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Tag: Sanremo 2023

Guerra Israele-Hamas, messaggio Papa Francesco casa abramitica sia veicolo pace

Guerra Israele-Hamas, messaggio Papa Francesco casa abramitica sia veicolo paceRoma, 20 ott. (askanews) – “Nessuno può uccidere indisturbato, qualsiasi motivo lo animi. Niente giustifica l’odio fratricida. Non vi sono ideali che possono giustificare il massacro di esseri umani, seppur rivolti a fini sublimi. La vita è un dono di Dio. E’ una verità che non può essere compresa dai terroristi, perché offuscati dalla ‘non verità’ rigida, schematica e perentoria, mai pronta al confronto. Assistiamo nuovamente allo sterminio di vite innocenti nei luoghi in cui è nato e vissuto Gesù, in cui Egli ha predicato l’Amore. Una nuova strage di vite innocenti. La storia si ripete? No, è l’odio fratricida che si rinnova e semina morte. Il pianto di Dio accompagna il pianto di coloro che vedono morire i propri affetti per il folle egoismo legato alla sete di affermazione politica e, pertanto, per il potere che ne scaturisce. Il fondamentalismo dimostra che è vivo, che vuole governare la vita del popolo islamico. Non accetta confronti con altre concezioni della vita e della religione, non ascolta la voce di nessuno. L’Islam aspira fortemente a dimostrare di non essere fondamentalista ed afferma vigorosamente di essere aperto al dialogo”. Lo dichiara Biagio Maimone, Corrispondente dall’Italia per il quotidiano America Oggi e Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario di personale di Sua Santità Papa Francesco.

Maimone aggiunge: “Una parte dell’islam rimarca di voler essere fondamentalista, non aperto al confronto con altre religioni, con altre filosfie della vita, con chi vuole un mondo governato dall’amore e non dalla viòlenza, con chi vuole un mondo governato dallo stato di diritto e non dalla legge che nega la libertà di pensiero, che nega il valore della persona e i suoi diritti fondamentali. Scende la notte sulle terre afflitte e spaventate di Israele e della Palestina, ritorna la barbarie. Non c’è pace sotto gli ulivi. In qualità di membro dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo ho avuto modo di seguire, sotto il profilo giornalistico, l’impegno del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ e la realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica a cui esso ha dato vita, che mi ha consentito di verificare come realmente e fattivamente Papa Francesco sia il ‘Papa della Pace’. Il Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, sottoscritto da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb , il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi, ha sancito un’alleanza tra tre religioni il cui Dio è unico, che sono la religione islamica sunnita, la religione ebraica e la religione cattolica. E’ sorta la Casa della Famiglia Abramitica in seguito a tale sottoscrizione, che può dirsi un suo frutto prezioso, che racchiude in un unico sito una Moschea, una Chiesa e una Sinagoga, edificate per vivere accanto, nel rispetto reciproco delle proprie differenze religiose. Essa dimostra come tre religioni diverse, pur mantenendo il loro credo religioso e, pertanto, la propria identità, possano vivere su un unico spazio, ossia su un unico territorio, facendo del dialogo il fulcro della loro coesistenza pacifica. La Casa della Famiglia Abramitica rappresenta un simbolo di pace, con cui Papa Francesco ha voluto dimostrare al mondo intero la coesistenza pacifica delle differenze, le quali hanno la possibilità di interagire, in modo costruttivo, attraverso il dialogo. La Casa della Famiglia Abramitica insegna, altresì, che i territori le cui differenze saranno valorizzate e valorizzabili mediante il dialogo incessante, aprono orizzonti insospettabili per il miglioramento della condizione umana, sociale e politica dei popoli, in quanto pervasi dalla pace e dal l’armonia. Lo strazio del popolo di Isreale e del popolo palestinese, colpiti dal fondamentalismo di Hamas, non impedirà al Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ di diffondere il suo messaggio per le strade del mondo. Non si lascerà certo scoraggiare da chi non sa amare. Odiano il dialogo coloro che hanno fatto del fondamentalismo religioso la ragione della propria affermazione politica. Ma soprattutto essi non hanno compreso cosa significa la parola ‘essere umano’. Nel cuore della persona pulsa un’anima che lo fa essere una creatura divina. In nome di Dio non si può uccidere la sua creatura. I fondamentalisti dimostrano di rinnegare la più sublime verità divina. Essi dimostrano di credere unicamente solo nel potere fine a se stesso. Il Cattolicesimo e il Cristianesimo insegnano che il dialogo costruisce accordi che non moriranno mai perché condivisi pienamente in quanto guidati dal principio dell’amore fraterno. L’idea di sottomettere attraverso la violenza è radicata nelle menti di coloro che sono accecati dall’odio fratricida, dal desiderio di sopraffazione. Il fine non giustifica il mezzo. La logica della violenza ha dominato la storia umana e continua a dominarla”. Fino a quando si chiede Maimone?

“E’ noto che i dittatori sono soggetti al tribunale della storia. La storia è foriera di verità e giustizia. Siamo di nuovo di fronte a molteplici conflitti che non creeranno certo ordine, ma solo disordine, in quanto sorretti dalla menzogna e dall’istinto di morte. Dare attuazione concreta all’anelito alla libertà non può significare in alcun modo uccidere la libertà degli altri, ma significa far ricorso agli strumenti del dialogo che le menti veramente evolute sono in grado di realizzare. La libertà è figlia della verità e non della crudeltà che il cieco fondamentalismo fa vivere, chiuso nel buio del pregiudizio. Gli insegnamenti del Cristianesimo e del pacifismo costituiscono il vero cammino da percorrere per ridare dignità ai popoli ai quali essa non è riconosciuta. Nella terra in cui è nato Gesù deve rinascere la pace attraverso l’instaurazione di una relazione fondata sulla fratellanza umana, come chiede, con umiltà e con accorato vigore, il Documento Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”.

Biennale Musica, tra computer anni Ottanta e cellule neurali

Biennale Musica, tra computer anni Ottanta e cellule neuraliVenezia, 20 ott. (askanews) – Scienza e tecnologia come punto di partenza, e forse anche di arrivo, per due delle opere più interessanti viste alla Biennale Musica 2023, dedicata al suono elettronico: “CBM 8032 AV” di Robert Henke e “Glia” di Maryanne Amacher.

Cominciamo da Henke, che sul palco del Teatro Malibran ha portato dei computer Commodore di inizio anni Ottanta dotati di processore da 8 bit con memoria totale di 32 kilobyte, a cui l’aggiunta di una scheda audio, basata sulla stessa tecnologia del periodo, ha permesso di emettere dei suoni, un singolo suono alla volta. Su questa possibilità l’artista ha costruito uno concerto straordinario, con anche una significativa appendice visuale, sempre sviluppata da quei computer. “Mi piace lavorare con dei limiti”, ha detto Henke alla platea del teatro veneziano, trasformato per un’ora in una sorta di Berlino d’avanguardia, non si sa in quale epoca storica, ma di certo affascinante, così come è affascinante la sensazione di stare ascoltando e osservando ciò che sta dietro il velo digitale (e per molti versi soffocante) del nostro iper-presente tecnologico. In certi momenti lo spettacolo sembra una vera e propria rivelazione.

In Arsenale invece Bill Dietz ha diretto l’opera scritta dalla Amacher, morta nel 2009, che prende il nome dalle cellule cerebrali che collaborano alle trasmissioni neurali tra le sinapsi. Anche in questo caso si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un’opera di “musica totale”, in una composizione che sfrutta strumenti tradizionali, come i violini o i flauti, per andare oltre, per diventare suono biologico e coinvolgere il pubblico in profondità. (Leonardo Merlini)

Al Teatro Golden debutta “Il sequestro”, commedia con Roberto Ciufoli

Al Teatro Golden debutta “Il sequestro”, commedia con Roberto CiufoliRoma, 20 ott. (askanews) – Quante ingiustizie nel mondo! Per ognuna ci sono storie, persone che si dedicano a cercare di risolverle. Al Teatro Golden debutta “Il sequestro”, una commedia esilarante nata proprio per raccontare una profonda ingiustizia. Protagonisti del testo, in scena dal 26 ottobre al 5 novembre 2023, scritto da Fran Nortese sono: Roberto Ciufoli, Sarah Biacchi, Simone Colombari, Alessandra Frabetti, Salvatore Riggi con la regia di Rosario Lisma e la traduzione di Piero Pasqua.

La trama si concentra attorno alle vicissitudini di un mercato rionale destinato alla chiusura. Per sventare la speculazione edilizia che metterebbe sulla strada decine di famiglie, fra cui la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio dell’autorità che si accinge a firmare il decreto. Ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza della vulcanica sorella Monica. E ancor meno con la ingenua sventatezza del cognato Mauro, che garantisce un’inarrestabile serie di esilaranti equivoci e fraintendimenti. E se la ministra, come previsto, è sicuramente una cinica farabutta, c’è chi si rivela anche peggio di lei. Lo scopriranno presto i volenterosi, ma sgangherati protagonisti – interpretati da un irresistibile quintetto di attori – di questa perfetta macchina teatrale.

Israele: viva la maggior parte degli ostaggi. Gallant: distruggere Hamas, anche con truppe di terra

Israele: viva la maggior parte degli ostaggi. Gallant: distruggere Hamas, anche con truppe di terraMilano, 20 ott. (askanews) – L’esercito israeliano afferma che la maggior parte dei circa 200 ostaggi presi nella Striscia di Gaza sono vivi, ma non ha ancora detto quanti credono siano ancora vivi. “La maggior parte degli ostaggi sono vivi. Ci sono stati anche dei morti che sono stati portati nella Striscia di Gaza”, si legge in un comunicato dell’esercito.

Intanto, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha esposto i piani e gli obiettivi di guerra di Israele nella Striscia di Gaza, parlando ad una riunione della Commissione Esteri e Difesa della Knesset a Tel Aviv, secondo i media israeliani. Secondo Gallant gli obiettivi includono l’eliminazione del gruppo terroristico Hamas distruggendo le sue capacità militari e governative, e la rimozione completa di ogni responsabilità che Israele ha su Gaza creando un nuovo “regime di sicurezza” nella Striscia. Gallant ha detto ai membri del comitato che la guerra avrà tre fasi principali. “Siamo nella prima fase, in cui si sta svolgendo una campagna militare con attacchi (aerei) e successivamente con una manovra (di terra) con lo scopo di distruggere (i rappresentanti di Hamas) e danneggiare le infrastrutture per sconfiggere e distruggere Hamas”. La seconda fase proseguirà i combattimenti, ma con un’intensità minore mentre le truppe dovranno “eliminare le sacche di resistenza”.

E “il terzo passo sarà la creazione di un nuovo regime di sicurezza nella Striscia di Gaza, la rimozione della responsabilità di Israele per la vita quotidiana nella Striscia di Gaza e la creazione di una nuova realtà di sicurezza per i cittadini di Israele e residenti della zona” circostante Gaza.

Regione Lazio, Tagliavanti (Cciaa Roma): puntare su mercati esteri

Regione Lazio, Tagliavanti (Cciaa Roma): puntare su mercati esteriRoma, 20 ott. (askanews) – “È importante non tanto per la Camera di commercio quanto per il sistema delle imprese del Lazio che sono 650mila e ultimamente hanno scoperto con particolare vigore l’internazionalizzazione”. Così Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma, parlando con i giornalisti della nuova strategia della regione Lazio per l’internazionalizzazione delle Pmi presentata oggi nella sede della regione Lazio. “Tutti i dati ci dicono che nell’ultimo anno le imprese del Lazio hanno aumentato la propria esportazione, questa è una notizia positiva perché sappiamo che in passato siamo stati tra le regioni un po’ pigre nel conquistare i mercati esteri, ma la conquista di mercati da parte delle imprese è un elemento importante non soltanto per le grandi imprese, quelle di punta, che – ha spiegato – tradizionalmente avevano già mercati solidi, ma la notizia buona è che medie e piccole imprese hanno conquistato e stanno conquistando i mercati nei settori più vari, pensiamo alla moda e all’agroalimentare, oltre ai vecchi giganti del tecnologico e della sanità che erano già abbastanza ben orientati in questo senso. Questa – ha aggiunto – è una buona notizia perché significa che anche i piccoli possono accedere ai mercati internazionali, ovviamente hanno maggiori difficoltà ed è questo il motivo dell’accordo. Gli enti pubblici quindi le regioni, le camere di commercio e le istituzioni nazionali devono accompagnare questo sistema di imprese perché è bene collaborare per ottenere un obiettivo comune. Da questo punto di vista sono particolarmente ottimista per quanto riguarda il futuro e l’affermazione delle nostre imprese nel mercato internazionale”.

Regione Lazio: la nuova strategia per l’internazionalizzazione

Regione Lazio: la nuova strategia per l’internazionalizzazioneRoma, 20 ott. (askanews) – Primo bando da 5 milioni di euro del nuovo programma per consolidare l’export delle Pmi laziali e attrarre capitali e investimenti esteri sul territorio. Presentata a Roma nella sede della regione Lazio la nuova strategia regionale per l’internazionalizzazione delle Pmi. A far gli onori di casa la vicepresidente con delega alle attività produttive Roberta Angelilli, insieme con Pasquale Salzano, presidente di Simest, Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma e Alessandra Pastorelli, Capo ufficio indirizzo e vigilanza sull’Ice – Dgsp – Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Nell’ambito della strategia presentata è previsto il bando “Voucher per l’internazionalizzazione delle PMI”, che stanzia, appunto, 5 milioni di euro a fondo perduto per le imprese che intendono partecipare a fiere nazionali e internazionali con un proprio spazio espositivo, con un contributo per singolo progetto da un minimo di 7.200 euro a un massimo di 50mila. Gestito completamente on-line da Lazio Innova tramite la piattaforma GeCoWeb Plus, raggiungibile dai siti lazioinnova.it e lazioeuropa.it, il bando – come spiegato oggi – si aprirà il 9 novembre alle 12 e si chiuderà il 14 dicembre 2023 alle 18. Novità assoluta è l’introduzione di procedure semplificate per la rendicontazione da parte delle imprese ammesse a finanziamento europeo, iniziativa che vede il Lazio tra le primissime regioni in Europa. Nel caso del bando “Voucher”, ad esempio, le imprese beneficiarie non saranno più tenute a presentare documenti cartacei e fatture ma dovranno semplicemente dimostrare di aver realizzato le attività del progetto, ad esempio fornendo foto o video dello stand e dello spazio espositivo acquistato. “Il programma di internazionalizzazione 2023 – ha commentato la vicepresidente Angelilli – fissa le nuove strategie regionali per rafforzare la competitività delle imprese laziali sui mercati esteri. Sono felice di annunciare che attiveremo a breve una Cabina di Regia che coordinerà gli interventi e che coinvolgerà Lazio Innova e i principali attori nazionali e locali, quali il Mimit, il Maeci, l’Agenzia Ice, Invitalia, le Camere di commercio, le Associazioni di categoria, il Consorzio unico del Lazio. Il bando per la partecipazione alle Fiere internazionali è il primo passo di questa azione di sistema finalmente avviata che prevede anche la fornitura alle Pmi di servizi avanzati in collaborazione con Maeci, Agenzia Ice e Simest”. “La Camera di commercio di Roma – ha spiegato il presidente Lorenzo Tagliavanti – svolge, da sempre, un ruolo centrale sul tema dell’internazionalizzazione, attraverso attività di informazione, formazione, supporto organizzativo, assistenza alle imprese, anche in collaborazione con le altre Istituzioni. Competere sui mercati internazionali è ormai un’esigenza irrinunciabile per gran parte del nostro tessuto produttivo e, specie attraverso le nuove tecnologie, le imprese possono superare i propri limiti dimensionali e trasformarsi in aziende globali, pur mantenendo il proprio carattere tradizionale. Il programma di internazionalizzazione della regione Lazio non può che avere il nostro supporto: serve l’impegno di tutti per favorire l’aumento della vocazione internazionale di Roma e della nostra regione e la conseguente capacità di attrarre talenti e capitali” ha aggiunto. “L’accordo che siamo pronti a sottoscrivere segna l’avvio di una importante collaborazione istituzionale fra Simest e la Regione Lazio in supporto della crescita estera delle imprese del territorio. Si tratta di una vera e propria task force che promuoverà l’internazionalizzazione di Pmi e delle filiere produttive.

Simest metterà a disposizione know-how e strumenti per le imprese, impegnandosi insieme alla Regione a valorizzare tutti quei progetti e quelle attività in grado di sostenere competitività e sviluppo internazionale del tessuto produttivo del Lazio, centrale per l’intero Made in Italy” ha spiegato Pasquale Salzano, presidente di Simest. Sarà infatti avviato un programma di formazione-informazione con un desk che informerà e formerà le Pmi laziali su opportunità e misure di finanziamento, accompagnandole e supportandole nell’accesso ai mercati internazionali. Prevista in questo contesto anche la selezione di giovani talenti da inserire nelle imprese per tirocini formativi. Nell’aprile 2024 inoltre verrà promosso a Roma un evento internazionale, aperto alle imprese del territorio regionale, per presentare opportunità e iniziative da parte di attori internazionali (grandi gruppi, poli tecnologici e istituti di ricerca, ambasciate, player finanziari). “Si tratta – ha aggiunto Roberta Angelilli – di un primo passo con cui quale la Giunta intende dare un deciso e rinnovato impulso all’apertura internazionale delle nostre imprese e all’attrazione di investimenti nel territorio. Con l’idea di promuovere un paradigma vincente per fare impresa: il cuore legato al territorio e lo sguardo rivolto alle opportunità globali”.

Pa, Pella (Anci): Comuni centrali, grazie a Zangrillo per attenzione

Pa, Pella (Anci): Comuni centrali, grazie a Zangrillo per attenzioneRoma, 20 ott. (askanews) – “Le dinamiche che hanno caratterizzato gli anni dell’austerità e dei tagli orizzontali alla spesa hanno prodotto le conseguenze che ben conosciamo sul personale della Pa, con effetti più accentuati sui Comuni. Solo negli ultimi mesi si è assistito a una prima inversione di tendenza, grazie a una pluralità di interventi di semplificazione e riordino di un sistema di regole troppo stratificato e complesso”. Lo ha detto il vicepresidente vicario dell’Anci e deputato di Forza Italia, Roberto Pella, intervenendo a ‘Facciamo semplice l’Italia. Parola ai territori’, il percorso di ascolto del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che oggi ha fatto tappa a Vercelli.

Pella ha ricordato, in particolare, “il nuovo quadro regolatorio della capacità assunzionale dei Comuni, basato oggi sulla sostenibilità finanziaria e sulla effettiva capacità di bilancio e non più sulla regola statica del turnover; la normativa straordinaria per le assunzioni a tempo determinato di personale destinato all’attuazione dei progetti del Pnrr; il superamento del precariato attraverso processi di stabilizzazione di lavoratori flessibili; lo snellimento delle procedure di assunzione, anche attraverso il portale inPA e l’accelerazione dei rinnovi contrattuali”. “Grazie a Zangrillo per l’accelerazione che ha impresso alla semplificazione delle procedure e per aver messo al centro di questo importante lavoro gli enti territoriali, compresi i piccoli Comuni, che con quasi 10 milioni di cittadini rappresentano il 17% della popolazione italiana e il 55% del territorio nazionale. Prenderci cura di oltre la metà del nostro Paese è interesse dell’Anci, ma anche di tutte le istituzioni centrali. Purtroppo per troppi anni la carenza di politiche mirate al sostegno e allo sviluppo di queste realtà ha determinato un progressivo spopolamento e abbandono di questi territori. Accolgo quindi con grande favore il cambio di passo registrato in questo primo anno di governo”, ha concluso Pella.

M.O., Commissione Ue non chiede “pausa umanitaria” nel conflitto

M.O., Commissione Ue non chiede “pausa umanitaria” nel conflittoBruxelles, 20 ott. (askanews) – La Commissione europea non chiede, come ha fatto ieri il Parlamento europeo con una risoluzione approvata da una larghissima maggioranza (500 voti), una “pausa umanitaria” alla operazioni militari in corso attorno e dentro alla Striscia di Gaza. “La posizione della Commissione non è cambiata rispetto a quella espressa dalla presidente Ursula von der Leyen mercoledì scorso” durante il dibattito nella plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, ha precisato oggi a Bruxelles il portavoce per le Relazioni esterne Peter Stano, rispondendo ai giornalisti durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.

Invece, ha ricordato Stano, “una delle richieste della Commissione è la liberazione immediata e senza condizioni degli ostaggi” civili nelle mani di Hamas. Comunque, “la Commissione ha sottolineato la necessità di far arrivare l’assistenza umanitaria a Gaza, ha triplicato i propri aiuti umanitari per la popolazione palestinese e ha predisposto un ponte aereo con l’Egitto” ha aggiunto un’altra portavoce, Arianna Podestà, ricordando poi che la presidente von der Leyen “ha anche chiesto a Israele che siano riprese le forniture di acqua a Gaza e che sia rispettato il diritto umanitario internazionale”.

Altre fonti della Commissione hanno poi spiegato che “questo non è il momento di parlare di pausa o di cessate il fuoco, mentre i razzi continuano a cadere su Israele. Dire pausa oggi vorrebbe dire che Israele deve cessare di difendersi”. “In questo momento – hanno insistito le fonti – non c’è un solo Stato membro, né una sola altra istituzione dell’Ue, a parte il Parlamento europeo, che chieda un cessate il fuoco o una pausa, perché fino a quando vengono lanciati missili contro Israele verrebbe messo in causa il suo diritto all’autodifesa”.

Tuttavia, “la situazione può cambiare, dipende da Washington”, che è l’attore internazionale principale, hanno aggiunto le fonti, osservando che se ci sarà un appello per il cessate il fuoco o una pausa nelle operazioni militari “partirà dall’alto” cioè dall’Amministrazione Usa, dopo consultazione con Israele. Loc

Cybersecurity: hacker sempre più bravi, raddoppiano attacchi riusciti

Cybersecurity: hacker sempre più bravi, raddoppiano attacchi riuscitiRoma, 20 ott. (askanews) – Tra luglio e settembre raddoppiano gli incidenti in rete – ossia gli attacchi andati a buon fine – a scapito di aziende, organizzazioni e persone. Rispetto al trimestre precedente, il settore finanziario risulta tra i principali bersagli e la Pubblica Amministrazione registra un incremento degli attacchi. È quanto emerge dal nuovo ‘Threat Intelligence Report’ elaborato dall’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, che prende in considerazione 137 fonti aperte tra siti di aziende colpite, siti pubblici di interesse nazionale, agenzie di stampa online, blog e social media.

Secondo il rapporto stilato dal gruppo ICT, nei mesi estivi si registrano 602 casi tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy, in calo del 10% rispetto al periodo precedente (672 fenomeni). Nello specifico, si sono verificati 463 attacchi (-19% rispetto a 569), 126 incidenti – più del doppio (54%) del periodo aprile – giugno in cui si sono verificati 82 casi di sicurezza – e 13 violazioni della privacy (-38% rispetto ai 21 fenomeni dello scorso trimestre). “Se è pur vero che nel trimestre oggetto di analisi gli hacker hanno colpito meno, lo hanno fatto in maniera più puntuale, portando a segno un maggior numero di attacchi e quindi facendo crescere il trend degli incidenti. Questo dato è particolarmente preoccupante, anche in vista del mese di dicembre, noto per l’aumento degli acquisti on line e di conseguenza delle frodi, soprattutto ai danni dei consumatori – commenta Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia -. In virtù di quanto emerso, e per contrastare meglio il crimine informatico, in Exprivia abbiamo approfondito l’analisi delle tecniche e delle tattiche di attacco secondo la metodologia MITRE ATT&CK®”.

Si tratta, spiegano glie sperti, di una linea guida per classificare e descrivere attacchi informatici e intrusioni, approfondire il grado di predisposizione di un sistema alla sicurezza e scoprire eventuali lacune per creare meccanismi difensivi più efficienti. Secondo il nuovo ‘Threat Intelligence Report’, il settore maggiormente preso di mira dagli attaccanti torna a essere quello ‘Finance’ (aziende finanziarie, istituti bancari o piattaforme di criptovalute), con oltre il 45% dei casi totali (280 su 602) e cifre all’incirca raddoppiate da luglio a settembre. Al secondo posto il comparto ‘Software/Hardware’ (società ICT, di servizi digitali, piattaforme di e-commerce, dispositivi e sistemi operativi) con 110 fenomeni. Al terzo, il settore della ‘Pubblica Amministrazione’, che dai 65 casi registrati nei mesi tra aprile e giugno ne segna 84 nel trimestre in esame. Mantiene il primato tra le principali tipologie di danni causati dagli hacker il furto dei dati con il 54% dei fenomeni totali (326), in leggera flessione rispetto al trimestre precedente. Il furto dei dati consiste nell’archiviazione o nel trasferimento illegale di informazioni personali, finanziarie o proprietarie come password, codici software, algoritmi e processi causando gravi conseguenze per le persone o le organizzazioni colpite. Al secondo posto, la richiesta di denaro, con un incremento percentuale del 20% rispetto al trimestre precedente. A seguire, l’interruzione di servizio (l’arresto del normale funzionamento della rete, di un’applicazione o di un servizio software) con circa il 7% dei casi (41), in aumento rispetto al trimestre precedente; la violazione della privacy, ossia la divulgazione di dati da parte di soggetti terzi senza il consenso dell’interessato, si attesta a circa il 2% dei fenomeni totali (14) . È sempre il phishing/social engineering, ovvero l’adescamento in rete o via mail di utenti distratti o poco consapevoli, la principale tipologia di attacco, con il 47% dei casi totali (283, in calo del 30% rispetto ai 406 del trimestre precedente), mentre al secondo posto con 220 casi gli attacchi tramite malware (software dannosi che compromettono o interrompono l’utilizzo di dispositivi), che aumentano rispetto ai 173 registrati tra aprile e giugno. In particolare, con 92 casi, si registra un aumento esponenziale dei malware RAT (Remote Access Trojan) che hanno elevate capacità di evadere gli strumenti di rilevamento e, prendendo il controllo del sistema, possono eseguire, ad esempio, attacchi DDoS o rubare informazioni riservate. Secondo il rapporto di Exprivia, il cybercrime si conferma la principale minaccia per la sicurezza in rete in Italia, con oltre il 90% dei fenomeni (547) rispetto al totale. A notevole distanza l’hacktivism (attività criminali al fine di promuovere una causa politica o sociale) con 40 casi. Infine, il data breach (violazioni di sicurezza che comportano distruzione, perdita, modifica, accesso o divulgazione non autorizzata dei dati personali) con 14 eventi rilevati.

Nba, Sorare rinnova partnership con lega di basket

Nba, Sorare rinnova partnership con lega di basketRoma, 20 ott. (askanews) – Sorare, la società globale di intrattenimento sportivo con oltre 3.5 milioni di utenti registrati, rinnova la partnership con l’NBA come fornitore ufficiale di carte digitali.

Tante le novità in occasione del lancio: nuove funzionalità, carte 3D di nuova concezione e una nuovissima campagna di brand, con i migliori talenti NBA come Donovan Mitchell (Cleveland Cavaliers), Jalen Brunson (New York Knicks), Paolo Banchero (Orlando Magic) e Mikal Bridges (Brooklyn Nets). La prima Game Week NBA di Sorare si aprirà martedì 17 ottobre, con le formazioni della Week 1 che si chiuderanno con l’inizio della nuova stagione NBA 2023-24, martedì 24 ottobre. La stessa settimana, i nuovi ambasciatori di Sorare e le grandi personalità dell’NBA – Rob Perez, Brycent e Mike Zakarian – saranno in livestream su X, YouTube e Twitch e condivideranno consigli sui modi migliori per sfondare nella stagione 2023-24.

Nicolas Julia, CEO e co-fondatore di Sorare, ha dichiarato: “Sorare inizia il suo secondo anno come prodotto di fantasy sport con licenza ufficiale NBA e NBPA e siamo entusiasti delle innovazioni e delle funzionalità che i giocatori di Sorare NBA potranno sperimentare durante la stagione 2023/2024. Con il sostegno dei nostri partner e i feedback dei nostri utenti, Sorare si impegna costantemente per avvicinare i fan al gioco e ai giocatori che amano, e quest’anno non sarà da meno. Dalla nostra interfaccia al gameplay, dai premi al marketing, Sorare non ha nulla da invidiare a nessun’altra piattaforma di fantasy sport”.