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Tag: Sanremo 2023

Lady Alda Presents, la mostra alla Rhinoceros Gallery di Roma

Lady Alda Presents, la mostra alla Rhinoceros Gallery di RomaRoma, 29 mag. (askanews) – Un quartiere dell’arte sempre più internazionale: supera le distanze tra i continenti e avvicina Italia e Stati Uniti d’America la proposta artistica della rhinoceros gallery di palazzo rhinoceros a Roma, l’avamposto tra antico e iper-contemporaneo ideato da Alda Fendi e progettato da Jean Nouvel, con la linea artistica di Raffaele Curi.

La nuova invenzione della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti è un affascinante connubio tra la cara vecchia Europa e il Nuovo Mondo. L’esperimento, visionario come tutti i cortocircuiti della fondazione, si intitola Lady Alda Presents e – dal 9 giugno al 19 novembre 2023 – stratifica forme, esperienze e linguaggi diversi nei vari livelli espositivi di rhinoceros, il polo culturale affacciato sull’Arco di Giano. Come sempre, l’ingresso è gratuito, in via del Velabro 9A. Sono tre le attrazioni del palazzo. Innanzi tutto, una gustosa primizia. Per la gioia dei collezionisti, arriva per la prima volta in Italia il gallerista François Ghebaly, con una mostra nella rhinoceros gallery dei suoi artisti Neïl Beloufa, Ludovic Nkoth, Em Rooney e Max Hooper Schneider. È il punto di partenza di un ciclo di collaborazioni con prestigiose gallerie commerciali internazionali, che verranno ospitate ciclicamente negli spazi del piano terra. “Questa mostra sarà di grande interesse per i collezionisti”, dichiara Alda Fendi. Poi, un’importante anteprima. La Fondazione Alda Fendi – Esperimenti presenta al pubblico in anteprima Dino’s dark room. La storia del fotografo Dino Pedriali, un docufilm di Corrado Rizza, celebrando le due preziose collezioni di fotografie di Pedriali di proprietà di Alda Fendi: una dedicata a Man Ray e l’altra a Pier Paolo Pasolini.

La terza proposta è l’installazione Mr and Mrs Warhol di Raffaele Curi, disseminata tra le sale e i passaggi dell’hub polifunzionale a due passi dalla Bocca della Verità. Dopo le collaborazioni con gli Uffizi e l’Ermitage, palazzo rhinoceros rilancia Roma come crocevia dell’arte, liberandola dai confini geografici e dai limiti spaziali, per parlare un linguaggio comune e cosmopolita, capace di esaltare la ricchezza delle differenze.

Musica, “Dedicato a noi”: il nuovo album di Luciano Ligabue

Musica, “Dedicato a noi”: il nuovo album di Luciano LigabueRoma, 29 mag. (askanews) – “Dedicato a noi” (Warner Music Italy) è il titolo del nuovo album di inediti di Luciano Ligabue che uscirà a settembre, a 3 anni dal suo ultimo lavoro discografico, e che è stato anticipato in radio dal singolo “Riderai”.

A luglio Ligabue sarà protagonista di due imperdibili concerti negli stadi: il 5 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 14 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Luciano Ligabue sarà anche tra i protagonisti di “Italia Loves Romagna”, concerto – evento solidale che si terrà il 24 giugno alla RCF Arena di Reggio Emilia per aiutare concretamente le popolazioni colpite dall’alluvione in Romagna.

Roland Garros, Fognini: “Bello avere un’altra chanche a Parigi”

Roland Garros, Fognini: “Bello avere un’altra chanche a Parigi”Roma, 29 mag. (askanews) – La vittoria su Felix Auger-Aliassime – la prima su un Top 10 al Roland Garros e la terza in assoluto nella sua carriera a livello major (dopo Wimbledon 2010 su Verdasco e Us Open 2015 su Nadal)- consegna a Fabio Fognini molto più di un secondo turno: “Se sto bene posso ancora dire la mia – ha spiegato nel corso della conferenza stampa – . A 36 anni sono ancora competitivo e questo tipo di partite mi tengono vivo”. Dopo il bel percorso del Foro Italico, con il successo in tre set nel match d’esordio del Roland Garros in Fabio sta crescendo la consapevolezza di poter essere ancora un grande protagonista a questo livello: “Dopo essere stato ai box per un mese aver giocato Roma e aver fatto terzo turno questo è un altro risultato che mi riempie di orgoglio”. Per la recente ‘rinascita’ Fabio ringrazia Barazzutti: “Con Corrado c’è stima reciproca, mi conosce da quando ho 15 anni, sa come pungermi e come motivarmi. E’ sempre stato un punto fermo per tutta la mia carriera. Mi ha rimesso in sesto e tennisticamente sono di nuovo ordinato. Ho lavorato molto sulla parte fisica per tornare a giocare questo tipo di tornei. Il ranking? Non mi preoccupa, sono sceso al numero 130 anche per sfortuna. Adesso non è la mia priorità, oggi da 130 ho dato 3 set a zero ad un Top 10 e questo qualcosa vorrà pur dire”. Negli ultimi mesi lo ha ripetuto spesso, “la mia carriera è agli sgoccioli”, ma adesso Fabio vuole concentrarsi sono sul recupero delle energie in vista del prossimo turno: “Non so quanti Roland Garros giocherò ancora – ha chiosato – potrebbe essere l’ultimo, o forse no. A fine anno tirerò le somme. Al momento dico solo che sono contento di aver giocato bene, di aver battuto Felix e contento di poter giocare un’altra partita nel mio Slam preferito”.

Djokovic al Roland Garros: “Kosovo cuore della Serbia”

Djokovic al Roland Garros: “Kosovo cuore della Serbia”Roma, 29 mag. (askanews) – “Il Kosovo è il cuore della Serbia. Stop alla violenza!”. Novak Djokovic ha dato il suo appoggio alla popolazione serba nel nord del Kosovo, dove è tornata alta la tensione interetnica con scontri fra truppe della Kfor e dimostranti serbi contrari ai nuovi sindaci di etnia albanese eletti nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba. Djokovic ha scritto questa frase su una telecamera al termine dell’incontro da lui vinto oggi contro l’americano Alexander Kovacevic nel primo turno al Roland Garros.

Schlein: sconfitta netta, c’è un vento di destra

Schlein: sconfitta netta, c’è un vento di destraRoma, 29 mag. (askanews) – I ballottaggi fanno registrare una “sconfitta netta” per il Pd. Lo ha detto la segretaria del partito Elly Schlein parlando con i giornalisti al Nazareno. Il voto, giusto, conferma che “Sofia ancora un vento di destra”. Ha aggiunto Schlein: “E’ una sconfitta netta, sono amministrative ma dimostrano che il vento a favore delle destre è ancora forte, c’è ancora. Sapevamo che sarebbe stata difficile. Non si ricostruisce, non si cambia in due mesi. E non passa mai da singole persone. Ci vorrà un tempo più lungo per ricostruire fiducia, per ricostruire un centrosinistra nuovo, competitivo e vincente”. “Sappiamo che contiueremo a rimboccarci le maniche – ha concluso – a lavorare con ancora più sforzo. Lo stiamo facendo anche in queste ore per rilanciare sulla nostra proposta. Ma questa è una sconfitta e come tale la viviamo”.

È necessario ricostruire un’alleanza delle forze che si contrappongono alla destra ed è un compito di cui devono farsi carico tutti, non solo il Partito democratico, ha anche affermato. Ha precisato: “E’ andata male nei capoluoghi, meglio nei comuni medi. Però il fatto che il Pd sia il primo partito nel voto di lista non è per noi una consolazione. E’ evidente che da soli non si vince”. Insomma, “c’è da ricostruire un campo alternativo a una destra che è divisa su tanti temi, ma che quando si tratta di andare al voto quantomeno si presenta unita anche nei luoghi dove al primo turno era andata separata”. Ha concluso la Schlein: “Sentiamo la responsabilità della ricostruzione di un campo che credibilmente contenda alla destra la vittoria. Ma è una responsabilità che non riguarda solo il Pd”.

In Sicilia centrodestra dilaga a Catania,Trapani e Siracusa in bilico

In Sicilia centrodestra dilaga a Catania,Trapani e Siracusa in bilicoCatania, 29 mag. (askanews) – Il centrodestra in Sicilia vince la partita più importante, ovvero quella che riguarda la città di Catania. Come da previsioni, Enrico Trantino (Fdi) è ormai ad un passo dal diventare il nuovo sindaco della città etnea. Manca solo l’ufficialità ma Trantino ha già la fascia tricolore addosso. “Vorrei creare un rapporto importante con la città – ha detto Trantino dopo i primi exit pool – bisogna ridare una nuova veste a questa città”. Sconfitto nettamente il candidato di centrosinistra Maurizio Caserta, appoggiato anche dal Movimento Cinque Stelle. Le elezioni comunali siciliane hanno quindi confermato che il vento di destra soffia forte su determinate capoluoghi.

Non però a Ragusa, dove Giuseppe Cassì, sindaco uscente della città iblea, sostenuto da cinque liste civiche, stravince contro i candidati del centrosinistra e centrodestra. “Sono stati anni difficili, abbiamo fatto tante cose, non ci siamo mai fermati – ha detto Cassì -. Abbiamo tenuto i conti in ordine e amministrato con onestà e trasparenza. Non sempre siamo riusciti a fare tutto, ma con la città si è creato un profondo rapporto empatico”. Risultati in bilico negli altri due capoluoghi chiamati al voto: Trapani e Siracusa. Giacomo Tranchida, sindaco uscente trapanese e candidato del centrosinistra in questo momento è in vantaggio sul candidato del centrodestra Maurizio Miceli. Voto su voto, partita aperta, si va avanti no stop nella serata con lo scrutinio delle sezioni. Così come a Siracusa dove il candidato del centrodestra, Ferdinando Messina, è dato in un range tra il 24% e il 28%. E’ tallonato dalla candidata del centrosinistra, Renata Giunta, in un intervallo tra il 23% e il 27%. Giunta è appoggiata anche dal Movimento 5 stelle. Al terzo posto, il sindaco uscente Francesco Italia: supportato da alcune liste civiche; ipotesi ballottaggio concreta.

Vicinissimo alla vittoria Cateno De Luca che si appresta a diventare il nuovo sindaco di Taormina (Me). È di oltre il 56,3% per cento il dato definitivo nei 128 Comuni siciliani interessati dalle elezioni amministrative. Complessivamente hanno votato 756.144 cittadini su 1.340.983 aventi diritto.

Mostre, oltre 126mila visitatori per “Jago, Banksy, TvBoy” a Bologna

Mostre, oltre 126mila visitatori per “Jago, Banksy, TvBoy” a BolognaRoma, 29 mag. (askanews) – Chiude con 126.398 visitatori la mostra “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente” a Palazzo Albergati. Il pubblico – sia italiano che straniero – ha accolto con entusiasmo la proposta di Arthemisia, che ha scelto la città di Bologna per presentare in anteprima la mostra più “controcorrente” del momento, con tre grandi artisti della scena artistica contemporanea, molto discussi e molto amati.

Attraverso l’esposizione di 60 capolavori di Jago, Banksy, TvBoy (ma anche Obey, Mr. Brainwash, Ravo, Laika e Pau), la mostra ha messo in dialogo alcune delle storie più estreme e trasgressive della public art italiana e internazionale, suscitando riflessioni e reazioni sui più scottanti temi sociali di oggi. Un successo per gli artisti, ma anche per Arthemisia – che si conferma un fondamentale promotore anche dell’arte contemporanea – e per la Città di Bologna, divenuta negli ultimi anni una delle principali mete culturali italiane.

Come dichiara la Presidente di Arthemisia Iole Siena: “Per la mostra di Bologna abbiamo selezionato artisti di grande intelligenza, capaci di comunicare in maniera immediata col grande pubblico sui temi più attuali e spinosi della contemporaneità. Mi fa molto piacere che la mostra abbia avuto il successo meritato e sono orgogliosa di aver contribuito ancora una volta a confermare la centralità di Palazzo Albergati di Bologna nella programmazione culturale italiana”.

Meloni si intesta vittoria: premiato buongoverno. E guarda a Europee

Meloni si intesta vittoria: premiato buongoverno. E guarda a EuropeeRoma, 29 mag. (askanews) – Giorgia Meloni non ha mai nascosto di ritenere qualsiasi elezione, persino le amministrative spesso fortemente condizionate da logiche locali, anche un giudizio sull’operato del governo. E a sette mesi dalla nascita del suo esecutivo, questa tornata amministrativa che vede il centrodestra vincere praticamente ovunque, viene considerato nel suo staff la conferma che persino dalla plancia di comando, dove si devono fare i conti con la realtà molto più che stando all’opposizione, la sua leadership non ha subito smacchi.

A Catania la vittoria è a mani basse, ma in fondo era attesa. Il superamento della ‘linea rossa’, la conquista di Ancona al ballottaggio, è il trionfo da esibire, il risultato per cui la premier non ha paura di usare l’aggettivo storico, la dimostrazione – dice – che “non esistono più le roccaforti”. “Voglio ringraziare – afferma – tutti i cittadini che hanno scelto di accordare la loro fiducia al centrodestra e hanno premiato il nostro buongoverno, le nostre proposte e la nostra concretezza”. Una prova di forza (pur nella debolezza delle opposizioni) che arriva in un momento in cui l’esecutivo deve risolvere il problema con la P maiuscola, quella gestione dei fondi del Pnrr che possono fare la differenza per il futuro e su cui è in corso una interlocuzione con l’Ue che spesso somiglia a un braccio di ferro.

Ed è per questo che dentro Fratelli d’Italia si considera questa tornata elettorale, pur circoscritta ad alcune città, una prova generale ben riuscita delle elezioni a cui tutti già guardano nonostante manchi un anno esatto. Le Europee, con il sistema di voto proprozionale, non sono soltanto un modo per registrare i rapporti di forza interni alla maggioranza. Per Meloni è soprattutto l’opportunità di raggiungere un obiettivo al quale ormai lavora da mesi: cambiare l’asse di forza a Bruxelles, sostituendo il Pse con i Conservatori nell’alleanza con il Ppe. L’esito del voto spagnolo, che ha convinto il premier Pedro Sanchez a convocare elezioni anticipate, viene apertamente letto dai dirigenti del partito di Meloni come un’onda lunga che può arrivare fino a Strasburgo, anche se in Spagna l’alleanza tra Popolari e Vox, partito che fa parte dei conservatori, è tutt’altro che strutturale. “E’ l’antipasto di quello che ci auguriamo accada alle prossime elezioni politiche spagnole e, pochi mesi dopo, anche a Bruxelles”, dice il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. In questo progetto, Meloni può contare sulla sponda di Manfred Weber, che peraltro tra dieci giorni sarà in Italia, anche se non tutto il Ppe spinge in quella direzione.

Ma di alleanze da un po di tempo ragiona anche la Lega di Matteo Salvini, ora nel gruppo Identità e democrazia, che vuole evitare il rischio di rimanere isolato in Europa. Oggi il Consiglio federale ha dato mandato al segretario di “avviare una “interlocuzione a 360 gradi”. Un argomento di cui il vicepremier ha parlato anche con Silvio Berlusconi nella visita fatta oggi ad Arcore.

La sfida nei Capoluoghi la vince il centrodestra: 9a3

La sfida nei Capoluoghi la vince il centrodestra: 9a3Roma, 29 mag. (askanews) – Una tornata primaverile di elezioni comunali, quella iniziata col primo turno del 14 e 15 maggio scorsi e terminata oggi con i ballottaggi, conclusasi con una schiacciante vittoria del centrodestra sul centrosinistra. Erano tredici i Comuni capoluoghi di Provincia chiamati alle urne: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza. Bilancio finale: 9 a 3 per il centrodestra, con Terni finita al “civico” Stefano Bandecchi, ma sostenuto da liste molto vicine al centrodestra. Due i Comuni passati dal centrosinistra al centrodestra: Ancona e Brindisi. Due i Comuni passati dal centrodestra al centrosinistra: Latina e Vicenza.

Al primo turno, quindi con un candidato che aveva superato il 50% dei consensi, erano andati al centrodestra Latina, Imperia, Sondrio, Treviso, mentre Brescia e Teramo erano andati al centrosinistra. Ai ballottaggi di ieri e oggi sono finite sette città, cinque delle quali state vinte dai candidati di Fdi, Lega e Fi. I partiti di governo hanno conquistato nuovamente le tre ex roccaforti rosse della Toscana: Pisa, Massa e Siena. A Pisa Michele Conti ha ottenuto la riconferma con circa il 52% dei voti, a Siena ha vinto Fabio Nicoletta col 52,15% e a Massa ha fatto il bis Francesco Persiani col 54,36%. Il centrodestra ha strappato al centrosinistra Ancona, unico capoluogo di Regione al voto, dove ha vinto Daniele Silvetti col 51,73%. Vittoria del candidato di Fdi-Lega-Fi anche a Brindisi, dove Giuseppe Marchionna l’ha spuntata col 53,99% sul candidato di Pd-M5s Roberto Fusco. Solo a Vicenza si è affermato il centrosinistra con Giacomo Possamai, che ha vinto sul filo di lana con il 50,54%, conquistando una città storicamente governata dalla destra. A Terni, come si ricordava, ha invece prevalso Stefano Bandecchi. Il patron della Ternana, candidato civico sostenuto da liste di estrema destra, ha battuto anche il candidato di Lega, Fdi e Fi.

Per quanto riguarda il primo turno a Imperia era stato confermato il sindaco uscente, l’ex ministro del governo Berlusconi Claudio Scajola. La candidata del centrodestra Matilde Celentano, aveva fatto man bassa di voti a Latina, battendo l’ex sindaco di centrosinistra Damiano Coletta. Non era cambiato l’inquilino al comune di Sondrio, Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra. Anche al Comune di Treviso non era cambiato il primo cittadino: Marco Conte, sindaco uscente del centrodestra. A Brescia si era invece affermata Laura Castelletti, ex vicesindaco del centrosinistra, mentre a Teramo la coalizione Pd-M5s aveva portato a casa il successo del sindaco uscente, Gianguido D’Alberto.

In Sardegna ad Assemini avanti Puddu. A Iglesias Usai

In Sardegna ad Assemini avanti Puddu. A Iglesias UsaiRoma, 29 mag. (askanews) – Scrutinio a rilento in Sardegna per il primo turno di elezioni amministrative, dove si rinnovano i sindaci e i consigli comunali in 39 città. Solo due di queste superano i 15mila abitanti: Assemini (in provincia di Cagliari) e Iglesias (provincia di Sud Sardegna).

Ad Assemini, quando sono state scrutinate 3 sezioni su 22, il candidato di Centro Mario Puddu è in testa col 38,41% delle preferenze, seguito dal candidato del centrodestra (Fdi-Lega-Fi) Niside Muscas (33,45%) e dal candidato del centrosinistra (Pd-M5s) Diego Corrias, al 28,14%. A Iglesias, quando sono state scrutinate 4 sezioni su 32, è nettamente in testa il candidato di Pd e liste civiche di sinistra Mauro Usai (67,35%), che potrebbe vincere sin dal primo turno. Segue il candidato centrista Beppe Pes (al 29,29%).