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Tag: Sanremo 2023

Rete Cattedre Unesco e Confindustria insieme per la Long Life Learning

Rete Cattedre Unesco e Confindustria insieme per la Long Life LearningRoma, 31 ott. (askanews) – In un contesto di rapida evoluzione del mercato del lavoro, la formazione continua assume un ruolo cruciale per lo sviluppo dell’Italia, soprattutto nel settore manifatturiero. Con questa prospettiva, la Rete delle Cattedre Unesco Italiane, Confindustria e la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco hanno promosso un seminario formativo dedicato all’apprendimento permanente che si è svolto presso la sede di Confindustria. L’iniziativa, focalizzata sull’analisi approfondita della formazione continua nel Paese, presenta una Road Map che indica le strategie future e individua le aree in cui colmare le lacune. L’apprendimento lungo tutta la vita si configura come un elemento fondamentale per potenziare la competitività delle istituzioni e delle imprese, promuovendo la crescita individuale dei lavoratori e la costante acquisizione di competenze.

Il Seminario coincide con il decimo anniversario dell’Unesco Global Network of Learning Cities, una rete che coinvolge 292 città in 76 paesi e oltre 310 milioni di cittadini. L’evento, promosso dall’Istituto Unesco di Amburgo e l’Unesco, invita tutti gli attori del mondo istituzionale e imprenditoriale ad aderire alla campagna #ImALifelongLearner. Questo impegno mira a sostenere il diritto all’educazione in tutte le età e a promuovere un cambiamento di paradigma nei sistemi di apprendimento e istruzione, garantendo a tutti l’accesso alle conoscenze per contribuire a una società più equa, giusta e sostenibile. “L’Unesco svolge un ruolo encomiabile nella promozione del Life Long Learning e auspichiamo che l’Italia possa seguirne le indicazioni in modo da rafforzare questo importante settore educativo”, ha detto Franco Bernabè, Presidente Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.

“Un onore che Unesco abbia scelto Confindustria come partner per celebrare in Italia un anniversario che mostra il valore dell’apprendimento continuo, valore che le nostre imprese sperimentano ogni giorno, partecipando ai processi formativi di scuole, Its e Università, o attraverso i fondi interprofessionali. È l’inizio di una collaborazione Unesco-Confindustria che metteremo a disposizione del Paese e delle sue istituzioni”, ha affermato Giovani Brugnoli, vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria. “In questa fase così complessa ed incerta, garantire percorsi di formazione e crescita continua per tutti è l’unico modo per sostenere lo sviluppo economico e l’inclusione sociale, quindi la democrazia. Le Cattedre Unesco italiane ancora una volta sono in prima fila nel porre a disposizione del nostro Paese e della pace tutte le proprie competenze, conoscenze e passioni”, ha aggiunto Patrizio Bianchi, portavoce della Rete delle Cattedra Unesco Italiane (ReCui).

Prada: ricavi nove mesi salgono a 3,34 mld. Bertelli: crescita solida

Prada: ricavi nove mesi salgono a 3,34 mld. Bertelli: crescita solidaMilano, 31 ott. (askanews) – Prada chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi netti pari a 3,34 miliardi, in crescita del 12% su anno (+17% a cambi costanti).

Nel dettaglio, le vendite retail sono salite del 12% a 2,98 miliardi (+17% a cambi costanti), con Prada +13% e Miu Miu +49%. Il terzo trimestre vede un +10% su anno. Asia Pacifico, Giappone e Europa trainano la crescita, con vendite retail nei nove mesi in crescita rispettivamente del +21%, +47% e +17%; il Medio Oriente fa segnare +12%, mentre le Americhe cedono l’1%. “L’esecuzione attenta della strategia ha generato una crescita solida nei nove mesi, e anche nel terzo trimestre, nonostante la base di confronto molto sfidante”, ha commentato Patrizio Bertelli, presidente e amministratore esecutivo del gruppo Prada. “Il gruppo ha continuato a consolidare la desiderabilità dei propri marchi e ha accelerato gli investimenti come previsto. Guardando avanti, possiamo contare sulla nostra rafforzata organizzazione per accelerare sull’innovazione e rendere il nostro gruppo ancora più dinamico, mantenendo la flessibilità e reattività che da sempre lo caratterizzano.”

“Nel terzo trimestre Prada ha mantenuto una traiettoria di crescita solida, sostenuta da vendite like-for-like a prezzo pieno”, ha commentato l’AD Andrea Guerra. “Miu Miu ha registrato nuovamente un’ottima performance in tutte le geografie e categorie di prodotto. In un contesto geopolitico ed economico incerto che ci richiede di rimanere vigili, continuiamo ad osservare momentum favorevole e forte entusiasmo attorno ai nostri marchi. Questo ci posiziona bene per un quarto trimestre positivo ed in relazione alla nostra ambizione per l’anno di crescita solida, sostenibile e superiore alla media di mercato.”

”Dark Matter Day”, oggi si celebra il lato oscuro dell’universo

”Dark Matter Day”, oggi si celebra il lato oscuro dell’universoRoma, 31 ott. (askanews) – Oggi si celebra il Dark Matter Day, la giornata della materia oscura, che in questa sesta edizione si presenta con un nuovo look, un podcast, una diretta social europea e una serie di eventi che in tutto il mondo festeggiano il lavoro di migliaia di scienziati e scienziate che cercano di accendere una luce sul lato più oscuro e misterioso dell’universo.

Oggi alle 14.30, la Sezione Infn di Roma Tor Vergata organizza un webinar – a cura del ricercatore Stefano Ciprini e in lingua inglese – dedicato alla materia oscura e all’esperimento DarkSide che ha l’obiettivo di cercare segnali di questa misteriosa materia dalle profondità della montagna, all’interno dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn. Per la prima volta – informa l’Infn – sarà rilasciato un podcast dal titolo “Particle Mysteries: The Coldest Case”, una serie in stile giallo che segue la ricerca pluridecennale della materia oscura. In questo podcast di quattro episodi, che sarà pubblicato sul sito ufficiale della giornata (http://darkmatterday.com/), ricercatori e ricercatrici di tutto il mondo, tra cui anche scienziate e scienziati Infn, discutono delle numerose attività di ricerca volte a comprendere la natura del nostro universo e scoprire la materia oscura. Laboratori in tutto il mondo, come i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, cercano di osservare la materia oscura, con attività di ricerca all’avanguardia e sviluppando nuove tecnologie innovative.

Infine, tante scienziate e scienziati che si occupano di materia oscura, provenienti dai principali laboratori e istituti di ricerca europei, il 9 novembre alle 14 si incontreranno su X (ex Twitter), per un X space, una diretta audio, in cui racconteranno che cos’è la materia oscura, perché crediamo che esista e presenteranno i principali sforzi sperimentali volti a osservarla. All’appuntamento parteciperanno ricercatori e ricercatrici dell’Infn, del Cern, dell’Istituto di ricerca francese IN2P3, dell’Istituto svizzero per la fisica delle particelle CHIPP, dell’Istituto olandese per la fisica subnucleare NIKHEF e dell’Istituto di fisica dell’Accademia Ceca delle Scienze. Per l’Infn, parteciperanno le ricercatrici Martina Gerbino, fisica teorica presso la Sezione Infn di Ferrara, e Cecilia Ferrari, dottoranda al Gran Sasso Science Institute a L’Aquila e ricercatrice Infn per l’esperimento Xenon ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn. Per seguire la diretta, basterà collegarsi all’account del CERN su X alle 14.

Il Dark Matter Day è un’iniziativa ideata nel 2017 da Interactions, il network internazionale di cui fanno parte le comunicatrici e i comunicatori dei principali laboratori e istituti dedicati alla ricerca nel campo della fisica delle particelle.

Addio a Ernesto Ferrero, guidò il Salone del Libro di Torino

Addio a Ernesto Ferrero, guidò il Salone del Libro di TorinoMilano, 31 ott. (askanews) – E’ morto a Torino Ernesto Ferrero: scrittore, critico letterario e traduttore, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta ha lavorato presso Einaudi, iniziando nel 1963 come responsabile ufficio stampa, fino a diventare prima direttore letterario e infine, dal 1984 al 1989, direttore editoriale. Dal 1998 al 2016 è stato direttore del Salone internazionale del libro di Torino.

Ha collaborato con importati quotidiani nazionali come “La Stampa” e “Il Sole 24 Ore” e con programmi culturali della Rai. Nel 2000 ha vinto il Premio Strega con il romanzo N., che ricostruisce i trecento giorni dell’esilio di Napoleone sull’isola d’Elba attraverso gli occhi del suo bibliotecario. Il romanzo, tradotto in Francia, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Polonia, Lettonia, ha anche ispirato il film N (Io e Napoleone) uscito nel 2006 con la regia di Paolo Virzì. A ricordare Ferrero, scomparso dopo una lunga malattia a 85 anni, è il gruppo di lavoro del Salone Internazionale del Libro di Torino che “partecipa commosso e con grande dolore al cordoglio per la scomparsa di Ernesto Ferrero e si stringe con affetto alla moglie Carla, alle figlie Chiara e Silvia, alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato”.

“Porteremo sempre nel nostro cuore il suo impegno instancabile e la sua dedizione verso la promozione della lettura, del libro e della letteratura, ma soprattutto la generosità, la gentilezza e l’20ironia che lo hanno contraddistinto sul lavoro e nella vita. La sua visione e il suo lavoro hanno trasformato il Salone Internazionale del Libro, che ha diretto dal 1998 al 2016, in un luogo di incontro, dialogo e confronto tra autrici e autori, lettrici e lettori, uno spazio in cui l’amore per la lettura e la conoscenza hanno creato anno dopo anno una comunità sempre più grande. Il suo esempio ci sarà sempre da guida per gli anni che verranno”, conclude il gruppo di lavoro del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Visco lancia un richiamo sul debito pubblico: flessione marginale

Visco lancia un richiamo sul debito pubblico: flessione marginaleRoma, 31 ott. (askanews) – Richiamo del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sulle prospettive del debito pubblico. In occasione della 99esima giornata del risparmio, organizzata a Roma dall’Acri, ha riconosciuto come l’Italia sia riuscita a realizzare una riduzione “significativa” del rapporto debito-Pil, pari a circa 15 punti dei 20 punti di cui questa voce era aumentata a seguito dei lockdown iniziati nel 2020. Ma “nel prossimo triennio – ha avvertito – la flessione attesa nei programmi del governo è marginale”.

E successivamente, dopo il 2026 “in assenza di interventi, il rapporto rischierà di salire. In prospettiva – ha infatti spiegato il governatore – il costo medio del debito dovrebbe tornare a collocarsi su livelli più elevati del tasso di crescita nominale dell’economia e diventeranno più rilevanti gli impatti dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa sociale”. A fargli eco è stato anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: “occorre porre un tetto al debito pubblico italiano, che non può crescere in cifra assoluta all’infinito e che sottrae risorse alle iniziative sociali pubbliche e penalizza la competitività internazionale delle imprese”, ha affermato, intervendo a sua volta alla giornata del risparmio.

Visco ha anche citato la risalita dello spread sui titoli di stato dell’Italia, che deriva da vari fattori ma è superiore a quello di altri Paesi simili e riflette “probabilmente” il fatto che “gli investitori temono per la capacità di sviluppo dell’Italia e percepiscono che, anche per questa ragione, il bilancio pubblico non è ancora in equilibrio”. Sui timori attorno al debito italiano, secondo Visco “si può partire dalla considerazione che l’economia italiana dispone di fondamentali nel complesso solidi”. Il risparmio del settore privato è elevato e il suo debito è contenuto. “Il nostro sistema produttivo, pur caratterizzato da ritardi e inefficienze, mostra vitalità e capacità di competere sui mercati globali; lo conferma la posizione patrimoniale netta sull’estero del Paese, che è tornata positiva già dalla seconda metà del 2020 ed è oggi pari a circa il 5 per cento del prodotto”.

In questo quadro “una rapida riduzione del disavanzo che preservi, come prima ricordato, la qualità della spesa, rafforzerebbe la sostenibilità a lungo termine del nostro debito pubblico – ha proseguito il governatore – ciò rappresenta il contributo principale che la politica di bilancio può e deve dare alla tutela del risparmio delle famiglie italiane , non solo di quello investito direttamente in titoli di Stato. Ma la sfida più importante per il Paese resta quella di realizzare riforme e investimenti capaci di spingere verso l’alto il tasso di crescita potenziale”.

Giorgetti: debito nostro punto debole. E’ suonata la sveglia

Giorgetti: debito nostro punto debole. E’ suonata la svegliaRoma, 31 ott. (askanews) – La solidità dei conti pubblici “non deve portare a sottovalutare il tema del livello elevato del debito, il nostro punto debole”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla Giornata Mondiale del Risparmio.

“Dopo anni di bassi tassi d’interesse e di impennata degli scostamenti per la pandemia e la guerra è suonata la sveglia” ha aggiunto “più debito significa più spesa per intesssi che significa risrse sottratte a famigle ed imprese”. “L’equazione è semplice ma spesso non sufficientemenete chiara agli attori politici e sociali” ha aggiunto Giorgetti.

Oms: “Imminente una catastrofe di salute pubblica a Gaza”

Oms: “Imminente una catastrofe di salute pubblica a Gaza”Roma, 31 ott. (askanews) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità mette in guardia da un’imminente “catastrofe a livello di salute pubblica” a Gaza e sottolinea il rischio di moltissime morti infantili. A preoccupare sono le condizioni di sovraffollamento nella Striscia, il fatto che migliaia di persone si siano ritrovate senza casa in una situazione in cui gli acquedotti e altre infrastrutture vitali sono danneggiate. Col solo 5% delle normali forniture idriche disponibili ha aggiunto un portavoce Oms si alza di molto il rischio di morti infantili per disidratazione.

L’inflazione scende all’1,8% ad ottobre, ma il carrello della spesa è al 6,3%

L’inflazione scende all’1,8% ad ottobre, ma il carrello della spesa è al 6,3%Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia, ma i prezzi dei prodotti del carrello della spesa restano elevati. Ad ottobre, secondo le stime dell’Istat, l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo da +5,3% di settembre a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Su base mensile la diminuzione è stata dello 0,1%. Secondo l’Istituto di statistica, la drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, “in decisa decelerazione tendenziale, a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”.

A rallentare, in termini tendenziali, sono anche i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +8,1% a +6,3%. In calo poi i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). Dati comunque decisamente più elevati rispetto a quello dell’indice generale. Ottobre è il primo mese del trimestre anti-inflazione, frutto del patto tra governo, produttori e distributori per offrire agli italiani prodotti a prezzi bloccati o scontati. E su base annua i prezzi dei Beni alimentari passano da +8,4% a +6,5%; ma in crescita dello 0,1% rispetto a settembre. Entrando nel dettaglio, gli Alimentari lavorati passano da +8,9% a +7,4% con un +0,2% congiunturale, e gli Alimentari non lavorati da +7,7% a +5% con -0,2% rispetto al mese precedente. Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il deciso calo dell’inflazione è “frutto anche delle efficaci misure messe in campo nel settore dei carburanti e della corale iniziativa del ‘carrello tricolore’. Grazie ai commercianti e agli esercenti, alle reti delle farmacie e delle parafarmacie, alla grande distribuzione organizzata per il loro immediato riscontro e grazie anche alla filiera produttiva, all’industria e all’agricoltura e ai grandi marchi del Made in Italy, per aver scelto di aderire al Patto anti inflazione: un successo dell’intero sistema Paese”.

Di diverso avviso i consumatori che definiscono un “flop” il carrello tricolore. Per il Codacons “il carrello della spesa, invece, continua a salire a ritmi sostenuti e segna ad ottobre +6,3%, con gli alimentari che su base annua crescono del +6,5% (+0,1% su mese), equivalente ad una maggiore spesa solo per il cibo pari a +523 euro annui per un nucleo con due figli”. Dunque, “una mera illusione ottica il calo dell’inflazione che non deve far pensare che l’emergenza prezzi sia terminata – afferma il presidente Carlo Rienzi – Al contrario i listini dei beni primari e dei prodotti più acquistati dalle famiglie continuano a crescere a ritmi sostenuti, e nemmeno il paniere salva-spesa varato ad ottobre dal Governo ha riportato i prezzi a livelli accettabili”. Dello stesso avviso l’Unione nazionale consumatori che osserva:Un flop! Che il provvedimento spot del trimestre anti-inflazione, una scatola vuota in cui ognuno poteva fare quello che più gli faceva comodo, fosse destinato al fallimento, era elementare prevederlo. Ora la conferma ufficiale arriva dall’Istat. Rispetto a settembre i prezzi dei prodotti alimentari, ossia quelli interessati al Patto salva spesa, invece di scendere di prezzo salgono addirittura, +0,1%”.

Maltempo, A. Fontana: massimo impegno per tornare alla normalità

Maltempo, A. Fontana: massimo impegno per tornare alla normalitàMilano, 31 ott. (askanews) – “Grazie ai Vigili del Fuoco, alla Protezione civile, alle Forze dell’ordine e a tutti coloro che, senza fermarsi un attimo, sono al lavoro per dare sostegno a chi è alle prese con i maggiori disagi a causa del maltempo a Milano e nel resto della Lombardia. C’è il massimo impegno per riportare alla normalità le zone colpite”. Così il presidente della Regione, Attilio Fontana, sui suoi profili social, dopo il maltempo che ha colpito in queste ore la Lombardia.

Milano, la testa della fresa che ha scavato M4 al Museo della Scienza

Milano, la testa della fresa che ha scavato M4 al Museo della ScienzaMilano, 31 ott. (askanews) – Dopo aver affascinato il pubblico per più di sei mesi all’ingresso della Triennale di Milano, si è rimessa in marcia la Tbm Stefania, una delle sei frese meccaniche che hanno scavato i tunnel della linea metropolitana M4 di Milano, realizzata dal Gruppo Webuild. La gigantesca testa della Tbm ha infatti trovato una nuova “casa” e ha raggiunto stanotte il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, dove sarà esposta come esempio di eccellenza ingegneristica del made in Italy. Un trasporto eccezionale, scortato dalla polizia municipale, partito nella serata del 30 ottobre e durato circa due ore, che ha impegnato un convoglio di due mezzi, per la testa e per la sella.

La “talpa meccanica”, o meglio la sua testa fresante, che da sola ha un diametro di 6,7 metri e pesa 58 tonnellate, è stata la grande protagonista della mostra “Costruire il futuro. Infrastrutture e benefici per persone e territori” organizzata da Webuild in Triennale lo scorso marzo. All’interno di questa mostra, visitata da migliaia di persone, particolare spazio è stato dedicato proprio al contributo delle Tbm nella costruzione della metropolitana di Milano. Stefania rappresenta il simbolo di tutte le Tbm attualmente al lavoro per il Gruppo Webuild nei cantieri esteri e in quelli italiani. Nel corso della sua storia, oltre 200 Tbm hanno lavorato per il Gruppo, operando senza sosta, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. In 50 anni, hanno così completato 1.500 chilometri di tunnel, l’equivalente di un unico grande tunnel sotterraneo che unisce Milano a Copenaghen. La destinazione del Museo è stata scelta proprio in virtù del suo forte legame con il mondo dello sviluppo tecnologico e industriale, raccontato attraverso storie di persone, invenzioni, ricerche, scoperte e realtà d’impresa che hanno contribuito a trasformare la società negli ultimi due secoli, con particolare riferimento all’Italia. La Tbm entra quindi a far parte delle sue collezioni in quanto simbolo del progresso nel settore dei trasporti e dell’innovazione che sta trasformando il concetto di mobilità nelle città italiane. Dopo il trasporto la gigantesca testa della Tbm sarà posizionata nei giardini accanto al Padiglione Ferroviario su un apposito basamento in calcestruzzo su cui è stata appoggiata la struttura in acciaio che la sostiene e da dove sarà visibile per tutti i visitatori del Museo.

Le Tbm sono grandi talpe meccaniche che però non si limitano a scavare il sottosuolo: contestualmente fissano il rivestimento dei tunnel, permettendo la meccanizzazione completa dello scavo e della costruzione delle gallerie. Si tratta di macchine complesse, di dimensioni imponenti, con le più grandi che possono sfiorare i 120 metri di lunghezza e un diametro di 19 metri. La sola testa fresante, come quella esposta a Milano, può avere un peso tra le 400 e le 500 tonnellate. Per funzionare, ogni fresa meccanica ha bisogno di una squadra di circa 80 persone che, in genere, lavorano in turni di otto ore, per garantire la migliore efficienza e assicurare velocità di avanzamento. Il tracciato complessivo della M4 collegherà la città di Milano da est a ovest, attraversando il centro storico e unendo i due capolinea, Linate e San Cristoforo, per una lunghezza totale di 15 chilometri. La nuova linea consentirà di coprire questa distanza in soli 30 minuti di viaggio, attraverso 21 stazioni. Questa metro contribuirà a rendere la città una delle più accessibili d’Europa, con un collegamento che dall’aeroporto alla stazione San Babila impiega poco più di 12 minuti. Tra i progetti in cui sono attualmente in funzione grandi Tbm nel mondo anche il progetto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia, dove Webuild sta impiegando una delle Tbm oggi più avanzate tecnologicamente, la linea 16 del Grand Paris Express in Francia e l’alta velocità Napoli-Bari in Italia.