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Tag: Sanremo 2023

Partecipate Pubbliche, al Nord le più performanti e efficienti

Partecipate Pubbliche, al Nord le più performanti e efficientiMilano, 20 ott. (askanews) – “Le società partecipate dagli enti locali del Nord sono più performanti di quelle del Centro e del Sud; ma i risultati migliori, spesso, sono collegati ad un maggior finanziamento da parte degli enti proprietari e a pagamenti più puntuali. Le ridotte performance delle società partecipate del Sud sono connesse, di contro, a finanziamenti di minor entità da parte della PA proprietaria rispetto alle società del Nord Italia. Questo vuol dire meno servizi e di minore qualità per cittadini e imprese e ampliare il divario di competitività territoriale”.

E’ quanto ha sottolineato Melina Nappi, membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche e partner di Iniziativa, nel presentare il nuovo studio condotto dall’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche sulla performance delle società partecipate dalla PA. Lo studio analizza le capacità delle società di generare ricchezza sul territorio nel quale si trovano, l’impatto sugli equilibri economico finanziari degli Enti che le controllano e la connessione tra la performance e i finanziamenti che ricevono dallo Stato.

“La Corte dei Conti, nella sua Relazione, offre un primo spaccato dei dati di bilancio del 2021, fornendo informazioni utili a comprendere la performance economico-finanziaria delle società partecipate. Su 13 miliardi di euro di oneri per i contratti di servizio erogati dagli enti partecipanti agli organismi partecipati dagli enti territoriali oltre il 40% è destinato ad organismi del Nord Italia, circa il 27% al Centro e il 31% al Sud-Isole comprese. Dall’analisi delle partite finanziarie emerge che gran parte dei debiti verso gli enti partecipanti è contratta dalle partecipate del Nord (44%), seguite dalle partecipate del Centro (33%) e dalle partecipate del Sud-Isole comprese (23%) a riprova del maggior tasso di finanziamento alle proprie società degli enti del nord come confermano anche gli ultimi di dati utili della Corte dei conti (Relazione 2021- banca dati Dipartimento del Tesoro-Ministero Economia e Finanze) – prosegue Nappi – Dallo studio emerge che le società del nord hanno in media un indice di redditività più elevato rispetto alle società del centro ed alle società del sud, le quali sono in coda per indice medio di redditività, anche perché ricevono finanziamenti inferiori in valore assoluto dall’ente pubblico proprietario (Stato, regioni, provincia). Le nostre analisi hanno la finalità di individuare i modelli in grado di realizzare le migliori performance economico-finanziarie da poter replicare sull’intero territorio nazionale”. L’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche – che si occupa di ricerche, studi ed analisi dei modelli organizzativi e delle performance della società a partecipazione pubblica; e analizza i dati economico-finanziari di bilancio delle società a partecipazione pubblica, anche in relazione al loro territorio di appartenenza – dispone di un ampio database delle società a partecipazione pubblica ed incrociando i dati che provengono anche da altre fonti, è in grado di effettuare delle analisi accurate sulle performance delle società. In particolare, l’analisi contenuta nella relazione di luglio 2023, contiene un primo spaccato dei dati di bilancio 2021, analisi effettuata suddividendo le società partecipate per fasce geografiche e per dimensione.

Le altre fonti da cui l’Osservatorio ha attinto i dati sono: Istat ed Aida-Bureau van Dijk. I dati relativi al numero di società partecipate ed al numero di addetti sono elaborati periodicamente dall’Istat in un report. L’analisi è stata realizzata su un campione, estratto dal più ampio database delle società partecipate pubbliche dell’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche, pari a 747 imprese con un numero di addetti pari a 168.302.

Il campione è stato suddiviso per regione e per cluster geografico (Nord, Centro, Sud – Isole) ed è stratificato con, Nord, 356 imprese e 77.197 addetti, Centro, 180 imprese e 48.159 addetti e, Sud e Isole, 211 aziende con 42.946 addetti. “Nel realizzare lo studio – spiega Nappi – le società partecipate sono state suddivise in tre cluster dimensionali: piccole, medie e grandi imprese. Per ogni cluster settoriale e dimensionale sono stati analizzati, in media, il valore della produzione, dell’ebitda, dell’ ebitda margin e del rendimento dei dipendenti. L’analisi evidenzia che per le grandi società, il valore medio della produzione più alto è quello del cluster Nord, le quali hanno anche il valore medio più elevato di ebitda ed ebitda margin”. “Per le medie società, il valore medio della produzione più alto è quello del cluster Nord, le quali hanno anche il valore medio più elevato di ebitda, mentre il valore medio più elevato di ebitda margin è quello del cluster Centro – prosegue Nappi – Per le piccole società, il valore medio della produzione più alto è quello del cluster Centro, le quali hanno anche il valore medio più elevato di ebitda, mentre il valore medio più elevato di ebitda margin è quello del cluster Nord. Infine, sono state esaminate il numero delle società partecipate pubbliche razionalizzate negli anni 2017-2020 e si evince una riduzione complessiva di circa il -11%, con le riduzioni più elevate avute nel cluster Centro -13,21% seguito dal cluster Sud – Isole -11,18% e dal cluster Nord con -9,78%”. “I dati – conclude l’esponente del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche – confermano ancora una volta i sensibili divari territoriali che derivano da una spesa pubblica allargata, cioè quella connessa anche alle società partecipate, non omogenea su scala regionale con 4 delle 5 regioni del Mezzogiorno agli ultimi posti della classifica della spesa pro-capite con un divario medio di oltre il 100% tra la prima regione, la Valle d’Aosta, e l’ultima, la Campania come risulta dai dati dell’Agenzia per la Coesione”. (nella foto: Melina Nappi, membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche e partner di Iniziativa)

Aperte candidature per bando “Dieci tesi per la sostenibilità”

Aperte candidature per bando “Dieci tesi per la sostenibilità”Roma, 20 ott. (askanews) – Al via il bando di concorso “Dieci tesi per la sostenibilità”, un’iniziativa inedita, unica in Italia, volta a premiare 10 tesi provenienti, questa la novità, da tutte le discipline, sia umanistiche che scientifiche, che abbiano forti e originali riferimenti al principio della sostenibilità. È possibile presentare le proprie candidature a partire dal 20 ottobre fino al 20 dicembre, sulla piattaforma dedicata accessibile dal sito della Fondazione Symbola. Possono partecipare tutti gli studenti italiani delle lauree magistrali, a ciclo unico o che abbiano conseguito titoli equipollenti, relative agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023.

Ai primi 10 vincitori è riservato un premio di 2.000 euro. Ai vincitori sarà inoltre riservata la possibilità di condividere il proprio curriculum con un network di aziende di primo piano nel panorama nazionale. Il premio è promosso da Fondazione Symbola, Luiss e Unioncamere con il sostegno di Deloitte Climate & Sustainability, il patrocinio della Conferenza dei Rettori (Crui) e la collaborazione di Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS) e del Consorzio Interuniversitario nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali (Instm).

La scelta dei vincitori sarà affidata a un comitato scientifico guidato da Stefano Zamagni e Paola Severino: il primo docente di Economia politica all’Università di Bologna, la seconda presidente della Luiss School of Law. Proprio in funzione di questa visione larga possono partecipare alla selezione lavori provenienti da dieci aree tematiche come matematica, fisica e informatica; chimica e biologia; scienze della terra; medicina; agraria, veterinaria scienze forestali; ingegneria civile ed architettura; ingegneria industriale e dell’informazione; scienze dell’antichità, letterarie, artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; scienze giuridiche, politiche e sociali; economia e statistica.

Sono 19 le università che hanno aderito all’iniziativa con presenze significative sull’intero territorio nazionale: la Federico II di Napoli, Tor Vergata, La Sapienza, la Ca’ Foscari di Venezia, la Bocconi, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università Politecnica delle Marche, il Sant’Anna di Pisa, l’Universitas Mercatorum, le Università di Cagliari, Teramo, Camerino, Catania, Palermo, Teramo e Brescia.

M.O., scommessa di Guterres a Rafah per sbloccare aiuti verso Gaza

M.O., scommessa di Guterres a Rafah per sbloccare aiuti verso GazaMilano, 20 ott. (askanews) – Capi di stato, organizzazioni e gruppi per i diritti umani stanno lavorando per far sì che gli aiuti di emergenza vengano consegnati ai civili a Gaza attraverso l’Egitto. Oggi è arrivato al valico di Rafah il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres che si è recato giovedì al Cairo con l’obiettivo di aprire il confine tra Egitto e Gaza, in modo da sdoganare gli aiuti. I camion degli aiuti devono spostarsi verso Gaza “il più rapidamente possibile”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite su X. “I civili a Gaza hanno un disperato bisogno di servizi e forniture fondamentali. Abbiamo bisogno di un accesso umanitario rapido e senza ostacoli. Abbiamo bisogno di cibo, acqua, medicine e carburante adesso. Ne abbiamo bisogno su larga scala e abbiamo bisogno di sostegno a questo” ha scritto sul social.

Il portavoce dell’esercito israeliano (Idf) Arye Sharuz Shalicar ha dichiarato ieri al canale televisivo tedesco Rtl che gli aiuti d’emergenza potrebbero arrivare oggi o domani al più tardi. Questa mattina, l’organizzazione umanitaria delle Nazioni Unite (Ocha) ha riferito di aver avviato negoziati “profondi e avanzati” con tutti gli attori rilevanti per garantire aiuti di emergenza il prima possibile. L’Onu ritiene che ciò potrebbe accadere entro le prossime 24 ore ma i tempi vengono dati con grande approssimazione.

Allo stesso tempo, una fonte anonima ha detto alla Cnn che non è sicuro se Gaza riceverà gli aiuti oggi a causa di problemi di sicurezza e lavori stradali. “Non ci scommetterei, non punterei dei soldi”, ha detto la fonte anonima al canale. La fonte, che ha familiarità con le discussioni tra Egitto e Stati Uniti, fa riferimento ai lavori stradali necessari nella zona cuscinetto sul lato egiziano. Inoltre, ci sono altri dettagli che devono essere risolti per garantire che questa spedizione non diventi un caso isolato. Intanto 165 camion sono al confine tra Egitto e Gaza. Il valico di Rafah è l’unica via in entrata o in uscita da Gaza che non è controllata da Israele. Il confine è stato chiuso sia agli aiuti di emergenza che alle evacuazioni in seguito all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Da allora, né cibo, né acqua, né medicinali né carburante sono stati autorizzati a entrare verso i 2,3 milioni di persone che vivono lì.

Dall’attacco di Hamas, l’esercito israeliano ha effettuato migliaia di attacchi aerei contro Gaza. Secondo il Ministero della Sanità palestinese: gli attacchi hanno causato la morte di 3.785 persone.

Una parola tira l’altra: una app per allenare il lessico giocando

Una parola tira l’altra: una app per allenare il lessico giocandoRoma, 20 ott. (askanews) – Trovare i termini giusti e le giuste associazioni per costruire vere e proprie “scale di parole”. Si può partire ad esempio da “mela” e risalire la scala con la parola “frutto” e poi “alimento” e, ancora più in alto, “oggetto”. E si può anche scendere la scala con un termine più specifico, ad esempio “renetta”.

Il gioco si chiama “Word Ladders”, è una app per Android e per Apple, e non è solo un gioco. A idearlo sono stati infatti i ricercatori di “Abstraction”, progetto di ricerca finanziato dallo European Research Council (Erc) e guidato da Marianna Marcella Bolognesi, professoressa al Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna. “Per le giocatrici e i giocatori, la app è un modo divertente per fare stretching linguistico, cioè tenere allenato il lessico attivo, cercando parole che non usiamo quotidianamente perché molto specifiche o molto generiche”, spiega Bolognesi. “Al tempo stesso, il gioco ci permette di raccogliere preziosi dati linguistici, utili per il progetto Abstraction”.

Obiettivo di Abstraction – informa Unibo – è infatti indagare come la specificità e la concretezza delle parole influenzano il modo in cui comprendiamo il linguaggio scritto. Queste variabili – la concretezza e la specificità delle parole – hanno un ruolo importante nel determinare la chiarezza, la forza e l’efficacia di diversi tipi di testo, per diversi tipi di lettori, ad esempio per adulti o per bambini, oppure per esperti e non esperti di un determinato settore. L’obiettivo è quindi saper individuare i livelli ottimali di concretezza e di specificità dei termini in vari tipi di testo, per costruire messaggi massimamente efficaci, chiari ed informativi. Grazie all’aiuto dei giocatori di “Word Ladders”, gli studiosi di “Abstraction” vogliono capire in che modo i meccanismi alla base del significato delle parole interagiscono nel pensiero umano, nel linguaggio verbale e nelle espressioni creative.

“Vogliamo spiegare come la specificità e la concretezza delle parole ci permettono di costruire significato a partire dall’esperienza e raggiungere quelle generalizzazioni su cui si basa gran parte del nostro pensare e del nostro parlare”, dice ancora Bolognesi. “L’indagine su questi meccanismi di astrazione è uno dei temi caldi delle scienze cognitive ed è molto dibattuto anche nella ricerca sull’intelligenza artificiale, dove è ancora poco chiaro come una macchina o un algoritmo possa costruire e utilizzare concetti e significati in modo da rispecchiare il comportamento umano”.

Mattarella: si diffondono germi di pseudocultura violenza e odio

Mattarella: si diffondono germi di pseudocultura violenza e odioRoma, 20 ott. (askanews) – “Il contesto nel quale ci troviamo ad agire rende particolarmente impegnativi i vostri compiti. Si diffondono, infatti, germi della pseudocultura della violenza e dell’odio, a livello internazionale e interno”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando, al Quirinale, i prefetti e i consiglieri di prefettura, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“E questo alimenta minacce anche di natura terroristica e comportamenti che aggrediscono la libertà dei cittadini, ai quali vanno sempre garantiti i diritti fondamentali di espressione, associazione e riunione, sanciti dalla nostra Carta fondamentale”, ha aggiunto.

Migranti, Mattarella: incongruo definirla emergenza

Migranti, Mattarella: incongruo definirla emergenzaRoma, 20 ott. (askanews) – “Il tema delle immigrazioni irregolari, con il dramma dei minori non accompagnati, si inserisce in questo quadro. Appare forse incongruo definire emergenza un fenomeno con il quale ci si confronta da anni”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando, al Quirinale, i prefetti e i consiglieri di prefettura, alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“L’Unione Europea sembra, finalmente, averne colto la natura non congiunturale e la necessità di affrontarlo alla radice e in maniera solidale, come compito comunitario, ancora più urgente alla luce dei drammatici avvenimenti in Medio Oriente”, ha sottolineato.

Ricerca: le foreste sono un toccasana per l’asma. E per l’ansia

Ricerca: le foreste sono un toccasana per l’asma. E per l’ansiaRoma, 20 ott. (askanews) – La “terapia forestale”, oltre che avere effetti significativi sulla riduzione dei sintomi dell’ansia, può contribuire al miglioramento delle funzioni respiratorie di bambini e adolescenti affetti da asma e sottoposti alle terapie convenzionali. Lo dimostra una ricerca sperimentale realizzata presso il Lago di Misurina (Belluno) da un gruppo di ricerca dell’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Cnr-Ibe) e del Club alpino italiano (Cai), assieme a Istituto Pio XII di Misurina, e alle Università di Parma, Ferrara e Verona.

Lo studio – informa il Cnr – ha individuato e isolato, attraverso l’analisi di dati ambientali e clinici raccolti nel corso dell’estate 2022, l’effetto dell’esposizione ai monoterpeni – componenti profumati degli oli essenziali diffusi dalle piante che sono molto presenti nelle foreste – sui parametri respiratori che normalmente si misurano per valutare le terapie tradizionalmente utilizzate contro l’asma. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Forests”. “I nostri studi dimostrano come gli esiti dei trattamenti dell’asma adolescenziale siano stati condizionati dalla quantità di monoterpeni inalati dai giovani pazienti, nel tempo trascorso nella foresta di conifere che attornia il lago di Misurina. Dopo la nostra scoperta sul ruolo terapeutico degli stessi monoterpeni sui sintomi di ansia, oggi abbiamo un quadro molto più chiaro e ampio sulle funzioni curative della foresta, sia per quanto riguarda la sfera psicologica che per quella fisiologica”, sottolinea Francesco Meneguzzo, ricercatore del Cnr-Ibe e membro del Comitato scientifico centrale del Cai.

Lo svolgimento della ricerca è stato articolato, poiché i ricercatori hanno dovuto incrociare i dati ambientali con quelli clinici raccolti su 42 pazienti. “Questa ricerca rappresenta il culmine di anni di lavoro: abbiamo dimostrato che l’aria forestale svolge un ruolo terapeutico ad ampio spettro, e questo offre la definitiva giustificazione scientifica all’adozione delle prescrizioni sanitarie cosiddette verdi. Si pensi che in Germania, Canada, Giappone e Corea del Sud, con molte meno evidenze scientifiche, sono state sviluppate reti di stazioni per la terapia forestale. E proprio in Germania, tra qualche mese, entreranno in funzione le prime stazioni dotate di personale medico e di psicologi”, afferma Federica Zabini del Cnr-Ibe, responsabile Cnr del progetto e supervisore della ricerca. “Abbiamo applicato metodi statistici avanzati, specifici della ricerca clinica, per confermare risultati che hanno stupito e che, oggi, ci permettono di disporre di criteri per individuare e qualificare stazioni di terapia forestale, e ottimizzare le funzioni dei centri di trattamento e riabilitazione dell’asma infantile e adolescenziale”, aggiunge Davide Donelli (Università di Parma/Azienda ospedaliero-universitaria di Parma).

Questi risultati – conclude il Cnr – potranno aprire la strada alla costituzione di nuovi centri in alta quota, immersi in foreste ricche di monoterpeni, anche nelle aree appenniniche.

Guerre, indagine Vis Factor: italiani esprimono rabbia e paura

Guerre, indagine Vis Factor: italiani esprimono rabbia e pauraMilano, 20 ott. (askanews) – Gli italiani in rete esprimono un sentiment negativo rispetto al conflitto Israele-Hamas pari al 68,2%, e pari al 61,7% rispetto a quello Russia-Ucraina. È quanto emerge dall’ultima analisi realizzata da Vis Factor, società leader nel posizionamento strategico a livello nazionale, attraverso Human, la propria piattaforma di web e social listening sviluppata a partire dal 2018 da sviluppatori italiani, con algoritmo a base semantica italiana.

Tra le emozioni legate a chi esprime il sentiment negativo prevalgono in maniera netta rabbia e paura, rispettivamente al 54 e 46% in relazione al conflitto mediorientale, 51,5 e 48,5% per quello Ucraina-Russia. Prevalgono post e commenti con sentiment pro Israele (52,83%), rispetto ai pro Hamas (47,17%).

Sul macrotema “guerra”, che racchiude le discussioni su entrambi i conflitti in corso, le maggiori preoccupazioni degli italiani riguardano: coinvolgimento dell’Italia nel conflitto (33,65%); terrorismo (27%); escalation verso guerra nucleare (11,27%); escalation mondiale del conflitto (10,11%). La ricerca è stata effettuata analizzando fonti sui social network X, Facebook e Instagram, nel periodo compreso tra il 13 e il 20 ottobre 2023.

Guerra in Medio Oriente, Tajani: stiamo cercando di evacuare 12-15 italiani da Gaza attraverso il valico di Rafah

Guerra in Medio Oriente, Tajani: stiamo cercando di evacuare 12-15 italiani da Gaza attraverso il valico di RafahTunisi, 20 ott. (askanews) – “Vediamo quali saranno i tempi” per l’apertura del valico di Rafah. “Serve un accordo tra israeliani ed egiziani per far arrivare gli aiuti umanitari, ci sono problemi organizzativi e io mi auguro che tutti insieme si possa lavorare per far uscire anche i nostri 12-15 italiani che sono nella Striscia di Gaza”. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo a Tunisi.

“Potrebbero passare attraverso il valico di Rafah insieme ad altri occidentali, e far contemporaneamente arrivare alla popolazione civile gli aiuti umanitari”, ha aggiunto Tajani. 

Ex Ilva, Palazzo Chigi convoca sindacati, oggi manifestazione a Roma

Ex Ilva, Palazzo Chigi convoca sindacati, oggi manifestazione a RomaRoma, 20 ott. (askanews) – I leader di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella sono stati convocati a Palazzo Chigi, alle 11.15, per discutere del futuro di Acciaierie d’Italia. Lo riferiscono fonti sindacali.

L’incontro avviene nel giorno dello sciopero di 24 ore, con manifestazione nazionale a Roma, proclamato dalle organizzazioni di categoria in tutti gli stabilimenti ex Ilva. La manifestazione nazionale dei lavoratori dell’ex Ilva ha preso il via da piazza dell’Esquilino a Roma per dirigersi a piazza Santi Apostoli, dove sono previsti i comizi dei leader di Fim, Fiom e Uilm. I sindacati avevano chiesto la riapertura della discussione sul futuro dell’azienda, soprattutto all’indomani delle parole del presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, che in audizione nella commissione Attività produttive della Camera aveva messo il proprio mandato a disposizione del Governo lanciando, allo stesso tempo, l’allarme sul rischio di fallimento imminente del gruppo siderurgico.

Le categorie dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad assumersi le proprie responsabilità per arrivare a una soluzione condivisa che consenta il rilancio produttivo del gruppo e garantendo l’occupazione dei lavoratori diretti, dell’indotto e dell’Ilva in AS, la sostenibilità ambientale e la continuità dei progetti di decarbonizzazione.