Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Imu, Billi (Lega): pdl per equiparazione prima casa per gli Aire

Imu, Billi (Lega): pdl per equiparazione prima casa per gli AireRoma, 9 nov. (askanews) – “Equiparazione degli italiani all’estero con gli italiani in patria per quanto riguarda l’Imu sulla prima casa nel comune di iscrizione Aire”. E’ la proposta di Simone Billi, presidente del Comitato sugli Italiani nel Mondo e capogruppo della Lega in Commissione Esteri, eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Europa.

“Ho presentato questa pdl (num. C1400) per far in modo che la prima casa di noi, italiani all’estero, possa essere soggetta alla stessa tassazione della prima casa degli italiani residenti in Italia, per mantenere forte il legame tra la Comunità Italiana all’estero e la Madrepatria”, ha spiegato Billi. “Inoltre, è importante per evitare che il legame degli emigrati con l’Italia si spezzi e divenga difficile un futuro rimpatrio. Questa equiparazione è altresì necessaria per sostenere economicamente molti territori in Italia, che durante l’inverno si spopolano e si ripopolano solo durante il periodo estivo, con una grossa spinta per l’economia locale”, ha aggiunto.

“Sto lavorando a questo tema già da parecchi anni, chi mi segue lo sa. Nel 2022 sono riuscito, come Lega, a bloccare la riforma del catasto sul valore di mercato dell’immobile, che avrebbe comportato un aumento vertiginoso dell’IMU. Questa riforma del catasto era già stata votata nella Delega Fiscale dal Pd, 5 Stelle, Italia Viva e LeU in Commissione Finanze”, ha spiegato Billi. “Nel 2020, durante la pandemia, lottai per cercare di mantenere l’esenzione almeno per i pensionati italiani residenti all’estero ma, purtroppo, il governo giallo-rosso, del PD e dei 5 Stelle, in carica allora, tolse questa esenzione. Nel 2018, appena eletto, presentai una interrogazione per far chiarezza su quante fossero le prime abitazioni di proprietà di cittadini italiani all’estero, per far capire bene il problema”, ha concluso.

Italia-Corea, Mattarella: contributo connazionali consolida amicizia

Italia-Corea, Mattarella: contributo connazionali consolida amiciziaSeoul, 9 nov. (askanews) – “Il vostro è un contributo importante per l’amicizia tra Italia e Corea”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto ai connazionali che vivono in Corea che ha incontrato questa mattina nell’ambasciata italiana a Seoul nel corso della visita di Stato.

“Ieri sera parlando con il presidente Yoon dicevo che Corea e Italia sono accomunate anche dal fatto di avere molti concittadini nei diversi paesi del mondo – ha ricordato il capo dello Stato – e questo consolida la nostra amicizia e fa sì che sia più concreta grazie alla vita di ogni giorno, nelle attività economiche, culturali e scientifiche che si sviluppano attraverso le nostre comunità, grazie a una serie capillare di rapporti di cui vi voglio ringraziare questo fa crescere ogni giorno il reciproco apprezzamento e la reciproca considerazione”. “Geograficamente i nostri due Paesi sono distanti ma le distanze in questo mondo sempre più piccolo perché sempre più interconnesso sono quasi un dettaglio. Sono molto maggiori e pericolose le distanze politiche e culturali, le contrapposizioni. Tra Italia e Corea non c’è questo problema, c’è una condizione di reciproca apertura, di dialogo e di collaborazione che è fondamentale nel nostro procedere insieme”, ha concluso.

In seguito il capo dello Stato si è recato a Daegu dove ha visitato il tempio Haeinsa, uno dei più antichi templi buddhisti della Corea, prima di partire alla volta di Tashkent, in Uzbekistan, seconda tappa di questo viaggio in Asia.

Musicoterapia per i bambini con disturbi dello spettro autistico

Musicoterapia per i bambini con disturbi dello spettro autisticoRoma, 9 nov. (askanews) – I benefici della musicoterapia per i bambini con disturbi dello spettro autistico. A parlarne, in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia, il 15 novembre, è la presidente dell’Associazione Italiana Professionisti della Musicoterapia (Aim) e musicoterapeuta del Centro Terapeutico dell’Antoniano di Bologna – che da oltre 40 anni offre trattamenti riabilitativi per bambini con disturbi dell’età evolutiva – Marinella Maggiori.

“La musicoterapia può essere un’importante risorsa per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, è infatti capace di ridurre lo stress e migliorare le capacità comunicative, relazionali e motorie” ha dichiarato. Tra i servizi più importanti della struttura, che condivide le mura e l’anima con Zecchino d’Oro, i percorsi di musicoterapia. Nel 2022 sono state oltre 1.700 le ore dedicate a questa disciplina, seconda, per quantità di ore, solo alla logopedia. Il Centro rileva negli ultimi anni un aumento di accessi di bambini con disturbi dello spettro autistico, le musicoterapeute, in particolare, dal 2020 hanno accolto il 30% in più di bambini con questa tipologia di disturbo. “La musica non è solo arte, è emozione, sensazioni e coinvolgimento – ha aggiunto Marinella Maggiori – è come se fosse un’altra forma di comunicazione, un linguaggio universale che chiunque comprende e riconosce. È per questo che la musicoterapia è efficace e porta a risultati straordinari, in particolar modo per i soggetti autistici”.

“Che il potere della musica sia immenso – ha spiegato fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano – ce lo ha mostrato Padre Ernesto settant’anni fa quando oltre alla realizzazione della mensa per chi non aveva di che sfamarsi, sognò un luogo che nutrisse anche l’anima e lo riempì di musica e teatro. Il Piccolo Coro e lo Zecchino d’Oro hanno permesso di diffondere allegria e valori preziosi a tante generazioni di adulti e bambini e oggi il nostro Centro Terapeutico di Bologna è un altro esempio di cosa davvero ‘la musica può’ far accadere perché nell’aula della musicoterapia si trasforma anche in sostegno e opportunità di vita nuova per chi ne ha più bisogno. Sono proprio queste le ragioni per cui abbiamo scelto di intitolare la prossima edizione di Zecchino d’Oro, in onda su Rai 1 dal 1 al 3 dicembre, La musica può. Per rendere omaggio ai piccoli miracoli che la musica ci ha mostrato in questi anni”. “Le diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico sono in aumento – ha detto Alessandro Ghezzo, Neuropsichiatra Infantile del Centro Terapeutico di Antoniano – ciò è dovuto in parte a una maggiore consapevolezza e a diagnosi più precoci ed efficaci. In Italia, secondo l’Osservatorio nazionale, co-coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, 1 bambino su 77, nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni, presenta diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico, ma i dati sono fermi al 2019”.

È quindi sempre più fondamentale mettere in atto terapie e percorsi di riabilitazione per sostenere bambini e famiglie toccati da una diagnosi di questo tipo, per garantire supporto alle famiglie e soprattutto maggiore autonomia e una migliore qualità della vita ai bambini. La musicoterapia è una strada. “Recenti ricerche indicano che la musicoterapia può contribuire a migliorare la connettività cerebrale delle aree del cervello che sostengono le capacità comunicative, diminuendo, nel complesso, la severità del quadro clinico e migliorando la qualità della vita” ha proseguito il dott. Ghezzo. “Questi primi dati sono incoraggianti, ma occorre approfondire con altre ricerche. Noi del Centro Terapeutico di Antoniano, grazie al lavoro che facciamo tutti i giorni con questi bambini, possiamo essere un osservatorio per monitorare i risultati che possono essere ottenuti con la musicoterapia”. All’interno del percorso riabilitativo multidisciplinare che offre il Centro Terapeutico di Antoniano, la musicoterapia fornisce un contesto che facilita l’attenzione e l’instaurazione di legami nei bambini con difficoltà relazionali. La musica diventa un linguaggio non verbale universale che supera tutte le barriere. Come esperienza sensoriale piacevole e rassicurante, aiuta a regolare le emozioni e ad affrontare problemi di ipersensibilità sensoriale, molto frequenti in bimbi autistici. Gli stimoli musico-sonori, inoltre, aiutano a sviluppare abilità cognitive, motorie e linguistiche.

Premio sviluppo sostenibile: sul podio Genova, Legnano e Torino

Premio sviluppo sostenibile: sul podio Genova, Legnano e TorinoMilano, 9 nov. (askanews) – Un progetto per realizzare una “città circolare” a Genova, realizzato da Amiu Genova in collaborazione con il Comune di Genova. Interventi, integrati per sviluppare la mobilità lenta, migliorare la sicurezza e la qualità degli spazi urbani periferici del Comune di Legnano. E un progetto per la gestione dell’acqua piovana in una struttura di Torino della Società Metropolitana Acque di Torino-Smat spa. Sono i vincitori del Premio Sviluppo Sostenibile 2023, istituito per il tredicesimo anno dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Ecomondo-ItalianExhibition Group con il patrocinio del Mase, destinato a imprese, startup e Amministrazioni locali che si siano distinte per eco-innovazione, efficacia dei risultati ambientali ed economici e del loro potenziale di diffusione e che ha visto in concorso tre settori: economia circolare, mobilità sostenibile, gestione circolare delle acque.

Altre 9 Imprese o Amministrazioni, per ciascuno dei 3 settori in gara, salgono sul podio ad Ecomondo per ricevere la targa come migliori dei rispettivi settori. “Il premio – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – è ormai diventato la vetrina di eccellenza delle buone pratiche di green economy. Mai come quest’anno, infatti, abbiamo ricevuto tante candidature e tante di qualità eccellente. E’ stata anche molto alta la partecipazione di amministrazioni e aziende pubbliche locali a dimostrare come una nuova coscienza verde si sia ormai diffusa sul territorio al fine direndere più sostenibile la vita dei cittadini”.

Quest’anno il Premio per lo sviluppo sostenibile è dedicato a Lorenzo Cagnoni: il Presidente di Ecomondo e poi di Ieg è stato un promotore centrale di questa iniziativa a sostegno della diffusione dell’innovazione per la sostenibilità ecologica.

Arriva in tv la seconda stagione di “Pinocchio and Friends”

Arriva in tv la seconda stagione di “Pinocchio and Friends”Roma, 9 nov. (askanews) – Arriva in tv la seconda serie di “Pinocchio and Friends”, il più recente cartone animato creato da Igino Straffi e ispirato alla fiaba più amata di tutti i tempi, realizzato da Rainbow in collaborazione con Rai Ragazzi. Dopo il successo della prima stagione, arriva la seconda serie, composta da 26 nuovi episodi, che andranno in onda su Rai Yoyo dal 20 novembre alle ore 19.10.

Per festeggiare questo nuovo inizio, in partneship con Generation Media, Rainbow ha organizzato per le famiglie un evento speciale in esclusiva nel circuito The Space Cinema, nel weekend che precede la partenza televisiva. Sabato 18 e domenica 19 novembre, infatti, ci sarà una Premiere dei nuovi episodi, che i bambini potranno vedere in anteprima, comodamente seduti in poltrona nelle sale di The Space! Laura Carusino (volto noto di Rai Yoyo) accompagnerà i piccoli fan alla scoperta di quattro nuovissimi episodi della seconda serie, oltre a tanti contenuti esclusivi. Inoltre, solo a Roma presso The Space Cinema Roma Moderno, sarà possibile partecipare al Meet and Greet con Pinocchio e Freeda e assistere alla sfilata sul red carpet degli amati protagonisti della serie. Tra gag divertenti e messaggi educativi, le nuove avventure di Pinocchio and Friends continuano ad incoraggiare i bambini a seguire i loro sogni, con uno stile spensierato, storie avventurose e ricche di colpi di scena, ambientate nel mondo contemporaneo. Nel secondo capitolo i protagonisti trascineranno il pubblico in nuove avventure, tra colpi di scena e imprese eroiche per terra e per mare. Una delle imprese più eroiche per Pinocchio sarà quella di frequentare una scuola vera. Nuovi personaggi affiancheranno Pinocchio, la sua inseparabile amica Freeda e il Grillo Parlante, in nuove ambientazioni e con storie capaci di rivelare i tanti volti dell’animo umano sempre strappando un sorriso.

WWF: fotografata in alta risoluzione una delle ultime tigri Malesia

WWF: fotografata in alta risoluzione una delle ultime tigri MalesiaMilano, 9 nov. (askanews) – Il WWF e il fotografo naturalista Emmanuel Rondeau hanno scattato la foto in alta risoluzione di una delle ultime tigri della Malesia. Mentre negli Anni 50 si stimava che in Malesia vivessero circa 3.000 esemplari, oggi la perdita di habitat, la diminuzione delle prede e il bracconaggio per il commercio illegale di parti del loro corpo e per i conflitti con le comunità locali, hanno ridotto la popolazione a meno di 150 individui.

Questa foto – diffusa da WWF – di una delle ultime tigri della Malesia, però, fa sperare che gli sforzi di conservazione intensificati da parte del governo malese, delle comunità indigene e di organizzazioni come il WWF stiano portando a risultati positivi. Il fotografo Emmanuel Rondeau ha installato per cinque mesi 8 fototrappole ad alta definizione in una delle ultime roccaforti delle tigri in Malesia, la foresta di Belum-Temengor, nel nord della penisola. Il progetto è stato possibile grazie al sostegno delle squadre di pattugliamento della comunità indigena e del WWF-Malesia, che si è occupato dell’identificazione delle aree e delle attività di campo necessarie per montare e controllare le video-trappole. Una delle maggiori minacce per le tigri del Paese sono le trappole, utilizzate dai bracconieri per catturare non solo le tigri ma anche altri animali, come le prede delle tigri, da vendere poi nel mercato illegale di animali selvatici. Grazie al fondamentale lavoro delle squadre di pattugliamento indigene, avviate in collaborazione con il WWF-Malesia nel 2018 e passate da 3 a 22, si è raggiunto lo straordinario risultato di ridurre le trappole nell’area del 98%.

Questo in Malesia è solo uno dei tanti progetti di conservazione che il WWF porta avanti per proteggere le tigri e le altre specie in pericolo. Sul Pianeta circa 1 milione di specie è a rischio estinzione e i tassi di scomparsa sono tra le 100 e le 1.000 volte più rapidi di quelli naturali. Perdita di habitat, crisi climatica, conflitti con l’uomo, bracconaggio e commercio illegale sono solo alcune delle terribili minacce che specie iconiche come la tigre, l’elefante, il panda, la tartaruga marina e tante altre si trovano ad affrontare ogni giorno. I panda liberi in natura sono appena 2.000 e nonostante la IUCN abbia certificato che il loro status di conservazione è migliorato grazie ai progetti di conservazione degli ultimi decenni, la specie continua ad essere minacciata dalla distruzione delle foreste di bambù, sua fonte primaria di alimentazione. La perdita di habitat causata dall’espansione umana è la prima minaccia anche per le 3 specie di elefanti sul Pianeta, tutte a rischio estinzione. Non sono da meno le insidie che deve affrontare la tartaruga marina Caretta caretta: dall’erosione delle spiagge all’inquinamento luminoso fino alle catture accidentali e l’inquinamento da plastica.

Queste specie animali hanno bisogno di riacquistare gli spazi naturali necessari alla loro esistenza e il WWF le ha scelte come protagoniste di nuovi regali solidali, che fanno bene al pianeta e sono perfetti per il Natale. “Proteggerle. Lo stai facendo bene” è il claim della Campagna di Natale WWF 2023.

Sulla A35 nasce oasi biodiversità per insetti impollinatori

Sulla A35 nasce oasi biodiversità per insetti impollinatoriRoma, 9 nov. (askanews) – Messi a dimora oggi dai dipendenti del gruppo A35 Brebemi-Aleatica, i primi alberi nettariferi all’interno dell’Oasi della Biodiversità in un’area di competenza nelle vicinanze del Casello di Treviglio. Per concretizzare il proprio impegno ambientale e grazie alla partnership scientifica con 3Bee, la climate tech company leader nella tutela della biodiversità, ha dato vita alla propria Oasi della Biodiversità, costituita da 50 alberi nettariferi e da 2 alveari di biomonitoraggio dotati di tecnologia 3Bee Hive-Tech.

Questo progetto misurabile, grazie ai due alveari intelligenti, permetterà di osservare lo stato di salute in modo statistico di oltre 600.000 api e di monitorare parametri ambientali utili ad analizzare la biodiversità circostante e la salute degli insetti impollinatori, responsabili di circa il 75% delle colture mondiali. All’interno dell’oasi c’è un bosco nettarifero di 50 piante da nettare che nutriranno circa 75.000 impollinatori ogni anno e assorbiranno circa 25 tonnellate di CO2 nei prossimi vent’anni. È previsto anche lo sviluppo di un percorso educativo-didattico a tappe, Biodiversity Adventure, realizzato presso una delle Aree di Servizio e che contribuirà ad aumentare la consapevolezza sul tema da parte degli utenti della tratta.

Il progetto avrà anche un risvolto sociale. Il gruppo A35 Brebemi-Aleatica affiancherà una classe di una scuola primaria in un percorso educativo composto da 9 moduli dedicati ad approfondire la biodiversità da più punti di vista.

Apple rischia nuova sentenza Ue su accordi tassazione in Irlanda

Apple rischia nuova sentenza Ue su accordi tassazione in IrlandaRoma, 9 nov. (askanews) – Si annunciano nuovi possibili problemi per Apple con le autorità dell’Unione europea in merito al trattamento fiscale di vantaggio che negli anni scorsi aveva ottenuto dall’Irlanda. L’avvocato generale presso la Corte di giustizia europea, Giovanni Pitruzzella, già a capo dell’Antitrust italiano, ha infatti emesso un parere in cui suggerisce di annullare una sentenza che aveva a sua volta bocciato un provvedimento della Commissione europea contro due “fiscal ruling” dell’Irlanda a favore di Apple.

Secondo Pitruzzella la causa va rinviata al Tribunale che dovrà procedere a una nuova decisione nel merito, perché “ha commesso una serie di errori di diritto” e anche alcuni metodologici. Secondo il Fiancial Times la partita riguarda un ammontare che supera i 14 miliardi di euro. I “ruling fiscali” sono accordi che consentono alle imprese di ottenere dall’amministrazione tributaria una decisione anticipata sul trattamento fiscale al quale saranno assoggettate. Nel 1991 e nel 2007 l’Irlanda ha emesso due provvedimenti di questo genere nei confronti di due società del gruppo Apple (Apple Sales International – Asi e Apple Operations Europe -Aoe), costituite in base al diritto irlandese, ma non fiscalmente residenti in Irlanda. I ruling, secondo quanto riporta il comunicato suol parere dell’avvocato generale, approvavano il metodo con cui Asi e Aoe proponevano di determinare gli utili imponibili in Irlanda derivanti dalle attività delle loro succursali irlandesi.

Nel 2016 la Commissione europea ha ritenuto che i ruling fiscali, nell’escludere dall’imponibile gli utili derivanti dall’utilizzazione delle licenze di proprietà intellettuale detenute da Asi e Aoe, avessero conferito a tali società, tra il 1991 e il 2014, un aiuto di Stato illegale e incompatibile con il mercato interno di cui aveva beneficiato il gruppo Apple nel suo complesso e ha ingiunto all’Irlanda di procedere al suo recupero. Nel 2020, adito dall’Irlanda e da Asi e Aoe, il Tribunale dell’Unione ha annullato la decisione della Commissione, ritenendo che quest’ultima non avesse dimostrato l’esistenza di un vantaggio derivante dall’adozione dei ruling fiscali. La Commissione però si è rivolta alla Corte di Giustizia per ottenere l’annullamento della sentenza del Tribunale. Nelle sue conclusioni, l’Avvocato generale Giovanni Pitruzzella suggerisce alla Corte di annullare la sentenza e di rinviare la causa al Tribunale per una nuova decisione nel merito.

Secondo l’Avvocato generale, prosegue il comunicato, il Tribunale ha commesso una serie di errori di diritto laddove ha giudicato che la Commissione non avesse sufficientemente provato che le licenze di proprietà intellettuale detenute da Asi e Aoe e i relativi profitti, generati dalle vendite dei prodotti Apple al di fuori degli Usa, dovevano essere attribuiti a fini fiscali alle succursali irlandesi. L’avvocato generale ritiene altresì che il Tribunale non abbia correttamente valutato la sussistenza e le conseguenze di taluni errori metodologici che, secondo la decisione della Commissione, viziavano i ruling fiscali. Ad avviso dell’Avvocato generale, è pertanto necessaria una nuova valutazione da parte del Tribunale. Va ricordato che le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia e che su sentenze o ordinanze del Tribunale può essere presentata impugnazione alla Corte di giustizia, limitatamente alle questioni di diritto.

G6 della ricerca: Carrozza (Cnr) presidente per l’anno 2024

G6 della ricerca: Carrozza (Cnr) presidente per l’anno 2024Milano, 9 nov. (askanews) – La presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, assumerà la presidenza del cosiddetto G6 – il gruppo che riunisce le sei più grandi organizzazioni di ricerca europee – per l’anno 2024. Il nome di Carrozza è stato indicato all’unanimità dai presidenti del G6 – composto da Max Planck Institute, Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Centre national de la recherche scientifique (Cnrs), Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (Csic), Helmoltz Association e Leibnitz Association – riuniti il 7 e l’8 novembre a Bruxelles per il meeting annuale.

“Sono onorata di assumere la presidenza di una rete così strategica per la ricerca europea: il mio impegno sarà orientato a portare avanti con forza le tante istanze già emerse, ma anche a stimolarne di nuove, nel quadro della crescente importanza che la ricerca scientifica assume per affrontare le sfide globali”, ha affermato Carrozza. Il meeting di Bruxelles ha permesso di affrontare numerosi temi in discussione, dalle nuove sfide della ricerca, a partire dall’intelligenza artificiale generativa, fino alle misure per l’attrazione dei giovani talenti. Sul tavolo anche le strategie per affrontare i temi della ricerca alla luce delle complesse interazioni geopolitiche con Paesi emergenti e non, anche in vista del futuro programma quadro per la ricerca che entrerà a fine 2024 nella fase attiva di negoziato tra i paesi dell’Unione.

Mobilità, il 56% degli italiani usa l’auto per spostamenti quotidiani

Mobilità, il 56% degli italiani usa l’auto per spostamenti quotidianiMilano, 9 nov. (askanews) – Il 56,6% degli italiani usa l’auto per gli spostamenti quotidiani e, quando non la utilizzano, si spostano a piedi (35,5%). E’ quanto emerge dalla fotografia sulla mobilità in Italia scattata dalla nuova indagine condotta da Sixt, provider internazionale di servizi di mobilità premium, in collaborazione con un pool di specialisti in scienze politiche e sociali dell’Università di Pavia.

Secondo il sondaggio, dunque, dopo aver parcheggiato l’auto, le persone raggiungono la loro destinazione a piedi: ciò si spiega con la significativa differenza tra il centro città, dove le auto sono fortemente limitate, e la periferia. Certamente, la differenza di situazioni di vita permette un diverso equilibrio delle componenti: ad esempio, durante le vacanze, l’utilizzo dell’auto diminuisce a favore di alternative tra cui l’uso della bicicletta; mentre nei fine settimana il dominio dell’auto è incontrastato in tutta la penisola. Gli italiani amano anche gli spostamenti a piedi, che sono la seconda scelta peri il campione intervistato, quale alternativa naturale e complementare all’auto (sia nella vita di tutti i giorni che, a maggior ragione, in vacanza). Il fine settimana radicalizza abitudini già presenti e consolidate nel campione intervistato. A beneficiarne sono soprattutto l’automobile (che aumenta del +4%, passando dal 56,5% al 60,9%) e gli “spostamenti a piedi” (che rimangono stabili con una variazione del -0,3%, passando dal 39,5% al 39,2%), che si confermano come prima e seconda scelta di mobilità degli intervistati. Come previsto, l’uso dei mezzi pubblici diminuisce (-5%, dall’11% al 6%), anche se rimane più diffuso nelle fasce d’età più giovani (22,9% per i 18-30 anni) come seconda scelta di mobilità.

L’auto in Italia è vista soprattutto come una forma di proprietà, con il 97% di coloro che la usano quotidianamente per i loro spostamenti, che la dichiara come propria. Se la “proprietà” rimane un tema pressoché irremovibile, un’ampia fetta del campione si ritiene attenta ai cambiamenti normativi e consapevole della generale incertezza che circonda la mobilità privata. Il 59% del campione dimostra un atteggiamento positivo nei confronti delle alternative alla proprietà (come il noleggio), a patto che siano accompagnate da impegni finanziari ridotti e/o da incentivi che vadano nella stessa direzione: l’indagine riferisce di una crescente e diversificata domanda di accesso on-demand ai mezzi di trasporto da parte degli utenti che puntano a servizi aggiuntivi disponibili per personalizzare l’esperienza di utilizzo, in base alle proprie esigenze e ai propri desideri individuali. Per la mobilità del futuro, due alternative “climate-friendly”, soprattutto per le giovani generazioni. Il trasporto pubblico sta resistendo bene, soprattutto per le giovani generazioni, dove rappresenta una scelta alternativa all’auto (anche se non durante i fine settimana, quando il trasporto privato domina in tutto il Paese). Si attesta all’11%, ma è particolarmente diffuso tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni (17,5%) e tra i “pendolari” (fino a 60 anni), con un leggero calo tra i trentenni e i quarantenni (9,8%), probabilmente a causa delle responsabilità genitoriali (i figli piccoli hanno spesso esigenze di mobilità incompatibili con il trasporto pubblico).

Per ragioni simili a quelle legate al ciclo di vita, l’attrattiva del trasporto pubblico diminuisce tra la popolazione più anziana (61-70 anni) e raggiunge il punto più basso (7,0%) in questa fascia d’età. In termini assoluti, con una percentuale dell’1,8%, la condivisione rimane una scelta residuale per la popolazione generale. Tuttavia, se suddivisa per fasce d’età, emerge una chiara distinzione generazionale: i giovani adulti (18-40) sono più propensi a utilizzare il trasporto condiviso, rappresentando oltre il 61% di coloro che lo utilizzano come “prima scelta” per gli spostamenti quotidiani. Questo significa che oltre il 60% del campione tra i 18 e i 40 anni utilizza i servizi condivisi per la mobilità quotidiana? Assolutamente no. I dati relativi a questa fascia d’età sono più alti della media generale – 3,7% per i 18-30 anni e 2,3% per i 31-40 anni. Tuttavia, è fondamentale per definire la traiettoria temporale di un bacino di utenza potenziale e di un mercato che, sebbene attualmente stenti a decollare, si sta indubbiamente preparando alle manovre di decollo.