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Tag: Sanremo 2023

Lombardia, Fontana: clima Lega-Fdi ottimo, discussioni doverose

Lombardia, Fontana: clima Lega-Fdi ottimo, discussioni doveroseMilano, 27 giu. (askanews) – Il clima tra Lega e Fdi all’interno della giunta della Regione Lombardia “nonostante le speranze di qualcuno, è ottimo, assolutamente ottimo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della seduta del Consiglio regionale, dopo l’assenza lunedì scorso degli assessori di Fdi dalla riunione dell’esecutivo lombardo a causa di divergenze sul prolungamento della M5 di Milano.

Lega e Fi, ha aggiunto Fontana, “devono discutere delle cose delicate che riguardano il governo. All’interno di una vera democrazia si deve discutere, se no non sarebbe rispettoso per la democrazia” ha osservato. Quanto ai rapporti tra l’assessore alle infrastrutture e opere pubbliche, la leghista Claudia Maria Terzi, e il collega con la delega ai trasporti, Franco Lucente di Fdi, per Fontana “anche il clima tra loro è ottimo, assolutamente. Non vanno d’accordo solo perché lei tifa Atalanta e lui un’altra squadra, su quello hanno qualche frizione” ha ironizzato.

Maxi frode sul riso biologico nel pavese

Maxi frode sul riso biologico nel paveseRoma, 27 giu. (askanews) – Maxi frode nella commercializzazione di riso falsamente dichiarato biologico nel pavese. L’operazione, coordinata dalla procura di Pavia, è stata eseguita dalla Guardia di Finanza e dagli ispettori dell’ICQRF. L’azione investigativa, partita dall’analisi delle produzioni risicole dal 2021, ha portato alla perquisizione di 14 aziende agricole nella provincia di Pavia e quindi al sequestro di ingenti quantitativi di fitofarmaci e fertilizzanti, il cui utilizzo è vietato nell’agricoltura biologica. Le indagini puntano a verificare la correttezza delle tecniche di coltivazione e anche il livello di contaminazioni nelle produzioni di riso bio.

In una nota FederBio elogia l’operato della Procura. “Esprimiamo pieno sostegno e fiducia alla Magistratura e agli inquirenti che hanno smascherato questa maxi frode – spiega Paolo Carnemolla, Coordinatore Unità di Crisi di FederBio – Le criticità del comparto risicolo biologico sono note da anni. FederBio si è sempre schierata a fianco delle Regioni Lombardia e Piemonte e del MASAF per rendere più restrittive le regole di produzione e i punti di controllo in situazioni come quelle riscontrate dalla Procura di Pavia”. Per l’associzione l’esito di questa operazione “conferma che è concreto il pericolo di truffe, anche rilevanti, quando sussiste un elevato rischio di commistione fra produzione convenzionale e biologica. Quanto fatto finora non è evidentemente sufficiente a prevenire le frodi, si deve aprire immediatamente un confronto con tutti gli attori della filiera, gli organismi di certificazione e le Autorità competenti a livello regionale e nazionale per rivedere le regole e gli strumenti di certificazione, che sono fondamentali per tutelare il Made in Italy biologico e le vocazioni di produttive di interi territori come nel caso del riso”, conclude Carnemolla.

Torna Fruit24, progetto Ue per promuovere consumi ortofrutta

Torna Fruit24, progetto Ue per promuovere consumi ortofruttaRoma, 27 giu. (askanews) – Torna “Fruit24! È sempre il momento giusto per mangiare frutta e verdura!”, il progetto coordinato da Apo Conerpo con il partner greco O Agios Loukas, e co-finanziato dall’Unione Europea, giunto alla sua seconda edizione e che, a partire da luglio, vedrà il suo primo momento promozionale con un roadshow itinerante sulla rete autostradale italiana.

Ad Apo Conerpo, la più grande Organizzazione di produttori europea, fa capo la promozione in Italia, ma il progetto interesserà anche Grecia, Germania e Spagna dove le attività saranno svolte dal partner di progetto, la cooperativa greca Rachis Pierias “O Agios Loukas”. Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, spiega: “si parla spesso della correlazione tra il consumo di ortofrutta e i benefici sulla salute, ma non è mai abbastanza: noi vogliamo andare oltre e raccontare l’importanza di fare scelte alimentari sane e sostenibili, quali sono i riflessi positivi sulla salute, sull’ambiente e sulla sostenibilità, attraverso informazioni chiare e utili sull’impatto benefico complessivo che genera il consumo di frutta e verdura”.

Stellantis lancia ecosistema completo di ricariche Free2move Charge

Stellantis lancia ecosistema completo di ricariche Free2move ChargeMilano, 27 giu. (askanews) – Stellantis lancia Free2move Charge, un ecosistema completo per la gestione della ricarica e dell’energia dei clienti di veicoli elettrici a casa, al lavoro e in viaggio. Free2Move Charge è gestito dalla nuova Stellantis Charging & Energy Business Unit.

“Con l’accelerare dell’uso dei veicoli elettrici, i nostri clienti ci richiedono di essere molto di più di semplici provider di mobilità”, afferma Ricardo Stamatti, Stellantis Senior Vice President della Charging & Energy Business Unit. “Stiamo compiendo un importante passo in avanti attraverso la definizione di una business unit dedicata che supporterà la nostra ambiziosa strategia di elettrificazione e agirà come naturale estensione dei nostri brand iconici”. Oltre a essere easy to Always Be Charged (la promessa e-ABC), Free2move Charge rende la ricarica intelligente, ottimizzando la gestione dell’energia per migliorare efficienza e affidabilità, riducendo il costo totale di utilizzo del veicolo e massimizzando i benefici ambientali. Insieme agli specialisti di Free2move e-Genius, i clienti avranno modo di creare un pacchetto personalizzato da modificare e adattare nel corso del periodo di utilizzo. Il supporto di e-Genius sarà inizialmente disponibile in Europa.

Free2move Charge è fondato su tre pilastri. Free2move Charge Home offre ai clienti privati il supporto per installazione, finanziamento e garanzia dei sistemi di ricarica domestici, oltre ad altri hardware e servizi legati all’energia. Le opzioni possono andare oggi dai cavi di ricarica CA e alle Wall Box fino in futuro a Vehicle-2-Home e Vehicle-2-Grid, sistemi completi di gestione dell’energia in fase di sviluppo, tra cui la soluzione wireless touch-free e il caricamento robotizzato a induzione. Free2move Charge Business si propone come piattaforma one-stopshop grazie a un’offerta completa di servizi di ricarica ed energetici. Le opzioni includono supporto introduttivo, stima dei costi di gestione iniziali e futuri, corretto dimensionamento dell’infrastruttura di ricarica, installazione, manutenzione e accesso ai punti di rifornimento pubblici mentre si è in viaggio. Free2move Charge GO garantisce sempre e dovunque accesso alla più ampia rete esistente di punti pubblici di ricarica grazie a diversi partner in Nord America, Europa e altre regioni, che verranno annunciati presto. In aggiunta ad accesso, pagamento e supporto 24/7, Free2move Charge GO lancerà progressivamente altri servizi. Tra questi rientrano “Plug and Charge”, prenotazioni, programmi fedeltà, sottoscrizioni, pacchetti prepagati, singole fatture/ricevute e perfino la consegna di un servizio di carica presso una località richiesta, quando necessario. Free2move Charge sfrutterà la potenza di Stellantis Energy Cloud integrandosi in maniera intuitiva con le app ufficiali dei brand coinvolti e con l’innovativa piattaforma STLA SmartCockpit, che verrà lanciata nel 2024. Il tutto per suggerire percorsi rapidi e intelligenti e offrire raccomandazioni di ricarica ai clienti in base agli effettivi utilizzi e necessità.

Free2move Charge coinvolgerà i clienti Stellantis per comprenderne le necessità individuali e utilizzerà l’AI Learning per migliorare l’esperienza di ricarica. Free2move eSolutions, una società tecnologica di Stellantis, continuerà a sviluppare e a fornire hardware e software di ricarica a supporto dell’ecosistema Free2move Charge, così come ai clienti non-captive e collaborerà con altri leader del settore per offrire il maggiori numero possibile di soluzioni di ricarica.

”Trame di Vite”: giovani scrittori raccontano Conegliano Valdobbiadene

”Trame di Vite”: giovani scrittori raccontano Conegliano ValdobbiadeneMilano, 27 giu. (askanews) – “Trame di Vite” è il titolo del primo libro composto dai racconti dei cinque finalisti del Premio Campiello Giovani 2022 che, a seguito di un’esperienza sul territorio del Conegliano Valdobbiadene, hanno tratto ispirazione per la scrittura delle loro storie.

Il volume è frutto del progetto tra il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e il Premio Campiello Giovani, ed è stato realizzato con l’obiettivo “di sottolineare l’importanza della promozione della cultura ed evidenziare il legame tra il lavoro e la passione dei viticoltori e quello degli scrittori”. Nel settembre scorso la cinquina finalista è stata accolta dal Consorzio e coinvolta in un fitto programma che ha portato i ragazzi ad entrare in contatto diretto con i produttori che in quel periodo erano impegnati nella vendemmia. Una vera immersione nelle colline del Conegliano Valdobbiadene alla scoperta della bellezza e della tradizione che contraddistingue questo territorio e i racconti dei suoi personaggi storici. L’esperienza maturata sul territorio si è tramutata in parole e racconti liberamente ispirati agli aspetti che hanno più colpito i giovani scrittori. Il volume si può scaricare liberamente dal sito del Consorzio.

“Siamo pienamente soddisfatti del risultato portato da questo progetto, a testimonianza di come le aziende produttrici, la nostra comunità coinvolta, possano contribuire a fornire continui stimoli alle nuove generazioni” ha dichiarato la presidente del Consorzio, Elvira Bortolomiol, aggiungendo che “la sapienza, l’amore e la passione per un lavoro tramandato di generazione in generazione, sono l’essenza del nostro territorio che rappresenta le radici forti di un futuro che sarà nelle mani dei nostri giovani affiancati da coloro che nel paesaggio e nel lavoro in vigneto sanno cogliere i segni di una civiltà che tiene insieme natura, storia, arte e bellezza: sono e saranno questi gli autori dei racconti di ‘Trame di Vite’, un progetto che ambisce a diventare di lungo respiro”. Il progetto di sostegno al “Premio Campiello Giovani” da parte del Consorzio proseguirà anche quest’anno, arricchendosi di tappe e iniziative come il nuovo “incoming” che vedrà nuovamente presenti sul territorio i giovani finalisti dell’edizione 2023 del premio: Elisabetta Fontana, Valeria Lanza, Ester Mennella, Chiara Miscali ed Emanuele Tomasoni.

Lagarde: progressi su inflazione ma non possiamo cantare vittoria

Lagarde: progressi su inflazione ma non possiamo cantare vittoriaRoma, 27 giu. (askanews) – Sull’inflazione nell’area euro “abbiamo compiuto progressi significativi. Ma non possiamo abbassare la guardia e non possiamo ancora dichiarare vittoria”. Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento in apertura del forum annuale di Sintra, secondo il testo diffuso dall’istituzione.

“Attualmente la politica monetaria ha un’unica priorità: ricondurre tempestivamente l’inflazione al nostro obiettivo del 2% nel medio termine. E siamo impegnati a conseguire tale obiettivo qualunque cosa accada”, ha detto. “L’inflazione nell’area euro è troppo alta – ha ribadito – ed è attesa restarvi troppo a lungo. Porteremo i tassi a livelli sufficientemente restrittivi e ci li terremo fin quando sarà necessario”.

Dati sui bambini in conflitti armati, parte il progetto UNETCHAC

Dati sui bambini in conflitti armati, parte il progetto UNETCHACRoma, 27 giu. (askanews) – Da Myanmar a Rd Congo, dall’Afghanistan a Mali e Sudan: l’Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC), con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in Italia, lavorerà su queste e altre zone di conflitto e post conflitto con l’obiettivo di sviluppare dati sensibili e analizzare abusi e violenze contro i bambini. Oggetto di analisi saranno anche i processi di reintegrazione sociali a favore di questi minori. E’ il primo lavoro di ricerca su scala globale svolto da un Network universitario specializzato sui bambini in conflitto armato.

Il “Piano Nazionale sulla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni 1325 e l’impatto dei conflitti su bambini e bambine” è il Progetto della Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC) realizzato in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici S. Pio V: ricercatori accademici da Africa, Asia, Sud America, Europa dell’Est saranno i motori di questa analisi quantitativa e qualitativa in cui lo studio diventa l’arma per rendere visibili le guerre invisibili, per analizzare le condizioni legali e sociali che contribuiscono alla perpetrazione della violenza sui bambini anche considerando gli obiettivi del IV Piano di Azione Italiano per l’attuazione della Risoluzione 1325 su “Donne, Pace e Sicurezza”. “La ricerca intrapresa dall’Universities Network for Children in Armed Conflict riveste una importanza particolare. Intesa a documentare non soltanto la dimensione quantitativa delle gravi violazioni a cui sono esposti bambini e bambine nei conflitti armati in varie aree del mondo, ma soprattutto a mettere in luce le criticità di tali violazioni da un punto di vista qualitativo, i suoi risultati sono destinati a costituire un indispensabile punto di riferimento per l’adozione di misure effettive per risolvere tali criticità nel quadro di una cooperazione internazionale che ci auguriamo sempre più attenta ed efficace su un tema che interessa direttamente i diritti delle generazioni future”, sottolinea Fausto Pocar, Presidente UNETCHAC e Presidente dell’Istituto di Diritto Internazionale Umanitario IIHL – Sanremo.

“Due aspetti occorre evidenziare sulla ricerca che il Network sta conducendo in 4 continenti e sulla ricerca che sta per essere ultima in Medio Oriente e, in particolare, in Siria, Yemen e Iraq. Il primo aspetto innovativo risiede nel fatto che si tratta di una ricerca svolta da un Network di oltre 50 università con il coinvolgimento dunque di professori e ricercatori provenienti da diverse realtà geografiche e scambio quindi di esperienze – dichiara Laura Guercio, Segretario Generale di UNETCHAC. Un secondo aspetto d’innovazione risiede nel fatto che tale analisi è svolta in relazione e nell’ambito del IV Piano Nazionale italiano sulla Risoluzione UNSCR 1325 su Donne Pace e Sicurezza, in merito al quale l’Italia è sempre stata in prima linea per la promozione e attuazione. Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso di analisi e ricerca che possa durare negli anni”. “La ricerca portata avanti dal Network svela senza infingimenti il nocciolo duro e tragico sovente trascurato dalla comunicazione e dall’informazione mainstream: il turpe e differenziato fenomeno delle violazioni a cui sono soggetti bambine e bambini nei vari teatri di guerre, esse stesse sovente dimenticate e trascurate da parte dell’attenzione di osservatori ufficiali più concentrati su altre vicende che trovano posto nelle prime pagine delle agende ufficiali”, commenta Paolo De Nardis, Vice Presidente UNETCHAC, Presidente dell’Istituto di Studi Politici S.Pio V.

Da giugno a novembre 2023, con il lavoro di gruppi di ricerca regionali e il supporto di un Comitato di Ricerca Scientifico, saranno prodotti dati empirici anche sulle gravi violazioni di diritto umanitario internazionale in Ucraina e laddove le violazioni nei confronti dei bambini persistono. Il Progetto darà vita anche alla prima Mappa Virtuale dedicata a Bambini in Conflitto Armato, uno strumento digitale che verrà divulgato come patrimonio didattico interattivo nelle scuole ed università italiane e internazionali.

Mattarella: sulla strage di Ustica non è stata raggiunta la completa verità, non desistere

Mattarella: sulla strage di Ustica non è stata raggiunta la completa verità, non desistereRoma, 27 giu. (askanews) – “La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore”. E’ quanto dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 43° anniversario della strage di Ustica.

“La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità – sottolinea il Capo dello Stato -. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi”. “Una completa verità – conclude Mattarella – non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia”.

ANGI, seconda tappa del Road Show Innovazione Piemonte

ANGI, seconda tappa del Road Show Innovazione PiemonteRoma, 27 giu. (askanews) – Innovazione, trasformazione digitale, transizione energetica e riqualificazione urbana. Questo e molto nella manifestazione indetta per la mattinata di mercoledì 28 giugno dalle 9,00 alle 13,00 presso la splendida cornice della Sala delle Mura del Castello di Novara sito in P.za Martiri della Libertà, 3 a Novara. L’iniziativa è promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, la Regione Piemonte, il CSI Piemonte e con il patrocinio del Comune di Novara. Appuntamento che rientra all’interno del progetto territoriale Roadshow Innovazione Piemonte partito lo scorso maggio con il grande successo nella prima tappa nella città di Alessandria.

Attraverso le voci e le testimonianze delle istituzioni, delle imprese e degli opinion leader del digitale, si terrà un importante dibattito e confronto sui temi del digitale, della sostenibilità e della cosiddetta “Hydrogen Valleys” dedicata alla creazione di siti per la produzione di idrogeno rinnovabile. Un percorso di analisi e di sviluppo che punta alla valorizzazione del territorio della Regione Piemonte, mettendo a confronto i principali attori dell’ecosistema regionale con i maggiori operatori istituzionali e aziendali dell’ecosistema economico e industriale del Paese. Tra gli interventi ci saranno il sindaco di Novara Alessandro Canelli; l’Assessore Regionale all’innovazione Matteo Marnati; il Direttore Generale del CSI Piemonte Pietro Pacini; il Rettore dell’Università Piemonte Orientale prof. Gian Carlo Avanzi; il Direttore delle relazioni istituzioni del PE in Italia Fabrizio Spada; la Vicepresidente della Fondazione Novara Sviluppo Arch. Simona Pruno; il Past President Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro Fabrizio Bontempo; il Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Novara Vercelli Marco Brugo Ceriotti; Giovanni Rossitti Codirettore Generale di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Davide Ricordi Project Leader Manager del Comune di Novara; l’Industrial Design Professor del Politecnico di Milano Giorgio De Ponti; la Social Media Marketing Manager del CAAT – Centro Agroalimentare Torino Simona Riccio.

Tra le testimonianze aziendali ci saranno: Alessio Racca Specialista per l’innovazione – Direzione Piemonte e Liguria Intesa Sanpaolo; Marco Falcone Direttore Relazioni Istituzionali ESSO; Gianluca Serale Head of Open Innovation Iren S.p.A.; Leonardo Mazza Head of Business Development Hydrogen Department Edison Next; Davide Damosso Direttore Operativo della Environment Park Spa; Claudio Organtini Responsabile Business Development di Innio Jenbacher; Alessandra Zoppis Manager della MEMC Electronic Materials SpA; Daniele Gandini Chief Sales Manager di Macnil GT Alarm. A completare il programma anche storie dal mondo startup con: Immodrone e Flowtech. Coordineranno Gabriele Ferrieri Presidente ANGI e Ylenia Totino conduttrice e influencer marketing.

Vino, focaccia, frutta e spezie: natura morta scoperta a Pompei

Vino, focaccia, frutta e spezie: natura morta scoperta a PompeiRoma, 27 giu. (askanews) – Sembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un affresco con natura morta, emerso in questi giorni nell’ambito dei nuovi scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei, ciò che era rappresentato sulla parete di un’antica casa pompeiana potrebbe essere un lontano antenato della pietanza moderna, elevata a patrimonio dell’umanità nel 2017 in quanto “arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”.

Come spiegano gli archeologi del Parco Archeologico di Pompei, si suppone che accanto a un calice di vino, posato su un vassoio di argento, sia raffigurata una focaccia di forma piatta che funge da supporto per frutti vari (individuabili un melograno e forse un dattero), condita con spezie o forse piuttosto con un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra. Inoltre, presenti sullo stesso vassoio, frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni. Tale genere di immagini, noto in antico con il nome xenia, prendeva spunto dai “doni ospitali” che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca, risalente al periodo ellenistico (III-I secolo a.C.). Dalle città vesuviane si conoscono circa trecento di queste raffigurazioni, che spesso alludono anche alla sfera sacra, oltre a quella dell’ospitalità, senza che tra le attestazioni rinvenute finora ci sia un confronto puntuale per l’affresco recentemente scoperto, che colpisce anche per la sua notevole qualità di esecuzione.

Da un passo nell’Eneide di Virgilio (libro VII, v. 128 sgg.), si può dedurre il posizionamento di frutta e altri prodotti dei campi su pani sacrificali che fungono da “mense”: nel momento in cui gli eroi troiani mangiano dopo la frutta, anche i pani usati come contenitori (mense) , si accorgono nell’epos virgiliano, che si è verificata la profezia secondo la quale avrebbero trovato una nuova patria, quando “spinto a lidi sconosciuti, esaurito ogni cibo,” la fame li avrebbe portati a “divorare anche le mense”. “Pompei non finisce mai di stupire, è uno scrigno che rivela sempre nuovi tesori”, afferma il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano: “Al di là della questione di merito su cui parleranno gli studiosi, va sottolineato il valore globale di questo sito al quale stiamo dedicando le nostre cure, con la chiusura del Grande Progetto Pompei ma anche con l’avvio di nuove iniziative. La tutela e lo sviluppo del patrimonio, in ossequio all’art. 9 della Costituzione, sono una priorità assoluta”.

“Oltre all’identificazione precisa dei cibi rappresentati – commenta il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – ritroviamo in questo affresco alcuni temi della tradizione ellenistica, elaborata poi da autori di epoca romana-imperiale come Virgilio, Marziale e Filostrato. Penso al contrasto tra un pasto frugale e semplice, che rimanda a una sfera tra il bucolico e il sacro, da un lato, e il lusso dei vassoi d’argento e la raffinatezza delle rappresentazioni artistiche e letterarie dall’altro. Come non pensare, a tal proposito, alla pizza, anch’essa nata come un piatto ‘povero’ nell’Italia meridionale, che ormai ha conquistato il mondo e viene servito anche in ristoranti stellati”. L’affresco è stato rinvenuto nell’atrio di una casa dell’Insula 10 della Regio IX in corso di scavo, a cui era annesso un panificio, già esplorato in parte tra il 1888 ed il 1891 e le cui indagini sono state riprese a gennaio scorso. Le strutture scavate nell’800 e parzialmente a vista facevano già supporre la presenza di un ampio atrio con la classica successione degli ambienti sul lato orientale e, sul lato opposto, l’ingresso al settore produttivo del forno. L’atrio è stato liberato dal materiale di risulta degli scavi ottocenteschi rivelando il crollo delle coperture, all’interno dello strato di pomici bianche e una porzione residuale degli strati vulcanici da flusso (cineriti) nel settore meridionale. Negli ambienti di lavorazione vicini al forno, nelle settimane passate, sono stati rinvenuti gli scheletri di tre vittime.

L’intero cantiere di scavo dell’insula 9 interessa un’area di circa 3.200 mq, quasi un intero isolato della città antica sepolta nel 79 d.C. dal Vesuvio e si inserisce in un più ampio approccio, sviluppato durante l’ultimo decennio e teso a rettificare e risolvere i problemi idrogeologici e conservativi dei fronti di scavo, ovvero il confine tra la parte scavata e quella inesplorata della città antica. Quest’ultima ammontante a circa 22 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell’abitato antico. Il Parco Archeologico di Pompei ha pubblicato un primo inquadramento storico-archeologico dell’affresco sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, consultabile sul sito www.pompeiisites.org e funzionale alla condivisione tempestiva di dati scientifici provenienti da scavi e ricerche in corso nel sito UNESCO e nel suo territorio.