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Tag: Sanremo 2023

Pnrr, Valeriani (Pd): il Lazio respinge mozione fondi per Roma

Pnrr, Valeriani (Pd): il Lazio respinge mozione fondi per RomaRoma, 6 set. (askanews) – “Doppio schiaffo del centrodestra alla città di Roma: dopo il taglio dei finanziamenti previsti dal Pnrr per gli interventi di riqualificazione urbana da parte del Governo Meloni, oggi la maggioranza del presidente Rocca ha respinto anche la mozione con cui si chiedeva alla Giunta di recuperare risorse nel bilancio regionale per sostenere il completamento dei progetti di rigenerazione delle periferie capitoline”. Lo dichiara Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del PD e primo firmatario dell’atto di indirizzo.

In particolare, la mozione riguardava il definanziamento dei progetti relativi al Polo del benessere nel complesso del Santa Maria della Pietà, con un investimento di oltre 50 milioni di euro, il Polo della sostenibilità nel quartiere di Tor Bella Monaca, con una spesa di circa 70 milioni di euro, e il Polo della solidarietà a Corviale, con un impegno di circa 50 milioni di euro. “Il presidente Rocca si dimostra ancora una volta succube di Meloni e Salvini, restando totalmente indifferente alle esigenze di Roma. Il taglio del finanziamento relativo ai Piani Urbani Integrati – aggiunge Valeriani – è pari a circa 170 milioni di euro e avrà un effetto immediato: il blocco totale dei progetti di rigenerazione e valorizzazione di alcune aree periferiche di Roma, che versano in uno stato di maggiore difficoltà, impedendo così la possibilità di mettere a disposizione opere e servizi di estrema importanza che permetterebbero di migliorare la qualità della vita di migliaia di persone”. “La colpevole indifferenza del presidente Rocca è ancora più grave perché negli anni scorsi la Regione Lazio ha avviato, e in molti casi concluso, interventi di riqualificazione urbana ed efficientamento energetico in molte periferie di Roma, tra cui anche Tor Bella Monaca, Corviale e al Santa Maria della Pietà: progetti che si inseriscono all’interno di un più ampio piano di miglioramento della città – conclude il consigliere PD – che sarebbe stato definitivamente portato a compimento proprio grazie a questi specifici fondi del Pnrr con un impatto positivo sia sulla salute delle persone che sull’ambiente. Ma la destra è contro Roma e per Rocca, Meloni e Salvini tutto questo non si deve fare”.

Ue designa come “gatekeeper” sei Big Tech, con nuovi obblighi

Ue designa come “gatekeeper” sei Big Tech, con nuovi obblighiRoma, 6 set. (askanews) – La Commissione europea ha designato oggi, per la prima volta, sei “gatekeeper” – Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (TikTok), Meta (Facebook, WhatsApp), Microsoft – nell’ambito del Digital Markets Act (DMA), una nuova norma che impone responsabilità agli over-the-top del mondo tech.

In totale, sono stati indicati 22 servizi di piattaforma forniti dai gatekeeper come qualificanti per la designazione. I sei gatekeeper avranno ora sei mesi per garantire il pieno rispetto degli obblighi statuiti nel Digital Markets Act per ciascuno dei servizi principali della piattaforma designati. Il DMA richiede che la Commissione europea designi le piattaforme digitali come “gatekeeper” se fanno da cerniera tra imprese e consumatori in relazione ai servizi principali della piattaforma. Le designazioni di oggi fanno seguito a un processo di revisione di 45 giorni condotto dalla Commissione dopo la notifica ad Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta, Microsoft e Samsung del loro potenziale status di guardiani.

La Commissione ha inoltre elencato i servizi per i quali è stata decisa la definizione di “gatekeeper”. Parallelamente ha avviato quattro indagini di mercato per valutare ulteriormente le argomentazioni di Microsoft e Apple secondo le quali, nonostante il rispetto delle soglie, alcuni dei servizi principali della loro piattaforma non rientrano in tali parametri. Si tratta per Microsoft del motore di ricerca Bing, del browser Edge e della piattaforma pubblicitaria Microsoft Advertising. Invece per Apple si parla di sistema di messaggeria iMessage. La nuova normativa prevede che vi ricadano le piattaforme con un giro d’affari superiore ai 7,5 miliardi di euro e utenti attivi mensili di 45 milioni, per quanto Bruxelles abbia mantenuto una discrezionalità su questi termini. Così Microsoft ha contestato il fatto che Bing, Edge e Microsoft Advertising arrivino a tali numeri. Apple, dal canto suo, ha affermato che iMessage non supera il numero di utenti attivi mensili che farebbe scattare la designazione, invece ovvia per WhatsApp di Meta.

L’indagine dovrebbe essere completata entro un massimo di 5 mesi. Inoltre, la Commissione ha avviato un’indagine di mercato per valutare ulteriormente se iPadOS di Apple debba essere designato come gatekeeper, nonostante non raggiunga le soglie. Secondo il DMA, questa indagine dovrebbe essere completata entro un massimo di 12 mesi.

Inoltre, la Commissione è giunta alla conclusione che, sebbene Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser soddisfino le soglie previste dal DMA per essere considerati gatekeeper, Alphabet, Microsoft e Samsung hanno fornito argomentazioni sufficienti a dimostrare che tali servizi non si qualificano come gateway per i rispettivi servizi principali della piattaforma. Ne consegue che Samsung non è designata come gatekeeper rispetto ad alcun servizio principale della piattaforma. Dopo la loro designazione, i “gatekeeper” hanno ora sei mesi per conformarsi all’elenco completo di cose da fare e da non fare ai sensi del DMA, offrendo più scelta e più libertà agli utenti finali e agli utenti aziendali dei servizi. Tuttavia, alcuni obblighi inizieranno ad applicarsi a partire dalla designazione, per esempio l’obbligo di informare la Commissione di qualsiasi progetto di concentrazione. Spetterà alle società designate garantire e dimostrare l’effettiva conformità. A tal fine, hanno 6 mesi per presentare un rapporto di conformità dettagliato in cui descrivono come rispettano ciascuno degli obblighi del DMA. La Commissione monitorerà l’effettiva attuazione e il rispetto di tali obblighi. Nel caso in cui un gatekeeper non rispetti gli obblighi previsti dal DMA, la Commissione può imporre sanzioni fino al 10% del fatturato totale mondiale dell’azienda, che può arrivare fino al 20% in caso di violazione ripetuta. In caso di violazioni sistematiche, la Commissione ha inoltre il potere di adottare rimedi aggiuntivi, come obbligare un gatekeeper a vendere un’impresa o parti di essa o vietare al gatekeeper di acquisire servizi aggiuntivi legati alla non conformità sistemica. In futuro, altre società potrebbero presentare notifiche alla Commissione ai sensi del DMA, sulla base della loro autovalutazione rispetto alle soglie previsto. Il DMA mira a impedire ai gatekeeper di imporre condizioni ingiuste alle imprese e agli utenti finali e a garantire l’apertura di importanti servizi digitali. In vigore da novembre 2022 e applicata da maggio 2023, la norma mira a garantire mercati contendibili ed equi nel settore digitale. Regola i gatekeeper, le grandi piattaforme online che forniscono un punto obbligato di passaggio tra utenti aziendali e consumatori, la cui posizione può garantire loro il potere di creare un collo di bottiglia nell’economia digitale. Si presuppone che le aziende che forniscono almeno uno dei dieci servizi principali della piattaforma elencati nel DMA siano gatekeeper se soddisfano i criteri elencati di seguito. Questi servizi principali della piattaforma sono: servizi di intermediazione online come app store, motori di ricerca online, servizi di social networking, determinati servizi di messaggistica, servizi di piattaforme di condivisione video, assistenti virtuali, browser web, servizi di cloud computing, sistemi operativi, mercati online e servizi pubblicitari . Una società può essere designata come gatekeeper per diversi servizi principali della piattaforma.

Gruppo prada nomina Rosa Santamaria Maurizio chief people officer

Gruppo prada nomina Rosa Santamaria Maurizio chief people officerRoma, 6 set. (askanews) – Il Gruppo Prada annuncia la nomina di Rosa Santamaria Maurizio nel ruolo di Chief People Officer da settembre 2023 e con riporto diretto all’Amministratore Delegato del Gruppo Andrea Guerra.

Rosa – informa una nota dell’azienda – contribuirà attivamente alla crescita culturale e allo sviluppo organizzativo del Gruppo Prada, garantendo l’evoluzione della funzione Risorse Umane. Nel corso della sua carriera professionale, Rosa Santamaria Maurizio ha maturato una solida esperienza in ambito risorse umane ricoprendo incarichi di crescente responsabilità; da ultimo, il ruolo di Chief Human Resources Officer presso Valentino. Precedentemente, è stata Chief Human Resources Officer Italy, Spain, Nordics, Netherlands, Belgium and Turkey presso American Express per 14 anni. Rosa ha iniziato la sua carriera presso Ernst & Young e, prima di Amex, ha lavorato nel dipartimento HR di Bristol Myers Squibb. Rosa Santamaria Maurizio è laureata in Ingegneria presso l’Università La Sapienza di Roma.

Il garante: non serve inasprire le pene contro i reati fatti dai minorenni

Il garante: non serve inasprire le pene contro i reati fatti dai minorenniRoma, 6 set. (askanews) – “La criminalità minorile rappresenta un problema serio che va affrontato in modo deciso e con strumenti adeguati, ma quando parliamo di minorenni che commettono un reato occorre sempre partire da alcuni punti fermi, che a mio parere sono irrinunciabili”. Ad affermarlo è l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, che ha scritto una nota alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla vigilia di un Consiglio dei Ministri dal quale sono attese decisioni anche in tema di minorenni autori di reato: “Da un lato, infatti, si deve prevenire la commissione dei reati, dall’altro vanno valorizzati, quali finalità principali del sistema, il recupero del minorenne e l’attenzione alla vittima”.

“Il primo punto fermo – dice Garlatti sintetizzando i contenuti della nota – è che abbassare l’età imputabile non serve. Già oggi il minorenne che ha meno di 14 anni e commette reato può essere convocato davanti a un giudice. Inoltre, ove ne ricorrano le condizioni, può essere destinatario di interventi di sostegno che includano anche la sua famiglia. Nei casi più gravi anche il minore di 14 anni può essere destinatario di misure di sicurezza basate sulla sua pericolosità sociale. Le misure di sicurezza possono essere eseguite nella forma del collocamento in comunità, della permanenza in casa o di prescrizioni specifiche da parte del magistrato, che ad esempio possono consistere anche nel divieto di frequentare alcuni luoghi. Tra l’altro, nei paesi nei quali l’età imputabile è più bassa non mi risulta che le cose vadano meglio”. Il secondo principio al quale non si può derogare, secondo l’Autorità garante, è quello della specificità degli interventi destinati a persone che sono in crescita e la cui personalità è ancora in formazione. “Occorre pensare a sanzioni penali su misura per i minorenni, diverse da quelle degli adulti e parametrate alla gravità del fatto – afferma Carla Garlatti – come, per esempio, l’obbligo di svolgere servizi per la collettività. Ancora, nell’ottica del recupero e del reinserimento del minorenne, oltre che del contrasto alla recidiva, va valorizzata la giustizia riparativa, che offre strumenti che consentono all’autore del reato di comprendere la gravità delle proprie azioni, anche in relazione alla sofferenza di una vittima che finalmente non è più sola e trova supporto”.

“Infine – conclude l’Autorità garante – mi preme sottolineare che a proposito di criminalità minorile non si può avere soltanto un approccio di tipo repressivo: il ragazzo che sbaglia va certamente punito, ma questo non basta. È necessario in primo luogo investire nella prevenzione, rafforzando gli interventi educativi – in particolare nelle zone a maggior criticità – valorizzando il lavoro di rete tra scuole, autorità giudiziaria e servizi del territorio, creando percorsi di presa in carico che supportino l’intero nucleo familiare. Questo sempre che il contesto familiare non risulti dannoso per lo sviluppo e il futuro del ragazzo: infatti è chiaro che quando l’ambiente è permeato da una cultura dell’illegalità, come avviene nelle famiglie che appartengono alla criminalità organizzata, l’unico modo per sottrarlo a un destino già segnato e per mostrargli che può esistere un altro tipo di vita, è quello di è allontanarlo. Si tratta di un intervento già sperimentato dal progetto ‘Liberi di scegliere’ e che potrebbe essere replicato anche in altre realtà”. L’Autorità garante Carla Garlatti si riserva di formulare eventuali ulteriori osservazioni una volta avuta conoscenza del contenuto dei provvedimenti adottati dal Governo.

Chi è stato il regista Giuliano Montaldo

Chi è stato il regista Giuliano MontaldoRoma, 6 set. (askanews) – Novantatré anni, Giuliano Montaldo, genovese, era considerato il decano dei registi italiani. Nato a Genova nel 1930, a soli 14 anni era stato rastrellato dai nazifascisti e deportato sul fronte al sud. Fuggito si era unito alla Resistenza nel Gruppo di Azione Patriottica (Gap) della sua città.

Aveva esordito come attore in Achtung! Banditi! nel 1952, recitando accanto a Gina Lollobrigida, poi era stato collega di set di Marcello Mastroianni in Cronache di poveri amanti. Nel 1961 il passaggio dietro la macchina da presa con Tiro al piccione, seguito da Una bella grinta nel 1965. Nel 1969 aveva diretto Gli Intoccabili con John Cassavetes e Peter Falk.La sua trilogia del potere composta da Dio è con noi (1970), Sacco e Vanzetti (1971) e Giordano Bruno (1973), rispettivamente sul potere militare, giudiziario e religioso. Tra gli altri film diretti per il cinema si ricordano L’Agnese va a morire (1976) e Gli Occhiali d’Oro (1987). Le ultime fatiche da regista erano state invece I demoni di San Pietroburgo (2008) e L’industriale (2011). Per la tv aveva realizzato Marco Polo (1982), kolossal in otto puntate. Nel 2007, Montaldo era stato premiato con il David di Donatello alla carriera. Nel 2017 aveva ottenuto il David come migliore attore non protagonista per la sua interpretazione in Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni, nel 2012 un Nastro d’Argento speciale per il ruolo nel documentario Quattro volte vent’anni, diretto da Marco Spagnoli e incentrato sulla sua carriera e la sua vita, fortemente segnata dalla militanza antifascista. In totale sono 20 i film diretti da lui per il cinema, 16 dei quali musicati da Ennio Morricone, che lo rendono il regista con cui il Maestro ha collaborato maggiormente nel corso della sua carriera.

Nel 2021, nel suo libro autobiografico Un Grande Amore pubblicato da La nave di Teseo, Montaldo ha raccontato per la prima volta in prima persona il film della sua vita, ricostruendo in modo molto avvincente oltre settant’anni di carriera davanti e dietro la macchina da presa, e insieme il profondo legame d’amore e di lavoro in comune con sua moglie, da lui definita “il mio migliore collaboratore”.

Roma, al via da domani abbonamenti Metrebus a 50 euro per under19

Roma, al via da domani abbonamenti Metrebus a 50 euro per under19Roma, 6 set. (askanews) – A partire da domani, giovedì 7 settembre, e senza una scadenza, i cittadini romani di età inferiore ai 19 anni avranno la possibilità di acquistare l’abbonamento annuale Metrebus per il trasporto pubblico locale alla tariffa unica annuale di 50 euro.

Il Campidoglio, in una nota, ricorda che non è previsto alcun clic day e tutti gli aventi diritto potranno accedere all’agevolazione per tutto il tempo che vorranno attraverso il sito www.atac.roma.it nella sezione MyAtac, autonomamente se maggiorenni o attraverso i propri genitori/tutori se minorenni. La misura approvata ieri dal Campidoglio abbatte le tariffe del trasporto pubblico locale per tutte le ragazze e i ragazzi con meno di 19 anni, residenti a Roma, a prescindere dal reddito familiare. Ricordiamo che l’abbonamento Metrebus consente di viaggiare su tutti gli autobus, le metropolitane e i tram di Atac, sui mezzi di Roma Tpl, su mezzi Cotral e sui treni regionali (percorsi urbani).

Cina, alcuni ministeri vietano a dipendenti di usare l’iPhone

Cina, alcuni ministeri vietano a dipendenti di usare l’iPhoneRoma, 6 set. (askanews) – Dopo che gli Stati uniti hanno possto restrizioni su alcuni campioni tech cinesi, a partire da Huawei, anche Pechino comincia a muoversi. Alcuni ministeri della Repubblica popolare cinese hanno vietato ai loro dipendenti di utilizzare gli iPhone della Apple, il gigante Usa, citando rischi per la sicurezza nazionale. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.

L’ordine è stato impartito il mese scorso ai dipendenti dei ministeri i cui portafogli sono focalizzati su investimenti, commercio e affari internazionali, secondo cinque fonti separate interpellate dal SCMP. Le misure sarebbero mirate ad eliminare i rischi percepiti per la sicurezza nazionale derivanti dall’utilizzo di dispositivi di telecomunicazione realizzati da una società statunitense, hanno detto le fonti. Si ritiene che un divieto simile sia in vigore da anni per alcuni enti governativi, ma l’ultima ordinanza lo ha ampliato.

I dipendenti di questi ministeri hanno tempo fino alla fine di questo mese per passare ad altri marchi di telefoni per uso lavorativo, ha detto una fonte. L’ordinanza riguarda solo l’iPhone, progettato in California, e non riguarda altri smartphone di marche straniere, secondo le fonti.

Divieti simili sono stati imposti da Washington e dai suoi alleati sui dispositivi di telecomunicazione cinesi. L’amministrazione Biden ha vietato le apparecchiature elettroniche dei giganti tecnologici cinesi Huawei e ZTE dal novembre 2021 allo scopo di “proteggere il popolo americano dalle minacce alla sicurezza nazionale che coinvolgono le telecomunicazioni”.

E’ morto il regista Giuliano Montaldo, il ricordo della Mostra di Venezia

E’ morto il regista Giuliano Montaldo, il ricordo della Mostra di VeneziaRoma, 6 set. (askanews) – E’ morto a Roma a 93 anni il regista Giuliano Montaldo. Ha diretto oltre 20 film, molti dei quali di impegno sociale. Si ricorda, tra i titoli, “Sacco e Vanzetti” con Gian Maria Volontè.

La Mostra di Venezia ricorda con affetto Giuliano Montaldo. Il presidente, il direttore generale, il consiglio di amministrazione, il direttore della Mostra del Cinema e la Biennale di Venezia tutta “ricordano con particolare stima e affetto il regista, sceneggiatore e attore Giuliano Montaldo, maestro del cinema italiano e figura emblematica del cinema di impegno civile, autore di opere di notorietà internazionale quali Sacco e Vanzetti (1971), Giordano Bruno (1974), Marco Polo (1977)” si legge in una nota della Biennale Giuliano Montaldo ha intrecciato la sua carriera con la Mostra di Venezia fin dal sorprendente esordio con Tiro al piccione nel 1961, film riproposto restaurato nel 2019 in Venezia Classici, sezione della quale era stato presidente della giuria nel 2014. In seguito Giuliano Montaldo ha partecipato alla Mostra con altri titoli acclamati quali Gli occhiali d’oro (1987), premiato con l’Osella d’oro per la scenografia e i costumi, e Tempo di uccidere (1989), tratto dal libro premio Strega di Ennio Flaiano. Nel 2008 ha presentato il documentario L’oro di Cuba.

Vino, Regione Toscana: da Governo poche risorse su peronospora

Vino, Regione Toscana: da Governo poche risorse su peronosporaFirenze, 6 set. (askanews) – “La peronospora è un fenomeno che certamente quest’anno si è fatto vedere più del solito, complice anche il clima, ma sono convinta che non andrà a inficiare la qualità del nostro vino e della nostra produzione in Toscana. Inciderà sicuramente sulla quantità che purtroppo segnerà una diminuzione che ci auguriamo non troppo significativa. Certamente ci sono state zone nel nostro Paese che sono state colpite più duramente. Le risorse sono certamente insufficienti, sono d’accordo con chi lo dice, ma abbiamo dialogo aperto col Governo su questo come su altri fenomeni”. Lo ha detto l’assessore all’Agroalimentare e vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, commentando le risorse fin qui stanziate dal Governo in risposta ai danni subiti dalle imprese viticole colpite dalla malattia fungina peronospora.

Le “Giornate della Vista”: tappa speciale a Parma

Le “Giornate della Vista”: tappa speciale a ParmaRoma, 6 set. (askanews) – Si terrà l’11 e il 12 settembre la tappa speciale dell’iniziativa “Giornate della Vista” dedicata a Parma e ospitata nella sede della Caritas Diocesana. Durate le due giornate, persone fragili ed economicamente in difficoltà, selezionate da Caritas e da Ordine di Malta, potranno ricevere gratuitamente visite oculistiche e occhiali da vista, in caso di prescrizione. Il Comune di Parma, che ha concesso il patrocinio all’iniziativa, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del progetto, svoltasi questa mattina presso la Sala di Rappresentanza del Municipio, durante la quale, con la moderazione della giornalista Martina Riccò, hanno preso parola il Sindaco Michele Guerra, il segretario generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia Andrea Rendina, il prof. Stefano Gandolfi, direttore della struttura complessa Oculistica (Dipartimento testa-collo) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, che coordinerà lo staff medico; e Maria Cecilia Scaffardi, direttrice della Caritas diocesana parmense, che ospita la clinica all’interno della sua sede in Vicolo del Medievo, 9, Parma.

“Ringrazio la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia per aver portato a Parma questo importante progetto di solidarietà, in partnership con l’azienda ospedaliera, Caritas e Barilla. Dare la possibilità alle categorie più fragili di sottoporsi a visite mediche e di poter contare su un sostegno concreto per vedere meglio rappresenta un segno di grande solidarietà e responsabilità. In una città attenta e inclusiva come la nostra, progetti di questo tipo trovano immediatamente collaborazione e gratitudine”, dice il sindaco di Parma Michele Guerra. “Anche in Italia – spiega il segretario generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia Andrea Rendina – si può fare molto per favorire l’accesso alle cure oculistiche e l’inclusione sociale per le persone svantaggiate con problemi di visione. Il crescente numero di senzatetto, rifugiati dalle guerre, persone in condizioni di povertà, impone un intervento importante. A queste persone ci ripromettiamo di offrire visite oculistiche ed occhiali da vista gratuiti creando una rete di solidarietà con i professionisti della visione, aziende ed associazioni perché crediamo che vedere bene sia un diritto umano fondamentale”.

“In contesti economicamente svantaggiati si manifesta un grave rischio per la salute delle persone e, in particolare, per la loro salute visiva – dice Gandolfi, direttore della struttura complessa Oculistica (Dipartimento testa-collo) dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma -. Le visite oculistiche sono il più importante strumento di prevenzione per la salute degli occhi. Le malattie che minacciano la vista sono, spesso, asintomatiche negli stadi iniziali pur provocando danni irreparabili al nervo ottico e alla retina. Il rischio di Glaucoma, Degenerazione maculare e Retinopatie cresce con l’età (e, quindi, con l’invecchiamento della popolazione). La caratteristica di queste patologie è che possono essere trattate soddisfacentemente se diagnosticate in tempo, ma portano a perdita di vista, ipovisione e cecità se trascurate. Questa è l’importanza delle visite oculistiche, soprattutto nei soggetti a rischio come gli anziani e i malati di diabete”. “Caritas diocesana parmense ha accolto con gratitudine questa iniziativa, che completa e sostiene i percorsi di accoglienza che – anche con fatica – si stanno mettendo in atto nella nostra città. Da tempo, grazie al nostro osservatorio, abbiamo constatato l’aumento della povertà e dell’impoverimento, che grava sulle situazioni più vulnerabili e si sta allargando a macchia di olio anche a nuove fasce della popolazione. Situazione, questa, preoccupante, che ha generato e fatto crescere anche forme di povertà sanitaria, aumentando nel contempo disuguaglianza e marginalità sociale. Questa preziosa opportunità, nel rispondere ad un bisogno primario, manifesta il valore della persona che, in diversi modi, intendiamo servire. Testimoniando, nel contempo, la bellezza e la forza di un gesto che unisce professionalità e solidarietà”. Queste le parole di Maria Cecilia Scaffardi, direttrice della Caritas diocesana parmense.

“Il Gruppo Barilla esprime grande soddisfazione nel sostenere questa importante iniziativa che rappresenta un gesto concreto di sostegno verso chi ha più bisogno ed in particolare nel creare un accesso sostenibile alla cura della vista, mettendo in campo le migliori professionalità e competenze specifiche nel settore”. Quella di Parma è una tappa speciale e rappresenta la prima collaborazione tra la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e il Gruppo Barilla. L’azienda, infatti, metterà a disposizione la Colonna Mobile d’Emergenza Barilla, un camion cucina mobile realizzato nel 2014 da Barilla in collaborazione con la Protezione Civile di Parma, che offrirà pasti e snack gratuiti per le persone visitate presso la clinica oculistica temporanea.

A garantire la massima efficienza nella scelta di occhiali da vista personalizzati ci saranno gli ottici Salmoiraghi & Viganò, insieme a due ottici di eccellenza nel panorama parmense: Alberto Montorsi di ottica Style e Maurizio Del Maestro di Centro ottico del maestro. La Fondazione ha già portato l’iniziativa in 6 città italiane garantendo oltre cinquemila visite gratuite grazie al coinvolgimento di centinaia di medici oculisti, ortottisti, ottici, volontari EssilorLuxottica e di una vasta comunità di partner e associazioni di volontariato e assistenza alla persona attive sul territorio. Il calendario 2023 delle “Giornate della Vista” oltre alle già realizzate tappe di Roma, Napoli, Bari, Pescara, Genova, Torino e quella attuale a Parma (11 – 12 settembre) prevede Catania (18-29 settembre), Milano (3-31 ottobre), Belluno (13-24 novembre) e Verona (4-15 dicembre). Con più di dieci città in dieci mesi, le “Giornate della Vista” garantiranno a più di 8.000 persone accesso a una assistenza oculistica adeguata alle loro necessità.