Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Parkinson, ricerca per sviluppare terapie efficaci su più sintomi

Parkinson, ricerca per sviluppare terapie efficaci su più sintomiRoma, 1 set. (askanews) – Sviluppare una nuova terapia per le persone affette dal morbo di Parkinson, in grado di incidere su quei sintomi (cammino e controllo degli impulsi) sui quali le cure attuali non sono ancora efficaci. Il progetto CALM (Capturing Basal Ganglia Dynamics for accurate and versatile Deep Brain Stimulation Therapies), coordinato da Alberto Mazzoni, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, ha ottenuto un importante finanziamento dal Fondo Italiano per la Scienza Applicata (FISA), il nuovo programma del Ministero dell’Università e della ricerca per valorizzare la ricerca italiana. CALM è stato selezionato all’interno della categoria ‘Engineering and Technology’, riceverà un finanziamento complessivo di oltre 1 milione di euro e avrà la durata di 60 mesi.

“Negli scorsi anni mi sono occupato dell’origine neurale di molti aspetti del Parkinson: le alterazioni dei movimenti delle gambe e delle braccia, i problemi al controllo degli impulsi e alla comunicazione verbale. La sfida adesso è quella di comporre tutti gli elementi del puzzle Parkinson per riuscire a sviluppare terapie che siano efficaci per uno spettro più ampio di sintomi e non presentino effetti collaterali” racconta Alberto Mazzoni che con il suo laboratorio di ricerca, il Computational Neuroengineering Lab, sta portando avanti attività per comprendere l’analisi delle disfunzioni nei circuiti neurali all’origine di varie malattie. Per portare avanti gli obiettivi del progetto è necessario compiere un avanzamento qualitativo nella comprensione della dinamica delle zone del cervello coinvolte (i gangli della base) e del modo in cui questa cambia nel caso di patologie. Il progetto CALM studierà i legami fra i sintomi motori e quelli cognitivi e gli effetti delle terapie sul sistema nervoso nel lungo termine. Queste nuove conoscenze consentiranno lo sviluppo di due nuove tecnologie: un ambiente simulato in cui sarà possibile testare gli effetti di varie possibili terapie su una copia virtuale del cervello del paziente in modo da scegliere la migliore, e un algoritmo da utilizzare in combinazione con i modelli più recenti di Deep Brain Stimulation (DBS, stimolazione cerebrale profonda) in grado di identificare in tempo reale i sintomi e di agire in modo da interromperli immediatamente.

“La principale ricaduta pratica del progetto sarà lo sviluppo di sistemi computazionali e informatici di supporto alla clinica che consentiranno ai medici di fornire terapie personalizzate per il Parkinson, anche per sintomi al momento difficilmente trattabili come le disfunzioni del cammino e dei meccanismi dlude Alberto Mazzoni. “Perché l’acronimo CALM? Uno dei sintomi trascurati del Parkinson che ci proponiamo di riuscire a curare per la prima volta è il disordine del controllo degli impulsi, che è presente nel 10/15% dei soggetti con Parkinson e porta a dipendenza da gioco d’azzardo, shopping patologico, ipersessualità e simili comportamenti. Capire l’origine di questo particolare sintomo contribuirebbe anche a comprendere in senso più ampio come le decisioni vengono prese dal sistema nervoso umano”.

Motogp, doppietta Aprilia nelle prime libere del Montmelò

Motogp, doppietta Aprilia nelle prime libere del MontmelòRoma, 1 set. (askanews) – Doppietta Aprilia nelle Libere 1 del Montmeló: Aleix Espargaró è il più veloce con 1:39.809 con coppia di gomme morbide nuove, alle sue spalle c’è il compagno di squadra Vinales a +0.264. Al 3° posto la Ducati di Martin a +0.464, seguito dalla KTM di Binder al 4° posto. Bagnaia chiude al 5° posto (+1.091), solo 16° Bezzecchi (+1.495). I risultati degli altri italiani: 8° Morbidelli, 13° Bastianini, 15° Di Giannantonio, 18° Marini. Caduta per Marc Marquez (21°). Libere 2 alle 15.

Units sulla Iss per studiare la funzionalità muscolare nello spazio

Units sulla Iss per studiare la funzionalità muscolare nello spazioRoma, 1 set. (askanews) – La missione Nasa della Crew-7, arrivata sulla stazione spaziale internazionale (Iss) il 27 agosto, porta con sé l’Università degli studi di Trieste. Alessandra Bosutti, del Dipartimento di Scienze della Vita dove svolge la sua attività di ricerca nel Laboratorio di biofisica e neurobiologia cellulare della prof.ssa Paola Lorenzon, è coordinatrice del progetto internazionale NIMAS (Neuromuscular electrical stimulation to enhance the exercise benefits for muscle functions during spaceflight). L’obiettivo – informa Units – è valutare se la stimolazione elettrica neuromuscolare possa essere uno strumento utile per un migliore adattamento del corpo umano nello spazio.

L’esposizione alla microgravità durante il volo spaziale porta a sostanziali processi di adattamento nel sistema muscolo-scheletrico degli astronauti, caratterizzati dalla perdita di massa muscolare e declino delle capacità di esercizio. Garantire il mantenimento della forza muscolare durante le missioni spaziali è necessario non solo per sostenere le attività extraveicolari degli astronauti, ma anche per assicurare loro un rapido ed efficiente recupero una volta rientrati sulla Terra. La stimolazione elettrica neuromuscolare (NMES) – metodica non invasiva spesso accostata all’esercizio fisico tradizionale che, attraverso l’utilizzo di elettrodi posizionati sulla cute in corrispondenza del muscolo che si vuole attivare, simula l’impulso nervoso generato dal cervello – potrebbe essere promettente per potenziare gli effetti dell’allenamento in volo e per ridurre il tempo necessario per l’esercizio fisico quotidiano. In combinazione con le attività aerobiche e di resistenza, la NMES potrebbe infatti non solo migliorare la funzione muscolare ma anche consentire l’uso di attrezzature più piccole e leggere, riducendo così carico e peso complessivo a bordo. I risultati dello studio – prosegue Units – potrebbero essere applicati in futuri habitat a gravità ridotta sulla Luna, o più avanti su Marte, e avranno importanti ricadute anche sulla Terra per pazienti anziani o con ridotta mobilità. Effetti simili a quelli indotti dalla microgravità sugli astronauti si ritrovano infatti anche negli anziani e su coloro che per vari motivi non possono muoversi o esercitare il fisico in maniera adeguata.

“NIMAS è un esperimento sponsorizzato dall’Agenzia Spaziale Europea che stiamo conducendo in collaborazione con il nostro team internazionale di scienziati provenienti da Germania, Olanda, Svizzera e Regno Unito – spiega Alessandra Bosutti, coordinatrice del progetto – l’esperimento verrà sviluppato con fondi dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) e Inglese (UK Space Agency) e prevede di determinare sia l’efficacia della NMES nel contrastare il declino correlato alla permanenza nello spazio su massa, metabolismo e funzioni dei muscoli delle gambe degli astronauti, sia l’effetto generale su questi causato dal volo spaziale. Il progetto richiede misurazioni a Terra, prima e dopo il volo, relative all’attività delle funzioni neuromuscolari, alla microcircolazione e ossigenazione muscolare e alle variazioni della massa muscolare delle gambe. Saranno eseguiti anche alcuni prelievi di sangue a terra e a bordo dell’Iss per analisi molecolari”.

Salute, 5 ricercatori Telethon premiati per le scienze della vita

Salute, 5 ricercatori Telethon premiati per le scienze della vitaRoma, 1 set. (askanews) – Una nuova conferma dell’eccellenza dei ricercatori Telethon arriva dagli esiti del primo bando del Fondo italiano per la scienza, lanciato nel 2021 dal Ministero dell’Università e della Ricerca con uno stanziamento di 50 milioni di euro. Tra i 17 progetti di ricerca selezionati nell’ambito delle scienze della vita, infatti, ben cinque sono anche ricercatori della Fondazione.

Il Fondo, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, è dichiaratamente modellato sui cosiddetti ERC, i finanziamenti del Consiglio europeo della ricerca dedicati in particolare alla ricerca di base. Come i bandi europei, anche quelli del FIS sono rivolti a scienziati in varie fasi della loro carriera e appartenenti ai diversi ambiti di ricerca, dall’ingegneria alle scienze della vita. Alla selezione per il primo bando hanno partecipato quasi 2000 progetti di ricerca, tra i quali ne sono stati selezionati per tutti gli ambiti 47, con un finanziamento di circa un milione di euro ciascuno. Per le scienze della vita sono stati premiati 17 progetti di ricerca presentati da ricercatori di vari ospedali, centri di ricerca e università italiani. Tre di loro sono anche affiliati agli istituti di ricerca di Fondazione Telethon: Luigi Naldini, professore dell’Università Vita-Salute del San Raffaele e direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano; Antonella De Matteis, professore all’Università Federico II di Napoli e responsabile del gruppo di ricerca in biologia cellulare e meccanismi di malattia dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli, e Mario Squadrito, ricercatore dell’Ospedale San Raffaele e project leader nell’Unità di ricerca sulla terapia genica mirata contro il cancro di SR-Tiget.

Il progetto del professor Naldini (finanziato con 1,5 milioni di euro) punta a sviluppare nuovi strumenti di editing genetico delle cellule staminali del sangue in grado di superare i limiti attuali delle strategie di terapia genica disponibili. Il dott. Squadrito (finanziato con 970 mila euro) si occuperà invece di mettere a punto nuovi modelli preclinici di metastasi del fegato, per studiarle meglio e sviluppare nuovi possibili approcci terapeutici basati su strumenti di ingegneria genetica. Un ottimo esempio di come conoscenze e competenze acquisite attraverso la ricerca sulle malattie genetiche rare – in questo caso relative a strumenti genetici – possano essere utilizzate in ambiti di ricerca differenti. Lo stesso vale per il progetto di Antonella De Matteis, che dall’inizio della pandemia di COVID-19 si è avvalsa delle sue competenze di biologia cellulare per capire meglio in che modo il virus SARS-CoV-2 si replichi all’interno della cellula ospite. Il suo gruppo ha già ottenuto informazioni molto rilevanti in questo senso, ma, con un finanziamento di 1,2 milioni di euro, il nuovo progetto permetterà di affinare ulteriormente queste conoscenze, fondamentali per poter sviluppare contromisure efficaci. Non solo: tra i finanziati FIS ci sono anche due ricercatori che hanno attualmente in corso anche uno dei finanziamenti extramurali di Fondazione Telethon. Si tratta di Luca Scorrano, professore dell’Università degli Studi di Padova, e di Francesca Lavatelli, ricercatrice dell’Università degli Studi di Pavia. Il progetto di Scorrano (1,5 milioni di euro di finanziamento) approfondirà lo studio dei punti di contatto tra i mitocondri, le “centrali energetiche” della cellula, e altri organelli cellulari, acquisendo conoscenze che permetteranno di capire meglio come funzionano le nostre cellule sia in condizioni fisiologiche sia in caso di malattia. Quello di Lavatelli, finanziato per 840 mila euro, riguarderà invece la caratterizzazione delle alterazioni di una particolare classe di proteine (le catene leggere degli anticorpi) che possono portare ad accumuli patologici delle proteine stesse, rendendosi responsabili di una patologia appartenente al gruppo di malattie rare chiamate amiloidosi.

Fondazione Telethon ETS è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di pazienti affetti da distrofia muscolare. La sua missione è di arrivare alla cura delle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti. Dalla sua fondazione ha investito in ricerca 660,3 milioni di euro, ha finanziato 2.960 progetti con 1.720 ricercatori coinvolti e 630 malattie studiate. Ad oggi grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con l’industria farmaceutica. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. Un’altra terapia genica frutto della ricerca Telethon resa disponibile è quella per una grave malattia neurodegenerativa, la leucodistrofia metacromatica, dal nome commerciale di Libmeldy. Questo approccio terapeutico è in fase avanzata di sperimentazione clinica per un’altra immunodeficienza, la sindrome di Wiskott-Aldrich. Altre malattie su cui la terapia genica messa a punto dai ricercatori Telethon è stata valutata nei pazienti sono la beta talassemia e due malattie metaboliche dell’infanzia, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1. Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.

Autonomia, Calderoli: nella maggioranza c’è totale intesa

Autonomia, Calderoli: nella maggioranza c’è totale intesaRoma, 1 set. (askanews) – Per la fine di ottobre il Senato aproverà il Ddl sull’autonomia regionale differenziata. Lo prevede il minstro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli, intervistato dal Corriere del Veneto.

“Con la maggioranza – spiega Calderoli – c’è una totale intesa, abbiamo fatto ampie riflessioni trovando soluzioni che soddisfano tutti. Poi, prevedere i tempi del parlamento dipende anche dall’atteggiamento dell’opposizione. Se è un esame vero ha determinati tempi, se si mettono a fare ostruzionismo ne ha altri. Poi ci sono anche i rimedi all’ostruzionismo” ma “mi auguro non accada. Un esame regolare del provvedimento potrebbe portare per fine di ottobre all’approvazione del testo in Senato”. Il ministro aggiunge poi di non temere uno svuotamento della riforma a opera di Fdi: “Tutti gli emendamenti di maggioranza in commissione al Senato sono stati concordati. Non c’è alcun problema di natura politica rispetto all’aggiornamento del testo”.

Per quanto riguarda i Lep, che secondo molti avranno bisogno di finanziamenti ulteriori, Calderoli risponde che, “posto che il Clep affidato a Sabino Cassese sta facendo un lavoro immenso e inappuntabile, se un figlio chiede al padre un’auto nuova, la prima domanda che porrà il padre è ‘a che tipo di auto pensavi’? E, in base al tipo di auto, il padre risponderà che non ci sono abbastanza soldi, che ci sono o che si dovrà comprarla a rate. Qualcuno, invece, pretenderebbe di mettere i soldi indipendentemente dal fatto che io stia comprando una Fiat piuttosto che una Mercedes. Prima vediamo di che si tratta, poi valutiamo i costi e come affrontarli”.

Migranti, Fedriga: su rotta balcanica serve forte intervento Ue

Migranti, Fedriga: su rotta balcanica serve forte intervento UeTrieste, 1 set. (askanews) – “Noi abbiamo necessità di un forte intervento europeo. Stiamo parlando di un transito attraverso due Paesi Ue, Slovenia e Croazia, e degli accordi necessari con tutti gli altri paesi extra Ue, che sono però protagonisti nella rotta balcanica: se non c’è una mobilitazione politica dell’Europa, penso che sarà una battaglia non che l’Italia ma che l’Europa perde”. Lo ha detto stamani a Trieste, riferendosi agli ingressi dei migranti attraverso la rotta balcanica, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

“Noi abbiamo dato disponibilità, ancora anni addietro, per utilizzare e mettere a disposizione risorse per utilizzare mezzi per aiutare con le pattuglie miste i controlli dei confini. Abbiamo dato disponibilità a collaborare, per quanto riguarda le nostre competenze, con tutti i paesi di transito. Però adesso deve muoversi l’Europa”, ha aggiunto Fedriga. Il governatore ha poi ricordato che “un’esperienza di successo è stata quella anni addietro con la Libia, dove i pattugliamenti congiunti in acque libiche avevano portato a risultati importanti”.

Zelensky: senza Crimea non c’è pace, non possiamo fidarci di Putin

Zelensky: senza Crimea non c’è pace, non possiamo fidarci di PutinCernobbio, 1 set. (askanews) – “Senza la Crimea, senza il Donbass, non ci può essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi una pace sostenibile neppure nell’area europea”. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, parla dal 49esimo forum Ambrosetti a Cernobbio dove ha ribadito a più riprese la debolezza della Russia e dello stesso Putin.

“Il terrore non significa forza ma nasconde la debolezza” avverte. “Noi vediamo chiaramente le cose, vediamo chi è il nemico: non c’è forza dall’altro lato, sono solo capaci di bombardare le nostre case, stanno solo commettendo crimini contro l’umanità. Chi vede forza in un missile lanciato contro un aereo che vola in assoluta pace? Chi vede forza in un leader che deve scappare su un mezzo blindato, un treno blindato?”. La stessa debolezza Zelensky la vede “nel caos che stanno creando in Africa” e nella morte di Evgenij Prigožhin ammesso dice che lo abbia veramente ucciso (“stiamo ancora aspettando la conferma” precisa). “Tutto questo – sottolinea il presidente ucraino – conferma che non possiamo fidarci di Putin: la sua parola non vale nulla. E’ impossibile andare a negoziare con Putin date queste premesse, perché non riesce a mantenere le sue stesse parole, le sue promesse. Putin mostra la sua debolezza attraverso le sue parole”.

Il suo intervento in videoconferenza al Forum Ambrosetti è stata anche l’occasione per ringraziare il nostro Paese: “La collaborazione con l’Italia è fondamentale ogni giorno, così come degli altri Paesi. Non abbiamo mai avuto dubbi rispetto alla forza delle decisioni italiane rispetto al supporto all’Ucraina”.

Pil, Istat: confermata flessione economia italiana nel II trimestre

Pil, Istat: confermata flessione economia italiana nel II trimestreRoma, 1 set. (askanews) – La stima completa dei conti economici trimestrali “conferma la flessione dell’economia italiana nel secondo trimestre dell’anno”, risultata pari allo 0,4%, “lievemente più accentuata rispetto alla stima preliminare”, che aveva fornito una riduzione dello 0,3%. La crescita tendenziale del secondo trimestre si attesta allo 0,4%, in flessione rispetto ai trimestri precedenti, con “una revisione anche in questo caso al ribasso rispetto alla stima preliminare, che aveva registrato una crescita dello 0,6%”. Lo ha reso noto l’Istat.

A determinare la flessione del Pil è stata soprattutto la domanda interna, incluse le scorte, mentre quella estera ha fornito un contributo nullo. Sul piano interno, l’apporto dei consumi privati è stato anch’esso nullo, mentre sia quello della spesa delle Amministrazioni Pubbliche sia quello degli investimenti è risultato negativo. Positivo il contributo delle scorte, per 0,3 punti percentuali. Le ore lavorate hanno subìto una flessione dello 0,5%, le posizioni lavorative dello 0,1% e le unità di lavoro si sono contratte dello 0,3%. Sono risultati in crescita dello 0,8% i redditi pro-capite.

Pil, Istat rivede al ribasso le stime: nel II trimestre -0,4%

Pil, Istat rivede al ribasso le stime: nel II trimestre -0,4%Roma, 1 set. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,4% nei confronti del secondo trimestre del 2022. Lo ha reso noto l’Istat limando al ribasso le stime diffuse lo scorso 31 luglio che vedevano una riduzione congiunturale dello 0,3% e una crescita tendenziale dello 0,6%. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,7%.

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con un calo dello 0,3% dei consumi finali nazionali e dell’1,8% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono anch’esse diminuite, entrambe in misura pari allo 0,4%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,7 punti percentuali alla variazione del Pil: nullo il contributo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, -0,4 quello degli investimenti fissi lordi e -0,3 quello della spesa delle Amministrazioni Pubbliche. Per contro, la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 0,3 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato nullo.

Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti rispettivamente dell’1,3%, dell’1,4% e dello 0,1%. Nel secondo trimestre, il Pil è cresciuto in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia ed è rimasto stabile in Germania. In termini tendenziali, si è registrata una crescita del 2,6% negli Stati Uniti e dello 0,9% in Francia, mentre si registra una diminuzione dello 0,1% in Germania. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nel confronto con il secondo trimestre del 2022.

“La stima completa dei conti economici trimestrali – è il commento dell’Istat – conferma la flessione dell’economia italiana nel secondo trimestre dell’anno, risultata pari allo 0,4%, lievemente più accentuata rispetto alla stima preliminare, che aveva fornito una riduzione dello 0,3%. La crescita tendenziale del secondo trimestre si attesta allo 0,4%, in flessione rispetto ai trimestri precedenti, con una revisione anche in questo caso al ribasso rispetto alla stima preliminare, che aveva registrato una crescita dello 0,6%”. A determinare la flessione del Pil “è stata soprattutto la domanda interna (incluse le scorte), mentre quella estera ha fornito un contributo nullo. Sul piano interno, l’apporto dei consumi privati è stato anch’esso nullo, mentre sia quello della spesa delle Amministrazioni Pubbliche sia quello degli investimenti è risultato negativo. Positivo il contributo delle scorte, per 0,3 punti percentuali. Le ore lavorate hanno subìto una flessione dello 0,5%, le posizioni lavorative dello 0,1% e le unità di lavoro si sono contratte dello 0,3%. Sono risultati in crescita dello 0,8% i redditi pro-capite”.

Ue, Mattarella: nessun Paese può pensare al futuro da solo

Ue, Mattarella: nessun Paese può pensare al futuro da soloRoma, 1 set. (askanews) – “L’Europa è il quadro entro il quale si costruisce il nostro avvenire, con le lacune che accompagnano il processo di integrazione europea, fattore che trasforma e plasma anche il nostro modello sociale. Pace e sicurezza, così come crescita e benessere dei popoli, passano attraverso la capacità dell’Unione europea di rappresentare un fattore di stabilità e attrazione per chi crede nei valori della libertà, dell’indipendenza, della democrazia”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione del Forum organizzato da The European House.

“Nessun Paese del Continente, neppure i maggiori per dimensioni o reddito – scrive Mattarella – può pensare a un futuro separato da quello degli altri: sarebbe una fuga dalla realtà e, prima ancora di un’illusione, un atto controproducente”. In questo contesto “il tradizionale Forum, organizzato da The European House – Ambrosetti, chiamando responsabili politici, operatori economici e finanziari, intellettuali e dirigenti di forze sociali a un confronto su scala sovranazionale, costituisce – conclude Mattarella – un’interessante occasione di riflessione sugli scenari posti davanti a noi e sulle linee di azione utili a far avanzare l’intera Unione europea, condizione primaria di sostenibilità per i Paesi membri”.