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Tag: Sanremo 2023

Natale in piazza Navona: dal Bambiniello di Padre Pio alla Befana

Natale in piazza Navona: dal Bambiniello di Padre Pio alla BefanaMilano, 22 dic. (askanews) – Il santuario di San Salvatore in Lauro, nei pressi di piazza Navona, nel cuore di Roma, centro di spiritualità di San Pio da Pietrelcina, che conserva diverse reliquie del santo, dalle ore 17.00 del 23 dicembre alla presenza del Sua Eminenza il card. Angelo Comastri esporrà il Bambinello appartenuto a Padre Pio.

Il “Bambinello dei Baci”, soprannominato così perché ogni volta che il frate cappuccino passava dinnanzi al simulacro non poteva fare a meno di rivolgergli una preghiera e donargli un bacio, sarà esposto fino al 6 gennaio. La statua, alta 60 centimetri, è stata intagliata da un artigiano ignoto che ha cesellato un unico pezzo di legno, presenta la mano destra con tre dita alzate, mentre quella sinistra tiene stretto un cuore dove arde una fiammella d’oro. La corona posta sul capo ha incise le parole: “Cuor del Mondo”. Padre Pio custodì il Bambinello nella sua cella per diversi anni finché decise di regalarla a Carlo Campanini, uno degli attori più amati del ‘900. Il noto attore frequentava San Giovanni Rotondo e quando andava a trovare Padre Pio vedeva la piccola statua di Gesù Bambino. Un giorno di inizio primavera, nel 1966, Campanini chiese al frate di portare il Bambinello “nel mondo” e Padre Pio glielo donò.

Oggi, il Santo Bambino è custodito dalla famiglia Campanini e in occasione del periodo del Natale viene esposto, nel santuario di San Salvatore in Lauro, alla devozione dei fedeli che accorrono ai piedi del Bambinello per portare le intenzioni di preghiera, le richieste e le sofferenze di ogni giorno. Il 6 gennaio si concluderanno le celebrazioni del periodo di Natale. In occasione della festa della Befana ci saranno giochi in piazza per i più piccoli e una Messa solenne alle ore 18.00, presieduta da Sua Eccellenza Mons. Baldassarre Reina, Vicegerente. Poi, a seguire, in piazza San Salvatore in Lauro, ci sarà un momento di grande trepidazione per adulti e piccini: la calata della Befana dai tetti ad opera dei volontari di protezione Civile dei Vigili del Fuoco.

La “Befana” donerà poi ai piccini dei piccoli doni. Il tutto sarà accompagnato dai canti e dalle musiche di un Coro Gospel. Un momento di festa spensierata per ridare al quartiere Ponte un po’ di quella vivacità che tradizionalmente accompagna piazza Navona per l’Epifania.

Caso Ferragni, Assocomunicatori: servono regole per gli influencer

Caso Ferragni, Assocomunicatori: servono regole per gli influencerRoma, 22 dic. (askanews) – “La vicenda di Chiara Ferragni obbliga tutti, non solo quindi il mondo della comunicazione e il commercio in genere, a una profonda riflessione di carattere principalmente etico in merito alla responsabilità degli influencer nei confronti del pubblico di riferimento”. Lo afferma in una nota Domenico Colotta, presidente di Assocomunicatori, in merito alla vicenda Ferragni-Pandoro Balocco. “A questo punto, non è più rinviabile una regolamentazione giuridica della figura degli influencer, volta a dare un’efficace tutela ai professionisti che svolgono tale attività con serietà, e in grado di garantire ai consumatori una comunicazione pubblicitaria trasparente e ispirata a principi etici. L’attuale far west normativo – continua Colotta – sta creando modelli che non possono essere da esempio per le giovani generazioni”.

Influenza, sensibile aumento dei casi: 15 ogni mille assistiti

Influenza, sensibile aumento dei casi: 15 ogni mille assistitiMilano, 22 dic. (askanews) – Sensibile aumento del numero di casi di sindromi simil-influenzali in Italia. Secondo quanto emerge dai bollettini della sorveglianza RespiVirNet (pubblicati oggi), nella 50esima settimana del 2023, infatti, l’incidenza è pari a 15 casi per mille assistiti, contro gli 11,94 casi ogni mille registrati nella settimana precedente).

“Era previsto che nei mesi invernali la circolazione di Sars CoV-2 così come dei virus respiratori in generale sarebbe aumentata – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. E questo conferma l’importanza della vaccinazione di anziani, persone con malattie croniche o comunque fragili, i più esposti a conseguenze gravi di malattia. Raccomandiamo prudenza quando si incontrano persone anziane o con fragilità nei luoghi chiusi. Chi ha sintomi respiratori, come raffreddore e tosse, è opportuno non esponga gli altri al contagio”. L’incidenza è in aumento in tutte le fasce di età, soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 38,0 casi per mille assistiti (contro i 25,8 nella settimana precedente). La scorsa stagione in questa stessa settimana l’incidenza di Ili nei bambini sotto i cinque anni era pari a 46,5 casi mille assistiti.

Tutte le Regioni/Ppaa, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la Basilicata. In sei Regioni/Pppa è stata raggiunta la soglia di intensità “alta” dell’incidenza e in una la soglia “molto alta”. Sorveglianza virologica Durante la quinta settimana di sorveglianza virologica, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 22%, in deciso aumento rispetto alla settimana precedente (14%). Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano prevalenti (98,5%) rispetto ai virus di tipo B. Tra i campioni analizzati, 191 (12,5%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 131 (8,5%) per RSV e i rimanenti 190 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 112 Rhinovirus, 36 Adenovirus, 20 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 11 virus Parainfluenzali, 9 Metapneumovirus e 2 Bocavirus.

Meta: multa Agcom da 5,85 milioni per pubblicità gioco d’azzardo

Meta: multa Agcom da 5,85 milioni per pubblicità gioco d’azzardoMilano, 22 dic. (askanews) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato la società Meta Platforms Ireland per 5,85 milioni di euro per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo ai sensi dell’articolo 9 del Decreto Dignità.

Il procedimento, avviato a seguito di numerose segnalazioni pervenute all’Autorità, ha accertato la presenza di contenuti di promozione o comunque di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, su 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), nonché di 32 contenuti sponsorizzati, ossia diffusi dietro pagamento sui predetti social media, atti a promuovere e/o pubblicizzare attraverso video e immagini attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro. Meta, analogamente a quanto recentemente deliberato nei confronti di Google Ireland e Twitch Interactive Germany, è stata ritenuta responsabile, in quanto titolare dei mezzi di diffusione, ossia le piattaforme di condivisione video Facebook e Instagram, per i 32 contenuti sponsorizzati. In particolare, spiega l’Agcom, è emerso come la società non si sia limitata ad ospitare, con modalità puramente tecniche, passive ed automatiche, i contenuti caricati dagli utenti, ma abbia offerto un vero e proprio servizio pubblicitario; tale circostanza mette la stessa società in condizione di conoscere l’illiceità del contenuto.

Per i 18 profili/account (5 su Instagram e 13 su Facebook), la società è stata ritenuta responsabile solo per 5 account in quanto, a seguito della notifica dell’atto di contestazione – che segna il momento in cui la società ha avuto piena consapevolezza dei contenuti illeciti diffusi – ha provveduto a rimuovere solo 11 dei 18 profili/account segnalati. All’irrogazione della sanzione si accompagna, inoltre, un ordine di notice & take down, nonché un ordine di notice & stay down.

Coni, Malagò: “Sport eccellenza del Paese”

Coni, Malagò: “Sport eccellenza del Paese”Roma, 22 dic. (askanews) – Un altro anno da record, un’altra stagione da protagonisti. Quando il 2023, anno preolimpico, si appresta ormai a congedarsi, lo sport italiano si ritrova nel classico appuntamento dei Collari d’Oro per celebrare le campionesse e i campioni che si sono affermati sui palcoscenici internazionali. La meritata festa tricolore si è svolta nella palestra monumentale di Palazzo H, all’interno dell’Università degli Studi del Foro Italico, sede della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro. Dopo i forfait per motivi di salute del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, sul palco il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, il Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati e la Presidente della Commissione Benemerenze CONI, Alessandra Sensini che hanno consegnato la massima onorificenza dello sport italiano agli insigniti.

In apertura Malagò ha tirato le somme di questo anno che rappresenta una tappa di avvicinamento fondamentale verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024. “Nella vita non sempre i numeri dicono tutto – ha evidenziato nel suo intervento -, ma nello sport dicono quasi tutto. Veniamo da un triennio di risultati mai ottenuti prima nella storia. Il CONI sovrintende 48 federazioni, sono 382 discipline diverse. Ci sono regole e regolamenti, dinamiche per portare a terra l’esecutività dello sport. L’Italia è il Paese che prova di più non solo a fare sport, ma anche ad essere competitivo. È la nostra forza ma anche la nostra debolezza, ma è un modello che non lascia indietro nessuno. Abbiamo vinto così medaglie in discipline insospettabili. La stessa storia la possiamo raccontare a Parigi, soprattutto grazie a sport ‘nuovi’ come risultati. Lo sport italiano è una eccellenza del Paese, e di questo siamo molto orgogliosi”. Con un obiettivo nel mirino: i Giochi in Francia del prossimo anno. “È un onore e un privilegio essere Capo Delegazione dell’Italia a Parigi 2024 – ha detto Mornati -. Siamo all’ultimo miglio, mancano 7 mesi: è il miglio più importante, quello in cui si concretizzano gli sforzi degli ultimi anni. I ragazzi sanno di avere tutto il nostro supporto. Ci vediamo a Parigi”.

“Siamo abituati a lavorare in silenzio, consapevoli delle difficoltà – ha spiegato Pancalli -. Ma incontrando le persone giuste, i risultati arrivano. Siamo qui a celebrare l’eccellenza dello sport italiano, l’eccellenza di un sistema. Ogni atleta parte dal proprio nucleo familiare, da chi lo sostiene. Le federazioni stanno facendo un lavoro straordinario. Il nostro sistema dimostra ancora una volta di esser capace di primeggiare: ci sono Paesi che vengono in Italia per studiarci. Deve essere un ulteriore orgoglio per tutti noi, perché è merito di tutti noi. Quello che abbiamo prodotto è positivo non solo per lo sport, ma per il Paese”. “Consegnare i Collari è sempre un’occasione di grande orgoglio e ammirazione – ha sottolineato l’olimpionica Sensini -. Lo sport crea eccellenze uniche, persone uniche con competenze che non si studiano ma si fanno sul campo. Grazie ragazzi per portare in alto la nostra bandiera nel mondo”.

La chiusura della cerimonia spetta al Presidente Malagò: “È stata una giornata bellissima che ripaga impegno, difficoltà e amarezze superate. Ci fanno piacere i complimenti ricevuti, alcuni inaspettati. Il nostro lavoro viene riconosciuto. Lo sport di vertice è lo sport di base: si parte dalla base per arrivare al vertice”.

Racconti di Sabaudia 2023, il premio vola in Trentino Alto Adige

Racconti di Sabaudia 2023, il premio vola in Trentino Alto AdigeMilano, 22 dic. (askanews) – E’ Bolzano ad aggiudicarsi quest’anno con il giornalista Luca Masiello e il suo racconto “Annaddio” la vittoria del concorso letterario nazionale “Racconti di Sabaudia 2023”. Segue al secondo posto la Sardegna che vede Carbonia, città di fondazione, salire sul podio con Stefania Guidotti con il racconto “La bicicletta”. Il terzo posto è conquistato dal Lazio, dall’ingegnere romano Samira El Boueri, che si aggiudica anche il Premio Enel con il suo racconto “La conchiglia”.

L’ambito premio Regione Lazio vola a Terracina grazie al racconto “Un’estate dopo l’altra” firmato dalla giovane studentessa Chiara Colasanti, il Premio Nori Corbucci dedicato al cinema va a “Storia di una promessa” di Gabriele Micarelli, il premio Consorzio Mare Pontino assegnato dagli stabilimenti del lungomare di Sabaudia a Romain Bocognani per “Un’indagine del Comandante Ferzetti, Carabinieri di Sabaudia”, il premio Venus dedicato all’ambiente a “Richiami dal mare” di Paola Pane. Si conclude così l’edizione di uno dei premi letterari italiani più amati, nato venti anni fa nell’agro pontino, territorio ricco di arte e leggende che fa del mito di Circe anche il fascino del suo paesaggio e di un importante patrimonio culturale. “Era un percorso naturale la corsa di Latina verso Capitale italiana della Cultura 2026 – afferma Maria Costici curatrice del Premio letterario sostenuto dalla Regione Lazio, Enel e Esri Italia – proprio per la vocazione letteraria e artistica di un territorio in continuo fermento evolutivo. I Racconti di Sabaudia ne sono una prova, non perché siano un esclusivo omaggio alla sola Sabaudia, luogo amato da grandi scrittori come Alberto Moravia, Pierpaolo Pasolini, Enzo Bettiza, solo per citarne alcuni, ma per omaggiare tutta la cultura del territorio pontino. Esiste un rapporto importante e duraturo tra la città di Latina e i Racconti di Sabaudia, – continua la curatrice – sin dalla prima edizione del libro nel 2003 Latina è stata uno dei motori che ha fatto correre la macchina dei racconti verso il successo. Moltissimi sono stati gli autori del capoluogo pontino che hanno firmato questo libro con un loro racconto, molti anche i vincitori e ben tre copertine del libro sono state tratte da scatti di fotografi di Latina”.

Il libro dei Racconti di Sabaudia, con una tiratura di dodicimila copie è stato distribuito gratuitamente durante i mesi estivi sulle coste laziali e agli imbarchi internazionali dell’Aeroporto Leonardo da Vinci come incentivo alla lettura e alla scrittura.

Giorgetti: come ministro avevo interesse che il Mes fosse approvato. Ma non c’era aria. Dimissioni? Decido io

Giorgetti: come ministro avevo interesse che il Mes fosse approvato. Ma non c’era aria. Dimissioni? Decido ioRoma, 22 dic. (askanews) – “Come Ministro dell’economia e delle finanze avevo interesse che il Mes fosse approvato, per motivazioni di tipo economico e finanziario. Ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni, mi è sembrato evidente che non c’era aria di approvarlo, anche per motivazioni non economiche”. Lo ha affermato Giancarlo Giorgetti, interpellato dai giornalisti a margine dell’approvazione della manovra al Senato. Alle opposizioni che hanno chiesto le sue dimissioni per l’esito sul Meccanismo europeo di stabilità, Giorgetti ha risposto: “I consigli delle opposizioni sono sempre utili, ma poi permettetemi se decido io”.

Rispondendo alle domande sul Patto di Stabilità, il Ministro ha detto ai giornalisti di “leggerlo bene. Scoprirete che è meglio di quello che sembra”. 

Calcio, De Laurentiis: “Avrei dovuto mandar via Garcia subito”

Calcio, De Laurentiis: “Avrei dovuto mandar via Garcia subito”Roma, 22 dic. (askanews) – “Quando l’ho presentato avrei dovuto dire: “Ve l’ho presentato, però adesso se ne va”, perché mi aveva detto di non conoscere il Napoli e di non aver mai visto una partita. L’ha ripetuto altre volte”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in una intervista al Corriere dello Sport. Secondo il presidente della squadra campione d’Italia, “sarebbe bastato che praticasse lo stesso calcio di Spalletti. Invece, ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto per chiamarne un altro”. Per De Laurentiis si è arrivati a Garcia dopo una lunga lista di nomi: “Il primo che ho contattato è stato Thiago Motta, ma lui non se l’è sentita. Perché avrebbe preso l’eredità di un allenatore che ha vinto lo scudetto in quel modo. E se va male, ha pensato, io cosa faccio?”. Anche Luis Enrique è stato vicino a sedere sulla panchina del Napoli: “Mi ha tenuto tre giorni fermo, chiedendomi tantissimi soldi. Avevamo anche trovato quasi un accordo, ma poi ha detto di no, perché ambiva a guadagnare ancora di più”. Dopodichè è stato preso in considerazione Nagelsmann, ora alla guida della nazionale tedesca. “Ne ho consultati cinque o sei, non di più”, svela il patron dei partenopei, “E alla fine sono arrivato su Garcia: in Italia aveva conquistato due secondi posti con spogliatoi turbolenti, pieni di giocatori di grande livello”.

Sul calciomercato dice, farò “almeno tre operazioni. Devo rinforzare la difesa con un centrale e con un terzino destro, per avere un rincalzo di Di Lorenzo. E poi prendere un centrocampista, forse due”. Soffermandosi sui singoli giocatori: “Elmas è già venduto. È uno che vuole giocare sempre, non ha capito che si è titolari anche se non si fanno novanta minuti”. Con Zielinski, invece, “stiamo parlando. Lui ha detto che voleva rimanere a Napoli tutta la vita. Ma tra il dire e il fare…”. Su Osimhen “siamo in dirittura d’arrivo”. Roma, 22 dic. (askanews) – De Laurentiis ha commentato anche la sentenza della Corte Europea riguardante la Superlega: “La posizione dominante di Uefa e Fifa, che l’Europa censura, è servita a elargire bonus in cambio di consenso. Chi ha governato fin qui da monopolista non ha compreso che il calcio è un’impresa e ha bisogno di fatturati crescenti”. Su quanto è accaduto con la presentazione della Superlega nel 2021, afferma: “È stata una mossa sbagliata, che però ha sortito questo cambiamento. Adesso bisogna fare un ragionamento serio”. Ammette poi di aver parlato con Florentino Perez, presidente del Real Madrid, tra le squadre fautrici della Superlega: “Siamo d’accordo a mettere attorno ad un tavolo alcuni veri imprenditori, non più e non solo presidenti nominali”. Ritornando sul progetto presentato nel 2021, invece, rimane coerente: “Non mi convinceva. Mancava un avvicendamento di merito connesso al valore delle singole squadre”. Infine, propone la sua idea: “Farei una serie E a 14 posti, dove E sta per élite. Sole squadre di città con un numero rilevante di tifosi”, spiega, “Poi due gironi di Serie A da venti squadre. E il resto è dilettantismo, che funge da vivaio”.

A Pompei “spunta” un presepe: scoperte 13 statuine in uno scavo

A Pompei “spunta” un presepe: scoperte 13 statuine in uno scavoMilano, 22 dic. (askanews) – La tradizione dei presepi risale alla storia più recente, eppure tracce di allestimenti rituali nelle case si ritrovano già in antico: tredici statuine in terracotta, tracce di un antico rito, emergono a Pompei da un ambiente di una domus confinante con la casa di Leda e il cigno, dove è in corso un cantiere di scavo, restauro e valorizzazione.

Le piccole sculture di circa 15 cm di altezza – tra cui si riconoscono figure umane, ma anche una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna in vetro – sono state rinvenute in posizione eretta su un piano orizzontale all’interno di un vano dove probabilmente si trovava uno scaffale. Le sculture sono emerse dal lapillo ad un’altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano pavimentale. L’ambiente che le conservava, probabilmente l’atrio della casa, presentava anche delle decorazioni affiorate per ora nella parte superiore delle pareti. Dai primi studi, alcuni soggetti sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e dunque all’equinozio di primavera. Il cantiere in corso sta interessando ambienti già noti della Casa di Leda (messi in luce tra il 2018 e il 2019 nell’ambito dei lavori previsti dal Grande Progetto Pompei) e quelli di due domus, non meglio identificate, che si sviluppano a nord e a sud della casa di Leda. Durante la fase di rimozione delle terre ancora presenti in alcuni ambienti della casa di Leda, al fine di raggiungere il livello del piano pavimentale, è inoltre emersa una stanza finemente affrescata dove spiccano 4 tondi con volti femminili di raffinata eleganza. Lo scavo è finalizzato alla messa in sicurezza dei fronti di scavo (perimetro tra strutture già in luce e aree non scavate) e alla salvaguardia e alla conservazione degli apparati decorativi, in vista anche della pubblica fruizione del complesso.

Meloni: prossimo anno più difficile, ci attende grande lavoro

Meloni: prossimo anno più difficile, ci attende grande lavoroRoma, 22 dic. (askanews) – “Voglio ringraziare ogni dipendente, ogni funzionario, ogni ufficio. Davvero avete fatto, abbiamo fatto, credo nella difficoltà, un lavoro straordinario quest’anno e ce ne aspetta un altro forse ancora più difficile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo saluto in collegamento video ai dipendenti di Palazzo Chigi.

“Per cui – ha aggiunto – quello che voglio augurarvi è un Santo Natale felice, sereno, nel quale siate orgogliosi del lavoro che avete fatto. Voglio augurarvi di poter riposare perché davvero ci aspetta un altro anno di grande lavoro. Vi ringrazio di cuore per ogni singola ora, per ogni singolo minuto che avete passato a lavorare, non per me ma per l’Italia, perché noi – ha concluso la premier – siamo tutti solo funzionari dell’Italia”.