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Tag: Sanremo 2023

Lavoro, tasso posti vacanti eurozona frena al 2,9% nel III trimestre

Lavoro, tasso posti vacanti eurozona frena al 2,9% nel III trimestreRoma, 18 dic. (askanews) – Nuova limatura del tasso di posti di lavoro vacanti nell’area euro, al 2,9% in media nel terzo trimestre a fronte del 3% che si era registrato nei tre mesi precedenti. Lo riporta Eurostat, secondo cui questa voce si era attestata al 3,1% tra il terzo trimestre del 2022 e il primo trimestre di quest’anno.

Si tratta di un indicatore che oltre a fornire una fotografia sulle opportunità nel mercato del lavoro, indirettamente ha anche delle implicazioni per le prospettive di inflazione, dato che più elevata è questa voce maggiore può essere la tendenza ad avere spinte rialziste sulle dinamiche salariali e, quindi, in prospettiva anche sui prezzi al consumo. Per l’intera Unione europea il tasso di posti di lavoro vacanti nel terzo trimestre si è limato al 2,6%, dal 2,7% del trimestre precedente e il 2,9% dello stesso periodo di un anno prima.

In Italia che, precisa Eurostat, come Francia e Danimarca fornisce dati non strettamente paragonabili, perché non c’è copertura di Pubblica amministrazione, educazione, sistema sanitario e istituzioni pubbliche in generale, il tasso di posti vacanti è calato più nettamente al 2,1% nel terzo trimestre, dal 2,4% del trimestre precedente. Ma in questo caso si tratta di un valore analogo a quello dello stesso periodo del 2022, mentre nel primo trimestre di quest’anno questa voce aveva segnato un picco del 2,6%.

Bilancio Lazio, Valeriani (Pd): da domani in Aula sarà battaglia

Bilancio Lazio, Valeriani (Pd): da domani in Aula sarà battagliaRoma, 18 dic. (askanews) – “Domani in Consiglio regionale inizia la discussione sul bilancio: dopo aver ottenuto un primo importante risultato in commissione, dove abbiamo costretto l’amministrazione Rocca a rifinanziare interamente il fondo “taglia tasse”, poi sancito da un’intesa con le organizzazioni sindacali, ora la battaglia politica si trasferisce in Aula”. Promette battaglia Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Lazio del Pd, che così anticipa la sua linea nell’affrontare, da domani alla Pisana, la discussione della manovra targata Rocca.

“Abbiamo presentato numerosi emendamenti alla legge di bilancio per destinare maggiori risorse alle famiglie e alle fasce sociali più deboli. Chiediamo un impegno preciso della maggioranza di centrodestra – prosegue il consigliere regionale Pd – per il sostegno agli affitti, completamente cancellato dal Governo Meloni, per le infrastrutture ferroviarie e l’acquisto di nuovi treni, già programmati ma definanziati dal ministro Salvini, ma anche sui fondi per il contrasto del dissesto idrogeologico, sull’ampliamento delle risorse destinate alla sanità pubblica e per i finanziamenti dedicati alle tutele e agli aiuti nei confronti delle donne vittime di violenza”. “Come ha già fatto il Comune di Roma, inoltre, chiediamo all’amministrazione Rocca di estendere la gratuità del trasporto pubblico locale ai giovani under 19 del Lazio, per non creare ragazzi di seria A che risiedono a Roma e possono usufruire di questa agevolazione e ragazzi di serie B che vivono negli altri Comuni e non possono farlo. Il bilancio presentato dal centrodestra è lacunoso e privo di un reale interesse collettivo: una manovra di corto respiro che guarda solo alle prossime elezioni europee – conclude Valeriani – e a cui ci opporremo decisamente con l’obiettivo di estendere le risorse e migliorare i servizi che dovranno andare a vantaggio di tutti i cittadini del Lazio”.

Vino, Consorzio: tra qualche settimana avremo la Docg Cirò Riserva

Vino, Consorzio: tra qualche settimana avremo la Docg Cirò RiservaMilano, 18 dic. (askanews) – Dopo il Pubblico accertamento avvenuto il 16 novembre scorso e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per il via libera alla Docg Cirò Riserva “manca ora solo l’approvazione da parte della Comunità Europa”. “Bisognerà aspettare ancora qualche settimana perché il riconoscimento sia ufficiale, tuttavia l’iter burocratico, iniziato nel 2019, simboleggia la volontà di elevare il territorio e riconoscere il valore vitivinicolo e il pregio che esso possiede e renderlo competitivo all’interno del mercato” ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Cirò e Melissa, Raffaele Librandi, sottolineando che “la scelta di far conferire il marchio Docg solo al Rosso Doc Cirò Riserva è motivata dalla volontà di valorizzare al meglio l’astro nascente della nostra Denominazione, un vino con la giusta struttura e carattere da poter essere competitivo sul mercato. Un vino – ha ricordato – prodotto con uno dei vitigni più identitari della nostra regione, il Gaglioppo”.

Quando si parla di zona “classica”, da cui nasce il Rosso Doc Cirò Riserva, si intendono i comuni di Cirò e Cirò Marina, ricorda il Consorzio, aggiungendo che il comprensorio si sviluppa all’estremo Nord della provincia di Crotone, sul litorale della costa Ionica e nel suo entroterra collinare, sino alle prime pendici della Sila. Comprende un territorio esteso per circa 20mila ettari che si estende lungo la fascia litorale ionica per circa 25 km e si spinge per oltre 10 km nell’entroterra.

Nel Nord-Est il 55% del valore nazionale delle Dop e Igp

Nel Nord-Est il 55% del valore nazionale delle Dop e IgpRoma, 18 dic. (askanews) – Nel 2022 nelle quattro regioni del Nord-Est è concentrato oltre la metà (55%) del valore nazionale delle DOP e IGP, con Veneto e Emilia-Romagna che si confermano le prime regioni in assoluto per valore economico, mostrando una crescita di quasi il +6% sul 2021. In termini relativi è però il Nord-Ovest a presentare l’incremento maggiore (+12%), trainato da Piemonte e Lombardia, la regione con la crescita più alta nel 2022 (+318 milioni di euro). E’ quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea-Qualivita, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Il Centro Italia, guidato dalla Toscana, segna un +4%, mentre l’area “Sud e Isole”, dopo gli importanti incrementi registrati nel 2020 e nel 2021, avanza di un ulteriore +3%, con un contributo soprattutto da parte di Campania (+9%), Sardegna (+19%) e Abruzzo (+9%). Nel 2022 il comparto del cibo DOP IGP sfiora i 9 miliardi € di valore all’origine (+9% la crescita annua, +33% il trend in dieci anni) per un fatturato al consumo finale che supera i 17 miliardi di euro (+6%). L’export del comparto raggiunge 4,6 miliardi (+6% su base annua e +66% sul 2012), grazie soprattutto al recupero dei mercati Extra-UE (+10%).

La produzione di vino imbottigliato DOP IGP, dopo il forte balzo nel 2021, si attesta a 26 milioni di ettolitri nel 2022, in ridimensionamento sull’anno precedente (-4%). I dati in valore indicano invece, sulla base delle stime aggiornate, una crescita per l’imbottigliato (+5% a 11 miliardi di euro) e per lo sfuso (+13% a 4 miliardi). Tra le prime 10 denominazioni per valore ben 9 fanno registrare una crescita rispetto al 2021. A fronte di volumi esportati simili al 2021, gli introiti crescono del 10%, arrivando a sfiorare i 7 miliardi di euro nel 2022, per un trend del +80% rispetto al 2012 e risultati positivi soprattutto per i vini DOP (+12%) e in particolare per gli spumanti (+21%).

Dalla Russia agli Usa, dall’India all’Ue, tutti al voto nel 2024

Dalla Russia agli Usa, dall’India all’Ue, tutti al voto nel 2024Milano, 18 dic. (askanews) – Sta per iniziare un anno affollato di elezioni, presidenziali, legislative e locali nel mondo. Si fa già un gran parlare del voto per le europee per il rinnovo del Parlamento dal 6 al 9 giugno 2024 e delle presidenziali americane di novembre: ma prima e in mezzo ci saranno altri traguardi che potrebbero cambiare i volti di chi è al potere. Tanto da muovere già alcuni giornali come Economist che considera il “2024 il più grande anno elettorale della storia” e Guardian che ha parlato di “Super Bowl della democrazia: 40 elezioni che plasmeranno la politica globale”. Ma le andate alle urne saranno anche di più.

In Europa si comincia con il mandato presidenziale finlandese di sei anni: le votazioni si terranno il 28 gennaio 2024, con eventuale ballottaggio l’11 febbraio. Il Paese dal suo recente ingresso nella Nato ha assunto un ruolo strategico molto più corposo, tanto che il presidente russo Vladimir Putin in queste ore ha parlato di un rafforzamento significativo delle sue truppe al lungo confine che divide la Russia dalla Finlandia per oltre 1300 km. In base ai sondaggi il vantaggio dell’ex premier Alexander Stubb sul secondo più popolare Pekka Haavisto, verde, gay ed ex ministro degli Esteri, è aumentato e riguarda anche il possibile secondo turno delle elezioni presidenziali. Prima della Finlandia tuttavia tocca a Taiwan, il 13 gennaio: le presidenziali e legislative sotto la lente di Usa e Cina rappresentano un nodo chiave della trasformazione politica che il mondo affronterà il prossimo anno. Osteggiato dalla Cina Lai Ching-te del Partito Democratico Progressista e candidato che certo non sorride al Dragone, è l’esponente ideale per chi vuole l’indipendenza di Taiwan. E tuttavia mercoledì, l’ufficio per gli affari cinesi di Taiwan ha denunciato Lai come un piantagrane e fautore della guerra.

Febbraio è invece il mese delle elezioni parlamentari che si terranno in Bielorussia il 25, sullo sfondo della guerra in Ucraina e delle precedenti proteste che nel 2020-2021 sono state si sono scatenante contro il governo bielorusso e il presidente Alexander Lukashenko. Nell’attesa il governo di Minsk ha bandito o sciolto numerosi partiti, mentre quelli che sembrano avere speranza di ingresso sono tutti o filogovernativi o parte della cosiddetta opposizione costruttiva. Le elezioni presidenziali in Russia si terranno dal 15 al 17 marzo 2024: si potrebbe scrivere tomi su tomi sulla longevità del leader del Cremlino al potere (per ora andato oltre un ventennio). Il principale esponente dell’opposizione russa è in carcere e mentre Vladimir Putin si prepara per un’altra vittoria elettorale in Russia – che lo porterà salvo improbabili sorprese a governare sino al 2030 e in base alla Costituzione anche fino al 2036 – un apparente outsider solitario dice di voler sfidare il suo potere: Boris Nadezhdin. L’ex parlamentare si dichiara contro la guerra: la sua sconfitta rappresenterebbe l’ennesima e ulteriore legittimazione del conflitto in Ucraina agli occhi degli elettori.

Un voto importante dopo la tragedia del terremoto sono le prossime elezioni locali in Turchia previste per il 31 marzo 2024: saranno eletti tutti i 30 sindaci metropolitani e 1.351 sindaci municipali distrettuali della Turchia, oltre a 1.251 consiglieri provinciali e 20.500 consiglieri comunali. E sempre locali saranno le elezioni in Gran Bretagna il 2 maggio: sul piatto anche l’elezione del sindaco di Londra, primo dell’era post Elisabetta. Grande affluenza è prevista per le elezioni europee del 2024, rispetto al 2019 – o almeno è quello che mostrano i risultati dell’ultima indagine di Eurobarometro – che chiameranno alle urne 400 milioni circa di elettori dei 27 stati membri. Tuttavia le elezioni più attese e ad alta suspense saranno altrove: le presidenziali negli Usa (5 novembre) si preannunciano combattute, almeno sino alla fine (l’ultimo voto si è dimostrato combattuto anche dopo). I due principali contendenti, Donald Trump e Joe Biden hanno già iniziato la loro tenzone a distanza. Mentre per entrambi i problemi con la giustizia (personali, per il primo, di famiglia per il secondo) complicano le vicende.

Tra i Paesi più popolosi al mondo, si voterà anche in Bangladesh (7 gennaio, elezioni generali), Brasile (6 ottobre, primo turno municipali e 27 ottobre, secondo turno), India (in primavera, generali), Indonesia (14 febbraio, generali con secondo turno il 26 giugno), Messico (2 giugno, generali) e Pakistan. Si voterà anche in Uruguay, a El Salvador e in Repubblica Dominicana, e pure in Canada (in tre regioni). Oltre a 18 Paesi africani. Tra questi Algeria, Chad, Tunisia, Egitto, Ghana, Mali, Mauritania, Mauritius, Mozambico, Namibia, Ruanda, Sud Africa, Sud Sudan. E non è tutto. Insomma un calendario elettorale mondiale davvero complicato, o come ha giustamente scritto Economist: “2024 is the biggest election year in history”.

Umbria, riaperta la strada statale 452 “della Contessa”

Umbria, riaperta la strada statale 452 “della Contessa”Roma, 18 dic. (askanews) – È stata riaperta da stamattina al traffico, nel rispetto dei tempi previsti, la strada statale 452 “della Contessa” nel comune di Gubbio, dopo il completamento dei lavori di ripristino strutturale che hanno interessato il viadotto e la galleria, avviati il 17 aprile scorso, dopo le festività pasquali, ed eseguiti riunificando i due interventi in un unico cantiere come concordato da Regione ed Anas al fine di ridurre il periodo di chiusura e contenere così al massimo i disagi per cittadini e imprese.

Al taglio del nastro hanno preso parte la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’Assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche, l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche Francesco Baldelli, il sindaco del Comune di Gubbio Filippo Mario Stirati, il Responsabile Anas Umbria Lamberto Nicola Nibbi e il Responsabile Gestione Rete Anas Umbria Andrea Primiceriio. “Oggi è un giorno importante per l’Eugubino e per l’Umbria tutta – ha affermato la Presidente della Regione, Donatella Tesei -. Siamo riusciti, grazie ad un attento lavoro di squadra, a riaprire al traffico la strada che collega la nostra regione alle Marche nelle stringenti tempistiche che ci eravamo prefissati, dopo aver effettuato complessi lavori strutturali. Un risultato reso possibile grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti a cui va, per la professionalità e l’impegno dimostrati, il mio più sincero ringraziamento. Un risultato che è l’ennesima dimostrazione di come il sistema infrastrutturale umbro negli ultimi anni abbia vissuto una netta accelerazione e stia dando le risposte di cui necessitava da molto tempo”.

“Giunge a compimento un intervento fondamentale e indispensabile, che è stato portato avanti in assoluta consonanza e coordinamento fra tutti gli Enti coinvolti e le associazioni di categoria per restituire a cittadini e imprese un collegamento strategico – ha sottolineato l’assessore regionale Enrico Melasecche – La Regione ha seguito ogni fase dell’opera, si è adoperata con Anas per la velocizzazione dei tempi del cantiere e per migliorare la strada comunale ex Contessa, su cui è stato deviato il traffico leggero durante i lavori. C’erano tutte le premesse – ha aggiunto – ma vista la complessità delle lavorazioni, non era scontato che fossimo oggi qui a salutare la riapertura al traffico. Un plauso particolare va all’impresa eugubina Bei e ai tecnici dell’Anas: grazie a loro oggi è un giorno di festa, in cui vengono testimoniate serietà e professionalità”. I lavori di ripristino strutturale del viadotto e della galleria, per un investimento complessivo di 9,4 milioni di euro, rientrano nell’ambito del piano di riqualificazione della strada statale 452 “della Contessa”, avviato da Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) a partire dal 2019, in seguito alla presa in gestione dell’infrastruttura ex regionale. Nell’ambito dello stesso piano ANAS ha realizzato anche i lavori di risanamento della pavimentazione sull’intero tracciato, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale e bonifica delle piazzole di sosta, ultimati nel 2020 per un investimento di 2,5 milioni di euro.

Dop Economy, in 2022 valore per la prima volta sopra 20 miliardi

Dop Economy, in 2022 valore per la prima volta sopra 20 miliardiRoma, 18 dic. (askanews) – Continua a cresce la Dop economy italiana, nonostante lo scenario macroeconomico condizionato dalla crisi energetica e climatica. Il settore delle DOP e IGP per la prima volta vola oltre la soglia dei 20 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2022 (+6,4% su base annua) assicurando un contributo del 20% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano.

All’interno del settore, il comparto cibo sfiora i 9 miliardi si euro (+9%), mentre quello vitivinicolo supera gli 11 miliardi (+5%). E’ quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea-Qualivita, presentato oggi a Roma alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Risultati importanti, seppure in parte condizionati dalla spinta inflattiva, che testimoniano la grande solidità della Dop economy nazionale: un sistema organizzato, che conta 296 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’agricoltura e oltre 195.000 imprese delle filiere cibo e vino, con un numero di rapporti di lavoro stimati per la prima volta a 580 mila unità nella fase agricola e a 310 mila nella fase di trasformazione.

Puglia, Emiliano: entro il 2025 nuovo aeroporto a Grottaglie

Puglia, Emiliano: entro il 2025 nuovo aeroporto a GrottaglieRoma, 18 dic. (askanews) – Uno scalo nuovo entro il 2025. Grazie ai lavori di riassetto funzionale del Terminal passeggeri dell’aeroporto ‘M. Arlotta’ di Grottaglie, che sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa, lo scalo subirà una radicale trasformazione che gli permetterà di essere struttura polifunzionale al servizio delle attività aeronautiche che si effettueranno in aeroporto. Il progetto del nuovo aeroporto elaborato dall’ATI Project srl, prevede tra gli altri l’adeguamento sismico dell’infrastruttura, il miglioramento delle prestazioni energetiche, impianti tecnologicamente avanzati, la riqualificazione dell’area esterna dedicata alla sosta delle autovetture con pensiline fotovoltaiche e colonnine per ricaricare le auto elettriche e un impianto fotovoltaico di circa 70 Kw. Alla conferenza sono intervenuti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale alla Mobilità e alle Infrastrutture Anita Maurodinoia, il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, il direttore generale e il direttore Tecnico di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò e Donato D’Auria.

“Sin da subito la Regione ha creduto nel progetto di sviluppo dell’aeroporto di Grottaglie e oggi abbiamo fatto passi in avanti che non solo mi convincono del fatto che abbiamo intrapreso il giusto percorso, ma ancor più mi rendono orgoglioso del ruolo che la Puglia ha per il sistema Paese. Investire nel futuro significa essere in grado di cogliere opportunità di crescita prima degli altri”, ha detto Emiliano. “Dare un nuovo volto a Grottaglie significa creare una straordinaria occasione per tenere e richiamare talenti di ogni genere. Dopo essere stato eletto presidente, Taranto è stato il primo posto in cui sono andato. C’era bisogno di costruire un meccanismo di fiducia. È il territorio in cui credo di essermi più impegnato della Puglia e penso di aver fatto un buon lavoro. Oggi completiamo una visione a cui ha contribuito soprattutto la comunità locale”, ha concluso.

Solinas: Sardegna la più virtuosa per fondi assistenza disabili

Solinas: Sardegna la più virtuosa per fondi assistenza disabiliRoma, 18 dic. (askanews) – “La Regione Sardegna dopo questi cinque anni può affermare di essere la più virtuosa in quanto a stanziamenti. Oltre ai 200 milioni per l’assistenza, con le ultime manovre di bilancio, abbiamo investito su accessibilità e rimozione delle barriere architettoniche che rendono più difficile l’inclusione nella vita quotidiana, a partire dalle scuole. Questo non è certamente un punto d’arrivo, vogliamo fare ancora di più e per questo condividiamo totalmente l’opera del Governo in materia di accessibilità e inclusione di tutti: dobbiamo dare a tutti la possibilità di essere perfettamente integrato nella comunità in cui vive, nel lavoro così come in tutte le attività sportive, culturali e ricreative”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, che questa mattina ha ricevuto a Villa Devoto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. Presente anche il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais.

“Voglio ringraziare la ministra per la sua sensibilità e per il dono che ci ha fatto oggi nell’incontrarci in questa impegnativa giornata in Sardegna. Siamo felici che possa osservare personalmente le numerose iniziative che la Regione intraprende per unire il mondo dell’assistenza socio-sanitaria a quella del sociale, affinché sia sempre la persona ad essere posta al centro. La Sardegna costituisce una grande avanguardia in quanto già da tempo dedichiamo 200 milioni del bilancio regionale all’assistenza ai soggetti più fragili e portatori di disabilità, uno stanziamento che fa di noi un unicum nel panorama nazionale”, ha aggiunto Solinas. “È anche doveroso sottolineare quanto sia importante il nostro capitale umano: in Sardegna esiste un mondo vastissimo di associazioni del terzo settore e del no profit che collaborano costantemente con le Istituzioni regionali e che sono oggetto di finanziamenti specifici volti a offrire un servizio sempre migliore”, ha detto ancora.

Solinas e Locatelli hanno in seguito fatto visita all’Istituto dei Ciechi della Sardegna, accolti dal Commissario Maurizio Porcelli, che insieme ad alcuni collaboratori ha omaggiato il Presidente e il Ministro con dei testi in braille. “Tra le varie iniziative dedicate, abbiamo finanziato la trascrizione in braille di numerosi testi”, ha ricordato il Presidente. “Inoltre ci inorgoglisce avere tanti esempi di docenti portatori di disabilità con una grande capacità didattica”.

Coldiretti:362mila lavoratori stranieri lavorano in agricoltura

Coldiretti:362mila lavoratori stranieri lavorano in agricolturaRoma, 18 dic. (askanews) – Senza il contributo dei migranti nei campi e nelle stalle, l’Italia perderebbe quasi 1/3 del Made in Italy a tavola, con 362mila lavoratori provenienti da tutto il mondo che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, fornendo ben il 32% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore nel 2022. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che ha collaborato al Dossier statistico immigrazione a cura del Centro studi e ricerche Idos, in occasione della Giornata del migrante.

La comunità di lavoratori agricoli più presente in Italia è quella romena con 78.214 occupati, davanti a indiani con 39.021, marocchini con 38.051 che precedono albanesi (35.474), senegalesi (16.229), pakistani (15.095), tunisini (14.071), nigeriani (11.894,) macedoni (9.362), bulgari (7.912) e polacchi (7.449). Si tratta soprattutto di lavoro stagionale con picchi di domanda nei periodi estivi della raccolta che sono garantiti grazie a lavoratori regolari provenienti da altri Paesi perfettamente integrati che si fermano in Italia per qualche mese, tornando anno dopo anno con reciproca soddisfazione. Sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori stranieri sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale: la raccolta delle fragole nel Veronese, la preparazione delle barbatelle in Friuli, le mele in Trentino, la frutta in Emilia Romagna, l’uva in Piemonte fino agli allevamenti da latte in Lombardia.

“E’ importante affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente partendo dal decreto triennale che può dare una grande mano tenuto conto che non solo si passa dalle 42mila unità di lavoro stagionale alle 82mila del 2023 fino alle 90mila del 2025 ma soprattutto che – spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – le quote riservate alle associazioni agricole per i loro soci, che dalle 22.000 unità dell’anno scorso raggiungono le 40.000 quest’anno, assicurando alle nostre imprese la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone”.