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Tag: Sanremo 2023

Da domani le finali del Festival Musicultura a Macerata

Da domani le finali del Festival Musicultura a MacerataRoma, 22 giu. (askanews) – Domani e il 24 giugno l’Arena Sferisterio di Macerata ospiterà le finali di Musicultura, Festival della Canzone Popolare e d’Autore, condotto da Flavio Insinna e Carolina Di Domenico. Gli otto giovani vincitori del concorso si sfideranno a suon di note per conquistare il titolo di vincitore assoluto 2023 e il premio Banca Macerata di 20 mila euro, decretato dai voti del pubblico presente.

“L’atmosfera che si respira qui al Festival è incredibile, c’è musica in ogni angolo della città, l’importante palcoscenico di Musicultura è una vera e propria celebrazione dell’arte della musica e della canzone”, ha detto Carolina Di Domenico, che condurrà il viaggio alla scoperta delle nuove tendenze della musica popolare e d’autore italiane con Flavio Insinna, entrambi per la prima volta a Musicultura; uno spettacolo che dalle ore 21 potrà essere seguito in diretta su Rai Radio 1, con le voci di John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua. Il palcoscenico di Musicultura ospiterà nella serata di apertura di domani le esibizioni di Fabio Concato, Santi Francesi, già vincitori assoluti di Musicultura nel 2021 come The Jab con il brano “Giovani favolosi”, Paola Turci, Rachele Andrioli e Coro a Coro e dell’attrice Chiara Francini. Tra gli ospiti della serata finale di sabato 24 giugno, saliranno sul palcoscenico del Festival Mogol, Gianmarco Carroccia, Dardust ed Ermal Meta, che per l’occasione dedicherà un omaggio a Franco Califano. Sono attesi alla finale altri artisti a sorpresa. Questi i nomi degli otto vincitori di Musicultura: AMarti, Pietra (Ferrara); Ilaria Argiolas, Vorrei guaritte io (Roma); cecilia, Lacrime di piombo da tenere con le mani (Pisa); Lamante, L’ultimo piano (Schio, VI); Simone Matteuzzi, Ipersensibile (Milano); Santamarea, Santamarea (Palermo); Cristiana Verardo, Ho finito le canzoni (Lecce); Zic, Futuro stupendo (Firenze).

Tutti autori dei brani che interpretano, gli artisti accedono alle serate finali del concorso al termine di una lunga selezione che ha coinvolto 1.126 artisti e 2.252 canzoni. Gli otto vincitori sono stati designati dal comitato artistico di Garanzia, di cui i primi firmatari nel 1990 sono stati Fabrizio De Andre e Giorgio Caproni, e in questa edizione è composto da Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Cristina Donà Giorgia, Irene Grandi La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni e Sandro Veronesi. Gli otto giovani si contenderanno NCHE il Premio miglior progetto discografico PMI Produttori Musicali Indipendenti, il premio Unimarche per il miglior testo, il significativo sostegno per l’effettuazione di un tour di otto date, grazie a NuovoImaie e l’ambita Targa della Critica intitolata a Piero Cesanelli, l’ideatore di Musicultura e suo direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019.

Vino, progetto di enoturismo di La Farra sulle Colline del Prosecco

Vino, progetto di enoturismo di La Farra sulle Colline del ProseccoMilano, 22 giu. (askanews) – L’azienda vitivinicola La Farra di Farra di Soligo (Treviso) ha inaugurato un “progetto enoturistico esperienziale” dedicato ai visitatori della Cantina. Si tratta di un percorso di circa tre chilometri che segue il tracciato preesistente della Strada per il Santuario di Collagù, che si snoda tra i vigneti e i paesaggi più suggestivi delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene dal 2019 patrimonio dell’umanità Unesco.

Un cammino che conduce fino al Belvedere La Farra, un casolare di due piani di proprietà dei fratelli Adamaria, Innocente e Guido Nardi, titolari dell’azienda. Qui i visitatori potranno degustare i vini della Cantina, accedere ad una piccola biblioteca per conoscere la cultura locale, e osservare dall’alto il lavoro dei vignaioli che ha permesso la creazione di un paesaggio agrario detto “a mosaico”, nel quale tanti piccoli appezzamenti di vigneto sono intervallati da boschi o aree improduttive. “Si tratta – spiega Innocente Nardi, contitolare ed enologo della Cantina – di un progetto nato dal desiderio di far vivere agli operatori e consumatori l’esperienza delle Rive eroiche, dove si produce il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, della bellezza del paesaggio e di assaporare la cultura del nostro territorio, anche attraverso la lettura di autori locali o di qualche guida dedicata alla scoperta dei luoghi più significativi, dell’architettura e delle tradizioni popolari, oltre che dei vini”.

Relitto del Titanic, esaurite le riserve di ossigeno sul sommergibile Titan

Relitto del Titanic, esaurite le riserve di ossigeno sul sommergibile TitanRoma, 22 giu. (askanews) – Il conto alla rovescia è giunto al termine. Dalle 13,08 di oggi (ora di Roma), le 96 ore di “aria respirabile” teoricamente a disposizione del Titan sono terminate. Posto che il sommergibile, scomparso da domenica nella zona del relitto del Titanic, non sia imploso, né abbia imbarcato acqua, e che non si siano danneggiati i sistemi di ritrattamento dell’aria, di autonomia dell’ossigeno, di riscaldamento e condizionamento, i cinque passeggeri del sommergibile sono ora, con ogni probabilità, esposti all’asfissia.

Dal fatidico momento in cui, in teoria, la sopravvivenza è “dell’ordine dei 10 minuti – anche se dipende dalla costituzione e dallo stato di salute di ogni passeggero”, ha spiegato il dottor Jean-Yves Massimelli, medico specialista in immersioni subacquee, contattato da Le Figaro. “Ciascuno dei cinque passeggeri ha un particolare stato di salute e un comportamento all’interno del team. Questi fattori sono altrettanto decisivi”, ha aggiunto.

Lombardia, Maione: investiti 200 mln in riduzione della CO2

Lombardia, Maione: investiti 200 mln in riduzione della CO2Milano, 22 giu. (askanews) – L’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione, è intervenuto questa mattina a Bruxelles al Meeting europeo della Under2 Coalition, un network globale di Stati, Regioni e governi locali che riunisce 260 governi. “La Regione Lombardia – ha detto l’assessore nel suo intervento – sta terminando la gestione dei bandi del periodo di programmazione comunitaria, con i quali sono stati impegnati fondi per 200 milioni di euro per misure di riduzione della CO2. Stiamo discutendo una proposta di legge regionale sul clima, rivedendo il Piano regionale di adattamento ed è appena stato approvato il Piano regionale energia ambiente e clima. L’Osservatorio Regionale sull’Economia Circolare e la Transizione Energetica è uno strumento innovativo con il quale continuiamo a monitorare la transizione. Il nostro impegno è nei fatti”.

“Le nostre azioni sullo sviluppo di infrastrutture per la fornitura di energia pulita, la trasformazione dei trasporti, dei processi industriali e di contenimento delle emissioni – ha aggiunto – sono di estrema importanza per la decarbonizzazione e per gli obiettivi di contenimento della temperatura globale”. “Ovviamente – ha continuato – proseguiamo questo lavoro ascoltando le esigenze economiche e sociali del nostro territorio”. “Stiamo indirizzando la transizione nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’industria – ha evidenziato Maione – attraverso l’implementazione di strumenti innovativi, un approccio multilivello e politiche concrete per rimanere in linea con gli obiettivi globali”. “La collaborazione istituzionale sia con il governo italiano che con gli altri livelli istituzionali è fondamentale – ha concluso – perché consente di individuare le strategie migliori per raggiungere questi obiettivi condivisi”.

Al via la prevendita per i biglietti del musical “Mare Fuori”

Al via la prevendita per i biglietti del musical “Mare Fuori”Roma, 22 giu. (askanews) – Al via la prevendita per i biglietti del musical “Mare Fuori”, la trasposizione teatrale della serie tv Rai-Picomedia. Lo spettacolo diretto da Alessandro Siani e prodotto da Best Live debutterà il 14 dicembre al Teatro Augusteo di Napoli e avrà tra i protagonisti, anche alcuni tra i volti più amati della serie tv.

Tra questi, Maria Esposito, per tutti Rosa Ricci, personaggio rivelazione e tra i protagonisti. Per il 2024, dal 20 gennaio, il musical farà tappa al Teatro Duemila di Ragusa, quindi dal primo febbraio al Teatro Alfieri di Torino. Il 14 febbraio le luci del palco si accenderanno al Teatro Arcimboldi di Milano, e a partire dal 23 febbraio al Teatro Team di Bari, quindi il primo marzo a Roma al Teatro Brancaccio e dal 15 marzo al Teatro Europa di Bologna.

Con ok Comm. Ue ok a pannelli fotovoltaici su 20mila stalle

Con ok Comm. Ue ok a pannelli fotovoltaici su 20mila stalleRoma, 22 giu. (askanews) – Il via libera della Commissione europea al nuovo decreto del bando agrisolare consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di circa 20mila stalle e cascine ed è importante per contribuire in modo sostenibile alla sovranità energetica del Paese. Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente l’annuncio del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida sul bando che prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80%.

Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche “che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – sostiene Prandini – per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile, in una situazione di forti tensioni internazionali”. Il bando sull’agrisolare consente l’installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva stimata in 4,3 milioni di metri quadri sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. “Di fronte all’occupazione di suolo fertile con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici che sottraggono il suolo dalla sua vocazione originale, diventa urgente – precisa Prandini – correggere tale situazione e fermare il caos decisionale che deriva dall’assenza di regole di governo del territorio ha finito per partorire una sorta di abusivismo energetico, con un forte consumo di suolo e significativi danni collaterali ecologici ed economici”.

Vino, Prà presenta il suo primo Soave da uve di tre diversi cru

Vino, Prà presenta il suo primo Soave da uve di tre diversi cruMilano, 22 giu. (askanews) – Graziano Prà, vignaiolo di Monteforte d’Alpone (Verona), presenta il suo primo Soave prodotto da uve provenienti da tre diversi cru dell’azienda, e con la tradizionale tecnica del taglio del tralcio, che permette un leggero appassimento in vigna. Il vino porta il nome di “Colle Sant’Antonio 2018” ed è un’edizione limitata di circa 3.000 bottiglie con il tappo a vite, chiusura su cui l’azienda scommette da tempo con grande successo.

“E’ un vino che va atteso con pazienza in cantina e frutto di una scrupolosa ricerca all’interno delle nostre ‘uga’, dicitura che nel Soave indica i cru” ha spiegato Prà, sottolineando che “nel corso degli anni, grazie a microvinificazioni separate, abbiamo individuato le tre zone migliori, Ponsara, Froscà e Foscarino, all’interno delle quali selezioniamo vigne vecchie, che vanno dai 50 ai 70 anni d’età”. Ponsara si distingue per essere una zona fresca, ventilata e ricca d’acqua in grado di donare al vino una buona acidità e tensione, Froscà è la zona rivolta a Sud e di matrice vulcanica che garantisce la presenza di note più sapide, mentre Foscarino, esposto ad Est, è il cru che dona corpo al vino. Dopo la ‘diraspapigiatura’ e una pressatura soffice, questo vino fermenta a 13 gradi e viene lasciato affinare in una botte grande di rovere di Allier da 30 ettolitri per i successivi 18 mesi. L’azienda Graziano Prà conta 40 ettari vitati sulle colline del Soave, e otto ettari in quelle della Valpolicella, dove alleva vigneti a 500 metri di quota. Pioniere dell’uso del tappo a vite in Italia e fondatore del gruppo “Gli Svitati”, Prà produce oggi cinque etichette provenienti dai terreni del Soave e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella.

Tutti pazzi per l’agricoltura multifunzionale (85%) e i suoi servizi

Tutti pazzi per l’agricoltura multifunzionale (85%) e i suoi serviziRoma, 22 giu. (askanews) – Per gli italiani, chi garantisce maggiormente la sicurezza dei prodotti alimentari sono i produttori/coltivatori (77%) e il mercato contadino (64%). In particolare, è proprio il mercato contadino a rappresentare il canale di acquisto prediletto per i prodotti agricoli (69%), per i quali viene apprezzata la qualità alimentare (41%) e soprattutto il rapporto qualità/prezzo (39%, ben +13% rispetto alla precedente rilevazione). Alla domanda se la presenza dei mercati contadini è favorita dalle amministrazioni comunali, il 45% risponde in modo affermativo: l’87% degli intervistati dichiara che sarebbe importante averli nei quartieri di residenza o a una distanza prossima. È quanto afferma il XIII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura”, con focus su I Mercati contadini realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, presentato questa mattina a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, in occasione del convegno “Agricoltura e risorse idriche: le sfide dell’emergenza climatica”, trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale.

L’incontro è stato aperto da Vincenzo Gesmundo (Segretario Generale Coldiretti): “La legge di orientamento fortemente voluta dalla Coldiretti ha rappresentato una svolta storica per l’agricoltura italiana aprendo nuove opportunità di reddito e lavoro per le imprese e per il Paese nel segno della sostenibilità e del legame con il territorio” ha affermato nell’evidenziare “la crescita delle nuove attività che vanno oggi dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, in una filiera agroalimentare che vale oggi dal campo alla tavola 580 miliardi”. Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della campagna #NoFakeFood): “Dal XIII Rapporto è evidente che gli italiani ritengono importante il ruolo degli agricoltori rispetto alla tutela e alla buona conservazione dell’ambiente, soprattutto in termini di manutenzione del territorio contro frane e alluvioni, coltivazione di cibo biologico e come presidio contro il fenomeno della cementificazione. Proprio dalla riforma che ho firmato nel maggio 2001, sono nate quelle realtà che oggi rappresentano le nuove forze di rilancio del Paese. Parliamo dell’universo degli agriturismi, agriasilo, fattorie didattiche, farmer market e altri nuovi servizi che hanno preso vita anche grazie all’azione di una nuova generazione di giovani agricoltori innovativi ed ecodigital. Tuttavia, come pone in evidenza il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche (WWDR) 2023, la minore disponibilità di acqua per l’irrigazione dovuta alla crescente domanda urbana apre un ventaglio di criticità. Per accelerare l’attuazione dell’economia circolare, necessaria nel settore idrico e agroalimentare, è fondamentale l’impegno attivo di attori di diversi settori verso le transizioni ecologica e digitale”.

Ettore Prandini (Presidente Coldiretti): “L’Italia può oggi contare sull’agricoltura più green d’Europa con 5450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche ma nel Belpaese ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole con ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio” ha affermato nel sottolineare che “si tratta di un patrimonio che va difeso anche garantendo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”. Il convegno è stato promosso da Fondazione UniVerde e Coldiretti con il supporto di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, in collaborazione con Noto Sondaggi, Fondazione Campagna Amica, ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue e il magazine Innovazione.PA, con GMT, Menowatt Ge, EPM, AVR federata Anima Confindustria, Almaviva in qualità di Event partners e con Radio Radicale, Askanews, Italpress, La Notizia, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus quali Media partners.

Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi, ha presentato i dati del XIII Rapporto secondo cui l’85% degli italiani conosce e considera l’agricoltura multifunzionale un importante settore di sviluppo dell’economia italiana. Tuttavia gli italiani chiedono di incentivare l’attenzione riservata all’agricoltura da parte delle Istituzioni e valorizzare gli agricoltori e il loro lavoro. Il 71%, inoltre, ritiene i prodotti agricoli italiani più saporiti, più genuini (68%) e più controllati (67%) rispetto a quelli provenienti dagli altri Paesi. I dati dell’indagine evidenziano inoltre la tendenza secondo cui per i prodotti agroalimentari made in Italy all’estero è necessaria una certificazione che ne garantisca l’origine (confermato dall’87% degli italiani): stando al giudizio del campione, non sarebbero infatti sufficientemente tutelati (66%). Tra le varie opzioni spicca la scelta dell’agriturismo come meta di soggiorno e ristorazione, motivata dal desiderio di contatto con la natura (59%) e graditissimi sono i servizi offerti tra cui: agriturismo con ospitalità per dormire (88%), vendita diretta di prodotti (87%), agro asili (86%). La stragrande maggioranza degli italiani (ben l’87%) ritiene importante, per il rilancio del turismo, la presenza di agriturismi lungo il percorso della via Francigena e dei cammini d’Italia. In un messaggio, Gian Marco Centinaio (Vicepresidente del Senato della Repubblica) ha sottolineato: “L’agricoltura, in particolare quella italiana, è in prima fila nel combattere gli effetti del cambiamento climatico. E la gestione dell’acqua rappresenta in questo quadro una priorità. L’esperienza e la conoscenza del territorio, unite a un utilizzo sapiente delle nuove tecnologie, possono fare da guida alle Istituzioni e agli altri settori economici per ottenere risultati più efficaci. Importante è anche la condivisione di know how e strumenti avanzati a livello internazionale, come ho potuto verificare anche recentemente confrontandomi con il ministro dell’Agricoltura di Taiwan, nel corso del mio viaggio sull’isola”.

Francesco Lollobrigida (Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), in un messaggio video, ha evidenziato: “Il Governo ha investito fin dal primo momento per affermare azioni concrete sul fronte del cambiamento climatico. Per far fronte alle conseguenze della siccità abbiamo approvato un decreto con semplificazioni per realizzare infrastrutture idriche, vasche di raccolta di acque, impianti di desalinizzazione. Con la Legge di bilancio abbiamo destinato 225 milioni di euro per lo sviluppo di progetti innovativi che sostengano la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura attraverso la diffusione di nuove tecnologie, rafforzando le produzioni e migliorando anche la gestione della risorsa idrica. Puntiamo sulle Tecniche di evoluzione assistita, di cui abbiamo autorizzato la sperimentazione in campo con un emendamento al Dl. Siccità, cosa ben diversa da degenerazioni come gli Ogm, per avere colture produttive più resistenti al cambiamento climatico e a parità di consumo del suolo. Dopo la recente alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna e il Centro Italia, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a una serie di misure tra cui, per il settore agricolo, indennizzi alle imprese danneggiate. Il nostro obiettivo è superare la logica emergenziale con una strategia di lungo termine: presidio del territorio, tutela del paesaggio, conservazione della biodiversità e la cura di ciò che la terra ci offre, sono elementi legati a doppio filo alle attività agricole, di allevamento e di pesca”. Maria Elisabetta Alberti Casellati (Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa): “Oggi nessuna regione italiana, nessuna comunità, nessuno di noi può considerarsi esente dal rischio di fenomeni climatici di intensità estrema. Servono pertanto risposte urgenti e adeguate alle caratteristiche peculiari di ciascun territorio, dalla realizzazione di dighe più efficienti a un uso complessivo dell’acqua più responsabile, garantendone il recupero e il riutilizzo, oltre che una distribuzione equa e una riserva minima costante. Sono orgogliosa dell’azione intrapresa dal Governo in questi primi mesi dal suo insediamento. A marzo il Presidente Meloni ha istituito una Cabina di Regia per monitorare la crisi idrica. A ciò si è aggiunta l’istituzione di un ‘Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica’, incarico affidato al Dott. Nicola Dell’Acqua. Si tratta di passi importanti e concreti per affrontare non soltanto i problemi più urgenti, per i quali sono stati già stanziati, tra l’altro, oltre 100 milioni di euro, ma anche per impostare gli interventi in maniera strategica, in un’ottica di prevenzione e gestione, oltre che emergenziale. Servono procedure snelle per fornire risposte concrete e urgenti ai territori e interventi di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture. In qualità di Ministro delle Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, sono impegnata a promuovere cambiamenti strutturali e normativi volti a garantire un quadro di riferimento chiaro e stabile, a beneficio dei cittadini e delle imprese”. La candidatura “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, e la sua eventuale iscrizione, per la larga maggioranza degli italiani (68%) favoriranno la difesa e la valorizzazione dell’agricoltura. Una maggiore conferma delle necessità di salvaguardia dell’elemento culturale, proviene dal giudizio sui piatti italiani all’estero: in occasione di viaggi in Europa o nel mondo, per turismo o lavoro, il 60% afferma di aver trovato piatti, ricette o prodotti alimentari italiani taroccati o stravolti. Apprezzata e valutata positivamente dalla maggioranza degli intervistati anche la campagna #NoFakeFood, realizzata da Fondazione UniVerde, Opera2030.org, SOS Terra Onlus in collaborazione con molti content creators per difendere i prodotti agroalimentari italiani da agropirateria e Italian sounding: fenomeni diffusi che sottraggono miliardi di euro all’export italiano, con quantitativi di cibi contraffatti che superano in valore quello degli originali. Ecco perché occorre investire sulla diffusione di tutte le tecnologie che garantiscono tracciabilità e sicurezza. Con il coordinamento di Gianni Todini (Direttore di Askanews), al panel su “Agricoltura e cambiamento climatico” sono intervenuti anche Maurizio Martina (Vicedirettore Generale della FAO) e Stefano Vaccari (Direttore Generale CREA). Appare chiaro che il cambiamento climatico avrà impatti negativi su tutte le dimensioni della sicurezza alimentare. Lo sviluppo agricolo sostenibile è il fulcro per aumentare l’efficienza nella gestione delle risorse idriche ed energetiche, rafforzare i mezzi di sussistenza rurali, promuovere l’equità e il benessere sociale: la via per raggiungere questi obiettivi è l’adozione di un approccio sistemico. Proprio la FAO ha sviluppato un quadro economico per la valutazione dell’uso dell’acqua riciclata proveniente dalle aree urbane in quelle destinate all’agricoltura irrigua, come parte di un processo di pianificazione globale nelle strategie di allocazione delle risorse idriche, presentando un utilizzo economicamente più efficiente e sostenibile dell’acqua. Tale strategia viene evidenziata nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche (WWDR) 2023 con focus su “Partenariati e cooperazione per l’acqua”, la cui traduzione ufficiale in italiano è stata presentata in videomessaggio da Michela Miletto (Direttore di UNESCO World Water Assessment Programme, WWAP). Le evidenze scientifiche della crisi idrica sono ineccepibili, ecco perché vanno sempre più posti al centro del dibattito i temi della giustizia e dell’equità nella gestione delle risorse idriche, rafforzando i partenariati in tutte le dimensioni della sostenibilità. La traduzione ufficiale del WWDR2023, sostenuta da partner virtuosi, e frutto della collaborazione tra la Fondazione UniVerde e l’UNESCO WWAP con il supporto dell’IISPA, si rinnova ormai dal 2018 ed ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di Istituzioni e imprese, a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. Il volume è stato tradotto in italiano grazie al supporto di Menowatt Ge, GMT, EPM, AVR federata Anima Confindustria. A seguire si è svolto il panel “La corretta gestione delle risorse idriche” con gli interventi di Silvano Pecora (in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Andrea Guerrini (Componente del Collegio ARERA e Presidente WAREG, European Water Regulators), Francesco Vincenzi (Presidente ANBI), Maurizio Montalto (Presidente IISPA). La gestione equa, efficiente e sostenibile dell’acqua riconosce la risorsa idrica come bene sociale ed economico, la cui quantità e qualità determinano la natura stessa del suo utilizzo. La complessità delle relazioni tra acqua e utenti, economie ed ecosistemi, richiede una gestione integrata che tenga conto delle sinergie, degli usi e del valore intrinseco della risorsa quale Bene comune universale. È dunque necessario costruire capacità, adattabilità e resilienza per la sua pianificazione e corretta gestione. Cinque le best practice per la corretta gestione delle risorse idriche presentate al convegno: Emanuele Giglio (Responsabile reparto R&D di GMT): “GMT invita i propri dipendenti, sia nei propri uffici sia nelle rispettive abitazioni, oltre che ad un uso cosciente della risorsa idrica anche al corretto utilizzo di sistemi di risparmio come limitatori di flusso d’acqua nei rubinetti e scarico WC con doppio flusso. In ambito aziendale GMT ha effettuato degli interventi per l’implementazione di sistemi di micro irrigazione in agricoltura comportando risparmi di acqua superiori al 30%”. Adriano Maroni (Fondatore di Menowatt Ge): “L’attenzione alle tematiche del clima e dell’efficienza energetica è da sempre il fondamento delle nostre attività. Oggi, sempre di più, i nostri sistemi sono tarati per controllare e gestire le risorse che sono fondamentali per noi umani. Il metering e il controllo delle perdite saranno il centro di sviluppo del nostro futuro”. Carmine Esposito (Consigliere delegato di EPM): “La nostra mission, come quella di tante altre aziende impegnate nel settore dell’energy e facility management, è anche quella di tutelare il Bene comune acqua, risorsa di pubblica utilità che purtroppo scarseggia. Il processo di valorizzazione riguarda anche e soprattutto la tutela del bene e sta anche nell’evitarne gli sprechi, come ad esempio nel settore agricolo. Dobbiamo avviare una grande campagna di sensibilizzazione ed informazione dei cittadini per mettere all’ordine del giorno questo tema così attuale ed urgente”. Alessandro Durante (Segretario Generale AVR – Associazione italiana costruttori Valvole e Rubinetteria federata Anima Confindustria): “Limitare le perdite idriche è una priorità assoluta, oggi più che mai. A tale scopo è fondamentale investire in infrastrutture moderne e ben mantenute per ridurre le perdite durante il trasporto e la distribuzione dell’acqua. Proprio qui, un anno fa, abbiamo ipotizzato di realizzare una serie di linee guida per supportare i Comuni italiani nella realizzazione di bandi per il Pnrr dedicati all’efficientamento delle infrastrutture idriche, e così abbiamo fatto. Oggi presentiamo uno strumento concreto per aiutare le nostre amministrazioni locali a mettere in campo un reale cambiamento”. Massimiliano Evangelista (Sales Strategic Lead Ambiente e Territorio di Almaviva): “I cambiamenti climatici portano gravi danni al nostro ecosistema che deve affrontare, da un lato, la water scarcity e, dall’altro, eventi meteo estremi. Acqua e territorio rappresentano le principali infrastrutture economiche della società e devono essere tutelati. È necessario creare un ecosistema digitale per il monitoraggio della disponibilità di acqua al fine di razionalizzarne il fabbisogno umano, animale, industriale e soprattutto agricolo, che richiede il 60% del totale. Sensoristica IoT, Remote Sensing, Web GIS, Intelligenza Artificiale, Big Data, Analytics, Digital Twin sono gli asset tecnologici necessari per abilitare la gestione virtuosa della risorsa idrica, tutelare i cittadini e salvaguardare il territorio. La soluzione Almaviva supporta le decisioni tramite individuazione delle zone a rischio e delle aree da attenzionare, simulazioni, analisi di scenario e gestione emergenze, early warning per il monitoraggio in tempo reale”.

Pd,Bonaccini lancia evento 21-22 luglio: far vivere pluralismo

Pd,Bonaccini lancia evento 21-22 luglio: far vivere pluralismoRoma, 22 giu. (askanews) – Stefano Bonaccini lancia ufficialmente l’appuntamento della minoranza Pd fissato per il 21 e 22 luglio a Cesena e spiega che l’area che lo ha sostenuto alle primarie punta a “far vivere il pluralismo” nel Pd e a “rinnovare la vocazione maggioritaria” del partito.

In una lettera ai delegati di ‘Energia popolare’ in assemblea Pd, il presidente del partito spiega: “Voglio raccogliere l’appello di quanti ci hanno chiesto di non disperdere l’energia popolare che abbiamo messo nel congresso e farla vivere pienamente nel Pd”. “Se ho accettato volentieri di essere il residente del nostro partito – precisa – è perché sento, come tanti, una duplice responsabilità: quella di far vivere nel confronto democratico quel pluralismo di culture, idee e proposte che solo può garantire piena cittadinanza a tutte e tutti; e al tempo stesso quella di ricercare la sintesi che rinnova la vocazione maggioritaria con cui il Pd lo abbiamo fondato”.

Conclude Bonaccini: “È con questo spirito e con questo obiettivo che ti propongo di trovarci a Cesena, il prossimo 21 e 22 luglio. Un luogo simbolo dell’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione di maggio, ma anche una città in prima linea nel buon governo del Pd e di un centrosinistra nuovo che insieme dobbiamo costruire per diventare un’alternativa credibile a questa destra. Sarà anche il nostro contributo per sostenere la ricostruzione della Romagna”.

L’Italia torna sui mari d’Asia: la Morosini attracca in Giappone

L’Italia torna sui mari d’Asia: la Morosini attracca in GiapponeRoma, 22 giu. (askanews) – La Marina italiana torna a solcare i mari d’Asia orientale, in una lunga campagna navale in un momento di tensione nella regione. La Nave “Francesco Morosini”, un pattugliatore d’altura di ultima generazione, classe Thaon di Revel, è attraccata al porto militare di Yokosuka, dove ha la sua base la VII Flotta statunitense e la Forza di autodifesa marittima giaponese.

La permanenza a Yokosuka della Morosini dovrebbe durare alcuni giorni, mentre il dispiegamento nell’Indo-Pacifico – un’area calda del mondo dove ci sono tensioni anche a causa della crescente assertività cinese – è previsto per un periodo di cinque mesi. L’equipaggio della nave è di 137 uomini e la nave è uno dei gioielli dell Marina militare italiana. Si tratta di un’imbarcazione ad alta flessibilità operativa, concepita per svolgere compiti sia di carattere prettamente militare, quale il pattugliamento, il trasporto logistico e il combattimento, ma anche di protezione civile.

La nave italiana, a giudicare dai tweet che sono seguiti all’annuncio del suo arrivo su diversi profili ufficiali, ha suscitato grande curiosità nel pubblico giapponese. Ma ha anche dato un segnale di attenzione da parte dell’Italia per questa regione, in linea con l’idea di “Naval Diplomacy” che è uno degli obiettivi della missione: durante i cinque mesi di missione Nave Morosini attraccherà in quindici porti di quattordici Paesi del sud-est asiatico. L’Italia segue una serie di paesi europei che hanno approfondito il loro coinvolgimento nell’Indo-Pacifico. A margine del vertice del Gruppo dei Sette a Hiroshima, in Giappone, il mese scorso, il primo ministro britannico Rishi Sunak e il primo ministro giapponese Fumio Kishida hanno firmato un partenariato strategico, accettando di raddoppiare il numero delle truppe britanniche che partecipano a un’eserctazione militare congiunta in Giappone e per ridislocare una portaerei britannica nell’Indo-Pacifico nel 2025. Inoltre la Germania e la Francia hanno inviato loro navi da guerra nella regione negli ultimi anni.

Prima di arrivare in Giappone, la Morosini si è fermata a Singapore e in Indonesia. Dopo Yokosuka, la tappa seguente dovrebbe essere il porto di Busan, in Corea del Sud. Il ritorno della Morosini è previsto a settembre.