Libri, esce “Nella tana del coniglio” di Francesca FialdiniRoma, 31 ott. (askanews) – Sei storie di vita vera, racconti a cuore aperto di persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Francesca Fialdini incontra Martha, Benedetta, Giulia, Valentina, Marco e Anna, lo fa guardando, insieme a loro, all’interno delle tane in cui sono caduti mentre rincorrevano un mito, un ideale di perfezione, la considerazione degli altri, un bisogno d’amore. Sei interviste intime e potenti in cui le parole sono strumenti centrali per riflettere sui motivi di un dolore che punisce e trasfigura il corpo, mettendo a repentaglio serenità e futuro. Il volume, che l’autrice scrive con lo psichiatra Leonardo Mendolicchio, propone una riflessione sull’uso delle parole nel racconto di anoressia, bulimia, bindge eating, con la consapevolezza di come proprio il linguaggio sia alla base delle nostre relazioni, proponga un’immagine di noi stessi e dia forma alle nostre ansie e paure più profonde.
“Nella tana del coniglio” di Francesca Fialdini con Leonardo Mendolicchio, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali da oggi, 31 ottobre (Euro: 19,00). Francesca Fialdini, inviata, conduttrice e autrice. Lavora in Rai dal 2005, dedicandosi con particolare attenzione ad argomenti di attualità che hanno al centro le donne e i giovani. Da cinque edizioni conduce su Rai 3 “Fame d’amore”, programma pluripremiato dedicato al racconto di disturbi del comportamento alimentare e altre espressioni di disagio giovanile.
Leonardo Mendolicchio, medico psichiatra, è direttore dei reparti di riabilitazione disturbi alimentari e Auxologia dell’Auxologico Piancavallo e direttore del laboratorio di ricerca di Neuroscienze Metaboliche. Founder del progetto Food For Mind, è da anni impegnato nella cura dei disturbi alimentari. È tra i sostenitori del progetto “Fame d’amore”, nonché supervisore scientifico. Ha già pubblicato Bisogna pur mangiare (Lindau, 2017), Prima di aprire bocca (Guerini, 2019) e Il peso dell’amore (Bur, 2021).
Vino, Alessandra Tessari (Suavia): soddisfatta per l’annata 2023Milano, 31 ott. (askanews) – “La 2023 è stata un’annata difficile da gestire ma nel complesso possiamo ritenerci soddisfatte del risultato ottenuto. Le uve sono risultate sane grazie all’intervento tempestivo che ha permesso di controllare la situazione fitosanitaria, e gli assaggi hanno rivelato un prodotto buono, in alcuni casi con una certa complessità. Alcune uve particolarmente provate dal freddo e dalle piogge, hanno beneficiato del caldo dell’ultimo periodo sviluppando la botrite, muffa nobile che ha aggiunto complessità aromatica al quadro d’insieme. Quindi gli aspetti negativi si sono trasformati in opportunità dal punto di vista enologico”. Lo ha spiegato spiega Alessandra Tessari, che con le sorelle Meri e Valentina guida la Cantina Suavia di Fittà, nel Veronese.
“Fine giugno e luglio sono stati mesi decisamente anomali, freschi e piovosi, con un meteo instabile che ha portato alla proliferazione di oidio e peronospora e, di conseguenza, è stato necessario mettere in atto molti trattamenti per riuscire ad ottenere il meglio sotto il profilo fitosanitario” ha proseguito Alessandra Tessari, sottolineando che “la situazione si è stabilizzata con il clima caldo di agosto e di settembre, che hanno permesso di recuperare la fase di maturazione rallentata a luglio, un vero toccasana”. Suavia si trova a poco meno di 300 metri sul livello del mare, nel punto più alto della zona Classica della denominazione del Soave, e questo ha giocato un ruolo importante in una situazione sfidante come quella dell’annata 2023. “Essere in collina ha sicuramente i suoi vantaggi: la ventilazione e i terreni drenanti hanno difeso dai funghi patogeni che hanno invece interessato aree circostanti” ha continuato, evidenziando che “e questo ci ha permesso di non aver avuto differenze produttive rispetto alle altre annate”. Quest’ultima annata rappresenta per Suavia anche il coronamento del progetto che vede protagonista la linea “I luoghi”: tre cru nati da tre Unità geografiche aggiuntive (Uga) rappresentative del terroir del Soave Classico.
I venti ettari di vigneti di proprietà della famiglia fin dal 1887, comprendono esclusivamente uve autoctone a bacca bianca, Garganega e Trebbiano di Soave. Nel 1982 Giovanni Tessari e la moglie Rosetta, genitori delle tre sorelle, decidono di smettere di conferire le uve alla Cantina sociale, per vinificarle in proprio, puntando sulla produzione di vini di qualità, produzione che oggi si aggira intorno alle 200mila bottiglie annue.
La polizia ha sparato a una donna velata a Parigi: “minacciava di farsi esplodere”Roma, 31 ott. (askanews) – Attimi di terrore nella metro di Parigi in mattinata. Alla stazione Metro François Mitterrand una donna completamente velata ha minacciato di farsi esplodere mentre inneggiava alla Jihad. La polizia ha reagito sparandole. Ora la donna sarebbe in pericolo di vita ma in condizioni stabili. I fatti hanno avuto luogo questo martedì mattina alla stazione della Bibliothèque François Mitterrand. La sua prognosi di vita è in pericolo ma le sue condizioni sono stabili.
La donna era stata vista una prima volta alla stazione della RER di Austerlitz, nel 13° arrondissement di Parigi. Coperta da un abaya la donna minacciava i passanti e diceva di voler “far saltare in aria tutto”, ha detto al Le Figaro una fonte della polizia. Successivamente, la donna è stata avvistata alla stazione Biblioteca François Mitterrand, con le mani coperte dal vestito. Sul posto è intervenuta una squadra del BAC che ha cercato di isolarla. La donna ha continuato a gridare “Allah Akbar” e ha insistito a rifiutarsi di mostrare le mani. Ma quel punto gli agenti hanno usato le armi sparandole. Secondo le nostre informazioni – scrive Le Figaro – la donna è stata colpita allo stomaco e da allora è stata trasferita in ospedale. Sul posto è ancora in corso l’intervento delle forze dell’ordine. Sono intervenute le brigate cinofile e di sminamento per accertarsi che non vi fossero esplosivi nella stazione che al momento resta chiusa al pubblico.
Hamas: il governo italiano è tra gli aggressori del popolo palestineseRoma, 31 ott. (askanews) – Secondo Basem Naim, capo del Consiglio per le relazioni internazionali di Hamas, “il governo italiano ha scelto ancora una volta la destra, la destra della storia e si tratta di un errore molto grave che trasforma l’Italia in una delle parti dell’aggressione contro il nostro popolo”. L’alto funzionario di Hamas, intervistato da Agorà di Rai 3, ha evidenziato che l’Italia fa parte dei Paesi, capeggiati dagli Usa, che agiscono assieme a Israele nella regione mediorientale.
Manovra,Schlein: il Pd ci mette l’ascolto che dal governo è mancatoRoma, 31 ott. (askanews) – “Sentiremo nel pomeriggio alcune importanti vertenze sindacali, la Magneti Marelli, la La Perla, il terzo settore e il mondo dell’associazionismo enormemente preoccupato dai tagli di questo governo che dopo aver colpito i più poveri cancellando il reddito di cittadinanza se la prende anche con le persone con disabilità”.
“Il Pd ci sta mettendo l’ascolto che è mancato da parte del governo – ha rilanciato – e questo costruirà le nostre proposte emendative che porteremo avanti per batterci contro i tagli alla sanità pubblica, fanno i giochi di prestigio con i numeri, ma la verità è che stanno tagliando. Non si può pensare che per ridurre le liste di attesa si deve far lavorare di più il personale esistente che già rischia il burn out”.
Ambiente, Alfani (Versalis): in Italia già 55% imballaggi riciclatiMantova, 31 ott. (askanews) – “L’industria chimica italiana è un’eccellenza: attraverso un grandissimo lavoro di filiera che, grazie alla collaborazione con le associazioni e i consorzi, è stata in grado di realizzare un sistema che è diventato una vera e propria industria di riciclo, che ha consentito di raggiungere circa il 55/56% di riciclo, quando il resto dell’Europa si attesta al 45/46%”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani, in occasione della posta della prima pietra dell’impianto di riciclo chimico Hoop nello stabilimento di Mantova.
“Oggi l’industria chimica europea e italiana è in un momento di grandissima trasformazione – ha aggiunto Alfani -. Ogni giorno ci troviamo ad affrontare molteplici temi: dal green deal ad altri target che ci vengono dati dal punto di vista della sostenibilità. Tutti vogliamo vivere in un pianeta migliore, ma occorre anche guardare alla sostenibilità economica, delle persone. Green deal ha imposto target piuttosto importanti per plastica nell’ottica di una circolarità: deve riciclare il 55% degli imballaggi al 2030”. “L’Italia è un’eccellenza, lo sta dimostrando attraverso un grandissimo lavoro di squadra – ha spiegato l’amministratore delegato – valorizzando il capitale umano, le relazioni con associazioni e consorzi. E’ un’eccellenza che sta dimostrando di come lo spirito di squadra consente di andare ancora più veloce rispetto a un arco temporale stringente che è stato fissato. In Versalis crediamo che per raggiungere target importanti e ambiziosi, per traguardare un’eccellenza che non si raggiunge mai, occorra lavorare sulla complementarietà e tecnologie. Negli ultimi anni siamo stati in grado di sviluppare una tecnologia di riciclo meccanico in grado di sviluppare o acquisire e co-sviluppi: quello che stiamo facendo a Porto Marghera nell’ambito dell’integrazione di una filiera industriale. Dove non si può reciclare meccanicamente non ci siamo arresi: abbiamo progettato un’altra tecnologia che è il riciclo chimico che consente di riciclare quello che oggi non riusciamo a riciclare meccanicamente in modo da traguardare una circolarità il cui traguardo deve essere 100%”.
Emanuela Perenzin è la settima maître fromager d’ItaliaRoma, 31 ott. (askanews) – Emanuela Perenzin, della latteria omonima, è stata nominata maître fromager dalla Guilde Internationale des Fromagers – Confrérie de Saint-Uguzon, confraternita creata nel 1969 per trasmettere la conoscenza delle eccellenze casearie. Gli associati sono quasi 9 mila in tutto il mondo, ma solo 7 in Italia possono sfoggiare questo titolo.
Già vicepresidente della Guilde Internationale des Fromagers e titolare di uno dei caseifici artigianali più famosi d’Italia dove lavora da quasi 40 anni, Emanuela Perenzin è anche maestro assaggiatore Onaf e giudice sensoriale. Inoltre, la Latteria Perenzin ai World Cheese Awards 2023, che si sono appena conclusi a Trondheim in Norvegia, si è aggiudicata la medaglia d’oro per la Robiola di Capra Bio, la medaglia d’argento per il Capra Pepe e Olio Evo Bio Riserva Gold Room e la medaglia di bronzo per il Formaio Ciock.
La Latteria Perenzin è salita sul gradino più alto del podio anche alla sesta edizione del Mondial du Fromage et des Produits Laitiers 2023, che si è tenuta dal 10 al 12 settembre a Tours nella Valle della Loira in Francia, dove ha vinto la medaglia d’oro con il Capra Pepe e Olio Evo Bio.
In Antartide riapre base Zucchelli, al via 39a spedizione italianaRoma, 31 ott. (askanews) – È iniziata la 39a spedizione scientifica italiana in Antartide con l’apertura della base “Mario Zucchelli” sul promontorio di Baia Terra Nova. La campagna estiva durerà oltre 4 mesi e vedrà il coinvolgimento di circa 130 tra ricercatori e tecnici impegnati in 31 progetti di ricerca su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia.
Le missioni italiane in Antartide, finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), sono gestite dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi. Le Forze Armate partecipano alla spedizione con 16 esperti militari di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri che affiancheranno sul campo i ricercatori durante tutto il corso della spedizione. Gli specialisti della Difesa, nell’ambito delle specifiche competenze della forza armata d’appartenenza, daranno supporto alle seguenti attività del PNRA: campagne esterne, attività navali e subacquee, operatività di elicotteri e aeromobili, previsioni meteorologiche e completamento della pista d’atterraggio su terra. Inoltre, l’Aeronautica Militare assicurerà con circa 36 unità e un velivolo C-130J della 46ª Brigata Aerea i collegamenti tra Christchurch (NZL) e la base italiana “Zucchelli” (MZS), ovvero quella statunitense di McMurdo (MCM), provvedendo al trasporto di materiali, mezzi e personale.
Oltre che presso la base “Mario Zucchelli”, le attività di ricerca si svolgeranno anche presso la stazione italo-francese di Concordia e a bordo della nave Laura Bassi. La rompighiaccio arriverà in Nuova Zelanda il 2 gennaio per poi iniziare il suo viaggio verso l’Antartide il 5 gennaio con a bordo 36 fra ricercatori e tecnologi e un equipaggio navigante di 21 membri. Per la prima volta la missione sarà condivisa con il progetto antartico neozelandese a cui afferiscono 12 dei 36 ricercatori. La nave circumnavigherà l’intero mare di Ross e concluderà la sua missione antartica dopo 60 giorni a marzo 2024. La nuova stagione di ricerca estiva nella base Concordia, sul plateau antartico a oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa, partirà ai primi di novembre coinvolgendo 52 partecipanti tra tecnici e ricercatori. A partire da febbraio 2024, chiusa la campagna estiva 2023/2024, le attività saranno gestite dal nuovo team degli invernanti (“winter over”), composto da 13 membri (5 italiani, 7 francesi e 1 svizzero), che rimarranno in completo isolamento fino a novembre 2024 a causa delle temperature estreme che rendono la base inaccessibile.
Il 15 novembre sarà aperto il campo di Little Dome C, a 35 chilometri da Concordia, dove proseguiranno le attività legate al progetto internazionale “Beyond Epica Oldest Ice”, finanziato dalla Commissione europea e coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp) a cui partecipano per l’Italia anche Enea e Università Ca’ Foscari Venezia. Presso il campo si svolgeranno le attività di carotaggio del ghiaccio attraverso cui il team di ricerca ricaverà dati sull’evoluzione delle temperature e sulla composizione dell’atmosfera, tornando indietro nel tempo di 1 milione e mezzo di anni.
Ferrarini vicepresidente del Consorzio Mortadella Bologna IgpRoma, 31 ott. (askanews) – Tiziano Ferrarini, dell’azienda Salumifici GranTerre, è stato nominato vicepresidente del Consorzio Mortadella Bologna Igp. Affiancherà il presidente Guido Veroni.
Ferrarini ricopre da anni ruoli sia nell’ambito delle aziende del Gruppo GranTerre, di cui attualmente è direttore vendite Private Label, sia nell’ambito della rappresentanza istituzionale in Assica (associazione industriali delle carni e dei salumi), nella quale adesso svolge il ruolo di vicepresidente con delega ai Consorzi. Contestualmente, Marianna Leoncini, dell’omonima azienda, è entrata a far parte del Comitato esecutivo del Consorzio, affiancando il presidente, il vicepresidente e Gianluca Cardelli dell’azienda Felsineo. Leoncini dal 2020 è membro del Consiglio di amministrazione del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna.
Donne e ricerca in Ue: meno ruoli di rilievo, salari più bassiRoma, 31 ott. (askanews) – Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca.
La situazione peggiora ulteriormente nelle facoltà scientifiche (cosiddette STEM – Science, Technology, Engineering, Mathematics); infatti, se per le discipline umanistiche le donne occupano più del 30% delle posizioni più alte della carriera accademica, il dato scende al 22% per le scienze naturali e al 17,9% per l’ingegneria e la tecnologia. Anche l’Italia si mostra essere ancora indietro sulla parità di genere nel mondo della ricerca, posizionandosi terzultima in Europa, con solo il 17% di donne occupanti i ruoli più alti nella ricerca. Sono alcuni dei dati che emergono da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet Regional Health – Europe, a firma della professoressa Stefania Boccia, Ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, campus di Roma e Vice Direttrice Scientifica della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS, della dottoressa Sara Farina, medico in formazione specialistica presso la Sezione di Igiene della Facoltà di Medicina e chirurgia, e della professoressa Raffaella Iafrate, Ordinario di Psicologia Sociale alla Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica, campus di Milano, e Pro-Rettrice Delegata del Rettore alle Pari Opportunità.
Le barriere incontrate dalle donne nel mondo della ricerca – informa una nota – sono svariate, a cominciare dal pesante pregiudizio che persiste nei confronti della donna che si dedichi alla scienza; tuttavia, esistono anche difficoltà legate al mancato riconoscimento del lavoro femminile, come testimoniano il persistente divario salariale tra uomini e donne, soprattutto nel contesto privato, la presenza di solo il 29,8% di nomi femminili tra gli autori di articoli scientifici e la mancanza di programmi di mentorship dedicati alle donne, che le supportino sia sul piano personale che nel raggiungimento e nel mantenimento di obiettivi ambiziosi, come ricoprire ruoli di leadership. Resta infine l’ostacolo più difficile da abbattere, che risiede nello scontro tra gli importanti oneri lavorativi del ricercatore e le responsabilità familiari, come accade pure in altre professioni e che impatta in maniera sproporzionata sulle donne, soprattutto dopo la maternità. “Questo comporta una perdita di talenti nel mondo accademico, ma anche una perdita del punto di vista femminile che potrebbe aggiungere idee, innovazione e creatività preziose nei team di ricerca. Inoltre, la scarsità di modelli e mentori femminili di successo in posizioni di rilievo ha un impatto negativo anche sulla fiducia e sull’ambizione delle donne nel perseguire una carriera accademica”, spiega la professoressa Boccia.
Con l’obiettivo di creare un ambiente accademico equo e inclusivo, il programma Horizon Europe dell’Unione Europea ha stabilito un piano di gender equality, in cui l’uguaglianza di genere rappresenti un pilastro fondamentale nel mondo della ricerca. In linea con questa iniziativa, anche molte università europee si stanno allineando con la realizzazione di piani di ateneo. “In particolare – sottolinea la professoressa e Pro-Rettrice Iafrate – in Università Cattolica è stato avviato un processo di razionalizzazione e ottimizzazione delle azioni in ambito Pari Opportunità, attraverso la creazione di una Task Force di tutte le componenti accademiche, amministrative e studentesche, che a diverso titolo sono coinvolte sul tema delle Pari Opportunità. Sono attivi, infatti, il GEP Team e la GEP Unit, il tavolo 7 del Piano strategico d’Ateneo dedicato alle PO e il Comitato Pari Opportunità (CPO)”.
Il Gender Equality Plan (GEP) è un documento finalizzato alla realizzazione di azioni e progetti che favoriscano la riduzione delle asimmetrie di genere su 5 aree di intervento: 1) conciliazione lavoro-famiglia; 2) equità di genere nelle posizioni di leadership e decisionali; 3) equità di genere nel reclutamento e nella progressione di carriera; 4) integrazione della dimensione di genere nelle tematiche di ricerca e insegnamento e 5) prevenzione delle discriminazioni di genere. Il tavolo 7 del Piano strategico d’Ateneo prevede una serie di azioni volte al riconoscimento della pari dignità della persona in termini di genere, equità generazionale, parità in condizioni di diverse abilità, sostegno alla famiglia e alla genitorialità, diffusione di una cultura della parità nel riconoscimento delle differenze. Il Comitato Pari Opportunità, oltre a collaborare ai progetti del Piano strategico e del GEP, promuove eventi culturali, supervisiona la stesura delle linee guida per la tutela del Diritto allo studio e per il sostegno alla genitorialità, favorisce i contatti interuniversitari e con associazioni che si occupano di PO, e partecipa a eventi e realtà nazionali e internazionali che favoriscano la sensibilizzazione e la formazione sul tema.