Sono tante le professionalità e le competenze sul campo, a partire dalle esperte formatesi soprattutto nel lavoro dei centri antiviolenza. Come è possibile che il ministro Valditara non trovi di meglio che affidarsi ad un consulente che afferma che ‘il diavolo è anche donna’ e che esistono le ‘ginnarche’, fantomatico movimento che vuole schiavizzare i maschi? Sostanzialmente un modo per negare che esista la cultura patriarcale. È di questo che muoiono le donne, della violenza degli uomini”, rilancia la senatrice Cecilia D’Elia, vice presidente della commissione femminicidi e portavoce nazionale delle donne del Pd. “Rasentiamo davvero la follia, visto che a questo gruppo di consulenti e’ affidato il compito di coordinare il progetto sull’educazione alle relazioni nelle scuole. Siamo molto preoccupati e per questo presenteremo una interrogazione urgente al governo: il ministro deve al più presto chiarire in Parlamento e spiegare le sue scelte”, conclude.

La richiesta di informativa sulla scelta del consulente è sostenuta anche dal M5S: “Valditara ha il dovere di fornire tutte le dovute spiegazioni sulla nomina di Alessandro Amadori a coordinatore del progetto ‘Educare alle relazioni’. Abbiamo chiesto una informativa in aula, e ci aspettiamo che il ministro risponda celermente”, così in una nota gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico, Gaetano Amato, Susanna Cherchi, a proposito del collaboratore del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e delle sue tesi sulla violenza di genere. E “in un momento storico come quello che stiamo vivendo, con il fenomeno dei femminicidi che assume ogni giorno di più i contorni di una vera e propria strage, chiunque si accosti a questo argomento non può portare con sé le ombre di teorie bislacche e pericolose. E questo vale tanto più se si riveste un ruolo istituzionale pagato decine e decine di migliaia di euro con i soldi dei contribuenti” ha aggiunto. Richiesta sostenuta anche dal leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, che chiede le dimissioni del consulente e chiama in causa anche Meloni: “È evidente che Alessandro Amadori non può restare al suo posto continuando ad occuparsi di ‘educazione alle relazioni’ e non può più in generale occuparsi di istruzione dei e delle giovani di questo Paese in ruoli del governo”. “Un uomo convinto che stia crescendo un pericoloso ‘business della dominazione femminile’ non può mettere mano alle linee guida che dovrebbero contribuire a salvare le donne dalla violenza maschile. Non può” ha ribadito Fratoianni, sottolineando: “La presidente del consiglio Meloni non può permettere che al ministero dell’Istruzione del suo governo si continui a tollerare il complottismo contro le donne. Valditara scelga meglio i suoi collaboratori, non c’è dominazione femminile ma centinaia di donne uccise e migliaia molestate o violentate” ha osservato.

“Non può. Perché, a differenza di quanto afferma nel suo libro delirante, non c’è nessuna guerra dei sessi da combattere, nella realtà invece e purtroppo – prosegue il leader di SI – ci sono solo centinaia di donne morte e decine di migliaia molestate e violentate” ha continuato. “Il Ministro Valditara si vergogni di aver scelto un uomo così come braccio destro. Chieda scusa, fermi la presentazione del progetto di Amadori e si faccia indicare dai centri antiviolenza, dalle associazioni di donne, da istituzioni autorevoli e dal parlamento i giusti consulenti e soprattutto le giuste consulenti. E mi rivolgo anche alla Presidente del Consiglio Meloni: non può permettere che al ministero dell’istruzione del suo governo si continui a tollerare una forma di complottismo contro le donne” ha concluso. Valditara, per il momento, tira dritto e ricorda che “le iniziative rivolte al mondo della scuola per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne saranno presentate domani, mercoledì 22 novembre 2023, alle ore 11 in una conferenza stampa al Senato (dove è calendarizzato l’esame del disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne, già approvato dalla Camera), dai ministri dalla Famiglia, Natalità e Pari Opportunità Eugenia Roccella, dell’Istruzione e Merito Giuseppe Valditara e della Cultura Gennaro Sangiuliano”. E visitando a Napoli l’Istituto comprensivo 46 “Scialoja Cortese”, ha sottolineato: “C’è del bene in tutti ed è compito della scuola, e della società, saperlo valorizzare. In tutti i figli ci sono talenti meravigliosi, diversi, ma tutti di eguale valore. Compito della scuola è individuarli e valorizzarli. Proprio oggi, dopo il minuto di silenzio dedicato a Giulia (Cecchettin, ndr) e a tutte le donne abusate e che hanno subito violenza, dico che la nostra scuola, la scuola del rispetto deve sapere unire i nostri giovani, unirli nel segno del sorriso e dell’amicizia”. “La capacità di immedesimarsi nell’altro, nei dolori, nelle ansie, nelle preoccupazioni, la dobbiamo insegnare a partire dalla scuola. Solo così potremo avere una società che rispetta la donna, che rispetta il ‘no’, che sa che non si può pretendere ciò che non si può ottenere. Questa è la scuola della comunità, del dialogo, dell’affettività, delle relazioni, da cui nasce il mio progetto ‘Educare alle relazioni’”, ha concluso il ministro.

Copagri: aree rurali Ue, bene proposta Italia su ruolo agricoltore

Copagri: aree rurali Ue, bene proposta Italia su ruolo agricoltoreRoma, 21 nov. (askanews) – “Rafforzare il ruolo degli agricoltori quali attori chiave per garantire la sicurezza alimentare e la salubrità delle produzioni, nonché per tutelare la biodiversità e per assicurare una gestione sempre più sostenibile dell’ambiente, è un prerequisito fondamentale per orientare tutte le politiche comunitarie e nazionali a sostegno delle aree rurali, che coprono oltre l’80% del territorio UE e sono abitate da circa 137 milioni di persone”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista esprimendo grande soddisfazione per il documento “Un nuovo ruolo degli agricoltori per aree rurali vitali e sostenibili”, presentato dalla delegazione italiana e discusso durante i lavori del Consiglio agricoltura e pesca dell’UE.

Nel documento, che ha ricevuto il sostegno di numerose delegazioni comunitarie, tra le quali la Francia e la Grecia, “si fa esplicito riferimento alla sempre più avvertita necessità di mettere in campo ogni possibile azione per tutelare concretamente la biodiversità – spiega – continuando contestualmente a lavorare per fare in modo che le tre anime della sostenibilità, ovvero quella economica, ambientale e sociale, marcino di pari passo”, prosegue il presidente, ringraziando il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida per aver richiamato questi temi anche in ambito comunitario. “Tutto ciò, come evidenziato anche dal Ministro, equivale a riconoscere il ruolo dell’agricoltore come regolatore della biodiversità, ma anche e soprattutto, come ripetutamente richiesto dalla Copagri e come si appresta a fare il nostro parlamento, quale custode dell’ambiente e del territorio”, aggiunge Battista, ad avviso del quale “si tratta di un passaggio fondamentale per dare maggiore risalto alle sue funzioni in termini di salvaguardia ambientale ed ecosistemica, ma anche in relazione alla protezione del territorio dal dissesto idrogeologico, dallo spopolamento e dall’abbandono, obiettivi legati a doppio filo all’efficientamento della rete infrastrutturale, fisica e digitale, a disposizione delle imprese e dei cittadini delle zone rurali”.

“Strettamente connesso al ruolo dell’agricoltore quale bioregolatore e custode dell’ambiente e del territorio c’è poi la questione, sempre più avvertita, dei danni causati al settore primario dalla fauna selvatica, quali i cinghiali e soprattutto i lupi, la cui attività di predazione viene esplicitamente richiamata nel documento, laddove si sottolinea la positiva e condivisibile necessità di mettere mano alla cosiddetta ‘Direttiva Habitat’, valutando una possibile revisione e un aggiornamento dello stato di protezione dei lupi”, conclude il presidente della Copagri.

Migranti, Schlein: dal governo inversione a U su accordo Albania

Migranti, Schlein: dal governo inversione a U su accordo AlbaniaRoma, 21 nov. (askanews) – “Va bene che il governo con un’inversione a U ci abbia dato ragione. Ancora una volta il governo va a sbattere il muso contro la Costituzione”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein commentando alla Camera la decisione del governo di sottoporre a ratifica parlamentare l’accordo con l’Albania sull’immigrazione.

Aggiunge Schlein: “Triste che dobbiamo sempre ricordargli noi che cosa dice (la Carta, ndr). Avevamo detto dal primo giorno che non c’era nessun accordo fino alla ratifica dentro al Parlamento come previsto per ogni accordo internazionale in Costituzione”.

Dal 23 Forum Agroalimentare Coldiretti con ministro Lollobrigida

Dal 23 Forum Agroalimentare Coldiretti con ministro LollobrigidaRoma, 21 nov. (askanews) – Torna il 23 e 24 novembre a Roma, a Villa Miani, il XXI Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti.

Nella prima giornata è annunciata, tra gli altri, la presenza di Matteo Salvini (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Antonio Tajani (Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy), Marina Elvira Calderone (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali), Raffaele Fitto (Ministro degli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr), Gennaro Sangiuliano (Ministro della Cultura), Maurizio Leo (Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze), Giulio Tremonti (Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari Camera dei Deputati), Maurizio Martina (Vice Direttore Generale Fao). Durante la prima giornata dei lavori sarà presentato come i consueto il rapporto Coldiretti/Censis “La guerra in tavola” sull’impatto dell’inflazione sui consumi degli italiani, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del direttore generale del Censis Massimiliano Valerii e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Focus inoltre sulla candidatura Unesco della cucina italiana, con lo studio Coldiretti e The European House – Ambrosetti su valore del Made in Italy a tavola. Ma si parlerà anche di Piano Mattei per l’agricoltura in Africa e migrazioni, innovazione e competitività delle imprese, sfida energetica e transizione ecologica, politiche per l’Europa fino al valore della Filiera agroalimentare.