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Tag: Sanremo 2023

Lula-show a Roma: in Ucraina basta sparare, bisogna parlare

Lula-show a Roma: in Ucraina basta sparare, bisogna parlareRoma, 22 giu. (askanews) – La pace, la lotta alle disuguaglianze, la libertà di migrare, il no alle discriminazioni di genere, il sostegno a Julian Assange: è il solito, agguerrito Lula quello che oggi ha chiuso a Roma, con una partecipata conferenza stampa, il suo primo viaggio in Italia dopo la rielezione alla presidenza della repubblica brasiliana.

Un Lula, quello che ha parlato oggi, che non l’ha mandata a dire e che sta riproponendo sulla scena internazionale il Brasile dopo gli anni di appannamento di Jair Bolsonaro, il quale proprio a partire da oggi affronta a Brasilia il Tribunale supremo elettorale per rispondere dell’accusa di abuso di potere e di utilizzo fuorviante dei media, dopo che ha suggerito che le elezioni da lui perse fossero truccate. Luiz Inacio da Silva viene da alcuni giorni di incontri importanti a Roma, a partire da quelli con papa Francesco, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, così lontana da lui per idee politiche. “E’ sempre un gran piacere per me visitare l’Italia”, ha esordito nella conferenza stampa odierna, dopo aver salutato in italiano. E ha ricordato che il Brasile è “il paese con più italiani al mondo, a parte l’Italia”: 600mila naturalizzati e oltre 30 milioni con radici italiane, cittadini di seconda, terza, quarta generazione. Ma ha anche lamentato che i vertici italiani non conoscono il Brasile: “Poche autorità italiane visitano il Brasile. La premier Meloni e il presidente Mattarella non conoscono il Brasile. Credo che sia strano questo fatto: è un Paese con 30 milioni di italiani”. E ha aggiunto: “Ho invitato sia il presidente sia la premier a visitare il Brasile, spero che vengano”.

Con Meloni, esponente di destra, lui che viene dallo speculare mondo della sinistra del lavoro, c’è stato nell’incontro di ieri un rapporto di natura istituzionale. In effetti, a dire dei giornalisti brasiliani, fino a martedì non si parlava neanche di un possibile faccia-a-faccia con la premier. Alla fine Lula ne è uscito con una buona impressione, ma non sembra essere scattato il feeling. “Ho avuto una buona impressione di Giorgia. E’ una donna, è importante che una donna abbia vinto le elezioni in Italia: in un mondo ancora maschilista, la questione di genere pesa ancora”, ha detto. “Mi è parsa una donna intelligente, d’altronde se non lo fosse non sarebbe dove si trova”. Però con lei l’incontro è stato di tenore formale, da figure istituzionali dei reciproci governi. “Quando un capo di stato incontra un altro capo di stato, non entra in campo la questione ideologica”, ha precisato il presidente brasiliano. “Quando scelgo i miei amici personali, con cui andare a bere un bicchiere di vino, voglio decidere. Ma quando si tratta di un incontro con un capo di stato, non esiste una possibilità diversa”. Comunque, la parte bilaterale sulle relazioni italo-brasiliane pare andata bene. Lula ha anche affermato oggi che il Brasile sosterrà l’Italia nella candidatura di Roma per l’Expo 2030. Chissà che su questo non abbia inciso anche l’amicizia col sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che Lula ha visto ieri. Lo stesso presidente ha voluto ricordare che Gualtieri lo andò a trovare in Brasile quando era sotto arresto. E d’altronde i rapporti di Lula con il mondo della sinistra italiana sono antichi e consolidati. Non a caso, oltre alla segretaria del Pd, Elly Schlein, il presidente laburista ha visto anche l’ex premier Massimo D’Alema. Si è invece rammaricato di non aver potuto incontrare i suoi “amici sindacalisti”, ha detto da ex sindacalista a sua volta. Per la sinistra europea, però, ha avuto parole severe. “Penso che nella sinistra europea ci sia stata una perdita di discorso: dobbiamo creare una nuova utopia da contrapporre a quella creata della destra”, ha detto, individuando i focus di questo discorso nei temi delle disuguaglianze e della protezione dei migranti: “Ci deve essere transito libro degli esseri umani, come c’è transito dei soldi”. Perché, ha detto ancora Lula, “l’essere umano è per natura nomade”.

Invece, ha espresso grande ammirazione per papa Francesco, che ha invitato in Brasile (e “dal suo sorriso” ha detto di aver capito che vorrebbe farlo, agenda permettendo). Lula ha definito Bergoglio “la più importante autorità politica sul pianeta Terra”, per quel che dice. Di certo i due sono uniti dalla volontà di contribuire alla pace in Ucraina. “Sono d’accordo con papa Francesco: bisogna mettere gli attori a un tavolo negoziale, bisogna smettere di sparare e iniziare a parlare”, ha detto Lula. “Non è giusto spendere miliardi di dollari in una guerra non necessaria”. Sabato il suo inviato speciale per l’Ucraina, l’ex ministro degli Esteri Celso Amorim, sarà a Copenaghen per la riunione con i paesi “neutrali” convocata da Kiev. La differenza con la piattaforma di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, però, è evidente. Per Lula anche la Russia deve vedere un vantaggio in un accordo di pace: “Un accordo di pace non è una resa. Un accordo di pace è qualcosa che fa sì che tutti gli attori coinvolti possano guadagnare qualcosa, possano vincere qualcosa”. D’altronde, questo mondo in cui le potenze si armano sempre più per preparare guerre non ha una logica nella visione di Lula. Le risorse usate per la difesa, dovrebbero servire per la transizione ecologica e per ridurre le disparità. “Non servirà a nulla fare razzi o caccia, se non avremo uno spazio sano su cui vivere su questa Terra”, ha detto, ricordando che nel 2025 il Brasile ospiterà la COP30 per la lotta al cambiamento climatico e che la decisione di Brasilia è di tenerla in Amazzonia, nella città di Belem, stato del Parà. Infine, prima di andar via, Lula ha voluto esprimere la sua “indignazione” per la poca solidarietà mostrata, anche da parte dei media, nella vicenda del fondatore di WikiLeaks Julian Assange. “E’ in carcere, e lo è perché ha denunciato al mondo lo spionaggio americano”, ha ricordato. “È imprigionato a Londra, sarà condannato all’ergastolo. Non vedo un giornale che lo difende. Io questa la chiamo codardia. Ciò che Assange ha fatto merita il rispetto di tutti i giornalisti su questa Terra”.

Lula-show a Roma: in Ucraina basta sparare, bisogna parlare

Lula-show a Roma: in Ucraina basta sparare, bisogna parlareRoma, 22 giu. (askanews) – La pace, la lotta alle disuguaglianze, la libertà di migrare, il no alle discriminazioni di genere, il sostegno a Julian Assange: è il solito, agguerrito, Lula quello che oggi ha chiuso a Roma, con una partecipata conferenza stampa, il suo primo viaggio in Italia dopo la rielezione alla presidenza della repubblica brasiliana.

Un Lula, quello che ha parlato oggi, che non l’ha mandata a dire e che sta riproponendo sulla scena internazionale il Brasile dopo gli anni di appannamento di Jair Bolsonaro, il quale proprio a partire da oggi affronta a Brasilia il Tribunale supremo elettorale per rispondere dell’accusa di abuso di potere e di utilizzo fuorviante dei media, dopo che ha suggerito che le elezioni da lui perse fossero truccate. Luiz Inacio da Silva viene da alcuni giorni di incontri importanti a Roma, a partire da quelli con papa Francesco, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, così lontana da lui per idee politiche.

“E’ sempre un gran piacere per me visitare l’Italia”, ha esordito nella conferenza stampa odierna, dopo aver salutato in italiano. E ha ricordato che il Brasile è “il paese con più italiani al mondo, a parte l’Italia”: 600mila naturalizzati e oltre 30 milioni con radici italiane, cittadini di seconda, terza, quarta generazione. Ma ha anche lamentato che i vertici italiani non conoscono il Brasile: “Poche autorità italiane visitano il Brasile. La premier Meloni e il presidente Mattarella non conoscono il Brasile. Credo che sia strano questo fatto: è un Paese con 30 milioni di italiani”. E ha aggiunto: “Ho invitato sia il presidente sia la premier a visitare il Brasile, spero che vengano”. Con Meloni, esponente di destra, lui che viene dallo speculare mondo della sinistra del lavoro, c’è stato nell’incontro di ieri un rapporto di natura istituzionale. In effetti, a dire dei giornalisti brasiliani, fino a martedì non si parlava neanche di un possibile faccia-a-faccia con la premier. Alla fine Lula ne è uscito con una buona impressione, ma non sembra essere scattato il feeling. “Ho avuto una buona impressione di Giorgia. E’ una donna, è importante che una donna abbia vinto le elezioni in Italia: in un mondo ancora maschilista, la questione di genere pesa ancora”, ha detto. “Mi è parsa una donna intelligente, d’altronde se non lo fosse non sarebbe dove si trova”. Però con lei l’incontro è stato di tenore formale, da figure istituzionali dei reciproci governi. “Quando un capo di stato incontra un altro capo di stato, non entra in campo la questione ideologica”, ha precisato il presidente brasiliano. “Quando scelgo i miei amici personali, con cui andare a bere un bicchiere di vino, voglio decidere. Ma quando si tratta di un incontro con un capo di stato, non esiste una possibilità diversa”.

Comunque, la parte bilaterale sulle relazioni italo-brasiliane pare andata bene. Lula ha anche affermato oggi che il Brasile sosterrà l’Italia nella candidatura di Roma per l’Expo 2030. Chissà che su questo non abbia inciso anche l’amicizia col sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, che Lula ha visto ieri. Lo stesso presidente ha voluto ricordare che Gualtieri lo andò a trovare in Brasile quando era sotto arresto. E d’altronde i rapporti di Lula con il mondo della sinistra italiana sono antichi e consolidati. Non a caso, oltre alla segretaria del Pd, Elly Schlein, il presidente laburista ha visto anche l’ex premier Massimo D’Alema. Si è invece rammaricato di non aver potuto incontrare i suoi “amici sindacalisti”, ha detto da ex sindacalista a sua volta. Per la sinistra europea, però, ha avuto parole severe. “Penso che nella sinistra europea ci sia stata una perdita di discorso: dobbiamo creare una nuova utopia da contrapporre a quella creata della destra”, ha detto, individuando i focus di questo discorso nei temi delle disuguaglianze e della protezione dei migranti: “Ci deve essere transito libro degli esseri umani, come c’è transito dei soldi”. Perché, ha detto ancora Lula, “l’essere umano è per natura nomade”.

Invece, ha espresso grande ammirazione per papa Francesco, che ha invitato in Brasile (e “dal suo sorriso” ha detto di aver capito che vorrebbe farlo, agenda permettendo). Lula ha definito Bergoglio “la più importante autorità politica sul pianeta Terra”, per quel che dice. Di certo i due sono uniti dalla volontà di contribuire alla pace in Ucraina. “Sono d’accordo con papa Francesco: bisogna mettere gli attori a un tavolo negoziale, bisogna smettere di sparare e iniziare a parlare”, ha detto Lula. “Non è giusto spendere miliardi di dollari in una guerra non necessaria”. Sabato il suo inviato speciale per l’Ucraina, l’ex ministro degli Esteri Celso Amorim, sarà a Copenaghen per la riunione con i paesi “neutrali” convocata da Kiev. La differenza con la piattaforma di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, però, è evidente. Per Lula anche la Russia deve vedere un vantaggio in un accordo di pace: “Un accordo di pace non è una resa. Un accordo di pace è qualcosa che fa sì che tutti gli attori coinvolti possano guadagnare qualcosa, possano vincere qualcosa”. D’altronde, questo mondo in cui le potenze si armano sempre più per preparare guerre non ha una logica nella visione di Lula. Le risorse usate per la difesa, dovrebbero servire per la transizione ecologica e per ridurre le disparità. “Non servirà a nulla fare razzi o caccia, se non avremo uno spazio sano su cui vivere su questa Terra”, ha detto, ricordando che nel 2025 il Brasile ospiterà la COP30 per la lotta al cambiamento climatico e che la decisione di Brasilia è di tenerla in Amazzonia, nella città di Belem, stato del Parà. Infine, prima di andar via, Lula ha voluto esprimere la sua “indignazione” per la poca solidarietà mostrata, anche da parte dei media, nella vicenda del fondatore di WikiLeaks Julian Assange. “E’ in carcere, e lo è perché ha denunciato al mondo lo spionaggio americano”, ha ricordato. “È imprigionato a Londra, sarà condannato all’ergastolo. Non vedo un giornale che lo difende. Io questa la chiamo codardia. Ciò che Assange ha fatto merita il rispetto di tutti i giornalisti su questa Terra”.

Neos: nuovo centro training a Malpensa e ancora crescita

Neos: nuovo centro training a Malpensa e ancora crescitaMilano, 22 giu. (askanews) – Neos, la compagnia aerea di Alpitour World, prosegue lungo il suo percorso con risultati economici positivi e realizzando nuovi investimenti. L’obiettivo, spiegano dalla compagnia, è consolidare e valorizzare l’esperienza maturata negli ultimi anni, differenziando sempre di più il proprio posizionamento rispetto al settore: è con questa volontà che Neos inaugura il nuovo Training & Operations Center, all’interno dello scalo milanese di Malpensa.

Gli anni della pandemia sono alle spalle e il panorama del trasporto aereo internazionale restituisce flussi in forte crescita, tanto da aver indotto la stessa IATA a raddoppiare le previsioni per il settore per il 2023. In questo contesto, Neos si posiziona come realtà solida e orientata a piani di sviluppo ad ampio spettro e che coinvolgono l’ampliamento della flotta, delle rotte, dell’organico e della formazione, innalzando contestualmente le performance e gli standard qualitativi. Si inserisce in questo percorso la realizzazione del nuovo Training & Operations Center, con uffici, sale e aree adibite ad attività, corsi e momenti di confronto per il personale navigante. Un investimento pluriennale per creare un campus di idee, apprendimento e specializzazione rivolto al capitale più importante della compagnia aerea: i propri collaboratori, recentemente diventati più di mille.

“Proprio in questi giorni – racconta Giovanni Favrin, direttore Operazioni di volo Neos – abbiamo pubblicato i turni per 800 naviganti: un team di professionisti formati con programmi specializzati. Il nuovo centro ci permette di avere corsi ogni giorno, più spazio e più strumenti per approfondire ogni fase dell’addestramento, unendo al confronto continuo la nostra passione per volo, l’ingrediente più importante da trasmettere alle nuove reclute. Sono in Neos da 14 anni e negli ultimi quattro abbiamo seguito la formazione di circa 35 comandanti, solo in questo momento stiamo inserendo circa 200 nuovi assistenti di volo: è una grande soddisfazione vedere il percorso di crescita di ognuno, con le potenzialità e l’energia che sprigiona ogni nuovo ingresso nella nostra realtà”. Il Training & Operations Center ha sede a Milano Malpensa, scalo dove Neos collabora da anni SEA (Società Esercizi Aeroportuali) per contribuire a rafforzare l’aeroporto come uno degli snodi più strategici e interconnessi del nord Italia. Del resto, Malpensa è per Neos una base essenziale, fulcro di connessioni internazionali e importante bacino di clienti. La compagnia è, infatti, il secondo vettore dello scalo per ASKs (Available Seat Kilometres), il parametro che mette in relazione i posti offerti con i chilometri percorsi: circa 2,5 miliardi di ASKs nel 2023. Inoltre, la crescita dei flussi evidenzia che, in soli sette mesi (novembre ’22 – maggio ’23), Neos ha già raggiunto il totale di passeggeri dell’anno precedente, circa 480 mila.

“Ogni investimento realizzato – commenta Carlo Stradiotti, amministratore delegato di Neos – punta a rafforzare il posizionamento della compagnia nel settore italiano e internazionale. La flotta di ultima generazione ci permette di essere più competitivi sul piano del business, sul piano operativo, ma anche nei confronti dei nostri collaboratori e di quelli potenziali, offrendo strumenti e formazione all’avanguardia. Una visione più ampia ci permette di migliorare l’azienda, distinguere il nostro posizionamento, valorizzare le partnership e aumentare la nostra offerta: l’insieme di questi elementi porta automaticamente a migliori risultati, che però sono solo l’effetto di specifiche scelte strategiche a monte”. Il 2022 si è chiuso infatti con un fatturato di 573 milioni di euro, in crescita rispetto a quello del 2019. Trend analogo anche per il 2023: finora, la compagnia ha realizzato 340 milioni di euro, in linea con le previsioni di budget, che mirano a raggiungere i 749 milioni di euro entro fine ottobre. Un percorso, quello di questi ultimi anni, figlio di una visione che ha mantenuto costanti nel tempo gli investimenti nella crescita di flotta e rotte.

Per quanto riguarda gli aeromobili, vi sarà l’uscita di un B737-8 NG e l’ingresso di quattro nuovi B737-8 MAX, arrivando così a un totale di 18 aerei: il primo sarà operativo entro il 2023, due nella primavera del 2024 e l’ultimo prima dell’inizio della stagione estiva 2024. La flotta vedrà così abbassarsi ulteriormente l’età media, aumentando contestualmente il suo valore complessivo a 1,5 miliardi di dollari: entro la fine del prossimo anno vi saranno, dunque, sei B787-9 Dreamliner, otto B737-8 MAX e quattro B737-8 NG. I nuovi aeromobili permetteranno a Neos di sviluppare ancora più rotte e presidiare con maggiori connessioni e rotazioni le tratte più strategiche per il mercato leisure, sia con i tour operator di Alpitour World, sia con i principali operatori turistici italiani e internazionali. Crescendo le dimensioni della flotta, crescono anche le esigenze manutentive: per questo motivo, Neos ha acquistato un nuovo motore CFM Leap 1B per i B737 MAX e destinato proprio alle esigenze di manutenzione di questi aeromobili. Questo motore, la cui consegna è prevista nel mese di luglio 2023, si aggiunge al motore di scorta del tipo Rolls Royce Trent 1000 che supporta la flotta B787-9 e che è nella disponibilità di Neos sin dal 2019. La programmazione estiva si riconferma più ampia e strutturata, con focus principali sulle mete di corto e medio raggio, come Italia, Egitto, Grecia e Spagna, a cui si aggiungono destinazioni esotiche come l’Africa, l’East Africa e i Caraibi. Parallelamente, prosegue l’attività dei voli di linea, sempre più una parte rilevante per il business: molte aperte negli scorsi anni per ovviare allo stop dei voli turistici, oggi Neos vola da Milano Malpensa a New York, Toronto, Nanjing, Tel Aviv, Amritsar, Dakar, Il Cairo e Almaty, con operativi in connessione anche con altri suoi voli. A queste tratte, dal prossimo inverno, verrà poi riproposta dal 7 novembre Mauritius ed entrerà in programmazione Phuket dal 19 dicembre. Verso le mete più richieste, Neos propone fino a quattro collegamenti a settimana da più aeroporti italiani, così da garantire un’elevata qualità del planning, orientato alla stabilità degli operativi, all’affidabilità e alla flessibilità, alcune delle priorità della compagnia verso i propri clienti. “Abbiamo fatto una promessa ai nostri ospiti, – afferma Aldo Sarnataro, direttore commerciale di Neos – offrire un prodotto e un servizio di alto livello, orientato alla personalizzazione, all’innovazione e al rispetto degli impegni presi, siano essi operativi di volo, legati alla sicurezza o all’esperienza a bordo. È un’attitudine che portiamo avanti con investimenti sulla flotta, sulla preparazione del nostro personale di terra e di bordo e sui contenuti esperienziali quali menù di qualità e gusto, sistemi di intrattenimento all’avanguardia, connessioni Wi-Fi ad alta velocità e una formazione continua e specializzata perché tutto questo sia garantito sempre. Un approccio che ci ha permesso di avviare anche interessanti partnership con il mondo musicale e dello sport, distinguendoci e ampliando il nostro business”. In un momento ancora complesso per il trasporto aereo, Neos prosegue quindi lungo la strada intrapresa sin dall’inizio della sua attività, mantenendo la promessa fatta a suo tempo al mercato: offrire il miglior servizio possibile, anche in termini di puntualità e affidabilità. Una garanzia essenziale trasmessa ai suoi stakeholders e con un occhio specifico al comparto del turismo organizzato.

Toti nominato commissario Governo per rigassificatore in Liguria

Toti nominato commissario Governo per rigassificatore in LiguriaGenova, 22 giu. (askanews) – Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato nominato commissario straordinario di governo “per la realizzazione ovvero per l’esercizio, anche a seguito di ricollocazione, delle opere e delle infrastrutture finalizzate all’incremento della capacità di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto esistente nella Regione Liguria”.

“Il tema dell’energia – sottolinea Toti in una nota – lo abbiamo visto in questi mesi, è di grande rilevanza per lo sviluppo della nostra economia e per la vita quotidiana di imprese e famiglie. Da parte nostra, già da tempo abbiamo dato disponibilità a contribuire allo sforzo per l’indipendenza energetica del Paese. Abbiamo di fronte a noi un lungo e congruo periodo di tempo per stabilire la collocazione più idonea e le contropartite per i territori che saranno interessati e per la regione tutta”.

Assica: bene risoluzione Comagri Camera su Psa. Ora agire

Assica: bene risoluzione Comagri Camera su Psa. Ora agireRoma, 22 giu. (askanews) – “E’ con viva attenzione e soddisfazione che accogliamo l’approvazione in Commissione Agricoltura della Camera della risoluzione 84 a prima firma dell’On.le Bruzzone sulla PSA”: così Pietro D’Angeli, presidente di Assica, l’Associazione Industriali delle carni e dei Salumi, commenta la mozione approvata in Commissione agricoltura della Camera sulla lotta alla Psa, la peste suina africana.

L’auspicio è che venga data rapida attuazione a quanto previsto nella risoluzione : posa in opera di sistemi di prevenzione e tutela degli allevamenti (recinzioni nelle zone libere da PSA ma più sensibili per quantità e pregio delle produzioni), abbattimenti intensificati della fauna selvatica e pronta eradicazione della malattia dal territorio continentale. “L’articolato testo della mozione – spiega D’Angeli – dimostra l’alto livello di attenzione dei parlamentari della Commissione per un tema su cui Assica non ha mai smesso di adoperarsi sia come imprese in prima linea e sia come associazione di categoria collaborando ad ogni livello per la messa a punto di strategie e soluzioni volte all’eradicazione di questa malattia veterinaria, tanto innocua per l’uomo quanto perniciosa per la filiera suinicola e le sue pregiate produzioni di carni e salumi”.

Da gennaio 2022 la filiera, ha ricordato, perde 20 milioni di euro al mese di export verso quei Paesi Terzi che hanno chiuso all’invio di carni e salumi italiani in via precauzionale, senza riconoscere l’applicazione del principio di zonizzazione come invece fa l’UE. Le iniziative fin qui poste in essere, spiega Assica, “hanno rivelato diversi limiti ed ora non è più rinviabile un’azione decisa e più intensa di prima” per la messa in totale sicurezza di quelle aree culla della suinicoltura nazionale come l’alto Piemonte, la Lombardia e l’Emilia Romagna che vengono minacciate da vicino dalla comparsa di nuovi focolai. “Il rischio è che possano essere compromesse le capacità produttive della suinicoltura nazionale di base e dunque possa venire a mancare la materia prima per le pregiate produzioni di Parma e San Daniele, tra le altre – ha continuato il presidente di Assica – E’ nostro primario obiettivo fare tutto il possibile per giungere ad una tempestiva eradicazione della malattia: le azioni da compiere sono note da tempo e vanno dalla posa di recinzioni di salvaguardia e contenimento del selvatico, agli abbattimenti programmati da parte di soggetti professionali in grado di intensificare il ritmo di depopolamento del principale veicolo di trasmissione della malattia, il cinghiale selvatico appunto”.

Talk, risate, benessere, tanti format nel 2023-2024 di Max Adv

Talk, risate, benessere, tanti format nel 2023-2024 di Max AdvRoma, 22 giu. (askanews) – Quattordici format regionali, due nazionali, documentari, talk comici, di informazione, programmi di intrattenimento generalista, di approfondimento, il calcio visto con l’occhio del tifoso e con quello dissacrante di un gruppo di autori che è ormai l’ossatura portante di Max Adv. La società di produzione che fa capo a Massimiliano Triassi, produttore napoletano che ha fatto di Napoli, della creatività, e della squadra di autori tre pilastri fondamentali per la crescita. Diciassette anni sulla breccia per 500.000 minuti di produzione. Nella stagione 2023/2024 sono confermati 14 format regionali, 2 nazionali e tante altre attività televisive e una stagione, quella 2023/2024 con tante novità. Un palinsesto che spazia a 360 gradi nel mondo dell’intrattenimento. Confermatissimo il talk “La Notizia in Comune” condotto da Matilde Andolfo che ha ospitato nel suo salotto rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed europee; ha spaziato con collegamenti da New York a Londra passando per l’europarlamento di Bruxelles per discutere delle tematiche più scottanti di attualità. Matilde Andolfo protagonista anche di “Benessere” un viaggio nel mondo della bellezza, dello star bene, della medicina, delle ultime novità nel mondo del wellness. Riparte Aqua, il programma dedicato ai circoli nautici della Campania. Informazione a ritmo serrato che salta da una barca a vela a un gala, da una piscina di pallanuoto a una barca di canottaggio. Saranno riproposte anche le interviste di Approdiché con Rosario Verde ed il suo Letterman Show in salsa napoletana per conoscere personaggi della vita cittadina. Marco Lanzuise è “The Mast”, gag esilaranti sul mondo del lavoro con Salvatore Turco e Rosario Verde. E ancora “Zit com” e la comicità silenziosa, “E che serata”, il varietà che lancia i nuovi talenti dello spettacolo partenopeo che partirà con la prima edizione. “‘A Ricetta”, la sfida tra imprenditori, professionisti e casalinghe dietro i fornelli per passione. Il mondo del calcio visto in maniera dissacrante in “Ultimo Stadio” che si avvarrà della presenza di una delle voci storiche legate alla narrazione del Calcio Napoli, quella di Carlo Alvino che entrerà nella squadra con Marco Lanzuise, Salvatore Turco, Ferruccio Fiorito Skoppiati e Sartù rappresentano il meglio della comicità napoletana e non solo. Continuano le vicende tragicomiche del palazzo dell’avvocato Piccolo in “Skoppiati”, risate senza sosta in continui colpi a sorpresa. La satira del ristorante di “Sartù” mette insieme clienti improbabili, e personale ancora più irriverente. Ultima produzione televisiva di successo rodata sul rinomato social Tik Tok “Figli di Mouse”, dove le persone comuni che vogliono raccontare le loro vicende personali hanno una tribuna moderata da un conduttore pronti ad ospitare sfoghi ed inviti alla riappacificazione. Format Nazionali “T’apparamm”, a tutte le liti c’è una soluzione. E così in ufficio, a casa, nel condominio, nell’attività lavorativa si cerca un punto di incontro per dirimere questioni spinose. E infine, “Amatevi, al matrimonio ci pensiamo noi” dedicato a quanti vorrebbero sposarsi ma le condizioni economiche non lo permettono e raccontano storie d’amore che vivranno il lieto fine. “Si tratta di uno sforzo produttivo molto impegnativo fatto di quattordici format frutto delle idee della nostra squadra di autori e attori – spiega il produttore televisivo Massimiliano Triassi. Il momento non è facile per nessuno ma tutte queste produzioni hanno ormai un pubblico talmente radicato e interessato che ripartiremo con una nuova stagione più ricca e articolata di quelle precedenti per le quali non resta che ringraziare i canali televisivi regionali campani e non solo”

A Palermo tutto pronto per il primo dei due concerti di Vasco Rossi

A Palermo tutto pronto per il primo dei due concerti di Vasco RossiPalermo , 22 giu. (askanews) – A Palermo è tutto pronto per la due giorni di concerti di Vasco Rossi allo stadio Renzo Barbera. Il noto cantante italiano si esibirà sul palco dell’impianto palermitano oggi e domani. Circa 74.000 gli spettatori attesi per le due date nel capoluogo siciliano. Di questi, 55.000 dovrebbero arrivare da fuori città. Un’attesa lunga diciotto anni e per la quale il Comune ha messo in campo un piano della viabilità speciale per cercare di direzione i flussi verso l’impianto di viale del Fante. Cinque i parcheggi previsti per pullman ed auto provenienti da fuori città. Niente navette, bensì un potenziamento dei mezzi pubblici.

Il Grana Padano a New York per il Summer Fancy Food

Il Grana Padano a New York per il Summer Fancy FoodRoma, 22 giu. (askanews) – Il Grana Padano parteciperà alla 67esima edizione della fiera trade Summer Fancy Food che si terrà al Javits Center di New York dal 25 al 27 giugno. Si tratta del più grande evento trade agro-alimentare degli Stati Uniti. Con le novità e il meglio delle specialità del food & beverage, il Summer Fancy Food Show attira circa 20.000-30.000 visitatori, tra cui produttori, buyers, intermediari, distributori e altri professionisti del settore, per tre giorni di networking e opportunità commerciali.

Il Consorzio proporrà degustazioni di prodotto nelle stagionature 16 mesi e Riserva 24 mesi e dedicherà un’area per l’ospitalità di aziende e clienti presso il proprio stand. “Gli Stati Uniti per il Grana Padano sono un mercato molto importante, che vale 175.000 forme, quasi il 7% del totale esportato, è il primo mercato oltreoceano e il quarto estero assoluto, dopo Germania, Francia e Svizzera”, ha detto il direttore generale del Consorzio, Stefano Berni.

Del Consorzio Tutela Grana Padano fanno parte 129 aziende di lavorazione, che gestiscono 142 caseifici produttivi, 149 stagionatori e 200 preconfezionatori. Nel 2022 la produzione è stata di 5.212.103 forme, pari a 202.051,4 tonnellate, trasformando circa 2,752 milioni di tonnellate di latte munto in 3.835 stalle. Da gennaio a maggio 2023 sono state lavorate 2.579.587 forme con un aumento del 5,58%. rispetto ai primi cinque mesi dell’anno precedente.

Unipi accelera sull’AI, potenziato il Green Data Center

Unipi accelera sull’AI, potenziato il Green Data CenterRoma, 22 giu. (askanews) – Sono arrivati in questi giorni presso il Green Data Center dell’Università di Pisa e sono i primi ad essere installati in Italia. Si tratta di due sistemi Nvidia DGX-H100, piattaforme di quarta generazione che permetteranno all’Ateneo pisano di competere con i principali centri di ricerca di tutto il mondo, compresi quelli industriali, nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale generativa.

“Con questo ulteriore investimento, reso possibile grazie a fondi di Ateneo e Pnrr del progetto SoBigData, puntiamo ad un ruolo di leadership nazionale nella ricerca sull’intelligenza artificiale – ha commentato il Prorettore Vicario dell’Università di Pisa, Giuseppe Iannaccone – Già oggi, peraltro, con il Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale, da noi coordinato assieme al Cnr, e con due lauree magistrali nel settore, una presso il dipartimento di Informatica e una presso il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, abbiamo ruolo centrale nella formazione avanzata nel nostro Paese in questo settore”. La disponibilità delle macchine DGX-H100 – informa Unipi – consentirà ai ricercatori dell’Università di Pisa di affrontare ricerche fondamentali riguardanti le routine di ottimizzazione dell’Intelligenza Artificiale senza iperparametri, che richiedono capacità di calcolo molto grandi. Grazie a queste due nuove macchine sarà anche possibile addestrare l’AI su modelli linguistici ampi, così da sviluppare ancor di più le sue capacità di traduzione automatica.

Le due nuove architetture installate nel Data Center pisano permetteranno, inoltre, all’Università di Pisa di testare le proprie reti neurali artificiali potenziate, oltrepassando i limiti posti dai benchmark sintetici su piccola scala. Questo consentirà ai ricercatori dell’Ateneo di affrontare applicazioni di classificazione dei vasi sanguigni cerebrali e di risolvere problemi di ottimizzazione combinatoria sulle reti semantiche del mondo reale come, ad esempio, quelli relativi al Vehicle Routing, ossia all’ottimizzazione dei tragitti dei veicoli utilizzati per le consegne. Il Green Data Center di Ateneo, cuore delle infrastrutture informatiche a supporto delle attività di didattica e di ricerca dell’Università di Pisa, fa così un importante salto di qualità. Inaugurato nel 2017, da sei anni il Data Center pisano mette a disposizione dei ricercatori dell’Ateneo risorse in grado di competere alla pari con le più importanti istituzioni di ricerca europee. Nello specifico, il Centro di Calcolo è dotato di un’infrastruttura di nuova generazione che, con i due DGX-H100, può adesso contare su oltre 100 acceleratori (GPU) dedicati al Calcolo ad Alte prestazioni e alla ricerca in Intelligenza Artificiale. Le infrastrutture per il calcolo alte prestazioni (High Performance Computing) sono impiegate da gruppi di ricerca computazionale in un ampio spettro di settori: Chimica, Fisica, Scienze della Terra, Biologia, Medicina e Ingegneria.

Santanchè, opposizioni chiamano Meloni in Aula su caso Report

Santanchè, opposizioni chiamano Meloni in Aula su caso ReportRoma, 22 giu. (askanews) – Il caso sollevato da un’inchiesta del programma Report che vede protagonista la ministra del Turismo Daniela Santanchè irrompe nell’Aula della Camera dove le opposizioni chiedono che sia la premier Giorgia Meloni a venire a spiegare e a chiarire.

Fornitori non pagati, dipendenti che attendono ancora il tfr dopo essere stati licenziati e compensi d’oro per gli amministratori, aziende floride ridotte sul lastrico e strane operazioni finanziarie con fondi stranieri che hanno contribuito a creare un danno ai piccoli azionisti delle stesse società. Sono queste le vicende che vedrebbero protagonista Santanchè secondo l’inchiesta della trasmissione televisiva Report. : “Il presidente consglio venga in Aula a riferire su quanto sta emergendo sulle vicende o sugli affari e la gestione affari poco chiari ministra Santanchè – ha detto Toni Ricciardi vice cspogruppo del Pd -, le notizie giornalistiche lasciano noi e tutto il paese abbastanza interdetti crediamo che gravità sia tale e l’urgenza sia tale che la premier debba dire se ritiene che la ministra debba o possa proseguire la sua funzione di governo. Come Pd riteniamo che la ministra debba dimettersi immediatamente semplicemente per poter chiarire quanto sta emergendo”. Per Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra “le notizie che riguardano la ministra Santanchè sono molto gravi e credo sia necessario vengano chiarite in quest’aula e che la premier Meloni prenda dei provvedimenti perchè non possono esserci ombre sui ministri del governo e in questo momento ci sono ombre molto pesanti”.

Infine è intervenuta per il M5s Alessandra Todde: “la ministra venga a spiegare in Parlamento quello che abbiamo appreso dalla stampa, notizie che se verificate mostrano un comportamento gravissimo sia perchè la cassa integrazione è uno strumento che serve ai più fragili e poveri, sia per rispetto verso gli imprenditori onesti. Questi comportamenti da personaggi che ricoprono ruoli istituzionali sono inaccettabili”.