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Tag: Sanremo 2023

Erdogan propone a Zelensky una commissione d’inchiesta sulla distruzione della diga

Erdogan propone a Zelensky una commissione d’inchiesta sulla distruzione della digaRoma, 7 giu. (askanews) – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto all’omologo ucraino Volodymyr Zelensky di creare una commissione d’inchiesta internazionale sulla distruzione della diga di Nova Kakhovka, nel sud dell’Ucraina. Lo riportano i media turchi riferendo del colloquio telefonico avuto oggi da Erdogan con il leader ucraino.

Erdogan ha dichiarato che la Commissione potrebbe essere formata da esperti ucraini, russi, delle Nazioni Unite e turchi, e altri partecipanti della comunità internazionale.Il presidente turco ha quindi ribadito la disponibilità di Ankara a favorire negoziati tra Kiev e Mosca per arrivare a una pace giusta.

 

Alluvione,Bonaccini: nomina commissario sia più rapida possibile

Alluvione,Bonaccini: nomina commissario sia più rapida possibileRoma, 7 giu. (askanews) – “Sulla nomina del commissario abbiamo chiesto che sia la più rapida possibile, perché se si ferma l’Emilia Romagna si ferma una parte del Paese che contribuisce tanto al Pil in un momento in cui l’economia sta andando meglio di quello che si prevedeva”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, al termine della riunione a Palazzo Chigi sull’emergenza alluvione.

“Oggi si è capito che occorre tenere insieme le due fasi, quella dell’emergenza e quella della ricostruzione e della ripartenza per poter prendere con le strutture commissariali tutti provvedimenti utili”, ha aggiunto.

Il Papa sarà operato nel pomeriggio al Policlinico Gemelli

Il Papa sarà operato nel pomeriggio al Policlinico GemelliCittà del Vaticano, 7 giu. (askanews) – Stamattina Papa Francesco, dopo aver tenuto l’udienza generale in piazza San Pietro non dando segni esteriori di sofferenza o affaticamento, e dopo aver svolto due udienze nel suo studio ricevendo il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, il card. Luis Antonio Tagle ed il Segretario del King Abdullah International Centre for Interreligious and Intercultural Dialogue, Zuhair Alharthi, si è recato in auto al Policlinico Gemelli di Roma dove, nel primo pomeriggio, si sottoporrà ad un intervento chirurgico all’addome con anestesia totale. Si tratta del suo terzo ricovero nel nosocomio romano dove la sua stanza al 9 piano del grande edificio centrale, era già stata allestita da ieri, quando si era recato per controlli ed affettuato una Tac che ha, evidentemente, suggerito allo staff medico che lo ha in cura di sottoporlo all’intervento.

“Il Santo Padre al termine dell’Udienza Generale – ha riferito la Santa Sede – si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Una operazione, concertata nei giorni giorni precedenti, che si è resa necessaria “a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”. Era stato lo stesso pontefice recentemente, incontrando le famiglie nel corso dell’incontro sui temi della natalità, ad accennare al suo rapporto con la malattia, rivelando con una confidenza di non sopportare il dolore mentre non aveva neppure nascosto, in precedenti occasioni, di temere le anestesie e di non volersi, quindi, operare come quacuno gli aveva consigliato, per risolvere i suoi problemi di deambulazione.

Dunque, quella di questo pomeriggio sarà evidentemente un passo necessario anche se doloroso e che potrebbe essere una conseguenza dell’operazione chirurgica alla quale Francesco era stato costretto a sottoporsi il 4 luglio del 2021 per una “stenosi diverticolare sintomatica del colon”. Ma questo scorcio di 2023 è apparso particolarmente complicato per papa Bergoglio che non più tardi del 29 marzo scorso era stato ricoverato per una bronchite su base infettiva con relativi problemi respiratori.

Mobilità, Milano tra 10 città vincitrici del bando Bloomberg

Mobilità, Milano tra 10 città vincitrici del bando BloombergMilano, 7 giu. (askanews) – Il Comune di Milano è tra le dieci amministrazioni cittadine del mondo vincitrici del bando promosso da Bloomberg Philanthropies per realizzare piste ciclabili: riceverà un finanziamento di 400.000 dollari. I nomi dei vincitori della ‘Bloomberg Initiative for Cycling Infrastructure (Bici)’ sono stati annunciati in occasione della Giornata mondiale della Bicicletta, lo scorso 3 giugno.

L’obiettivo di Bici è aiutare le città a incentivare la mobilità sostenibile, rivitalizzare i quartieri e promuovere la salute e il benessere di cittadini e cittadine. Condotto in collaborazione con la Global Designing Cities Initiative (Gdci), oltre ai finanziamenti per attuare le loro proposte, ogni città vincitrice riceverà anche assistenza tecnica da Gdci per lo sviluppo e la progettazione di infrastrutture ciclabili, la raccolta di dati e il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine. Oltre a Milano, le città vincitrici sono: Fortaleza (Brasile), Addis Abeba (Etiopia), Bogotà (Colombia), Lisbona (Portogallo), Mombasa (Kenia), Pimpri-Chinchwad (India), Quelimane (Mozambico), Tirana (Albania) e Wellington (Nuova Zelanda).

“La lotta al cambiamento climatico va di pari passo con l’offerta alle persone di maggiori opzioni di trasporto – ha commentato in una nota Michael R. Bloomberg, fondatore di Bloomberg LP e Bloomberg Philanthropies e 108° sindaco di New York -. Queste proposte per rendere la mobilità ciclabile più sicura e accessibile richiederanno una solida assistenza tecnica e il nostro team è lieto di supportare i vincitori mentre trasformano le loro idee in azioni. I progressi compiuti da queste 10 città contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria, proteggere l’ambiente e guidare anche la crescita economica. Non vediamo l’ora di vedere i risultati”. “Le piste ciclabili non sono servizi, sono infrastrutture essenziali per le città – ha aggiunto Janette Sadik-Khan, responsabile dei trasporti presso Bloomberg Associates ed ex commissario del Dipartimento dei trasporti di New York -. Queste sovvenzioni aiuteranno queste 10 città a intraprendere l’azione decisiva necessaria per trasformare le strade e rappresentano un punto di svolta sulla sicurezza, sull’inquinamento e sul cambiamento climatico”.

Le 10 città vincitrici si trovano in 10 Paesi di cinque continenti e rappresentano in totale più di 15 milioni di residenti. I vincitori sono stati selezionati tra 275 domande presentate tra il 10 novembre 2022 e il 3 febbraio 2023, da città con oltre 100.000 residenti. Milano si è candidata con un progetto capace di dare continuità ad un itinerario ciclabile portante, servire gli istituti scolastici e rispondere quindi alle esigenze legate agli spostamenti casa-scuola, creando occasioni di riqualificazioni puntuali per aumentare la qualità dello spazio urbano e la sicurezza per tutti gli utenti della strada. L’itinerario ciclabile proposto ha una lunghezza di circa 6 km.

“Siamo orgogliosi di essere stati selezionati per questo prestigioso premio – ha detto Arianna Censi, assessore alla Mobilità del Comune di Milano -. Sono anche orgogliosa di poter contare su una struttura che è stata capace di presentare un progetto che ha vinto, capace di primeggiare tra 275 proposte grazie anche al sostegno di Legambiente, Ciclobby e Massa Marmocchi Milano che hanno supportato il progetto con una lettera di interesse. Milano nel prossimo futuro potrà così contare su un itinerario ciclabile portante che attraversa un territorio che ospita 40 scuole”. “Quando si tratta di ridurre le emissioni e promuovere città più sane e più verdi, dobbiamo continuare ad aumentare le nostre ambizioni collettive – ha affermato James Anderson, che guida il programma Government Innovation presso Bloomberg Philanthropies -. La Bloomberg Initiative for Cycling Infrastructure ha dato alle città di tutto il mondo la possibilità di sognare in grande e mostrare ciò che è possibile. Non vediamo l’ora di lavorare con queste città per implementare i loro potenti progetti e, mentre lo facciamo, condividere lezioni in tutto il mondo”. “Costruire reti ciclabili sicure e connesse è un’esigenza universale che avvantaggia la salute e il benessere fisico e mentale delle persone, tanto quanto avvantaggia l’ambiente e l’economia – ha affermato Skye Duncan, direttore esecutivo di Gdci -. Attraverso i loro ambiziosi progetti di infrastrutture ciclabili, le città selezionate trasformeranno le loro strade mettendo le persone al di sopra di ogni altra cosa, avvantaggiando al contempo le loro comunità per garantire spazi più sani, sicuri e più equi per tutti. Il team Bici di Gdci non vede l’ora di iniziare a lavorare a fianco di queste città per aiutarle a realizzare le loro iniziative”. Bloomberg Philanthropies convocherà le 10 città vincitrici dal 26 al 29 giugno 2023 a Londra, offrendo agli amministratori locali l’opportunità di incontrarsi, scambiare idee con colleghi, iniziare la pianificazione del progetto e imparare dagli esperti di progettazione urbana di Gdci.

Audizione in Comagri Senato a contrasto bracconaggio ittico

Audizione in Comagri Senato a contrasto bracconaggio itticoRoma, 7 giu. (askanews) – Oggi, con l’audizione in commissione Agricoltura al Senato, della Fiops (Federazione italiana operatori pesca sportiva) e della Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), prosegue l’iter a contrasto del bracconaggio ittico. Lo rende noto il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio a margine delle audizioni.

“Un fenomeno – commenta – che danneggia coloro che operano nell’assoluto rispetto delle regole e che negli anni ha assunto una dimensione transnazionale. Come Lega, su questo tema il nostro impegno è sempre stato ed è massimo: già la scorsa legislatura abbiamo presentato un ddl per colmare l’attuale vuoto normativo della disciplina della pesca professionale, mettendo in campo azioni concrete di contrasto alla pesca illegale e permettendo una maggiore tracciabilità del pescato a tutela, non soltanto degli operatori professionali che operano nel rispetto delle regole, ma anche della salute stessa dei consumatori”.

Plenitude: operativo l’impianto di accumulo a batterie di Assemini

Plenitude: operativo l’impianto di accumulo a batterie di AsseminiMilano, 7 giu. (askanews) – E’ operativo il nuovo impianto a batterie di Assemini, vicino Cagliari – il primo di dimensioni “utility-scale” – realizzato in Italia Plenitude, la società di Eni che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, la vendita di energia e soluzioni energetiche a famiglie e imprese. L’impianto, con una potenza installata di 15 MW e una capacità di accumulo di energia pari a 9 MWh, è stato realizzato con moduli batteria basati sulla tecnologia Litio Ferro Fosfato (LFP) che attualmente garantisce il miglior rapporto costo-prestazioni.

L’impianto di Assemini è uno dei primi sistemi di accumulo di taglia rilevante che viene connesso alla Rete di Trasmissione Nazionale italiana e fornirà a Terna il servizio “fast reserve” di regolazione ultrarapida della frequenza, per consentire una sempre maggiore penetrazione delle energie rinnovabili nel mix energetico italiano. Nell’area industriale di Assemini Plenitude possiede un impianto fotovoltaico in esercizio da 23 MW, con il quale il sistema di accumulo condividerà alcune infrastrutture di connessione, e sta valutando altri progetti di generazione rinnovabile.

“Abbiamo terminato i lavori di realizzazione del più grande impianto di accumulo a batterie costruito da Plenitude in Italia, che fornirà servizi alla rete nazionale e, nello stesso tempo, ci permetterà di operare con maggiore efficacia sul mercato – ha detto Alessandro Della Zoppa, Head of Renewables di Plenitude – Lo sviluppo di questa tecnologia andrà di pari passo con la crescita delle energie rinnovabili e contribuirà alla strategia di crescita della Società, che punta a raggiungere oltre 7 GW di capacità installata entro il 2026 e oltre 15 GW entro il 2030”.

Alluvione, Musumeci: Province siano strutture di coordinamento

Alluvione, Musumeci: Province siano strutture di coordinamentoRoma, 7 giu. (askanews) – “Sono convinto che mai come in questo momento le Province devono diventare l’ente di coordinamento dell’area vasta”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, secondo quanto si apprende, intervenendo al tavolo a Palazzo Chigi con Regioni, Province e Comuni delle zone alluvionate.

La volontà è quella di “affidare alle Province la prima pianificazione e ricognizione delle cose che servono”, ha aggiunto.

Dl Alluvione, Meloni a governatori-sindaci: possibile migliorarlo

Dl Alluvione, Meloni a governatori-sindaci: possibile migliorarloRoma, 7 giu. (askanews) – Il tavolo di oggi con enti locali e Regioni può “servire per un lavoro di miglioramento, di affinamento del decreto legge del Governo che ha voluto dare il segnale di uno sforzo importante. Un decreto stilato in 72 ore e quindi sicuramente nella sua conversione parlamentare può essere oggetto di miglioramento e affinamento”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, intervenendo al tavolo a Palazzo Chigi con Regioni, Province e Comuni delle zone alluvionate.

“Su questo – ha aggiunto – ovviamente attendo il vostro contributo: penso ad esempio alle zone e ai comuni che potrebbero essere state escluse in prima battuta sulla base delle indicazioni che arrivavano dai territori perché anche i territori non avevano contezza di quanto avvenuto. Su questo si può lavorare in sede di conversione: chiaramente il lavoro deve essere un lavoro certosino, e questa serietà io la chiedo a me stessa per chiederla a tutti, perché più noi siamo precisi più facciamo interventi giusti, più siamo precisi nella ricognizione dei territori per dare a chi ha bisogno e non disperdere quelle risorse, più quelle risorse andranno dove devono andare”, ha concluso.

Al via nuova campagna Slow Food contro i pesticidi in Europa

Al via nuova campagna Slow Food contro i pesticidi in EuropaRoma, 7 giu. (askanews) – Al via la nuova campagna di Slow Food per un’Europa libera dai pesticidi. Il lancio avviene in concomitanza con la Giornata mondiale della sicurezza alimentare. “Diciamo addio ai pesticidi!” sarà una campagna europea online, in collaborazione con altre organizzazioni, per coinvolgere i cittadini, fare pressione sugli attori politici nazionali ed europei. La campagna vuole dare seguito all’Iniziativa dei cittadini europei Salviamo api e agricoltori, sostenuta da 1,1 milioni di firme.

“Nel 2022, la Commissione europea ha pubblicato una nuova proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), che mira a ridurre del 50% l’uso dei pesticidi nell’Unione europea entro il 2030, per proteggere la natura, gli impollinatori e le persone – spiega Madeleine Coste, responsabile delle politiche di Slow Food in Europa – Questa proposta ha incontrato una feroce resistenza da parte dell’agroindustria e dei suoi sostenitori, sfidando il consenso scientifico che riconosce la necessità di trasformare il nostro attuale sistema alimentare per garantirne la sicurezza nel lungo periodo”. Slow Food mette a disposizione uno strumento online attraverso il quale i cittadini europei possono facilmente inviare e-mail personalizzate ai membri del Parlamento europeo, per ricordare loro che il futuro delle giovani generazioni e della biodiversità non può essere garantito senza la riduzione dei pesticidi.

“Il regolamento Ue sui prodotti fitosanitari è un passo fondamentale per ottenere una significativa riduzione dell’uso dei pesticidi – aggiunge Coste -. Mentre parliamo, i decisori politici di tutta Europa stanno discutendo questa nuova normativa, e molti di loro cercano di farla deragliare. La decisione finale verrà presa nei prossimi mesi e la voce di tutti noi è fondamentale per contribuire a sostenere una regolamentazione sui pesticidi ambiziosa”. 

Mes, Gramegna: “Negativo che un Paese non ratifichi la riforma”

Mes, Gramegna: “Negativo che un Paese non ratifichi la riforma”Roma, 7 giu. (askanews) – “Il fatto che un paese non ratifichi la riforma del Mes non è negativo solo perché non ci dà il backstop sulle banche, ma anche perché così non riusciamo a completare un impegno che abbiamo preso” collettivamente come governi Ue. Lo ha affermato il direttore del Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna durante un dibattito alla conferenza sull’integrazione finanziaria organizzata da Bce e Commissione europea, con un chiaro riferimento alla mancata ratifica da parte dell’Italia.

“Il Mes potrà fare di più in futuro col nuovo Trattato, soprattutto sulle linee di credito precauzionali – ha detto – se ci fossero shock e dei paesi scegliessero di farvi ricorso prima che si creino problemi”. Più in generale, secondo Gramegna “ci servono banche europee forti. Questo è anche più importante che parlare dell’Unione bancaria. Oggi le banche hanno utili da record e ne sono contento – ha detto – perché aiuterà la salute finanziaria delle nostre banche”.