Il Papa ha dei problemi di salute e non legge il discorso in udienzaRoma, 6 nov. (askanews) – Ricevendo in udienza in Vaticano la Delegazione della Conference of European Rabbis, Papa Francesco non ha letto il discorso che avrebbe dovuto pronunciare: lo ha consegnato spiegando di avere leggeri problemi di salute. “Buongiorno, saluto tutti voi e vi dò il benvenuto. – ha dettoPapa Francesco – Grazie per questa visita che a me piace tanto, ma succede che io non sto bene di salute e per questo preferisco non leggere il discorso ma darvelo a voi e che voi lo portiate”, ha concluso.
Milano, da Scoglio di Quarto “Epitome” di Armanda VerdirameMilano, 6 nov. (askanews) – La galleria Spazio d’Arte Scoglio di Quarto di Milano presenta dal 7 novembre al 16 dicembre la mostra “Epitome 1980-2023” dedicata al percorso artistico degli ultimi quattro decenni della scultrice Armanda Verdirame: un compendio nei suoi contenuti essenziali, un’esemplificazione estetica di una poetica senza tempo, dove ogni singola opera è pervasa di profonde metafore e suggestioni simboliche.
La mostra, composta da circa venti opere, esalta la forte passione di Armanda Verdirame per la ceramica, materia che ha indagato in tutte le sue potenzialità sin dalla metà degli anni ’80, con particolare attenzione alle sue implicazioni ecologiche ed umane. Opere magiche che esplorano l’intima relazione che si è sempre posta l’artista tra l’io e l’universo, sollecitando l’osservatore a un’introspezione e ad una contemplazione acuta, promuovendo un dialogo incessante tra l’individuo e la natura. L’opera principale intorno alla quale è stata pensata e costruita la mostra è un tavolo dalla forma ovale irregolare (Amnios T), alto 90 cm. Sopra e sotto questo imponente elemento sono dislocate le creazioni più emblematiche della tensione artistica di Armanda Verdirame: scudi, colonne, stalagmiti e lune in terracotta.
Ogni opera, spesso dalla presenza imponente, presenta frammenti di fragilità che invitano a una riflessione sulla caducità della vita, a partire dagli “Scudi” che, sebbene richiamino i primi oggetti di difesa dell’uomo, nella loro imperfezione, nella loro forma irregolare e nelle crepe mostrano il bisogno di un’ulteriore riflessione: increspature che per Armanda Verdirame diventano punti di forza della sua stessa ricerca poetica e artistica. La superficie degli scudi, così come di tutte le altre opere dell’artista, sono cosparse dall’impronta di semi di cereali impresse sull’argilla ancora fresca, a sottolineare significati ulteriori che offrono al visitatore, di fronte a esse, un’esperienza unica e meditativa.
“Colonne” e “Stalagmiti” partono invece da terra per levarsi verso l’alto dividendo lo spazio in un gesto quasi solenne, mentre le “Lune”, tutte a struttura semicircolare e sostenute talvolta da steli di ferro, evocano la superficie del nostro satellite, ma al contempo ne offrono una lettura romantica. Completano l’esposizione alcune “opere su carta”. Infatti, disposte lungo le pareti dello spazio espositivo affiorano i fogli bianchi dove compaiono solo impronte di semi, bianco su bianco. Il massimo della essenzialità a cui Armanda Verdirame tendeva da sempre.
Il direttore della Cia è in Israele per incontrare l’intelligence di tutta l’areaRoma, 6 nov. (askanews) – Il direttore dell’Cia William J. Burns è arrivato in Israele domenica per colloqui con i funzionari dell’intelligence israeliana e di tutta la regione. Lo riferisce il Washington Post citando un funzionario statunitense informato del dossier secondo cui il viaggio di Burns è una mossa mirata a rafforzare la politica di diplomazia del segretario di Stato Antony Blinken.
Burns è atterrato mentre Blinken domenica incontrava il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen a Ramallah, in Cisgiordania. Entrambi i funzionari statunitensi sono nella regione per dissuadere altri Paesi o gruppi armati dall’allargare il conflitto, secondo due fonti anonime.
Corrado Augias ha lasciato la Rai ed è passato a La7Roma, 6 nov. (askanews) – Corrado Augias entra a far parte della squadra di La7 nell’ambito di un accordo biennale con la Tv del Gruppo Cairo Communication. Da lunedì 4 dicembre in prima serata, nel nuovo programma dal titolo “La Torre di Babele”, Augias affronterà un tema storico in relazione all’attualità e al mondo contemporaneo. Lo annuncia una nota de La7.
Corrado Augias giornalista, scrittore, saggista, autore e conduttore, nel corso della sua lunga e prolifica carriera ha firmato alcune delle più prestigiose pagine della televisione pubblica e privata del nostro Paese. In una intervista oggi al Corriere della Sera Augias spiega: “Passo a La7. Da lunedì 4 dicembre. Ho ceduto dopo anni al corteggiamento di Urbano Cairo e poi anche del direttore Andrea Salerno. Per il gusto della sfida. Farò un programma settimanale in prima serata: La torre di Babele. Un’ora di tv, dopo Lilli Gruber. Ci sarà uno spirito-guida, un ospite ad alto livello, a cominciare da Alessandro Barbero, e alla fine un personaggio a sorpresa, per tirare le somme”. “Su La7 parlerò di cultura. Sa cosa fece Fabiano Fabiani, quando Bernabei lo mandò via dalla direzione del telegiornale perché troppo di sinistra? Si fece nominare alla direzione centrale dei programmi culturali, che neppure esisteva. Fabiano, gli dissero, lì non c’è niente. E lui: ‘C’è tutto, perché tutto è cultura’”.
“Nessuno mi ha cacciato” dalla Rai, precisa Augias, “ma nessuno mi ha trattenuto. A 88 anni e mezzo devo lavorare in posti e con persone che mi piacciono; e questa Rai non mi piace perché non amo l’improvvisazione. E in Rai oggi vedo troppa improvvisazione, oltre a troppi favoritismi. La tv è un medium delicatissimo. Deve suscitare simpatia, nel senso alto dell’espressione”.
Maltempo, Renzi: subito unità di missione sul dissesto idrogeologicoRoma, 6 nov. (askanews) – “Domani in Aula intervengo a partire dalle 16 per richiamare il governo a muoversi per l’alluvione Toscana in modo diverso da come si è mosso in Emilia-Romagna. E far partire finalmente l’unità di missione sul dissesto idrogeologico. Va benissimo combattere il cambiamento climatico ma bisogna combattere anche la paralisi burocratica che porta migliaia di opere a essere ferme per colpa della pigrizia”. Lo afferma il leader di Italia viva, Matteo Renzi sulla sua enews.
Siparietto Totti-Spalletti da Fiorello, pace fatta a Viva Rai2!Roma, 6 nov. (askanews) – Appuntamento per la pace tra Francesco Totti e Luciano Spalletti. I due si sono sentiti telefonicamente nel corso della prima puntata di Viva Rai2!, lo show mattutino di Fiorello in diretta dal Foro Italico. Un esordio anche con la presenza di Amadeus, che ha annunciato che Marco Mengoni sarà super ospite e co-conduttore della prima serata del Festival di Sanremo 2024.
L’ex capitano della Roma, intervenuto prima con un collegamento da uno stadio Olimpico vuoto, ha raggiunto Fiorello nel nuovo ‘glass’. Da qui, l’idea dello showman siciliano di contattare immediatamente il ct della Nazionale, che ha risposto alla chiamata con un’apertura: “Totti? Mi fa molto piacere sentirlo e mi farebbe ancora più piacere incontrarlo”. Il numero 10 ha quindi preso la palla al balzo: “La Nazionale gioca a Roma, penso che ci sarà l’occasione per un incontro, sicuramente non davanti alle telecamere”. La proposta di Spalletti: “Sarebbe bello incontrarci al Bambin Gesù. Preferirei donare un momento così a tanti bambini che conosciamo e con i quali abbiamo condiviso le emozioni della Roma”. L’idea del ct è stata subito accettata dal “capitano”: l’appuntamento è stato fissato.
Langhe, Roero e Monferrato si vestono a festa per il Magico paese di NataleMilano, 6 nov. (askanews) – Dall’11 novembre al 17 dicembre 2023, si rinnova l’appuntamento con il Magico paese di Natale, evento diffuso nel territorio delle Langhe – Roero e Monferrato in Piemonte. Protagonisti saranno il suggestivo borgo di Govone, dove Babbo Natale ha la sua residenza nel Castello Reale, Asti con il mercatino natalizio e San Damiano d’Asti che ospiterà il Presepe vivente. Un angolo di Piemonte dalla grande cultura e tradizione enogastronomica, il cui paesaggio è stato eletto Patrimonio dell’umanità.
Giunto alla diciassettesima edizione, il Magico paese di Natale rappresenta una delle manifestazioni più suggestive a livello nazionale. Nella scorsa edizione è stata meta di oltre 500.000 persone con un coinvolgimento di oltre 2.700 strutture ricettive e 11.000 operatori turistici. Una manifestazione che ambisce a un futuro sostenibile. Entro il 2028, infatti, mira a diventare la prima manifestazione natalizia a impatto zero. Il primo dei tre eventi diffusi sul territorio ad aprire le danze sarà il mercatino natalizio di Asti, l’11 novembre. Per questa edizione sarà raddoppiata l’area dell’evento con, all’interno, spazi dedicati a spettacoli mentre saliranno a 130 le casette di legno presenti. Altra novità la collocazione dell’area del mercatino che sarà Piazza Alfieri, una zona centralissima della città, particolare per la sua forma triangolare tanto da ricordare un albero di Natale stilizzato. Anche per il 2023 viene riproposta, in affiancamento al mercatino, una particolare visita della città in chiave natalizia. Tour guidati dagli elfi per le famiglie e le comitive gestiti in visita ai punti principali del mercatino e della città, dando così maggiore enfasi all’atmosfera festosa.
Proprio in cima a una delle tante colline del Roero è situato il piccolo paese di Govone, con il suo castello Patrimonio Unesco residenza di Santa Claus e della corte elfica. Qui, a partire dal 18 novembre, il pittoresco borgo apre le porte alla Casa di Babbo Natale ai visitatori mentre per i meno inclini alle animazioni classiche, sarà anche possibile addentrarsi tra le sale di Casa Savoia per conoscere la cultura ottocentesca inerente al periodo natalizio e ammirare, nel contempo, le magnifiche sale del maniero, giunte quasi intatte ?no ai giorni nostri. Sempre a Govone si proporrà un nuovo e suggestivo allestimento di luminarie con l’installazione di nuovi soggetti tridimensionali. Quattro appuntamenti invece animeranno la città di San Damiano d’Asti a partire dal 3 dicembre, fino al termine della manifestazione, dove protagonista sarà il Presepe vivente, giunto alla sua 14 esima edizione. Nelle cantine storiche del paese, tra cortili, vicoli acciottolati e sotterranei un corteo di viandanti accompagnerà i visitatori a scoprire la rievocazione della natività con scene di antichi mestieri e personaggi tradizionali.
Fao: da sistemi agroalimentare 10 trilioni Usd di costi nascostiRoma, 6 nov. (askanews) – I sistemi agroalimentari mondiali pesano per 10 trilioni di dollari l’anno di costi nascosti sulla nostra salute, sull’ambiente e sul pianeta. Una cifra pari a quasi il 10% del Pil mondiale. E’ quanto emerge da uno studio della Fao, effettuato su 154 paesi. Secondo l’edizione 2023 di The State of Food and Agriculture (Sofa), oltre il 70% dei costi nascosti sono dovuti a diete non salutari, ricche di alimenti ultra-processati, grassi e zuccheri, che portano all’obesità e a malattie non trasmissibili e causano perdite di produttività, soprattutto nei paesi a reddito medio-alto.
Un quinto dei costi totali sono legati all’ambiente, dalle emissioni di gas serra e di azoto al cambiamento d’uso del suolo e uso dell’acqua. A essere più colpiti dai costi nascosti dei sistemi agroalimentari sono i paesi a basso reddito: essi rappresentano più di un quarto del loro Pil, contro meno del 12% nei paesi a reddito medio e meno dell’8% nei paesi ad alto reddito. “Il futuro dei nostri sistemi agroalimentari e, di fatto, del nostro pianeta dipende dalla nostra volontà di riconoscere questi costi reali e capire come tutti noi contribuiamo ad essi. Spero che questo rapporto serva da invito all’azione per tutte le parti interessate, dai politici e dagli attori del settore privato ai ricercatori e ai consumatori”, ha detto Qu Dongyu, direttore generale della Fao.
Il rapporto esorta i governi a utilizzare la contabilità dei costi reali per trasformare i sistemi agroalimentari in modo da affrontare il problema del cambiamento climatico, della povertà, della disuguaglianza e della fame. E sostiene quindi “la necessità di un’analisi più regolare e dettagliata da parte dei governi e dei privati sui costi nascosti dei sistemi agroalimentari attraverso la contabilità dei costi reali, seguita da azioni mirate per mitigare questi danni”. I governi, spiega la Fao nel rapporto, possono infatti agire su diverse leve per adeguare i sistemi agroalimentari e ottenere risultati migliori: tasse, sussidi, legislazione e regolamentazione.
Maltempo, protezione civile Piemonte al lavoro in ToscanaRoma, 6 nov. (askanews) – La colonna mobile di Protezione civile della Regione Piemonte sta prestando la sua attività a Montemurlo, in provincia di Prato, uno dei paesi più colpiti dall’alluvione che il maltempo ha provocato in diverse zone della Toscana.
Non appena arrivati ieri a destinazione, i volontari hanno dato supporto per l’allestimento di palestre per accogliere parte della popolazione sfollata in via precauzionale. Oggi, in base alle indicazioni fornite dal Comune, hanno iniziato le attività di pompaggio dell’acqua dalle case e dalle cabine elettriche, di rimozione di mobili non più utilizzabili dalle abitazioni e di lavaggio delle strade. Si tratta di 90 volontari del Coordinamento regionale, del Corpo AIB dell’Associazione nazionale carabinieri e due funzionari della Regione, che si avvalgono di 8 idrovore di varia portata, 5 mini pale, un mini escavatore, 6 mezzi pesanti, 11 mezzi leggeri, 12 pickup.
“Vogliamo ringraziare i volontari per l’importante lavoro di soccorso e sostegno alle comunità colpite dall’alluvione – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – Il Piemonte purtroppo conosce molto bene gli effetti delle calamità naturali. Proprio oggi ricorre infatti l’anniversario dell’alluvione del 5-6 novembre 1994, da cui, anche grazie allo sforzo e al lavoro di tanti volontari, il Piemonte ha saputo rialzarsi, così come è accaduto nelle altre occasioni in cui il nostro territorio ha dovuto affrontare emergenze e catastrofi naturali”.
Giani: in Toscana il maltempo ha provocato danni per oltre mezzo miliardo di euroRoma, 6 nov. (askanews) – “A grandi linee, per poter chiedere lo Stato di emergenza, io avevo quantificato in circa mezzo miliardo la conta dei danni, ma poi quando andiamo a guardare cosa si è perso nei capannoni, nei luoghi di lavoro, questa cifra sale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani, intervenendo a ‘Il caffè di Radio 1 Rai’.
Sulla sua nomina a commissario delegato per l’emergenza, Giani ha detto che in questo modo “si dà la possibilità al presidente della Regione di incidere in maniera più diretta, non solo usufruendo delle strutture della Regione già preposte alla protezione civile e alla difesa del suolo, ma anche di quelle dello Stato, degli apparati che rispondono al ministro e all’ordinamento dello Stato. Questo indubbiamente mi agevolerà nella tempestività e nella capacità di azione. Però tutto questo sarà molto legato alle risorse”. Per Giani occorre “cambiare anche la nostra cultura. Per esempio, ci sono state molte politiche sulla decisione che martedì scorso, due giorni prima, ha preso il sindaco di Livorno Salvetti, sulla base dell’allerta arancione che è un’allerta molto grave, di chiudere le scuole; si è gridato all’allarmismo. Dobbiamo renderci conto che noi abbiamo una spada di Damocle sulla testa, che è la delicatezza e la fragilità ambientale, su cui noi dobbiamo misurare comportamenti di responsabilità e comprensione, che non è qualcosa di marginale ma di fondamentale”.
“In questi anni mi si è rivelata una Toscana bella, attrattiva, che richiama turisti da tutto il mondo, ma che è però anche fragile. Dunque così come ne siamo orgogliosi, dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che abbiamo per far si che questa fragilità non si trasformi in tragedia come è successo in questi giorni”, ha aggiunto. Per il presidente della Regione “la situazione più difficile è quella che coinvolge nove comuni, nella piana fra Firenze, Prato e Pistoia, da Campi Bisenzio sino a Serravalle. Arriva il momento in cui l’acqua rivuole i suoi spazi, a danno e a dramma di un territorio che ha visto sette morti e dispersi, e la distruzione di piccole e medie imprese che fanno la forza economica della Toscana; ieri con l’unità di crisi valutavamo che ci sono almeno 44 mila utenze Tari, fra imprese e famiglie, che in questo momento sono con le mani nel fango per togliere dalle abitazioni e dagli scantinati tutto quello che è stato distrutto. C’anche una forte dimensione umana nel dramma, e nei miei incontri molte persone mi dicono ‘abbiamo perso tutto quello che ci siamo conquistati in una vita’. Sarà fondamentale dunque, stare vicino a queste persone ed incidere nella ricostruzione”.