L’editore bacchetta il New York Times: sull’ospedale di Gaza troppo affidamento alle notizie di HamasRoma, 23 ott. (askanews) – Il New York Times ha affermato che Hamas non ha fornito, né descritto, alcuna prova a sostegno della sua accusa secondo cui l’esplosione dell’ospedale Al-Ahli a Gaza sia stata causata da un attacco israeliano e il quotidiano ha pubblicato una nota dell’editore in cui afferma di aver fatto troppo affidamento sulle affermazioni del gruppo quando ha parlato dell’accaduto, senza chiarire “che tali affermazioni non potessero essere verificate immediatamente”, lasciando ai lettori un’impressione errata sugli eventi o “su quanto fossero credibili” le affermazioni.
Inizialmente, il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha immediatamente attribuito l’esplosione ad un attacco aereo israeliano. Nei giorni immediatamente successivi le autorità israeliane hanno prodotto prove di un fallito lancio di razzi da Gaza da parte della Jihad islamica. Versione avvalorata dagli Stati uniti e da molti altri Paesi occidentali. Sebbene la storia del New York Times sia stata aggiornata col passare del tempo, “i redattori avrebbero dovuto prestare maggiore attenzione alla presentazione iniziale ed essere più espliciti su quali informazioni potevano essere verificate”, si legge nella nota dell’editore.
Trentino, Fugatti al 51,9% a meno di 100 sezioni da fine spoglioMilano, 23 ott. (askanews) – A meno di un centinaio di sezioni dal risultato definitivo, quando ne sono sono state scrutinate scrutinate 444 su 527, il presidente uscente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti (centrodestra), è in testa con il 51,91% dei voti alle elezioni provinciali. Secondo è Francesco Valduga (Pd, Azione, Iv, Campo Base, Casa Autonomia, Avs e Fascegn) con il 37,5%. Il terzo classificato, Filippo Degasperi, è al 3,85% mentre gli altri candidati hanno finora ottenuto percentuali inferiori.
Marina Militare, conclusa campagna solidarietà 2023 di Nave ItaliaRoma, 23 ott. (askanews) – Dopo oltre 2mila miglia di navigazione, si è conclusa la campagna di solidarietà 2023 di Nave Italia. Il brigantino dei fragili si prepara per la nuova stagione
Dopo 2.448 miglia e 1779 ore trascorse in mare, si è conclusa sabato 21 ottobre la campagna di solidarietà 2023 di Nave Italia, il brigantino a vele più grande del mondo proprietà di Fondazione Tender To Nave Italia e battente bandiera della Marina Militare. Le campagne sono svolte a favore di ragazzi e adulti con disabilità cognitive, deficit sensoriali, malattie genetiche, disagio psichico e sociale. Quest’anno l’iniziativa ha meritato l’adesione del Presidente della Repubblica. Poste Italiane ha inoltre dedicato un francobollo in tiratura speciale in concomitanza dei 30 anni dal varo della nave. Salpata dal porto di La Spezia il 18 aprile scorso, dopo aver toccato, in circa 6 mesi di navigazione, i porti italiani di Genova, Savona, Livorno, Civitavecchia, Olbia e Cagliari, Nave Italia ha portato a bordo 23 tra associazioni ed enti no profit del terzo settore provenienti da tutta Italia e una dal Sudafrica, per un totale di 247 partecipanti e 108 accompagnatori.
Nel corso della campagna, sono stati ospitati enti diversi, tutti affiancati dal personale della Fondazione che ne cura i progetti, dalla genesi alla realizzazione. A bordo si vive e si opera fianco a fianco, attorniati dal mare e dal vento. Tutti, indistintamente, ciascuno con un ruolo preciso, marinai, ragazzi, accompagnatori. Si diventa tutti parte di uno stesso equipaggio, senza distinzioni tra chi sale a bordo per una settimana e chi ne fa parte in pianta stabile. Questo, e l’esposizione dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, sempre in una cornice di massima sicurezza, è il segreto del “metodo Nave Italia” che, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità, superando tutti quei pregiudizi che li accompagnano nella quotidianità. “Ci siamo sentiti dire – afferma il Direttore Scientifico Paolo Cornaglia Ferraris – ‘Impossibile che un non vedente possa navigare su un veliero senza correre rischi’. ‘Irragionevole che un autistico sia improvvisamente inserito in spazi nuovi con persone che non conosce’. ‘Un ragazzo con grave epilessia non può nuotare in acqua alta’. ‘Un ultraottantenne con diagnosi di demenza senile non può adattrsi a cabine piccole e scale ripide’. Buon senso – dicono – pregiudizi ragionevoli, largamente condivisi. Eppure, da 16 anni persone che vivono disabilità e disagio salgono su Nave Italia per ritrovare energie personali nascoste, liberarsi di preconcetti, uscire dalla prigione in cui vivono a causa del pregiudizio sociale. Chi pensava si trattasse di un sogno, s’è stupito di come la nostra squadra di psicologi, educatori, medici e pedagogisti, uniti ad un formidabile equipaggio di professionisti della Marina Militare Italiana, riuscisse ad offrire a tutti la libertà di una straordinaria avventura sul mare. Uno strumento unico, un metodo riabilitativo collaudato da anni di esperienza e provata efficacia: un brigantino è diventato il luogo dove il ‘Metodo Nave Italia’ rivela la propria forza, per la sua capacità di porre ogni persona di fronte ad un ‘cambio di rotta’. Non saranno mai più prigionieri del proprio disagio. Salendo a bordo, vivono un’avventura emozionante, coinvolgente, gioiosa, che li conduce ad una vita diversa da quella precedente, segnata da limiti che troppi credevano invalicabili”.
Si tratta di una grande opportunità per tutte quelle realtà – enti non profit, scuole, ospedali, ma anche servizi sociali, aziende pubbliche o private – che promuovano azioni inclusive vero i propri beneficiari e le loro famiglie e che, grazie alla Fondazione Tender to Nave Italia, possono offrire loro l’esperienza di vivere un’esperienza educativa e formativa a stretto contatto con l’equipaggio della Marina Militare e lo staff della Fondazione. Fondazione Tender To Nave Italia ETS, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di Associazioni non profit, Onlus, Scuole, Ospedali, Servizi sociali, Aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità. Gli strumenti della Fondazione sono progetti educativi e riabilitativi che vengono realizzati a bordo di un brigantino a vela battente bandiera della Marina Militare, Nave Italia, seguendo una metodologia specifica: i protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia. Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7.355 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 359 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.
Sostenibilità, Di Ciommo: digitale chiave evoluzione imprese moderneRoma, 23 ott. (askanews) – “Molte aziende che non hanno fatto un percorso di innovazione digitale falliscono perché non si sono trasformate”. Così Francesco Di Ciommo, presidente e CEO di Authos Società Benefit e FDC Consulting D-ESG, ospite a Brescia del convegno ‘La sostenibilità d’impresa: formazione e servizi professionali offerti alle PMI’. L’imprenditore ha parlato di sostenibilità, digitalizzazione, innovazione, indicati come ingredienti necessari per l’evoluzione delle imprese moderne.
Innovazione, imprese e territorio, convegno Angi a NapoliRoma, 23 ott. (askanews) – In un’economia orientate sempre più al digitale, lo sviluppo e la valorizzazione dei talenti, guardando al futuro delle giovani generazioni, rappresenta un obiettivo fondamentale per il Paese. In particolare, il Mezzogiorno ha dimostrato di avere importanti potenzialità che, dialogando con il territorio e i rispettivi stakeholder del mondo delle imprese e delle università, può dare nuovo impulso di crescita e sviluppo per tutto l’ecosistema. In questa importante conferenza, mettendo a fattor comune numerosi attori delle istituzioni (sia nazionali che locali), delle aziende e degli aggregatori dell’ecosistema innovazione del sud Italia, l’ANGI punta a mettere in moto un meccanismo di confronto e dialogo a sostegno dei giovani innovatori e dei talenti del Mezzogiorno all’insegna della sostenibilità e del sociale. Promotori dell’iniziativa Gabriele Ferrieri presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori e Francesco Zaccariello, nuovo Delegato ANGI per il Mezzogiorno che ha così commentato: “Il mio impegno per l’innovazione e il sociale è parte fondamentale del mio essere imprenditore e giovane innovatore. Voglio che questa mia avventura con ANGI possa portare un valore aggiunto a a tutto il mezzogiorno, per valorizzare le eccellenze e i talenti che sono qui nel nostro territorio e per offrire le giuste opportunità a tutti quei giovani che vorrebbero rientrare. Un dialogo proficuo con le imprese e le istituzioni sarà fondamentale per portare un nuovo humus culturale mettendo al centro gli investimenti per il mondo startup e la formazione legata al digitale per le future generazioni”.
L’appuntamento è a Napoli in Villa Doria d’Angri il 24 ottobre dalle 15,00 alle 19,00 con numerosi attori e istituzioni che prenderanno parte al convegno tra cui: Prof. Antonio Garofalo Magnifico Rettore dell’Università Parthenope, Antonio Cennamo Contamination Lab UniParthenope, Antonio Amato Presidente Giovani Unione Industriali Napoli, Fabrizio Spada Responsabile Relazioni Istituzionali Uffici Parlamento Europeo in Italia, Antonio Parenti Capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Francesco Tufarelli Direttore Generale Presidenza del Consiglio, Valeria Fascione Assessore Ricerca, Innovazione e Start up Regione Campania, Pier Paolo Baretta Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Mario Aurilia Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI – MIMIT, Luigi Nicolais, Presidente Materias e già Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Ministro dell’Innovazione e della PA. E ancora a seguire anche Villani Vincenzo – Responsabile Economia Digitale Banca Sella, Paolo Iasevoli Chief Communication Officer di Evja, Francesco Miracolo Agronomy Manager del Gruppo La Doria, Riccardo Bovetti – Partner EY Italy, Deputy EY Private Italy Market Segment Leader, Fabrizio Perrone – Entrepreneur ed Angel Investor – Founder Buzzoole e 2WATCH, Francesco Abiosi – Studio Abiosi – Partner 012 Factory – Vicepresidente Commissione Sviluppo Attività Produttive, Ricerca ed Innovazione Ordine dottori commercialisti di Napoli, Roberto Morleo – CFO Pineta Grande S.p.A., Edoardo Imperiale Amministratore Delegato?Campania Digital Innovation Hub – Rete Confindustria, Dott. Leopoldo Camajoni Direttore Generale Promit Spa, Matilde Marandola Presidente Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP), Ing. Federico Tammaro Presidente ANDAF Campania e Calabria, Lorenzo Castelli Cofounder e Managing Director Alchimia, Giovanni De Caro Co-founder UniVertis – Scuola di Finanza Operativa, Daniel Russo Founder e CTO DNAFactory, Prof. Angelo Rosano di ITIS Scampia e Giada Filippetti Della Rocca – CEO & Founder – Elite Villas.
Turismo sostenibile, Santanchè: fondo per cammini porta sviluppoMilano, 23 ott. (askanews) – È stato pubblicato sul sito del ministero del Turismo l’avviso per il fondo di 4.320.000,00 euro destinato allo sviluppo dell’offerta turistica dei cammini religiosi italiani.
“Il ministero, sulla base del Piano Strategico per il Turismo 2023-2027 – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – intende rafforzare e promuovere lo sviluppo di tutte le forme di turismo sostenibile, di cui i Cammini fanno parte. Un primo passo per fare sistema è stata la creazione del catalogo dei Cammini religiosi italiani, che raccoglie gli itinerari di fede strutturati, risultato di una lunga tradizione. Altre iniziative sono state fruttuose, come i contributi dal Fondo Sviluppo e Coesione per la via Francigena e del FUNT per l’accessibilità e l’infrastrutturazione del Sistema integrato dei Cammini. I cammini religiosi in Italia sono un’Eccellenza che va rafforzata e infrastrutturata. Per questo ora abbiamo pubblicato l’avviso per l’accesso al fondo da oltre 4 milioni dedicato alla valorizzazione di questi percorsi che sono parte di una tradizione secolare. Si tratta di una straordinaria opportunità per un settore strategico, anche nell’ottica di avvicinarsi al Giubileo 2025, che prevediamo attrarrà 30 milioni di pellegrini nella nostra nazione”. Le domande sono aperte a partire dalle ore 12:00 del 26 ottobre 2023 alle ore 12:00 del 13 novembre 2023.
Scrittore Raspollini vince il Concorso letterario Universum AcademyRoma, 23 ott. (askanews) – Una poesia dedicata alle donne che lottano e, in particolare, a quelle iraniane, dello scrittore fiorentino, Claudio Raspollini, ha vinto il Concorso letterario, sezione A, organizzato dall’Universum Academy, un’Organizzazione non governativa di ispirazione cristiana: “Si intitola “Le vostre, le nostre mani” ed è un inno alla libertà che spesso, troppo spesso viene negata.
“Sono ovviamente felice di questo riconoscimento anche perché mette in risalto una questione importante che dovrebbe essere al centro del dibattito internazionale”, commenta. Raspollini, che ha partecipato di recente, con la Di Carlo edizioni, alla Fiera del libro di Francoforte, la più importante kermesse del settore a livello internazionale, ha ricevuto dall’Universum Academy anche una menzione d’onore per la sezione B del Concorso con “Maddalena”: “Penso – conclude lo scrittore fiorentino – che fare cultura sia un dovere di tutti, anche di noi autori che, con passione e determinazione, ci impegniamo a diffondere le proprie emozioni. Premi come questo rendono il tutto stimolante e ci portano a raccogliere nuove sfide”.
Sanpellegrino ottiene il riconoscimento di B CorpMilano, 23 ott. (askanews) – Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, ha ottenuto il riconoscimento di B Corp, entrando a far parte di una comunità internazionale di oltre 7.500 aziende, che rispettano standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità.
“Siamo orgogliosi di essere una Certified B Corp – ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino – un riconoscimento dell’impegno che portiamo avanti da anni come ‘force for good’. Essere B Corp non significa solo essere ‘una buona azienda’, ma anche impegnarsi costantemente a misurare e migliorare le nostre performance ambientali e sociali”. Il B Impact assessment (Bia) di B Lab misura l’impatto positivo di un’azienda su cinque aree chiave: la governance, i lavoratori, la comunità, l’ambiente e i clienti. Il gruppo Sanpellegrino, a cui fanno riferimento i brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima, le bibite Sanpellegrino e gli aperitivi, ha dimostrato di soddisfare gli elevati standard richiesti per diventare Certified B Corp con aree di forza come l’impegno per le persone e il pianeta.
“Diventare una Certified B Corp è dimostrazione del fatto che un’azienda soddisfa standard elevati di impatto sociale, ambientale e trasparenza, dall’impronta di carbonio fino al coinvolgimento dei propri lavoratori nei processi decisionali, e agisce nell’interesse di tutti gli stakeholder – ha affermato Anna Puccio, managing director di B Lab Italia – Mi congratulo con il gruppo Sanpellegrino per questo traguardo raggiunto e per il loro impegno volto a migliorare continuamente il proprio impatto. Questo traguardo ispirerà altre aziende della filiera ad unirsi al movimento delle B Corp e ad avanzare verso il cambiamento sistemico di cui tanto abbiamo bisogno”.
Al Roma Jazz Festival 2023 John Scofield, Yellowjackets e Anais DragoRoma, 23 ott. (askanews) – Arrivato alla 47esima edizione, torna il Roma Jazz Festival, che dal 2 al 26 novembre animerà la Capitale con 23 concerti fra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Casa del jazz e il Monk Roma.
Maestri indiscussi come John Scofield e gli Yellowjackets, musicisti visionari come Avishai Coen e MonoNeon, la voce stellare dell’America Black Judith Hill, lo spiritualismo cosmico di Nduduzo Makhathini, il ‘persian chamber jazz’ di Eishan Ensemble e l’art pop dal sapore nordeuropeo di Jan Bang&Eivind Aarset Trio. L’avanguardia femminile di Anais Drago, Ilaria Capalbo e Cecilia Sanchietti e le esplorazioni rock di Vincent Peraini o di Francesco Bearzatti. Le fiabe jazz per i più piccoli e il gran finale con un trio d’eccezione guidato dall’immenso Shabaka Hutchings. Sono alcuni dei momenti più importanti di un inebriante vortice di suoni e ritmi di ogni genere, da ogni parte del mondo, che si espande per un mese intero, per aggiornare la cartografia del jazz e indagare le tracce seminali della scena che verrà. Sempre in perfetta sintonia con le grandi tematiche che segnano il nostro presente il Roma Jazz Festival 2023 ruota intorno al concetto di “transizione”. “In un mondo dove la ‘transizione’ ecologica, tecnologica, economica e sociale, rappresenta una delle principali priorità, la musica jazz, sempre attenta ai cambiamenti, non poteva che generare una ulteriore transizione stilistica”, ha commentato il direttore artistico Mario Ciampà. “Oggi, la linea di demarcazione tra jazz, musica elettronica, musica contemporanea, musica popolare, rap o pop è diventata sempre più sottile e sfumata. Gli artisti dell’avanguardia contemporanea stanno creando una fusione unica in costante divenire che sfida le convenzioni e non ha paura di evolvere verso qualcosa di nuovo. Il jazz contemporaneo è diventato un terreno fertile per l’esplorazione e l’espressione individuale, permettendo agli artisti di spingersi al limite delle loro abilità e di farsi portavoce di un messaggio di condivisione, integrazione e libertà’, ha aggiunto.
Il festival si apre il 2 novembre in Auditorium Parco della Musica con uno dei chitarristi più influenti di tutti i tempi, John Scofield, in Trio con Vicente Archer al basso e Bill Stewart alla batteria per presentare live alcuni brani di Uncle John’s Band, il nuovo album appena uscito per la storica ECM, insieme a un repertorio di grandi classici del jazz, del rock e del blues. Il giorno seguente 3 novembre, sempre in Auditorium, arriva al festival uno dei pesi massimi del jazz contemporaneo, il leggendario bassista e visionario compositore Avishai Cohen, per molti anni al fianco di Chick Corea: anche lui in Trio, in cui spicca la giovanissima batterista Roni Kaspi, per un concerto che ruota intorno a uno dei suoi ultimi album, Shifting Sands, un lavoro nato nella sua Gerusalemme durante la pandemia.
Fra gli appuntamenti più attesi di questa edizione del Roma Jazz Festival c’è sicuramente, il 4 novembre, il concerto della cantante e chitarrista californiana Judith Hill, ‘voce stellare e potente’ come ha scritto Rolling Stone. Artista straordinaria che ha iniziato la sua carriera come corista di Stevie Wonder e Michael Jackson prima di farsi produrre il suo primo album nientemeno che da Prince, Judith Hill porta sul palco quell’esplosivo mix di soul “vecchia scuola”, funky psichedelico, rock-blues e jazz che contraddistingue il suo ultimo album. La data romana in Auditorium è una tappa di un lunghissimo tour mondiale che anticipa il nuovo disco di prossima uscita, da cui è estratto il suo recente singolo Runaway Train, un brano in cui l’acclamatissima cantante fa un primo bilancio della propria vita e del proprio percorso artistico, fra scelte difficili e svolte liberatorie. Dopo lo straordinario successo della scorsa edizione, tornano al Festival i concerti dedicati ai più piccoli: Fiabe Jazz è un format/spettacolo di teatro e musica di Teatro Popolare d’Arte che rilegge alcune delle fiabe più celebri al ritmo di jazz. Due gli appuntamenti mattutini in Auditorium, il 5 novembre con Kappuccetto Rosso e il 18 novembre con Cenerentola Rock. A completare il quadro della programmazione pensata per le bambine e i bambini, il concerto della Jazz Campus Orchestra, ensemble di giovanissimi talenti diretto da Massimo Nunzi il 12 novembre in Auditorium con replica il 19 novembre al Monk: Piccola storia del jazz tascabile per ragazze e ragazzi è un affascinante viaggio nella storia del jazz, fra il racconto di divertenti aneddoti e l’esecuzione dei brani più celebri dei grandi maestri, da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Dizzy Gillespie a Charlie Parker e John Coltrane.
La figura del Jocker – divenuta popolare grazie a Batman ma che in realtà ha origine nelle corti medievali – come archetipo di identità camaelontica è invece al centro del progetto in Trio di Vincent Peraini, fisarmonicista francese celebrato a livello internazionale sia dal pubblico che dalla critica più esigente: il 5 novembre in Auditorium presenta al festival il suo ultimo lavoro ‘Jockers’, un tripudio di jazz/rock dallo spirito indie, arricchito da effetti elettronici, in cui la formazione celebra figure come Jeff Buckley, Led Zeppelin, Trent Reznor e, addirittura, Marilyn Manson. Ultimo dei tre appuntamenti del 5 novembre, il live al Monk di MonoNeon, artista/icona che ha fatto dell’eclettismo la propria cifra stilistica: avant-garde e southern soul, funk e campionamenti, suoni atonali e voci distorte polifoniche, sono soltanto alcuni dei territori esplorati da un artista iper-prolifico (ben 25 album in 10 anni!), apprezzato anche per i suoi bizzarri e vistosissimi look ispirati al dadaismo e per il suo originale basso capovolto suonato con la sinistra. Dal Monk si torna in Auditorium Parco della Musica con l’imperdibile concerto del 9 novembre, quello del pianista sudafricano Nduduzo Makhathini, uno dei musicisti più impegnati nella diffusione del messaggio artistico del suo Paese. La sua musica, cosmica e ancestrale, è un concentrato di spiritualità e amore per le radici del popolo zulu, un insieme di mistica contemporaneità, tradizioni religiose, insinuanti cantilene ed appaganti esperienze emotive, come dimostra il suo ultimo album In The Spirit of Ntu, un disco che celebra l’Unità dell’Essere in stretta comunione con la Natura. Legato alle radici ma di tutt’altra provenienza geografica è il Carlsson Kotaca Trio, giovanissima formazione composta da musicisti provenienti dalla Svezia, dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia che il 10 novembre alla Casa del Jazz propone al pubblico del festival un’originale rivisitazione in chiave jazz, con decise incursioni elettroniche, dei canti popolari del nord e dell’est Europa. L’11 novembre l’attesissimo concerto degli Yellowjackets, una band leggendaria che, in oltre 40 anni di carriera alle spalle, costellata da innumerevoli riconoscimenti, ha scritto la storia della fusion e del jazz elettroacustico. La formazione statunitense ha da poco pubblicato l’ultimo album Parallel Motion, un ritratto in technicolor di una band in vibrante comunione creativa che non mostra segni di un’imminente crisi di mezza età. Oltre al concerto mattutino della Campus Jazz Orchestra, sono due i concerti in programma il 12 novembre, entrambi in Auditorium. Nel pomeriggio, il live di Conversessions, ensemble vincitore di LAZIOsound 2023 che esplora le possibili interazioni fra jazz e metal, soul e progressive. In serata sarà invece la volta di Jan Bang&Eivind Aarset Trio: Aarset e Bang sono due tra i musicisti norvegesi più influenti nel campo della musica sperimentale ed elettronica, vantano collaborazioni con artisti del calibro di David Sylvian e Nils Petter Molvaer. Fra jazz, ambient ed elettronica portano sul palco l’esperienza multidimensionale dell’ultimo lavoro inciso insieme, Last Two Inches of Sky, una coinvolgente miscela di suoni art-pop. Programma doppio anche per la giornata del 16 novembre quando al festival si esibiranno in contemporanea Anaïs Drago alla Casa del Jazz, considerata tra i più talentuosi violinisti del panorama italiano ed eletta come miglior nuovo talento italiano 2022 da Musica Jazz; e, in Auditorium, Tony Levin’s Stick Men, il progetto di Tony Levin e Pat Mastelotto, rispettivamente il bassista ed il batterista della storica band King Crimson cui si aggiunge la touch guitar di Markus Reuter, uno strumento da lui stesso disegnato che dialoga brillantemente con il chapman stick di Levin, strumento che ha in se sia le corde del basso che quelle della chitarra. Stesso schema il giorno seguente, 17 novembre: alla stessa ora in Auditorium si esibirà l’istrionico sassofonista Franceso Bearzatti che, dopo una serie di album dedicati a icone rivoluzionarie come Tina Modotti, Malcom X, Thelonious Monk e Zorro, presenta al festival il nuovo progetto Post Atomic Zep in cui reinterpreta il repertorio dei Led Zeppelin; alla Casa del Jazz invece appuntamento con una delle musiciste più interessanti della nuova generazione, la compositrice e contrabbassista Ilaria Capalbo per assistere all’esecuzione live di Khartago, il suo primo album come band leader che gli è valso un deciso apprezzamento da parte della critica nazionale e internazionale e un lungo tour europeo. In occasione della tappa romana, Ilaria Capalbo presenterà in anteprima anche alcune nuove composizioni scritte per il suo quintetto, caratterizzate dall’uso di sonorità elettriche, arrangiamenti sperimentali e un forte interplay. Dopo la matinèe con Fiabe Jazz, il 18 novembre si articola ancora una volta con un doppio concerto serale in contemporanea. Alla Casa del Jazz arriva la pluripremiata batterista e compositrice, nonché animatrice culturale e attivista per le pari opportunità Cecilia Sanchietti che, alla guida del suo nuovo Swedish Quintet, presenta in anteprima il suo nuovo album ‘Colours’ di prossima uscita per Parco della Musica Records, un disco dalle sonorità nordeuropee in stile ECM, tra modern e pop-jazz. Atmosfere completamente diverse sono invece quelle create da Raffaele Casarano in Auditorium: il sassofonista salentino, considerato tra i più talentuosi e conosciuti interpreti della New Jazz Generation italiana, fiore all’occhiello della Tùk Music di Paolo Fresu, presenta live al festival il suo ultimo album ‘Anì’, uscito nel 2022 e dedicato a sua figlia Anita. Un disco dalla dimensione spirituale/trascendentale che parte dal Salento per allargare i confini in direzione sud, verso il calore mediterraneo del Nord Africa. Dal Nord Africa si spicca il volo verso l’Iran con scalo in Australia: il 22 novembre in Auditorium arriva l’Eishan Ensemble, formazione in continua evoluzione guidata dall’acclamato musicista e compositore iraniano-australiano Hamed Sadeghi, artefice di uno stile definito da molti come Persian Chamber Jazz o Middle Eastern Jazz fusion. Gran finale il 26 novembre, nel pomeriggio, saliranno sul palco dell’Auditorium Parco della Musica tre musicisti straordinari, a partire da Shabaka Hutchings, la voce più rappresentativa della nuova scena inglese, colui che ha reso il jazz “cool” tra le nuove generazioni, anima di gruppi come Comet is Coming, Sons of Kemet e Shabaka and The Ancestors. A dialogare con le sue evoluzioni al sax, al clarinetto e al flauto ci saranno le melodie incantatorie del cantante e compositore marocchino Majid Bekkas e la potente e raffinata complessità ritmica del batterista americano Hamid Drake: un travolgente incontro tra le ipnotiche e rituali sonorità gnawa, l’anima black e il jazz americano contemporaneo. Subito dopo ci si sposta al Monk per l’esplosione ritmica del live di Giacomo Turra & The Funky Minutes, un vero tripudio di funk e R&B ad opera del giovane chitarrista che con i suoi video infiamma la sua pagina instagram, seguita da centinaia di migliaia di followers in tutto il mondo. Diretto da Mario Ciampà, il Roma Jazz Festival 2023 è realizzato con il contributo del MIC – Ministero della Cultura, di Roma Capitale ed è prodotto da IMF Foundation in co-realizzazione con Fondazione Musica per Roma. (copyright foto Yellowjackts di Roberto Cifarelli)
Mattarella: il mondo è peggiorato per sciagurati comportamenti umaniRoma, 23 ott. (askanews) – “In questi tre anni il mondo è cambiato in peggio molto più che per il virus e la pandemia per gli sciagurati comportamenti umani: l’aggressione della Russia all’Ucraina e per lattacco terroristico di Hamas in Israele e la spirale di violenza che ne è seguita”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio al Quirinale con il Presidente finlandese Sauli Niinisto in visita di Stato in Italia.
Per il capo dello stato l’incontro con il Presidente finlandese e “prezioso, conoscendo la sua saggezza e il ruolo che la Finlandia svolge, è per la comunanza di valori condivisi come la pace, la collaborazione e il dialogo”.