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Tag: Sanremo 2023

Al via in Comagri esame Ddl su maestro d’arte cucina italiana

Al via in Comagri esame Ddl su maestro d’arte cucina italianaRoma, 31 ott. (askanews) – E’ stato avviato l’esame in sede referente della commissione Agricoltura della Camera sul Ddl di istituzione del premio di Maestro d’arte della cucina italiana, proposto dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Un’ottima notizia – commenta in una nota Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione – perché permette al Parlamento di valutare e dare attuazione ad una misura che renderà il giusto merito all’abilità dei nostri cuochi, pasticceri e a tutti gli operatori attivi nel mondo del buon mangiare italiano”.

“Premi e riconoscimenti simili – ricorda Caretta – esistono in altre nazioni, che da lungo tempo celebrano e valorizzano i loro migliori talenti ed è doveroso colmare una lacuna in quella che è la migliore cucina al mondo. È giunto il momento di celebrare le nostre eccellenze e grazie alla proposta del ministro Lollobrigida siamo sulla buona strada per farlo”.

Istat: ad ottobre l’inflazione è crollata all’1,8%, ai minimi da luglio 2021

Istat: ad ottobre l’inflazione è crollata all’1,8%, ai minimi da luglio 2021Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia. Ad ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). E’ la stima preliminare dell’Istat.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato, dunque, una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento di 1,8% su base annua, da +5,3% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -32,7%), e in misura minore al calo degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +5%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4%).

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta anch’essa (da +4,6% a +4,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%). Frena decisamente la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +6% a +0,1%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4,0 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).

Rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). “La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,5%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” .

I prezzi del carrello della spesa sono infatti in frenata. Ad ottobre, secondo le stime preliminari dell’Istat, rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +8,1% a +6,3%. In calo anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). Ottobre è il primo mese del trimestre anti-inflazione, frutto del patto tra governo, produttori e distributori per offrire agli italiani prodotti a prezzi bloccati o scontati. Da segnalare la decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni alimentari (da +8,4% a +6,5%; +0,1% da settembre), a cui contribuiscono entrambe le componenti di questo aggregato: Alimentari lavorati (da +8,9% a +7,4%; +0,2% il congiunturale) e Alimentati non lavorati (da +7,7% a +5%; -0,2% rispetto al mese precedente). In particolare, nell’ambito dei prodotti freschi, continuano a frenare decisamente i prezzi dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +13,8% a +2,8%; -2,2% il congiunturale), a fronte della ulteriore lieve accelerazione di quelli di Frutta fresca o refrigerata (da +9,6% a +9,8%; +0,9% su base mensile).

Miele, premiati vincitori concorso migliori Millefiori italiani

Miele, premiati vincitori concorso migliori Millefiori italianiRoma, 31 ott. (askanews) – Sono di Ravenna, Arezzo e Cagliari i vincitori del concorso “I miele millefiori: se è italiano vale di più”, iniziativa avviata lo scorso luglio nell’ambito del progetto di promozione Generazione Honey, realizzato da Agri Rete Service, la società di servizi di Confcooperative FedagriPesca, in collaborazione con Miele in Cooperativa e con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste.

Le analisi dei 124 campioni di miele ricevuti – 55 dal Nord, 27 dal centro e 42 dal Sud – sono state effettuate dai laboratori del CREA AA di Bologna. Il primo classificato è risultato il miele Granfavo di Matteo Farinelli di Brisighella (Ravenna), al secondo posto il miele San Marco di Roberto Marchesini (Arezzo). Terzo classificato il miele Apicoltura Elisa Vacca di Sinnai (Cagliari). “La peculiarità del concorso è che per la prima volta venivano premiati i mieli millefiori prodotti da api italiane – spiega in una nota Riccardo Terriaca, coordinatore dell’associazione Miele in cooperativa – Abbiamo deciso di promuovere questo concorso proprio con l’obiettivo di rivalutare un prodotto che, meglio di qualsiasi altro, è in grado di raccontare le specificità dei diversi territori di produzione. I millefiori hanno delle straordinarie specificità che troppo spesso vengono sottovalutate in favore dei più noti mieli monofloreali”.

“Il successo riscontrato dall’iniziativa testimonia che il tema è condiviso dagli apicoltori – conclude Terriaca – Ora bisogna proseguire dialogando con i consumatori che vanno educati alla scelta del miele migliore”.

Tajani: ricostruzione Odessa, “cristianesimo è religione di pace”

Tajani: ricostruzione Odessa, “cristianesimo è religione di pace”Milano, 31 ott. (askanews) – “Odessa è una grande città occidentale dove c’è una grossa storia: ne abbiamo parlato anche durante la mia recente missione a Kiev, ne ho parlato con il presidente ucraina Volodymyr Zelensky”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Milano, presso la Triennale, alla conferenza “Laboratorio sulla ricostruzione dell’Ucraina”.

Con la ricostruzione della Cattedrale di Odessa “lanciamo un messaggio positivo” perché “il cristianesimo è un religione di pace”, ha detto Tajani. Ricostruire la cattedrale di Odessa secondo Tajani “non è un fatto privato: è un fatto che riguarda una civiltà ed è guardare anche in alto”.

Inflazione, Istat: ad ottobre crolla all’1,8%, ai minimi da luglio 2021

Inflazione, Istat: ad ottobre crolla all’1,8%, ai minimi da luglio 2021Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia. Ad ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). E’ la stima preliminare dell’Istat.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato, dunque, una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento di 1,8% su base annua, da +5,3% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -32,7%), e in misura minore al calo degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +5%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4%).

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta anch’essa (da +4,6% a +4,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%). Frena decisamente la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +6% a +0,1%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4,0 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).

Rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). “La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,5%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,3%).

Crescita zero per l’economia italiana, l’Istat: Pil resta fermo nel terzo trimestre

Crescita zero per l’economia italiana, l’Istat: Pil resta fermo nel terzo trimestreRoma, 31 ott. (askanews) – Crescita zero per l’economia italiana. Nel terzo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo è rimasto fermo sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al terzo trimestre del 2022. E’ la stima preliminare dell’Istat. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.

Il terzo trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2022. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e un apporto positivo della componente estera netta.

“L’economia italiana rimane stabile – è il commento dell’Istat – nel terzo trimestre del 2023 dopo il calo fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno. Anche la dimanica tendenziale risulta stabile, interrompendo una crescita che durava da dieci trimestri consecutivi. La crescita acquisita del Pil si stabilizza perciò allo 0,7%, valore uguale a quello fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno”. Per l’Istituto di statistica “il risultato è la sintesi, dal lato della produzione, di un calo del valore aggiunto dell’agricoltura, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stabilità del settore dei servizi. Dal lato della domanda, si registra un contributo negativo della domanda al lordo delle scorte e un contributo positivo della domanda estera netta”.

Dalla mosca soldato nera eco-imballaggi a base di chitosano

Dalla mosca soldato nera eco-imballaggi a base di chitosanoRoma, 31 ott. (askanews) – Via la plastica dal packaging: dall’esoscheletro di insetti come la mosca soldato nera nascono gli eco-imballaggi in spray, liquido, a pellicola o in vaschette per alimenti, tutti a base di chitosano e oli essenziali. L’innovazione per ridurre l’uso della plastica nel packaging arriva dal progetto europeo PRIMA Fedkito, appena giunto a conclusione e coordinato dalla professoressa Barbara Conti del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa.

“Il chitosano è una sostanza del tutto naturale e biodegradabile che ha molteplici usi in agricoltura biologica e nell’industria cosmetica, farmacologica, medica, veterinaria e tessile – spiega Barbara Conti – Generalmente si ricava dall’esoscheletro di crostacei o dalle pareti cellulari dei funghi, ma anche da insetti. Seguendo un criterio di economia circolare noi per produrlo abbiamo utilizzato le pupe di Hermetia illucens (Diptera Stratiomyidae), conosciuta anche come mosca soldato nera, allevata su scarti organici della filiera alimentare”. In generale, gli imballaggi messi a punto sono stati pensati a seconda delle caratteristiche dei cibi. Si va dalla pellicola alle vaschette sino allo spray per proteggere frutta, verdura, carne formaggi e prosciutti in stagionatura.

Per potenziare gli effetti protettivi del chitosano, i ricercatori hanno inoltre sperimentato l’aggiunta di oli essenziali che già da soli hanno proprietà insetticide e fungicide. Il risultato sono stati imballaggi aromatizzati in modo diverso, con un valore aggiunto dal punto di vista sensoriale, come ad esempio uno spray al chitosano e pepe nero per esaltare le caratteristiche organolettiche e l’aspetto brillante e fresco di piccoli hamburger. Un ulteriore passo avanti della sperimentazione è stata la produzione di imballaggi non solo sostenibili ma intelligenti. L’unità di ricerca dell’Università di Bologna diretta dalla professoressa Elisa Michelini ha infatti messo a punto dei biosensori di nuova generazione, economici e molto semplici da usare, da applicare sulle confezioni in chitosano per monitorare la presenza e la quantità di contaminanti, batteri, micotossine, ma anche la qualità del cibo confezionato.

Il Nobel Parisi eletto membro Accademia Mondiale Scienze TWAS

Il Nobel Parisi eletto membro Accademia Mondiale Scienze TWASRoma, 31 ott. (askanews) – Giorgio Parisi, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 2021, è stato eletto Fellow dell’Accademia mondiale delle scienze per il progresso scientifico dei paesi in via di sviluppo (TWAS). Parisi, vicepresidente dei Lincei, è stato fondamentale nel lancio del programma di scambio TWAS-SISSA-Lincei, che offre opportunità di formazione e visite di cooperazione presso laboratori situati a Trieste a giovani scienziati provenienti dai ‘Paesi meno sviluppati’ identificati dalle Nazioni Unite.

“La TWAS è una forza trainante per lo sviluppo di capacità scientifiche nel Sud del mondo e sono onorato di farne parte”, ha commentato il prof. Parisi. “La scienza nei paesi in via di sviluppo può e deve essere strumento di crescita economica e sociale. La TWAS ha dimostrato con i fatti come l’Italia, con le sue istituzioni scientifiche di livello mondiale, può giocare un ruolo chiave nel supportare lo sviluppo sostenibile a livello globale”, ha aggiunto. Parisi è uno dei 47 nuovi membri dell’Accademia, di cui 19 sono scienziate. Fra di loro ci sono scienziati provenienti da Bangladesh, Bolivia, Camerun, Kenya, Nepal, Sri Lanka e Yemen, paesi particolarmente in ritardo dal punto di vista dello sviluppo scientifico e tecnologico. Tre nuovi membri provengono da paesi sottorappresentati nell’Accademia: due dal Marocco e uno dalla Giamaica. Inoltre, è stato eletto il primo membro dall’Ucraina, che con la sua affiliazione amplia ulteriormente la presenza globale della TWAS. L’elezione dei nuovi membri accademici sarà effettiva a partire dal 1 gennaio 2024, portando il totale dei membri della TWAS a oltre 1.400.

Lanciato nel 2020, il programma di scambio TWAS-SISSA-Lincei – si legge in una nota – ha dato la possibilità a 14 scienziate e 16 scienziati, selezionati fra oltre 220 domande, di specializzarsi presso uno degli istituti fra SISSA, ICGEB, OGS, INFN, IOM-CNR, Università di Trieste e Università di Udine. Le ricercatrici e i ricercatori, di età compresa fra i 32 e i 35 anni, provengono da 14 paesi: Bangladesh, Benin, Burkina Faso, Burundi, Etiopia, Madagascar, Malawi, Nepal, Niger, Ruanda, Sudan, Tanzania, Togo e Zambia. I loro ambiti di ricerca includono chimica del suolo, agricoltura sostenibile, biotecnologie vegetali, studi sulla prevalenza della malaria, analisi matematica, cambiamenti nel paleoclima, ecologia terrestre, biodiversità e sicurezza alimentare. La TWAS è stata fondata nel 1983 da un gruppo di scienziati provenienti da paesi in via di sviluppo, sotto la guida di Abdus Salam, fisico pakistano e premio Nobel. I fondatori dell’Accademia condividevano la convinzione che le nazioni in via di sviluppo, costruendo capacità nella scienza e nell’ingegneria, potessero acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare sfide come la fame, le malattie e la povertà. Fin dall’inizio, l’Accademia ha ricevuto un sostegno essenziale da parte di scienziati e leader politici italiani.

Oggi la TWAS è un’accademia scientifica globale che promuove la prosperità sostenibile attraverso ricerca, istruzione, politiche per la scienza e diplomazia. Assieme ai suoi partner, la TWAS ha supportato il conseguimento di più di 1000 dottorati di ricerca e ha offerto centinaia di borse di post-dottorato a scienziati dei paesi in via di sviluppo. La TWAS offre inoltre prestigiosi riconoscimenti scientifici nel Sud del mondo, ha assegnato numerose borse di ricerca, e sostiene visite di scambio per scienziati. La TWAS è un’unità di programma dell’UNESCO.

Australia si ritira, Mondiale di calcio 2034 sarà in Arabia Saudita

Australia si ritira, Mondiale di calcio 2034 sarà in Arabia SauditaRoma, 31 ott. (askanews) – L’Australia ha ritirato la sua candidatura dall’organizzazione della Coppa del Mondo 2034 lasciando, di fatto campo libero all’Arabia Saudita unica candidata per ospitare l’evento. La federazione australiana ha ritirato la proposta entro la scadenza del 31 ottobre dopo che la Confederazione asiatica ha dato il sostegno alla proposta dell’Arabia Saudita. “Abbiamo esplorato l’opportunità di candidarci per ospitare la Coppa del Mondo FIFA e, dopo aver preso in considerazione tutti i fattori, siamo giunti alla conclusione di non farlo per il 2034” ha dichiarato Football Australia in una nota.

Pil, Istat: crescita zero nel III trimestre, l’economia resta ferma

Pil, Istat: crescita zero nel III trimestre, l’economia resta fermaRoma, 31 ott. (askanews) – Crescita zero per l’economia italiana. Nel terzo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo è rimasto fermo sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al terzo trimestre del 2022. E’ la stima preliminare dell’Istat. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.

Il terzo trimestre del 2023 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2022. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di una stazionarietà in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e un apporto positivo della componente estera netta.

“L’economia italiana rimane stabile – è il commento dell’Istat – nel terzo trimestre del 2023 dopo il calo fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno. Anche la dimanica tendenziale risulta stabile, interrompendo una crescita che durava da dieci trimestri consecutivi. La crescita acquisita del Pil si stabilizza perciò allo 0,7%, valore uguale a quello fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno”. Per l’Istituto di statistica “il risultato è la sintesi, dal lato della produzione, di un calo del valore aggiunto dell’agricoltura, di una crescita dell’industria e di una sostanziale stabilità del settore dei servizi. Dal lato della domanda, si registra un contributo negativo della domanda al lordo delle scorte e un contributo positivo della domanda estera netta”.

Mlp